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La Chiesa contro la
depenalizzazione dell'omosessualità:
Luciana Littizzetto
dicembre 2008 su Raitre

[LINK]

tamara | 31/08/2009 ore 22:00:50

 

Secondo me c'è una grande differenza tra un primo ministro ed un direttore di un giornale.
Ci sono una serie di cose che non posso accettare se commesse dal primo e che mi sono del tutto indifferenti se riguardano il secondo (anzi ritengo assolutamente immorale che vengano rese pubbliche).
Se poi ci si riferisce all'omosessualità, andrei fiera di un capo del governo gay!

Paola | 31/08/2009 ore 20:53:55

 

Purtroppo, ha ragione Romp.
Da quale pulpito viene la predica? Ma avete ben presente chi è Ratzinger, e la chiesa che rappresenta?

Max | 31/08/2009 ore 20:22:46

 

Date un'occhiata a questo sito di news
[LINK]

antonia | 31/08/2009 ore 17:08:59

 

@Romp:
È probabile che il lapidatore non abbia le carte in regola per lapidare alcuno ;-)

tamara | 31/08/2009 ore 16:33:42

 

Il problema non è lo schiavismo, è la verità dei fatti. Vero è che le allusioni sull'omosessualità non sono verosimilmente venute da nessun rapporto di polizia. Ma oggi il Giornale ha pubblicato copia della sentenza di patteggiamento per molestie. Io mi chiedo: perchè Boffo non spiega?

Romp | 31/08/2009 ore 15:52:24 | @

 

Due argomenti mi spingono a scrivere:
1. Bookcrossing: aprile 2003, organizzai, con la Biblioteca Comunale, l'edizione palermitana della Giornata mondiale del libro "centinaia di persone fin dalle prime ore del mattino hanno affollato lo stand allestito davanti al Teatro Politeama dove sono stati distribuiti gratuitamente oltre tremilacinquecento libri, messi a disposizione dalla Eri e da numerosi editori siciliani che hanno offerto in prevalenza testi di narrativa o dedicati alla storia ed alle tradizioni di Palermo e della Sicilia. Si tratterà adesso di vedere se i volumi saranno effettivamente inseriti, così come l'iniziativa prevede, nel circuito del Passalibro o bookcrossing, ovvero se questi libri, dopo essere stati letti saranno lasciati in luoghi molto frequentati con l'invito, per chi li trovasse, a leggerli ed in seguito abbandonarli nuovamente. Lo scopo è naturalmente quello di incentivare la lettura e di renderla "condivisa".
Ne avessimo reincontrato uno; anzi, se per caso li aveste visti, avevano un timbro ed un bollino che ricordava l'iniziativa.
2. La piramide di Antonio Presti. A Palermo, lo sapete, Antonio da cinque anni opera per il recupero del Fiume Oreto. Dopo cinque anni lo sconforto è tanto: sull'argomento le amministrazioni continuano a giocare, rimpallando competenze e responsabilità.
Sapete che parlo solo con "cognizione di causa". Sull'argomento Parco dell'Oreto esiste lo studio di fattibilità, esiste un tavolo tecnico tra istituzioni ed enti, è stata dichiarata (soltanto dichiarata) la disponibilità della Regione a procedere per le sue competenze (v. istituzione del Parco dei Monti Sicani con l'ultima finanziaria). Sull'Oreto vince un abusivismo diffuso, oltre quello dei singoli, proprio degli enti (i comuni che non fanno i prg, i comuni che non perseguono gli allacci illegali che fanno sparire l'acqua e gli scarichi che insozzano quel che ne rimane).

Giuseppe | 31/08/2009 ore 12:18:44 | @

 

Bella penultim'ora, Roberto. In questo momento ed in Sicilia soprattutto è bllo vedere come ci sia ancora qualcuno che non rinuncia ad offrire un approccio silenzioso, riflessivo agli oggetti, alla luce, alla natura

antonia | 31/08/2009 ore 11:54:23

 

Sparate, boutdes, slogans...ma sotto, niente analisi, niente focalizzazione, niente razionalità. Ad un certo punto è entrato in campo anche il direttore di Libero, il quale praticamente diceva che Mauro non può criticare Berlusconi perchè ha pagato la casa con assegni in nero (da dimostrare, altri leaders hanno svenduto l'Italia (molto genericamente) e questo secondo lui era da mettere sullo stesso piano di un Primo Ministro che lascia che le escorts prendano foto e facciano registrazioni a casa sua (mettendosi in posizione di potenziale ricatto)e che "falcia" tutti quelli che non sono d'accordo con lui
Giornalismo pietoso

antonia | 31/08/2009 ore 11:45:29

 

Romp personalmente è un vicenda che mi lascia indifferente.
Non mi piacciano i gioranlisti schiavi di un padrone che non hanno alcuna libertà.

Lello | 31/08/2009 ore 11:42:10

 

Col cavolo, dear Romp!! Proprio stamattina guardavo Omnibus su La7. La differenza di livello fra i giornalisti di repubblica ed espresso e quella del Giornale era abissale! I due facevano delle analisi molto puntuali e rigorose, su fatti, la giornalista del Giornale non riusciva ad articolare delle risposte sensate, non sapeva che pesci pigliare, arrancava, non riusciva ad andare a parare da nessuna parte. Mi sa che sono un pò tutti così nella sua testata

antonia | 31/08/2009 ore 11:40:14

 

Il mio non è un silenzio-assenso. E' un silenzio che tenta di capire. Se Feltri ha pubblicato una diceria, una calunnia, spacciandola capziosamente per "notizia", ha commesso un'azione scorretta professionalmente (ohmygod... Ancora c'è qualcuno che parla di "professionalità") e, perchè no, anche "moralmente".
Se invece la notizia fosse vera, per quanto non sopporti Feltri, credo abbia fatto bene a sollevare la questione. La coerenza non è di destra nè di sinistra. Nè tantomeneno della Chiesa.
Aspetto di capirci qualcosa in più.

Eliana | 31/08/2009 ore 11:39:20

 

Dal silenzio-assenso devo dedurre che siete dalla parte di Feltri e contro Boffo. Una sopresa per me.

Romp | 31/08/2009 ore 11:08:32 | @

 

Qualche mese fa alla FNAC di Roma avevano messo a dispoizione degli scaffali dove ognuno poteva depositare dei libri che aveva già letto e prenderne altri lasciati da altre persone. L'iniziativa ha avuto molto successo

antonia | 30/08/2009 ore 20:24:54

 

bookcrossing:
n. the practice of leaving a book in a public place to be picked up and read by others, who then do likewise.
(added to the Concise Oxford English Dictionary in August 2004)

L‘idea esiste dal marzo del 2001, mentre il sito è nato nell’aprile del 2001. Nel marzo del 2002 è stato pubblicato un articolo sul “bookcrossing” in Book-Magazine che ha attirato l‘attenzione dei media. Da allora ogni giorno si iscrivono circa 300 persone. Il bookcrossing è un’attività globale, con iscritti in più di 130 paesi. La maggior parte degli iscritti si trova negli USA. Il bookcrossing è un miscuglio di spirito d’avventura e generosità: alcuni lo vedono come una versione moderna dei messaggi nella bottiglia, altri lo concepiscono come il tentativo di creare un’enorme biblioteca aperta e in viaggio. I libri non conoscono frontiere. Spesso vengono lasciati in giro durante i viaggi. I libri si registrano in questo modo: il sistema assegna ad ogni libro un numero univoco (il BCID), questo deve essere riportato sul libro (tramite un’etichetta o a mano). Basandosi su questo numero chi ritrova il libro lasciato in giro può registrarne il ritrovamento e seguirne il percorso e può aggiungere un commento in modo che chi lo ha lasciato sappia che fine ha fatto il libro. Il libro trovato, dopo essere stato letto, può essere lasciato nuovamente su una panchina, su un treno, in un bar ecc. (ma non è obbligatorio!). L’iscrizione a bookcrossing è gratuita. Devono essere indicati alcuni dati personali, l’indirizzo e-mail e una password. L’indirizzo e-mail resta assolutamente riservato e non viene mai mostrato da nessuna parte.

[LINK]

tamara | 30/08/2009 ore 16:46:28

 

Leggo "Da martedì primo settembre ogni famiglia potrà regolarizzare le badanti a patto che dimostri di averle alle proprie dipendenze almeno dal 30 marzo 2009"
La domanda dovrà essere inoltrata rigorosamente on-line.
Mi viene un dubbio: se al nonno è venuto un coccolone a giugno e sono stata costretta a prendere un badante (filippino maschio, sono i migliori) e non ho connessione internet cosa faccio?
La risposta potrei darmela da sola ma potrebbe non essere l'unica, in fondo non ho molta fantasia

fara | 30/08/2009 ore 16:37:43

 


*dissociandoSi* da "Il Giornale", volevo scrivere, se solo non fossi tanto imbranata... :-(

/no, tranquilli, non sono in rapporti tanto stretti con Feltri al punto di potermene dissociare... ;-)

teresa de masi | 30/08/2009 ore 13:04:10

 

Roberto, informoti che devi un caffè a me e a Fara.

Dissociandocii da noi stesse, prima che lo facesse il Berlusca dissociandoci dal Giornale, abbiamo dato al tuo forum un'impronta decisamente avanguardista. La classe non è acqua, manco per i forum. Qualche volta, come in questo caso, assomiglia al caffè. No, non intendevo quello turco.. ;-)))

teresa de masi | 30/08/2009 ore 13:02:39

 

@Lello
Più che un lusso è una necessità di contenere la produzione dei rifiuti e di migliorare ulteriormente la loro separazione, sia per evitare lo spreco di risorse, sia per contenere i costi di smaltimento. Nella Svizzera tedesca sei obbligato a mettere un adesivo su ogni sacchetto dell’immondizia che lasci al tuo comune. Questi adesivi li devi acquistare, quindi ‘paghi’ ogni volta che consegni un tuo sacchetto dell’immondizia pieno. (A Zurigo, invece, devi usare solo determinati sacchetti del comune, e la tassa è già compresa al momento dell’acquisto dei sacchetti.) Ogni cosa che getti via nel tuo sacchetto dell’immondizia fa volume, e il volume si deve pagare. Più sacchetti dell’immondizia riempi, più metti mano al tuo portafoglio. Con la tassa sul singolo sacchetto la quantità dei rifiuti solidi urbani è diminuita, poiché i cittadini hanno interesse a consegnare al comune meno immondizia possibile. Nel mio comune i sacchetti dell’immondizia vengono raccolti solamente una volta la settimana, proprio perché ci siamo abituati a riciclare. I maestri a scuola educano gli scolari al riciclaggio: gli viene spiegato come si fa a separare correttamente la carta e il cartone, le bottiglie di plastica, il vetro (che viene diviso per colori: bianco, verde e marrone), l’alluminio, il metallo, e come si fa il Compost. La tassa sul singolo sacchetto ha anche modificato le abitudini dei consumatori: al momento dell’acquisto si tende a privilegiare quei prodotti con imballaggi riciclabili o meglio ancora, senza alcun imballaggio.

tamara | 30/08/2009 ore 12:40:37

 

Io (adesso) i libri li presto (ed è chiaro che non riornano!) ma non allo stesso ritmo con il quale li compro. O forse ho meno amici di Roberto.

Paola | 30/08/2009 ore 12:25:44

 

Riporto un articolo pubblicato su repubblica on line edizione di Palermo
(spero che a nessuno venga in mente di promuovere una colletta o, peggio, di "rimboccarsi le maniche" per migliorare la situazione)

Il giardino della Zisa devastato

"La sera qui è terra di nessuno"
Hanno divelto le inferriate e per scavalcare il muro usano un'auto abbandonata
di Carla Incorvaia
Una carcassa d´auto all´ingresso, la cancellata fatta a pezzi, un serbatoio di eternit a ridosso e un vecchio frigorifero abbandonato, il prato intorno al castello ridotto a una spianata di erba secca. E poi, il bookshop, devastato, insieme con gli infissi degli uffici e della biglietteria. Appare così il parco del castello della Zisa ad appena 4 anni dall´inaugurazione in pompa magna. Se il corpo principale del gioiello arabo gode di una vigilanza continua, il giardino, affidato alle cure del Comune, diventa terra di nessuno al calare della sera. Resistono due lingue di prato che i giardinieri riescono a mantenere in vita. Per il resto, i vandali, l´incuria e il tempo, hanno anche distrutto parte della staccionata in legno che circondava una vasca, al suo posto adesso ci sono transenne e fettucce arancioni.

Del giardino della Zisa è già difficile intuire se sia aperto o chiuso. L´ingresso centrale, il cancello, rimane quasi sempre accostato e una catena consente il passaggio di una sola persona per volta. «Se lo teniamo completamente aperto - spiega sconsolato Giovanni Messina, uno degli agenti della polizia municipale in servizio di vigilanza - rischiamo di trasformare il parco in una pista per i motorini». Se l´espediente serve almeno ad evitare questo, nulla si può contro le scorribande notturne.

Il movimento inizia intorno alle 7 di sera. «Quando i vigili vanno via e arrivano le coppiette e i gruppetti», spiega Giuseppe Giarraffa, 64 anni, operatore Gesip. Scopa in mano e cestino, Giarraffa fa il pieno di cicche e cartacce. «Dovete credermi - dice - preferivo lavorare dieci volte di più al cimitero dei Rotoli, per i morti, che qua con questi cani di mannara».
Insieme con lui c´è un altro operaio Gesip, Mario Nuccio, 41 anni, al lavoro da 4 mesi: «È necessario un servizio di custodia notturna. Qui si chiude ufficialmente alle 21, ma ci sono tanti di quei varchi che rendono il giardino terra di nessuno». Un giro per i vecchi dammusi rivela in che condizioni siano i locali ristrutturati che avrebbero dovuto essere utilizzati per accogliere i visitatori. I bagni sono stati depredati o fatti a pezzi. Vetri in frantumi ovunque e toppe rattoppate nella speranza che difendano ancora un po´ dalle ondate periodiche dei vandali.
Tra luogo di ritrovo e territorio di scorribande il confine è labile: «Qui è l´unico posto che abbiamo per vederci», sussurra Marco mentre se ne sta accovacciato sui gradini, a poca distanza dal gruppo degli amici.

Il vigile Messina mostra le inferriate con le sbarre divelte: «Qui ne manca una, qua due e qui ne hanno fatte sparire tre».
Lungo il perimetro di accesso c´è persino la carcassa di una Lancia Dedra. È abbandonata, ha i sigilli della polizia municipale ma resta lì ed è in ottima posizione: «Serve a scavalcare il muro di recinzione, nella parte meno esposta del giardino».

Max | 30/08/2009 ore 11:48:45

 

anch'io sono stato sempre tentato dalla voglia di gettar via i libri dopo averli letti, ma sono sempre stato trattenuto dal dubbio angosciante: e se dovessero cadere in cattive mani?

federico | 30/08/2009 ore 11:20:50

 


Quattro a zero.

Pare abbia dato mandato a Ghedini per verificare se ci siano estremi di una denuncia penale. Perchè all"Inter del risultato non gliene frega poi niente, diciamocelo: dietro c'è Repubblica e la stampa comunista. Anche internazionale. L'obiettivo? Le foto della sua faccia al momento del goals. Secoli di chirurgia plastica gettata al vento e l'ombra del sospetto che anche lui sia mortale.

"Non sono goals veri", pare abbia dichiarato abbandonando il campo, "non mirano ad ottenere una sconfitta della squadra avversaria, ma solo volti a insinuare nei tifosi l'idea che la squadra da me presieduta possa correre il rischio di perdere".

/Antonia, secoli fa era così anche in Italia. Si chiamava semplicemente *vuoto a rendere*.

teresa de masi | 30/08/2009 ore 11:11:08

 

A proposito di riciclo: qui esiste il Pfand sulle bottiglie, di vetro e di plastica. E' una specie di tassa di 15 cents che ti viene restituita quando ripori indietro la bottiglia. la quale poi viene sterilizzata e ri-usata

antonia | 30/08/2009 ore 10:27:49

 

A proposito di Milan: Si, che faccia aveva il Presidente! E non è neanche rimasto fino alla fine!

antonia | 30/08/2009 ore 10:25:50

 

No Ale. Pare che Berlusconi si dissocia dalla sconfitta e pare anche che Feltri, rappresentante della libera stampa in libero governo delle libertà abbia in serbo uno scoop su Mourinho. Pare che da piccolo amasse i calippi alla fragola (rossi)

fara | 30/08/2009 ore 09:11:14

 

Ma come si permettono gli interisti a fare quattro gol alla squadra di Berlusconi?! Adesso quello li denuncia tutti.

Ale C. | 30/08/2009 ore 08:51:56

 

4-0

/strana ricorrenza di identici numeri stanotte... sarei tentata di ricorrere alla smorfia napoletana ma l'idea delle smorfie fatte dal presidente del milan basta a regalarmi momenti di inaspettata felicità. Godimento puro... sono parziale? ebbene si', confesso... :-D

teresa de masi | 30/08/2009 ore 01:34:20

 

sarebbe buffo che, libri letti omeno, da conservare in una libreria, lo stronzo venisse affondato dalla chiesa...
essendo ateo, comunque non cattolico cristiano, mi divertirei moltisimo se questo,"per grazia di dio" avvenisse!

max | 30/08/2009 ore 00:41:28

 

QUATTRO A ZERO

antonia | 29/08/2009 ore 23:33:23

 

Tamara si vede che non vivi a Palermo.
Se dove stai tu puoi permetterti il lusso di buttare la carta in un contenitore ed il cartone in un altro,qui abbiamo un solo cassonetto per carta e cartone,ma devi trovarne uno che non sia stracolmo.
Infatti a Palermo chi vuole fare la differenziata non può farla perchè tutti i contenitori sono pieni, tanto poi arriva Bertolaso a salvarci dai rifiuti.

Lello | 29/08/2009 ore 23:14:32

 

A proposito Ra sei proprio sicuro di poter dire "Sono felice che oggi ho una biblioteca formata solo da libri che non ho letto e non mi sono piaciuti"?
Non c'è un po' troppo "Furore" nella tua affermazione?

fara | 29/08/2009 ore 23:03:02

 

Congratulazioni Roberto!!!!!!!!!!!!
Non sono interista ma il mio antimilanismo è così forte che una vittoria così nel derby mi fa esultare

ps
Marco, questa volta si che è potabile!

fara | 29/08/2009 ore 22:59:06

 

Sarò patologica, ma non sono mai riuscita a buttare un libro. Neppure quello odiatissimo di matematica del liceo.

Eliana | 29/08/2009 ore 19:27:10

 

I libri che non mi sono piaciuti vanno a finire prima nel reparto carta (dopo che ho strappato la copertina, che va nel reparto cartone) assieme ai giornali e le riviste già lette, e a tutti i fogli che ho scartato. Poi lego i mucchi di carta con lo spago, e li metto ben accatastati, accanto alle pile del “solo cartone”, sotto la buca da lettere di casa mia, il giorno del ritiro da parte del comune della carta da riciclare.
Non butto mai via un libro che non mi è piaciuto, se al suo interno c’è una dedica di una persona a cui voglio bene.

tamara | 29/08/2009 ore 19:23:25

 

Io sono felice di avere una libreria disordinatissima piena di libri non letti, ma abbandonati lì con la promessa che prima o poi arriverà anche il loro momento, e libri letti, straletti, superletti.
Sono un po' gelosa di loro... Li presto con piacere, mi piace condividere con gli amici un pensiero, una frase, una trama. Ma spero sempre che poi tornino a casa. Mi piace rileggerli. Per intero o magari solo in parte. Mi piace vederli lì, pronti a chiarire qualsiasi mio dubbio, compagni di giornate semplici o complicate, chiaro rifugio di tutte le notti. Non potrei vivere in una casa vuota di libri... Mi sentirei davvero troppo sola.

Eliana | 29/08/2009 ore 19:22:46

 

Il problema della morale, in questo caso, è complicato. Fosse capitato a Ezio Mauro: il guaio di Berlusconi è che la sua immagine pubblica danneggia il Paese, come si dice: amen. La morale - parolina che deve valere pure nel privato - non c'entra. Ma Dino Boffo è direttore di un giornale cattolico, diretta espressione di un organismo cattolico. E il cattolicesimo si appella spesso alla morale e al rispetto della medesima, in quanto elemento assoluto in sè, non nel senso del danneggiamento pubblico di unìimmagine, visto che da quelle parti una morale pubblica e una morale privata non possono essere differenti. E la Chiesa ci ha abituato a interventi pesantemente "morali" e arroganti sulle cose dello Stato. Ecco, sapere (se è vero) che a capo di un quotidiano che usa la bandiera fiammeggiante della morale assoluta ci sia un (devo scrivere presunto) molestatore non mi pare una cosa da poco. E forse la Chiesa dovrebbe riflettere un po' - a prescindere da Berlusconi - sui peccati e sulle pietre.

Romp | 29/08/2009 ore 19:21:21 | @

 

I miei libri sono divisi in 3 case diverse (casa dei miei, dei miei nonni, casa mia in affitto dove abito). Tremo al pensiero di mettere tutto insieme quando mi sposterò, spero presto, dove comprerò casa. Più probabilmente farò la scelta di portare con me i libri che si consultano e i libri che ho comprato e mai letto (non pochi) e si ripartirà di nuovo.

Gianluca | 29/08/2009 ore 18:13:01

 

... e a ritirare il prestigioso premio "Giovanni Paolo II", Roberto Calderoli ci manderà un collaboratore: il suo maiale.
:-D

tamara | 29/08/2009 ore 13:58:49

 

@fara

Nobile? no, non credo sia la parola adatta, anzi. Credo che ditro il mio comportamento si nasconda un enorme egoismo. Sembro generosa, ma non lo sono. Certo, questo è uno tra i tanti piccoli gesti in grado di regalare gioia. Ma proprio per questo, quello che regali ti viene restituito, con gli interessi. Quasi sempre, almeno: quando succede, è qualcosa che assomiglia alla felicita'. Quando non succede, non ho perso nulla: evidentemente non ne valeva la pena... ;-))

teresa de masi | 29/08/2009 ore 12:56:23

 

[LINK] motivazione riporta testualmente che il premio è stato assegnato al Deputato del Carroccio «per aver nella sua azione politica tutelato e promosso la sacralità della vita in armonia con i principi cristiani e con i valori ereditati dalla dottrina sociale della Chiesa Cattolica».

vitalba | 29/08/2009 ore 12:46:55

 

Io non sono così nobile. Amo i libri che mi piacciono e non me ne separo.
Mi piace leggerli e commentarli con altri e mi piace donare una copia che il destinatario (spero) farà sua

fara | 29/08/2009 ore 12:45:35

 

In casa, quando si tratta di mettere in ordine, che siano libri o servizi di piatti, alcuni di noi trovano sempre una ragione filosofica buona per accordare pigrizia e auto disapprovazione.

:-)

Ale C. | 29/08/2009 ore 12:45:20

 

Io non trovo triste l'idea di una casa senza libri, anzi. Trovo invece tristissima l'idea di un di un libro ridotto a puro oggetto, lasciato a prendere polvere in una libreria accanto ad altri libri. Se un libro è emozione è giusto che questa vada trasmessa, esattamente come tutte le altre. Per esempio, Roberto, il tuo Palermo è una cipolla già dopo una settimana dall'acquisto è finito a Roma. A Palermo infatti avevo incontrato per la prima volta dal vivo un fotografo conosciuto mesi prima su FBook e leggendo il libro ho trovato tante cose che assomigliavano a ciò che ci eravamo detti mentre ci "conoscevamo" (o "riconoscevamo", forse questo sarebbe il termine più adatto)in giro per le strade di Palermo. E regalargli il libro che era stato nelle *mie* mani, è stato del tutto naturale. Assomigliava a voler condividere un istante di gioia. Certo, avrei potuto comprarne un altro, non sarebbe stata la stessa cosa.

Ora, prima di tornare a palermo, io so che vorrò rileggerlo. Ne comprerò un altro, semplicemente: augurandomi di avere, anche in quell'occasione, qualcuno a cui regalarlo.

teresa de masi | 29/08/2009 ore 11:42:57

 

Airpiano
[LINK]

antonia | 29/08/2009 ore 11:06:33

 

Eh no, Roberto, dài: possedere una biblioteca solo di libri non letti o non piaciuti.....è TROPPO triste!
Io mi porto sempre dietro per l'Europa quelli che mi sono piaciuti tanto, mi piace vederli lì, sapere che ci sono...fanno parte di me.
Mi sa che hai bisogno di un pò di aria nuova. Perchè non vieni quassù?

antonia | 29/08/2009 ore 10:59:44

 

Dissociarsi? mi pare il minimo... e prima di tutto da se stessi. E non chiedetemi perchè, non ho nessuna voglia di rispondere... non fatemi manco una domanda, perchè se no vi denuncio. Ecco. Soprattutto poi se me ne fate dieci...

teresa de masi | 29/08/2009 ore 10:47:54

 

A quanto leggo, oggi è in voga dissociarsi. Da tutti e da tutto. Anche da se stessi a volte, come nel caso del nostro premier, e allora MI DISSOCIO!

fara | 29/08/2009 ore 10:31:20

 

Storia:
Il dramma dell'emigrazione resta scolpito nella memoria della comunità italiana d'Argentina.
BUENOS AIRES - Loro muoiono nel Mediterraneo. Quando gli emigrati eravamo noi, morivamo nell'Atlantico. "Buttarono nell'Oceano donne, un bambino e molti vecchi, in tutto quasi venti persone. Così raccontava mio padre". Maria Dominga Ferrero vive in provincia di Cordoba, in Argentina, nella casa che suo padre comprò quando, nel 1888, arrivò alla "Merica" a bordo del 'Matteo Bruzzo'. "In barca gli dicevano 'coma esto, gringo de mierda', mangia questo. Era pane e vermi. (…) Loro, i sopravvissuti di oggi, vengono rinchiusi nei Cie, i Centri di identificazione ed espulsione. Noi finivamo negli Alberghi degli immigrati gestiti dallo Stato o nei Conventilli in mano ai privati. Felicia Cardano è molto anziana, ma ricorda bene i racconti di famiglia: "Mio padre arrivò a Buenos Aires nel 1889 a bordo del 'Frisca'. Durante il viaggio morirono il suo migliore amico e altre trenta persone. Lo misero all'Hotel della Rotonda, un enorme baraccone di legno, dove si stava stipati come sardine insieme ai pidocchi e alla puzza. (…) Loro, i profughi di oggi, scappano dalle guerre moderne, dalla miseria dell'Africa, dell'Asia e dell'Est europeo. Noi, vittime di allora, fuggivamo dalla Grande Guerra.
(da La Repubblica 28 agosto 2009)

tamara | 28/08/2009 ore 18:17:30

 

Mi spiego meglio, Lello. La mancanza di memoria delle piccole cose, il non saper valorizzare le tradizioni, l'oblio del passato ci hanno reso più poveri e più ignoranti e, in qualche modo, sono legati a stretto filo con l'argomento dibattuto oggi, il gruppo che giustifica la tortura dei clandestini.
Solo un ignorante che non conosce storia, storie e sofferenze può arrivare a concepire una bruttura simile.
@Teresa: non ti preoccupare, le ho cancellate io le tue "fucilate"...

Daniela | 28/08/2009 ore 17:37:43

 

Dani, tu hai ragione a non ricordare. Io sono privilegiata: non solo sono "anziana" ma mia nonna è morta a 97 o 98 anni.

fara | 28/08/2009 ore 17:34:38

 

Lello, dissento nella maniera più assoluta: ricordare come si faceva il caffé qualche decennio fa non è un argomento di poca importanza.
La memoria delle piccole cose ha un'enorme importanza, invece.
Però io sono giovane, Fara, e non so se ho mai visto quello di cui parli. Io ricordo le caffettiere napoletane, quelle col beccuccio che si giravano.

Daniela | 28/08/2009 ore 17:26:23

 

>Eppure la soluzione è semplice: non fare niente. Lasciare che la polvere di caffè – assieme alla storia, alle contrarietà – si depositino sul fondo.


Spiaggia, tramonto, barettino sulla spiaggia. Silenzio, odore di salsedine e il tuo caffè nella tazza che ti aspetta. Turco, al sapore di lentezza.

Intanto che aspetti che sia pronto guardi davanti a te, osservi la schiuma che si infrange sulla riva e respiri l'aroma che si sprigiona dalla tua tazzina, pregustando l'attimo di sapore che stai per regalarti. Il rumore di piccole onde, intanto, coccola i tuoi silenzi.


Succede all'improvviso. Il mare si alza e inizia ad nfrangersi con maggiore violenza sulla riva e ad intervalli di tempo sempre minori.

Alzi lo sguardo, scruti l'orizzonte e capisci. La maledizione dell'estate è davanti a te: lontana, ma solo all'apparenza. Il coglione in
moto d'acqua è lì, vicino alla linea dell'orizzonte, che fa avanti e indietro alla ricerca di chissà quali illusioni di potenza, regalandoti le onde anomale prodotte dalla sua arroganza. Che, piano piano, si fanno più vicine al tuo tavolo, ai tuoi piedi. Sempre un po'
più violente. E ti costrigono ad una scelta: restare fermo, accettando di farti bagnare da un'acqua che tu non hai cercato nè voluto, oppure prendere il tuo caffè, magari anche il tuo tavolo, e spostarti. Perchè quella che stai vivendo in quel momento, non è la storia che avevi sognato per te ma
solo una contrarietà impostati da qualcun altro. Tuo malgrado.

E ti tocca rassegnarti all'idea che il tuo desiderio di immobilità al sapore di caffe rimarrà qualcosa che assomiglia ad un sogno soltanto.

teresa de masi | 28/08/2009 ore 12:11:47

 

26.08.2009 - Istigazione all'odio razziale: l'Arci denuncia la Lega e Renzo Bossi

Dichiarazione di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci

Non è più sufficiente limitarsi all'indignazione di fronte alla barbarie cui siamo giunti. Mentre il canale di Sicilia inghiotte altre decine di esseri umani; mentre nei Cie le dure condizioni di vita e la rabbia per una detenzione ingiustificata in uno stato di diritto spingono i migranti ad atti estremi di protesta, il sito ufficiale della Lega ospita un nuovo giochino che dovrebbe aiutare i suoi visitatori a passare il tempo fra una ronda e l'altra. "Rimbalza il clandestino", così l'ha chiamato il suo ideatore, quel Renzo Bossi secondogenito del leader della Lega, assurto agli onori della cronaca perché successore designato del padre e per essere incappato nella cocciutaggine delle commissioni di esami che per tre volte gli hanno rifiutato il diploma di maturità. Nel videogame appare l'immagine della nostra penisola circondata da barconi di clandestini. Bisogna col mouse farli sparire, confortati dall'eroico ideale di liberare il popolo italiota dal pericolo dell'invasione.
Verrebbe da dire: ma non è quello che già succede? Che altro sono i c.d. respingimenti in mare se non violenza programmata? I migranti non sempre muoiono subito affogati, come nel gioco in cui il barcone sparisce, ma quali drammi li aspettano una volta rimandati in Libia l'abbiamo già denunciato in troppi.
C'è però un limite, cui il rispetto di noi stessi oltre che quello per il nostro prossimo, dovrebbe richiamarci. Alle leggi razziste di questo governo abbiamo risposto con la disobbedienza, la lotta politica e culturale a fianco dei migranti, la proposta di una grande manifestazione in autunno. A chi della vita di essere umani fa un gioco, ne irride le tragedie, ne simula la strage per divertimento, mentre le stragi vere si ripetono, rispondiamo anche appellandoci alla magistratura perché persegua i responsabili. La nostra legislazione prevede ancora - fino a che Bossi non ne imporrà la revisione - il reato di incitamento all'odio razziale. Che altro è "Rimbalza il clandestino", se non cinico, stupido, barbarico odio razziale?
Per questo abbiamo deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica contro il partito della Lega Nord e contro Renzo Bossi.

tamara | 28/08/2009 ore 11:30:03

 

Fara non se lo ricorda nessuno perchè è un argomento di poca importanza...

Lello | 28/08/2009 ore 10:49:22

 

Possibile che siete tutti così giovani da non ricordare le vostre nonne che facevano il caffé con l'abrik?
Abbiamo una grande tradizione di caffé alla turca e questa dipendenza dalle macchinette espresse è una cosa "antica" di qualche decennio.
Ecco cosa significa dimenticare le proprie radici!

fara | 28/08/2009 ore 09:54:04

 

ma se ad una persona non piace il caffè turco non fa prima a non berlo?

vitalba | 28/08/2009 ore 00:56:04

 

Se bevi un caffe' turco il segreto e' sapere aspettare...

Max | 28/08/2009 ore 00:28:01

 

Humor nero:
In Sicilia un giovane muore per shock emorragico poichè la sala operatoria piu' vicina è "chiusa".
Non succede neanche in Afghanistan....
Maria, ma dov'eri? Avresti potuto operarlo tu, che non avevi le mani in tasca!

Max | 27/08/2009 ore 23:18:43

 

Mi pare quasi mandatorio un intervento del padrone di casa per riportare l'ordine nel forum. Siamo tutti presi dalle varie discussioni e abbiamo, secondo il mio parere, perso il filo

max | 27/08/2009 ore 22:04:12

 

@Teresa
E' stata dura leggere per ben 4 volte di fila la tua risposta!
Perchè, se ti dovessi incontrare,dovrei cambiare strada?
Si potrebbe anzi discutere di pane fatto in casa e di addiopizzo.
@Fara
Lo hai fatto, basta cercare e leggere, ma ormai non ha più importanza.

Lello | 27/08/2009 ore 21:58:00

 

.mi persi nei tuoi blog....@ Sgarbi-... concordo con te Roberto a riguardo......ma sai gli oratori contraddittori avvolti da un certo fascino costruito a puntino...molto intelligentemente direi.....fa molto...... e e-- per molti....

nicoletta | 27/08/2009 ore 21:56:08 | @

 

@max

stamattina, era da ieri sera che vedevo girare questo link, anche sulla pagna di pino scaccia, ho fatto una ricerca. E ho trovato questo:

"2)l’immagine riportata nell’articolo e’ tratta da una pagina personale, non da un gruppo, di un individuo/a il cui identificativo e’ “Lega Nord Mirano”, non quindi un , non quindi un gruppo sugli immigranti, ed ha come immagine del profilo appunto il logo della lega con la scritta sugli immigrati.

3) Roberto Cota risulta “amico” di tale individuo/a, ma adesso ritenerlo “colpevole” solo perche’ tra le sue conoscenze c’e’ qualcune che espone quel logo nel profilo, mi sembra troppo, e soprattutto troppo dire che appartiene al gruppo “Immigrati clandestini: torturali! E’ legittima difesa”..."


Per cui concludevo: "Ho paura che certe cose entrino in circolo qui, e si diffondano, senza il minimo controllo."

Di piu', non so max. Aspettiamo, capiremo.

/intanto, se sai farlo, metteresti tu qui il link prendendolo dalla mia bacheca? Io, ci rinuncio. :(

teresa de masi | 27/08/2009 ore 21:04:24

 

Repubblica, da fonti attendibili, non smentisce affatto. Pare che sia vero

max | 27/08/2009 ore 20:43:41

 


contrordine compagni (come si diceva una volta). Pare sia un falso.

Col link ci provo ma non garantisco nulla. Se non funziona,

, venite in bacheca da me, su fbook e ve lo prendete da lì.

[LINK] Copio e incollo una parte dell'articolo di agoravox
---

Poiché la notizia diventa tale solo se è un politico a "lanciarla" - in questo caso Veltorni - che dichiara: "Stamattina aprendo Facebook ho visto un’e-mail inviatami da un’amica di Brescia - scrive l’ex segretario del Partito democratico - è la foto che la sezione di Mirano della Lega Nord usa come immagine di profilo. È un manifesto con il simbolo della Lega e sotto la scritta ’Immigrati clandestini, torturarli è legittima difesa. Io credo che questo sia inaccettabile - sottolinea Veltroni - È contrario ad ogni forma di civiltà, prima ancora che alla nostra storia e alla nostra tradizione di emigranti".
---

Il bello e' che stamattina io stessa ho scritto in diverse bacheche che non avevo trovato il gruppo, etc. etc. Per arrivare a convincermi solo alla lettura su repubblica. E mal me ne incolse. :(

teresa de masi | 27/08/2009 ore 20:25:53

 

provo a mettere il link all'articolo

[LINK]

teresa de masi | 27/08/2009 ore 20:06:03

 

Ho letto pure io questa porcheria, e l'ho pubblicata su Facebook.
Che vergogna. Specie se questo viene da chi ha giurato sulla Costituzione italiana!
Ma in che mondo viviamo?
Forse Maria, visto che è di Bergamo, avrebbe di piu' da fare, visti i suoi buoni propositi, nella città in cui vive

max | 27/08/2009 ore 20:04:17

 


@antonia

visto, e' anche su Repubblica on line.

Ma indipendentemente dall'indignazione - io non ci riesco più, già scritto, magari è solo un effetto della vecchiaia incipiente e di una forma di arteriosclerosi precoce travestita da saggezza - ma mi preoccupa l'avvallo politico dato dalla presenza di certi nomi. Non sono quattro ragazzi di strada, non è solo provocazione. E' una pagina ufficiale della Lega. E questo è un segnale e come tale va interpretato, secondo me. Poi, ognuno tragga le sue di conseguenze. Le mie, le ho già raccontate in altro post.

/antonia, se ti fa piacere, mi chiedi il contatto? ora sono Teresa Gennarino. Grazie.

teresa de masi | 27/08/2009 ore 20:03:12

 

Pubblico ora sulla mia home di fb un articolo che denuncia la prsenza di un gruppo leghista pronto a dichiarare che TORTURARE i clandestini non è reato. Il gruppo ha, tra i suoi fans, pure Bossi, il figlio, e Cota (che, appena la notizia è stata divulgata, ha subito cancellato il suo nome da quello dei contatti).
Ora: capisco che la mia indignazione non servirà a niente e a nessuno. Ma VISCIDO SCHIFO è esattamente quello che ho provato leggendo gli slogan del gruppo.
Indignarmi ogni volta per qualcosa non credo mi farà indignare meno quando sarà finalmente arrivato il momento di farlo seriamente e tutti insieme.

Eliana | 27/08/2009 ore 19:44:30

 

Antonia, per me l'indignazione è un sentimento troppo nobile per sprecarlo con queste provocazioni. In questi casi mi arrabbio furiosamente e rispondo per le rime, se posso.

fara | 27/08/2009 ore 19:00:47

 

@ Lello
Sicuramente mi sarà capitato di dissentire dalle tue opinioni, mi sembra normale possa accadere durante una discussione, ma non mi sono mai permessa di accusarti di protagonismo.

fara | 27/08/2009 ore 18:55:45

 

Penultim'ora: si, Roberto, posso anche essere d'accordo, ma che fare? Lasciare correre?

antonia | 27/08/2009 ore 18:38:35

 

Scusate, questa non e' una connessione ma un Kalashnikov, a giudicare dal numero di messaggi sparati al secondo.

