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LE CENERI DI PIRANDELLO

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Antonia, scusami ma il mio pensiero si era fermato a Mentana e agli effetti della tv sulla psiche di chi la fa.Il tuo ritratto di un Bonanni modesto e mediocre, all'occorrenza ammiccante e piacione, mi rammenta purtroppo che c'è troppa approssimazione in chi dovrebbe rappresentarci.

lina | 31/01/2012 ore 20:43:17

 

E poi, mi sembra davvero grave, imperdonabile che un dirigente sindacale faccia capire che la finanza sta facendo troppi controlli su chi non fornisce gli scontrini. E' grave e non ci possiamo più permettere di chiudere orecchie e occhi

antonia | 31/01/2012 ore 20:01:05

 

Lina, pensi che la mia opinione su Bonanni sia troppo dura? Il fatto è che vorrei che in certi posti ci fossero delle persone capaci. Il problema del lavoro in Italia è scottante. Ci vogliono persone capaci, sveglie, che capiscono cosa sta succedendo anche al di là delle Alpi o del mare, persone che siano nel presente e che siano in grado di gestire le cose, di proporre soluzioni. E non di ripetere solo le vecchie formule ritrite che non hanno più senso.
Se non sei d'accordo con me mi piacerebbe sapere perché

antonia | 31/01/2012 ore 19:58:03

 

Chissà quali meccanismi si innescano al di qua del video, Roberto.L'idea delle pattine forse non sarebbe male come soluzione-prevenzione.

lina | 31/01/2012 ore 18:46:56

 

Allora, stamattina guardavo un programma su La7,"L'aria che tira". D'accordo che sono sotto-febbre, ma, cavolo, mi sembra che fossero più onubliati quelli in studio. Allora, io l'ho visto da quando si partiva dall'episodio di un giovane imprenditore pugliese che produceva divani per una grossa società che poi ha delocalizzato all'estero la produzione. E lui si è specializzato in divani e salotti personalizzati con vendita su internet, potendo quindi continuare a lavorare. Bonanni ci ha messo un po' a capire come fosse la faccenda, non capiva come lavorasse questo giovane, insomma, che figura!! Poi, vabbé, altra mala figura su internet e banda larga ed infine si parla di pane. Un giornalista dice di avere fatto un'inchiesta e di avere scoperto che gran parte del pane che viene venduto nella grande distribuzione e usato negli autogrill, ecc viene dalla Romania: aggiunge però di avere preso informazioni dettagliate ed indipendenti e che queste fabbriche di pane sono igienicamente e qualitativamente ineccepibili. Si è invece scoperto che a Napoli e dintorni vengono usati copertoni e legno proveniente dalle bare per fare pane e pizze. E lì si parte con una difesa a spada tratta del pane del fornaio sotto casa, segno di qualità (anche a Napoli?, avrei chiesto), Bonanni dice che lui ha il suo panificio di fiducia, spesso compra il pane di Altamura (ma mi sembra un po' una "leccata" dato che questo tipo di pane è stato citato dal giovane imprenditore) e poi, cosa gravissima, che la finanza potrebbe andare un po' meno in giro a controllare se si fanno gli scontrini ed invece controllare e tutelare i prodotti artigianali, ecc. E' scemo totale o cosa? Nessuno ha ribattuto ma se fossi stato il ministro che era lì accanto almeno dietro le quinte gli avrei detto quattro parole. In ogni caso, se fossi iscritta alla CISL mi cancellerei subito

[LINK]

antonia | 31/01/2012 ore 18:18:15

 

@ Roberto, nel mio caso, si, potrebbe essere uno starnuto ma è semplicemente un CIAO.

Sto guardando un bel film su Gioacchino Rossini, con Philippe Noiret. Poi torno e vi dico di Bonanno

antonia | 31/01/2012 ore 16:52:20

 

Effetti del contrasto sulle elezioni comunali. Un'area del Pd - quella che fa capo a Lupo - si è improvvisamente accorta della presenza di troppi consulenti della Regione e ha inviato un durissimno comunicato. Il bollettino segna guerra.

Roberto P. | 31/01/2012 ore 16:52:17 | @

 

Da indignado (di quelli pacifici, però) a frastornato. Stavo per lanciare un siluro (un siluretto, per carità) contro la corazzata Adriano Celentano per il suo astronomico compenso per le comparsate di Sanremo, quando vedo la potente imbarcazione fare una virata spettacolare che la manda a finire, non sugli scogli del Giglio, ma nelle dolci e quiete acque della solidarietà umana. Il Molleggiato ha mollato un'altra sberla a quest'Italia rintronata.

Antonio Carollo | 31/01/2012 ore 16:47:45

 

In Cina si sono pure beccati il comunismo. Ultimamente l'hanno pure trasformato, ma non l'hanno reso più umano.

Gianluca | 31/01/2012 ore 16:20:12

 

Condivido tutto. Solo una cosa non capisco, Antonia: Quello con cui tu chiudi il tuo post è uno starnuto?

roberto alajmo | 31/01/2012 ore 15:57:02

 

Dato che la febbre non passa, anche oggi ho guardato la tv ed ho imparato un sacco di cose:

1) Bonanni è, come dice mio figlio traducendo dal francese, "nullo". Spiegherò in seguito, se ce ne fosse bisogno
2) In Italia ci sono un sacco di ragazzi in gamba che il lavoro se lo creano ma cozzano contro troppi ostacoli. Il governo intervenga lì
3) Gli indignados italiani sono nulli quanto Bonanni, con l'aggravante di essere giovani e se iniziano così...
4) Purtroppo in Cina si stanno prendendo tutte le peggiori abitudini del mondo occidentale: dal cibo, al consumismo, ai falsi idoli. Quindi, non sono loro che ci invadono, siamo noi che li abbiamo invasi di fesserie
5) C'è un sacco di gente coraggiosa nel mondo che invece di lamentarsi si dà da fare anche per gli altri.

Tschüß

antonia | 31/01/2012 ore 14:46:20

 

@ Antonio: prima ero di fretta e forse non mi sono spiegata bene, ma la tua puntualissima analisi fa rabbrividire. Insomma o ci teniamo i “ Monti” a venire o ci sfracelliamo (prima mi è scappata una c di troppo) contro gli scogli di turno. Ho un cugino che da piccolissimo vive in Argentina e, durante l’ultimo Berlusconi, ogni giorno mi scriveva che L’Italia era ormai Argentina. Ora me lo scrive un giorno sì e uno no, a seconda di quello che legge sui giornali (è abbonato al Corriere). Comincio a prenderlo sul serio. Per quanto riguarda i “movimenti scissionisti”, sai bene che qui al nord c’è una stanchezza e un’insofferenza ormai insopportabili. E ora anche molto disorientamento. Per stare nella metafora, penso che molti “nordici quadrati” avrebbero obbedito all’ordine di ritirarsi nelle proprie cabine … Le menti degli italiani sono davvero variegate. Valle tu ad unire!

Gilda | 31/01/2012 ore 11:10:41

 

Gilda, qualche volta un attacco di nausea viene, no?

Antonio Carollo | 31/01/2012 ore 10:53:12

 

Bentornato, Roberto.
Ricordati di mettere le pattine.

roberto alajmo | 31/01/2012 ore 08:54:46

 

@ RA Nel senso che chi la vede ha il telecomando e chi la fa ha il sopracomando? Sono d'accordo.
@ Antonio:mammamia! O le Montate o le sfraccellate.

Gilda | 31/01/2012 ore 08:54:14

 

In un tempo lontano, rabbioso e tramontato, sono stato un cattivo ospite di questi luoghi.Mi firmavo romp. Non è una questione di contenuti, su cui si può essere in disaccordo con piena legittimità. Nella forma, mi è capitato di esagerare anche nei confronti del padrone di casa per cui nutro molta stima. So che sembrerà patetico e pazienza: ma volevo solo chiedere scusa.

Roberto P. | 31/01/2012 ore 07:15:16 | @

 

Cara Lina: per esperienza da tempo sostengo che la televisione fa male. Ma non tanto a chi la vede: a chi la fa.

roberto alajmo | 31/01/2012 ore 07:04:50

 

Gilda, siamo all'A B C della democrazia. I dieci anni di B. puoi paragonarli a quelli di Putin. I quarant'anni della DC a quelli di Peron, grosso modo. Nel Sud siamo in piena era Batista. La stampa per gran parte è serva. E' un miracolo se siamo ancora una nazione. Ma non è detto, le leghe del Nord e del Sud stanno lavorando.

Antonio Carollo | 31/01/2012 ore 00:46:21

 

A proposito di quell’ora e della metafora di Antonio, mi viene da riflettere sulla democrazia. Forse in quell’ora il capitano ha sentito troppe voci intorno a sé e al telefono o forse non ne ha sentito nessuna.
Certo l’eccesso o il difetto di democrazia (che poi democrazia non sono) sembrano aver portato l’Italia ad aver bisogno di un governo dalle manieri forti. E a quasi tutti va bene. E meno male che c’è. E il mondo non ride più del governo italiano. Ma abbiamo mai avuto una vera democrazia? Cos’è?

Gilda | 30/01/2012 ore 23:19:09

 

Mentana mi piaceva all'inizio quando subentrò al tg dello pseudo fighetto di Piroso. Mi sembrò una pancea con quel suo incipit didascalico, adesso si contorce, si dilunga, si esibisce alla fede, mentre io sbadiglio. Pazienza! Finisce sempre così quando un giornalista si dà allo spettacolo.Cucuzza docet.

lina | 30/01/2012 ore 23:06:56

 

mah.

lina | 30/01/2012 ore 22:58:38

 



E se Pinu u ballerinu non basta mi faccio aiutare anche da
Pinu u pullu (se é ancora vivo) !

Bei tempi, .... Cammarata era meno di niente in un noto liceo palermitano.

gippe | 30/01/2012 ore 22:25:13 | @

 

Lello dove sei ?

Dimmi se ho visto giusto o prendo un abbacchio, ma mi é sembrato vedere ieri sulle amate magliette in rosa e nero una specie di ignobile patacca con su scritto BURGER KING.

Dimmi che sbaglio , senno' organizzo una task forza di 'panicameusari' comandati da Pino il ballerino di Corso Olivuzza e veniamo a strappare queste ignobili coccarde.

Bien à vous

gippe | 30/01/2012 ore 22:22:37 | @

 

Trovo succosa un'altra metafora: DC e PSI hanno portato la nave Italia a schiantarsi sugli scogli di Tangentopoli. Per buona parte degli ultimi vent'anni la nave è stata preda di pirati. Adesso finalmente è arrivata la task force capace di recuperarla.

Antonio Carollo | 30/01/2012 ore 21:40:25

 

Furbettino di un Mentana! Da quando il Pdl è precipitato al 22-23 per cento non dà più il lunedì il risultato del sondaggio di gradimento per i partiti. Pubblica solo i dati di quello dell'inverosimile ammucchiata della lista Monti (Pdl-Pd-Terzo Polo).
Quando si farà in Italia vero e libero giornalismo?