Mi scuso con chi dovrà lavorare per cancellare, ma giuro: non ne ho colpa.

teresa de masi | 27/08/2009 ore 16:49:39

 


No, non era un last minute, lello. Semplicemente un low cost. Come quello del 23 maggio. Gia' che siamo in argomento, sai che ero a Palermo anche il 23 di maggio? Recidiva, vero? Ma ancora più recidivi i miei amici palermitani, che nonostante mi conoscano si ostinano ad invitarmi... :-)

Tu non preoccuparti, però: prevedo di tornare entro la fine dell'anno. Magari ti metto al corrente dei miei giri, così fai in tempo a cambiare strada per non incontrarmi. ;-)

teresa de masi | 27/08/2009 ore 16:43:48

 

@Daniela
E' scontato che io la pensi come te e Tamara, è invece raro che io sia daccordo con Fara che mi ha sempre accusato ( inspiegabilmente direi..)di voler fare il " protagonista " di questo forum.
@Teresa
19 luglio in via D' Amelio. Deve essere un viaggio " antimafia last minute ".
Prevede anche la tappa di Capaci?

Lello | 27/08/2009 ore 16:31:42

 


Non me ne voglia Roberto di addiopizzo, non me ne voglia Maria, ma io nelle loro parole colgo non tanto offesa verso il forum o verso la persona di Roberto (Alajmo, stavolta) quanto piuttosto i sintomi della solita, vecchia, tristissima, abitudine diffusa a sinistra più del peccato originale, quella cioè di avviare il confronto con chi ci è accanto partendo da ciò che ci divide piuttosto che da ciò che ci unisce.

E' chiaro che le penultimore sono provocazioni (per lo meno è chiaro a me: se non è così, pazienza. Ho sbagliato tante volte ormai che una in più la vita mia non la cambia di certo). Io, almeno, le leggo volentieri per quello: ricordate l'Attimo Fuggente? Quando Robin Williams sale sulla cattedra dicendo ai ragazzi "è proprio quando credete di avere davvero capito una cosa che dovete guardarla da un'altro punto di vista"? Ecco, io - sperando che roberto non si senta offeso da questa mia confessione - le uso come cattedra, arrampicandomici su, a pensare. Ed in questo nelle parole ""i siciliani si uniscono solo per fare cosche tanto che la gente per bene preferisce star ferma pur di non fare cosca", io non vedo assolutamente l'invito letto da Roberto a stare a casa. Avverto altro: uno schiaffo, metaforico ma doloroso, che mi costringe ad interrogarmi sul perchè sia così. Ed interrogarsi sulle cause, per me, è sempre il primo passo di un cambiamento. L'unico inizio possibile.

Come dicevo appunto a Maria - che spero di rileggere, insieme a Roberto - sul perchè io di questo partito insisto a parlare "male": perchè testardamente continuo ad illudermi di vederlo cambiare. In meglio.


/mio identikit, magari aiuta a capire con chi si ha a che fare. Teresa, a due passi dai cinquanta ormai, vive a Modena, di origine calabrese, nata e cresciuta - poco, visto che non arriva al metro e sessanta- a Salerno. Orfana del pci, alla ricerca di un partito che dica qualcosa di sinistra, pratica volontariato, usa il suo cucinare anche per questo - nel forum , scherzando ma non troppo, mi ero dichiarata, se necessario ad organizzare una cena raccolta fondi per la scuola vandalizzata. Presente a palermo in via d'amelio - lello, ebbene sì, confesso che ho peccato - il 19 di luglio.

teresa de masi | 27/08/2009 ore 15:34:21

 

Ovviamente volevo scrivere "accendere" il dibattito...
Aspettiamo tutti gli interventi di Maria e di Roberto Addiopizzo, quindi.
E Lello, la pensi anche come me e Tamara, non solo come Fara...sono gelosa!

Daniela | 27/08/2009 ore 15:08:22

 

La penso esattamente come Fara: Maria e Roberto non hanno offeso proprio nessuno, hanno solo espresso la loro opinione.
Spero anzi di leggere altri loro interventi e che non vengano " epurati " ( come è purtroppo avvenuto in passato..)solo perchè la pensano in maniera diversa dal coro.

Lello | 27/08/2009 ore 14:48:30

 

Non capisco perché esprimere la propria opinione deve essere considerato una "offesa".
Maria e Roberto di AP hanno detto la loro e noi abbiamo detto la nostra.
Dove sta l'offesa?
Ognuno di noi pensa di agire per il meglio. Quello che è sbagliato è credere di essere i depositari dell'"unica" verità e dell'unico modo "corretto" di comportarsi.
E pensare che Pirandello non è solo un nostro patrimonio!

fara | 27/08/2009 ore 14:41:50

 

D'accordo con Tamara (la mia mail l'ho messa, a proposito), seppur i toni non fossero dei più concilianti, credo che gli interventi di Maria e Roberto Addiopizzo non siano stati scritti per offendere, ma per accedere il dibattito. Mi aspetterei, infatti, che intervenissero nuovamente, dopo aver letto cosa avevamo da dire...

Daniela | 27/08/2009 ore 14:16:47

 

/ Beh, ragazzi, diciamola papale, forse la Signora Maria non se n'è accorta, ma è venuta in questo blog col preciso intento di offendere, e non solo il padrone di casa… Non dubiti, Signora Maria, quando i tempi saranno maturi noi ci saremo, lei no.

Allora, secondo questo modo di ragionare, anche Roberto di Addiopizzo, senza accorgersene, è venuto in questo blog col preciso intento di offendere, e non solo il padrone di casa… :-O

Voi ci siete, GIÀ… e lui pure. Non dubitate, ma continuate a resistere, invece... insieme
:-)

tamara | 27/08/2009 ore 14:13:00

 

Questo "attacco al forum" come tu lo chiami, soldato Lello, è la dimostrazione che le parole e gli scritti sono più pesanti e più incisivi dei fatti perché possono raggiungere più cervelli di quanto non facciano le volenterose e utili, riparazioni dei danni.

Non è di rivolte episodiche, di “jacqueries” quello di cui abbiamo bisogno. Prima o poi, anche per merito delle nostre parole e delle nostre mani in tasca i tempi matureranno e allora, come scrive Federico, noi ci saremo

fara | 27/08/2009 ore 14:05:49

 

Ho letto i vostri interventi, in questi giorni, e lavorato per salvarne alcuni molto interessanti, su due argomenti a lungo dibattuti su queste pagine: i migranti e la Sicilia.
Adesso che ho letto e lavorato, posso dire la mia.
Io sono una migrante. Migrante di lusso, ma pur sempre migrante. A quelli che lasciano i barconi alla deriva farei provare lo spaesamento di chi lascia la propria casa senza averlo scelto: il migliore dei risultati che si può ottenere è quello di perdere per sempre il senso di quello che è casa nel senso di "home". Federico, Max, Antonia potranno sicuramente testimoniare che è così.
Poiché io me ne ero andata a 14 anni, per decisione di mio padre, sono tornata a 25, diventando un singolare caso di migrazione al contrario. Ma tornare non è come non essere mai partiti: per prima cosa, sono tornata in Sicilia, ma non nella mia città, che mi sarebbe stata troppo stretta, ormai; e poi il mio sguardo non era più quello di un tempo.
Quando si parla di entusiasmo, ho molto da dire. Io sono tornata spinta dall'entusiasmo più cocente, quello alimentato dalla disperazione. Avevo 20 anni quando Falcone e Borsellino furono uccisi, militavo nella Rete e credevo con tutte le mie forze che le cose sarebbero cambiate. Mi incazzavo con mio padre che mi dispensava cinismo.
Poi mi sono trasferita a Palermo. Nel ’97. Ho lavorato da subito, in condizioni più o meno disastrose all’inizio, sempre migliori via via. È solo per sottolineare un dato di fatto che dico che non mi ha mai regalato niente nessuno, così come devo dire per onor del vero che al mio merito va aggiunta una buona dose di fortuna. Considero il mio lavoro di insegnante il mio mezzo per impegnarmi: da tre anni sono di ruolo e per due anni su tre mi sono occupata dei progetti Legalità, come li chiamiamo noi a scuola.
Cara signora Maria, l’entusiasmo è andato scemando con l’età e con la consapevolezza. Siccome sono una gran capatosta, quello che mi è successo dentro non si vede fuori e anche i miei amici vi direbbero che sono un vulcano. Perché come Pasolini credo nell’ottimismo della volontà, non solo in questo campo della vita. È il dovere della scemenza di cui parla Roberto, continuare a fare quello che 9 volte su 10 ti pare inutile o insufficiente. Insufficiente, il più delle volte, a dire il vero, ché inutile non lo è mai.
Faccio l’insegnante e il mio mestiere mi obbliga a dire ai ragazzi che, se non altro, devono essere diversi per non sputarsi allo specchio la mattina, quando si alzano. Non riesco a raccontargli la favola del merito. Perché non me la sento di prenderli per il culo. E ha ragione Antonia, ormai non è neanche più una questione di Sicilia, ma di Italia.
Ha ragione anche Lello, quando dice che è molto più facile mantenere l’entusiasmo quando si viene una volta tanto, pur per fare qualcosa di estremamente meritevole e credo che tutti noi dovremmo comunque ringraziarla, Maria.
Ma la verità è che vivere a Palermo è terribilmente stancante e capita a tutti di arrendersi una o più volte. Prima uno a o più volte all’anno, poi una o più volte alla settimana, al giorno. Sono piccole rese, ma fanno male. Qualche mese fa ho preso una multa perché avevo posteggiato ostruendo in parte uno scivolo. L’ho pagata ma non mi sono perdonata l’infrazione, anche perché uno dei miei migliori amici è in carrozzina e da me non me lo sarei proprio aspettato. Vi sembrerà banale, ma è solo per raccontare la stanchezza che ti viene vedendo tutti i giorni i ladri vantarsi e gli innocenti tremare, come diceva De Gregori in una sua canzone.
Roberto fa un altro mestiere e tra le prerogative del suo mestiere c’è quella di provocare, non me ne voglia, ma quando scrive i suoi post è proprio questo, uno di quei giornalisti in via di estinzione che scrivono per provocare, per suscitare una reazione Proprio perché Palermo è Palermo ha dovuto uscire dalla porta e rientrare dalla finestra. Altri giornalisti bravi, come il nostro Romp, hanno scelto altre forme di lotta. In questo blog ci sono varie specie di lottatori e non mi dilungo a citarli tutti, perché molti li conosco anche personalmente e so come e quanto hanno pagato le loro scelte.
In queste pagine, Maria e Roberto di Addiopizzo, vi sembra di trovare pessimismo e mani in tasca. Vi sbagliate. Magari c’è cinismo, un eccesso di consapevolezza che può rischiare di essere paralizzante ma non lo è mai, perché tutti noi siamo affetti dalla sindrome bennatiana dell’isolachenonc’è, anche se, qualche volta, sembra che non sia così.

Daniela | 27/08/2009 ore 13:40:53 | @

 

Beh, ragazzi, diciamola papale, forse la Signora Maria non se n'è accorta, ma è venuta in questo blog col preciso intento di offendere, e non solo il padrone di casa, ma tutti quelli che usano la propria partecipazione con la necessaria circospezione e prudenza, consapevoli che nulla va inutilmente speso in questa disgraziatissima città. Non dubiti, Signora Maria, quando i tempi saranno maturi noi ci saremo, lei no.

federico | 27/08/2009 ore 13:22:19

 

C'è afa in questi giorni.
L'umidità si stampa sulla pelle e le idee nascono flaccide, molli, senz'ossa.
Ciò che accade intorno a noi è ovattato, offuscato come un monte visto da lontano sotto la canicola.

Il fatto che ho appena finito di ascoltare (analizzare?) in se non è rilevante, potrebbe pure passare inosservato (figurati, con tutte le cose che si hanno da pensare), se non fosse che mi dico di avere le idee straordinariamente chiare sull'argomento.

C'è un angolo recondito in me dove lavora l'omino della vanità, quel detestabile essere che mi spinge ad interpretare le opportunità di "esserci" sotto l'effetto di 3 Ceres.

Ma non mi va, non mi va proprio.
Quasi sempre è meglio stare zitti, governare le idee anzichè lasciarle in libera uscita - a cazzo di cane - con tutta la potenzialità del danno.
Vuoi che a 50 anni non lo sappia?
Ed allora me la tiro per le lunghe e non ci penso (o forse sarebbe meglio dire che faccio di tutto per non fissarmi). Ma la mente se ne va proprio li, come la lingua nello spazio lasciato vuoto dal dente. Resisto, resisto, ma che resisto?

Alla fine sembra che la bocca abbia parlato da sola, ingovernata, come se nessun filo, dendrite, sinapsi, nessun elettrico nodo scorsoio la legasse in un rapporto simbiotico con alcun'altra parte di sé.
O scrivo, ed ho pure la faccia tosta di rileggermi e di dire a me stesso che quello che ho appena scritto (qualche istante prima del "clic definitivo") è esattamente quello che penso, E S A T T A M E N T E . Sputato.

Non sono più la persona che ero ieri. Ciò che ho scritto non è più mio perché colui che ha scritto non è colui che sono. Non sono più neppure quella persona che ero all'inizio di questa mail.

Sono acqua.

Qualche volta l'acqua si infila anche dove non dovrebbe. Ma non bisogna prendersela per questo (anche quando siamo l'angolo recondito dove l'acqua arriva).
In quanto "angolo recondito" sappiamo bene che l'acqua ed il vento possono venirci a trovare.
E' così che forse siamo fatti.
Tutti.
Senza eccezioni.

P.S.: e l'eco di rimando ....gente, ente, ente. L'omino fu sazio.

Luigi | 27/08/2009 ore 13:16:02

 

@R.A.
Ma che " cosca " sta succedendo??
E' in corso un attacco al forum da parte dei " nordisti " con l' appoggio di addiopizzo?
Soldato Lello presente , in caso di bisogno interevverò in tuo soccorso.

Lello | 27/08/2009 ore 13:10:21

 

Stamattina ho il sospetto che l'entusiasmo abbia a che fare con la continuità, con quella particolare idea di continuità che, per esempio, lega il maestro ai suoi allievi, un padre ai suoi figli...
Mi viene il dubbio che sia indispensabile a certi passaggi di testimone.
Che se no il testimone rimane nelle mani di uno, e basta.

Ale Cucc... | 27/08/2009 ore 11:10:06

 

/ Mi fraintendi, Roberto. Io sono felice che una minoranza di siciliani resista. Io stesso provo a resistere, coi miei limitati mezzi.

Se è vero, come ammetti anche tu, Roby, che esiste comunque una minoranza di siciliani che resiste, con o senza entusiasmo, (e tu stesso te ne rallegri per questo) anziché affermare in modo assoluto: “In Sicilia questa tendenza la si capisce ancora meglio, considerato che i siciliani si mettono assieme SOLO quando si tratta di fare cosca.” per non rischiare di essere frainteso, o per amor della verità, per lo meno, avresti dovuto essere più preciso, allora: “In Sicilia questa tendenza la si capisce ancora meglio, considerato che MOLTI siciliani si mettono assieme solo quando si tratta di fare cosca.”

“Le parole sono importanti. Forse il mondo sarà salvato da un filologo.” (Roberto Alajmo)
:-D

tamara | 27/08/2009 ore 09:44:12

 

Caro Roberto di Addio Pizzo,
ha ragione Alajmo in fatto di entusiasmo: che chi può, e chi non può...
Poi ci sono quelli che per entusiasmarsi hanno bisogno di condividerlo l'entusiasmo.
Per esempio, con Addio Pizzo.
:-)

Ale Cucc... | 27/08/2009 ore 09:05:25

 

Mi fraintendi, Roberto. Io sono felice che una minoranza di siciliani resista. Io stesso provo a resistere, coi miei limitati mezzi. La mia citazione preferita è Beckett: "Non posso continuare. Continuerò". Ma l'entusiasmo non puoi prescriverlo. Quello no.

roberto alajmo | 27/08/2009 ore 02:42:42

 

"i siciliani si uniscono solo per fare cosche tanto che la gente per bene preferisce star ferma pur di non fare cosca"..o qualcosa del genere.
io sono uno dei ragazzi di addiopizzo.
la ringrazio per queste parole di incoraggiamento, alajmo. A sentir lei ce ne potremmo stare a casa.
a sentir lei.
non dovevamo nemmeno iniziare, se fossimo delle persone perbene. Invece ci siamo messi in questa "cosca".

capisco la signora di bergamo..o di brescia...
solo che invece di dirle grazie in questo sito le avete detto; si stia a casa signora. noi del sud non abbiamo bisogno di lei. ditemi in cosa siete diversi da uno della lega.

io ci vivo in questa città, la conosco bene, anche se alcuni mi sorriderebbero un "sei troppo giovane, ancora non hai vissuto quello che ho vissuto io". in certi casi forse conosco questa città meglio di alcuni, visto che ne conosco le parti peggiori. eppure mi sento più solidale a quella signora, che almeno ci tenta, e ci tenta anche a difenderla questa terra oltraggiata per prima dai suoi figli, piuttosto che a questo clima di delegittimazione di ogni azione bella che diventa l'orto preferito da ogni genere di malaffare.

per fortuna siete in pochi. e glielo posso ripetere alajmo. siete in pochi.
checchè volete convincervi, per continuare a non far nulla e a parlar male di chi fa, lo ripeto: siete in pochi.

roberto | 27/08/2009 ore 01:28:05 | @

 


Esiste anche un altro aspetto, Roberto (mi riferisco alla tua ultim'ora sui gruppi provocatori su fb).

Ora, premesso che non tutti i gruppi su fb sono tali - provocatorio il gioco del figlio di Bossi? no, mi dispiace, proprio non riesco ad attribuirgli cotanto intelletto - esiste anche un altro aspetto. Le regole. A me di indignarmi non *me* ne frega nulla (l'ho gia' detto una volta almeno: lo trovo uno spreco di risorse, sia emotivo che cerebrale. Pare sia una caratteristica dei capricorni come me, questa (non me ne intendo granchè ma pare che il calore umano che emaniamo sia pari a quello dell'iceberg che decise, una notte, di andare incontro al Titanic). Però stamattina mi è successa una cosa: sono stata bannata. Teresa De Masi, su facebook non esiste più (a proposito, approfitto e dico che quelli tra di voi che erano tra i miei contatti mi trovano sotto il nome di Teresa Gennarino, il nome del mio sito di cucina). Non chiedetemi il perchè, non lo so. Evidentemente,ci sono delle regole che io, forse - concedetemi il beneficio del dubbio visto che sto ancora aspettando spiegazioni - non ho rispettato e sono stata bannata. Bene, anzi male, mea culpa: cilicio (tanto ci sono abituata), capo cosparso di cenere, qualche lacrima e pentimento in modica quantità.


Ma non divaghiamo. Le regole , dicevo: Fb vieta espressamente che vengano formati gruppi che inneggino al razzismo, all'odio, alla violenza, etc. etc. E' sbagliato chiedere che queste regole vengano rispettate? Io credo di no, e - senza indignarmi, senza agitarmi, tranquillamente, pacatamente, serenamente, come avrebbe detto qualcuno un po' di tempo fa - chiedo che vengano rispettate e che chi, come me (sigh!) si pone al di fuori di queste, vada fuori da fb. Esattamente come stamattina sono stata mandata fuori io (sgrunt!).

In sintesi (notturna e quindi stanca e confusionaria più del solito), sono d'accordo con te quando dici "L’indignazione è una spada dal filo molto delicato. Adoperandola per affettare il salame, finiremo per rovinarla. E al momento di doverla sguainare sul serio, ci accorgeremo che non taglia più.". Ma tra questo e l'indifferenza, non può esistere una terza via? Io credo di sì e proprio per questo, perchè temo l'eccesso di indignazione (che non considero solo uno spreco ma anche un pericolo, esattamente come l'indifferenza), confesso: amministro in fb uno di questi gruppi. Che, semplicemente, segnala agli amministratori perchè controllino se alcuni gruppi si collochino o meno dentro le regole accettate al momento dell'iscrizione.

Ecco, ho confessato. Mi sento più leggera. Fustigatemi pure, ora. ;-)))

teresa de masi | 27/08/2009 ore 00:45:49

 

Povera Maria,
forse hai sbagliato forum.
Questo è un forum frequentato da persone tristi, disilluse e che amano tenere le mani in tasca.
So sorry.

Max | 26/08/2009 ore 23:07:49

 

@Maria
Il tuo intervento mi ricorda molto l' espressione di quelle persone che ogni anno, tutti gli anni, " sbarcano " ogni 19 luglio a Palermo per recarsi in via D' Amelio.
Provengono da Bergamo, Bologna, Milano, per poter stare un solo giorno con chi, tutti i giorni, vive in una città molto particolare come Palermo.
Scendono da quelle navi come lei, armati di ottimismo e senso di solidarietà, pronti a ripartite con lo stesso entusiasmo verso le loro città " normali", civili e non mafiose.
Il 20 luglio però quando anche loro avranno rimesso le mani in tasca, noi continueremo ad essere soli, ad essere il bersaglio della lega, della mafia, della mala sanità, ecc.
Non posso fartene una colpa, ma se non lo provi non puoi capire.
P.S.
Grazie per esserti sporcata le mani per un giorno,adesso puoi rimetterle in tasca.

Lello | 26/08/2009 ore 23:02:11

 

"Mio Signore, fammi dono della castità e della continenza. Ma non subito"

(Sant'Agostino)

Secondo me, S. Agostino soffriva di spina bifida....

Max | 26/08/2009 ore 20:16:06

 

Gentile signora Maria, mio padre era di Brescia. Anche lui, tanti anni fa si era innamorato della Sicilia, della sua gente, era andato a lavorare a Palermo e aveva voluto restare per potere creare delle possibilità di lavoro ai giovani, per potere fare attivamente qualcosa. Alla fine della fiera, anzi della sua vita, posso dire che gli erano rimasti pochi amici veri ed i segni di tanti calci nello stomaco. Potrei dire che in Sicilia tristi, avviliti non si nasce ma lo si diventa, o meglio, si è condannati a diventarlo. Contro i mulini a vento si può lottare, certo, ma poi o si scappa (come nel mio caso) o se si resta non c'è corazza di coraggio o di positività che tenga. E se resisti troppo poi qualche modo di spegnerti lo trovano. Con questo voglio dire che se non si cambiano le cose sia dalla base che dall'alto la Sicilia non andrà mai da nessuna parte. E l'Italia mi sembra sia facendo piano piano la stessa fine

antonia | 26/08/2009 ore 17:56:50

 

precisazione superflua: il mio post precedente era rivolto a maria, la forma plurale era, così, per dire.
Poii, mica qualcuno ha detto che il volontariato deve sopperire all'assenza delle istituzioni! Ma mi pare che tempo fa si sia già discuso di questo, credo che cambiando il dovuto siamo nella stessa situazione di chi chiede un contributo per sistemare le vetrate rotte dai vandali, ecc. ecc.

marco | 26/08/2009 ore 13:08:41

 

@maria
faccia il favore, gentile compagna, venga a vivere a Palermo, porti qui il suo entusiasmo e la sua passione politica, poi, tra qualche anno, torni pure a rimproverarci tutti per il nostro pessimismo, per la nostra tristezza, per la nostra inanità; fino ad allora mi permetta di consigliarle di non giudicare persone e realtà che non conosce.

federico | 26/08/2009 ore 12:55:20

 

Sottoscrivo pienamente quanto sostiene Fara.
Non parliamo dell'alluvione del '66 a Firenze, evento che per il periodo storico e la portata del disastro si giovo' dei volontari.
Noi siamo un paese che, indipendentemente da chi governa, è fatto di gente che si commuove anzichè indignarsi per l'assenza o la carenza delle istituzioni.

Max | 26/08/2009 ore 12:52:31

 

Forse io sbaglio ma sono sempre stata convinta che i problemi di un popolo, di uno Stato, di una Regione o anche di una Città non si risolvono con il volontariato, con la beneficienza e con l'elemosina. Queste sono cose utilissime e aiutano chi sta affogando a non morire in quel momento. Ma solo a questo. Perché poi bisogna continuare a vivere e se non ci sono le giuste strutture per farlo il volontariato serve solo a prolungare l'agonia.

fara | 26/08/2009 ore 12:34:22

 

/ E poi in generale, sugli argomenti che non padroneggio, soprattutto scientifici o economici, ammetto di farmi guidare dal pregiudizio anticattolico e antiberlusconiano: ascolto quel che dicono loro e, nell’incertezza, mi convinco del contrario.

In caso di incertezza, penso sia più saggio informarsi in modo approfondito, Roberto. Se prendi l’abitudine di convincerti del contrario, SOLO perché sei incerto, diventa anche un pregiudizio all’inverso :-D

P.S.: La foto del lupo travestito da agnello non mi è affatto nuova… mi domando: chi te l’avrà mai data ;-)

tamara | 26/08/2009 ore 11:17:12

 

C'è qualcuno che ha mai letto la Preghiera di don Primo Mazzolari sull'impegno?
Ne riporto qualche passo:

Noi ci impegniamo
Ci impegniamo noi, e non gli altri;
unicamente noi, e non gli altri;
né chi sta in alto, né chi sta in basso;
né chi crede, né chi non crede.
Ci impegniamo,
senza pretendere che gli altri si impegnino,
con noi o per conto loro,
con noi o in altro modo.
Ci impegniamo
senza giudicare chi non s’impegna,
senza accusare chi non s’impegna,
senza condannare chi non s’impegna,
senza cercare perché non s’impegna.

Secondo me dovrebbe stare al capezzale di chi fa, a vario titolo, del volontariato... per leggerla ogni mattina appena svegli...magari tanti discorsi e tante polemiche verrebbero meno e si avrebbe più tempo per fare di più.

marco | 26/08/2009 ore 11:07:43

 

"Non le piace il PD? Mi sembra superficiale, dannoso e banale parlarne male. Le posso assicurare che la tristezza non c'è in chi milita in qualche cosa davvero e nel PD ci militano in tanti".

Io, invece, trovo di una tristezza infinita questa frase. Mi ha ricordato quello che dicevano a me venti anni fa, nella fase preparatoria del congresso che decise lo scioglimento del PCI (vengo da lì, e posso dire di averne discreta esperienza). Chi non credeva a quella "svolta" era vecchio, fuori tempo. Attaccato all'orsacchiotto di pezza (parole testuali di un dirigente di allora, dirigente ancora oggi), all'indomani della Bolognina).

E criticare, chiedersi cosa non va in questo partito (vabbe' non è piuù il pci, ma cosa cambia?), spendere tempo ed energie per pensarci - testardamente, dolorosamente, nonostante tutte le delusioni - vuol dire "parlare male", "non capire". No, mi dispiace, non sono d'accordo: nella mia testa, criticare vuol dire crescere. Ed in un partito che invece sta seguendo il percorso contrario, non lo dico io ma i risultati elettorali, di critica - di autocritica, come si diceva una volta- ce ne sarebbe davvero bisogno. Ogni giorno di piu'. Perchè questo partito è fatto - forse- di militanti non tristi, ma questi calano giorno dopo giorno. E sono sempre piu' lontani dalle persone che in questo partito non militano e che da questo partito non si sentono più rappresentati.

Ed io continuo ad avere un sogno: quello di un partito che sappia parlare della gente, dei suoi problemi, dei suoi bisogni. E che la pianti di parlare solo di se stesso, come sta facendo dalla sua nascita.

E, francamente, mi sembra un sogno tutt'altro che triste.

teresa de masi | 26/08/2009 ore 10:37:50

 

@Maria

Certamente il suo gesto e le sue parole sono commoventi.
Tuttavia, da palermitano ormai disilluso da tempo, io credo che lei si sbagli di grosso. Mi piacerebbe potere pensare come lei ma dovrei ricorrere alle droghe allucinogene.
La invito a trasferirsi a Palermo per pqualche anno, e aprire chesso', una attività commerciale o tentare di essere assunta dalla pubblica amministrazione. Poi mi dirà.
Saluti

Max | 26/08/2009 ore 09:59:21

 

Gentile Signora Maria,

non sa quanto vorrei che lei avesse ragione e che la maggioranza dei siciliani fosse come lei li descrive.

roberto alajmo | 26/08/2009 ore 09:50:09

 

ci sono due suoi post davvero tristi. anzi, penso che lei sia una persona profondamente triste. di quelle con le mani in tasca. diceva qualcuno: a che serve avere le mani pulite se poi si tengono in tasca? Ecco. A proposito dei siciliani che si uniscono per fare cosca. Io sono di Bergamo e quest'estate sono venuta giù a Palermo, a "ripulire" la scuola falcone vandalizzata. GIusto per non tenere le mani in tasca e andarmele a sporcare da qualche parte. Qualcuno, forse lei, mi aveva detto che i siciliani si uniscono solo per fare cosca. Eppure la verità mi ha sorpresa. C'erano dei palermitani in quei giorni lì in quella scuola vuota. E non per fare cosca. Per fare futuro, per sporcarsele quelle mani e non tenerle in tasca. Ci saranno pure quelli che si riuniscono per fare cosca..ma lei, col suo dire, una bella mano gliela dà. L'altro post. Quello del pd. Non è troppo facile? Sparare così a vuoto e continuare a tenersele in tasca quelle mani e troppo pulite di fancazzismo? Diceva luther king se qualcosa non ti piace, cambiala. Non è colpa nostra se le cose non vanno ma se non facciamo nulla per cambiarle lo diventa. Non le piace il PD? Mi sembra superficiale, dannoso e banale parlarne male. Le posso assicurare che la tristezza non c'è in chi milita in qualche cosa davvero e nel PD ci militano in tanti. Se poi lei pensa di farsi un 'idea leggiucchiando qua e là di qualche polemica e di quello che non va, tacendo delle centinaia di migliaia di persone che ci stano dentro in quel partito, togliendosi le mani pulite dalle tasche per tentare di farne qualcosa, lei si fa un torto immenso e poi lo fa alla verità. CI sono ragazzi, vecchi, meno vecchi, donne. E ce ne sono persino, dico persino a Palermo. Ne ho visti un bel pò di loro circolare e stare in quei giorni caldissimi tra quelle aiole arse. Lei dov'era? Con la sua finta allegria? E non erano tristi glielo posso assicurare. Avevano gli occhi così pieni di futuro e di voglia, nonostante quello sfacelo, che mi sono commossa. Credevo di trovare un popolo di cosche a sentire gente come lei, e invece ho trovato il coraggio di chi sarebbe pronto a metterci la faccia e il cuore e anche il tempo. Chè la sfida è quella. Metterci il proprio tempo. Lei di certo non lo farebbe.Si rincuori signor Roberto, di gente come lei, triste, pessimista, inattiva, ce n'è sempre meno. Ci sono rovine intorno, la guerra sta passando e abbiamo bisogno di mani e di allegria.

maria | 26/08/2009 ore 08:33:37 | @

 

roby come va ? mi sembri un pò confuso :-)

vitalba | 26/08/2009 ore 01:02:08

 

TENENTE PILOTA DELLE FRECCE TRICOLORI? Urka max... ovviamente, il mio giudizio su queste non cambia (pur capendo quello che dici e sapendo di essere in minoranza) ma pilota delle frecce tricolori non e' certo un lavorino da niente... non uso spesso la parola "complimenti" ma qui ci sta tutta. :)

teresa de masi | 25/08/2009 ore 23:46:18

 

frecce e non freccie(errore blu ma da distrazione!)

Max | 25/08/2009 ore 23:43:10

 

@ Fara:
noi siamo 1 e 1/2, nel senso che la Claudia(mia moglie) ha appena scoperto, con timidezza Facebook.
@ Teresa:
per qunto riguarda le Frecce Tricolori ti dico: assoluta concordanza per quanto dici a riguardo di quel beduino(con tutto il rispeto per i beduini) di Gheddafi, assassino, dittatore e finanziatore di terroristi. Persona che non ha un idea vaga dei diritti umani. Forse ha piu' rispetto per i cammelli. Secondo, quell'essere inqualificabile del nostro attuale presidente del consiglio, è ovvio, lo fà per edonismo e non per altre ragioni.
Tuttavia, per esperienza personale, Tenente Pilota e Medico di Stormo dell'Aereonautica Militare dal 1992 a 1994, ti dico che le Freccie Tricolori sono un po' come i Corazzieri o altre figure istituzionali di mera rappresentanza ma con una valenza storica. L'equivalente esiste in tutti i paesi europei.

Max | 25/08/2009 ore 23:35:10

 

Premessa. Non me ne frega niente delle frecce tricolori. Fosse per me, le abolirei: le loro esibizioni saranno bellissime ma sono uno spreco ed in periodi di scarsità di bilancio io preferirei tagliare su queste piuttosto che sulla sanità. Ma a che pro, le mandiamo da Gheddafi? Per festeggiare il quarantennale di una dittatura militare? Come simbolo di asservimento politico ad un paese cui abbiamo già concesso un costosissimo trattato per il risarcimento del periodo coloniale? O al paese che non ci offre alcun aiuto in in merito alle partenze dalle dalle coste libiche? Oppure al leader che, nella sua visita a roma ha oltraggato il Parlamento? O, ancora, al paese che fa la voce grossa con i nostri pescatori?

Oppure,semplicemente, per dare una televisiva aurea da Premier ad un capo di Stato ormai noto al mondo più come tema da barzelletta che per le gli effetti positivi del suo governo?

Perchè, se il problema è questo, già che ci siamo potremmo mandarle anche a fare un giro in Iran. Sarebbe un'idea oltremodo simpatica, secondo me.

teresa de masi | 25/08/2009 ore 22:40:44

 

@fara
in visione allargata 18 su 20.

Su Sgarbi ci sarebbe tanto da dire, ma non abbiamo abbastanza denari per replicare alle denunce per diffamazione.

federico | 25/08/2009 ore 20:17:45

 

@fara
da noi 13 su 17...

Eliana | 25/08/2009 ore 18:55:30

 

LEONARDO COHEN - REPUBBLICA ONLINE

Ho speso ahimé 2 Euro - il prezzo in Francia - per acquistare il Giornale ri-diretto dall’ineffabile Vittorio Feltri (lo conosco dagli anni Ottanta, quando faceva l’inviato al Corriere della Sera e si era messo assieme ad una delle figlie di Biagi, e questo certo non gli è stato d’ostacolo nella sua luminosa carriera). Da un paio di giorni il quotidiano dei Berlusconi attacca spudoratamente il nostro editore, dunque in qualche modo ciò mi riguarda: “Le tv di De Benedetti, un disastro”, è il titolone della prima pagina di oggi, con tanto di sommario che la dice lunga sull’ipocrisia di chi l’ha approvato (ossia il direttore): “Le reti acquistate nel 2004 perdono 10 milioni l’anno. Lui cerca di disfarsene ma non ci riesce. E intanto licenzia”. Tralascio la seconda riga, perchè si tratta di pura spazzatura (le vecchia vicenda Olivetti-Kgb, a suo tempo rivelatasi una bufala, ma c’è lo zampino di Cossiga, che ringrazia il Giornale: “Finalmente avete svelato gli intrighi dell’Ingegnere con i sovietici”).

E’ vero, 84 di noi - compreso il sottoscritto - saranno costretti a prepensionarsi: il cdr ha optato per l’implacabile selezione anagrafica, pagano la crisi solo gli “anziani”. Ma mi risulta che anche al Giornale, sebbene in misura più ridotta, parecchi giornalisti verranno rottamati: perciò anche Berlusconi licenzia. Il quotidiano diretto da Feltri vende poco: come mai non riesce a diffondere quanto noi se rappresenta le idee vincenti e giuste del Cavaliere? Forse perchè un conto è diffonderle per via tv, sfruttando veline e programmi insulsi; un altro è scriverle…Perchè Feltri non spiega ai suoi non moltissimi lettori - anche il sottoscritto - che si è fatto di tutto per impedire a qualsiasi concorrente di Rai e Mediaset di sviluppare reti televisive nazionali alternative? Perchè non spiega Feltri che c’è un canale Mediaset in odore di irregolarità, per usare un eufemismo, ma che continua impeterrito a trasmettere e rastrellare pubblicità?

Il mero servilismo di Feltri fa impallidire ogni altro precedente. Oggi l’astuto afgano della stampa berlusconiana difende a spada tratta il Capo sulla questione libica, tira fuori dal mazzo delle favolette il jolly della “realpolitik” (Libia=petrolio), ironizza sulla non coerenza delle sinistre che criticano la futura visita del nostro premier a Tripoli, obietta che vi furono altre visite discutibili su cui le sinistre si guardarono bene dal lanciare anatemi. Quelle di Arafat in Italia (ma dimentica, l’astuto afgano, di segnalare che Arafat fu ricevuto in tutte le capitali del mondo, che ricevette il premio Nobel per la pace: rappresentava i palestinesi, come oggi B. rappresenta gli italiani). Cita, il buon Feltri, la visita di Gorbaciov che venne a Roma in qualità di “capo supremo dell’Unione Sovietica in stato preagonico ma ancora spietatamente comunista”, e qui casca l’asino perchè l’Urss gorbacioviana - in cui si sviluppò la politica della perestrojka - è stata invece assai poco “spietatamente” comunista, quell’Urss infatti crollerà nel giro di qualche mese, dopo la famosa visita a Roma e l’incontro col Papa.

Il problema è che bisogna far fumo contro Repubblica e l’Espresso che - unici in Italia - cercano di raccontare le pericolose derive autoritarie del premier e dei suoi accoliti; il problema è che bisogna calunniare, perchè - è noto - a furia di calunniare qualcosa di quelle calunnie resta in circolazione…il sistema applicato pedissequamente da Bondi&C., dagli sgherri del regime, dai lacché dell’informazione in ginocchio e dei media tv che raccontano solo ciò che conviene al regime è proprio questo: la manipolazione dell’informazione, il bombardamento della tv idiota, la menzogna servita a pranzo e colazione, la violazione costante delle regole civili e democratiche, lo svilimento culturale del Paese (si cacciano i ricercatori, si impoverisce la scuola ma si trovano i quattrini per premiare Noemi, la diciottenne di Casoria che chiama B. Papi).