Antonio Carollo | 30/01/2012 ore 21:04:43

 

A proposito di quell'ora, non so quanto tempo ci sia voluto per fare la manovra che ha consentito alla nave di adagiarsi sulla costa, ma di certo se quella manovra non fosse stata fatta, sarebbe stata sì una strage. Forse dunque quell'ora è servita alla manovra.
Rimane il fatto gravissimo che Schettino ha abbandonato la sua nave.

Alessandra | 30/01/2012 ore 19:48:32 | @

 

La Merkel va a dare una mano a Sarkozy nella sua battaglia elettorale per il bis all'Eliseo.
Mi domando se c'è odore di interferenza di un capo di governo negli affari di uno Stato estero.
Oppure è un'anticipazione della felice futura Europa confederale?
No, un giochetto dei furbetti.

Antonio Carollo | 30/01/2012 ore 15:02:32

 

Ho appena visto un'intervista con un operatore di Borsa di Wall Street.
Negli ultimi anni il problema è che la proporzione 10 investitori- 1 speculatore si è invertita 10 speculatori su un affare che vogliono guadagnare subito per poi rivendere e così via. Tutto è schizzato fuori dalla realtà, dalla morale: non ci si parla più fra uomini ma fra computer

Lui affermava che solo la gente, la piazza, può fare pressione perchè gli Stati mettano un altolà a tutto questo. Ma devono essere movimenti strutturati, propositivi di alternative, preparati per potere controbattere ai diktat dei mercati. Non mi sembra che ci siamo, assolutamente

antonia | 30/01/2012 ore 13:39:37

 

Beh, Roberto, si, ci vuole anche quello ma è giusto aiutarlo un po', no?

antonia | 30/01/2012 ore 12:20:12

 

Antonia, hai dimenticato la prescrizione fondamentale: avere culo.
Buon inizio di settimana a voi, amici miei.

roberto alajmo | 30/01/2012 ore 11:27:21

 

Ritorno dalla Svizzera in uno stato pietoso: febbre e afonia e come se avessi inghiottito una grattugia.
Cancro: per mia fortuna conosco parenti-amici che ce l'hanno fatta, che sono sopravvissuti anche più di 20 anni. Altri no, purtroppo. La medicina può fare molo ma siamo noi in primis che dobbiamo cercare di capire cosa succede nel nostro corpo e quindi comportarci di conseguenza per evitare certe situazioni che possono portare allo sviluppo della malattia. In questo periodo sto studiando un po' di osteopatia e di dieta basico-acida. Fondamentalmente: niente fumo, movimento, meno inquinamento possibile, niente zucchero e pane bianco, tanta frutta e verdura, intestino mantenuto al top. Evitare le carni rosse e cuocere al vapore. Non fare diete troppo costrittive e non stressarsi.
Può essere che questo accidente mi è venuto perchè da una settimana non mangio dolci? I golosi senza dolci soffrono....

antonia | 30/01/2012 ore 10:50:10

 

Prima di obbligatorio c'era il servizio militare, ora c'è rimasto Sanremo

fara | 30/01/2012 ore 08:59:15

 

Credo che sia il terzo mistero di Fatima, Rosita.

roberto alajmo | 28/01/2012 ore 21:47:17

 

non capisco una cosa. Se l'art.18 dice che si può licenziare solo per giusta causa, a parte che mi pare giusto, in che modo comunque abolirlo potrebbe essere utile alla nostra economia?

rosita | 28/01/2012 ore 21:04:09

 

Gippe chi e' Adraina?
Un medico di tua fiducia?
Sono convinta che consultandola,ti accorgeresti come sia importante la voglia di vivere e di lottare razionalmente nelle malattie tutte...
Non ci crederai,si guarisce!
Bien a toi!

adriana | 28/01/2012 ore 13:44:59

 

Gilda, Adraina

Quello che dite é vero, pero' io per il momento perdo 4 a 0, e a volte, non lo nego, e senza leggere riviste, mi sono posto il problema negli stessi termini di Fara.

Speriamo che ho anche azzeccato il risultato di Novara Palermo.

Che ne pensi Lello ?

Bien à vous quatre ...

gippe | 28/01/2012 ore 11:27:25 | @

 

Gilda non posso che essere d'accordo con te,dalla prima all'ultima sillaba...in fondo credo di essere l'unico medico dei paraggi...e "molto in fondo" attendibile nel confermare le tue parole riscontrabili nella pratica clinica e dalla unicita'dell'individuo
Buona notte

adriana | 28/01/2012 ore 00:52:15

 

@Fara:voglio pensare che le tu riflessioni sul cancro siano soltanto metafore, altrimenti leggiamo riviste diverse. Le mie dicono che di alcune forme cancerogene si guarisce con cure adeguate,competenti e tempestive. Tieni presente che questo forum, come una finestra sul mondo,potrebbe affacciarsi anche anche su persone alle prese con tale patologia.

Gilda | 27/01/2012 ore 23:36:34

 

Un'esigua minoranza di autotrasportatori ha tentato di mettere in ginocchio il Paese. In parte ci sono riusciti. La Sicilia è stata paralizzata una settimana. Nessuno è intervenuto. Il Governo Monti si è limitato a fissare una riunione col governatore Raffaele Lombardo per mercoledì della settimana successiva, cioé dieci giorni dopo l'inizio della protesta. Questa freddezza ha un po' sconcertato. Dopo che la rivolta si era trasferita nel resto d'Italia finalmente il Governo ha dato segni di vita. Il ministro dell'interno Rosanna Cancellieri ha detto che i blocchi stradali non sarebbero stati sopportati. Ma anziché intervenire direttamente ha delegato ai prefetti le azioni da svolgere contro gli eccessi degli autotrasportatori. Col risultato che il rigore annunciato è stato diluito a macchia di leopardo sul territorio nazionale. In certe zone interventi decisi, con rimozioni degli automezzi e, in diversi casi, col fermo degli elementi più aggressivi e violenti.
In proposito c'è da scendere un pochino nei dettagli. Le infrazioni alla legalità commesse dalla minoranza più agitata degli autotrasportatori si dividono in due categorie: minacce, intimidazioni, atti di violenza contro i colleghi non aderenti alla protesta e blocco stradale vero e proprio attraverso l'occupazione con gli automezzi delle aree di libera circolazione. Sul primo tipo di reato l'azione delle forze dell'ordine, ove presenti, non dappertutto, è stata drastica. Per i blocchi le resistenze degli sconsiderati non sempre sono state domate, con rimozioni e fermi di persone. Si può dire che il Governo abbia tenuto un atteggiamento alquanto morbido su un evento così pericoloso per l'economia nazionale. Le violenze di gruppi di camionisti per poco non hanno sortito l'effetto di paralizzare il normale corso della vita economica e sociale della comunità nazionale. Il bilancio è piuttosto pesante. Si parla di cento milioni di euro al giorno di danni, complessivamente si passa il miliardo. Sia Monti che il ministro Passera si sono dichiarati disponibili ad accoglire le richieste dei protestatari. C'è da chiedersi: perché tanta lentezza?

Antonio Carollo | 27/01/2012 ore 16:43:24

 

sì Gianluca è strano,c'è chi può e chi non può...poi facevo anche delle considerazioni, cioè, a "loro"(intendo dire ai ministri & c), risultava che i Tir erano fermi da 3 giorni, perchè non calcolavano i giorni in cui la protesta aveva interessato la sola Sicilia!e la Cancellieri continuava a dire:non tollereremo blocchi, quando già erano tollerati da una settimana.
Certe cose mi danno fastidio,...anche questo fatto del terremoto, quasi 5 grado, nessun danno, ieri prima notizia.Quando successero i fatti di Giampilieri qui con tutti i morti, ci volle più di un giorno per vedere la notizia in tv.

rosita | 27/01/2012 ore 16:23:02

 

E' buffo pensare che se sei un pubblico dipendente scioperi un certo giorno e poi devi aspettare almeno quindici giorni per poter scioperare ancora, perché questo dicono le norme di garanzia. Perché non puoi gravare sulla collettività proprio tu che rendi servizi essenziali.

Gianluca | 27/01/2012 ore 15:49:06

 

molti elementi utili di riflessione nel post di Antonio. Andare oltre il come la protesta si è connotata e cercare o richiamare alla mente il perchè, e anche il perchè è andata così, e se c'è possibilità di renderla più lucida,più matura.Le infiltrazioni?parlarne è stato controproducente perchè per molti è stato più comodo non capire il senso della frase e così ci si è alienati non dico le simpatie ma persino l'attenzione da parte dei manifestanti.

rosita | 27/01/2012 ore 13:33:58

 

Errata corrige:

"piccole" anziché "piccose";
"categorie" anziché "gategorie".

A.C. | 27/01/2012 ore 12:05:49

 

Chiamatela o giratela come vi pare , protesta, rivolta o sciopero, sempre la solita frittata è. Il mio è un discorso chiaro. Credo sia stato percepito. I miei riscontri, anche in qualche blog-giornale del Continente, sono positivi. Voglio aggiungere per completezza alcune cose. In Sicilia il centrosinistra è in netta minoranza. Se al 18 per cento del Pd allineiamo le percentuali di Idv, Sel e della Federazione delle sinistre raggiungeremo un 25 per cento, al massimo non più del 28-29 per cento. Questo significa condanna all'opposizione perpetua. La lezione dell'intesa con Lombardo dovrebbe essere messa a frutto, se il centrosinistra vuole essere forza di governo. Il ceto medio costituito da lavoratori autonomi e piccose imprese non può essere lasciato, come è avvenuto finora, ai partiti populisti e clientelari della destra e del centro destrorso. Non si conquistano le gategorie, al di fuori del ceto dei lavoratori dipendenti, se ogni volta che se ne presenta l'occasione si criminalizzano o si bollano di mafiosità, di rozzezza, di violenza, ecc., mandandole tra le braccia del cartello dei 61 parlamentari (cioè del cappotto inflitto dieci anni fa al centrosinistra). Gli autotrasportatori, i coltivatori diretti, i pescatori sono equiparabili più ai lavoratori dipendenti che agli imprenditori. (se si esaminano al microscopio le loro condizioni, altro che autonomi, sono più dipendenti, anzi quasi schiavi, di altre componenti economiche). Perchè la sinistra immediatamente, alla prima loro rivolta, deve suonare la grancassa della denigrazione, delle accuse infamanti, del disprezzo? La condanna dei blocchi stradali e della paralisi della vita economica dell'Isola è sacrosanta. Più volte l'ho detto. Bisogna però andare oltre, bisogna vedere se le rivendicazioni, sbagliate o ridicole o impossibili che siano, affondano le radici in una realtà incontestabile o no. Non si può non vedere la verità delle cose coprendo il tutto con sparate sarcastico-ironiche, accuse di mafia, di finanziamenti occulti o di strumentalizzazioni partitiche. Il centro sinistra se vuole avanzare in Sicilia deve uscire dal suo arroccamento nella cittadella di una superiorità politica e morale in verità tutta da dimostrare. Deve porgere la mano alle miriadi di operatori economici, come i trasportatori, i coltivatori e i pescatori, per farli uscire dalla morsa del bisogno più nero e dalle lusinghe di un clientelismo che mira solo al consenso e non alla risoluzione dei loro problemi. Quindi correzione della rotta da parte del centrosinistra e della intellettualità che gli sta vicina, correzione che io, per qualche sintomo percepito, ho salutato con sollievo.

Antonio Carollo | 27/01/2012 ore 11:14:44

 

RA, nè i medici nè gli stregoni ci possono salvare. Dovremmo essere noi. Ma noi non abbiamo fiducia in noi stessi anche se gli unici a sapere come stiamo siamo solo noi e aspettiamo sempre ...la provvidenza e il suo uomo

ps
il "noi" usato non è soggettivo

fara | 26/01/2012 ore 22:09:28

 

RA , anche se vai da un medico che ti chiede dei soldi, come lo stregone, alla fine il cancro rimane.
Chi ha veramente il cancro muore. Chi sopravvive sicuramente aveva delle innocue cisti ma molti di questi "pazienti" muoiono per le inutili chemioterapie.
Ma chi sono io per dirlo? Una che da quarantanni legge articoli scientifici sulle riviste apposite non su Repubblica, la Stampa o il Corriere o altri giornali

fara | 26/01/2012 ore 22:02:51

 

Forse è meglio se mi spiego con un esempio. Le motivazioni sono rispettabilissime: se ho il cancro, ad esempio, cerco di curarmi con ogni sistema.
Però se vado da uno stregone che mi chiede dei soldi, è una truffa.
E il cancro rimane: rispettabilissimo come prima.

roberto alajmo | 26/01/2012 ore 19:01:28

 

Finalmente una analisi estetica del movimento dei Forconi. Ci voleva in un'epoca dominata dall'immagine , o no?

fara | 26/01/2012 ore 18:44:52

 

Per le precisione. lo sciopero è l'astensione collettiva dal lavoro di lavoratori dipendenti allo scopo di rivendicare diritti, per protesta o per solidarietà o qualsiasi altra cosa inerenti il rapporto tra datore di lavoro e dipendente. Per ogni ora di sciopero una quota del salario o dello stipendio viene detratta.
La serrata è la chiusura temporanea o la sospensione,da parte del datore di lavoro dell'unita produttiva o dell' esercizio commerciale.
Lo Sciopero è previsto dalla Costituzione della Repubblica Italiana, la Serrata no.
Non mi pare si tratti della stessa cosa.

fara | 26/01/2012 ore 16:39:48

 

sì,motivazioni ce ne sono e come. Penso però che a questo punto la protesta non verterà più sulle giuste rivendicazioni ma prenderà altri connotati (separatismo, violenze ecc),...il giocattolo è troppo bello per metterlo via. Io mi sarei aspettata che tutta la Sicila protestasse "ieri" quando sono stati tolti i fondi destinati a noi per pagare le quote latte non pagate dagli allevatori del nord. Invece tutti zitti. Ora che la verità viene spiegata,si tenta di fare qualcosa anche con inievitabili errori ma con volontà di risolverli, si dice che non si farà il ponte ma spendendo per strade,risanamento dissesti, ecco la rivolta. E' proprio vero che "gli esseri umani non possono sopportare troppa realtà".

rosita | 26/01/2012 ore 14:25:39

 

Intanto, quella dei padroni si chiama serrata, non sciopero.
Poi: io non contesto le motivazioni. Contesto certi metodi e le strumentalizzazioni politiche.

roberto alajmo | 26/01/2012 ore 13:21:53

 

Diciamo la verità. Roberto, la correzione ci voleva. Le ragioni della protesta sono fondate. Come si fa a negare le disperate condizioni degli agricoltori? Ma anche di pescatori e autotrasportatori? Gli studenti hanno avuto il fiuto fino, si sono subito accodati. Anche loro hanno fior di ragioni. Gli autotrasportatori, specie in Sicilia, hanno sciupato tutto con la loro stupida propensione ai blocchi stradali. Hanno in mano dei mastodonti e credono di poter osare tutto. Il Governo su questo deve avere il pugno di ferro. La pacifica manifestazione di ieri ha chiarito la situazione. Gli scioperanti e gli studenti devono essere ascoltati. Monti ha lasciato fare, un po' troppo , una settimana di paralisi per una regione economicamente molto fragile è pericolosa. Ma adesso ha accolto quasi tutte le richieste avanzate da Lombardo. Realismo, non preoccupazione elettoralistiche. La sinistra ha sbagliato clamorosamente bersaglio. Ha fatto un grazioso dono ai movimenti populisti e reazionari. Ivan Lo Bello ha perso un'occasione per tacere; ha dovuto fare marcia indietro. La mania del retropensiero contribuisce a creare confusione e a sviare dalle giuste soluzioni. Uno sciopero, anche se fatto al di fuori dalle regole sindacali, può essere ugualmente giustificato e degno di attenzione.

Antonio Carollo | 26/01/2012 ore 12:06:57

 

Adriana, Antonio, Lello appena la data delle elezioni sarà conosciuta informatemi .... ho voglia di vedere una partita del Palermo.

Vero anche per te FARETTA dato che l'antispam é FARA !

Bien à vous



Bien à vous

gippe | 24/01/2012 ore 23:00:59 | @

 

Adriana, la vedo dura per un giovane a Palermo. Il sistema degli interessi che ruotano intorno ai partiti non è per nulla compromesso nonostante l'immobilismo imperante. A Firenze Matteo Renzi ce l'ha fatta, contro la dirigenza del suo partito. Non credo che Davide Faraone a Palermo possa replicare il successo di Renzi. L'elettorato non mi pare granché reattivo. Non conosco bene Faraone, ho ascoltato qualcosa al convegno dei rottamatori. Vedo che si dà da fare. Che carisma ha? Ci vogliono molte spezie, come si dice al mio paese.
La Borsellino con la sua chiusura verso il centro (Udc, Fli, Mpa) mi pare si giochi l'elezione. Come sempre la sinistra fa a pugni col realismo politico.

Antonio Carollo | 24/01/2012 ore 21:06:56

 

dichiarazione della Cancellieri:"non tollereremo blocchi". Ma vah?! forse non si è accorta che è già una swttimana che ci sono, quindi il suo uso del futuro mi sembra improprio. Vedo il tg e mi ritrovo a essere d'accordo con Alfano????

rosita | 24/01/2012 ore 20:43:02

 

Antonio,anche se non ho piu'la residenza a Palermo da anni,le "questioni"palermitane mi coinvolgono strettamente.
Io credo che,al di la' dell'ammirazione enome che provo per Rita Borsellino o della nostalgia che ancora provo per la Primavera orlandiana, credo appunto fermamente che Palermo abbia bisogno di un Sindaco giovane e preparato,svincolato dalla solita Politica e presente fra la gente e i loro bisogni
Sono convinta che giovani cosi ce ne siano...necessita sologurdarsi intorno

adriana | 24/01/2012 ore 12:58:07

 

L'immagine di Diego Cammarata che si prepara a lasciare Villa Niscemi all'atto delle sue dimissioni da sindaco ha percorso Palermo suscitando stati d'animo contrastanti. Più che del sindaco si è avuta l'impressione che si trattasse dell'addio del Signore della città. Un Signore solitario, lontano dai fragori del popolo e dalle invadenze di consiglieri, funzionari, postulanti, chiuso nella splendida e inavvicinabile Villa dei Principi Valguarnera di Niscemi. Ha detto al cronista: "Ho amato queste sale. A Palazzo delle Aquile non avrei potuto lavorare: come convivere con tutti i consiglieri comunali che ti bussano alla porta?"
La Villa fu acquistata dal Comune nel 1987 da Maita di Valguarnera e Maria Valguarnera Principessa Romanov per farne sede di rappresentanza. Al piano nobile si susseguono vasti saloni riccamente affrescati e addobbati, quello di Santa Rosalia con i vivaci affreschi a trompe-l'oeil, quello delle Quattro Stagioni con gli affreschi allegorici e la grande scena di Carlo Magno che dona ai Valguarnera lo stemma di famiglia, il salone da ballo o Sala Verde, la Sala degli Specchi. La villa ospitò Ferdinando IV e Maria Carolina d'Austria. Il sindaco Cammarata vi diede, nella Sala degli Specchi, un pranzo di gala in onore dei reali di Spagna, il Principe delle Asturie, Felipe e la consorte Letizia. Una residenza, quindi, da mille e una notte che ben contrasta con le condizioni di estremo disagio di gran parte dei palermitani e che in qualche modo richiama alla mente lo splendore dei palazzi di città dei nobili siciliani e le miserabili catapecchie e le fetide vie in cui viveva il popolino. Il chiudersi del Sindaco in una villa favolosa, circondata da un magnifico parco, sembra quasi la perfetta metafora della distanza del Primo Cittadino dalle strategie, dai problemi, dai bisogni veri della cittadinanza. I senzatetto dello Zen si attendavano e tumultuavano in piazza delle Vergogne, davanti al Palazzo delle Aquile, il nostro Sindaco rimaneva nel suo aristocratico isolamento, stava immerso nel silenzio e nella pace delle sale vellutate di Villa Niscemi. Per oltre due anni e mezzo Cammarata non ha messo piede nella sala del Consiglio comunale. Credo sia un record perlomeno europeo. Un sindaco non può amministrare senza una stretta intesa con la sua maggioranza. Ma a Palermo questa semplice verità non ha avuto alcun riscontro per anni. Fino a quando il rapporto Sindaco-Città non è arrivato al suo completo esaurimento.
Adesso, dopo un breve periodo di commissariamento, sarà eletto il nuovo sindaco. Sono dell'idea che tra i possibili papabili, Rita Borsellino, Roberto Lagalla, Luca Orlando, vincerà chi saprà immergersi maggiormente nei bisogni, nelle aspettative, nelle miserie, nella voglia di riscatto della popolazione, vincendo le dure resistenze della conservazione, dei poteri forti, delle camarille, degli spietati speculatori. Il futuro sindaco dovà dimenticare Villa Niscemi e i suoi fasti, lasciarla alla sua naturale vocazione di sede di rappresentanza, alle cerimonie, ai solenni ricevimenti, agli incontri diplomatici e culturali, agli eventi d'arte, alla celebrazione dei matrimoni di rito civile (un lusso che è giusto concedere ai giovani che iniziano una nuova vita); dovrà riconquistare Palazzo delle Aquile, porvi il suo gabinetto di lavoro (e di sudore), attendere qui le onde dell'inquietudine e delle speranze della cittàdinanza, pilotare con mano ferma Giunta, Consiglio e città verso il risorgimento dalle attuali condizioni di vita e di vivibilità inaccettabili.


Antonio Carollo | 24/01/2012 ore 07:44:46

 

Lello ti prego godi in silenzio non turbare ... il momento non si addice.

Bien à toi

gippe | 22/01/2012 ore 18:05:23 | @

 

Grazie Giuseppe

antonia | 22/01/2012 ore 17:39:10

 

Vi invito a richiedere al Centro Pio La Torre ( [LINK] il testo o il filmato dell'atto unico scritto da Vincenzo Consolo per raccontare la vita di Pio.
Come raccontare la storia di Sicilia in un'ora.