Già. A proposito di Noemi. E’ successo a Valva, in provincia di Salerno: le hanno consegnato il “Premio al talento del futuro”. La motivazione, ha scritto la nostra brava Conchita Sannino su Repubblica di oggi, è inzuppata di accuse “all’invidia, all’ignoranza e alla cattiveria” scatenate contro la ragazza. Anzi, addirittura si invita la biondina frequentatrice di Berlusconi a preparare “la tua armata e, con tanti sacrifici, studiando e nel tempo sferra il tuo attacco”. Un buon insegnamento, non c’è che dire. Non c’è limite al peggio. O il peggio non ha limite. Fossi stato al posto degli altri premiati - come, per esempio, il regista Giuseppe Ferrara, l’attore Daniele Silvestri, Sydney Sibilia e Fabio Ferro, gli autori del corto, guarda caso, intitolato Noemi - avrei restituito il premio per incompatibilità di riconoscimenti. Un gesto di coraggio, di dignità. Ma siamo nel Paese dei reality show, degli aumma aumma e dei don Abbondio. Manifestare la propria indignazione è un esercizio sempre più velleitario, roba da don Chisciotte che duella coi mulini a vento.

Ieri ho ricevuto una e-mail che esprime perfettamente il senso di disagio, rabbia, avvilimento che piglia chi rifiuta questi modelli sociali e chi depreca ogni forma di demagogia, di imbarbarimento, di mistificazione. Così scrive Mauro, che ha viaggiato in Francia in lungo e in largo, sia in auto sia in barca a vela: “Appena passato il confine si ha subito la sensazione di essere entrati in un Paese civile. Per le strade tutti rispettano le regole, tranne pochi idioti, guardati con disprezzo da tutti gli altri. In Italia, invece, nessuno rispetta le regole, tranne pochi idioti, guardati con disprezzo da tutti gli altri!”.

antonia | 25/08/2009 ore 18:38:58

 

x Dani et al. Allargate le famiglie ai genitori, agli zii, ai nipoti e affini (alla Totò). E poi vediamo a quanto si riduce il popolo di internet.
Le gatte e i gatti non contano: quelli hanno le idee chiare, chiarissime.

@ Federico
tu sei fortunato

fara | 25/08/2009 ore 18:09:38

 

su Sgarbi non mi pronuncio. E' uno che urla sempre e troppo. Non riesco a seguire i suoi discorsi. Ma ne fa?

fara | 25/08/2009 ore 18:02:37

 

Fara, nella mia famiglia una su due. Ma siccome già l'altra componente guarda la televisione, confido di poterle insegnare anche ad usare il pc.
PS Per chi non mi conosce bene: la mia famiglia è composta da me e dalla mia gatta.

Daniela | 25/08/2009 ore 16:20:16

 

ragazzi, siete INEFFAILI, ma senza ironia, stavolta!
vi leggo e mi chiedo: ma dove trovate tutte queste energie, per discutere, indignarvi, fraintendervi e strapparmi un sorriso amaro e uno divertito, mentre dai miei pori i sali minerali abbandonano il mio corpo insieme alla preziosa acqua che dovrebbe comporre per più del 90% il mio corpo?
Vi invidio e vi seguo con attenzione, in attesa di ritroveare le energie per partecipare in maniera più attiva.
p.s.:
Fara, noi due su due, ma se contiamo anche le famiglie di origine siamo 4 su 8... credo che il campione allargato sia più rappresentativo.

lasirenetta | 25/08/2009 ore 16:15:33

 

Ho la connessione impazzita. Scvusate gli invii doppi, tripli nonchè quadrupli. Non dipendono da me.

Meglio che vi saluti prima di fare altri guai e che vada a scaraventare la chiavetta dove merita.

Potessi, cancellerei io, ma credo di non poterlo fare.

teresa de masi | 25/08/2009 ore 15:38:29

 

Giuro che nel momento stesso in cui ho premuto il tasto inserisci, mi sono sentita avvolta da una nube di luce stile John Belushi in chiesa davanti a James Brown. Ed ho capito. Ma no ho osato confessarlo neppure a me stessa.

Bello abboccare agli ami. Ci si sente tanto coglioni: riconcilia con la vita, ecco.

Vado a cercarmi una rupe. Tarpea o meno, non fa differenza alcuna. :-D


teresa de masi | 25/08/2009 ore 15:30:52

 

Teresa: "ineffabile" in senso ironico

roberto alajmo | 25/08/2009 ore 15:13:48

 

@ Lello
Io non discuto le opinioni di Sgarbi, io trovo assurdo questo modo di dibattere un problema:
ti chiedono la lista delle cose più belle e lui attacca l’eolico; che c’entra ?
Di passione ne abbiamo anche troppa, su certe questioni un po’ di sana razionalità non guasterebbe.
L’eolico meriterebbe un discorso un po’ più complesso e articolato. Il mio “viva l’eolico” era paradossale in risposta alla posizione talebana di Sgarbi. Semplificando, Sgarbi è contro l’eolico perché stupra il paesaggio. Ma chi l’ha detto che lo devi mettere proprio li ? E’ come una strada o qualsiasi altra opera infrastrutturale: chiaro, ha un impatto ma allora siamo in assoluto contro tutte le strade ? in qualsiasi posto ? sto banalizzando, ma gli interventi di Sgarbi mi mandano storta la giornata. Per finire, dici che Sgarbi ha il merito di sollevare il problema. Ma, sbaglio o Sgarbi è il sindaco di Salemi ? in teoria sarebbe eletto per risolvere i problemi, non per sollevarli. O no ? E che ha fatto Sgarbi per trasformare Salemi in un comune con meno impatto sul territorio ? io vedo solo chiacchiere, contro i mulini a vento, appunto.

Egidio | 25/08/2009 ore 14:52:03

 

@max

assolutamente d'accordo. Fossi in lui, me la spasserei alla grande pure io. Garantito. Pero' direi: non faccio il presidente della fiat perche' voglio spassarmela. E se un giorno mi venisse voglia di cambiare gioco, e di spassarmela con le macchinine - fiat, si intende - non mi nasconderei dietro una scelta religiosa per dire "non me lo fate fare perche' sotto sotto pensate che sono uno sporco ebreo".

/roberto, vorrei che pero' mi chiarissi il tuo concetto di affabilita'. Mi incuriosisce, che lo sguardo poggiato sulla stessa vicenda possa dare impressioni cosi' diverse. Sono cose che mi piace capire queste. Il loro perchè, intendo.

teresa de masi | 25/08/2009 ore 12:55:50

 

@max

assolutamente d'accordo. Fossi in lui, me la spasserei alla grande pure io. Garantito. Pero' direi: non faccio il presidente della fiat perche' voglio spassarmela. E se un giorno mi venisse voglia di cambiare gioco, e di spassarmela con le macchinine - fiat, si intende - non mi nasconderei dietro una scelta religiosa per dire "non me lo fate fare perche' sotto sotto pensate che sono uno sporco ebreo".

/roberto, vorrei che pero' mi chiarissi il tuo concetto di affabilita'. Mi incuriosisce, che lo sguardo poggiato sulla stessa vicenda possa dare impressioni cosi' diverse. Sono cose che mi piace capire queste. Il loro perchè, intendo.

teresa de masi | 25/08/2009 ore 12:55:50

 

E quindi, non essendo la nostra società sana, ma invece molto malata, Lapo è un ricco rampollo che se la gode alla grande. Tuttavia io mi chiedo: e perchè non dovrebbe spassarsela? Non fa mica il Presidente del Consiglio

max | 25/08/2009 ore 12:49:00

 

Se fossimo una società sana molti di noi si chiederebbero "chi è Lapo"? quello del sonetto? Guido, vorrei che tu e Lapo ed io?
Ma non siamo una società sana

fara | 25/08/2009 ore 12:43:56

 

retorico, non retrico. Puntualizzo per gli inguaribili perfezionisti

fara | 25/08/2009 ore 12:38:46

 

Ra, a parte il fatto che una " conosccenza" con due "c" è veramente un "cult" , vorresti negare che i tuoi romanzi sono "a lieto fine"? E che tu sei un inguaribile ottimista?
Sbaglio (no, non sbaglio, è retrico) o sei tifoso dell'Inter?
Questo spiega molte cose...

fara | 25/08/2009 ore 12:37:27

 

@Egidio
Le opinoini di Sgarbi non sono tutte da buttare via.
A me fa una simpatia enorme, forse perchè ammiro le persone passionali che dicono le cose in modo diretto.
Spesso non la penso come come lui, ma per me è un grande.
Sulla storia delle pale, è stato uno dei pochi a sollevare il problema. Dire " viva l' eolico " solo perchè ti fa antipatia mi sembra un pò riduttivo.

Lello | 25/08/2009 ore 12:16:01

 

Roberto, continuo a non capire: la parola ineffabile, mal si concilia con "sbigottito", probabilmente (nella mia testa, ovvio). E questo mi impedisce di capire del tutto.

Detto questo, a me quell'intervista mi ha lasciato un po' cosi'... perplessa, ecco.

Lascio perdere la scelta sull'ebraismo - qualunque percorso di crescita culturale, e io- agnostica - la religione la considero cultura, mea culpa - mi appassiona e affascina. Per cui, tutto il rispetto di questo mondo. Ma la cosa che mi sorprende di piu' di quell'intervista e' leggere lapo che dice "dovranno cambiare molte cose prima che uno come me possa pensare di diventare presidente della fiat". Solo, non dice, perche' lui non lo e' diventato. Pero' si parla di ebraismo e della sua conversione: allora scatta l'associazione automatica. Non lo diventa perche' ebreo: lapo vittima di razzismo all'interno della famiglia.

Peccato che pero' lapo si dimentichi di parlare della sua storia personale. Quella che conosciamo tutti. E non mi riferisco allo scandalo sessuale - che mi basta e avanza quello che ci stiamo sorbendo in questi mesi- mi riferisco al fatto che lui e' stato tossicodipendente. Ora, per fortuna sua, sembra ne sia fuori. Ma io, che notoriamente ho un carattere un po' sullo stronzetto diffidente, mi chiedo: possibile che non lo sia diventato proprio perche' tossicodipendente? Occhio, prima che mi saltiate addosso: non ho nulla contro i tossici, a parte una grande pieta' umana. Sono per la depenalizzazione del consumo di droghe (e qui, ci tengo a dire che parlo per esperienza, avendo vissuto in famiglia un percorso di tossicodipendenza finito, purtroppo, in tragedia), ma ad un tossico non affiderei neppure la gestione del mio salvadanaio. Figuriamoci della fiat.

Ma di tutto questo, Lapo non fa parola. E allora, l'intervista a me - ma ripeto, son stronzetta e diffidente- mi lascia un dubbio. Quello di qualcuno che sta tentando di ricostruirsi una "verginita'" pubblica. Non sono presidente perche' ebreo, e non perche' ero tossico quando fu fatta la scelta.

Un po' come dire, insomma: "Festini? Mai fatti. Solo simpatiche cenette".

Troppo diffidente, roberto?

/ho letto l'altro articolo ma, come temevo, non sono riuscita ad indignarmi. Preoccuparmi si', ma indignarmi non ci riesco più. Forse sto raggiungendo la pace dei sensi, ma davvero penso che indignarsi non serve a nulla. Solo ad occuparti la mente di emozioni che, spesso, servono solo a farti capire meno di quello che hai di fronte. E non sono tempi, questi, in cui ci si puo' permettere cose del genere. Purtroppo.

teresa de masi | 25/08/2009 ore 12:09:49

 

Teresa: la conversione all'ebraismo di Lapo mi è sembrata proprio ineffabile.
Egidio: Ora scrivo una cosa e la metto domani per risponderti.

roberto alajmo | 25/08/2009 ore 11:49:07

 

@egidio
Sono stata io a scrivere di avere quella spiacevole sensazione su sgarbi. Ma ti assicuro, assomigliava ad un incubo. Aggravato dal fatto che come lui lavoro nei Beni Culturali. Quindi, pale eoliche a parte, spesso so di *cosa* parla. Oltre a conoscere *chi* sta parlando.

@Roberto, non ci racconti cosa ti ha lasciato sbigottito dell'intervista a Lapo? Sono curiosa di capire a cosa ti riferisci, e mi piacerebbe approfondire.

@Fara. Nella mia, due su due. Ma non facciamo testo, siamo fuori campione. Famiglia composta da mamma single piu' figli di nove anni. Mamma che lavora da informatico: ovvio che mia figlia abbia imparato ad accendere il pc quando ancora aveva il ciuccio in bocca. ;-))

teresa de masi | 25/08/2009 ore 11:40:32

 

Un paio di sere fa in TV ho visto Sgarbi nel programma 'Alle falde del Kilimangiaro'che simpaticamente interveniva per spiegare quale era la sua lista personale di bellezze artistiche o naturali mondiali. Inizialmente sono rimasto sorpreso quando ha detto che al primo posto c'era il paesaggio agricolo siciliano con la natura cosi magnificamente e sapientemente trasformata dall'uomo nel corso dei secoli. Poi mi sono sorpreso di meno quando l'esaltazione del paesaggio agricolo siciliano si è rivelata soltanto un pretesto per lanciare una simpatica invettiva contro le pale eoliche colpevoli di tutti i mali ma soprattutto di stuprare irrimediabilmente quel paesaggio capolavoro. Qualcuno qua aveva scritto che sull'eolico aveva la spiacevole sensazione di essere per una volta d'accordo con Sgarbi. Io invece provo un'altra sensazione altrettanto spiacevole: quando parla Sgarbi, mentre simpaticamente butta indietro il capello fluido e pronuncia giudizi tranchant io sono irrazionalmente, pregiudizialmente, visceralmente e simpaticamente dell'opinione opposta. Viva l'eolico !

Egidio | 25/08/2009 ore 11:15:36 | @

 

Fara, nella mia 3 su 4... Io non sono così pessimista, penso che quando la situazione arriverà al collasso (e a quello morale ci siamo senz'altro) la gente per bene saprà benissimo cosa fare e da che parte stare. Buona giornata a tutti voi.

federico | 25/08/2009 ore 09:52:45

 

Vabbe' Fara, ma tu non conti: sei l'unica persona di mia conosccenza che considera i miei romanzi "a lieto fine".

roberto alajmo | 25/08/2009 ore 05:23:38

 

Fara, nella mia, due su cinque...

Ale Cucc... | 25/08/2009 ore 05:03:06

 

Ma sai che ora che ci penso, una tappa dell'iscrizione ad un social forum era specificare la razza...?
Io ho lasciato bianco il campo che, fortunatamente, non era obbligatorio, però mi sono sempre chiesta il perchè di quella assurda (per me) specificazione...

Eliana | 25/08/2009 ore 04:16:11

 

fara, grazie per la tua precisazione. Sconoscevo del tutto le varie accezioni della categoria (intesa in senso aristotelico), "ESSERE UMANO".
Ed ero certa che il concetto di razza fosse stato abbandonato del tutto dopo la seconda guerra mondiale.
Credevo che il famoso gesto di Einstein che, in partenza per gli stati uniti, fu costretto ad indicare la propria razza d'appartenenza scrivendo RAZZA UMANA, fosse molto più che un aneddoto da raccontare ai posteri.
Mi sono sbagliata ancora una volta, accidenti.

PS: dove devo riportare la statistica applicata al mio nucleo familiare?

Eliana | 25/08/2009 ore 02:55:34

 

Premesso che ho letto tutti gli interventi di queste ore. Da Paola ad Eliana, Da Teresa a Max e Federico.
Inutile dire che sono d'accordo con voi.
Una precisazione per Eliana: quando si parla di "esseri umani" dobbiamo stare attenti. In molte costituzioni "democratiche" come quella americana per esempio, e non solo, per essere umano si intende "razza caucasica" . I neri, gli indiani d'america, i messicani autoctoni, i latini, noi emigranti cioè, non siamo inclusi. Una raffinatezza che prende in considerazione solo i discendenti di Noè.
Sembrano follie ma come Paola ha fatto notare, le parole che si usano e i contesti in cui si usano sono importantissimi.


Premesso questo potete fare per me un piccolo test?

Quanti nella vostra famiglia usano la rete (internet) come blog, forum, social network?

Nella mia famiglia (una famiglia colta e ben educata) siamo uno su tre.
Il famoso 33,3 % che ci relega a minoranza

Volete fare il conto nelle vostre famiglie?
Se volete, ovviamente

fara | 25/08/2009 ore 00:49:00

 

Penultim'ora
Ra, sai che non sono tipo che lecca le scarpe ma questa volta hai scritto proprio quello che io penso, tranne che per una cosuccia : Tu sei ottimista e aspetti il botto sperando che si uniscano le forze. La paura fa novanta nel senso che 90 persone si abbracciano tra loro e fanno fronte.
Io sono pessimista e "al botto" vedo un fuggi fuggi generale. Come sempre ognuno per se! o se preferisci "cu pigghia un turco e sou" "
Questo tanto per capire quanto non siamo razzisti!

fara | 25/08/2009 ore 00:29:27

 

@uma:
a differenza che in italia, i chirurghi, negli usa a 50, 55 anni al massimo, hanno messo da parte una fortuna e si sono, scusa il termine, rotti i coglioni di rischiare l'infarto.
Niente è piu' bello e divertente che fare il politico in italia

max | 24/08/2009 ore 21:59:05

 

pardon tastiera da sostituire a breve.

Uma | 24/08/2009 ore 21:50:38 | @

 

Una osservazione. marino non lo capisco. E' diventato un chiarurgo straordinario in USA, e poi a cercato di trapiantare secondo me, yuna certa ricetta di efficienza, non proprio la stessa in Sicilia, all'ISMETT. Ha vuto contrasti con la direzione, lo fecero saltare.
Poi lo ritrovo che invece che fare il chirurgo, a parte pare si straordinario, si sia messo a fare politica, direi in modo maldestro.
Che c'é nella testa di questa persona? Cosa lo guida?

Uma | 24/08/2009 ore 21:49:22 | @

 

pps: scusate la forma del commento... Ci sono mille ripetizioni della parola NOME... :-/

Eliana | 24/08/2009 ore 20:54:21

 

PS: Teresa, per qualunque iniziativa dal basso, considerami sempre presente! :)

Eliana | 24/08/2009 ore 20:52:36

 

Ho sempre pensato che se le cose, le persone, gli avvenimenti hanno un nome, forse sarebbe meglio utilizzarlo. Non è pedanteria, piuttosto è per evitare che si facciano mille discorsi concentrici per definire un fenomeno riassumibile in una sola parola: RAZZISMO.
E' lì il suo nome. Chiaro. Preciso. Ovviamente l'indignazione non deve fermarsi solo alla pura fase verbale della questione.
I nomi non sono etichette, lo diventano se noi diamo loro questa connotazione.
Mi viene in mente Primo Levi, ed il suo "Se questo è un uomo". Scrive che, all'arrivo dei deportati, la prima cosa che fanno i nazisti è togliere loro il nome e marchiarli con un numero. Privarli del nome è il primo passo per privarli dell'identità e dell'individualità.
Ovviamente qui si parla di atteggiamenti e di fenomeni sociali, ma mi pare che non chiamare le cose col loro nome sia il primo passo per negarne l'esistenza.

Eliana | 24/08/2009 ore 20:51:26

 

Quando ho scritto il mio ultimo post ho dimenticato qualcosa.
"e' come trovare il proprio vicino di casa stramazzato sul pianerottolo, scavalcarlo senza curarsene piu' di tanto e poi andare al suo funerale"

max | 24/08/2009 ore 19:53:44

 

Mi riferivo all'intervista a Lapo, rispetto a cui usi il termine sbigottito. L'altro link, quello per cui bisogna indignarsi, mentre scrivevo, non lo avevi ancora messo. E per ora non ho voglia di leggere: emicrania, tanto per cambiare. :(

Piu' tardi, magari ci provo. Sull'indignazione non ti prometto nulla: non è cosa che mi riesce facilmente. Per fortuna, se posso permettermi un'aggiunta.

teresa de masi | 24/08/2009 ore 18:39:22

 

Premesso che il mio capo è abbondantemente cosparso di cenere per avere dubitato delle tue doti informatiche - e sull'uso e inserimento dei link - proveresti a spiegarmi perchè sei indignato? Io, onestamente, ho letto due volte e non ci sono riuscita. Probabilmente sono tonta, sempre sospettato, ma non trovo per ora nulla di cui indignarmi. Di cui sospettare, sì, ma di cosa te lo dico dopo...

teresa de masi | 24/08/2009 ore 18:00:00

 

Ho appena imparato...

roberto alajmo | 24/08/2009 ore 17:56:44

 

Forse voi penserete che bisogna indignarsi per [LINK]

roberto alajmo | 24/08/2009 ore 17:56:05

 

Noto con piacere che il padrone di casa sa inserire i link esterni bene *quasi* quanto me... ;-)

Io mi indigno, roberto, giuro. Solo, dimmi prima perche'. ;-))

teresa de masi | 24/08/2009 ore 17:55:45

 

...ma io sono troppo sbigottito per [LINK]

roberto alajmo | 24/08/2009 ore 17:54:29

 

Berlusconi:"La magistratura italiana sovverte la democrazia"

[LINK]

tamara | 24/08/2009 ore 13:29:34

 

@federico
/Ecco perché secondo me è opportuno chiamare le cose col loro nome e farlo pubblicamente senza alcuna remora.

Federico, hai scoperto l’acqua calda. Increduli di cosa? La Lega è un partito fascista e razzista. Nessuna remora a dirlo. E non solo i leghisti sono fascisti e razzisti. Ripeto: lo possiamo dire e ridire… fascisti e razzisti… all’infinito. Non basta indignarsi, però. Ci vogliono i fatti. Ecco l’importanza dell’indipendenza della magistratura. Non è un caso che Berlusconi sia allergico alla giustizia ;-)

tamara | 24/08/2009 ore 13:28:22

 

Lo so, non sono di parola, ma sulla mia home ho trovato questo post a firma Ignazio Marino:

La scuola Falcone allo Zen è un colpo al cuore: continuamente vandalizzata, ancora a luglio con l'incendio della materna. dobbiamo reagire, cambiare, a partire proprio dalla scuola, dal diritto di ogni bambino di crescere in un ambiente sano e civile. non lasciamo soli il preside e gli insegnanti, il loro coraggio deve alimentarsi della speranza e dell'impegno di ciascuno di noi e di tutto il pd.


Cosi', per curiosita', visto che se ne e' parlato. A voi come sembra un post del genere? Aria fritta a parte, ovviamente...

/roberto, giuro, mo' sparisco davvero... :-D

teresa de masi | 24/08/2009 ore 12:39:53

 

@federico

a parte il fatto, non del tutto insignificante, che l'unione tra le parole "borghezio" e "docet" provocano in me strane reazioni a metà tra la disperazione pù profonda e la sfrenata ilarità, ti ripeto che ho parlato di nazismo. Descrivendone proprio il percorso di nascita dal basso.

Mi dispiace ripetermi, ma davvero la mia autostima potrebbe subire un colpo mortale se insisti con questa cosa che sia Borghezio a dovermi spiegare i pericoli che corre la democrazia in Italia.

/e mo' sparisco, che senno' roberto prima o poi davvero mi sbatte fuori dal forum... :-D

Ma solo per qualche ora, non illudetevi... ;-))

teresa de masi | 24/08/2009 ore 12:24:54

 

per gli increduli...

[LINK]

federico | 24/08/2009 ore 12:15:52

 

Una sola riflessione che valga per tutti... il tal orripilante borghezio a una riunione di neonazisti in francia ha detto: se volete che si torni al fascismo con facilità non usate mai la parola "fascista", partite dalla base e raccoglietene le istanze, il resto verrà da sé. Ecco perché secondo me è opportuno chiamare le cose col loro nome e farlo pubblicamente senza alcuna remora.

federico | 24/08/2009 ore 12:13:03

 

@max

Mi hanno detto che Imposimato concede l'amicizia piuttosto in fretta. Io spero che sia cosi', poi ti faccio sapere. Se esiste la possibilità che il singolo cittadino possa agire in questa direzione io sono per farlo. E secondo me, su fb c'e' terreno fertile per sostenere questa cosa dal basso.

Magari ti tengo al corrente. Anche qui, sempre se Roberto non ritenga questa cosa "uso pubblico di forum privato". ;-)

teresa de masi | 24/08/2009 ore 12:08:49

 

@max

Mi hanno detto che Imposimato concede l'amicizia piuttosto in fretta. Io spero che sia cosi', poi ti faccio sapere. Se esiste la possibilità che il singolo cittadino possa agire in questa direzione io sono per farlo. E secondo me, su fb c'e' terreno fertile per sostenere questa cosa dal basso.

Magari ti tengo al corrente. Anche qui, sempre se Roberto non ritenga questa cosa "uso pubblico di forum privato". ;-)

teresa de masi | 24/08/2009 ore 12:08:28

 

@ Teresa: e chi ride. per me c'è da piangere.
Considerami dei tuoi nel momento in cui ci possiamo muovere in tal senso

Max | 24/08/2009 ore 11:47:43

 

Non ridere tu, max, ma io ieri ho chiesto il contatto ad Imposimato su fb perchè volevo fargli una domanda analoga: e cioè se un singolo cittadino abbia o meno la possibilita per poter agire in questa direzione. E mi chiedevo anche se, una volta appurata la possibilità, fosse possibile usare fbook per dare rilievo e visibilità alla cosa.

Non ridete, ripeto: a chi ride, ricordo l'uso che di fbook ha fatto la Serracchiani. Unica deputata del centro sinistra che è riuscita a battere Berlusconi (non approfondisco, dico solo che su fb ho preso una caterva di improperi quando, ben prima delle elezioni, dicevo che di polticamente nuovo non avesse proprio nulla).

/E se qualcuno ancora ride, provi a pensare a quella cosa strana che si chiama e-democracy. Uno degli strumenti con cui Obama ha vinto le elezioni, mica pizza e fichi.

/devo decidermi a smettere di ascoltare Guccini. Il suo don chisciotte, il suo sogno matto, creano effetti deleteri su di me. Meglio cambiare pusher... ;-))

teresa de masi | 24/08/2009 ore 11:44:19

 

Proposta(non ridete, please!)
Perchè da cittadini non organizziamo una denuncia per crimini contro l'umanità contro: -il Ministro Maroni, -ignoti(facendo riferimento alle barche che hanno incrociato il barcone)
-gli scafisti
-il governo Maltese

Max | 24/08/2009 ore 11:23:39 | @

 

@federico

Premesso che io ho parlato di nazismo, che nella mia testa è una cosa peggiore sia del fascismo che del razzismo (il perche' se vuoi lo approfondiamo, per ora salto che i post troppo lunghi rompono a me che li scrivo, figuriamoci a chi legge ;-)), a me del political correct, ti dirò, non me ne frega nulla.

Non uso questi termini perchè non mi piace ricorrere ad etichette, di nessun tipo. Anche quando le condivido nella sostanza. L'uso di un'etichetta, in certi casi, ha conseguenze che non piacciono, finisce in qulalche per bloccare la discussione. Una volta che ho appurato che sono fascisti, o razzisti, o stronzi (mi si passi il fine eufemismo ma ebbene sì, lo penso, confesso) cosa ho aggiunto alla discussione? Cosa ho capito di quanto un attimo prima mi sfuggiva? Mi piace chiacchierare, in questi luoghi virtuali, ma mi piace farlo soprattutto per provare a "capire". E questo mi succede quando riesco ad andare oltre l'apparenza, quando riesco ad intuire quello che c'e' dietro luoghi spesso troppo comuni.

Dopo aver fatto questo, ma solo dopo, quando ormai le etichette non rischiano più di fare da argine ai miei pensieri, mi fermo anche a capire se certi comportamenti abbiano o no connotati ideologici di un certo tipo. In questo caso, l'ho fatto: ho parlato di "nazismo". Non ti basta?

teresa de masi | 24/08/2009 ore 11:07:24

 

Si può parlare di razzismo e di fascismo… (nazismo e fascismo, non sono esattamente la stessa cosa), e lo si può dire sottovoce, gridarlo a squarciagola. Lo si può scrivere a lettere capitali: QUESTO è FASCISMO E RAZZISMO!” (col punto esclamativo, pure). Sì, e poi? I politici fasciti e razzisti al potere si ‘ravvedono’ per questo?
È fondamentale, invece, ricordare le leggi esistenti, far leva su tutti quei meccanismi che portino al rispetto delle buone leggi vigenti. Non è una questione di ‘politically correct’, è una questione di diritto ;-)

"La tragedia di Lampedusa è un crimine contro l'umanità perseguibile dinnanzi a corte penale internazionale.”

tamara | 24/08/2009 ore 10:46:45

 

/Tamara, traduco citando Imposimato, posso?

Sei libera di dire tutto quello che vuoi, Teresa... non c'è bisogno di chiedire il permesso a me. Se ti fa piacere, lo puoi anche tradurre in inglese ;-)

tamara | 24/08/2009 ore 08:48:41

 

Cara Eliana, vorrei stringerti la mano e dirti e grazie.
Aggiungo solo che da qui quelle domande te le poni guardandola in faccia quella "umanità" di cui parlano le leggi (frutto di secoli di evoluzione della civiltà), i giornali ed i nostri politici di merda.
E quegli occhi gridano giustizia o, quantomeno, pietà.
(@ Roberto: scusa la parolaccia, ma quando ci vuole, ci vuole!)

Paola | 24/08/2009 ore 07:45:43

 

Fino ad ora ho creduto che i nostri politici volessero SOLAMENTE rubarci il futuro e le speranze. Oggi ho capito che in pieno delirio di onnipotenza, si sono arrogati anche il diritto di decidere sulla vita e sulla morte delle persone, condannandole in base al colore della pelle, o in base alla loro nazionalità. Ha ragione Federico: questo è razzismo. E' nazismo. E il nostro ministro dell'Interno dovrebbe essere processato per questo.
"Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.
Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza". Non è una breve filastrocca utopica e sognatrice, è il primo articolo della dichiarazione dei diritti dell'uomo. Mi chiedo se i nostri politicanti l'abbiano mai letta. Mi chiedo se abbiano mai letto la Costituzione, che tanto infamano. Mi chiedo pure come sia possibile che gente talmente impreparata sui codici sieda oggi in parlamento. Mi faccio sempre troppe domande, e quasi mai so darmi delle risposte.
O forse, le risposte sono così terribili che preferisco non sentirle.

Eliana | 24/08/2009 ore 04:07:22

 

O forse, il mondo sarà salvato da quegli economisti che hanno già capito che il futuro del nostro pianeta è agreste e agricolo. Cioè, che non può che essere agreste e agricolo

Ale Cucc... | 23/08/2009 ore 22:40:38

 

quando leggo tutti questi post su clandestini, accoglienza, rifugiati, migranti, mi lascia perplesso il fatto che non si usino mai le parole fascismo e razzismo, che penso invece vadano gridate a gran voce, lasciando da parte qualsiasi remora di sapore politicamente corretto.

federico | 23/08/2009 ore 22:21:39

 

Tamara, traduco citando Imposimato, posso?

"La tragedia di Lampedusa è un crimine contro l'umanità perseguibile dinnanzi a corte penale internazionale. La strage è effetto di omesso doveroso soccorso imposto da art.10 Cost e dichiarazione universale diritti uomo. I migranti superstiti sono protetti da stato di necessità (art.54 cp)."

teresa de masi | 23/08/2009 ore 21:52:06

 

Max, dire: “La normativa italiana viola le regole del diritto internazionale e la dichiarazione dei diritti umani e promuove una ricaduta nella barbarie” non è affatto ridutto. Non è necessario essere un giurista per sapere cosa sono il diritto internazionale e la dichiarazione dei diritti umani: ti basta fare una breve ricerca in internet :-)

tamara | 23/08/2009 ore 20:35:04

 

ho letto con attenzione i post(s?) di oggi.
L'unica considerazione che voglio fare è questa.
Hanno perso di vista gli esseri umani, comunque vivi, e ragionano, o meglio sragionano, considerandoli "intrusi".
Ne clandestini, nè extracomunitari nè migranti ne altro. Ma solo "intrusi".
Dire che non rispettano, per questo, i diritti umanitari scritti non so su quale carta esattamente o in quale luogo, è riduttivo.
Ignorare il barcone con le persone a bordo è come ignorare il proprio vicino che è disteso, sofferente in modo acuto, sul pianerottolo di casa.
Mi piacerebbe essere ricco per trasferirmi nello spazio

max | 23/08/2009 ore 20:09:22

 

Qualora vi fossero mancate le mie cronache dall'autobus, coraggio, tra qualche giorno si torna a lavorare.

Quesito per giovanni v. La seconda lettera del cognome è "u"? E la laurea è uguale alla mia.
Giuseppe S.

Giuseppe | 23/08/2009 ore 17:52:07 | @

 

Era morta poco più di un mese fa su un barcone di clandestini abbandonato in mezzo al mare, palla avvelenata fra Italia e Malta che rifiutavano ogni responsabilità e accoglienza, sia pure per motivi umanitari urgenti. Si chiamava Esceth Ekos, aveva 17 anni, era nigeriana, portava un bimbo in grembo: alla fine della querelle diplomatica il suo corpo è stato trovato in mezzo alla spazzatura, coperto solo da un telo, su quell’imbarcazione di nome Pinar, diventata ormai prigione. Oggi Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia e candidato di Sinistra e Libertà per le Europee, ha dedicato una sala del Consiglio regionale alla sua memoria. L’annuncio è arrivato da Montecitorio, dove Nichi si trovava per parlare della questione immigrazione. “Noi dobbiamo dare la nostra solidarietà alla signora Boldrini e manifestare sgomento per ciò che non era mai accaduto: una polemica violenta, volgare, fuori luogo di chi si fregia di parlare di senso dello Stato”, ha detto Vendola sulla polemica fra ministro La Russa e Unhcr. “La normativa italiana viola le regole del diritto internazionale e la dichiarazione dei diritti umani e promuove una ricaduta nella barbarie”- ha concluso il presidente della Regione Puglia. (maggio 2009)

tamara | 23/08/2009 ore 14:37:26

 

Un'ultima ma fondamentale precisazione.
Il mio non è semplice amore e cura per le parole.
Se a tutti gli italiani venisse spiegata una volta e per tutte chi è un "clandestino", forse le dieci barche che hanno incrociato il gommone alla deriva con 78 eritrei a bordo, non avrebbero avuto paura di avvicinarsi, di chiamare aiuto di salvare 73 persone da una morte atroce.
E forse si accorgerebbero che respingere i barconi in Libia non solo NON SERVE a combattere l'immigrazione clandestina, ma condanna donne uomini e bambini a sofferenze, torture e morte.
[LINK]

Paola | 23/08/2009 ore 14:25:49

 

Mi piace molto anche questa cura di Paola per le parole. Le parole sono importanti. Forse il mondo sarà salvato da un filologo.

roberto alajmo | 23/08/2009 ore 14:13:46

 

Ok, migrante. Ma, ti ripeto, nella *mia* testa non fa alcuna differenza. Pero' per il messaggio che ho scritto prima, io continuo ad usare la parola clandestini: perche' a maggior ragione, chi considera i clandestini un pericolo e promulga leggi su queste basi, ed e' responsabile della loro applicazione, DEVE - dovrebbe - esserne chiamato a rispondere.

Era questo il senso: appiccicare un'etichetta di irresponsabile al nostro ministro degli interni e non quella di delinquente a povera gente lasciata morire in mare.

teresa de masi | 23/08/2009 ore 14:11:16

 

[LINK]

Paola | 23/08/2009 ore 14:08:53

 

"Richiedente asilo" è colui che inoltra la richiesta ed attende l'esito. Nel frattempo non è clandestino: ha un regolare permesso di soggiorno.
Se la richiesta è accolta acquista lo status di rifugiato ovvero la protezione per motivi umanitari.
Se la domanda viene respinta, riceve un decreto di espulsione e se non lascia il paese nei termini ivi indicati, allora - e solo allora - diventa un immigrato irregolare (clandestino)

Paola | 23/08/2009 ore 14:07:13

 

No Teresa: il ragionamento è esattamente l'opposto.
Fin quando chi arriva in Italia (irregolarmente, senza documenti nè altro) non decide se fare richiesta d'asilo o meno, è solo un migrante.
Non ci cascare pure tu nel loro sporco gioco di farci credere che chiunque arriva è clandestino. Sui numeri della gente che arriva fondano la legittimità delle loro sporche politiche.
Non si tratta semplicemente di un mio modo di vedere le cose.

Paola | 23/08/2009 ore 14:03:05

 

no, problem, paola. Ne' per la precisazione, ne' per il tono (ci mancherebbe). Condivido tutto quello che hai scritto ma con una precisazione: finche' non si dimostra il diritto ad avere asilo, finche' si e' in mezzo al mare, insomma, si e' clandestini. E' un dato di fatto, non un giudizio.

Non sapevamo chi erano quelle persone. Ne' lo sapremo mai. Ma in questo paese siamo all'assurdo dello scaricabarile: questo, mi interessava segnalare. E l'assenza dell'opposizione, impegnata nel dibattito congressuale. Tutto qui, in che non vuol dire che non sono d'accordo.

E visto che a qualcuno piacciono i link, a me per prima, approfitto per metterne uno con erri de luca che racconta l'immigrazione dal cimitero di lampedusa. Video che varrebbe la pena di ascoltare, sia per le parole, sia per la colonna sonora: Ritals Splendida, di gian maria testa.

[LINK] lo sapevamo anche noi
l'odore delle stive
l'amaro del partire
Lo sapevamo anche noi
e una lingua da disimparare
e un'altra da imparare in fretta
prima della bicicletta
Lo sapevamo anche noi
e la nebbia di fiato alla vetrine
e il tiepido del pane
e l'onta del rifiuto
lo sapevamo anche noi
questo guardare muto..."

Mai messo un link su questo forum, se sbaglio, perdonatemi.

teresa de masi | 23/08/2009 ore 13:51:46

 

Chiaramente sono "stanca" non stanza.

Paola | 23/08/2009 ore 12:04:25

 

Perdonate il tono un pò saccente che mi è venuto fuori senza volerlo, ma davvero sono stanza di sentire i bossi di turno dire che grazie alle loro politiche schifose hanno fermato "gli sbarchi dei clandestini"!
e non uno, dicasi uno, esponente del centro sinistra che dica nulla di serio!

Paola | 23/08/2009 ore 12:03:51

 

[LINK] "Protocollo
deontologico concernente richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti” denominato
“Carta di Roma”."
(...)Un richiedente asilo è colui che è fuori dal proprio paese e presenta, in un altro stato,domanda di asilo per il riconoscimento dello status di rifugiato in base alla Convenzione di Ginevra sui rifugiati del 1951, o per ottenere altre forme di protezione internazionale. Fino
al momento della decisione finale da parte delle autorità competenti, egli è un richiedente
asilo ed ha diritto di soggiorno regolare nel paese di destinazione. Il richiedente asilo non è
quindi assimilabile al migrante irregolare, anche se può giungere nel paese d’asilo senza
documenti d’identità o in maniera irregolare, attraverso i cosiddetti ‘flussi migratori misti’,
composti, cioè, sia da migranti irregolari che da potenziali rifugiati.