Giuseppe | 22/01/2012 ore 17:34:30

 

Rosi, lucidamente tu dici che il tempo aggiungerà pesetti sulla bilancia della tua serena limpidezza, pesetti che che ti faranno superare il dispiacere per le falsità che oscurano quasi sempre la verità.
Oggi non riesci a strappare la maschera delle controverità e delle ipocrisie, le tue forze giovani, acerbe, non sono ancora temprate dall'esperienza, però non soccombono, traggono dagli sforzi inefficaci dispiacere ma non scoramento. Il traguardo rimane al di là della barriera e della maschera. Sai che c'è, che è raggiungibile. Ogni passo ti avvicina, gli anni riscontrano i segni del cammino lungo la via che porta alla maturità; lievita lo sguardo,
la visione si schiarisce. Arriverai dove veli, maschere, ombre, vedrai cadere nel fetido pozzo dei mali e delle miserie del mondo.

Antonio Carollo | 22/01/2012 ore 17:20:34

 

Gippe: finalmente 3 punti.

Lello | 22/01/2012 ore 16:50:16

 

Che dire di più? Solo che noi, che siamo solo lettori, lo conoscevamo bene!

fara | 22/01/2012 ore 16:31:09

 

Nessuno me ne voglia, ma a volte diffido dell'ermeticità. Mi sembra che rimi con autocompiacimento.

Lo so sono una rompi....

antonia | 22/01/2012 ore 16:13:33

 

Rosi,ciò che scrivi porta in sè sempre un incanto da svelare...che ti fa tradurre il sensibile in visibile.Per me un poeta è persona che afferra il lampo di luce accecante che può portare alla cecità,appunto,o alla acutezza della visione.
Ho letto e riletto il tuo post e poichè anche io non so trovare quei riferimenti spazio-temporali ed umani cui ti riferisci,ho raccolto le parole che fanno da chiave ed ho immaginato dietro di esse,la tua serena limpidezza che racconta i tuoi pensieri...
Buona Domenica anche a te

adriana | 22/01/2012 ore 15:45:23

 

Speriamo che non porti attasso al Palermo

gippe | 22/01/2012 ore 14:52:49 | @

 

Rosi sei stata chiarissima...

Lello | 22/01/2012 ore 14:23:23

 

A volte è impossibile chiarire l'accaduto che ti cade in testa senza ragione. E se per mancanza di fiducia e nell'immediatezza per ritrovarti in situazione di palese ingiustizia, aggiungi altro ricercando chi affermi con convinzione il contrario, non sarà utile a nessuno. Guardare dal proprio microscopico personalissimo punto di vista, per quanto faccia male è comunque relativo e controproducente. Per convenzione della natura umana e per sua stessa continuità, il coprire con una maschera il vero favorirà invece la proliferazione dei rapporti relazionali rafforzandoli. Il disvelare la maschera può repentinamente separli. Pur detestando la maschera, nel toglierla d'istinto non vanto forza di affrontare le variegate forme del vero sorridendone con sereno distacco. E se, per sensibilità pongo in una bilancia ideale il piacere di ciò che è verità ed il dispiacere degli effetti del falso: quel Dispiacere, per sua intrinseca intensità iniziale prerrà sul piacere di ciò che è verità. Lascerò che il tempo dei giorni, a quella predominanza di intensità, aggiunga pesetti sulla bilancia della mia serena limpidezza, riservando agli uomini di questa terra l'arte e il gusto della parola futura. Buona domenica

rosi lesto | 22/01/2012 ore 14:15:31 | @

 

Bravo,Roberto

adriana | 22/01/2012 ore 13:01:20

 

Penultim'ora da leggere anche a costo di sacrificare la partita.

Grazie

gippe | 22/01/2012 ore 12:13:25 | @

 

Per la lettura nel week-end, si segnala " Senza Benza ", di M. Forconi, Monti- Lombardo editore.

Lello | 21/01/2012 ore 14:50:40

 

Gippe, hai ragione, l'Assémblee Nationale non si è mostrata all'altezza della civiltà giuridica e politica della Francia. Non si costruisce un reato su delle opinioni, pur riprovevoli. Adesso Sarkozy che fa?, conta quanti sono gli elettori di origine turca e, se sono più degli armeni, farà imprigionare chi afferma il genocidio? La somma algebrica dovrebbe essere ben poca cosa. Facciamoci una bella risata. Eppure sembrava che i deputati francesi non fossero dei nominati come quelli che infognano Roma!

Antonio Carollo | 21/01/2012 ore 14:10:16

 

A proposito Antonio ricordi quello scambio a proposito della legge francese che condanna i genocidi ?

[LINK]

Proprio stamattina la comunita turca si é nuovamente manifestata.

Proprio sotto casa mia, dalle parti di Piazza Denfert Rochereau, ma giuro in non c'entro per niente.

Bandiere turche e francesi , foto di Sarko e uno slogan fra tutti ...

Sarko, ricordati che anche noi votiamo.

Bien à vous

gippe | 21/01/2012 ore 12:47:55 | @

 

Lello, forse ti sei sbagliato, invece che in una libreria sei entrato in una oblieria, alias bottega dell'oblio.

Antonio Carollo | 20/01/2012 ore 23:14:15

 

Antonio, che figura mi hai fatto fare!
Sono entrato in libreria e ho chiesto " Pane duro del 1946 " e mi hanno dato 1 euro invitandomi ad andarmene....

Lello | 20/01/2012 ore 20:13:05

 

Sono d'accordo con Antonia. Sull'interrogativo alla parte finale del suo (tuo) post, non saprei.

Gianluca | 20/01/2012 ore 11:32:39

 

Antonia ,Schettino non è in carcere perché la viltà non è un reato penale. E' ai domiciliari , in attesa di accertare le sue responsabilità nel disastro. Dovrebbe funzionare così anche per gli "onorevoli"

fara | 20/01/2012 ore 11:16:47

 

Scusate, ma a volte non vi capisco.
C'è stato un episodio molto grave, che mette in luce ancora una volta le magagne dei comportamenti sbagliati, dei controlli omessi, della mancanza di serietà che affliggono l'Italia e che ci fanno passare puntualmente per incapaci ed inaffidabili all'estero. Ieri sul Financial Times Beppe Severgnini scriveva, giustamente " Italy seems to have a knack for plunging into spectacular messes". Non poteva dirlo con parole migliori.
Ora, perché non dovremmo discuterne qui? Non sono chiacchiere, sono riflessioni. Perché la tragedia fa uscire fuori dei problemi di cui è giusto parlare e su cui vale la pena di riflettere. Problemi che riguardano il Paese. Perché , non illudiamoci, in Italia non investe più nessuno non perché S&P la declassano, ma perché appunto c'è questa impressione (avvalorata dai fatti) di inaffidabilità, dal Governo in giù, di disorganizzazione, di arretratezza, di impunità. Di troppa filosofia e pochi fatti.
Ieri su FB avevo posto un quesito a cui purtroppo nessuno ha risposto: il Comandante Schettino, responsabile di una manovra che ha causato la morte di persone è agli arresti domiciliari perché la sua posizione non è così grave da prevedere la carcerazione. Chi invece ruba una "cosa" sta in galera. Schettino ha rubato la vita a degli essere umani ma non è in galera. Perché?

antonia | 20/01/2012 ore 10:58:17

 


A proposito Roberto, ho appena ricevuto una lettera da SGRAZZUTTI ; avevi ragione tu si chiama IDO (nome molto comune nel suo paese TALMASSONS, in provincia di UDINE).
Ma avevi due volte torto; mi ha anche mandato la sua foto di giovane biondino e non era quella che hai pubblicato tu.

E per l'ironia e l'intelligenza della sua risposta ... posso dirti che le finte le capiva.

Bien à vous

gippe | 20/01/2012 ore 00:13:30 | @

 

Scusa Rosita non avevo detto
@o,??@çç@!!!§§..? , ma soltanto
@o,??@çç@!!!§§ e mi dispiace di avere suscitato tante emozioni per un semplice ..?

Cara Fara, hai ragione , nessuno ha offeso nessuno .... ma ogni tanto c'é qualcuno che si sente offeso.

Forse per esistere ?

Bien à vous

gippe | 20/01/2012 ore 00:08:01 | @

 

ps
correggo:
"VOI" è troppo generico. Alcuni di voi

fara | 19/01/2012 ore 21:23:43

 

mi sto convincendo di essere proprio "orba"! Non ho letto offese per nessuno! Sono io a essere poco sensibile o voi ad essere troppo attenti alle virgole?

fara | 19/01/2012 ore 21:22:30

 

Rosita cara,ma tu non hai di che scusarti,sei sempre cristallina e precisa nelle cose che dici e ti si ascolta volentieri!
Il mio commento era semplicemente di divertito interessamento dello scambio di battute fra persone che stimo e molto come Lello e Antonio!
Ad aver fatto chiacchiere sul Concordia ci sono anche io,ricordalo;dare ragione a Gippe non è assolutamente dare torto a te;
Perdonami se ti ho fatto credere il contrario!
Ti auguro una buonissima notte

adriana | 19/01/2012 ore 21:17:31

 

Anche io non ho offeso nessuno e ho sempre rispettato gli interventi e il pensiero di tutti. Prendo atto di non essere stata capita dagli inteessati e anche da Adriana, ma non importa, non interverrò più sulla questione, quello che dovevo dire l'ho detto.

rosita | 19/01/2012 ore 21:00:05

 

Mi scuso : Adriana.
A Lello dico: non mi resta che inchinarmi dinanzi a cotanto senno.

Antonio Carollo | 19/01/2012 ore 20:50:42

 

Antonia, lo so, Sorrento è meravigliosa, ci sono stato; Meta mi sfugge.
Il mio riferimento non è irrispettoso, ci mancherebbe; tanto più che il metano o metese si è mostrato tetragono nel difendere il suo; quindi è serio e coriaceo.
Oddio, meglio non dire metano, se no uno pensa a una certa tendenza ai disastri.

Antonio Carollo | 19/01/2012 ore 20:47:26

 

Che ci vuoi fare Adriana?
Alle provocazioni poco intelligenti, si risponde con battute intelligenti.

Lello | 19/01/2012 ore 20:22:02

 

Gippe,il tuo intervento ci voleva come il "pane"...
anche io ho dato la mia piccolissima parte per il tormentone Concordia ma non ne posso più come te!La verità sembra molto più grave del nostro chiacchericcio e adesso bisogna solo ascoltare in silenzio e aspettare le conclusioni.
Antonio guarda che Meta di Sorrento è uno dei quattro comuni che forma l'entità Sorrento,ne vengo appena adesso
per vacanza e devo dirti che supporre che Lello ne sia nativo è l'augurio migliore:sono posti bellissimi e di reale occupazione lavorativa.
Buona serata

adriana | 19/01/2012 ore 20:14:38

 

Grazie, lo leggerò. Se non dovesse piacermi, ne farò mollica !

Lello | 19/01/2012 ore 20:07:11

 

Lello, lo sapevamo quant'è duro il tuo pane, ce l'hai raccontato; però sempre pane è, il suo destino è quello di finire dentro.
Hai letto il romanzo "Pane duro" di Silvio Micheli? Ha vinto il Premio Viareggio nel 1946, te lo consiglio.

Antonio Carollo | 19/01/2012 ore 19:40:10

 

Antonio, dai...
Con me mangi pane duro.