Paola | 23/08/2009 ore 10:57:20

 

Non erano "clandestini"!
Vi prego: è molto importante.
Le persone che arrivano dalla Libia via mare sono per oltre il 75% richiedenti asilo (dati forniti dallo stesso Viminale per il 2008).
Bloccare o respingere queste persone NON SERVE A NIENTE SE LO SCOPO è IL CONTRASTO ALL'IMMIGRAZIONE CLANDESTINA.
I "clandestini" (migranti irregolari) giunti sulle coste siciliane nel 2008 sono stati appena circa 10.000, a fronte di oltre 350.000 "nuovi" ingressi irregolari in Italia ogni anno.
Sia chiaro: dal punto di vista umano NON fa alcuna differenza definire le vittime di questa tragedia in un modo o in un altro. Ma proprio in questi momenti è fondamentale e doveroso cercare di smascherare Maroni & C..
Tutto ciò che hanno ottenuto con i respingimenti è solo impedire l'ingresso in Italia a persone che - paradossalmente - se riuscissero ad arrivare verrebbero riconosciuti meritevoli di protezione e riceverebbero un regolare permesso di soggiorno.

Paola | 23/08/2009 ore 10:54:09 | @

 

Sto incazzata, roberto, altro che brava (pardon). Al punto che visto che qui piove, finalmente, e che mi tocca rinunciare al mio giro fotografico in appennino,oggi mi sa che scrivo la nota a marino&co sull'uso di fb. Mi serve qualcuno con cui sfogarmi, e ci infilo pure questa domanda qui.

Cosi', per vedere di nascosto l'effetto che fa...

teresa de masi | 23/08/2009 ore 10:51:09

 

Brava Teresa: è questo rovesciamento delle comuni prospettive che manca in questo paese atrofizzato. Quello che potrebbe aiutarci a uscire dall'impasse. Ma si va avanti a forza di luoghi comuni.

roberto alajmo | 23/08/2009 ore 10:41:16

 

Scordiamoci che erano clandestini. Scordiamoci che li abbiamo lasciati morire. Ma se in Italia un barcone carico di ottanta persone può girare in mare per più di venti giorni senza essere avvistato da nessuno, questo vuol dire che qualcuno non ha fatto il suo lavoro. Vuol dire responsabilità: il responsabile politico dei respingimenti, il ministro dell'Interno, dovrebbe essere chiamato a riferire in Parlamento e non limitarsi a chiedere informazioni al Prefetto di Agrigento.

Ma qualcuno dell'opposizione, lo ha chiesto? Vitalba, parlo anche di Ferrero e Vendola, non solo dei tre che mi hanno tolto il sonno e costretto al silicio... ;-DD

teresa de masi | 23/08/2009 ore 10:19:38

 

Complimenti per il link, Vitalba ;-)
Adoro questo pezzo di Corrado Guzzanti!

tamara | 22/08/2009 ore 15:53:15

 

teresa il cilicio lascialo alla binetti e a giuseppe lupo (uno dei candidati alla segreteria del pd siciliano)
è vero che vincerebbe berlusconi ma almeno ci toglieremo dalle scatole persone che fanno di tutto per far vincere berlusconi
tipo :
[LINK]

vitalba | 22/08/2009 ore 14:51:53

 

@vitalba, grazie, mi hai regalato un sorriso. :-D

/no, per fortuna non e' quello il motivo della mia insonnia. E i vari fassino&C, nella scala delle mie attività mentali vengono dopo molte altre cose (cucina, per esempio, fotografia, lettura...).

E sul fatto di non votarli, posso anche essere d'accordo con te: io quest'anno non l'ho fatto. Anzi, mea culpa, sono stata pure candidata per sinistra e liberta' (non mi picchiate, porto già il cilicio di mio ogni giorno, per ricordarmi che devo scontare e soffrire). Ma questo partito che non cambia, o che cambia in peggio come mi sembra stia facendo, e' un pezzo di Italia in più regalato a Berlusconi. Questo, non possiamo nascondercelo. Per questo, ci penso e mi incazzo. Ma in maniera sana, pero' non preoccuparti. Non ci passo la notte a pensarci. Possibile, invece, che decida di passarci domani qualche ora, a scrivere una nota su questo uso sconsiderato - in realta' mi scapperebbe del turpiloquio, ma non lo uso per rispetto al padrone di casa ;-) - di fb. In cui li taggero': cosi', tanto per vedere di nascosto l'effetto che fa.

/roberto, scusami: tra ieri e oggi ti sto invadendo il forum... :(

@max, ho trovato il tuo post, che avevo già letto. Non avevo fatto commenti e non ne faccio ora. Per un motivo semplicissimo: non mi sorprendono le cose che hai citato. Le vedo, le sento. Pur vivendo nel modenese: isola felice, per ora almeno.

teresa de masi | 22/08/2009 ore 13:27:27

 

teresa secondo me più che il caldo la cosa che non ti a dormire è che pensi troppo a fassino , marino e company .
non ci pensare tanto loro non cambieranno mai siamo noi a doverli mandare a quel paese non votandoli

vitalba | 22/08/2009 ore 13:11:28

 

/...sentimento di provvisorietà che contraddistingueva per esempio l’ultimo governo Prodi. Che governava sì: ma su cui pendeva una specie di maledizione a orologeria. Quando il ticchettio dell’autolesionismo è diventato scoppio, si può dire che tutti se l’aspettassero. È tipico della sinistra non approfittare delle occasioni che capitano, e se qualche volta il destino si rivela benigno c’è sempre da qualche parte una goccia di veleno, una piccola crepa destinata col tempo a ingrandirsi e rovinare ogni gioia.

Il governo prodi è caduto perché anziché comportarsi come un governo di centro-sinistra, faceva gli interessi del centro-destra. Non aveva intenzione di mantenere le promesse della campagna elettorale. È normale che moltissimi elettori di sinistra avessero il dente avvelenato. È normale che qualcuno della coalizione del governo prodi abbia detto ad alta voce: "Non gioco più, me ne vado... Davvero!" (Tanto per citare Mina)

tamara | 22/08/2009 ore 12:50:13

 

Scusate l'uso pressapochista della lingua italiana nel post di prima. Di solito, quando passo le mie notti a dormire e non a sudare con gli occhi sbarrati, scrivo meglio. Giuro. :(

Pardon.

teresa de masi | 22/08/2009 ore 12:36:10

 

Tutto a posto, Max :-)

tamara | 22/08/2009 ore 12:34:38

 

Grazie max della precisazione, senza non avrei capito che ti stessi rivolgendo a me. Dopo cerco e leggo, con molto piacere.

Approfitto per un'annotazione su Marino e sull'uso di fbook. Come avevo profetizzato ieri, Marino NON ha accolto la mia richiesta di amicizia. Il suo numero continua ad essere fermo a 4980 come ieri, però in compenso sulla mia home è già sbucato il suo primo post, di puro servizio. Io, ovviamente, in quanto non amica sua non posso ne' commentare ne' rispondere. Questo non solo mi fa incazzare - sto meditando di trasferire la mia incazzatuara in una mail a lui, fassino e la serracchiani, sull'uso stupido e sconsiderato dello strumento virtuale (Obama, in america con la e-domocracy ha vinto le elezioni. Noi, manco sappiamo cosa sia. Eppure potrebbe essere l'unico strumento in grado di opporsi allo strapotere televisivo di mister B.). Peccato solo che sia convinta che loro, in realta', le loro bacheche manco le leggano.

Scusate la divagazione. Vado a cercare il post di max.

teresa de masi | 22/08/2009 ore 12:32:59

 

"anziche'"

max | 22/08/2009 ore 12:20:16

 

sorry Tamara, ho scritto il tuo nome ansichè quello di Teresa

max | 22/08/2009 ore 12:19:24

 

@max: Puoi spiegarti meglio, Max? Cosa vorresti insinuare?

tamara | 22/08/2009 ore 11:55:03

 

Ecco, non mi pare corretto dire che qui non c'è chi raccoglie le ragioni della comunità. Sono d'accordo piuttosto con Roberto nel dire che non esiste una vera comunità che si aggrega attorno a chi lotta ogni giorno per far valere quelle ragioni. In quanto ai motivi del successo della lega, penso che sia dovuto più alla forte componente fascista e razzista, piuttosto che alla capacità di raccogliere le ragioni di una comunità. Penso cmnq che è sempre più opportuno pensare a quello che ognuno di noi può fare ogni giorno perché ci sia domani quello che oggi manca del tutto.

federico | 22/08/2009 ore 10:28:01

 

Forse il problema, Uma, è che al sud non esiste una comunità intesa come insieme di interessi collettivamente intesi. Esiste il mio bisogno di giustizia, il tuo, quello del nostro vicino. Ma non un interesse comune.

roberto alajmo | 22/08/2009 ore 04:54:03

 

E' da molto che non scrivo.
Scrivo adesso per un quesito che mi strugge.
Esiste la possibilità di esseer giudicati secondo giustizia in Italia?, Esiste la possibilità che un ricorso vinta non ci metta anni ad essere applicato e diventi inutile? Esiste la possibilità reale che in caso di contestazioni qualunque cittadino che vada in qualunque Ufficio pubblico presentando documenti possa avere ragione delle sue ragioni?
La mia domanda é questa siamo ancora in un sistema politico in cui il signor nessuno solo per la sua qualifica di essere un normale cittadino conti qualcosa?
Devo dire che questo andazzo é ormai antico e non recente, almeno in sicilia, nonostante tutte le raccomandate fatte, i ricorsi presentati e pagati, la PA, da circa 20 anni dimostra la sua assoluta mancanza di interesse verso coloro cui sarebbero deputati ad essere a servizio.
La lega vince al Nord perché raccoglie le ragioni della comunità. Qui chi le raccoglie?

Uma | 22/08/2009 ore 03:13:06 | @

 

Vorrei la pelle nera!
Ti prego Tamara, leggi un post che ho messo qualche giorno fa' riportando commenti apparsi su "Il Giornale" a proposito delle idee secessioniste-fasciste della Lega

Max | 21/08/2009 ore 21:37:34

 

@tamara
comunque l'autobus, bloccato dal traffico di auto e moto, è un ottimo luogo dove imparare a conoscere il mondo e riflettere sulle cose...

federico | 21/08/2009 ore 21:17:17

 

Possibile, Roberto, che sia masturbazione di destra. Possibile anche, cosa che mi preoccupa di più, un modo di rispondere a bisogni - assurdi quanto ti pare - della loro base elettorale. Vera o presunta che sia. Banalizzo: alla nostra base, ai pensionati che non arrivano a fine mese, ai precari che invecchiano nei call center, alle famiglie di quelli che - purtroppo - hanno contribuito e continuano a contribuire a rendere questa repubblica "fondata sulle morti sul lavoro", del bisogno di par condicio di marino, non gliene frega nulla.

Agli abitanti della val Brembana - che manco so dov'e', ignorante che sono!| :( - magari della bandiera non gliene frega nulla, ok. Ma solo fino a quando qualcuno non glielo propone. In quel momento, iniziano a scattare diversi meccanismi. Riconoscimento di un'identità, ricompattamento intorno a questa e - di conseguenza - verso chi ti propone di riconoscerti in quest'identità. In altre parole, creazione e conquista di consenso. Il percorso continua: una volta riconosciuta l'identità, serve un nemico: perfetto, come sempre, quello dalla pelle nera. E si reinizia: ci si ricompatta contro di questo e si sostiene chi propone - ed effettua - i "respingimenti". Altro consenso. E via di questo passo. Dell'oca, per la precisione: visto che tutto questo, storicamente, mi ricorda la nascita del nazismo.

/meglio che me ne vada ad impastare la pagnotta per domani, va', che quando sono cosi' seria mi faccio venir due palle persino io... :(

teresa de masi | 21/08/2009 ore 20:36:21

 

Eppure secondo me, Teresa, esiste una masturbazione di destra. E' il dibattito sulla bandiera del Molise, sull'Inno della Val Brembana. La Lega tira fuori l'argomento, e An glielo prende in considerazione. Tu dirai che è reciproca: ma sempre masturbazione rimane.

roberto alajmo | 21/08/2009 ore 20:15:36

 

Ultimora, perfettamente in tema con la penultima.
Notizia ansa, dichiarazione di Marino.
---
'Sto preparando una lettera per il presidente Zavoli e per i principali direttori delle testate radiotelevisive affinche' in questa gara per la leadership del principale partito di opposizione, venga garantita la trasparenza e l'imparzialita''. E' la richiesta che Ignazio Marino, candidato alla segreteria del Pd, etc. etc.

---

Io, una domanda vorrei fare a Marino. Si è interrogato su quale impatto possa avere una cosa del genere sull'elettore medio, indeciso di sinistra, aspirante assenteista? Non è difficile, secondo me: penso possa anche assomigliare un po' alla mia. Che mi sono chiesta:

"ma io, dovrei votare per un partito in cui gli aspiranti segretari hanno bisogno di rivolgersi a Zavoli per vedersi garantita la par condicio? "

Sono basita, non so se mi riprenderò da questo ennesimo colpo di teatro pregno di onanismo tafazziano. Spero mi aiuti S. Indro, protettore dei nasi turati. Stavolta, mi sa, sarà dura anche per lui.

/ps. ho chiesto l'amicizia a marino, su fb. Vorrei fargli una domanda diretta. So già come andrà a finire: ha quasi 5000 contatti, limite invalicabile. Come Fassino, e la Serracchiani. Che non hanno mai risposto alla mia richiesta. Continuando però a riempirmi la home di loro comunicati su cui a me non è dato di rispondere. Cosa che mi fa incazzare non poco, confesso.

teresa de masi | 21/08/2009 ore 19:36:54

 

Roberto, pardon, ma non sono d'accordo sul titolo... perchè opposti onanismi? Di onanismo ne vedo da una parte sola, la nostra purtroppo. Sono vent'anni almeno che piu' che interrogarci sui bisogni della gente, ci interroghiamo sui bisogni della politica. Perseverando, diabolicamente, in questo nostro interrogarci, facendoci del male. Trasformando il nostro onanismo in goduria martellante. Alla Tafazzi, per intenderci. :(

Dall'altra parte,no, non ne vedo. Quello che vedo è, se prorio vogliamo continuare la metafora del sesso, una sessualità vissuta in pieno stile villa certosa. Con un premier che lascia fare ai suoi ospiti quello che gli pare - ed evito, per decenza, battute sul celodurismo avendo bene in mente le foto di Topolanek - purche' non gli rompano i coglioni piu' di tanto.

Intanto, continuiamo a perdere elezioni. Pur in presenza di uno schieramento vincente che non e' maggioranza nel paese. Il che, una cosa sola vuole dire: che l'onanismo, a sinistra, è infettivo: si attacca anche agli elettori. Che piuttosto che votare questa sinistra, a votare non ci va. Proprio non riesce a turarsi il naso (Fbook, sotto questo aspetto, è stato molto interessante nel periodo elettorale). Gli altri, invece, ci vanno eccome. Il proprio voto, in cambio di una promessa - di contributo, di tasse in meno, di un ponte sullo stretto, di barche di clandestini lasciati simpaticamente affogare nel mare di sicilia, di quello che vi pare, insomma - non si nega a nessuno. Meno che mai a Papi. Che - sempre simpaticamente, si intende - sta trasformando la nostra bella repubblica delle banane in una simpaticissima repubblica delle escort.

/istruttivo, secondo me, per misurare la distanza tra i "nostri leader" e la gente, scuriosare tra le loro pagine su fbook. Onanismo allo stato puro anche lì. Lo si nota immediatamente, al solo confronto tra le loro bacheche e quelle di persone che questi strumenti li sanno usare davvero. Non voglio arrivare ad Obama, come esempio, per carità: mi basta citare Adriano Sofri. Ma è un discorso lungo e non so, francamente, quanto interessante.

teresa de masi | 21/08/2009 ore 19:14:41

 

Già ti vedo bloccato nel traffico, ad aspettare ore, dentro l'autobus...
Il mio è un motorino elettrico, Federico. Sei carino a preoccuparti per me, ma sono svizzera... io sono abituata a rispettare il codice stradale ;-)

tamara | 21/08/2009 ore 17:21:41

 

@tamara
il motorino fa solo puzza e rumore, spero solo di non vederti andare nelle corsie preferenziali a intralciare gli autobus o sui marciapiedi a rompere le scatole ai pedoni... se rispetti le regole sta tranquilla che arriveremo prima noi...

federico | 21/08/2009 ore 17:02:59

 

Buon viaggio, Federico... io ti faccio "ciao ciao" con la manina, e me ne vado via in motorino :-D

tamara | 21/08/2009 ore 16:54:03

 

@tamara
...e al capolinea appunto si scende e si riparte... io, per esempio, riparto con Bersani...

federico | 21/08/2009 ore 16:38:14

 

AFORISMI... al PD:

"La mia prima paura è che ci sia uno scarto tra il barocchismo del percorso, lo stato dell'organizzazione e certe tensioni divisive. E' una contraddizione che se non riusciamo a governare, può farci non capire nel paese". (Pier Luigi Bersani)

“Ora possiamo guardare sereni al futuro, perché anche se è notte si farà giorno.” (Dario Franceschini)

“Sono il candidato di nessuno che pensa ci sia bisogno di tutti.” Afferma poi: “Dobbiamo avere le idee chiare”.
(Bersani)

“Mi sono sempre preso la briga di voler cambiare qualcosa, ovunque sono stato non ho mai lasciato le cose come le ho trovate. Questo per due motivi, semplici e banali: la terra gira tutti i giorni e questa società non mi piace per tutto.” (Bersani)

“Non ce l'ha ordinato il dottore di fare il Pd. Ciascuno di noi poteva restare nei Ds o nella Margherita. Se lo abbiamo fatto è perché crediamo nell'importanza della diversità, sapendo che le idee nuove nascono dalla sintesi dopo un confronto tra diversità". (Franceschini)

"Dopo il congresso il segretario non sia triturato." (Franceschini)

Melandri: "A Grillo vorrei dire che il Pd non è un tram su cui si può salire all'occorrenza. Franceschini: "Un partito non è un taxi sul quale si sale e si scende, è una cosa seria.
Fassino: “Il partito non è un autobus sul quale salire e fare un giretto, ma è una cosa seria.”

Anche se PD non è un tram, non è un autobus e non è un taxi, è arrivato comunque al capolinea ;-)

tamara | 21/08/2009 ore 13:50:16

 

Vi ricordo che comunque il record mondiale di eufemismo è tuttora detenuto dal sinonimo politicamente corretto di "morto": "metabolicamente svantaggiato".

roberto alajmo | 21/08/2009 ore 13:10:47

 

Da trent'anni assumiamo gli amici e costringiamo ad emigrare i non amici. E' ora di dire basta. La regione siciliana ha troppi dipendenti.
Mah!?! Sarà lo scirocco?

NB. colpisce particolarmente la prima persona plurale. Che il presidente della regione siciliana abbia scelto finalmente il ruolo di collaboratore di giustizia?

Federico | 21/08/2009 ore 13:04:36

 

@Daniela
Può anche essere " simpaticamente fituso ".

Lello | 21/08/2009 ore 13:00:54

 

Bravo, Lello. Vai simpaticamente in coda per la pubblicazione nella sezione Chi legge, chi scrive.
Paese diversamente turistico è un capolavoro linguistico che ti rubo.
Posso dire che il quartiere IN CUI abito, Ballarò, è diversamente pulito?

Daniela | 21/08/2009 ore 12:13:25 | @

 

@ Giovanni V.
Dipende a quale sistema ti riferisci. Nel "bio" va benissimo "coma vegetativo"

fara | 21/08/2009 ore 11:51:53

 

Io pensavo, Fara, che si chiamasse "coma vegetativo".

Giovanni V. | 21/08/2009 ore 11:08:13

 

@RA
In astronomia una caratteristica dei pianeti in opposizione al sole è data dalla loro visibilità per l'intera notte. Viceversa quando il periodo di opposizione termina e il pianeta torna ad avvicinarsi al Sole,esso sarà visibile per un tempo sempre più breve, sino a diventare invisibile.

Ecco, la nostra opposizione si trova nel pieno del secondo periodo di rivoluzione attorno al sole


fara | 21/08/2009 ore 10:46:00

 

...per fa loro apprezzare maggiormente i luoghi natii anche se tremendamente sfigurati dal terremoto...

marco | 21/08/2009 ore 10:25:00

 

Pardon, " le loro malefatte ".
Sono stato diversamente corretto.

Lello | 20/08/2009 ore 22:48:02

 

In questi 20 lunghi anni, il premier ed il suo clan hanno indubbiamente utilizzato frasi curiose e termini inglesi per edulcorare i loro malefatti.
La prostituta ( termine già più elegante rispetto a " troia, puttana, baldracca, ecc. ) è diventata "escort".
Tra poco da escort diventerà " diversamente vergine ".
La vecchia tessera del pane è chiamata " social card "; lo squadrone fascita è ora il city angel , e così via.

Però oggi ho sentito una notizia su TGS che forse vi è sfuggita: un gruppo di bambini aquilani sarà ospite per 15 giorni a Misilmeri e Baucina.
Ora dico io, ma sti poveri disgraziati non hanno già vissuto brutti momenti?
Perchè farli stare 15 giorni in due dei più tremendi (o diversamente turistici) paesi del mondo?


Lello | 20/08/2009 ore 22:46:11

 

Oggi ho trascorso una simpatica giornata al lavoro. Ho fatto un simpatico intervento su una ragazzina, ho dimesso simpaticamente un piccolo che avevo operato 5 giorni fa. Erano simpatici anche i suoi genitori. poi ho, simpaticamente, deciso di non cucinare stasera. E allora sono andato alla simpatica Esselunga che ho vicino casa ed ho comprato una simaticxa insalata di baccala'. Ho, chiaramente, pagato alla cassa da una simpatica cassiera.

Max | 20/08/2009 ore 20:38:29

 

Caro Marco, come ho detto al padrone di casa, quando non so nulla sull'argomento di cui si sta parlando (vedi le pale eloliche), leggo con piacere e sto in silenzio. Quando Luigi mi provoca (faccina che ride) con Mr Hyde, da brava specialista di letteratura inglese, mi scateno!
Grazie per il suggerimento, metterò le foto a corredo dei post di prossima pubblicazione: ci sono in coda Tamara, Ale S. e Luigi, non necessariamente in quest'ordine.

Daniela | 20/08/2009 ore 12:41:49

 

ciao Daniela, ti stai scatenando....macché non ti fanno parlare in Irlanda?
Senti, ma perché non metti qualche bella foto del cielo d'Irlanda sul tuo spazio del forum?

marco | 20/08/2009 ore 12:38:04

 

Roberto, ma vera è la frase di Sant'Agostino? Pare una delle maledizioni di Alex Drastico: "Che tu possa diventare muto. Ma non per sempre. Che la voce ti torni di quando in quando e, in quei momenti, che tu possa sparare delle tremende cazzate!"

Daniela | 20/08/2009 ore 11:56:12

 

Eccola, Tamara. Aspetto la tua mail, allora.

Daniela | 20/08/2009 ore 11:53:26 | @

 

@daniela: Ho dimenticato di lasciare il mio di indizzo mail. Rimedio ora.
Vorrei farti una domanda che riguarda il forum. Una domanda a cui solo tu puoi dare risposta. E ne vorrei parlare con te, in privato, Daniela. Lascia la tua mail, e io mi metterò in contatto con te. Aspetto, allora.

tamara | 20/08/2009 ore 11:49:23 | @

 

@Dani
L'ignoranza, purtroppo, è un punto a suo favore

ps
Mai mischiare l'amore con discorsi "filosofici", si corre il rischio di scivolare in un film di Woody Allen, o mia piccola Rosa purpurea!

fara | 20/08/2009 ore 11:32:28

 

Mi correggo: "PUOI inserire"

tamara | 20/08/2009 ore 11:24:14

 

@daniela: Ho qualcosa da chiederti. Può inserire il tuo indirizzo mail, per favore? grazie.

tamara | 20/08/2009 ore 11:22:24

 

Io sottolineavo più che altro l'ignoranza. A giudicare da quello che ho visto, questo non diventerà mai neanche ricco perché non ha neanche la furbizia necessaria perché questo accada. Ma sognerà sempre di diventarlo, magari con una vincita al superenalotto o un altro colpo di culo. E questo gli basta, per essere elettore di Mr B.

Daniela | 20/08/2009 ore 11:22:13

 

Dani, il ragazzo italiano, sottolinei, è studente di giurisprudenza. Certo è uno dei tanti pronti non ad applicare la legge ma a difendere dalla legge gli italiani come Berlusconi. Diventerà ricco e parteciperà a "simpatiche cenette"

fara | 20/08/2009 ore 11:18:43

 

PS: Luigi, il tuo racconto è straordinario, e non solo nel "leggendario" finale. Già salvato per Chi legge, chi scrive, in attesa di pubblicazione.
Sono d'accordo con Fara e anzi, ti dirò di più su Mr Hyde, come ebbi a dire una volta a un uomo che ho amato e che si lanciava improvvidamente in discorsi su Dr Jekyll e Mr Hyde con una specialista in letteratura inglese: Mr Hyde fa il lavoro sporco, ma il problema è il Dr Jekyll, è lui che nutre e crea Mr Hyde. Io penso che dovremmo sempre curare quella che noi crediamo la nostra voce sana, che è quella che cova e alimenta il vero male.
Ale C., Luigi è cuspide Gemelli-Cancro e questo credo che complichi ulteriormente la situazione.:)

Daniela | 20/08/2009 ore 11:14:53

 

Mi guarderò bene dal definire la prossima blogcena "una simpatica blogcena". Mai fatto del resto.
Vi riporto in sintesi una discussione avuta a Dublino con un ragazzo italiano e una ragazza rumena, a lungo vissuta in Italia e ora trasferitasi a Dublino appunto.
La ragazza rumena e io concordavamo nel dire che l'immagine dell'Italia è definitivamente compromessa da tutto questo caravan-serraglio, non solo perché di Berlusconi si ride fino all'angolo più remoto del pianeta, ma perché ormai si ride anche degli italiani che se lo tengono e non trovano modo di mandarlo a casa.
Il ragazzo italiano interviene per dire che a lui non importa se Berlusconi ha l'amante.
Ribatto che la situazione è un po' diversa: intanto si tratta di un vecchio bavoso che va con svariate ragazzine; se fosse mio padre (che è poco più anziano di lui), me ne vergognerei profondamente. Fortunatamente mio padre è un anziano e dignitoso signore.
Il fattoche un presidente del Consiglio si comporti come un vecchio bavoso è indecoroso. Mitterand ha avuto tutta la vita due famiglie, ma non si è mai sognato di sbatterle in faccia alla Francia.
Punto secondo, come sottolinea Roberto, le simpatiche cene erano orgie a pagamento e ci sono procure che indagano su possibili implicazioni penali.
Il ragazzo italiano (studente di giurisprudenza, n.d.a.), fresco come un quarto di pollo, ribatte: "E se c'è un reato, perché non lo processano?"
La mia risposta prontissima, che il rpocesso non glielo possono fare perché si è fatto una legge apposta, lo ammutolisce, ma non gli fa cambiare idea, ne sono certa. Alle prossime elezioni lui voterà ancora per Berlusconi e la sua cricca: perché quello che alla fine si evinceva dalle sue parole era l'atroce ritratto dell'Italietta di cui parla Max citando Elio e le storie tese. Un'italietta (non si merita la maiuscola)che vorrebbe essere al posto di Berlusconi, averne i soldi per poterne avere le ragazze. E che dice (!) che sua figlia Barbara è poco dignitosa, perché lava i panni sporchi pubblicamente. Questa sì che è un simpatico pigliari 'n capu, si dice dalle mie parti...

Daniela | 20/08/2009 ore 11:07:10

 

/Non avevo acqua fredda né tempo per farmi una doccia. Pulivo e sudavo. E' stato in quel momento che ho risentito la sua voce.

Personalmente trovo questa finale del racconto GENIALE...
Complimenti, Luigi ;-)

tamara | 20/08/2009 ore 11:02:40

 

"Simpatico" sta anche sostituendo il leggendario "grazioso" del lessico palermitano, stando a quanto ho sentito quando sono stata lì

antonia | 20/08/2009 ore 10:00:46

 

Bentornato Luigi. Mi dispiace che la mia ex città ti abbia accolto con un caldo infernale. Spero tu abbia potuto gustare tutti i suoi atout, comunque

antonia | 20/08/2009 ore 09:58:58

 

Ricordo la battuta di Silvio Orlando in Ferie d'agosto, contro la Morante che propone per cena "una simpatica insalata di pomodori".

Persino il simpatico riesce a renderci antipatico, quell'uomo.

elena petulia | 20/08/2009 ore 09:58:24 | @

 

Penultim'ora: eh, si, Roberto, anche l'uso smodato e inappropriato dell'aggettivo "simpatico" rientra in quella bruttissima e pericolosa tendenza tutta italiana a volere sdrammatizzare ogni cosa, a volere giustificare tutto, anche la malducazione, l'inciviltà, il malaffare, la delinquenza, con quella sorta di cinismo idiota che fa dire: "ma come, ti indigni per questo? ma dài, è stata solo una simpatica mascalzonata". Il modo più cretino di cercare di ergersi al di sopra degli altri che si arrabattano e si incavolano pretendendo un pò di educazione, di civiltà, di rispetto.

antonia | 20/08/2009 ore 09:57:08

 

Fara, vero è che Luigi è del segno dei gemelli tuttavia quella mi sembra più una citazione che non un mettere in campo se stesso...
Poi non so...

Ale Cucc... | 20/08/2009 ore 09:54:09

 

Romp, premesso che nutro simpatia nei tuoi confronti, non vedo differenza tra visione del perdono (e carità) di RA e la tua idea di sofferenza... (passaggio obbligato per una felicità più alta...)
Amen
:-)

Ale Cucc... | 20/08/2009 ore 09:44:19

 

Vedo che hai illustrato l'articolo con la locandina de "La grande abbuffata".
Magari RA!
Temo purtroppo che le "simpatiche cene" cavelleresche, data l'età del protagonista, siano ben squallide: niente trigliceridi, niente fumo, niente aglio, niente alcool...

fara | 20/08/2009 ore 09:14:17

 

"saresti"

fara | 20/08/2009 ore 08:55:19

 

Ciao Lu.
E meno male che lo hai ritrovato Mr Hyde!
Che Dr Jekyll sarebbe senza Mr Hyde!

fara | 20/08/2009 ore 08:53:17

 

Ma infatti, RA, mi faccio volentieri perdonare per darti modo di esercitare la carità, virtù che ti permetta l'approdo - in un giorno lontano - nella zona residenziale del regno dei cieli. Lo faccio per te. Resta il fatto che dissento: il giornalismo non è morto. Ma resta anche il fatto che ogni tanto ci metto qualche spina in più del necessario. E' il mio modo di "testare" le amicizie. Voglio vedere se la gente si ferma, imprecando, al primo roveto. O se sceglie di proseguire il cammino. Più in alto c'è qualche sofferta stella alpina...

Romp | 20/08/2009 ore 08:44:16 | @

 

/Oddio, m'è venuto un po' struggente, questo post. Ma insomma, ci siamo capiti

È il più bel post che tu abbia mai scritto, Roby... e sì che me ne piacciono un'infinità di tuoi post... e come! ;-)
Un bacio

tamara | 20/08/2009 ore 08:18:41

 

CHE BELLO, LUIGI... ritrovarti... qui :-)

tamara | 20/08/2009 ore 08:13:37

 

Dicevano Elio e le storie tese:"una pizza da solo, una pizza in compagnia, e l'Italia e tutta qua'". Sembra divertente, ma a me fa venire i brividi

Max | 20/08/2009 ore 00:55:59

 

Sono contento di rileggerti, Luigi.

roberto alajmo | 19/08/2009 ore 23:31:53

 

Torno oggi dalla Francia. Che caldo e che fatica.

Ho girato città, scalato monti, raggiunto ghiacciai.
Mi sono inerpicato per boschi in cerca del gelo.
Ho meditato nel silenzio, pregato.
Ho sfidato l'astuzia di chi mi seguiva.
Spero di esser riuscito a lasciare in uno di questi luoghi il "mio" Mr. Hyde. Sperare è lecito, dicono.

Davanti alla Madonna che si erge innanzi alla grande Chartreuse di Grenoble mi sono inginocchiato ed ho raccolto una pietra aguzza, per pugnalargli il cuore, se mai ritornasse.

Oggi ho girato l'aereo e non c'era o così sembrava. Non occupava nessun posto a me vicino. Ho guardato ovunque, tranne che nel mio sedile. A che scopo, se c'ero io ad occuparlo?

All'atterraggio qualcuno ha applaudito, entusiasta per la sua prima volta, incapace di cogliere le sfumature, quel caldo odore stantio dell'isola.

E poi, improvvisamente, la brina si è fatta sudore. Il cuore ha iniziato a palpitare perché arrivato tra le mie mura non c'era la luce, da ore, da giorni, forse da anni.
Un ammasso di carne sanguinolenta diffondeva odore di morte in tutta la casa. Ho preso i guanti per togliere l'immonda materia o ciò che restava.

Non avevo acqua fredda né tempo per farmi una doccia. Pulivo e sudavo. E' stato in quel momento che ho risentito la sua voce.

Luigi | 19/08/2009 ore 22:11:35

 

Come ha detto un mio amico, sentire dire a Berlusconi che vuole sconfiggere la mafia e' come sentire dire a Chiatti che intende aprire un asilo nido.

Da piangere, tanto e' vero. :(

teresa de masi | 19/08/2009 ore 19:28:28

 

Beh, Berlusconi ha detto che non erano mica festini ma solo cene simpatiche...

Max | 19/08/2009 ore 19:23:01

 

Cambio rotta per un attimo: leggo adesso che DELL'UTRI ha proposto una commissione d'inchiesta per fare luce sulle stragi del '92... Non so se la notizia mi provochi più ilarità o rabbia...

Eliana | 19/08/2009 ore 18:42:37

 

E adesso è pure colpa nostra se la zanzara tigre si diffonde!
Ieri guardavo un TG svizzero in cui si sosteneva che le zanzare tigre arrivano in Italia con i containers dall'oriente, gli italiani non fanno le necessarie disinfestazioni, anzi, con la sporcizia e le discariche abusive aiutano la proliferazione degli insetti che poi, come clandestini, attaccati alle ruote di auto, camion e camper, varcano la frontiera e infestano la linda Confederazione Elvetica.
Perchè gli svizzeri, loro, non viaggiano, no?

antonia | 19/08/2009 ore 17:50:17

 

E' che ti voglio troppo bene, Roberto, e ti perdono sempre. Mi preoccupo solo per la tua pressione: quando ti va il sangue alla testa, dalla penna ti esce qualsiasi cosa. Se solo tenessi conto del precetto "La forma è sostanza" saresti il più stimolante degli interlocutori.
Questo perché, checchè tu ne possa pensare, io tengo nel massimo della considerazione le opinioni diverse dalle mie. Le considero un arricchimento. Per esempio, mi dispiace che Luigi abbia deciso di non intervenire più sul forum. E approfitto dell'occasione per lanciargli un appello: torna, Luigi, e non ne parliamo più.
(Oddio, m'è venuto un po' struggente, questo post. Ma insomma, ci siamo capiti)

roberto alajmo | 19/08/2009 ore 17:49:49

 

Bellissima la vignetta di altan....scusa maramaus

antonia | 19/08/2009 ore 17:45:19

 

Grazie, max. Mi hai rincuorato. Temevo di essere grave. Per mia fortuna, qualche speranza, ancora ce l'ho. Visto che, per mia fortuna, mi ritrovo piu' d'accordo con te che con lui. :)

Torno ad affrontare la mia giornata e a rileggervi in silenzio. Con animo sereno, stavolta. :)

teresa de masi | 19/08/2009 ore 15:07:35

 

RA, non ti incazzare. Se scrivo così, diretto, è perchè ti stimo e questa non è vasellina. Mi spiace che anche tu sputacchi sul mestiere che io amo. Posso avere fallato nella forma, ma la sostanza resta ed era una critica a uno snobismo che ho percepito e che spero involontario. Gli ambienti che frequento sono quelli che mi danno da vivere. E mi stanno benissimo, oneri e onori compresi.

Roberto Puglisi | 19/08/2009 ore 14:57:15 | @

 

Cara Teresa,
il problema non sono le pale eoliche di per se ma il modo con cui organizzare la costruzione di impianti eolici. Ovvero, una attenta pianificazione dello sviluppo di questo tipo di fonti energetiche alternative.
Se io dovessi ragionare come Sgarbi, anzichè di spendere ore al microscopio operatorio per togliere tumori dal comportamento biologico aggressivo dal cervello dei malati, farei prima a sparargli un colpo di rivoltella. Chiaramente, per fortuna, io non sono Sgarbi.
Se nel nostro paese esistesse il buonsenso da parte di chi ci amministra(in tutti i sensi, intendo anche commissioni specifiche dei vari ministeri, regioni e comuni, gruppi di studio eccetera), si troverebbe il modo di sviluppare i sistemi di produzione di energia alternativa ad unico vantaggio della collettività e dell'ambiente.
Mi sembra che molti hanno perso di vista gli effetti dell'inquinamento causato dalle centrali a carbone(le più diffuse nel nostro paese) o gli effetti economici dell'acquisto di energia dai paesi confinanti che, tra l'altro, hanno una serie di centrali nucleari a pochi km dai nostri confini.

Max | 19/08/2009 ore 14:56:47

 

Sto seguendo con attenzione ed in silenzio, questa discussione sulle pale. Scoprendo con rabbia retroscena che ignoravo. E sto provando una sensazione tristissima, che mai avrei sospettato di provare. Quella di essere d'accordo con Sgarbi, che tempo fa ne chiese la rimozione. Deturpavano il paesaggio, sosteneva, e non servivano a niente.

E' solo una tentazione masochistica, o altri di voi provano la mia stessa sventura di essere d'accordo con lui?

teresa de masi | 19/08/2009 ore 14:41:56

 

Benvenuti, Egidio e Giovanni. Spero nella fine della vostra timidezza.

roberto alajmo | 19/08/2009 ore 13:27:33

 

Per scherzare un po':
servirebbe San Francesco, lui sapeva parlare agli uccelli e vrebbe potuto tenere un seminario su come evitare le pale eoliche!