Lello | 19/01/2012 ore 19:28:16

 

No, di Palermo Intera.

Lello | 19/01/2012 ore 19:25:59

 

Lello, sei di Meta di Sorrento?

Antonio Carollo | 19/01/2012 ore 19:05:18

 

Grazie Gippe, sei sempre tanto caro con me. Ricordati però che io qui sono all' opposizione, e ne vado fiero!
Rosita, Antonio, rispettate le opinioni altrui, Gippe non ha offeso nessuno.

Lello | 19/01/2012 ore 18:36:23

 

Non so molto sui camionisti siciliani, ma so per certo che i tassisti che hanno bloccato Roma sono i maggiori sostenitori di Alemanno e certamente negli anni hanno votato chi ha portato le cose a questo punto. Quindi cos'è ora, la coscienza che l'aria è cambiata? Un tentativo di far saltare Monti?
Lo sciopero come lo si attua ora non mi sembra che dia molti frutti e per giunta danneggia chi non dovrebbe danneggiare. Faccio l'esempio di quando stavo a Roma: sciopero dei mezzi pubblici: colpisce chi deve andare a lavorare, in bus-treno-metro o in macchina. Gli uni non trovano i mezzi, gli altri restano intasati per ore. Chi non riesce ad arrivare al lavoro perde soldi. Caos totale per una giornata: nervi a fior di pelle, rabbia, fatica di chi lavora. Chi governa, gli amministratori pubblici non vengono "danneggiati". La gente si infuria, a fine giornata si comincia ad invocare qualcuno "che metta a posto le cose".
Un mio amico francese già anni fa proponeva, per esempio, nel caso dello sciopero della metro, di fare viaggiare i treni ma di non fare pagare il biglietto.

antonia | 19/01/2012 ore 17:37:48

 

Ho questa impressione: in Italia, specie in Sicilia, si è passato dal pecorume del niente sciopero, per paura della dittatura fascista, alla sfrenata libertà dello sciopero selvaggio. Non si è passati per la protesta espressa mediante lo sciopero esercitato con la semplice astensione dal lavoro. Come dovrebbe essere. Gli auto trasportatori non si limitano a fermare i loro automezzi, assolutamente no, devono impedire per forza la circolazione stradale all'intera popolazione. Lo stesso può dirsi per tutte le altre categorie, con qualche eccezione naturalmente. Io non discuto le ragioni della rivolta dei cosiddetti forconi in Sicilia. Sono sacrosante. Sono la prova della inadeguatezza della classe politica che ci governa, dedita soltanto a raccattare consenso attraverso le più stridenti forme di clientelismo, a danno dei veri diritti dei cittadini. Ma la giustificazione dello sciopero non può sfociare nel blocco totale della vita economica e sociale di una città o di un territorio. Selvaggio' è qualcosa di più che incivile. E' violenza e sospensione dei naturali diritti di libertà dei cittadini. Non è da prendere sottogamba la denuncia della Confindustria siciliana circa l'infiltrazione tra gli scioperanti di elementi della malavita organizzata. La violenza attira chi ci guazza nella violenza. Uno sciopero non può assumere le dimensioni di un cataclisma per una nazione. Gli autotrasportatori hanno in mano una forza formidabile: fermare i rifornimenti significa mettere in ginocchio una comunità, perchè aggiungere azioni ancora più devastanti? Si parla da oltre sessant'anni di dare una disciplina al diritto di sciopero. Sotto i permanenti governi democristiani non se ne poteva parlare, pena un'insurrezione. Adesso siamo in un contesto politico radicalmente diverso. Non è una democrazia perfetta, ma neanche incompiuta o bloccata come quella dell'era precedente a tangentopoli. Ormai tutte le forze politiche sono legittimate a governare, l'alternanza è una realtà. La paura della sopraffazione di una parte sull'altra non ha più ragion d'essere. Perchè le forze politiche, il legislatore, non hanno il coraggio di mettere sul tavolo delle decisioni questo diritto così importante per la vita democratica ed economico-sociale di una nazione? Non per limitarne la portata, ma per assicurare il suo esercizio in piena libertà, nel rispetto delle libertà dei cittadini?
E' questo il discorso di un bieco reazionario? No, è il ragionamento di un cittadino profondamente democratico, che conosce il disagio, il travaglio, la sofferenza che sta dietro alla decisione di uno sciopero e che vorrebbe vivere in una comunità dove i diritti di tutti fossero rispettati.

Antonio Carollo | 19/01/2012 ore 16:30:09

 

Sono appena rientrata. Su tutti i quotidiani oggi ho visto titoli cubitali: "Sono caduto per caso nella scialuppa" e accanto la foto del comandante. Supplizio!
Vorrei sapere cosa dicono i francesi, Gippe. Di solito sono tremendi con noi

antonia | 19/01/2012 ore 16:04:06

 

Rosita hai detto bene, Gippe sta in una dimensione diversa dalla nostra, sta a Parigi; da quell'altezza ci vede meglio, beato lui.

Antonio Carollo | 19/01/2012 ore 12:18:43

 

E per fortuna che De Falco e' praticamente conterraneo di Schettino....

Gianluca | 19/01/2012 ore 11:20:25

 

Io ho sentito il bisogno di parlare della maledetta nave anche perché qui naturalmente se ne parla e molti hanno detto a me, a mio marito, ai miei amici italiani "abbiamo ascoltato le telefonate con il capitano Schettino...." e poi ci guardano con un'aria desolata

antonia | 19/01/2012 ore 10:53:45

 

Un'analisi di questa "rivolta" dei Forconi? Come se il popolo di Parigi invece di assaltare la Bastiglia avesse assaltato i quartieri popolari

fara | 19/01/2012 ore 10:36:19

 

Avviso ai naviganti: le provocazioni intelligenti hanno il dovere di essere intelligenti.

roberto alajmo | 19/01/2012 ore 08:45:32

 

The paragon of uendsratnding these issues is right here!

lqdCqTxnm | 19/01/2012 ore 04:38:41 | @

 

PS. Brava, Fara!:)

rosita | 19/01/2012 ore 00:45:28

 

Gippe, non è che il forum è fatto per piacere a te. Ognuno parla degli argomenti che lo colpiscono,in genere sono fatti di interesse generale o considerazioni personali. Chi ha parlato del Costa Concordia, tra cui io, ha esercitato un proprio diritto di opinione e non è "elegante" che tu dica che si sono dette cose senza senso. Ti abbiamo fatto girare...@o,??@çç@!!!§§..? Pazienza, magari qualche volta tu le avrai fatte girare agli altri.

rosita | 19/01/2012 ore 00:21:25

 

Primi effetti della serrata dei TIR e degli agricoltori.
Stamattina il fruttivendolo mi proponeva i carciofi , quelli domestici, a 50 centesimi , due giorni fa erano a 30. "Come mai?" -ho chiesto- "Eh...c'è lo sciopero, non lo sa, signora?" - Guardandomi con sufficienza- "Certo che lo so e proprio per questo, so pure che questi carciofi o sono a km zero o sono dell'altro ieri. Perché ha aumentato il prezzo? Questa si chiama speculazione! Lo sa?" - Mi ha guardato male e non mi ha risposto e io me ne sono andata.

fara | 18/01/2012 ore 22:33:07

 

Lello posso dirti una cosa ?

Degli ultimi 100 post che parlano di Schettino comincio ad averne .... @o,??@çç@!!!§§ che girano, e l'unico che dice cose sensate sei tu.

Sara forse per solidarietà di tifosi ?

Statti bien à toi

gippe | 18/01/2012 ore 22:25:25 | @

 

si anche io non mi oriento in questa protesta, infatti avevo chiesto il parere del forum,istintivamente, a naso come dice Gianluca, non mi convince, eppure bisogna ad ogni modo leggerci dentro perchè potrebbe contenere molti rischi (aggiungo a quelli elencati da Gianluca il qualunquismo e la vocazione "separatista")

rosita | 18/01/2012 ore 20:33:34

 

Sono incavolato nero per questa serrata degli autotrasportatori nostrani. Spartachismo e populismo, altro non ci vedo. Una cosa che unisce camionisti, forza nuova e centri sociali a naso puzza di zolfo.

Gianluca | 18/01/2012 ore 19:40:24

 

Antonia:sì,si troveranno in molti a difendere il comandante Schettino,penso che il motivo sia che è più facile per loro identificarsi in lui, lo spavaldo senza qualità, che non con una persona come De Falco che certo, non sarà magari un eroe (e infatti ha indicato altri che hanno rischiato la vita),ma è sicuramente una persona di forte tempra e determinazione, che ha mostrato senza sconti i limiti dell'altro.

rosita | 18/01/2012 ore 18:24:20

 

Se, come sembra, il "saluto all'isola" è una manovra eseguita in chissà quante precedenti occasioni, nelle quali, fortunatamente, il disastro non si è verificato, dove "guardava" in tali occasioni la guardia costiera? Deve sempre verificarsi l'irreparabile per poter poi gridare allo scandalo?

silvia | 18/01/2012 ore 16:46:14 | @

 

Considerare il Cap. De Falco un eroe, mi ricorda la vicenda del calciatore del Gubbio, Farina. Entrambi hanno "solo " fatto il loro dovere, uno esortando Schettino a fare il comandante, l'altro a denunciare un tentativo di corruzione,eppure in Italia sono considerati eroi.
Ormai ragioniamo all' incontrario.
Oggi Palermo è bellissima, non c'è traffico, non c'è benzina e, soprattutto, non c'è Cammarata. E' vero, non c'era pure prima, però adesso è ufficiale!

Lello | 18/01/2012 ore 16:31:48

 

aanqQw , [url= [LINK] [link=http://msbvnchclwef.com/]msbvnchclwef[/link], http://jbvgnxnwhnpl.com/

jNHYDHbTus | 18/01/2012 ore 14:13:25 | @

 

E invece tanta gente, piano piano, comincia a difendere il comandante. Forse è la formazione cattolica che ci porta a prendere le difese di quello che viene attaccato ed in questo momento è il debole della situazione?
O semplicemente quelli integerrimi e rispettosi delle regole facciamo fatica a digerirli?

antonia | 18/01/2012 ore 13:53:35

 

Schettino e' raggiunto dalla riprovazione generale. L'inchiesta chiarirà e definirà le sue responsabilita' che a occhio non sembrano poche. De Falco ha effettivamente fatto il suo dovere e signorilmente in un'intervista cita i nomi di alcuni soccorritori che hanno rischiato la pelle per salvare quella degli altri. Che sia del Vomero o dei Quartieri poco importa.