Max | 19/08/2009 ore 13:27:07

 

/il problema degli uccelli che muoiono in collisione con le pale rotanti in Sicilia non esiste: le pale sono sempre ferme

Io nei miei interventi, Giovanni, mi sono interessata alla Sicilia come al resto d’Italia. Anche se Roberto ha scritto un post molto interessante sulla questione delle pale ferme in Sicilia, ciò non toglie che il fenomeno della speculazione dell'eolico non possa e non debba essere visto (e commentato) in un ottica nazionale e mondiale. Anzi.

tamara | 19/08/2009 ore 11:39:06

 

Invito, nuovamente tutti a rileggere con attenzione il post di RA.
Non è tanto un problema aviofaunistico ma meramente speculativo. Difatti, mentre i Toscana i 6 impianti che abbiamo producono energia che, non solo viene utilizzata dai comuni di pertinenza, ma consente adirittura un bonus di 850.000 euri l'anno da parte dell' Unione Europea che viene impiegato in infrastrutture e opere ecologiche.
Non perdete di vista il malaffare che governa la Sicilia dalla notte dei tempi!

Max | 19/08/2009 ore 11:38:08

 

@Tamara: il problema degli uccelli che muoiono in collisione con le pale rotanti in Sicilia non esiste: le pale sono sempre ferme. L'uccello dev'essere così distratto da finirci sopra mentre quelle sono immobili.

Giovanni V. | 19/08/2009 ore 11:27:18

 

Prendo coraggio e intervengo anche io, allora. Più che l'aspetto ecologico, mi pare che esista un problema gestionale, per queste pale, almeno in Sicilia.
Io vivo a Trapani, e posso dire che non esiste un angolo della provincia da cui non si veda almeno una pala eolica.
Ma mi chiedo soprattutto (e anche il post di RA mi pare si chiedesse) che garanzie di trasparenza ci sono nella loro gestione.

Giovanni V. | 19/08/2009 ore 11:23:20

 

La denuncia sulla speculazione dell'eolico:

Le centrali eoliche sono causa di morte di un gran numero di uccelli che non di rado entrano in collisione con le pale rotanti. E' la denuncia che esce dall'incontro promosso dalla Coldiretti, dal Comitato del Paesaggio e dagli Amici della Terra insieme ad una vasta rete di associazioni ambientalistici, sulla speculazione dell'eolico che procede ad un ritmo incessante con il risultato che 'è purtroppo assai facile prevedere che nel giro di pochi anni assisteremo alla scomparsa pressoche' totale dall' intero Appennino e dalla Sicilia, dell'aquila reale, dell'aquila del Bonelli, del grifone, del capovaccaio, del nibbio reale, nonche' ad una forte diminuzione di molte altre, tra cui diversi migratori''. Il nibbio reale, il grande uccello rapace con un'apertura alare di quasi due metri, e' - hanno sottolineato le associazioni - scomparso dall'Appennino dauno, in provincia di Foggia a causa del diffondersi indiscriminato delle centrali eoliche, e, per lo stesso motivo, è gia' fortemente diminuito in vaste zone dell'Abruzzo meridionale. ''Le centrali eoliche, realizzate e progettate sulle montagne della provincia di L'Aquila, minacciano di provocare nel giro di pochissimo tempo la scomparsa dalla zona, e praticamente dall'intero Abruzzo, del grifone e dell'aquila reale, con la perdita dopo il terremoto di un altro pezzo della identita' territoriale, questa volta - precisa la Coldiretti - per mano dell'uomo''. E lo stesso vale per quanto riguarda le prospettive di sopravvivenza a brevissimo termine, sempre dell'aquila reale, in Toscana, Emilia-Romagna, Marche e Sicilia. E' prevedibile che in un primo tempo l'aquila reale si estingua in queste regioni, per poi scomparire nel giro di pochi anni anche dal resto dell'Italia peninsulare, secondo gli esperti che hanno partecipato all'incontro promosso da Coldiretti, Comitato per il paesaggio e Amici della Terra. ''Siamo ormai arrivati al punto -osserva Coldiretti- che non esiste, praticamente, zona montana o collinare appenninica che non sia interessata da qualche progetto di costruzione di centrali eoliche di tipo industriale con aerogeneratori alti 100-150 metri e piu' e pale rotanti lunghe diverse decine di metri, secondo ALTURA l'associazione per la tutela degli uccelli rapaci e del loro ambiente. Si vogliono, ad esempio, realizzare grandi centrali eoliche nelle zone montane e collinari piu' belle ed importanti sul piano naturalistico della Toscana, dell'Emilia Romagna, delle Marche, dell'Abruzzo, del Molise, della Campania, della Basilicata, della Calabria e della Sicilia, ma anche nelle altre regioni la minaccia e' grave ed incombente. Nella maggior parte dei casi si prevede di ubicare le centrali in zone non solo di particolare bellezza ma - sottolinea la Coldiretti - di grande valore sul piano ambientale, ultime isole di natura del nostro Paese''. Sono le zone dove nidificano le aquile reali (ne sono rimaste non piu' di 80-90 coppie dalla Liguria alla Sicilia), i grifoni (presenti con una colonia composta di circa 150 individui nella Marsica, in provincia di L'Aquila, e una in Sicilia sui Monti Nebrodi), e diverse altre specie di grande importanza, rare o molto rare, come il capovaccaio (non piu' di una quindicina di coppie e solo nel Meridione), l'aquila del Bonelli (presente ormai solo in Sicilia con meno di 20 coppie), il nibbio reale, il biancone, il falco lanario e il falco grillaio.

FOTO:
[LINK]

tamara | 19/08/2009 ore 11:03:19

 

Non tutti gli uccelli imparano ad evitare le pale. E molti di quelli che non ce la fanno ad imparare ad evitarle, soccombono. E molti di quegli esemplari che soccombono fanno parte di quella categoria di uccelli già a rischio di estinzione. Bisognerà decidere quale delle due opzioni scegliere: la conservazione delle specie animali o la produzione di energia pulita? Si potrebbe anche non dover scegliere se ci fosse una seria intenzione a fare le cose per bene.
È evidente l’aspetto fondamentale della localizzazione di un impianto: in linea di massima un impianto di medie dimensioni potrà comportare rischi di perdita di pochi esemplari l’anno di uccelli. Però nel caso di un sito eolico posto nei pressi dell’area di nidificazione di una specie a rischio di estinzione, è evidente che la perdita di anche un solo individuo ha effetti gravissimi ed inaccettabili. Prima di istallare delle pale, dovrebbero essere effettuati degli studi con la partecipazione di esperti di avifauna ed esperti di impianti eolici, che valutino, con un approccio scientifico, il reale impatto degli impianti eolici con l’avifauna locale. Anche perché la scomparsa di una specie animale e vegetale è sempre un fatto grave. La biodiversità è l'assicurazione sulla vita del nostro pianeta. Quindi la conservazione della biodiversità deve essere perseguita. E invece c’è in atto una speculazione dell’eolico…

tamara | 19/08/2009 ore 10:56:51

 

ciao Roberto, scrivo per la prima volta sul blog che pero' leggo abbastanza assiduamente e con interesse. A proposito degli impianti eolici in Sicilia e in Italia i dati sono reperibile sulle statistiche di Terna pubblicate sul web
[LINK] si legge che a fine 2008 in Italia c'erano 242 impianti eolici per complessivi 3537 MW di potenza installata che hanno prodotto 4861 GWh di energia elettrica. In Sicilia (seconda regione per potenza eolica installata dopo la Puglia e prima della sardegna)vi sono (sempre fine 2008) 39 impianti (impianti non singole turbine) con potenza installata di 795 MW che hanno prodotto 1044 GWh. Per quanto riguarda il discorso pale ferme, da questi dati si puo' solo dire che la media di ore di produzione per la Sicilia (1314 ore/anno) non è molto diversa dalla media nazionale (1374 ore/anno) ma entrambe i dati non sono molto significativi perché non tengono conto del fatto che molti impianti sono entrati in esercizio nel corso del 2008. A spanne sembra pero' che la Sicilia sia in linea con lo standard di produttività di un sito eolico. L'eolico è di per se una fonte di energia intermittente. Per quanto riguarda la correttezza,diciamo cosi, delle realizzazioni degli impianti eolici, stiamo parlando di opere infrastrutturali come strade o acquedotti o depuratori insomma tutte attività che dipendono più dagli umani che dalle caratteristche del vento.
saluti Egidio

Egidio | 19/08/2009 ore 10:53:01 | @

 

Le pale non girano, le palle invece sì.

"E' un raffinato sistema di connessioni tra il business e la politica. Un piccolo gruppo controlla il settore dell'eolico. Molte società sono presenti, ma dietro ci sono le stesse persone." Dichiarazione di Roberto Scarpinato al Financial Times. Il giornale riporta in prima pagina: "Indagini sulla mafia sui possibili collegamenti sulla costruzione di impianti eolici". All'interno è dedicata una pagina intera sull'argomento. Dopo il passato ci stanno fottendo anche il futuro.
Le energie rinnovabili sono il nuovo terreno di scambio tra imprese, politica e criminalità organizzata. Alle spalle l'Italia ha una lunga storia di inceneritori, discariche di rifiuti tossici, depuratori mai avviati. Malattie, cibi inquinati, acque ridotte a fogne.
Ora si riparte. Come prima più di prima. Ovunque arrivino i contributi pubblici, là volano i politici collusi, il voto di scambio, la distruzione del territorio. Abbiamo inventato le pale eoliche da paesaggio, che funzionano da ferme. Le pale non si muovono, girano solo le palle.
"I sussidi italiani e europei per la costruzione di impianti eolici e le tariffe garantite più alte del mondo per l'elettricità che producono hanno reso il Sud Italia un mercato molto attrattivo per la criminalità organizzata".Secondo il FT dozzine di pale eoliche sono state costruite in Sicilia, ma, nonostante il vento, sono ferme, immobili. Sentinelle di acciaio. Se non producono energia, le pale comunque producono profitti. Per Rossana Interlandi, responsabile del dipartimento per l'Ambiente per la Sicilia, intervistata da FT, le società sono attratte dalla legge che obbliga i distributori di energia a pagare i proprietari degli impianti eolici anche se non producono energia. Esistono 30 impianti eolici in Sicilia, 60 sono stati approvati e 226 sono in lista di attesa. Se funzioneranno tutti, la Sicilia si alzerà in volo.
(7 maggio 2009, dal sito di Beppe Grillo)

tamara | 19/08/2009 ore 10:48:09

 

L'amore di polemica, Roberto, non dovrebbe arrivare al punto di prendere spunto da una battuta per attribuire a qualcuno le peggiori intenzioni. Mi costringi all'odioso ruolo di chi spiega le proprie battute. Io so benissimo che esistono giornalisti che si arrabattano a fare bene il loro lavoro. Ma appunto: si arrabattano, perchè del giornalismo sono rimaste nel frattempo solo le macerie.
Quanto alla parte finale del tuo post, mi spiace questo tono insinuante da "tanto siete tutti uguali". Io non sono uguale per niente, come dimostra il fatto che vent'anni dopo la mia assunzione mi vanto di essere ancora redattore ordinario. O negli ambienti giornalistici che frequenti tu circolano altre informazioni sul mio conto?

roberto alajmo | 18/08/2009 ore 19:25:18

 

Certo, il fatto che poi PERò non si muovano, è tutto da indagare...

Eliana | 18/08/2009 ore 19:16:01

 

Ha ragione fara: la popolazione avicola distrutta dalle pale risulta minima facendo le dovute proporzioni. Per quanto riguarda l'impatto visivo sul paesaggio vi cito la risposta che diede un professore ad un mio collega: "Le pale eoliche sono invasive tanto quanto i pali della luce. Poco a poco impararemo a non notare neppure quelle".

Eliana | 18/08/2009 ore 19:11:50

 

errata corrige
"sono niente" senza il non.
Siamo in un forum di umanisti e letterati dopo tutto. Un po' di rispetto per la lingua, alla faccia di Bossi e di Borghezio e anche di Calderoli e perché no anche di Maroni... ma cavolo sono tutti leghisti al governo?

fara | 18/08/2009 ore 18:52:57

 

Per fortuna, altri nel tunnel del giornalismo ci sono rimasti. E magari tentano di fare pure bene il loro lavoro, nonostante (mi spiace) il tuo snobismo verso una professione importante, Caro Roberto, per cui è più nobile nutrire amore che spocchia, secondo il mio modesto e precario parere. Una professione su cui tutti sputano, quando raggiungono mete che li garantiscono e che gli permettono di osservare il mondo da un abbaino elegante. Una professione esercitata ancora da quattro miserabili fantaccini che continuano a combattere e a morire per gli altri, nonostante le condizioni del campo di battaglia. E siccome proprio la RAI non è il santuario del merito, perché - mi dicono - funziona abbastanza il regime della tessera, io eviterei di sciorinare la veste immacolata di prammatica, Rob. A.. Tutti facciamo parte di un certo mondo i cui meccanismi conosciamo a perfezione. Niente di personale, che tu lo creda o no. Solo per il principio.

Roberto Puglisi | 18/08/2009 ore 18:46:47 | @

 

Io invece resto colpito da un altro dettaglio dell'articolo riportato da Max: "alla Regione (Toscana) pensano in grande e l’obiettivo finale è quello di portare a sedici il numero di impianti eolici attivi".
16 impianti.
Ma è vero o no che in Sicilia sono già 220?

roberto alajmo | 18/08/2009 ore 17:25:21

 

@Max
L'avifauna dopo i primi tempi
impara ad evitare le pale. 37.000 uccelli in un territorio grande come gli USA sono una bazzecola. Mi fanno pensare alle percentuali di morti o di infettati che terrorizzano gli umani nei telegiornali.
100 morti in un anno sembrano tanti se ci riferiamo ad un condominio ma non sono niente se ci riferiamo ai 6 miliardi di abitanti del pianeta

fara | 18/08/2009 ore 17:20:47

 

Riporto quest'articolo interessante a firma di Lara Elia

In Toscana i parchi eolici sono fino ad ora distribuiti tra le province di Arezzo, Pisa e Grosseto che producono in totale circa 45 megawatt di energia elettrica. Ma alla Regione pensano in grande e l’obiettivo finale è quello di portare a sedici il numero di impianti eolici attivi. Gli investimenti previsti saranno da capogiro, se si pensa ad esempio che nel solo caso dell’impianto di Montecatini Val di Cecina – le sei torri eoliche producono in totale 9 megawatt - il comune della cittadina toscana riceve una tantum 850.000 Euro che vengono impiegati per la promozione economica del territorio attraverso lo sviluppo di infrastrutture e naturalmente energie rinnovabili.

Tra i luoghi prescelti per l’insediamento degli impianti, troviamo le Alpi Apuane, dove saranno installate sette mini torri da 25 kW di potenza ciascuna, e Rosignano, in cui è prevista l’installazione di un parco eolico off-shore che sfrutterà i venti marini per produrre energia. In questo caso il progetto è davvero ciclopico: si pensa a dodici torri eoliche che saranno fissate sul fondale a tre miglia dalla costa e avranno un’altezza di circa 80 metri. Ciascuna torre avrà una potenza di circa 5 megawatt.

Non mancano i problemi per la realizzazione di questi impianti ad energia pulita. Prima fra tutti la questione legata al monitoraggio dell’avifauna che rappresenta un problema non di secondaria importanza considerato ad esempio che negli Stati Uniti, nel 2003, le pale delle torri eoliche hanno ucciso circa 37.000 uccelli. In una regione ricca di parchi naturali come la Toscana, la questione non è di poco conto. Bisognerà decidere quale delle due opzioni scegliere: la conservazione delle specie animali o la produzione di energia pulita?

Max | 18/08/2009 ore 16:45:26

 

Nodo per nodo, con pazienza e buona volontà si sgarbuglia anche la più intricata delle matasse… questo lo sa ogni buon intenzionato interlocutore, non ti preoccupare, Ale :-)

tamara | 18/08/2009 ore 13:18:43

 

Oh, vi confido un segreto...
Per far girare meglio le pale, basterebbe collegarle con le palle degli italiani!

Lello | 18/08/2009 ore 13:13:36

 

Tamara senza nessun motivo in particolare... solo perché a volte capita, è capitato, di prendere delle posizioni e rimanere ingarbugliati, senza neanche capire bene come, nelle posizioni stesse... ognuno nelle sue, intendo...

Ale Cucc... | 18/08/2009 ore 12:55:42

 

/E in fondo non credo che nessuno qui abbia quest'intenzione...

Proprio così, Ale. Non capisco perché tu lo abbia voluto rimarcare ;-)

tamara | 18/08/2009 ore 12:43:12

 

non voglio dare notizie false e tendenziose, quindi mi affido a google: [LINK] (CORRETTO)

marco | 18/08/2009 ore 12:40:34

 

Non apro il LINK, Marco, Oh Marco...

Ale Cucc... | 18/08/2009 ore 12:34:22

 

è utile, intelligente, democratico evidenziare tutte le perplessità del "caso eolico" ma non a discapito del buono che c'è in nuce...
E in fondo non credo che nessuno qui abbia quest'intenzione...

Ale Cucc... | 18/08/2009 ore 12:27:40

 

L’eolico è una fonte rinnovabile che presenta minori costi di sviluppo e può espandersi velocemente nel breve periodo, a differenza, per esempio, del nucleare che è costoso, difficile da costruire, e comporta tutti i problemi di sicurezza e smaltimento dei rifiuti che ben sappiamo. Però non c’è dubbio che l’eolico abbia un impatto sul paesaggio e sulla fauna al punto tale che in alcune aree può risultare incompatibile. Il problema è che in Italia non ci sono delle regole nazionali che indichino dove gli impianti possono essere fatti, che stabiliscano cioè chiaramente quali siano le aree in cui le pale non vanno messe. È ampiamente e scientificamente dimostrato, da numerosi studi, ad esempio, come gli impianti eolici producano seri effetti negativi sulle biocenosi e in particolare su alcune specie di uccelli e sui chirotteri. Per quanto riguarda gli ultimi, gli effetti negativi sono causati dalla collisione con parti dell’impianto (soprattutto col rotore), ma anche dal disturbo dell'impianto eolico, che ha comportato l’abbandono dell’area da parte di determinate specie (mentre prima erano aree di riproduzione e di alimentazione). Se si va ad aggiungere il fatto che molte delle specie esposte agli effetti negativi causati dagli impianti eolici risultano già minacciate da altri fattori derivanti sempre dalle attività dell’uomo (bracconaggio, grandi edifici, linee dell’alta tensione) il problema si fa serio. Da un rapporto del 2001 in Spagna è emerso che in un anno, nei 5 impianti considerati, hanno perso la vita almeno 7.150 uccelli (e ben 13 specie di uccelli morti sono protetti perché già a rischio di estinzione). In paesi come l’Italia, la Spagna o la Grecia, interessati da grandi flussi di migratori, lo sviluppo indiscriminato dell’eolico sulle coste, sulle isole, nelle zone montane e collinari porterebbe come conseguenza inevitabile a stragi di uccelli migratori, e quindi ad ad avere impatti pesanti sulle specie stesse. Non possiamo sviluppare le fonti rinnovabili (eolico incluso) senza rispetto dei criteri ecologici. Si parla già del cosiddetto fenomeno “eolico selvaggio”: cioè del proliferare di impianti eolici senza una coerente programmazione e pianificazione energetica… e questo fa sorgere il serio dubbio che dietro ci sia un enorme affare per alcuni, a scapito del territorio di tutti ;-)

tamara | 18/08/2009 ore 12:18:34

 

Fara, non solo "il vento non è migliore accanto ai vitigni"... ma i vitigni non sono migliori accanto al vento... ragione per cui tendenzialmente i vitigni o sono impiantati nelle zone meno ventose, o sono protetti artificialmente dal vento... vedi Pantelleria.

Ale Cucc... | 18/08/2009 ore 12:17:40

 

RA, il vento non è migliore accanto ai vitigni! Per quale scacrosanto motivo le pale non si costruiscono in territori brulli e ventosi? Me lo spieghi? Qualche anima pura si è lamentato perché ( come dalla tua immagine a commento) pale eoliche erano state impiantate sul mare? Motivazione? rovinavano il panorama. Si, ma il panorama di una nave da crociera o di uno Yoth ( si scrive così?) non certo quello da terra che è a Km di distanza e lo stesso vale per i monotoni orizzonti siculi o siciliani o sicani o elimi o Arbëreshë . Tanto per rimanere in tema di Dialetti locali

fara | 18/08/2009 ore 12:08:14

 

Forse aiuta immaginare lo stato d'animo di un produttore di vino che si vede spuntare le pale nel terreno confinante.
Lui assieme al vino vende anche il suo territorio. La pala in questo senso è devastante. E se anche il viticultore volesse vendere tutto, il suo terreno chi lo vorrebbe?
Allora, altra domanda: in cambio delle pale, le popolazioni locali che vantaggi ottengono? Se avessero per esempio la luce gratis già sarebbe qualcosa: avrebbero venduto il bene "paesaggio" in cambio del bene "meno tasse". Io sospetto che invece non ci sia nemmeno questo genere di scambio.

roberto alajmo | 18/08/2009 ore 11:45:25

 

Si! Quela...
:-)

Ale Cucc... | 18/08/2009 ore 11:32:16

 

@A
Allora sei la "mia" Ale. Quella che conosco "personalmente di persona"

fara | 18/08/2009 ore 11:23:41

 

Vero RA, le pale sono molto più invasive. Ma fino ad un certo punto. Anche un mulino a vento richiedeva un riassettamento del territorio (dirottamento delle acque, scavi di canali,ecc), solo che veniva fatto in maniera "vivibile" senza cemento e con muri a secco, che si confondono col panorama.

Ma perché dobbiamo mettere le pale eoliche in mezzo a un vigneto? Non credo che si debbano piazzare in mezzo a terreni coltivati o sopra antichi templi! Abbiamo tanto vento e tanto territorio. Scegliere il posto giusto non è difficile se qualcuno non ti "chiede" di scegliere il proprio "giardino" per specularci sopra con l'esproprio per poi regalare l'affare a IMPREGILO. Che, dicono, non è mafia. Ma allora cosa è? Una piovra che costruisce tutto e di più e spesso "malamente", come gli edifici de L'Aquila?

fara | 18/08/2009 ore 11:21:57

 

Fara, metto se la mail per non creare dubbi...
Comunque son Ale Cucc...

Ale Cucc... | 18/08/2009 ore 11:17:45

 

A, chi sei? Quale delle A?

fara | 18/08/2009 ore 11:07:41

 

"terreni abbandonati e senza più valore"...
Vero è se il valore che attribuiamo al terreno è quello tradizionalmente inteso della produzione di prodotti agricoli.
Ora, non è che voglio mettere in discussione l'importanza della produttività agricola dei terreni, tuttavia i terreni coltivati, o da coltivare, da noi non mancano, forse è una delle poche cose che non manca, e dunque se una porzione di questi sono utilizzati in modo differente... e con una visione anche differente... non mi pare sia così male... E quando dico visione differente intendo anche la possibilità di riinventare i luoghi, o non luoghi...
Qualcuno ci ha anche girato parte di un film proprio sotto le pale eoliche...
:-)

A | 18/08/2009 ore 10:39:13 | @

 

Rispetto ai mulini a vento, le pale sono molto più invasive. Bisogna andarci sotto, e accorgersi di come i terreni nel raggio di molti chilometri sono abbandonati e senza più valore.

roberto alajmo | 18/08/2009 ore 09:58:26

 

@Armando: da quattro anni sono uscito dal tunnel del giornalismo. Qualcuno ogni tanto mi offre una dose, ma io rifiuto sempre.

roberto alajmo | 18/08/2009 ore 09:56:50

 

Sull'estetica delle pale, condivido, Fara:
Non è detto che sia a discapito del panorama, anzi.
E manco a discapito di una certa atmosfera...

A | 18/08/2009 ore 09:53:04 | @

 

A proposito delle eoliche mi ricordo che qualche anno fa ho chiesto, non ricordo se in questo forum o all'allora LoveSicilia perché le pale eoliche che incontro nel tragitto Palermo-Trapani sono sempre belle e immobili. Nessuno mi ha risposto in maniera esauriente. Anzi credo che nessuno mi abbia risposto.
Oggi il problema continua a porsi: abbiamo le pale ma non le facciamo produrre.
Perché?

Poi vorrei dire la mia sulla "estetica" delle pale. Molti si lamentano ma le pale, secondo me, non sono brutte. Sono l'equivalente tecnologico moderno dei mulini a vento. Basta porle nei posti giusti e potrebbero anche valorizzare un piatto panorama...

fara | 18/08/2009 ore 09:33:10

 

"nascemu chiancennu chiancennu, beatu cu mori rirennu"
(nasciamo piangendo, beato chi muore ridendo)

Non so se può valere come citazione...
Sono parole di una canzone che mi mette sempre di buon umore...
:-)

A | 18/08/2009 ore 08:57:35 | @

 

@ Antonia
Ciao, grazie per il pensiero ma non è inquilino, è condomino.

fara | 18/08/2009 ore 08:25:45

 

...da giornalista quale sei, un quadro pressocchè completo della situazione la potresti avere indagando su chi è il politico che era al governo e che le ha volute,il politico che era all'opposizione che le ha accettate e chi è l'imprenditore che le ha installate! ....o no!!!!!

armando | 18/08/2009 ore 07:58:18 | @

 

Quella di Sciascia, sull'onorevole X, mi ricorda la domanda che mi fece un ragazzo irlandese 12 anni fa:
Do you think Berlusconi is a mafioso?
E io: He is a crook.
(per chi non lo sapesse, crook vuol dire imbroglione)

Daniela | 18/08/2009 ore 07:00:34

 

Sono citazioni che appaiono in modalità random, Antonia.
Ogni tanto, ne aggiungo una, quando mi pare significativa.
Anzi, se ne avete...

roberto alajmo | 18/08/2009 ore 05:50:41

 

Roberto, quello era il mio pensiero ottimista del fine settimana...

Eliana | 18/08/2009 ore 02:52:30

 

Penultim'ora: una volta c'erano le cattedrali nel deserto....

Non per essere antipatica, ma stasera finalmente qui piove e fa fresco

antonia | 18/08/2009 ore 00:08:06

 

Ciao FARA

antonia | 18/08/2009 ore 00:00:44

 

Question: chi sceglie le frasi che si avvicendano in alto a destra?? Credevo ce ne fosse una al giorno, per darci tempo di rifletterci su: così mi sembrano un pò troppo veloci
Ciao ara, salutami l'inquilino

antonia | 18/08/2009 ore 00:00:19

 

intanto tutto, dialetti, gabbie salariali, bandiere, inni, diminuzione (finta) della criminalità , tutto serve, dico, a far dimenticare le performance sessuali del premier e ad allontanare "eventuali" dimissioni per comportamento immorale. Il nostro sta tornando un uomo probo e pio e di morigerati costumi

ps
Non è "potabile" ma così dev'essere

fara | 17/08/2009 ore 21:19:52

 

Sesso Tantrico

Dopo aver avuto praticamente tutti i problemi sessuali, mi trovai a passare un periodo d'oro. Sapevo dov'era la clitoride e questo mi dava molta tranquillità perché riuscivo a soddisfare la donna che amavo. In particolare adoravo succhiare il suo fiore e questo alle ragazze piace moltissimo (non sapevo ancora niente di preciso sul punto G ma me la cavavo lo stesso). Così, bene o male, mi ero tranquillizzato e alla fine riuscivo ad avere le mie brave erezioni e ogni tanto duravo anche quindici minuti. Un tempo rispettabile. Però c'era ancora qualche cosa che mi sfuggiva. Avevo la sensazione di non riuscire mai ad averla fino in fondo, a sentirla completamente mia. Era come se lei tenesse sempre una parte di sé lontana, nascosta, chiusa. Come se lei non si aprisse fino in fondo. Cercavo di averla di più: provavo posizioni nuove, sperimentavo rapporti sessuali più azzardati, avevo sviluppato una predilezione per quando lei mi succhiava e desideravo di prenderla per la via proibita, ma non ero mai soddisfatto fino in fondo. Iniziai a fantasticare di legarla in posizioni strane, farlo in posti pericolosi. Un giorno lei mi disse: «Fai l'amore in modo competitivo». Io mi incazzai, lei era sempre più polemica verso di me. Alla fine non realizzai nessuna delle mie fantasie strane, il nostro rapporto esplose, e io mi trovai solo, disperato e in preda a una eccitazione selvaggia che non riuscivo a sedare in nessun modo. Passai un paio d'anni in questo stato, poi trovai un libro di Leslie Leonelli che si intitola "Coccole e Carezze". L'avevo già scorso frettolosamente alcuni anni prima ma mi annoiavano tutti questi discorsi delle donne sul fatto che noi uomini abbiamo bisogno di coccole, ma non ci lasciamo coccolare. Quella volta invece mi soffermai sulle ultime pagine: si parlava di "orgasmo di monte" e "orgasmo di valle", di vette di piacere e di piacere profondo. Il libro dice che alle donne capita a volte di sperimentare un tipo di orgasmo rilassato. Noi ovviamente non ci crediamo, pensiamo che lo dicano solo per non ferirci, che in realtà bramino un uomo più virile di noi. Ero incuriosito ma diffidente, avevo fatto esperimenti di amore tantrico e provato le tecniche taoiste delle mille penetrazioni. Un modo divertente di fare ginnastica ma un sistema noiosissimo di far l'amore. Stavo lì a pensare ai movimenti giunsi che dovevo fare e mi perdevo ogni divertimento. Decisi di provare questo "amore di valle" ed ebbi la fortuna di trovare una donna straordinaria che aveva il mio stesso desiderio di arrivare a un rapporto diverso, più intenso e con la quale trovai un'intimità tranquilla e una grande complicità. Avevo 39 anni, avevo già scritto un fiume di parole sull'amore… e mi trovai a cambiare radicalmente tutto il mio modo di stare con una donna. Dopo il primo esperimento mi buttai a capofitto in quest'avventura eccitatissima. La scoperta di un intero modo di sensazioni del quale non avevo mai neppure sospettato l'esistenza. Evidentemente avevo letto quelle pagine in un momento particolare della mia vita, quelle parole avevano trovato in me un terreno pronto a recepirle e forse non fu un caso se mi ritrovai tra le mani quel libro in quel momento. La vita è una strana magia e le cose che ci fanno cambiare arrivano solo quando siamo pronti a cambiare. In fin dei conti, dovetti ammettere che quando quella donna che amavo tanto mi aveva detto: «Fai l'amore in modo competitivo» non aveva tutti i torti. Fino a quando il mio far l'amore aveva lo scopo di conquistarla è chiaro che c'era dentro la competizione con tutti i suoi potenziali manti e tutti i miei limiti: dovevo vincerla, dovevo vincermi. Era una gara.

tamara | 17/08/2009 ore 14:20:24

 

scusate...volevo fare una prova [LINK]

marco | 17/08/2009 ore 13:52:53

 

A.A.A.
Cercasi disperatamente reazioni da parte del Presidente del Senato On. Schifani ( palermitano ) e della numerosa flotta siciliana del gruppo PDL alle proposte ariane della Lega.

Lello | 17/08/2009 ore 13:04:54

 

Bello il nuovo look del forum Roberto. Concordo con Mme Gordimer e la sua frase del giorno

antonia | 17/08/2009 ore 12:03:57

 

Tanti italiani comprano seconde (o magari terze o quarte) case in Francia, sulla Costa Azzurra (prezzi non proprio modici).
Domandare informazioni a medici, avvocati, proprietari di supermarkets.....

antonia | 17/08/2009 ore 12:02:49

 

Complimenti per il fegato, Max: leggere i commenti del "Giornale" è una pratica di mortificazione dell'intelligenza.

RA | 17/08/2009 ore 11:28:09

 

Questi sono i commenti all'articolo che parla della proposta della Lega sull'insegnamento del dialetto a scuola.
Secondo me ci sarebbero gli estremi per una querela nei confronti del Giornale per violazione della Costituzione(anche sei il suo proprietario la viola a piacere)

#12 Harrison (29) - lettore
il 16.08.09 alle ore 13:05 scrive:
Lega vergogna d'Italia!!! In qualsiasi paese democratico una forza politica che dicesse anche un quarto delle sciocchezze della Lega sarebbe bandita dal governo centrale. Invece qui si devono sentire ogni giorno le sparate antimeridionaliste e xenofobe di questi biechi personaggi Ministri della Repubblica Italiana (!), come se i meridionali fossero italiani di serie b insultabili a piacere. Io mi sono rotto le scatole. Vergogna, vergogna, vergogna.
#18 ucisotti (777) - lettore
il 16.08.09 alle ore 13:30 scrive:
#12 harrison, non sono italiani di serie B, sono umani di serie B essendo spessissimo cialtroni, sanguisughe, lazzaroni, disonesti, incivili, parassiti, corrotti, ignoranti, attaccabrighe, permalosi, privi di sense of humour, etc. Basta vedere come e' ridotto il loro pezzo di stivale. Noi quando incontriamo un italiano gli chiediamo da quale parte d'Italia viene, non lo facciamo con i francesi, tedeschi, norvegesi, spagnoli sudafricani, cinesi etc. Come mai? si ponga questa domanda e poi veda di darsi onestamente un risposta.

Max | 17/08/2009 ore 11:22:15

 

«Eravamo sull' orlo del baratro, ma abbiamo fatto un passo avanti»

teresa de masi | 17/08/2009 ore 10:28:04

 

non so in sicilia, ma quì in toscana hanno calcolato che i debiti per singola famiglia ammontano a circa 18.000 euro.
ecco perchè gli italiani sono comunque "apparentemente" risparmiati dalla crisi.

max | 17/08/2009 ore 10:15:19

 

l'analisi del tema che affronti, crisi sì / crisi no, è complicata e talmente seria che non si può esaurire in un forum!!! mi dispiace ma non commento.......RISCHIAMO I LUOGHI COMUNI CHE GLI UOMINI AL POTERE (LEGGI SB E CO.) STROMBAZZANO SU TUTTE LE TV!!!!

armando | 17/08/2009 ore 08:49:18 | @

 

Roberto, hai ragione: le azioni del volantariato non sono la terapia.....sono solo la reazione degli anticorpi in un organismo malato e che, se si lascia da sola questa reazione può complicare la malattia. Però non c'è dubbio che è sintomo di un organismo ancora vivo e che puà guarire.......

armando | 17/08/2009 ore 07:55:20 | @

 

Avevo preferito sottacerlo, Eliana. Non sono semplici elogi: è la dose di vaselina.

roberto alajmo | 17/08/2009 ore 06:32:51

 

Però anche cinque ore...!!! ;)
Roberto, leggo che oltre a darti dello spilorcio, del tirato, ecc ecc, Battista scrive pure che sei uno degli esponenti più brillanti della letteratura italiana... Il bicchiere è pure mezzo pieno!

Eliana | 16/08/2009 ore 23:25:36

 

Sollievo per voi maschietti. ;-)
A noi femminucce, l'amarezza del crollo di un mito (tantrico)... ;-DDDDDDD

teresa de masi | 16/08/2009 ore 20:41:00

 

Un minimo di sollievo per tutti: http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/persone/sting-sesso/sting-sesso/sting-sesso.html

roberto alajmo | 16/08/2009 ore 18:08:54

 

errata corrige: non RA ma PB.
Mi scuso con RA

max | 16/08/2009 ore 11:16:25

 

Per quanto RA dia segni di ottimismo postferragostano, io mantengo il mio sano disappunto per l'assenza dello stato da quei territori militarcriminalmafiosi che, purtroppo, vengono solo ricordati in occasione di inaugurazioni varie(tra cui a suo tempo anche la scuola oggetto del dibattere).
Il problema principale che sfugge all'autorevole giornalista del Corriere è, a mio avviso, la situazione socio-culturale della popolazione ZEN.Questo aspetto, comporta una visione orientata in questa prospettiva di filosofia di vita da parte degli abitanti dello ZEN.
Il mio pessimismo mi porta a credere che servirebbe più che un presidio, una militarizzazione in stile Afganistan di quel territorio.
Comunque, ribadisco la mia solidale taccagneria verso la riparazione della scuola a spese dei cittadini.

max | 16/08/2009 ore 11:08:43

 

Grande Roberto, con la tua proposta sui vetri. Grande a tal punto che se riesci ad ottenere un presidio del territorio del tipo di quello che dici, una finestra mi offro volontaria per ripararla anche io. Anzi ti diro' di piu': fossimo qui a modena direi subito "organizziamo una cena raccolta fondi per la scuola?". Quest'autunno e' facile che vada a farne una in un carcere (no, non come raccolta fondi, semplicemente come esperienza socializzante a base di cucina): quanto ci metterei a venirne a fare una anche li'? Sono lontana, pero', e allora non lo dico ma se dovesse servire, io infilo la parannanza nello zaino, prendo l'aereo e arrivo. Lasagne modenesi al ragu' per tutti in cambio di vetri e presidio del territorio. :)

Buona giornata, da un'altra taccagna.

teresa de masi | 16/08/2009 ore 10:14:11

 

ps

sono curiosa di vedere quale copricapo sfoggerà nella veste di esorcista

fara | 15/08/2009 ore 15:31:58

 

BERLUSCONI CONTRO LE FORZE DEL MALE, ovvero dopo il presidente operaio, tranviere, ferroviere,terremotato e soccorritore,pompiere, alpino, ecc ecc, ecco a voi IL PRESIDENTE ESORCISTA!

fara | 15/08/2009 ore 15:30:46

 

@ Ra
Nonostante l'impegno personale di Bertolaso Palazzo Quinzi non è ancora agibile e trovare una tenda blu-aquilano di 2500 metri quadri non è stato possibile, causa messa in cassa integrazione degli operai.
Ma tranquilli, un sondaggio effettuato tra gli occupanti la tenda che ospita la signora che ha ricevuto la dentiera omaggio dice che il cavaliere mantiene il 65% di gradimento

fara | 15/08/2009 ore 10:28:17

 

A volte entrambe le cose: cafona e con lo stacco di coscia.

Daniela | 15/08/2009 ore 00:14:07

 

@Max
Se vuoi diventare ministro della repubblica (di questa nostra repubblica) o sei cafone o hai uno stacco di coscia da novanta. Il master è per i fessi, come la legge


fara | 14/08/2009 ore 23:58:46

 

fara intendevo dire che mentre rocco siffredi l' attore porno lo fa di lavoro , berlusconi è proprio così

vitalba | 14/08/2009 ore 23:40:05

 

visto che il forum langue(per il ferragosto) e non per il caldo d'agosto che dice La Russa(che interessa i suoi amici della Lega), partecipo con spirito di servizio.
RA oggi ha dimostrato a me, e a tanti altri che, più che il master in scienze politiche o quello in filosofia della comunicazione, nel curriculum può esere utile il ruolo di "valletta" che so, <per dirne una a caso, alla ruota della fortuna. Questo nel caso in cui tu voglia fare il ministro della repubblica. Se vuoi fare il precario a 40 anni all'università, allora ti basta il master.

max | 14/08/2009 ore 19:29:49

 

@RA
Sei sicuro che la differenza sta tutta nella preposizione e non nella posizione?



fara | 14/08/2009 ore 16:37:23

 

Lello non ha commesso alcun errore cara Vitalba: Siffredi è stato il migliore allievo del cavaliere e per questo sarà ricordato con una Piazza.

fara | 14/08/2009 ore 16:35:08

 

@Vitalba
E' vero, ho commesso un errore imperdonabile!

Lello | 14/08/2009 ore 11:49:35

 

lello non puoi paragonare berlusconi a rocco siffredi perchè quest' ultimo è più serio nel suo lavoro :-)
P.S. buon ferragosto

Vitalba | 14/08/2009 ore 01:06:00

 

Ohhhhhhh !!!!
Ma dove siete finiti ???
Dalle 13.09 di oggi a ora nessun commento.
Si vede che sono il frequentatore più disgraziato del forum: questo è il week end di ferragosto e qui sono rimasto solo io!
Una cosa positiva però l' ho trovata: nessuno oggi mi ha criticato!!
Buon ferragosto.
P.S.
Non vi stancate...

Lello | 13/08/2009 ore 22:41:28

 

...E tra qualche anno chissà quante vie Silvio Berlusconi avremo.
Vi immaginate un turista che domanda :"scusi, cercavo via Berlusconi ". Risposta: " Proceda per piazza Rocco Siffredi e giri per vicolo Tremonti".
Ma chi furono costoro?
Quelli che la misero di dietro agli italiani.

Lello | 13/08/2009 ore 13:09:19

 

A Borbona, in provincia di Rieti, è stata intitolata una piazza al mio mito Franco Califano.
Tutto il resto è noia...

Lello | 13/08/2009 ore 13:00:00

 

“La casa del ladro” (a Gaetano Bresci) di Ascanio Celestini:

Così entro di nascosto come un ladro nella casa del ladro. Mi guardo intorno nella casa del ladro: è tutto rubato.
Pure l'aria che adesso respiro con il fiato corto, è frutto di un furto. Quando un ladro trova un ladro dentro casa non è mica contento, e difatti quel ladro mi vede e mi dice: "Stai attento". Lui mi dice: "Guardami bene, io non sono ladro soltanto. Io sono il padrone." Non sappia l'occhio destro quel che guarda il sinistro, taccia la bocca memore di quel che ha visto, che io mi muovo adesso, prima che sia mattino, nessuno spia il mio passo sotto il cielo turchino.
Ma io dico che suonare un sonaglio davanti a un serpente, io dico che pure il serpente, pure quello, si pente e capisce che sputare veleno per tutta una vita non gli è servito a niente. Ma il padrone è una cosa diversa, è uno strano serpente. Il padrone è una cosa diversa, è una bestia curiosa. Lui comincia succhiando il latte da quando è bambino, ma poi succhia ogni cosa. Non sappia l'occhio destro quel che guarda il sinistro. Taccia la bocca memore di quel che ha visto, che io mi muovo adesso, prima che sia mattino, nessuno spia il mio passo sotto il cielo turchino.
E difatti alla fine il padrone è una specie di ladro, solo che quando ruba il padrone non è mica reato, e anche quando che viene arrestato il suo alibi regge, perchè lui è la Legge. Così entro di nascosto come un ladro nella casa del ladro, e quel ladro mi dice che lui non è un ladro soltanto, ma neanch'io sono un ladro gli dico e così mi avvicino: “Io sono un assassino”. E così sotto il cielo turchino c’è un padrone di meno.
Non sappia l'occhio destro quel che guarda il sinistro, taccia la bocca memore di quel che ha visto, che io mi muovo adesso, prima che sia mattino, nessuno spia il mio passo sotto il cielo turchino.

VIDEO DELLA CANZONE:
http://www.youtube.com/watch?v=_E5mBdeFlaA

tamara | 13/08/2009 ore 11:14:49

 

secondo me l'ignoranza dei personaggi e della loro vita la fa da padrone...oppure, come dicevo prima, certe scelte sono il segno della vittoria. Un esempio per tutti: il palazzo di giustizia di palermo sorge in piazza vittorio emanuele orlando, deputato italiano che ne '25, in parlamento, difese l'essere mafioso come segno distintivo della sicilianità...cosa diceva di strano quell'opuscolo citato qualche giorno fa?

marco | 13/08/2009 ore 11:03:25

 

in effetti, RA mi ha fatto riflettere su un aspetto al quale non avevo mai pensato.
Con quale criterio e chi sceglie il nome per una via una piazza o una strada? Forse, in epoca internet, sarebbe più facile per le amministrazioni locali, coinvolgere direttamente i cittadini nella scelta dei nomi da attribuire alle strade.
Tuttavia ho un dubbio: secondo voi, i componenti della giunta e del consiglio comunale di Palermo sanno chi sono gli indiviui a cui sono intitolate le strade?

Max | 13/08/2009 ore 10:33:49

 

la toponomastica, come la storia, la scrivono i vincitori. Ma non sempre i vincitori sono la maggioranza e/o le persone perbene.

@fara: la tua idea non è praticabile ed in ogni caso non sortirà alcun effetto. Ho dalla mia, nell'ordine, l'astensionismo, il richiamo all'obiezione di coscienza, il ricorso al TAR, l'appello al CGA, l'appello a Napolitano, la raccolta di firme, l'acchianata a Monte Pellegrino e le chiavi del sito di Roberto....

marco | 13/08/2009 ore 10:20:06

 

Sto pensando (alla Facebook) che in fondo la vera anomalia italiana non è Berlusconi né la sua corte né la lega e i suoi elettori ma è trovare normale che una sentenza del TAR sull'ora di Religione occupi con titoli a 9 colonne le prime pagine dei maggiori quotidiani nazionali e le notizie di apertura dei più seguiti telegiornali

ps
Marco ho intenzione di promuovere una petizione popolare tra i forumisti per eliminare la parolina "Potabile" dall'antispam.
Spesso ciò di cui parliamo non è potabile ma altamente inquinato e ritrovarsi a digitare "potabile" è una beffa.

fara | 13/08/2009 ore 08:43:02

 

Armando, i Piemontesi si comportarono nei nostri confronti come si comporta qualsiasi stato conquistatore e colonizzatore. Come gli italianiuniti si sono comportati nei confronti dell'Etiopia o dell'Eritrea o dei popoli balcanici (al punto da essere richiamati dagli stessi alleati tedeschi!) o come gli USA e noi "occidentali" ci comportiamo nei confronti degli iraqeni oggi. Riguardo Garibaldi come sempre noi tendiamo a cercare un colpevole esterno per poter mantere "candida" la nostra coscienza e poterci lamentare delle nostre disgrazie, sempre cadute dall'alto! Garibaldi venne in Sicilia solo per sancire e realizzare gli accordi che una parte della borghesia ( i galantuomini alla Florio o alla Withaker) e della aristocrazia antiborbonica aveva già stretto con Cavour e dimentichiamo anche che tali accordi furono caldeggiati e sostenuti dall'asse franco-inglese per tenere fuori dal mediterraneo l'Austria e la Russia.

Il popolo in tutto questo è stato bue da sempre.

fara | 13/08/2009 ore 08:36:12

 

Va bé! se è per questo ci sono anche vie/piazze,statue dedicate a Garibaldi che (diciamolo pure) vendette la Sicilia ai Piemontesi i quali non si comportarono molto bene in Sicilia! Con tutto il rispetto per l'Unità d'Italia!!!!!

armando | 13/08/2009 ore 08:00:16 | @

 

Caterina Caselli cantava:....."la verità mi fa male lo sai".....anche se è di cattivo gusto metterla in un depliant turistico!!!!!

armando | 13/08/2009 ore 07:49:27 | @

 

Max, sei un bieco illuminista.
Mi sento meno sola.

Paola | 12/08/2009 ore 21:24:47

 

Io, invece, non inorridisco piu'. Non mi aspetto nessuna "apertura" da ratzinger o dalla chiesa in generale.
So come sono fatti, mi dispiace, ma non posso farci nulla.
Da addetto ai lavori, pero', vi garantisco che, se potessimo sperimentare ed utilizzare le cellule staminali, saremmo entro breve tempo in grado di curare i tumori.

max | 12/08/2009 ore 20:50:02

 

PS: credo che la mia ragione si senta molto più mortificata dalle affermazioni di ratzinger, piuttosto che dal relativismo.

Eliana | 12/08/2009 ore 19:41:03

 

Leggo adesso livesicilia... Forse lo stop della curia è solo una bufala... Me lo auguro.
Posso aggiungere un'altra frase celebre e totalmente idiota... Anzi, CRIMINALE?

"L’epidemia di Aids «non si può superare con la distribuzione dei preservativi che, anzi aumentano i problemi".

Eliana | 12/08/2009 ore 19:33:22

 

Anche "il relativismo mortifica la ragione" non è male, Eliana.

Proprio ora ho letto su Livesicilia che a Caltagirone la curia ha vietato la rappresentazone di Cavalleria Rusticana: è immorale e va contro i valori della famiglia. Ma non sono un po' in ritardo?

fara | 12/08/2009 ore 16:19:03

 

Tra le tante perle del ratzi-pensiero, citerei pure quella che definisce il momento attuale assimilabile a quello della Francia post rivoluzionaria... Magari fosse davvero così! In realtà più che ad una rivoluzione io aspirerei ad una "evoluzione"... Chissà se e quando arriverà.

Eliana | 12/08/2009 ore 16:06:11

 

In effetti "bieco illuminismo" è una di quelle espressioni che mettono di buon umore.

roberto alajmo | 12/08/2009 ore 15:18:11

 

Grazie per la segnalazione Max!
Stavo proprio cercando qualcosa del genere. Un libro scorrevole, piacevole da leggere, che inizi con la genesi della mafia, partendo dall’unità d’Italia, e che arrivi fino ai giorni nostri. Ho appena letto alcune critiche del libro su internet e mi sembra di capire che Dickie non si sia limitato alla semplice elencazione di avvenimenti isolandoli dal contesto storico, ma al contrario li abbia utilizzati per introdurci ad esso e farci comprendere meglio il fenomeno mafioso, mettendone in risalto le finalità e i metodi di azione, e puntando il dito sulle istituzioni italiane, dapprima colpevoli di disinteresse e successivamente immischiate con le cosche mafiose stesse. Il punto di vista su ‘Cosa Nostra’ e del nostro Paese di uno scrittore che ‘viene da fuori’, che non è italiano, appunto, poi mi interessa particolarmente.

tamara | 12/08/2009 ore 14:11:20

 

Neanche la CEI scherza! dopo la sentenza del Tar che esclude dagli scrutini e dai crediti per la maturità gli insegnanti di religione dichiara che così si "aumenta la diffidenza verso i magistrati" e li accusa di "bieco illuminismo".
A quando il ripristino della Santa Inquisizione?

fara | 12/08/2009 ore 13:56:06

 

il vero problema è che la cazzata leghista del giorno dopo qualche settimana diventa legge dello Stato...

federico | 12/08/2009 ore 13:32:36

 

Commento di servizio: mi scuso con Giuseppe e con tutti voi per non aver pubblicato alcuna foto a corredo del suo testo, nei giorni precedenti. Ogni volta che dovevo inserirla, ero costretta a scappare altrove3 per lavoro.
Vuol dire che Se Palermo fosse capitale avra' diritto ad una seconda pubblicazione.
Per adesso godetevi il pezzo di Iko.

Daniela | 12/08/2009 ore 13:30:17

 

Il libro di J.D. è quanto di meglio io abbia letto sull'argomento "storia della mafia".
Questione di prospettive.

roberto alajmo | 12/08/2009 ore 13:09:27

 

Ho visto, Romp. Sul momento avevo pensato che dai due politici fosse venuto il commento "Ma perché, non è vero?" ed ero rimasto di stucco.
Mi fa piacere, viceversa, essere d'accordo con te/voi.

roberto alajmo | 12/08/2009 ore 13:07:25

 

http://www.livesicilia.it/2009/08/10/lo-spot-di-cosa-nostra/
Ecco il link. Noi abbiamo una rubrica "tagliate di faccia" che mettiamo sotto il pezzo che vogliamo commentare. E' lapidaria

Rompsicilia | 12/08/2009 ore 12:43:41 | @

 

Consiglio, a scopo documentativo, di leggere il seguente libro:
Cosa nostra. Storia della mafia siciliana.
Autore John Dickie, editore Laterza 2005.
E' il primo libro sulla storia di cosa nostra scritto da un non italiano o siciliano ma da un inglese.
La traduzione lascia, a mio parere, un po' a desiderare. Tuttavia è un lavoro certosino di archivio dal 1800 ai nostri giorni.

Max | 12/08/2009 ore 12:37:02

 

Credo che la minchiata pronunciata vada riportata fedelmente. Quindi stigmatizzata: è una grandissima minchiata.

maramaus | 12/08/2009 ore 12:04:07

 

Il problema è la visibilità che viene data a questi leghisti. In effetti, leggendo RA e poi, per curiosità, la notizia apparsa su Repubblica on line, mi viene da pensare che alcuni non hanno bisogno di ricorrere a droghe pesanti per andare fuori di testa.
Però, perchè dare voce a questi ebefrenici? Solo perchè è estate e come di ce RA i quotidiani boccheggiano come carpe in un ruscello qusi secco?

Max | 12/08/2009 ore 11:53:09

 

Roberto Saviano: dico no alla politica che non parla più di mafia:

Quella di Saviano è una storia di paradossi. Con il suo libro ha avuto fama, celebrità. Con il suo libro ha perso il resto, la libertà personale, la possibilità di vedere il mondo con i propri occhi. «È come se mi sentissi sempre in colpa» sintetizza così il suo stato d'animo, come se qualcuno andasse da sua madre a chiedere «cosa ha fatto tuo figlio?» (…) Si vince o si perde nei piccoli paesi, dove il clientelismo è l'unica moneta corrente. Si vincono le elezioni per bollette pagate, cellulari regalati, di questo bisogna parlare. La vera sfida sarebbe quella di non svendere il voto. E alzare la voce, denunciare». E invece? «Il grande silenzio. La mafia è la più grande azienda italiana, il suo giro d'affari è il triplo di quello della Fiat. È innaturale che non se ne parli in campagna elettorale. Ma è così. Al massimo qualche cosa simbolica, una celebrazione, qualche commemorazione. Una rimozione bipartisan». (…) Si è chiesto il perché? «È un tema pericoloso sul piano della comunicazione. Se qualcuno parla di mafia, molta gente pensa che si stia occupando soltanto di una parte ben circoscritta del Paese, che si interessi di cose ai margini, lontane. Nessuno è riuscito a far passare l'idea che la mafia sia qualcosa che riguarda anche Milano, Parma, Roma, Torino. È tornata ad essere un fatto esotico, lontano, noioso». (…) Quando ha scritto Gomorra, cosa si aspettava? «Confesso l'ambizione. Volevo fare un libro che davvero cambiasse le cose. All'inizio, la camorra lo ignorò. I miei problemi cominciarono verso le centomila copie. La gente pensa che io sono come Salman Rushdie, colpito da una fatwa della camorra. Ma non è così. Lui rischia per quel che scrive, io perché mi leggono. Non è Saviano ad essere pericoloso, ma Gomorra e i suoi lettori». (…) Il disinteresse della politica rende più difficile la sua situazione? «Acuisce la solitudine, questo sì. Gomorra ha fatto sì che la letteratura diventasse un problema per la mafia. Parlarne è un modo per fermarli. Perché la politica non fa lo stesso? È come se questo paese non accettasse di essere raccontato così. Ma è il silenzio che ci distrugge».

tamara | 12/08/2009 ore 11:15:29

 

Da Repubblica ed. di Palermo del 12/8: "Il rilevamento dell'Istat segnala l'impietosa situazione dell'Isola. Otto province su nove restano sotto la soglia del 15% della raccolta differenziata, quando la media nazionale è del 28,5%, in crescita di tre punti sul 2007. Messina (3,1%) ultima tra le città d'italia, mentre Palermo (4,6%) è al terz'ultimo posto, peggiore tra i grandi capoluoghi"
Per me questo fa parte della arretratezza socio culturale della Sicilia che è, da quando esiste, la culla della mafia. Essa lo è anche perchè, e tutti i siciliani lo sanno benissimo, la terra della mentalità mafiosa che ha anche chi parcheggia la macchina fregandosene del prossimo. Esempio:"scusi, ma che fà, fuma in ospedale?", risposta:"Picchi' tu cu sì?Chi fai u controllori?Cerca di iritinni prima ca ti tumpulio"
Questa è la base del pensiero mafioso.

Max | 12/08/2009 ore 10:09:20

 

Maramaus, non sarebbe la Rai.
Sirenetta: ho passato la prima parte della mattinata a cercare queste reazione di Lombardo e Borsellino sul sito di livesicilia. Se ci sono, sono nascoste benissimo.

roberto alajmo | 12/08/2009 ore 09:59:44

 

Ho visto, seguito e apprezzato a Linea Notte (tigì tre) Iko (che si affaccia raramente su questo forum; per adesso è leggibile su Chi legge, chi scrive, il suo bel testo): bravissima, disinvolta, molto televisiva. Fossi il direttote del tg3 la valorizzerei anche nelle ore diurne.

maramaus | 12/08/2009 ore 08:30:04

 

scusa, Romp, ma io su livesicilia qui http://www.livesicilia.it/2009/08/10/ecco-la-sicilia-culla-della-mafia/
leggo cose differenti sulle reazioni di rita borsellino e raffaele lombardo, rispetto a quelle da te riportate... c'è forse qualche ltro articolo che mi sfugge?
p.s.: RA, sulla destra rispetto all'articolo su Strano c'è un elenco di articoli correlati :)

lasirenetta | 12/08/2009 ore 08:10:04 | @

 

Mi mandi il link, Romp? Io sul sito non riesco a trovare altro che Strano che la mette sul piano della ripicca infantile.

roberto alajmo | 12/08/2009 ore 07:36:49

 

RA: "Peccato che nessuno dei commentatori si soffermi su un altro aspetto della questione: oltre che volgare, strumentale e banalizzante, l’affermazione è anche vera o no?"
Livesicilia: "Raffaele Lombardo e Rita Borsellino si arrabbiano. Ma perché, non è vero?"
Tanto per dare a Cesare...

Rompsicilia | 12/08/2009 ore 03:22:16 | @

 

Eliana ha trovato il modo piu poetico per spiegare le cose.

Max | 11/08/2009 ore 21:05:41

 

Un turista che arriva per la prima volta in Sicilia, e si trova in una situazione come quella descritta da Roberto, pensa che forse sia stato un caso, un errore, o un piccolo mal funzionamento dell'organizzazione.
Poi inizia il suo tour e si accorge che il disagio vissuto al porto è la regola, e trovare qualcosa che funzioni per come deve funzionare (i mezzi pubblici, la pulizia della città, i parcheggi liberi non presidiati dagli esattori del pizzo delle strade...), quella sì che è l'eccezione!
Il turista si riempie gli occhi di bellezze stupende e mal tenute, passeggia tra le vie storiche che ormai di storico hanno anche il fetore dell'immondizia, vive con stupore le piccole grandi contraddizioni di questa città, e se ne va chiedendosi perchè i suoi abitanti non facciano nulla per far diventare Palermo una vera capitale europea.
Gli impresari interessati ad investire in Sicilia vorrebbero delle garanzie che nessuno può loro dare, e così, se ne vanno altrove a creare sviluppo.
Non ho una conclusione per questa accozzaglia di pensieri sparsi, e mi vengono in mente solo le parole di Foscolo :"Anche la Speme,
ultima Dea, fugge i sepolcri: e involve
tutte cose l'obblío nella sua notte". Spero che la Speranza non si sia stancata di abitare questi luoghi, ma se lo fosse, spero che dopo la notte compaia un'alba nuova e rigeneratrice

Eliana | 11/08/2009 ore 20:43:25

 

@antonio 2: allora partecipa in modo non atrofizzante o eutrofico(come si dice più correttamente in biologia) ed illuminaci

max | 11/08/2009 ore 19:51:17

 

Se posso... mi pare che ogni tanto fra i commentatori ci si innamori della discussione sulla discussione e per la discussione, con qualche punta di vittimismo. Il risultato è che si atrofizza il dibattito sugli argomenti del giorno.

antonio 2 | 11/08/2009 ore 19:17:03

 

Sai a cosa mi hai fatto pensare, Max? Ai periodici appelli rivolti ai potenziali investititori: Venite in Sicilia!
E quando poi non vengono, tutti a chiedersi: ma come mai?
Per non dire di quando vengono, e si scopre che anche le imprese del nord, nel loro piccolo, si arrangiano.

roberto alajmo | 11/08/2009 ore 16:53:09

 

Per intervenire sull'ultima riflessione di RA, mi sembra doveroso ricordare alcuni aspetti. Utilizzero', pero' esempi che porranno dei quesiti essi stessi.

1) L'Algarve è una bella regione che si trova a sud in Portogallo. Ha un clima abbastanza simile alla Sicilia, forse è un pò più ventoso per la vicinanza dell'Oceano. A differenza della Sicilia, però, non ha le stese bellezze storiche e culturali, anzi è francamente povero. Ha però una quantità di campi da golf, bellissimi(ci sono stato lo scorso anno) da Faro a Sagres.E' divenuta meta per tutto l'anno di turisti golfisti che vengono dal Regno Unito, dall'Irlanda, dalla Germania e dall'Olanda. Il perchè si capisce: in questi paesi il clima fa schifo per la maggior parte dell'anno e con i voli low-cost e bizzeffe di pensioni e bed & breakfast a buon mercato ci si può andare spesso.
Perchè in Sicilia che ha un clima stupendo e si potrebbe giocare benissimo a golf tutto l'anno di campi ce ne sono solo 2? Perchè il terzo campo, per capirci quello di Sciacca è stato oggetto di sabotaggio(hanno versato un diserbante sui greens)?

2) Un mio caro amico, piccolo industriale, mi ha telefonato 4 anni fà e mi dice:" sai Max,siccome mi sono trasferito a Bologna, perchè non ci vediamo?". Io gli ho chiesto: "come ti sei trasferito a Bologna? E la fabbrica?" E lui:" sai, qui' me la passo molto meglio. E' più semplice lavorare e nessuno ti chiede niente...."
Perchè il mio amico ha trasferito armi, bagagli e ditta al nord Italia dopo anni di sacrifici fatti da suo padre?

Max | 11/08/2009 ore 16:24:52

 

Scusate, nell'invio qualcosa è andato storto :-)
Ecco il link del disegno:
http://4.bp.blogspot.com/_8TJ2eE1Li-I/ShXdaPBACwI/AAAAAAAAA3U/IvL1ElhFUhU/s400/elephant+in+the+sitting+room.png

tamara | 11/08/2009 ore 14:20:06

 

Inerente al penultim’ora: “Il buon nome della Sicilia”

C’è un elefante nella stanza. Occupa il nostro spazio. La nostra stanza. Con la sua mole ci impedisce di uscire. Un pezzo di proboscide gli esce fuori dalla porta. Una zampa fuori dalla finestra.
Nella nostra stanza c’è un elefante spaparanzato che mangia, beve e s’ingrassa.
A me fa arrabbiare l’elefante nella stanza, e vorrei capire: come ha fatto ad entrarci, questo elefante nella nostra stanza?

L’elefante nella stanza:
http://4.bp.blogspot.com/_8TJ2eE1Li-I/ShXdaPBACwI/AAAAAAAAA3U/IvL1ElhFUhU/s400/elephant+in+the+sitting+room.png

tamara | 11/08/2009 ore 14:11:01

 

ma qui puoi farlo, almeno così mi pare

ps
pensa che anche la parolina di marco è d'accordo: dice Potabile!

fara | 11/08/2009 ore 13:09:56

 

Si Fara, è vero, me ne ero già accorto da tempo...

Lello | 11/08/2009 ore 12:49:50

 

Lello, non è così scontato, il potersi espirmere...

fara | 11/08/2009 ore 12:39:22

 

Fara tutti possiamo esprimerci, sta a vedere come...
In un forum, in un blog, in un bar, in un fan club, tutti dovrebbero avere la possibiltà di scambiarsi reciprocamente e civilmente le proprie idee.
E'bello affrontare tutti i temi, da quelli frivoli a quelli seri.

Lello | 11/08/2009 ore 12:29:13

 

@ lello
In questo "forum" e ringrazio sempre Roberto Alajmo per non averlo trasformato in un comune blog, Tutti, dico tutti, possiamo esprimerci e visto che ti sono piaciuta ti invio un " Viva L'Italia" ( alaborato da di Vito Ricci)


Viva l’Italia, l’Italia disperata
L’Italia dei precari, l’Italia dimenticata
L’Italia della povera gente
Viva l’Italia, l’Italia che non mente
Viva l’Italia, l’Italia solidale... Visualizza altro
l’Italia che è sempre uguale
l’Italia del Grande Fratello
Viva l’Italia, l’Italia di Fiorello
Viva l’Italia, l’Italia della TV spazzatura
L’Italia di Simona Ventura
L’Italia che non torna indietro
Viva l’Italia, viva l’Italia di Antonio Di Pietro
Viva l’Italia, l’Italia che resiste
L’Italia della sinistra che non esiste
Viva l’Italia dei grandi campioni
L’Italia di Berlusconi
L’Italia che se ne fotte
Viva l’Italia delle veline e delle mignotte
Viva l’Italia, l’Italia della magistratura
L’Italia metà democrazia e metà dittatura
L’Italia della ronde e degli squadroni
L’Italia di Bossi e di Maroni
Viva l’Italia della monnezza
Viva L’Italia, L’Italia senza tristezza

fara | 11/08/2009 ore 11:29:53

 

A ri-grazie Roberto anche per il benvenuta. Lo so non sono assidua nei commenti ma ti leggo sempre così come leggo cosa scrivono i tuoi ospiti. E' da un po' che volevo chiederti: Quest'estate niente letture itineranti come quella volta del Repertorio dei pazzi di Palermo a Palazzo Duchi di S.Stefano di Taormina?

MissK | 11/08/2009 ore 10:54:43

 

@Fara
Concordo con te al 100%. Hai scritto un ottimo intervento.
Finalmente viene affrontato un argomento serio...
Grazie.

Lello | 11/08/2009 ore 10:33:35

 

Grazie a te, MK. E benvenuta, anzi.

roberto alajmo | 11/08/2009 ore 10:32:10

 

@Fara: Leggendoti ho imparato a conoscerti....anche le mie domande erano sarcastiche. Purtroppo ho la coscienza che, per dirla alla sicula e non so se dalle tue parti si dice ma il senso è chiaro, siamo 'a manu di zzarrabbàini' senza scrupoli e dignità e non so certamente suggerire soluzioni poiché sembriamo tanti tonni dentro una tonnara.
Grazie a Roberto per l'ospitalità e per gli spunti di riflessione e grazie a te per l'attenzione.

MissK | 11/08/2009 ore 10:30:20

 

Grande Fara!

Paola | 10/08/2009 ore 22:26:22

 

Lo so che non è molto in tema con il forum ma le gabbie salariali e la voglia che Bossi ha di diminuire i salari al sud non mi lascia indifferente. Anche se sono la prima a condannare i nostri comportamenti "mafiosi" e i nostri sperperi.
Io posso dire solo che qui da noi, in Sicilia, da cittadini, paghiamo l'acqua 1.34 al metro cubo contro una media italiana di 1.25, che paghiamo in media la benzina 1.321 euro contro una media italiana di 1.319 (milano fa 1.229) , che il costo del denaro qui da noi è superiore (7.5% contro il 5.1% della lombardia) , che noi paghiamo 677 euro di Tarsu e irpef contro i 478 di Milano, che i libri per un liceo mi costano in media 385 euro contro i 325 della lombardia, che le assicurazioni in media sono 593 euro contro i 500 della lombardia. Non parlo della sanità dove io pago tutto e loro niente.

Se si adeguano i salari al costo REALE della vita io ci sto. Il "nostro" salario aumenterebbe. Se lo adeguano solo all'affitto di una casa in via Montenapoleone rapportato all'affitto di un catoio, non ci sto!

fara | 10/08/2009 ore 22:00:47

 

ps
"invidio" in senso positivo

fara | 10/08/2009 ore 18:57:34

 

@missK
Scusa, probabilmente tu non mi conosci e non sai che il sarcasmo è la mia arma. Spesso mi succede di essere fraintesa da chi non mi conosce in questo forum. Ma io non sono uno scrittore e il sarcasmo non so farlo trasparire. E' l'unica cosa che invidio al padrone di casa: saper scrivere

fara | 10/08/2009 ore 18:55:00

 

@fara:E' come dire che questa cosa è diventata il punto di forza di una campagna di marketing turistico per promuovere una regione che non decolla? Porterà ricchezze a tutti come ne ha portate ai mafiosi e a tanti politici? E la cultura, l'arte e la buona volontà di molti siciliani è derivata dal malaffare? Senza di esso non sarebbe mai venuta fuori? Può venire questo dubbio! Io sono ancora pensosa....si ancora

MissK | 10/08/2009 ore 17:44:39 | @

 

E' una pubblicità sincera. Noi questo abbiamo! Pubblicizziamo l'unica cosa che abbiamo saputo produrre ed esportare in tutto il mondo.
Un grande museo sulla più grande multinazionale del crimine organizzato: luoghi, biografie con supporto fotografico, intrecci politici e diplomatici, filmografia, mappe territoriali interne ed estere tramite google earth, giro d'affari, investimenti, ecc. ecc.

fara | 10/08/2009 ore 17:24:41

 

Ma, esattamente, cosa dice questo depliant?

Da quello che dici tu, roberto, sembrerebbe una mera descrizione. Se è così, d'accordo con te. Ovviamente. Da quello che ho letto, invece - su Repubblica - sembrerebbe quasi che il fatto di essere definita "culla della mafia" venga proposta quasi come attrazione turistica e quindi fonte di potenziale lucro. Beh, in questo caso anche io che non amo lo sdegno "a gettone", qualche dubbio lo avrei. Un po' come se un'agenzia mi proponesse un tour per la città di Palermo, a base di luoghi del delitto. Mafiosi, ovviamente.

Detto questo, poi, per rispondere alla tua domanda: lo sappiamo tutti quale sia il problema della sicilia, anche a distanza di centinaia di km... il c-traffico! O no? ;-)

teresa de masi | 10/08/2009 ore 16:52:25

 

Mi meraviglio, anche che il governatore Lombardo si sia scandalizzato. Ma di che vi meravigliate? E Toto' Riina detto u curtu, Bernardo Provenzano, Michele Greco detto il papa, Pippo Calo', Giovanni Brusca eccetera che sono milanesi? Giovanni falcone e Paolo Borsellino sono stati ammazzati forse da una banda di slavi?

Max | 10/08/2009 ore 16:40:19

 

petizione popolare per la trasparenza nella gestione del Teatro Stabile di Palermo, il Biondo.
A fronte dei svariati milioni di euro ricevuti dalle autorità pubbliche, non è compresibile come i migliori autori palermitani, come Emma Dante (prossima regista della prima della Scala) o Davide Enia, non trovino spazio...
Questo è il link per la sottoscrizione della petizione http://www.firmiamo.it/petizioneperlagestionedelteatrostabiledipalermo

vitalba | 10/08/2009 ore 15:31:22

 

Grazie della memoria, Fara. Fa una certa contraddittoria impressione essere profeta di sventure.

roberto alajmo | 10/08/2009 ore 10:46:40

 

A proposito di gabbie salariali e di piani Marshall per il sud, mi viene in mente una penultim'ora di qualche tempo fa in cui Ra citava i famosi capponi di Renzo Tramaglino. Bene ora i tacchini sono stati ingabbiati, forse per farli ingrassare prima di farli arrosto

fara | 10/08/2009 ore 10:40:03

 

e per adesso becchiamoci l'aumento dell'addizionale comunale dell'irpef per decreto del presidente del consiglio...
parapà...
http://www.youtube.com/watch?v=h4bB_mN8dUY

federico | 09/08/2009 ore 20:38:04

 

Robbbbbertooo! a quando i pazzi di palermo a lampedusa?

Paola | 09/08/2009 ore 19:55:34

 

A parte il "meglio tardi che mai" che mi pare scontato, rimane un fatto: l'essere costretto a vivere sotto scorta. Non basta questo, a fugare dubbi? Sarò pure estranea alla vostra terra fino al punto da non saper e non poter giudicare, ma a me viene in mente una bomba, degli scogli, una casa al mare. E persone che arrivarono a sostenere che fosse tutto un falso.

Col senno di poi sappiamo che fu un tentativo di delegittimazione: sicuri che non ce ne sia anche ora uno in corso verso chi,ora, ha scelto altre strade rispetto al passato?

teresa de masi | 09/08/2009 ore 16:21:12

 

@maramaus:
/"quartiato": traduzione per Tamara: guardingo

L’ho trovato un pensiero davvero carino, la tua traduzione per i non ‘siculi’ del forum, come me appunto, grazie Maramaus! Se non avessi tradotto, avrei pensato all’italiano “quartato” e ti avrei immaginato bello ROBUSTO che svolti a sinistra :-D
Allora… guagliò, statte accuorto ;-)
(adoro le lingue…)

@giorgio
/Il senso profondo potrebbe essere: "oggi, svoltare a sinistra può essere molto pericoloso"!

Non ci avevo pensato a questa ulteriore possibilità di interpretazione della mia parabola, e mi è piaciuta parecchio… complimenti, Giorgio ;-)

tamara | 09/08/2009 ore 13:10:02

 

Ci conto, Ale. Intanto fai le veci di assessore alla cultura e di lettrice preferita. Con menzione speciale al musicista del duo.

Daniela | 09/08/2009 ore 12:42:11

 

...marcello alajmo all'organetto.

A.S. | 08/08/2009 ore 21:39:13

 

Un saluto agli amici del Forum da Lipari, dove i fratelli Alajmo stanno per esibirsi in una bellissima performance.
Daniela, ti sto già organizzando una replica in privato. :-)

L'Associazione IDee in collaborazione con l'Albergo Casajanca e con spazio aperto artecontemporanea inaugura la stagione 2009 sabato 08 agosto alle ore 22.00 con Roberto Alajmo e "Pazzi di Palermo" narrazione per voce e organetto.

A.S. | 08/08/2009 ore 21:38:00

 

Io sono stata sempre una frequentratrice occasionale, anche perché il ristorante era caruccio.
la mia frequenza é rimasta eguale senza giudizi di parte.

Uma | 08/08/2009 ore 21:10:15 | @

 

Bilancio comune di Palermo.
le voci maggiori? Dipendenti di comune e municipalizzate.
la voce minore? cultura.
Presto detta la logica.

Uma | 08/08/2009 ore 21:08:19 | @

 

Un mese fa circa con alcuni colleghi fiorentini eravamo a Palermo per un'iniziativa sindacale e una sera siamo stati alla focacceria a mangiare, seduti di fronte a quella splendida chiesa di S.Francesco. Da "turisti" abbiamo voluto dare il nostro contributo, spero che la tua sia solo un'impressione. Tocca ai palermitani tenere in vita la speranza giorno per giorno.

Gianluca | 08/08/2009 ore 20:55:38

 

@uma
Lascio la parola ai palermitani su questo. Ma io una cosa l'ho notata. Tre anni fa, non ho trovato posto. Due anni fa, ho trovato posto solo prenotando. Quest'anno, invece, vero è che Vincenzo mi aspettava e mi aveva riservato un tavolo accanto a lui nella zona ristorante (o wine bar? boh, quella piu' "riservata") ma la focacceria non e' mai stata piena, durante tutta la serata, come la ricordavo io. Il giorno dopo ci sono ritornata - confesso, sono panecameusa maritata dipendente ;-) - e mi sono seduta dentro senza problemi.

La cosa mi ha lasciato un po' perplessa in effetti. Ne ho ricavato l'impressione, spero sbagliata, di una clientela diminuita.

Attendo, speranzosa, una smentita dai palermitani.

teresa de masi | 08/08/2009 ore 20:05:19

 

A teresa De Masi
Ho ascoltato un'intervista a Conticello su tg2.
Dove raccontava che dopo aver denunciato gli estortori, la presenza nel suo locale di certi imprenditori locali o di alcuni professionisti locali era notevolmente dimunuita.
A me fa specie questo.
Significa che il sistema di relazioni é forte con la classe borghese, professionale ed imprenditoriale, se ho capito bene.

Uma | 08/08/2009 ore 19:46:20 | @

 

A proposito della penultimora odierna, mi piace dire che Enrico Bellavia è un giornalista di rara bravura. Uno di quelli che leggi volentieri sempre e che vale l'acquisto del giornale in edicola.

maramaus | 08/08/2009 ore 14:52:42

 

Bello, Sisifo. Ho letto mentre ascoltavo il Chisciotte di Guccini. In fin dei conti, due "sogni matti" che si assomigliano. Di quelli di cui sarebbe bene tenere sempre a mente l'esistenza.

Invincibili, ambedue. Anche se non nel senso più classico del termine.

Ecco, si', la prossima volta che tornerò in Sicilia me lo terrò in mente. Anche perche' un "sogno matto" sta iniziando a frullare per la testa anche a me, grazie a questi pensieri estemporanei. Una ricerca fotografica a caccia del "sorriso di Sisifo", il sorriso di chi, nonostante tutto, pensa ancora di resistere. Ci voglio pensare su, chissà che non ci riesca davvero a realizzarlo...

Grazie RA (roberto?). Mi hai inaspettatamente regalato un "sogno matto". Quelli che continuo a preferire. Anche perche' sermpre piu' rari, purtroppo.

teresa de masi | 08/08/2009 ore 13:48:05

 

Non ci arrendiamo, teresa. Sisifo era nato in sicilia.

RA | 08/08/2009 ore 13:32:12

 

IL BILANCIO DEL COMUNE DI PALERMO IN "PILLOLE"

Nota sul Bilancio preventivo 2009 del Comune di Palermo

Il Comune di Palermo parte con una situazione di vantaggio in quanto dispone di una massa di trasferimenti dallo Stato e dalla Regione, notevolmente superiore a quella di Torino (circa 150 milioni in più, il doppio in termini pro-capite). “Brucia” questo vantaggio nella gestione del Bilancio, sia in termini di entrate che di uscite.

Incassa, infatti, circa 550 milioni in meno in termini di entrate tributarie ed extra tributarie e qui si registrano le prime pesanti anomalie. Se questo è infatti spiegabile per l’IRPEF che vede una situazione di ricchezza notevolmente superiore a Torino rispetto che a Palermo, ed è parzialmente spiegabile per l’ICI, dove, però, già comincia a pesare l’evasione, è del tutto inconcepibile per tasse quali la TOSAP (occupazione di suolo pubblico) e quella sulla pubblicità o la stessa riscossione delle multe che vede (a parità di legislazione) i palermitani pagare ben 40 milioni di euro in meno l’anno). Gli incassi del Comune di Palermo sono a livelli ridicoli e lasciano trasparire qualcosa di più grave che la stessa “normale” evasione fiscale.