Gianluca | 18/01/2012 ore 13:08:58

 

erano manovre conosciute ed eseguite varie volte nell'entusiasmo generale, anzi secondo me c'era una specie di sfida tra i comandanti, su chi si avvicinava di più. Se cercate su google le parole chiave Concordia, isola del Giglio, festa di San Lorenzo, vedrete (nella cache...perchè varie cose sono state cancellate) che addirittura si ringraziava un altro comandante per essere passato "a distanza così ravvicinata".
Sul problema "umano" del comandante non mi pronuncio,ho rispetto di chi ha paura,però chi sceglie di fare il comandante non può mica farlo solo per mettersi la divisa e giocare facendo gli inchini.

rosita | 18/01/2012 ore 12:59:24

 

Commento preso dal Corriere che testimonia secondo me perché l'Italia affonda. Attaccare chi fa il giusto, giustificare chi sbaglia, finale inconcludente

"Adesso anche la signora De Falco dice che suo marito non è un eroe, sono pienamente d'accordo con lei. Da adesso in poi voglio essere più vicino alla moglie del comandante Schettino che, purtroppo per lei, si è presa per marito il marinaio sbagliato. Il marinaio che non viene dal Vomero, che non ha fatto l'Accademia, che non somiglia a Steve Jobs e che stasera non andrà da Vespa di fronte al plastico del Concordia a dire che lui ha fatto solo il suo dovere. Lei sarà a casa sua a tentare di mantenere in piedi una famiglia sulla quale si è abbattuta una disgrazia dalla quale sarà difficile risollevarsi. Le sue colpe sono pari ai meriti della signora De Falco. Entrambe hanno sposato un marinaio!"

antonia | 18/01/2012 ore 12:51:24

 

La versione meno hollywoodiana di "Salga a bordo, cazzo!" è "Vieni avanti, Schettino".

maramaus | 18/01/2012 ore 11:22:11

 

l'anno del gelo mostrava il grigiore alle scoscese parti rocciose che conservavano il ricordo delle voci degli uomini aggrappati al profumo delle onde che si infrangevano nella notte, mai più, alcuni d'essi, avrebbero vissuto nuovi profumi di primavera, l'ultimo ricordo, appeso ai loro occhi prima di quel nero, era un passeggiare fra i ponti con lo sguardo ai disegni del cielo.

rosi lesto | 18/01/2012 ore 10:53:50 | @

 

Triste il Paese che ha bisogno di eroi e del vigliacco di turno su cui sfogare i mulinelli d'aria (che, per definizione, non vengono mai diretti dove si dovrebbe).
Ho scritto su FB:
Nè cattivi nè eroi. basterebbe solo che più gente facesse il proprio dovere. Basterebbe. Pare che anche altre navi avessero fatto queste manovre VIETATE, ed anche la Costa Concordia altre volte. C'è un sistema tipo "controllori di volo" per le navi. Perché nessuno è intervenuto prima, per le infrazioni precedenti, ed anche nell'ultimo caso? Perché chi fa rispettare le regole in Italia è un rompiballe ed un cretino. Poi succedono le tragedie

antonia | 18/01/2012 ore 10:27:46

 

If I communicated I could thank you eunogh for this, I'd be lying.

NbWyTzUWU | 18/01/2012 ore 00:41:04 | @

 

My prbelom was a wall until I read this, then I smashed it.

rRuhuKjvV | 18/01/2012 ore 00:16:05 | @

 

Antonia e Adriana, grazie.

Antonio Carollo | 18/01/2012 ore 00:01:02

 

Pierluigi Battista è un editorialista efficace e un polemista piuttosto tosto, di grande intelligenza, mai superficiale. Tiene molto alla propria indipendenza, senza badare troppo a qualche lieve oscillazione di posizione verso l'una o l'altra parte politica. La sua cifra è la schiettezza, non esente da una certa sottile partecipazione emotiva. E' un acuto interprete di quanto la cronaca politica, e non solo, offre alla ribalta dei media. Se qualcosa urta la sua sensibilità o la sua intelligenza non la fa passare liscia. E' il caso dell'appello sottoscritto da molti intellettuali, Belpoliti, Cucchi, Magrelli, Guglielmi, Ghezzi, Balestrini ed altri, in favore dell'azione legale intrapresa da Mary de Rachewiltz contro gli appartenenti al centro sociale di estrema destra intitolato Casa Pound, cioè al poeta Ezra Loomis Pound ( padre della ricorrente), per l'indebita appropriazione e l'uso improprio di quel nome in un contesto politico lontano "dall'universo culturale del grande poeta". Battista non è d'accordo. Pound non è un grande poeta, e basta, è un grande poeta fascista, dice. E giù a dimostrare questa caratteristica con la citazione della condanna a tredici anni di prigionia per la propaganda a favore di Mussolini e il presunto tradimento della sua patria, gli Stati Uniti.
Io non so se Battista ha mai approfondito l'opera di Pound o si affida a delle reminiscenze scolastiche. Nell'articolo non parla affatto della poesia poundiana. E' vero che, specie in Italia, si è nutrita qualche diffidenza verso il poeta per le sue esplicite simpatie nei confronti del Duce. Ma l'opera è tutt'altra cosa. Nessun critico letterario al mondo oggi oserebbe affermare che la poesia di Pound è una poesia fascista. Siamo agli antipodi dalla retorica, dalla ampollosità, dalla superficialità, dalla violenza, sopraffazione e prepotenza fasciste, in una parola, dalla cultura fascista. L'opera di Pound è la sua poesia, i Cantos, e quella che li ha preceduti, non certamente le concioni che ammanniva attraverso la radio contro gli Alleati o le sue ossessive filippiche contro l'usura, il capitalismo e il marxismo. Pound fu un radicale innovatore della poesia di lingua inglese, in aperta rivolta contro la tradizione, proteso verso nuove scoperte tecniche ed essenze liriche sottese ad un canto epico della vicenda umana attraverso fulminee sintesi storiche. La poesia di Pound è una foresta di echi, immagini, personaggi, luoghi, simboli, richiami, ove il passato-presente-futuro fluiscono costantemente. Il poeta vuole assicurare ad essa un fondamento storico obbiettivo secondo la sua concezione dell'epica moderna, intesa come "poesia che include la Storia". E' contro le cattive astrazioni del linguaggio magniloquente e fiorito; è per la laconicità e l'immediatezza della scrittura ideogrammatica cinese su un livello pragmatico ed operativo. La poesia poundiana è scarna, scabra, vigorosa, che rifiuta l'aggettivazione, fugge dall'Io romantico. Pound esercitò una influenza profonda in poeti e scrittori del calibro di Hilda Doolittle, William Carlos William, T.S. Eliot, James Joyce, F.S, Flint, Ford Madox Ford e tanti altri.
Che c'entra la violenta destra estremista della cosiddetta Casa Pound col mondo culturale del grande poeta?

Antonio Carollo | 17/01/2012 ore 23:37:13

 

ma cosa pensate di questo blocco dei Tir,movimento dei forconi?il titolo non mi piace...:)però ogni protesta merita attenzione,almeno per potere capire meglio, e non mi sembra giusto che nel televideo non ci sia nemmeno un rigo

rosita | 17/01/2012 ore 21:19:36

 

Sai cos'è forse, Lello? Che Palermo con Cammarata è uguale a Palermo senza Cammarata.

roberto alajmo | 17/01/2012 ore 21:13:42

 

Che delusione! Mi sono appena "sintonizzato" per leggere il Penultim'ora ed i vostri commenti sulle dimissioni di Cammarata, e invece cosa leggo? Della nave Costa!
Schettino e Cammarata però hanno tante cose in comune. Entrambi hanno abbandonato le loro " navi " alla deriva;Schettino ha fatto l' "inchino " per la Madonna,la madre e la moglie, Cammarata invece per la Gesip, l' Amat e l'operaio -skipper.L' unica cosa che non li accomuna, è che nessun palermitano ha chiesto a Cammarata di risalire sulla nave! Scusate, sono in preda al delirio più assoluto.
Antispam: porticciolo ( giusto giusto !! )

Lello | 17/01/2012 ore 20:34:09

 

That's a psiontg full of insight!

IdbDulUZObNHSD | 17/01/2012 ore 19:33:48 | @

 

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Gianluca | 17/01/2012 ore 19:10:39

 

Antonio,hai fatto,come al solito,un'ottima analisi della tragedia della Concordia;analisi fondamenale dal momento che tutte le responsabilità,gravissime,a partire da quelle dell'armatore si stanno concentrando nell'opinione comune sulla testa del capro espiatorio di turno che,se le norme di sicurezza anche di perizia "umana"fossere state ottemperate, a quest'ora guiderebbe la lampara in quel della bellissima Sorrento!












adriana | 17/01/2012 ore 19:05:40

 

Ho sentito ora alla radio la conversazione tra Schettino e il comandante della Capitaneria di Livorno: un documento dal quale emergono due modi di fare il comandante. Scusate se ci vado un po' grezzo nel ragionamento.

Gianluca | 17/01/2012 ore 18:53:06

 

Concordo con te, Antonio. Ed ho visto di persona quelle navi enormi nella laguna di Venezia: non mi è piaciuto. Sollevavano onde che certo non fanno bene alla città.
A quanto pare sulle navi vengono reclutate persone di tante nazionalità diverse per evitare che si formino delle "mafie di maggioranza" nei lunghi mesi di navigazione. Secondo me chi vive sempre in quel mondo un po' finto di lusso, sempre lontano da casa, un po' di senso della realtà lo perde. Comunque, dopo l'episodio di Marsiglia un po' di riposo ed una visita psico-attitudinale al comandante avrebbero dovuto farla. Ma in Italia non si previene mai, si aspetta sempre la tragedia per poi correre ai ripari.

antonia | 17/01/2012 ore 17:35:19

 

Impressionante la telefonata registrata tra il comandante della capitaneria di porto e il capitano della Costa Concordia. Credo sia un caso unico al mondo: il responsabile della capitaneria che ordina ripetutamente, quasi urlando, al capitano della nave di ritornare a bordo per coordinare le operazioni di salvataggio dei passeggeri. Dico: ordina, a chi?, a un capitano-coniglio?, che s'è messo in salvo quasi per primo?, che farfuglia parole impastate e alla fine dice di sì, ma non si muove?
Lo stesso capitano il 17 dicembre scorso si era reso responsabile di una gravissima decisione, sempre al comando della Costa Concordia stracarica di passeggeri: testardamente, contro il parere del suo secondo , è uscito dal porto di Marsiglia in piena tempesta col vento a 50-60 miglia di velocità. Un azzardo pazzesco, tra le strettoie di un porto affollato di imbarcazioni. Nessuna autorità è intervenuta, men che meno i responsabili della Società. E il nostro capitano ha continuato a comandare con la solita aria spavalda di cui si era vantato in un'intervista ad una rivista ceca.
Adesso la nuova pazzia di una rotta che va a finire ad un centinaio di metri dalla costa dell'Isola del Giglio.
Con quali criteri di selezione vengono nominati i comandanti di questi giganti del mare? Immagino non sia stata violata alcuna norma nella nomina del capitano Schettino, ma molto c'è da dire sulla sostanza di una normativa non adeguatamente rigorosa e controllata, che, ad esempio, dà troppo potere all'armatore.
Negli ultimi 10-15 anni si è innescata la corsa, da parte di grandi compagnie armatrici private, alla costruzione di mastodonti capaci di trasportare 4-5.000 passeggeri. Il grande capitale ha scoperto il gigantismo su mare come chiave per la creazione di profitti altrettanto giganteschi. Le autorità marittime internazionali, i governi, hanno studiato le conseguenze di una simile tendenza sulla sicurezza nei mari, in particolare su quella delle persone trasportate? Fior di esperti dicono che queste conclamate città galleggianti, tecnologicamente all'avanguardia, non cessano di essere delle navi, soggette, come tutte le imbarcazioni, ai limiti e ai pericoli, imposti dal mare. Pericoli e limiti raddoppiati dalle eccezionali dimensioni della nave. Ebbene, non sembra che di fronte alla novità di questo sfrenato gigantismo abbia fatto seguito una adeguata revisione delle leggi internazionali di navigazione (il nostro codice di navigazione addirittura risale al 1942), in termini soprattutto di sicurezza. Basta pensare che queste navi, alte sessanta metri, vengono accostate a piazza San Marco di Venezia, per la comodità dei turisti, che scendono e danno da mangiare ai piccioni. Revisione della normativa che dovrebbe riguardare anche l'interno delle navi, tra cui i requisiti del personale addetto alla gestione di una massa così imponente di passeggeri. La parola garanzia dovrebbe essere la domina di una normativa rinnovata. Garanzia per l'incolumità dei passeggeri. Sulla Costa Concordia era imbarcato, dopo un corso di soli quattro giorni, personale di servizio appartenente a quarantadue nazionalità. Motivo? Con ogni unità lavorativa viene stipulato il contratto tipico dello Stato di provenienza, con enormi risparmi per l'armatore. Tremiladuecento persone affidate a un migliaio di addetti neanche capaci di comunicare tra di loro. Aggiungete un comandante inadeguato ed ecco la tragedia. La fortuna ha voluto che la nave si adagiasse su uno scoglio a cento metri dalla terraferma, altrimenti il bilancio dei morti avrebbe assunto proporzioni ben più spaventose.