Discorso a parte per la TARSU dove si conferma l’altissimo livello di contribuzione dei palermitani (ben 30 euro in più pro-capite) e questo ak netto dello stesso mancato incremento.

Anche sul versante delle uscite emergono notizie interessanti: innanzitutto le spese per il personale non sono poi così catastrofiche come le si fa apparire: in termini assoluti Palermo spende 100 milioni in meno di Torino anche se la spesa pro-capite è di 12 euro in più rispetto al capoluogo piemontese. Palermo quindi spende, all’incirca, “solamente” 70 milioni in più del dovuto. Questo è riconducibile al (per ora) basso costo dei precari stabilizzati. Tutt’altro è il discorso se ci si riferisce al rendimento di questo personale, ma questo è un altro capitolo.

La vera e propria “debacle” la si ha sulle ex-municipalizzate che costano una vera e propria barca di soldi: circa 20 milioni in più in termini assoluti (tenendo conto che alle uscite di Torino vanno sottratti i dividendi che le aziende riescono a dare al Comune) e ben 110 milioni in più se facciamo il conto sulla spesa pro-capite. Facciano poi i cittadini le loro considerazioni su quale resa ha questa spesa in più rispetto alla città piemontese.

Infine gli investimenti dove il confronto è davvero impietoso: a Palermo si registra una spesa di 440 milioni in meno rispetto a Torino, dove il Comune è impegnato a realizzare, anche con risorse proprie, importanti opere infrastrutturali quali le nuove linee metropolitane.

Alla luce di questi dati si può tranquillamente dire che è tutta la politica finanziaria del Comune che deve essere rivista, in un nuovo Patto con i cittadini che si dia l’obiettivo, a breve, medio e lungo termine, di una nuova politica fiscale, più equa e mirata, e di una qualificazione della spesa, che oggi è dispersa in modo assolutamente controproducente.

Questo ci saremmo aspettati a partire dalla discussione del Bilancio e questo non è, ancora una volta, avvenuto.

Maurizio Pellegrino
Consigliere comunale PD , 7 agosto 2009



TABELLA 1
Il Bilancio del Comune in pillole (e il confronto con Torino)
dati in milioni di euro


PALERMO Abitanti 635.000 TORINO Abitanti 909.000

ENTRATE (1) (2) ENTRATE (1) (2)
Tributarie 227 36 Tributarie 441 49
Trasferimenti (da Stato e Regione) 594 94 Trasferimenti (da Stato e Regione 455 50
extratributarie e diverse 62 10 extratributarie e diverse 403 44
Alienazioni, riscossione crediti 179 28 Alienazioni, riscossione crediti 0
Accensione prestiti 267 42 Accensione prestiti 267 29
servizi conto terzi 141 22 servizi conto terzi 0
Dividendi dividendi 28 3
avanzo preced. 25 4 avanzo preced. 5 1

(1) MILIONI DI EURO
(2) ENTRATE PRO-CAPITE IN EURO


TABELLA 2 USCITE


PALERMO Abitanti 635.000 TORINO Abitanti 909000

USCITE USCITE
(1) (2) (1) (2)
Personale 342 54 personale 440 42
Beni e servizi 140 22 beni e servizi 245 23
Trasferimenti 39 6 trasferimenti 89 8
Servizi da Aziende 265 42 Servizi da Aziende 283 27
Spese per investimenti 269 42 Spese per investimenti 695 66

(1) MILIONI DI EURO
(2) SPESA PRO-CAPITE IN EURO


Tabella 3 – L’INCIDENZA DI ALCUNE TASSE

TARSU Abitanti pro-capite
PA 120000000 635000 189
TO 140000000 909000 154


ADDIZIONALE IRPEF

PA 24000000 635000 38
TO 62000000 909000 68


ICI
PA 55000000 635000 87
TO 155000000 909000 171

vitalba | 08/08/2009 ore 12:40:26

 

maramaus mi raccomando non vorrei che svoltando troppo a sinistra ti ritrovassi a destra :-)

vitalba | 08/08/2009 ore 12:32:39

 

>ecco spiegato perché l'economia in Sicilia è destinata a rimanere sottosviluppata in eterno.

Sono stata tre volte in Sicilia quest'anno e credo che ci tornerò ancora, entro la fine del 2009. Con la scusa di scattare foto, ho girato per la città, ascoltato voci, guardato occhi, condiviso sorrisi.

Belli, come quelli di Ignazio, il posteggiatore abusivo attore di Ciprì e Maresco. Ma anche molto seri, come quello di Vincenzo Corticello alla Foccacceria, che mi ha mostrato come fosse costretto a cenare, nel suo locale, seduto a fianco al tavolo della sua scorta.

Ho annusato anche profumi, però. Tra questi, anche qualcuno nuovo: come quello avvertito il 19 luglio in via d'amelio.

Su tutto questo, le parole che hai citato suonano come una condanna, attesa eppure dolorosissima. Ma io, testardamente, non voglio rassegnarmi alla parola "eterno". E, soprattutto, mi auguro che non lo facciate voi.

teresa de masi | 08/08/2009 ore 12:17:54

 


>Sono un collaborazionista e complice di sinistra a bello cuore

Questa è troppo bella. Se peremetti, Maramaus, me la segno per i momenti duri. Un mantra, che mi aiuti a liberare la mente dai pensieri negativi, quando - come spesso accade, ultimamente - mi capita di pensare che essere di sinistra equivalga ad essere degli sfigati. :)

teresa de masi | 08/08/2009 ore 12:01:24

 

Sono un collaborazionista e complice di sinistra a bello cuore. Svolto a sinistra, ma con prudenza (che non significa mancanza di coraggio: diciamo, "quartiato": traduzione per Tamara: guardingo).

maramaus | 08/08/2009 ore 11:09:38

 

Da oggi Maramaus essere "a bello cuore" potrebbe costarti caro: è entrato in vigore il pacchetto sicurezza per cui essere bisognosi d'aiuto, poveri e clandestini è reato penale e chi li aiuta è complice.
In compenso puoi tranquillamente aiutare Calderoli, Maroni o Bossi o lo stesso Berlusconi con una donazione.

fara | 08/08/2009 ore 10:52:09

 

Ho letto la parabola di tamara sul ciclista e l'automibilista.
Il senso profondo potrebbe essere: "oggi, svoltare a sinistra può essere molto pericoloso"!

giorgio | 08/08/2009 ore 10:38:10

 

Vorrei sintetizzare meglio il mio pensiero: non sgancio un euro per la scuola devastata. Pago già tutto (TUTTO il pagabile, anche quello che molti non pagherebbero sotto tortura) per tasse di ogni tipo. Non intendo pagare mezzo centesimo perché mafia e delinquenza comune possano divertirsi al loro luna-park improvvisato. Se mi trovo nei pressi di un ferito abbandonato dal cielo, lo aiuto a "bello cuore" (sono romantico, sentimentale ed emotivamente ricattabile).

maramaus | 08/08/2009 ore 08:58:01

 

Io sono uno di quelli che di solito leggono e non commentano.
Ma se per una volta posso permettermi, a parte gli interventi del padrone di casa che sono sempre interessanti, anche i commenti sono mediamente di alta qualità rispetto a quel che passa sui blog.
Un solo appunto: certe volte mi pare che qualcuno ne approfitti per regolare i conti con le proprie questioni private.

antonio | 08/08/2009 ore 07:09:16

 

@fara: la tua riflessione è, a dir poco, ineccepibile. Io lavoro in questi ambiti, ed ho la perfetta spiegazione a quanto tu sollevi come dubbio, peraltro lecito.
Per partecipare alla tua discussione, come esordio, ti prego di guardare la copertina del tuo passaporto. Capirai....

max | 07/08/2009 ore 20:33:33

 

ieri notte ad erice hanno dato fuoco ad una scuola

vitalba | 07/08/2009 ore 18:46:48

 

Io non ho mai capito perché un ospedale e istituto di ricerca PRIVATO come il San Raffaele, ad esempio, non solo viene profumatamente pagato per le sue prestazioni dalle regioni ( a scapito degli ospedali pubblici) ma viene anche sovvenzionato dalle elemosine dei cittadini di buon cuore.
In cosa consiste "l'essere privato" se poi le spese, per l'assistenza e per la ricerca, sono sostenute dai cittadini o con le tasse (statali, regionali, ecc) o con le elemosine?

fara | 07/08/2009 ore 17:54:50

 

C’è qualcuno nel forum che ha dubitato del fatto che tu Roberto interverresti in caso di pronto soccorso?
Cercare di spegnere un incendio, da soli, se non si è un pompiere, tuttavia bisognerebbe pure evitare di farlo, anche quando i vigili del fuoco tardano ad arrivare.

tamara | 07/08/2009 ore 16:31:19

 

Mi tocca specificare che in caso di emergenza sarei subito intervenuto per spegnere l'incendio alla Falcone. Così come interverrei in caso di pronto soccorso. Eviterei tuttavia di effettuare interventi a cuore aperto in mezzo alla strada, se il medico tardasse ad arrivare. I provocatori intelligenti sono quindi pregati di "intelligere" anche le provocazioni altrui.

roberto alajmo | 07/08/2009 ore 15:50:18

 

Il ciclista sta correndo sulla strada. Sta per attraversare a sinistra. Lì c’è la via che porta a casa sua. Fa un freddo cane. “Ancora una volta hanno sbagliato le previsioni del tempo!” rimugina fra sé, a quell’ora tarda della notte,tutto infreddolito. “Non avevano mica detto che sarebbe stato così freddo… Quei soliti imbroglioni!”
Dall’altra parte sta arrivando un’auto. Nera. A velocità regolare. L’autista vede il ciclista che comincia ad attraversare la strada. “Ma che fa quello? Non avrà mica intenzione di tagliarmi la strada?” si domanda l'automobilista. Il ciclista si accorge dei fari dell’auto che gli stanno venendo incontro. E frena. Frena. “Maledetta bicicletta, frena!” La bici è rimasta all’aperto nel parcheggio della stazione quella notte e la temperatura sotto zero gli ha gelato i freni. Sono bloccati. Come incollati.
L’automobilista potrebbe frenare. Eviterebbe sicuramente l’impatto. Ma pensa al codice stradale. “La precedenza ce l’ho io. IO ho diritto a passare. Io non frenerò. Rallenterò soltanto.” La botta è forte. Il ciclista vola in alto e cade dall’altra parte della strada. Morto. Sul colpo. Anche il casco aveva addosso.
Dopo ogni fine c'è un nuovo inizio? Non sempre, purtroppo. Dopo la fine a volte c’è solo la fine.

tamara | 07/08/2009 ore 14:37:30

 

Ho rimuginato a lungo sul modello di genitori che descrivi, Roberto, e ben prima del tuo quesito. E credo di poter dire di non appartenere a quella categoria. Il paragone, però non regge, secondo me. Io, spingo mia figlia a cammminare con le sue gambe ma lo faccio restando lì, accanto a lei, ad aiutarla a rialzarsi quando le capita di cadere. A spingerla ad avere fiducia in sè stessa quando pensa di non farcela. Ad abbracciarla, se si sente sola e sopraffatta dalla fatica.

Nel contesto di questo discorso, però, per continuare ragionare sulla tua metafora, abbiamo un bambino abbandonato a se stesso. Senza la figura del genitore accanto. A chi spetta questo ruolo? A Cammarata? Mi scapperebbe da ridere, se solo non ci fosse da piangere...

Il serpente, insomma, rischia d mordersi la coda: giusto, per quanto mi riguarda, non dare oboli - e non mi sento simile a Calderoli per questo - ma non ci si può fermare a questo. Altrimenti si rischia di abbandonare gli scolari della scuola distrutta a se stessi.

Il problema vero, quello di cui - non essendo palermitana - faccio fatica ad immaginare una soluzione è "che fare"? Ma qui, sbatto contro la mia impotenza mentale. Che però mi lascia un sogno: fatto di sorveglianza sul territorio, di teppisti scoperti e condannati a lavorare per rimettere a posto i danni combinati. Insieme ai loro genitori, colpevoli di negligenza (stavo scrivendo omessa custodia, ma non credo possa essere applicata ad esseri umani, sia pure teppisti e minorenni).

teresa de masi | 07/08/2009 ore 12:57:50

 

Buone notizie per la carta stampata: Murdoch ha intenzione di far pagare le news del web. E' sicuro, il magnate, che sarà imitato dagli altri editori. Masochismo on line.

maramaus | 07/08/2009 ore 12:56:00

 

Ricapitolando: c'è un ferito grave, me ne accorgo, il telefonino è scarico o non c'è campo, nessuno si ferma. Aspetto che muoia dissanguato?

maramaus | 07/08/2009 ore 12:39:10

 

Senza invenzione alcuna:
Il passante 1 (cioè io) torna a casa all'ora di pranzo, e trova il passante 2 (svenuto? ubriaco? di sicuro misero e malconcio) sdraiato sul marciapiede davanti la sua porta.
Il passante 1 (io) attraversa la strada e va dall'uomo in divisa di una delle forze di polizia italiane e lo informa: "Si, l'ho già visto, ho chiamato il 118".
Dopo un'ora il passante 1 (io) richiama il 118: "Si, abbiamo ricevuto la chiamata, probabilmente sarà un ubriaco, gli chieda se vuole essere soccorso, altrimenti facciamo un viaggio a vuoto".
Il passante 1 (io) incredulo: "Gli chiedo se vuole essere soccorso? ma se a malapena respira! Non ho idea di cos'abbia, non sono medico e non saprei cosa fare!"
Il 118: "Va bè, se non ci sono altre urgenze veniamo".

Un'altra ora dopo il passante 2 (svenuto/ubriaco) si rialza e si allontana.

Palermo, inverno 2009

Giuseppe | 07/08/2009 ore 12:37:15

 

resta il dubbio su cosa farà il famoso passante di mestre ps chiedo scusa, non mi sono trattenuto

macs | 07/08/2009 ore 12:30:17 | @

 

Purtroppo ha ragione fara. Il passante 3 fa quello che deve cioè chiamare chi è deputato al soccorso sul territorio.
Il passante 4 o 5, se facessero quello che dice maramau, farebbero correre un rischio gravissimo al passante 1 poichè non hanno nè le conoscenze ne i mezzi per poterlo stabilizzare sul posto prima di portarlo al pronto soccorso.
Che ciascuno si preoccupasse del suo lavoro....camperemmo meglio tutti

max | 07/08/2009 ore 12:11:42 | @

 

Il passante 4 o 5 addirittura porta il ferito in ospedale sperando che colà non vi siano magagne: cioè che i medici sappiano fare bene i medici.

maramaus | 07/08/2009 ore 11:43:53

 

Il Passante 3, chiama in sequenza il 118, il 112 e il 113.

fara | 07/08/2009 ore 11:41:33

 

Però non sta scritto da nessuna parte che vi sia una postazione sanitaria che presidi strade e autostrade ogni cinquanta metri.

maramaus | 07/08/2009 ore 11:34:42

 

Passante 1: "Aiutami, sto perdendo sangue".
Passante 2: "Senta, esistono le ambulanze per questo. Mica vorrà che con la mia solidarietà io copra le magagne della sanità pubblica?".
Passante1: "E io che faccio?".
Passante2: "Lei? Muoia pure in pace, caro...".
Ps. In fondo non siamo tanto diversi da Calderoli, anche se abbiamo maniere migliori.

Romp | 07/08/2009 ore 11:21:45 | @

 

Il mio amico Marco Brando, anche lui scrittore e giornalista, ha scritto un bel pensierino del mattino che condivido pienamente e che mi piace farvi conoscere:
QUANDO LEGGO SUI GIORNALI LE CRONACHE POLITICHE ITALIANE VORREI CHE ALLA FINE DEGLI ARTICOLI, COME CAPITA IN CODA A CERTI FILM, CI FOSSE SCRITTO: "OGNI RIFERIMENTO A FATTI REALMENTE ACCADUTI E A PERSONE REALMENTE ESISTITE O ESISTENTI E' PURAMENTE CASUALE".

fara | 07/08/2009 ore 10:08:57

 

Ho letto il testo di Di Girolamo che premetto non so chi sia, e lo condivido.
La penso allo stesso modo, questi appelli alla solidarietà civile ed alla contribuzione civile, nascondono l'inefficienza e/o la neghittosità dell'amministrazione centrale, chiamasi Stato, cui tutti devoliamo moltissimo, avendo, spesso, molto poco in cambio.
Se tutto andasse risolto con la contribuzione civile, con la solidarietà fra uguali, mi chiederei, paradossalmente a cosa servirebbe lo Stato, e le contribuzioni che a tutti son chieste perché si trasformino in nostri comuni servizi.
Neanche io ho donato niente e non per egoismo, ma anche per diffidenza, fra le altre cose (ormai é molto noto come gli importi di tante contribuzioni benefiche siano poi iniquamente ripartite).
Sull'accertamento di responsabilità e sulla richiesta dell'individuazione delle responsabilità (che in Italia sembra impossibile, perché chi ha firmato lo ha fatto, ma di fatto la responsabilità é sempre di un precedente responsabile che non si sa dov'é e che invece sostiene che la responsabilità é del nuoco, etc...) di certi abusi, inefficienze, leggerezze, inciuci, come vogliasi chiamarli.
Una volta rivestire un ruolo di rappresentante dello Stato era motivo d'orgoglio, adesso é diventato solo un alibi per chi é incapace di fare od utilizza la funzione in forma ed uso strettamente privato o corporativo.

Uma | 06/08/2009 ore 22:59:07 | @

 

daniela non lo so se la scuola come spazio debba diventare contenitore di molte funzioni.
Credo invece che possa essere importante che ci siano molti poli e molti luoghi con funzioni differenti. Non un'unica centrale di riferimento per diverse funzioni sociali nello spazio fisico della scuola.
IO ono agnostica peraltro, ma ho visto facendo un tirocinio per un'abilitazione che per esempio l'oratorio S. Chiara é un punto di riferimento per il quartiere. Molti ragazzi vanno lì a studiare dopo la scuola.
Avere dei luoghi 'salvifici', quasi di riparo, dove potere stare a svolgere le cose che ti interessano, credo sia importante, dove ci sono persone che non ti giudicano e non ti pressano e non ti costringono a niente che tu non desideri, ma che ti parlino e si mettano a disposizione per te, inizialmente senza chiedere niente.
Credo manchi questo.

Uma | 06/08/2009 ore 22:44:10 | @

 

Riporto in modo integrale uno scritto di Giacomo Di Girolamo, apparso poco tempo fa'.
Abbiate la pazienza di leggerlo, se non l'avete gia' fatto in altra occasione.

""MA IO PER IL TERREMOTO NON DO NEMMENO UN EURO..."

Scusate, ma io non darò neanche un centesimo di euro a favore di chi raccoglie fondi per le popolazioni terremotate in Abruzzo. So che la mia suona come una bestemmia. E che di solito si sbandiera il contrario, senza il pudore che la carità richiede. Ma io ho deciso. Non telefonerò a nessun numero che mi sottrarrà due euro dal mio conto telefonico, non manderò nessun sms al costo di un euro. Non partiranno bonifici, né versamenti alle poste. Non ho posti letto da offrire, case al mare da destinare a famigliole bisognose, né vecchi vestiti, peraltro ormai passati di moda.

Ho resistito agli appelli dei vip, ai minuti di silenzio dei calciatori, alle testimonianze dei politici, al pianto in diretta del premier. Non mi hanno impressionato i palinsesti travolti, le dirette no – stop, le scritte in sovrimpressione durante gli show della sera. Non do un euro. E credo che questo sia il più grande gesto di civiltà, che in questo momento, da italiano, io possa fare.

Non do un euro perché è la beneficienza che rovina questo Paese, lo stereotipo dell’italiano generoso, del popolo pasticcione che ne combina di cotte e di crude, e poi però sa farsi perdonare tutto con questi slanci nei momenti delle tragedie. Ecco, io sono stanco di questa Italia. Non voglio che si perdoni più nulla. La generosità, purtroppo, la beneficienza, fa da pretesto. Siamo ancora lì, fermi sull’orlo del pozzo di Alfredino, a vedere come va a finire, stringendoci l’uno con l’altro. Soffriamo (e offriamo) una compassione autentica. Ma non ci siamo mossi di un centimetro.

Eppure penso che le tragedie, tutte, possono essere prevenute. I pozzi coperti. Le responsabilità accertate. I danni riparati in poco tempo. Non do una lira, perché pago già le tasse. E sono tante. E in queste tasse ci sono già dentro i soldi per la ricostruzione, per gli aiuti, per la protezione civile. Che vengono sempre spesi per fare altro. E quindi ogni volta la Protezione Civile chiede soldi agli italiani. E io dico no. Si rivolgano invece ai tanti eccellenti evasori che attraversano l’economia del nostro Paese.
E nelle mie tasse c’è previsto anche il pagamento di tribunali che dovrebbero accertare chi specula sulla sicurezza degli edifici, e dovrebbero farlo prima che succedano le catastrofi. Con le mie tasse pago anche una classe politica, tutta, ad ogni livello, che non riesce a fare nulla, ma proprio nulla, che non sia passerella.

C’è andato pure il presidente della Regione Siciliana, Lombardo, a visitare i posti terremotati. In un viaggio pagato – come tutti gli altri – da noi contribuenti. Ma a fare cosa? Ce n’era proprio bisogno?
Avrei potuto anche uscirlo, un euro, forse due. Poi Berlusconi ha parlato di “new town” e io ho pensato a Milano 2 , al lago dei cigni, e al neologismo: “new town”. Dove l’ha preso? Dove l’ha letto? Da quanto tempo l’aveva in mente?

Il tempo del dolore non può essere scandito dal silenzio, ma tutto deve essere masticato, riprodotto, ad uso e consumo degli spettatori. Ecco come nasce “new town”. E’ un brand. Come la gomma del ponte.

Avrei potuto scucirlo qualche centesimo. Poi ho visto addirittura Schifani, nei posti del terremoto. Il Presidente del Senato dice che “in questo momento serve l’unità di tutta la politica”. Evviva. Ma io non sto con voi, perché io non sono come voi, io lavoro, non campo di politica, alle spalle della comunità. E poi mentre voi, voi tutti, avete responsabilità su quello che è successo, perché governate con diverse forme - da generazioni - gli italiani e il suolo che calpestano, io non ho colpa di nulla. Anzi, io sono per la giustizia. Voi siete per una solidarietà che copra le amnesie di una giustizia che non c’è.

Io non lo do, l’euro. Perché mi sono ricordato che mia madre, che ha servito lo Stato 40 anni, prende di pensione in un anno quasi quanto Schifani guadagna in un mese. E allora perché io devo uscire questo euro? Per compensare cosa? A proposito. Quando ci fu il Belice i miei lo sentirono eccome quel terremoto. E diedero un po’ dei loro risparmi alle popolazioni terremotate.

Poi ci fu l’Irpinia. E anche lì i miei fecero il bravo e simbolico versamento su conto corrente postale. Per la ricostruzione. E sappiamo tutti come è andata. Dopo l’Irpinia ci fu l’Umbria, e San Giuliano, e di fronte lo strazio della scuola caduta sui bambini non puoi restare indifferente.

Ma ora basta. A che servono gli aiuti se poi si continua a fare sempre come prima?
Hanno scoperto, dei bravi giornalisti (ecco come spendere bene un euro: comprando un giornale scritto da bravi giornalisti) che una delle scuole crollate a L’Aquila in realtà era un albergo, che un tratto di penna di un funzionario compiacente aveva trasformato in edificio scolastico, nonostante non ci fossero assolutamente i minimi requisiti di sicurezza per farlo.

Ecco, nella nostra città, Marsala, c’è una scuola, la più popolosa, l’Istituto Tecnico Commerciale, che da 30 anni sta in un edificio che è un albergo trasformato in scuola. Nessun criterio di sicurezza rispettato, un edificio di cartapesta, 600 alunni. La Provincia ha speso quasi 7 milioni di euro d’affitto fino ad ora, per quella scuola, dove – per dirne una – nella palestra lo scorso Ottobre è caduto con lo scirocco (lo scirocco!! Non il terremoto! Lo scirocco! C’è una scala Mercalli per lo scirocco? O ce la dobbiamo inventare?) il controsoffitto in amianto.

Ecco, in quei milioni di euro c’è, annegato, con gli altri, anche l’euro della mia vergogna per una classe politica che non sa decidere nulla, se non come arricchirsi senza ritegno e fare arricchire per tornaconto.
Stavo per digitarlo, l’sms della coscienza a posto, poi al Tg1 hanno sottolineato gli eccezionali ascolti del giorno prima durante la diretta sul terremoto. E siccome quel servizio pubblico lo pago io, con il canone, ho capito che già era qualcosa se non chiedevo il rimborso del canone per quella bestialità che avevano detto.

Io non do una lira per i paesi terremotati. E non ne voglio se qualcosa succede a me. Voglio solo uno Stato efficiente, dove non comandino i furbi. E siccome so già che così non sarà, penso anche che il terremoto è il gratta e vinci di chi fa politica. Ora tutti hanno l’alibi per non parlare d’altro, ora nessuno potrà criticare il governo o la maggioranza (tutta, anche quella che sta all’opposizione) perché c’è il terremoto. Come l’11 Settembre, il terremoto e l’Abruzzo saranno il paravento per giustificare tutto.

Ci sono migliaia di sprechi di risorse in questo paese, ogni giorno. Se solo volesse davvero, lo Stato saprebbe come risparmiare per aiutare gli sfollati: congelando gli stipendi dei politici per un anno, o quelli dei super manager, accorpando le prossime elezioni europee al referendum. Sono le prime cose che mi vengono in mente. E ogni nuova cosa che penso mi monta sempre più rabbia.

Io non do una lira. E do il più grande aiuto possibile. La mia rabbia, il mio sdegno. Perché rivendico in questi giorni difficili il mio diritto di italiano di avere una casa sicura. E mi nasce un rabbia dentro che diventa pianto, quando sento dire “in Giappone non sarebbe successo”, come se i giapponesi hanno scoperto una cosa nuova, come se il know – how del Sol Levante fosse solo un’ esclusiva loro. Ogni studente di ingegneria fresco di laurea sa come si fanno le costruzioni. Glielo fanno dimenticare all’atto pratico.

E io piango di rabbia perché a morire sono sempre i poveracci, e nel frastuono della televisione non c’è neanche un poeta grande come Pasolini a dirci come stanno le cose, a raccogliere il dolore degli ultimi. Li hanno uccisi tutti, i poeti, in questo paese, o li hanno fatti morire di noia.
Ma io, qui, oggi, mi sento italiano, povero tra i poveri, e rivendico il diritto di dire quello che penso.
Come la natura quando muove la terra, d’altronde."


Giacomo Di Girolamo

max | 06/08/2009 ore 19:57:13 | @

 

Immaginate uno di quei genitori che corrono sempre in soccorso del figlio ogni volta che cade. Che gli ricomprano un giocattolo ogni volta che se ne rompe uno. Che lo conosolano quando piange.
Prima o poi quel genitore morirà, o si stancherà. E cosa ne sarà del bambino?
Ecco.

roberto alajmo | 06/08/2009 ore 15:20:58

 

@roberto, d'accordo con daniela. Può essere una strada, certo, ma non ti pare un tantino rischiosa? Preso già atto in passato che tu sei più ottimista di me, cosa pensi davvero in proposito? Da non palermitana sono curiosa... pensi davvero possa funzionare?

@daniela. Ovvio che in un mondo "giusto" la mia adozione a distanza non avrebbe motivo di essere. Ma io ho scritto del perchè ho scelto di farla: è stata una scelta tutt'altro che generosa, nonostante le apparenze. Come genitore, infatti, credo di essere responsabile dell'educazione "sentimentale" di mia figlia (meno di nove anni). Banalizzo, per problemi di spazio, ma uno degli obiettivi che tenterò di raggiungere nel percorso che divideremo insieme sarà quello di insegnarle ad essere felice. Non è detto che ci riuscirò, ma intendo provarci. E, sotto questo aspetto, il confronto reale con una realtà tanto diversa dalla sua credo mi possa aiutare parecchio. Spero insomma di riuscire ad insegnarle ad apprezzare pienamente quello che ha. A non considerare nulla per scontato, nè dal punto di vista materiale nè immateriale. Già il solo fatto di sapere che non tutti i bambini abbiano in casa un rubinetto da cui attingere acqua, ma devono fare dei km ogni mattina per andarla a prendere, credo le abbia insegnato un rispetto per la natura non comune tra i bambini della sua età (non comune neanche tra i genitori, purtroppo). Non solo: le ha anche regalato la consapevolezza di essere una bimba fortunata.
E, soprattutto, la gioia di sentirsi tale.

ps. ho appena visto su fb un video sulla scuola Falcone... terribile! :(

teresa de masi | 06/08/2009 ore 14:52:46

 

Io, come ho scritto sul tuo fb, non do una lira perchè sono stanco di questo clima di abbandono per il quale nessuno ha colpa.
Crollano le case in Abruzzo? Fatalità. Chaimiamo a raccolta gli italiani brava gente che cacceranno fuori i soldi (per l'ennesima volta) e tutto s'aggiusta. E invece le colpe, per l' Abruzzo, cosi come per l'abbandono in cui è evidentemente stata lasciata quella scuola, ci sono e vanno punite. E a pagare non devo sempre essere io cittadino pollo (una volta con le tasse e un'altra volta con la "solidarietà).
Qualcuno ha la colpa di aver costruito le case con la sabbia, in Abruzzo e qualcuno ha la colpa di non aver controllato la scuola allo zen.
Che paghino quelli che hanno delle responsabilità in merito a queste storie.
E, in ultimo, mi sono francamente rotto le palle di vedere manifestazioni antimafia per ogni singola cosa. La scuola abbandonata da forze dell'ordine, cittadinanza e Stato in generale non è mafia. E' solo puro e semplice abbandono. Sappiamo che alla mafia dei ricottari le scuole rompono le palle ma se non avessero lasciato in stato d'abbandono la scuola e l'intero quartiere a quest'ora non staremmo tutti ad indignarci e mobilitarci scomonando quelle quattro persone (tra le quali io) che a Palermo seguono ancora l'antimafia. Che poi, indignarci e mobilitarci, ora, dopo che A Santa Rosalia c'arrubbaru...

Nicolò Conti | 06/08/2009 ore 13:30:21 | @

 

Grazie Daniela, ma non ricordo più a cosa io sia stato nominato assessore...

Giuseppe assessore | 06/08/2009 ore 13:20:34

 

Roberto, in questo senso si potrebbe fare una prova. Mah, mi pare rischioso.
PS frivolo: ho comprato una sciarpa che mi invidierai di certo. Prova ad indovinare perché.

Daniela | 06/08/2009 ore 13:04:15

 

C'è un "le" di troppo.

maramaus | 06/08/2009 ore 13:00:44

 

Che ne dite di indignarci ora per allora? Con un minimo di vantaggio sulla schifezza che sarà smentita prima che le il nostro ciglio possa battere?

maramaus | 06/08/2009 ore 13:00:02

 

Ieri i palermitani non potevano essere vicini ai problemi della scuola dello zen perchè, in 10.000, erano allo stadio alla presentazione della squadra.
La più grande partecipazione popolare dai tempi dei Vespri siciliani!

giorgio | 06/08/2009 ore 12:59:57

 

Cito Daniela per rispondere a Teresa: "se aspettiamo che intervengano le istituzioni è la fine".
Dopo ogni fine c'è un nuovo inizio.

roberto alajmo | 06/08/2009 ore 12:53:29

 

Un giorno si parla di gabbie, bamdiere, preti non ammazzati dalla camorra, il giorno dopo si dice che non si voleva dire quello, che i giornalisti hanno frainteso, che gli oppositori hanno travisato.
Ma chi ha inaugurato questa tecnica, raffinandola e portandola ad uno stato di perfezione assoluta? Lui, l'Untuoso (per dirla alla maramaus), che addirittura nega di avere detto quello che registrazioni audio e video ci sbattono in faccia.

Intanto i messaggi detti (e dopo vagamente smentiti) rimangono chiari e forti!

giorgio | 06/08/2009 ore 12:51:14

 

@max: è la stessa cosa che è capitata a me quando la donna delle pulizie che lavora per un vicino di mia madre (via Mazzini) mi ha quasi fatto la doccia tirando una secchiata d'acqua nel balcone e quindi giù dallo stesso. Le risposte che mi ha dato quando ho protestato sono state: "Scusi, non lo tiravo a lei, era per pulire il balcone.", e, alle mie ulteriori proteste: "Ma è acqua pulita!" Come se questo dovesse in qualche modo essere di consolazione.
@Uma: grazie. Quello che dici tu è vero, ma io infatti intendo qualcosa di simile. La scuola dovrebbe essere il luogo fisico, i soggetti che la dovrebbero rendere polo di agregazione potrebbero essere diversi: non solo gli insegnanti, ma anche serivizi sociali, cooperative - come suggerisci tu - e perché no, la parrocchia. Il problema è, come dice Lello, che si deve recuperare il rispetto per tutte queste istituzioni, perché sono viste come il nemico (lo Stato) o assolutamente indifferenti (la Chiesa). E non a torto.
La carità pelosa - dare un euro una tantum - non serve, anche se confesso di cedere a volte alla tentazione.
Quello che dico io è che - realisticamente - se aspettiamo che intervengano le istituzioni è la fine.
Teresa, paradossalmente anche la tua adozione a distanza non avrebbe motivo di esistere se le istituzioni, non solo in Italia, funzionassero bene.
infine, Giuseppe, la tua immagine della scuola come luogo della memoria è bellissima. Rubata e salvata per Chi legge, chi scrive.

Daniela | 06/08/2009 ore 12:45:42

 


Beh, che ci sia una mobilitazione intorno alla scuola, fa piacere leggerlo. Non era scontato che accadesse, e a tanta distanza geografica difficile intuirlo.

Ma, francamente, non capisco del tutto la discussione che proponi. Mi sembra scontata la prima ipotesi, la morte del paziente. In che modo potrebbe verificarsi la seconda?

/perdona la tontaggine, ma vivo in una realtà talmente lontana dalla vostra da non riuscire a capire del tutto i vostri racconti, le vostre analisi e - quindi - le vostre previsioni.

Vostre, in senso "palermitano" ovviamente.

teresa de masi | 06/08/2009 ore 12:42:42 | @

 

Bisogna dire che c'è una piccola mobilitazione da parte di pezzi della società civile, attorno alla scuola dello Zen: non è solo elemosina.
C'è da apprezzare queste persone. Ma vorrei che si discutesse di questo: la supplenza dei singoli privati non è un modo di prolungare l'agonia? Tolto il tubo dell'ossigeno, il paziente muore. Oppure scopre di saper respirare senza aiuti.

roberto alajmo | 06/08/2009 ore 12:30:34

 


E' la stessa mia posizione, questa che descrivi come filo-spilorceria. Anche per il terrremoto dell'Aquila ho assunto la stessa posizione: manco un euro, mi dispiace. Eppure non sono taccagna, nè di soldi nè di lavoro volontario. E conosco il dramma di avere una casa inagibile causa sisma (Irpinia, 1980).

Da anni, pur non godendo di una situazione economica floridissima, ho una adozione internazionale: ho scelto di farlo quando è nata mia figlia, per darle (tentare di darle) un'educazione alla solidarietà e per farle capire - o, almeno, provarci - quanto sia fortunata ad avere una vita "normale".

Ma non ne posso più di questa forma di solidarietà che nasce ed alimenta il disimpegno. Sono fortunata, sicuramente, vivo in situazioni privilegiate rispetto a Palermo, qui queste cose non succedono. Ma io, fossi genitore di uno degli alunni di quella scuola non verserei neanche un euro. Piuttosto, occuperei la scuola, facendo un casino della madonna, contatterei giornalisti... insomma, qualunque cosa pur di costringere qualcuno a "pensare". Cosa, questa, che è proprio quella che a volte non si ha voglia di fare: molto più comodo versare un obolo. Lavandosi poi, pilatamente, le mani.

teresa de masi | 06/08/2009 ore 12:22:17 | @

 

Purtoppo Roberto ha ragione. L'Italia, se ci fate caso e scavate nella memoria, è il paese in cui dopo ogni disastro attribuibile a cattiva o mancata manutenzione o attenzione da parte dello Stato, ci viene chiesto di mettere una mano sul cure ed una in tasca.
Io, da pubblico dipendente, pago fino all'ultimo centesimo di tasse e non vedo perchè debba mettere mano al portafogli per l'Abbruzzo, la chiesa x o la scuola y.
Perchè non deve esistere un vero controllo da parte di ci amministra delle opere pubbliche, del territorio e di tutto il resto?
Poi, come ho detto in un commento su questo forum un paio di giorni fa, a Palermo il problema sono i Palermitani e non quelli che abitano allo Zen. Se, infatti, vi fate un giro alla nanni Moretti con la vespa per la città, vi accorgete di come alle persone(la maggior parte, purtroppo)non importa nulla della loro città e del prossimo.
Per concludere, qualche tempo fa, un amico palermitano ha scritto su FB di essere quasi stato colpito da un sacchetto dell'immondizia lanciato da unbalcone. Alla sua domanda:"signora ma che fa?", la risposta è stata "mica u tiravu a tia, u tiravo no cassonettu".
Non posso negare la mia gioia al pensiero di essere ad un ora e 15 minuti di volo da Palermo.
p.s.: attenzione, io so per certo e ne conosco migliaia, di palermitani che hanno un grande senso civico, e tanto rispetto per la cosa pubblica, per lo stato e per il prossimo. Tuttavia, sono anche di più quelli che non ce l'hanno affatto!

Max | 06/08/2009 ore 12:09:55 | @

 

Non ho il bene di averlo mai ascoltato, macs. Ma se viene personalmente a smantellare la mia discarica di riferimento, prometto di starlo a sentire con la massima attenzione

roberto alajmo | 06/08/2009 ore 11:44:50

 

Ieri le gabbie salariali - oggi smentite. Adesso le bandiere regionali - domani smentite.
Mi pare che non ci siano più i tempi tecnici per l'indignazione.

roberto alajmo | 06/08/2009 ore 11:43:14

 

Fondamentale. Non so se chi come me non è palermitano abbia una percezione diversa, ma consta anche voi che il direttore generale del Comune e preposto alla munnizza Gaetano Lo Cicero parla con la stessa voce e con la stessa cadenza del sindaco Cammarata? Oppure lo imita perfettamente

macs | 06/08/2009 ore 11:41:14 | @

 

La lega ha ragione: alla bandiera nazionale bisogna affiancare quella della regione. Ma io andrei oltre, ci metterei pure quella del comune e quella della provincia (se non c’è facciamo un bando di concorso con relativa commissione esaminatrice ) e in talune città, come Siena ad esempio, è d’uopo aggiungere quella di quartiere. A questo punto, certa che nessuna delle città italiane vorrà essere inferiore per numero di vessilli da esporre, i quartieri italiani rivendicheranno la loro identità e forse anche le famiglie rispolvereranno i vessilli del casato. Ma vediamo la cosa dal punto di vista economico e dell’imprenditoria. Questo è un esempio della forte capacità imprenditoriale del nord: avete idea di quanti bandierifici sorgeranno? E l’indotto che si svilupperà? Ad ogni bandiera si accompagnerà un inno, ad ogni inno una banda per non parlare degli arrangiatori d’inni. Un affare da milioni di euro.
Dimenticavo, ai vessilli di competenza territoriale spesso vedremo affiancarsi la bandiera dello sponsor. Le spese da affrontare per imbandierare le dimore ufficiali (non dimentichiamo i pennoni, con relativa ricaduta sulla industria siderurgica e del legno per quelli più eleganti) costringeranno molti comuni a ricorrere all’aiuto degli sponsor.