Antonio Carollo | 17/01/2012 ore 16:46:02

 

A rolling stone is worth two in the bush, thnaks to this article.

qIDRYNSlqqH | 17/01/2012 ore 16:30:02 | @

 

Agghiacciante che non si sappia quanti siano i dispersi. Non che fine abbiano fatto, ma quanti siano.

Gianluca | 17/01/2012 ore 14:24:44

 

Antonia, siamo ai livelli di Checco Zalone in Una Bella Giornata

fara | 17/01/2012 ore 12:30:48

 

Pare che il comandante della Concordia fosse stato assunto anni fa come responsabile della sicurezza. E meno male! E' sempre una questione di mancanza di controlli, magari di qualche amicizia o raccomandazione di troppo.

antonia | 17/01/2012 ore 10:28:00

 

La RAI ne è la vetrina. Vengono esposti i pezzi più attraenti

fara | 17/01/2012 ore 08:29:08

 

Mi limito a osservare che il comandante è stato scaricato anche dalla compagnia.
Ma mi chiedo, a monte: alla Costa Crociere come li selezionano, i responsabili delle navi?
Mi sa che il darwinismo invertito non è prerogativa solo della Rai.

roberto alajmo | 17/01/2012 ore 06:40:50

 

Non è tanto il naufragio della Concordia ( sia come nave che come accordo di sentimenti e di idee) che mi ha colpito. Mi dispiace, è ovvio, ma ci sta, statisticamente, che di ogni tanto una nave affondi o un aereo cada o un treno deragli, ecc.. E' l'irresponsabilità e la vacuità del suo comandante che è impressionante. In linea con i tempi e modi televisivi, però.

fara | 17/01/2012 ore 00:07:37

 

sì come è successo a Gianluca anche io sono stata impressionata dal naufragio della Concordia, dalle modalità con cui tutto è avvenuto, mi mette in crisi pensare quanto spesso ci si affida ad altri in ogni campo senza sapere quanto questi altri meritino la nostra fiducia. Per me il senso di responsabilità è una delle qualità più importanti ma nella società di oggi si fa di tutto per spegnerlo, infatti con un'opera di "educazione" quotidiana sia nei telefilm che nella pubblicità il "guascone" simpatico e noncurante è personaggio positivo e in Italia sono in molti a identificarsi, mi immagino la scena del comandante(ok la fisiognomica è superata ma lo avete guardato bene?)che invita il maitre sul ponte per andare vicino vicino al Giglio, mentre la sorella invia un salutone via facebook, così come la scena fantozziana(purtroppo ci sono i morti e quindi non c'è niente da ridere) di lui che si dichiara "appennellato" sulla scialuppa e impossibilitato a risalire, e che poi dopo l'intimazione della guardia costiera ammara,sì, ma per andarsene a terra!L'inchino, il passaggio turistico...e le regole che ci stanno a fare?lo dice pure lo spot della Mercedes, :ora che conosci le regole,dimenticale.

rosita | 16/01/2012 ore 19:31:47

 

Mi ha molto impressionato questa tragedia. @Antonia, gia' e' così, se fosse confermato il quadro contro il comandante si tratterebbe del disvelamento di uno che fa lo "spacchiosazzo", come un picciottazzo qualunque che fa le impennate in mezzo al traffico. Solo che questo c'aveva la responsabilità di 5000 persone e di una macchina che e' costata quasi 400 milioni di euro. C'e' da aver paura e domandarsi quali siano i criteri di selezione del personale per ruoli tanto delicati. La parola e' camicia, appunto. E Cammarata si e' dimesso....

Gianluca | 16/01/2012 ore 13:00:37

 

Non so perché, ma riflettendo sulla tragedia della Costa Concordia ad un certo punto ho considerato che forse questo è un ennesimo esempio, anzi, risultato, di quella nostra maledettissima tendenza a a voler trasformare in pregio, in unicità i nostri difetti, invece di cercare di arginarli. Se realmente, come purtroppo sembra dalle ultime indagini, il capitano ha azzardato quella manovra pericolosossima e vietata , ripeto, vietata, per fare un favore ad un passeggero dell'isola del Giglio e mettendo così a repentaglio la vita di migliaia di persone, allora ci si chiede come questo narcisismo, questa vanità abbia superato ogni ragione, ogni buon senso, in una persona che avrebbe dovuto fare, per formazione ed esperienza, proprio del buon senso e della responsabilità il suo punto fermo. Apparire, sfavillare più dell'essere. E forse anche il fatto che quelli che fanno questi lavori, sempre senza una casa, lontano dagli affetti, prima o poi un po' di distorsione del senso della realtà ce l'hanno.

antonia | 16/01/2012 ore 10:24:11

 

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questo sito è gestito da emigrati

fara | 16/01/2012 ore 04:45:17

 

Sulla tragedia della "Costa Concordia". La crociera era slow cost (siamo in inverno), lo era anche l'ingaggio del personale di bordo a cominciare dal Comandante? La battuta è piuttosto velenosa, però dalle testimonianze dei sopravvissuti e dalle prime risultanze non è poi tanto campata in aria. Come visto attraverso le immagini televisive, sull'efficienza del personale abbiamo una duplice versione: alcuni superstiti, interrogati dai cronisti, parlano bene dell'assistenza ricevuta, altri, e sono i più, malissimo. Le cose sentite sugli addetti sono tante: parlavano solo inglese, erano filippini o di altri paesi asiatici; invitavano i passeggeri a stare dove si trovavano o a dirigersi su punti della nave risultati poi altamente a rischio; molti di loro cercavano di mettersi in salvo prima dei passeggeri; non sapevano sganciare e manovrare le scialuppe; fornivano salvagenti per bambini agli adulti e viceversa; il Comandante dava ordine di rimanere nelle proprie gabine.
Se gli ordini dati ai croceristi fossero stati docilmente eseguiti la tragedia avrebbe avuto dimensioni ben più grandi. Non si può neanche pensare alla fine che avrebbero fatto coloro che fossero rimasti nelle gabine della parte sommersa della nave. Invece la gente ha seguito l'istinto, la nave s'inclinava sempre più ed essa si accalcava sul ponte meno esposto a immediato pericolo, pronta a saltare sulle scialuppe di salvataggio che in modo maldestro piombavano addirittura addosso alle persone. La nave si è arenata su un fondale basso a pochi metri dalla riva dell'Isola del Giglio. Se un merito ha il Comandante è quello di aver fatto finire quel gigante del mare vicino alla costa consentendo così ai soccorritori di operare con tempestività ed efficacia. Ma questa manovra, a quanto pare indovinata, non può oscurare la gravissima colpa di non aver rispettato la rotta prescritta: il braccio di mare tra l'Isola e le coste dell'Argentario è di sette miglia, la nave doveva passare a tre miglia e mezzo di distanza dalla riva. Invece si è avvicinata fino a qualche centinaio di metri. Il motivo?, consentire ai croceristi di vedere da vicino l'Isola, e magari salutare gli abitanti con la manina. Lo scoglio su cui ha impattato la nave non è previsto nelle mappe, ha detto il Capitano. Ridicolo! Un comandante deve conoscere per esperienza e per i dati forniti dalle apparecchiature di bordo la situazione dei fondali, specie quelli vicini alle coste. La nave ha bisogno di acqua, non di scarso pescaggio, di sabbia o di scogli; la regola elementarissima è starne lontano. L'altra colpa, imperdonabile dal punto di vista della deontologia professionale, è quella di aver abbandonato la nave prima che molti passeggeri fossero tratti in salvo. Se questo fatto sarà accertato dai magistrati senza ombra di dubbio il Comandante, oltre che di un reato, si sarà macchiato di un atto di viltà che nel mondo marinaro porta dritto al disonore.

Antonio Carollo | 15/01/2012 ore 17:10:45

 

Povero Édipo: aveva un handicap, anzi no, era diversamente abile: aveva il piede forse torto, sicuramente gonfio, e ...numerosi traumi

Gilda | 14/01/2012 ore 14:56:31

 

Hai indovinato, Gianluca, ma i pantaloni col comando del telecomando non c'entrano nulla; quindi rassicurati, la mia era solo una sballata associazione di idee.
Oggi il 99 per cento delle donne porta i pantaloni. La metafora dei nostri padri e dei nonni, comanda chi porta i pantaloni, a rigore non dovrebbe più funzionare. L'emancipazione della donna è arrivata ad un livello molto alto, tanto da togliere terreno al femminismo militante. Una vita ho sentito dire che negli States comandano le donne. Ci siamo adeguati? E' più verosimile dire che in famiglia da noi le decisioni si prendono su basi paritarie. Almeno così si presume. Ma è proprio vero? La Sicilia si è allineata al resto dell'Italia? I miei ricordi di vita siciiana dicono di no. Io sono nato e cresciuto in un mondo dominato dal maschio siciliano, come bene si può immaginare dalla mia età. La barriera era insuperabile. La donna trovava naturale, tranne qualche eccezione, vivere all'ombra del proprio uomo. Il processo evolutivo dei rapporti uomo-donna ha seguito in Sicilia di pari passo la tendenza del Paese? Se ne può dubitare? Palermo vive una fioritura invidiabile di intellettuali, scrittori, giornalisti, ricercatori, artisti, ecc., sarebbe interessante una approfondita inchiesta su un tema di questa portata. Per il romanzo di Palermo ancora da scrivere l'esito dell'indagine potrebbe fornire materiali preziosi per decrittare il vero carattere del palermitano/a e della città.