Anche per ricostruire le scuole basterebbe rivolgersi ad uno sponsor. Un'altra bandiera da aggiungere a quelle che orneranno la facciata del nuovo istituto. E prendetela dal verso giusto! distruggere per ricostruire è una dei tanti modi per tenere attivo il mercato edilizio

fara | 06/08/2009 ore 11:05:30

 

Ciao Vitalba: in "E' stato il figlio" non potrei recitare, non ho il fisico del ruolo... Potrei dare una mano agli sceneggiatori.

maramaus | 06/08/2009 ore 07:32:09

 

maramaus mi riferivo al tuo messaggio delle ore 18:06:05 che riporto :
"Ciprì per "E' stato il figlio è perfetto". Lo staff di sceneggiatori è già al completo? Dovesse chiamarsi fuori qualcuno, mi candido, candidamente"

vitalba | 06/08/2009 ore 02:25:57

 

maramaus mi riferivo al tuo messaggio delle ore 18:06:05 che riporto :
"Ciprì per "E' stato il figlio è perfetto". Lo staff di sceneggiatori è già al completo? Dovesse chiamarsi fuori qualcuno, mi candido, candidamente"

vitalba | 06/08/2009 ore 02:25:48

 

leggo sempre molto volentieri i commenti di Daniela.
Credo sia vero che sia importante stabilire un presidio sociale, ma la scuola non puà trasformarsi tout court in una struttura assistenziale.
Il discorso sarebbe altro che le risorse comunali dovrebbero prevedere una serie di strutture sociali o promuovere (se vuoi anche tramite contribuzione pubblica in parte) azioni di cooperative di persone impegnate nel sociale (controllandone però gli esiti).
La scuola non può essere tutto, sarebbe un impegno che non é ripagato da niente e già chi insegna lì é sottoposto ad uno stress pauroso.
Una volta c'era la parrocchia, e non scherzo, l'oratorio. In molti quartieri del Centro storico questo apporto é mlto utile (penso al centro s. Chiara).
Credo anche un'altra cosa, che le politiche per la città vadano pensate in due direzioni: riqualificazione del centro storico, ma partendo dalle areee degradate e non a macchia di leopardo come fatto finora, e riqulificazione delle periferie o delle zone disagiate, ossia ricerca di servizi e risorse per quelle zone. Sono architetto e mi occupo di restauro, come sentimento personale, ma mi fa sempre specie vedere in architettura corsi di progettazione fatti sempre in centro storico doe la qualità esiste (perché l'architettura storica ha qualità), e non vedere mai un corso di progettazione che ha come scopo la qualificazione di zone urbane dimenticate (parlo dello Zen ma di molti altri luoghi), dove invece sarebbe molto più importante progettare anche una qualità urbana e di servizi di cui queste parti di città sono assolutamente carenti.

Uma | 05/08/2009 ore 23:14:17 | @

 

Buona giornata,
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Acilio | 05/08/2009 ore 22:57:16 | @

 

Ciao Roberto, ho letto il tuo commento sull'ennesimo assalto alla scuola falcone.
E' terribile ed é anche molto osceno che tutto questo sembri normale. Per farti un esempio per il famoso delitto in piazza a borgo vecchio arrivarono a pattugliare ogni giorno ed a fare chiudere i commercianti. Cosa che per il Borgo vecchio é un danno assoluto.
Allo Zen credo anche le forze di polizia si spaventano ad andare.
Ma in questo accanimento verso la scuola, ossia nel dato negativo, registro una nota 'positiva' se vuoi.
SE la scuola dà fastidio allora l'incidenza del lavoro che sta facendo la scuola sta diventando importante, tanto da cercare di distruggerla costantemente.
Paradossalmente, questa cattiva notizia é in parte una buona notizia.

Uma | 05/08/2009 ore 22:51:17 | @

 

buone ferie a tutti...
arrivo in picchiata in sicilia per godermi un po' di sano relax.

a presto!

A.S. | 05/08/2009 ore 21:58:36

 

@Vitalba: come attore interpreterei volentieri una rockstar. In subordine farei Alex di Arancia Meccanica.

maramaus | 05/08/2009 ore 19:48:25

 

maramaus chi vorresti interpretare?

vitalba | 05/08/2009 ore 19:39:23

 

Meglio "virgolette" che "virglette"... Sto ritrovando la vecchia forma di balbuziente della tastiera.

maramaus | 05/08/2009 ore 18:08:48

 

Le virglette dovevano circoscrivere "E' stato il figlio" e non altre porzioni della frase precedente...

maramaus | 05/08/2009 ore 18:07:08

 

@Roberto: Ciprì per "E' stato il figlio è perfetto". Lo staff di sceneggiatori è già al completo? Dovesse chiamarsi fuori qualcuno, mi candido, candidamente.

maramaus | 05/08/2009 ore 18:06:05

 

A giudicare da come stono potrei suonare solo una campana: duo per sax e campana, niente male!

maramaus | 05/08/2009 ore 18:00:23

 

Perfetto, Maramaus: io so suonare il sassofono: facciamo un duo? :-D

tamara bianchi | 05/08/2009 ore 15:39:49

 

@Ta-mara-maus: lo dico subito, non intendo fare il trombone, a proposito di orchestra... Per me va bene il sax.

maramaus | 05/08/2009 ore 15:34:38

 

Un ultimo intervento da conduttore di orchestra, Roberto ;-)

tamara bianchi | 05/08/2009 ore 14:47:06

 

@Roberto
Grazie,e ra ora!
P.S.
Mi chiedevo se esistono angeli gay...

Lello | 05/08/2009 ore 14:38:40

 

LELLO ma perché cerchi di trovare un nemico?
Nessuno, dico nessuno, vuole tenerti fuori dalle discussioni di questo forum...anzi

fara | 05/08/2009 ore 14:35:14

 

Mi spiego meglio, allora: ogni opinione è benvenuta, e quelle "diverse" sono ancora più benvenute. Mi pare però che qualcuno si stia avvitando in una discussione sul sesso degli angeli. Apprezzerò gli interventi che non riguardino le relazioni fra i singoli membri del forum, di cui sinceramente non me ne importa niente.

roberto alajmo | 05/08/2009 ore 14:21:34

 

@Fara
La frase "infine Lello, se questo forum non ti sta bene, perché lo frequenti? Il web è grande! Ma non sempre accogliente, vero? " non è dunque un chiaro invito ad andarmene?
Si parla tanto di democrazia, di libertà di opinione, e poi quando si ha la possibilità di applicare questi semplici concetti nella relatà, si invita chi non la pensa come noi alla porta.
Ma poi perchè ribadisci che voglio fare il protagonista?
Perchè non sono un numero del gruppo?
Sapessi che noia se tutti la pensassimo allo stesso modo. Sarebbe la morte del dialogo.

Lello | 05/08/2009 ore 14:08:11

 

@Giorgio: hai ragione, quando mi è scappato l'invio ho capito che era l'idea per una vignetta! (la disegno, la disegno).

maramaus | 05/08/2009 ore 13:35:10

 

ma pure io Roberto, non so esattamente a quale "censura" si riferisce Lello.

fara | 05/08/2009 ore 13:33:34

 

@maramaus
Gulp!!! Basterebbe che la scuola dello zen cambiasse nome da falcone a riina...urge traslation in vignetta!

giorgio | 05/08/2009 ore 13:31:41

 

...NON HA BISOGNO...

Eliana | 05/08/2009 ore 13:01:37

 

Lello, scusa se torno indietro di qualche commento, ma vi leggo solo adesso.
Per quello che ho potuto capire di questo forum, è uno spazio talmente democratico che hA ha bisogno di stabilire "sezioni" o "quote rosa".

Eliana | 05/08/2009 ore 13:00:58

 

Fara e Lello: ho perso di vista l'argomento di cui state parlando.

roberto alajmo | 05/08/2009 ore 12:55:40

 

Scusa Lello, ma da cosa desumi che IO non ti voglia su questo forum?
Intanto il forum non è mio ma è di Roberto Alajmo, e io, mi sono solo permessa di invitarti a parlare senza pretendere di essere il protagonista. Nessuno in questo forum è protagonista, siamo tutti attori di una stessa commedia, o forse è meglio dire "tragedia"

fara | 05/08/2009 ore 12:46:48

 

@Fara
Le tue parole sono l' esempio di quello che affermo da giorni.
" Imparare a parlare nel mucchio senza essere il protagonista ". E perchè?
Siete già in tanti a farlo!
Io non voglio essere per forza nel mucchio nè fare il protagonista. Vorrei solo dire la mia SINGOLA opinione che può anche essere diversa dal " mucchio".
Ho dialogato con Daniela in maniera civile e lei è stata molto accogliente con me.
Mi dispiace che non mi vuoi su questo forum, cercherò di disturbare il meno possibile e di dialogare con chi mi apprezza.

Lello | 05/08/2009 ore 12:15:29

 

Siccome a me i posteggiatori abusivi non mi stanno bene manco per niente e magari li considero avanguardia di un "fare" mafioso che produce sfascio e disordine sociale, propongo di fare volteggiare gli elicoteri sui vandali dello zen, sugli spacciatori, sui borseggiatori ma pure su quelli che ti impongono il pizzo per parcheggiare ina qualsiasi strada palermitana.
abbasso le classifiche.

giorgio | 05/08/2009 ore 12:14:26 | @

 

@Daniela
Per prima cosa grazie per l' educazione e la pacatezza che hai usato nei miei confronti.
E' vero, l' argomento di oggi è molto interessante, soprattutto per me che sono un assistente sociale.
Il mio parere sull' orgomento in questione sarà dunque molto " tecnico".
Lo Stato ha abbandonato lo zen e, di conseguenza, molti ( non tutti ) abitanti del quartiere hanno dichirato guerra alle istituzioni.
La scuola è un bene pubblico, quindi va distrutta. E' una equazione molto semplice.
So di colleghe che fanno le visite domiciliari scortate dai vigili urbani o dalla polizia.
Si attacca la scuola perchè proprio dalla scuola che si può partire per cambiare le cose.
Il 90% delle segnalzioni ai servizi sociali ( dispersione scolastica, abbandono, disagio sociale, maltrattamenti in famiglia, ecc.) provengono infatti dall' Osservatorio scolastico.

Lello | 05/08/2009 ore 12:06:01

 

mi dispiace molto che Lello non si senta rappresentato ma quella di Lello è una voce tra tante. Lello , dovresti imparare a parlare nel mucchio e a far sentire la tua voce senza per questo essere il protagonista. E soprattutto dovresti essere accorto nel considerare come "rosa" un problema come quello della RU 486.
ps

Se vuoi sono (siamo) in grado di parlare di calcio, di motoGP, di nuoto , di rugby e quant'altro. Magari scopriresti che le "quote rosa" sono più informate di quanto tu non pensi.

pps
infine Lello, se questo forum non ti sta bene, perché lo frequenti? Il web è grande! Ma non sempre accogliente, vero?
Il nostro forum è accogliente.
ciao

fara | 05/08/2009 ore 11:54:21

 

La soluzione del pattugliamento costante come presidio del territorio è considerata troppo banale, forse.
Ma vedo che in certe zone di Palermo da tempo si è rinunciato persino alle manifestazioni di parata "una tantum": assedio, retata, elicotteri che volteggiano nel cielo. Poi tutto tornava come prima, ma almeno la lotteria della legalità aveva proceduto alla sua estrazione. Adesso gli elicotteri servono solo a stanare i lavavetri, secondo la politica che in Sicilia è nota come "del muro vascio".

roberto alajmo | 05/08/2009 ore 10:53:57

 

Una scuola che viene salvata dalla barbarie in un quartiere degradato, ampiamente vandalizzato e dimenticato da Dio e dagli uomini, sembrebbe una cattedrale nel deserto, o semplicemente, una scuola nel deserto. Insisto: se la scuola Falcone si chiamasse Riina, forse non verserebbe in questo stato pietoso (stato pietoso in Stato penoso).

maramaus | 05/08/2009 ore 10:51:58

 

Nei giorni scorsi ho parlato con Roberto dell'argomento oggi in Penultimora.
C'è un aspetto particolare che mi torna nei pensieri: la cancellazione della memoria.

Tutti abbiamo memoria delle nostre scuole, delle nostre classi, del nostro banco con un certo disegno, della lavagna dove avevamo graffiato una parolaccia per farla leggere ad un prof, o il volto del bidello.
Distruggere la scuola è distruggere la memoria, è terrorismo.

Con tutte le altre considerazioni poi sociologiche, criminali, ecc

Giuseppe | 05/08/2009 ore 10:46:53 | @

 

Max, non so chi sei ma hai ragione: il problema non è lo ZEN e non è PALERMO. Il problema siamo noi. Non IO o TU in prima persona ma il popolo tutto che comprende anche noi

fara | 05/08/2009 ore 10:37:21

 

Caro Lello, non dubito che tu abbia avuto difficoltà a discutere con qualcuno, lungi da me attribuire ad altri manie, mi bastano le mie. Con me però non è mai accaduto (di discutere): per carità, senza volontà alcuna, da parte tua o mia, di ignorare gli spunti di discussione, semplicemente non è successo.
Per esempio, l'argomento di cui si sta discutendo questa mattina è interessante.
Io ho una mia personale, piccolissima opinione: una scuola di un quartiere come lo Zen dovrebbe essere aperta ventiquattro ore su ventiquattro, essere un centro sociale nel senso vero e proprio del termine, con attività non solo per i ragazzi, ma anche per gli adulti, gli anziani. La mattina lezioni, il pomeriggio corsi per gli adulti e giochi per i ragazzi, la sera partite a zecchinetta o altro. Per quanto disaffezionati alle proprie cose, gli abitanti del quartiere comincerebbero a vedere la scuola non come una scuola ma come un posto dove passare tempo. E vi assicuro che, vivendo in un quartiere popolare, so che il rpblema principale di queste persone è la noia. Non hanno che fare, passano la vita ad andare su e giù con il motorino e dare fuoco alla scuola diventa un diversivo.
Bene, dopo aver raccontato la mia fetta di sogno, dico che non c'è nessuna volontà di fare uscire dallo stato di miseria intellettuale ed emotiva queste persone e che Roberto ha ragione con la testa, ma forse ha torto con il cuore. Perché se continuassimo ad aspettare che le istituzioni facciano qualcosa nei più disparati campi, il mondo sarebbe già finito.
PS Lello, mi interessa sapere cosa ne pensi. Sul serio.

Daniela | 05/08/2009 ore 10:33:31

 

oggi è davvero una splendida mattinata di agosto...

Maria Guagliardito | 05/08/2009 ore 10:29:38 | @

 

Ma non sarà che la Falcone ha un nome troppo stimolante? Si chimasse col nome di un mafioso forse questa scuola vivrebbe giorni più sereni.

maramaus | 05/08/2009 ore 09:55:00

 

Oggi é davvero una splendida mattinata di luglio, basterebbero da soli i colori dell'azzurro e del sole ad infonderci un pò di sano ottimismo, ma situazioni come quelle che descrivi, ci attaccano addosso un terribile sentimento di fatalità, come se ci trovassimo di fronte all'irreparabile.
Eppure così non è: semplicemente basterebbe presidiare la zona a rischio.
E' banale lo so, ma mi pare che persino l'ovvietà da noi non sia più consentita.

Maria Guagliardito | 05/08/2009 ore 09:45:50 | @

 

A proposito dello ZEN. Non vivendo più a Palermo da ormai 13 anni, tutte le volte(poche)che ci metto piede, resto shoccato dalla assoluta mancanza di senso civico e di "disprezzo" verso il prossimo.
Purtroppo, secondo me, non è un problema dello ZEN e di chi ci abita ma un problema palermitano in senso più ampio.

Max | 05/08/2009 ore 09:31:01 | @

 

Però è evidente una forma di masochismo che va ben oltre il limite fisiologico. Struggente.

maramaus | 05/08/2009 ore 08:39:03

 

Cara Daniela, ho provato tante volte a discutere con voi ma i risutati sono stati scadenti.
P.S.
Risparmiatemi di dirmi che soffro di "manie di persecuzione" o di atteggiamenti estremisti. Non è così, credetemi.

Lello | 05/08/2009 ore 08:28:57

 

Ricordate quel bel televisivo anni sessanta con Enrico Maria Salerno, la Famiglia Benvenuti? C'era pure un ragazzino bellino che si chiamava Giusva Fioravanti. Dice che ora cerca un lavoro: come attore?

maramaus | 05/08/2009 ore 08:23:15

 

Caro Lello, prova a discuterne con noi, vedrai, sarà divertente...noi, quando parliamo di calcio, di politica, di cose maschili (sic), ci mettiamo un tocco di femminilità, e qualche riferimento ad argomenti frivoli...adesso per esempio con Eliana e Fara (a commento della penultim'ora di Roberto, prego il padrone di casa di notare che lo abbiamo considerato) discutevamo di religione: non so se sia argomento maschile o femminile.
Per quanto riguarda le sezioni del blog, ti consiglio Chi legge, chi scrive: ci sono belle cose, scritte da voi, pubblicate con una certa (ir)regolarità. Ci sei pure tu...

Daniela | 05/08/2009 ore 01:26:52

 

Ecco dove hai trovato questo!!

Lello | 05/08/2009 ore 01:20:59

 

Caro Lello,
fai un giro su google e vedi quanti siti sessisti che troverai! Buon divertimento

Eliana | 05/08/2009 ore 00:57:26

 

Caro Roberto, in questo tuo nuovo sito non mi raccapezzo più.
Vado sempre a finire nella "sezione rosa ", quella frequentata solo dalle signore.
Potresti indicarmi la sezione uomini, magari così potrò discutere di calcio, di politica e di cose maschili?

Lello | 05/08/2009 ore 00:49:25

 

Sapevo di che si trattava, ma la veemenza con cui l'ipotesi era stata lanciata mi aveva fatto temere cose più serie... Tipo: <<Sei scomunicato e non puoi più godere dei musei vaticani>>! Mi preoccupano più le pene di questo genere... Se il rischio è solo quello di non andare nel loro stesso paradiso, credo di essere disposta a correrlo...

Eliana | 05/08/2009 ore 00:44:06

 

Grazie!
Perfetto fara, allora non ho di che preoccuparmi... :)

Eliana | 05/08/2009 ore 00:39:26

 

ps
oggi una scomunica preoccupa solo i credenti perché gli nega il paradiso e il poter sedere alla destra del padre

fara | 04/08/2009 ore 22:36:24

 

Eliana, in tempi passati (non tanto passati) la scomunica era una sorta di embargo. Ed era un guaio vero quando il papato aveva un potere temporale riconosciuto.
L'uomo o lo stato (la sicilia ne ha subite decine) scomunicato non aveva diritto di comunicazione e di commercio con nessuno. Come Cuba per capirci.
Solo il regno di sicilia poteva ricusare una scomunica, per via dell'Apostolica legazia

fara | 04/08/2009 ore 22:32:03

 

Cara Eliana, no, la scomunica non è come il marchio di Caino, non c'è nessun segno tangibile. Però, come diceva Don Camillo, invitando gli elettori a votare oculatamente: (nella cabina elettorale)Dio vi vede, Stalin no.
(Spero si capisca che babbio)

Daniela | 04/08/2009 ore 22:22:06

 

Scusate, non sono molto esperta in materia... Qualcuno saprebbe spiegarmi in cosa consisterebbe la "scomunica" per chi richiede, per chi prescrive, e per chi fornisce la pillola abortiva?
A parte bruciare nel fuoco dell'inferno per l'eternità, nella vita terrena ci sono danni tangingibili ed empiricamente provabili di questo anatema???
PS: ma non conta la legge sulla privacy quando c'è di mezzo la volontà di una donna?

Eliana | 04/08/2009 ore 21:29:33

 

La rubrica è sempre quella, ma mentre prima era in condominio, ora è fissa. Il lunedì, se al giornale non ci ripensano.
Grazie a tutti per l'interessamento.

roberto alajmo | 04/08/2009 ore 16:47:30

 

fatemi capire, ma tu, Roberto, non scrivi sempre nella rubrica "voci d'Autore?" (l'Unità)
Mi sono persa qualcosa?
Hai un'altra rubrica?

fara | 04/08/2009 ore 16:39:07

 

Perchè tacere, roberto, sulle nuove rubriche? con tutti i piatti che ho portato a tavola, in giorni, mesi, anni, di servizio volontario alle feste dell'unità, potrei costruire una strada lunga - almeno - da modena a palermo. Per cui, rivendico il diritto di sapere. Senza silenzi. :-)

/e di tutto quel lavoro, una cosa sola rimpiango: la gioia di lavorare insieme, gratis, per un obiettivo comune. Anche quella, ora, mi chiedo dove sia finita...

teresa de masi | 04/08/2009 ore 16:33:43 | @

 

Ricapitolando (scusate se ogni tanto latito, ma qui ho delle capogruppo che mi stanno chiedendo un pezzo di**** dalla parte dell'osso, si dice a Perugia, sono confusionarie e incontentabili, cambiano idea dieci volte al giorno e appena gli accordi qualcosa, ne vogliono una diversa...ok, mi sono sfogata):
complimenti a Roberto per la nuova rubrica sull'Unità e per la lieta novella su E' stato in figlio.
Povera palma...pensavo all'area Quaroni qualche giorno fa mentre passeggiavo per il parco meraviglioso che c'è all'interno del college. A Dublino praticamente ogni quartiere ha il suo parco e non c'è bisogno di gettarsi come folli sul prato del Foro italico la domenica, ognuno rimane vicino casa, non prende la macchina, non inquina e that's it, direbbero loro.
Noi invece costruiamo ancora in via Maqueda. La parolina è RASOIO e what else should I say?

Daniela | 04/08/2009 ore 16:29:02

 

...sarà, spero, eccetera...

roberto alajmo | 04/08/2009 ore 14:11:32

 

@ Roberto
E' importante.
Il regista di "E' stato il figlio" sarà o sarebbe Ciprì.
La lingua italiana non è ancora una opzione come vorrebbe la lega nord e se tu scrivi "sarà" io lo prendo per un futuro certo e non ipotetico. Se è così non posso che esserne lieta

fara | 04/08/2009 ore 14:05:39

 

sempre @ Giuseppe
Chiarisco meglio il concetto di autolimitazione virale: qualunque virus, come quello per il raffreddore, non può essere fermato fino a quando trova cellule che gli permettono di moltiplicarsi. Ma ad un certo punto le cellule adiacenti cominciano a produrre interferone e non lo fanno più entrare.A meno che le cellule non siano "malate" e non riescono a produrre interferone in quantità sufficiente o di buona qualità. Ecco Giuseppe, la nostra difesa è l'interferone.
Politicamente si chiama opposizione ma in Italia non sanno più produrre l'interferone e se lo producono è di cattiva qualità

fara | 04/08/2009 ore 12:25:29

 

Aggiornamento sul pescivendolo della rotonda di via Venere. I vigili urbani hanno messo sotto sequestro il manufatto edilizio. Il pescivendolo è ancora lì acccanto, sotto due ombrelloni piuttosto capienti.

roberto alajmo | 04/08/2009 ore 12:19:46

 

E' un'idea sfumata, Giorgio. Il regista di "E' stato il figlio" sarà Daniele Ciprì

roberto alajmo | 04/08/2009 ore 12:18:21

 

@ Giuseppe
è di qualche consolazione che il vaccino al cemento non è universale e che qualcuno riesce a sfuggire e, per questo, a soffrire.
Giuseppe, coraggio, considera che questo tipo d'uomo, quello al cemento, è come un virus la cui infezione, per definizione, è autolimitante.

fara | 04/08/2009 ore 12:17:24

 

Visto l'ultimo lavoro di emma dante, "le pulle", a gibellina.
Ho letto da qualche parte di un progetto della regista palermitana per una trasposizione cinematografica di "è stato il figlio".
realta o fantascienza?

giorgio | 04/08/2009 ore 11:37:42 | @

 

Forse hai ragione tu Giuseppe ma evidentemente devo ancora essere sotto l'influsso dei fumi della Città da ieri, che mi convinsi a fare un passeggiata a piedi a fine giornata... con la luce di prima e di durante il tramonto.
Non c'è spazio per intenzioni poetiche, a quanto pare in 'sta Città.
Buttiamoci sul cinismo, allora.

A | 04/08/2009 ore 11:37:19

 

No, Ale. Dovrebbero nascerne tante, per farle compagnia. Non morire

Giuseppe | 04/08/2009 ore 11:12:33

 

Forse meglio così...
Non riesco ad immaginare una palma felice di vivere a ridosso di via Maqueda.

A | 04/08/2009 ore 10:41:24 | @

 

Vedrai, Giuseppe: lo prenderanno come un segnale lanciato da Nostro Signore delle Gru.

roberto alajmo | 04/08/2009 ore 10:23:40

 

Piangete, o Veneri e Cupidi,
e quanto c'è di uomini più belli: il passero della mia ragazza è morto.

Così scriveva Catullo. Io scrivo invece che è morta la palma dell'area Quaroni, spiantata e ripiantata qualche metro più in là per avviare il cantiere di scavo.
E oggi rinsecchita in un angolo

Giuseppe | 04/08/2009 ore 10:17:28 | @

 

Perché, caro RA, molti in italia sono rimasti guelfi e sono convinti che il papa è l'unico vero capo e quella vaticana è l'unica religione possibile. L'Inquisizione, come da illustrazione, non è mai finita e le donne, soprattutto le donne, ricettacolo di ogni peccato (parole di Agostino o di Tommaso non ricordo ma sono intercambiabili) e gli eretici e gli atei sono da bruciare vivi, possibilmente con la mordacchia. Non potendo usare i roghi si "accomoda" con la sofferenza e l'umiliazione

fara | 04/08/2009 ore 00:12:00

 

sssst!

roberto alajmo | 03/08/2009 ore 23:27:42

 

Evviva Roberto che da oggi ha una rubrica in più sull'Unità. Bravo, bravo.

A.S. | 03/08/2009 ore 21:34:42

 

...ma come, io davo quasi per scontato che avevi la sestina vincente in tasca...senti, magari lascio tutto in sospeso...magari l'estrazione giusta è quella di domani :-)))) in ogni caso, sappi che tengo le dita incrociate per te e per tutti quelli che giocate... io resto impassibilmente fuori.
Toh, PERSIANA, chiusane una si può aprire, però, un portone!

marco | 03/08/2009 ore 10:45:14

 

Marco, io continuo a giocare: tu continua a sperare!

maramaus | 03/08/2009 ore 10:32:06

 

Copio e incollo senza modifica niuna dal sito del comune di Palermo.

*Il 24 maggio 2007, si è dimesso l’assessore Nicola Leanza
*Il 29 maggio 2007, si è dimesso l’assessore Nunzio Giuseppe Maniscalco
*Il 7 agosto 2007, si sono dimessi gli assessori Angelino Alfano, Antonio Nascè e Giuseppe Scalia
*Il 20 settembre 2007, è stato revocato l'assessore Salvatore Cintola
*Il 21 settembre 2007, sono stati nominati gli assessori Marcello Caruso e Carlo Vizzini
*Il 22 settembre 2007, si sono dimessi gli assessori Sebastiano Bavetta e Lorenzo Ceraulo
*Il 9 ottobre 2007, è stato nominato l'assessore Filippo Cannella
*Il 3 marzo 2008 gli assessori Totò Cordaro, Alessandro Aricò, Girolamo D'Azzò, Francesco Mineo si sono dimessi per candidarsi alle elezioni del 13 e 14 aprile 2008, le loro deleghe sono passate al Sindaco
*Il 10 marzo 2008 sono stati nominati gli assessori Sebastiano Bavetta, Lorenzo Ceraulo e Francesca Grisafi
*Il 20 maggio 2008 si è dimesso l'assessore Nino Scimemi
*Il 16 settembre 2008 si è dimesso l'assessore Carlo Vizzini
*Il 21 ottobre 2008 rimpasto della Giunta: escono Sebastiano Bavetta, Filippo Cannella, Lorenzo Ceraulo, Eugenio Randi. Entrano Giulio Cusumano, Giovanni Di Trapani, Patrizio Lodato, Roberto Palma, Ippolito Russo, Aristide Tamajo, Mario Tinervia
*Il 6 novembre 2008 si è dimesso l'assessore Francesca Grisafi ed è stato nominato l’assessore Stefano Santoro
*Il 27 dicembre 2008 entra L'assessore Sebastiano Bavetta, l'assessore Raul Russo esce dal Centro Storico e passa alla Pubblica Istruzione, esce l'assessore Marcello Caruso

E moh?

Giuseppe | 03/08/2009 ore 10:27:40 | @

 

allora, maramaus, posso confermare l'acquisto della mia (nostra) nuova auto?

marco | 03/08/2009 ore 09:37:14

 

E bravo Lope!

fara | 02/08/2009 ore 19:43:30

 

A.S.: se Omero aliquando dormiva, Lina Sotis può ben aliquando svegliarsi.

roberto alajmo | 02/08/2009 ore 19:01:51

 

...scusate per i refusi. fa caldo. :-)

A.S. | 02/08/2009 ore 17:46:34

 

offi finalmente vale la pena di leggere la rubrica (rubricuzza) di lina sotis sul corriere della sera. ve la riporto. mi è scappato un ghigno - sono settimane che osservo colleghi/amici con le antenne (squallidamente) puntate "sguarniti" in assenza di consorti. :-)

"L'estate in città per signore e signorine può essere molto birichina. Ma raramente si torva marito, quasi semore ti tocca il marito di un'altra"

A.S. | 02/08/2009 ore 17:45:42

 

A quanto pare sì, Fara. Se l'era tenuto dentro per tutta la sua vita, come un pudore intellettuale, e in fin di vita aveva fatto coming out come una liberazione.
Ma attenzione: la frase per quanto mi riguarda non è affatto un giudizio sull'autore della "Commedia". Non ci dice niente su Dante. Ci dice molto su Lope de Vega.

roberto alajmo | 02/08/2009 ore 16:27:16

 

Ma siamo sicuri che Lope de Vega in punto di morte si sia preoccupato di Dante?
(in riferimento alla citazione "Dante mi ha sempre annoiato" )

fara | 02/08/2009 ore 09:38:40

 

@Eliana la mia mail è: lellobet@interfree.it
@Roberto
Perdonami, ogni volta che scrivo qualcosa scateno le ire di tutti.

Lello | 01/08/2009 ore 22:21:25

 

roby magari sarà la figlia dei tuoi vicini d' ombrellone

vitalba | 01/08/2009 ore 22:09:58

 

Allora:
- si può discutere di tutto, anche a prescindere dai miei Penultim'ora. Anzi, meglio, così poi posso lamentarmi.
- Non si può essere offensivi e/o irrispettosi nei confronti degli altri commentatori.
Aggiungo pure, sommessamente, che tutto questo discutere sul discutere mi ha stuccato un po'.
Augh

roberto alajmo | 01/08/2009 ore 14:43:56

 

@Vitalba: vorrei saperlo anch'io.

roberto alajmo | 01/08/2009 ore 14:38:50

 

HO chiesto l'indirizzo... maledetta tastiera!!!!! >_<

Eliana | 01/08/2009 ore 13:44:39

 

Lello, ma perchè stai sempre sul "chivalà"...? Rilassati un po'!
La mia frase voleva dire che evidentemente hai preso questo forum come una cosa seria, talmente seria che parlare di facezie, o di quelle che tu ritieni tali, sarebbe riduttivo per il suo status.
Detto ciò, siccome le domande che avrei voluto porti non c'entravano niente con l'argomento in questione, e siccome "mi pare di aver capito" che vorresti evitare le discussioni personali in uno spazio pubblico, ti o chiesto l'indirizzo mail.
Spero di essere stata più chiara, stavolta.

Eliana | 01/08/2009 ore 13:43:43 | @

 

Giusto per fare chiarezza.
La frase " siamo a casa di uno scrittore " è stata scritta da Antonio Carollo qualche giorno fa per ricordarmi che qui si affrontavano temi di una certa rilevanza ( per restare in tema di pane fatto in casa, non è farina del mio sacco insomma..).
Non ho mai applicato "rigidissimi schemi di serietà ", anzi.
A me piace molto scherzare, e penso che ogni mio intervento contenga quasi sempre un tocco di ironia.
Spesso sono in disaccordo con la maggioranza di voi, ma questo è forum, non un fan club.
Ho anzi chiesto a Roberto ( lui stesso piò confermare )il permesso ( subito accordatomi)di scrivere qui perchè avevo avuto l' impressione di non essere ben accetto.
Scusate se a volte sono troppo irruento, ma sono fatto così.

Cliente B a rapporto | 01/08/2009 ore 13:20:34

 

@Paola
Sono d'accordo con te. E' una libera riunione in casa di un amico non un'assemblea a tema

fara | 01/08/2009 ore 12:31:13

 

Roby chi è annamaria mineo?

vitalba | 01/08/2009 ore 12:19:24

 

Guarda, Lello, che se mai dovessi vincere, una quota di quella fortuna toccherebbe anche a te.
Da che mondo è mondo, poi, non ho mai conosciuto uno scrittore lamentarsi del pane e dei soldi che servono per farne approvvigionamento.

maramaus | 01/08/2009 ore 12:17:44

 

@ Lello: sbaglierò ma quando sono qui - ospite del blog di Roberto - mi sento a casa di un amico (più che a casa di uno scrittore).
E siccome quando gli amici vengono a casa mia non ho mai imposto loro un argomento di discussione, a casa sua mi sento libera di dire tutto ciò che mi passa per la testa (nel pieno rispetto degli altri), a prescindere dal tema della sua penultim'ora.
Sbaglio?

Paola | 01/08/2009 ore 12:04:31

 


@lello

Giusto una puntualizzazione: quello che ho scritto sul pane, e sulla cucina autoprodotta, può interesare o meno (a te, come ad altri) ma era in tema al quesito posto da roberto. Almeno, secondo me. Che poi su quel tema siano possibili altre risposte, più interessanti delle mie, ne ho la certezza anche io. Ma se ne ho parlato, e' stato solo per rispettare il tema posto dalla metafora di partenza.

Mi piace, in un forum, rispettare le linee guida poste nella discussione dal "padrone di casa", chiunque egli sia. E' un dialogare a distanza, che permette conoscenze ed approfondimenti interessanti. Non amo le discussioni incasinate, i fuori tema. Quando ce ne sono troppi mi perdo e me ne sto un po' alla finestra ad aspettare cercando di capire. Ma non mi metto a criticare l'andamento della discussione: questo, appunto, spetta al padrone di casa. Che mi pare, al contrario di me, apprezzare l'andamento a volte caotico di questo forum... ;-))

teresa de masi | 01/08/2009 ore 11:43:50 | @

 

Repubblica Palermo foto-scoop : "annamaria Mineo ha nove anni e ama divertirsi coi palloncini d'acqua".

RA | 01/08/2009 ore 11:40:46

 

@ Eliana: trovo che "sedere (n.d.r.: sostantivo) in parlamento" sia un'immagine emblematica del nostro parlamento!

Paola | 01/08/2009 ore 08:31:05

 

è inutile negarlo.....siamo un paese di m.....: i parlamentari (nostri rappresentanti) dovrebbero chiedere chiarezza........i giornalisti dovrebbero "ribellarsi" ai propri direttori, i sindacati dovrebbero scendere in piazza ....., le associazioni di imprenditori dovrebbero .....le chiese dovrebbero fare molto di più di quello che fanno......i ministri dovrebbero.......le associazioni (come dire) lobbistiche (massoneria e quant'altro.....) dovrebbero intervenire......l'Europa dovrebbe.......basta sono stanco!!!!! il condizionale è il modo escusivamente usabile in Italia!!!!!!

armando | 01/08/2009 ore 08:17:18 | @

 

stanno preparando le basi per un nuovo caso De Magistris ma stavolta i nomi dei giudici a cui toglieranno le indagini sono Sergio Lari, Antonio Ingroia e Nino Di Matteo e tutti quelli che indagano sulle stragi del 1992-1993.

vitalba | 01/08/2009 ore 02:49:03

 

Sono ormai convinta di vivere in un paese alla rovescia, e questa certezza mi dà gli spunti per comprendere alcuni dei fatti che altrimenti non saprei spiegarmi.
Dunque, negli USA una psicologa ha ritenuto opportuno intrattenere con il presidente Clinton, "rapporti impropri" sotto la scrivania dello studio ovale. E, a quanto ci è dato sapere, non chiedendo nulla in cambio.
Nessun avanzamento di carriera, nessun ruolo in politica, nessun aiuto per l'impresa immobiliare da avviare, nessun programma serale da presentare.
In Italia invece, le fanciulle sono molto più lungimiranti, e sanno che lavorare in tv o sedere in parlamento (mi sembra un po' strano accostare queste due professioni come se fossero omologabili...) potrebbe dare guadagni e popolarità non indifferenti.
Ovviamente la preparazione per svolgere questi lavori è un dettaglio di poco conto, e le ragazze sveglie possono farne a meno.
Così, darsi al politico (o al potente) di turno è un modo veloce per raggiungere i propri scopi.
QUESTA non è una notizia.
E' la normalità della realtà italiana.
La notizia vera, quella assolutamente inverosimile, è che la signorina Lewinsky abbia potuto concendersi al presidente senza chiedere nulla in cambio.
Ecco perchè in questo sistema che ha confuso le coordinate, il tg1 ritiene importante informarci abbondantemente sul sexigate americano, e tacere invece su quello italiano.

PS: lello, mi daresti il tuo indirizzo mail?
Ho una domanda da farti e delle considerazioni da esporti, ma vorrei evitare di trascinarti in una discussione che, dati i rigidissimi schemi di serietà che hai applicato a questo forum, non rientrerebbero affatto nelle questioni da affrontare qui.
Grazie fin da adesso

Eliana | 01/08/2009 ore 02:41:33 | @

 

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