Antonio Carollo | 14/01/2012 ore 11:20:11

 


ULTIM'ORA. Tiresia vuole andare in Appello.
IL FATO QUOTIDIANO: "E ora i danni chi li paga?"

Sandro | 14/01/2012 ore 10:18:42 | @

 

Pantaloni? Peggio?

Gianluca | 13/01/2012 ore 21:06:58

 

Gianluca, mi congratulo per la tua fortuna, io, per la TV, sono alle camere separate. Non so come stavano le cose tra i miei genitori (classe 1.900); quando comprarono il primo televisore negli anni Sessanta io da anni ero in autoesilio a 1.300 chilometri di distanza.
Tu sei tanto giovane rispetto a me che è fuori luogo farti un'altra battuta, piuttosto feroce invero anche per i tempi in cui era possibile farla; però sono sicuro che non te la saresti meritata ugualmente. Riguarda qualcosa che s'indossa.

Antonio Carollo | 13/01/2012 ore 19:49:13

 

Caro Antonio, diversamente da quando stavo con i miei genitori, che decidevo io cosa vedere la sera alla tv, ora decide mia moglie. A me mi tocca o subire o alienarmi con un libro o un pc....

Gianluca | 13/01/2012 ore 16:23:04

 

Gianluca, che è?, uno scarica barile di famiglia?

Antonio Carollo | 13/01/2012 ore 16:07:44

 

Non mi parlare di pacchi, Roberto!! Se ne sono persi troppi dall'estero verso l'Italia nel corso degli ultimi anni. L'ultimo, il regalo di Natale scelto con cura per mia nipote e mai recapitato. A me più che l'immagine dell'omino nell'hangar Amazon o UBS o DHL viene in mente quella dell'uomo, anzi, degli uomini, impiegati postali a Milano, che si chiudevano nelle toilettes, aprivano i pacchi e prendevano il contenuto.

antonia | 13/01/2012 ore 13:33:16

 

Che fortuna essere a casa per l'influenza. Stamattina ho potuto vedere su Rainews un servizio su Pippo Fava. Che riporta a galla un reportage della Rai inedito del 1976 sulla Sicilia condotto da Fava stesso.

Gianluca | 13/01/2012 ore 12:18:13

 

Antonio, mi hai beccato: e' colpa di mia moglie e' lei che controlla il telecomando. ;) che vigliacco che sono....
Comunque 2 Porta a porta con la Santanche' e' veramente troppo sia per me che per mia moglie.

Gianluca | 13/01/2012 ore 12:10:47

 

Gianluca, sei reo confesso: hai visto "Piazzapulita" di Formigli anziché "Servizio Pubblico" di Santoro su TV38 0 Cielo. La sanzione è: vedere due vecchie "Porta a Porta" con la presenza della Santanché.

Antonio Carollo | 13/01/2012 ore 11:32:20

 

Il voto alla Camera di ieri ci aiuta a ricordare come e' composto il Parlamento attuale. Cosi' quando criticheremo con molte ragioni il governo Monti forse saremo aiutati a non dargli tutto il peso del mondo. Ieri sera ho visto un pezzo di Piazzapulita. Devo dire che tutto sto discorso di case mi ha fatto girare la testa: case INPS, case ENASARCO, Scajola, Malinconico, Patroni Griffi. Secondo me la narrazione del programma e' andata un po' in tilt, a un certo punto non si capiva se era più da biasimare Patroni Griffi o l'inquilino INPS con vista "sfascia carrozze". La verità e' che se devi stare ad analizzare il processo di attribuzione di decine di migliaia di alloggi in questo paese negli ultimi quarant'anni non te ne esci più. O ti tocca fare una serie di puntate, altro che una.... Se poi tutta questa impalcatura serve a dire: Malinconico che scandalo! sI poteva argomentare con meno trambusto e piu' efficacemente. Meglio Iacona o Santoro stesso.

Gianluca | 13/01/2012 ore 11:02:15

 

Roma non è stata costruita in un solo giorno.
E nemmeno distrutta, se è per questo.

roberto alajmo | 13/01/2012 ore 08:37:27

 

DISINTOSSICAZIONE
caro roberto,credo proprio che la tua speranza di disintossicarti resterà tale. Dopo la giornata mefitica di ieri sarebbe meglio per tutti indossare una maschera a gas... O iniziare a prendere sul serio l'ipotesi dell'aereo..

Fiorella | 13/01/2012 ore 07:02:04 | @

 

Concordo totalmente con Fara. E aggiungo: ma non si vergognano lui e tanti altri a tentare di farci credere di essere delle povere animelle ignare?

antonia | 12/01/2012 ore 10:05:24

 

Vedi Antonio, Malinconico mi può presentare tutti i curricula che vuole ma c'è un particolare che mi perplime: se io passo un fine settimana , non in un albergo a 8 stelle, ma in un semplice B&B , e la mattina del lunedì qualcuno mi dice che è tutto pagato , mi preoccupo ... Se lui non si è preoccupato o è scemo , e quindi non merita la fama che ha, o è un "furbetto" e quindi merita la fama che sta acquisendo

fara | 11/01/2012 ore 23:43:12

 

Grazie a Fiorella oggi si é battuto il record di 'post alla giornata' , ne ho contati 17 roba da pazzi ...

Leggendo Fiorella mi ero quasi rallegrato e volevo prenotare le prime lattughe e galline della sua prossima produzione.

Pero ha ragione Antonia, perché non prendi l'aereo e vai non solo dove ti porta il cuore ma anche dove c'é lavoro.

Sono scelte dolorose che tanta gente ha fatto ... e che senz'altro non rimpiange.

Magari ritornerai in Sicilia per vedere la partita della squadra del cuore ....

Tanti auguri comunque

Bien à vous

gippe | 11/01/2012 ore 21:42:00 | @

 

Ho incollato il pezzo di RA sul Vaticano all'ultra cattolico Filippo37, vediamo cosa risponde.

Antonio Carollo | 11/01/2012 ore 21:15:05

 

Fara, leggiti il profilo di Malinconico su google: roba da fare accapponare la pelle. E' veramente un uomo che vale. Come è possibile che si sia impatanato con figuri come quelli della cricca? Vedrai che i magistrati vorranno sapere il perché di quelle vacanze gratis.
Per quanto riguarda la nostra Fiorella condivido tutto quello che hai detto. Io le direi di stare tranquilla. I politicanti hanno mille risorse per mettere a posto le cose. Per l'appunto ci si è messo contro quello scocciatore del Ragioniere al bilancio, ma vedrai che lo renderanno innocuo. Umanamente non posso non essere con Fiorella. Ho una mia brava cuginetta (figlia di un mio cugino) che da più di quindici anni fa l'articolista. Non ho capito bene che diavolo significa articolista. Comunque fa la precaria, prima con 800.000 lire, poi con 400-500 euro. Santi in paradiso non ne ha. Non dispero però.
Fara, ricordiamoci che siamo in Sicilia.

Antonio Carollo | 11/01/2012 ore 20:06:51

 

@ Antonio Carollo
Sai cosa mi da veramente fastidio? Che Fiorella sarà disoccupata ma Malinconico no, nonostante le dimissioni e le imbecillità commesse nell'esercizio delle sue funzioni

fara | 11/01/2012 ore 19:34:30

 

RA però è stato gentile, ha fatto passare le feste di Natale.

Antonio Carollo | 11/01/2012 ore 19:11:35

 

Fiorella, ingegnere cinquantenne e "trombato" dall'ARS. Io credo che nessuno di noi gioisca di questo. RA, io e altri, ne sono certa, non avremmo mai voluto che qualcuno soffrisse e non gioiamo per quello che sta accadendo. Il problema è a monte. Perché illudere con assunzioni insostenibili tante brave persone? Solo e soltanto a scopo elettorale e demagogico?
Chi non è direttamente coinvolto ha visto fin dall'inizio che la cosa non poteva avere futuro. Ma chi ci sta in mezzo spera sempre, è normale.

un ps per la primavera araba. Siete proprio sicuri che si tratti di una primavera?

fara | 11/01/2012 ore 19:06:36

 

@fiorella
...e poi non dite che non l'avevo detto, cmnq lo ripeto: in un periodo di crisi come quello che sta per arrivare i primi a saltare saranno ovviamente i pochi che lavorano e hanno pochi santi in paradiso e la Regione Siciliana raggiungerà finalmente la purezza della totale inutilità sociale.

federico | 11/01/2012 ore 17:55:27

 

Carlo Malinconico Castriota Scanderberg dimettendosi da sottosegretario ha detto che torna al suo lavoro. La frase richiama alla mente quella di Berlusconi: se il Parlamento mi sfiducia me ne torno a casa, ma a quale casa?, ne possiedo venti! (sorriso sardonico). Il nostro Malinconico a quale lavoro tornerà? Al momento della chiamata al Governo era presidente dell'Audipress, membro di tre consigli di amministrazione di società in ambito pubblico, professore ordinario di diritto dell'unione europea, titolare di uno studio legale avviatissimo. Il suo curriculum è sterminato e prestigioso: consigliere di stato, segretario generale della presidenza del consiglio, capo ufficio legislativo di diversi ministeri, presidente della FIEG, eccetera. Le massime onorificenze al merito della Repubblica. Un profilo di altissimo prestigio. Con compensi, stipendi, indennità, redditi conseguenti, aggiungiamo. Diciamo pure che le vacanze al luxury resort Hotel Il Pellicano di Porto Ercole se le poteva permettere (però la spesa è notevole, 1.500 al giorno, circa ventimila euro). Niente, lui, per due volte, nel 2007 e nel 2008, al termine della vacanza passa indenne dinanzi al riscuotitore del complesso turistico, mette sì le mani al portafoglio ma viene fermato, tutto pagato, nessuna domanda, via si torna a casa. Per quattro anni non se ne sa più nulla. Poi il passo fatale: accetta di far parte del Governo. Veniamo da tante tempeste mediatiche abbattutesi su membri del Governo. La vita e le opere di ciascun governante vengono passate al setaccio. Sono in atto diversi procedimenti giudiziari che coinvolgono politici e imprenditori. Uno riguarda la cosiddetta cricca, Anemone, Balducci, De Vito Piscicelli, ed altri. Ad un tratto il velo dell'oblio sulle vacanze all'Argentario del sottosegretario Malinconico viene strappato. De Vito Piscicelli decide di collaborare nel processo che lo riguarda. Tra le tante altre cose spiffera che è stato lui a pagare le vacanze di Malinconico, per delega di Balducci. Scoppia la bomba. Le dimissioni, per un Governo che vuole fare del rigore e della trasparenza la propria regola, sono inevitabili. Patetico ed inutile è il gesto del bonifico al proprietario dell'albergo, a distanza di quattro anni. Il clamore sul caso è al diapason. Le dimissioni sono un atto responsabile, da apprezzare, ma un uomo pubblico ( anche perché M. riveste ancora uffici pubblici) non può prendere il cappello e andarsene senza dare alcuna spiegazione, dando fiato ai sospetti. Il silenzio, prima o poi, potrebbe ritorcersi su di lui.

Antonio Carollo | 11/01/2012 ore 17:53:46

 

ma mi prendi sul serio? pensi che veramente mi metterò a coltivare lattughe? che possa lanciare sì tremendi anatemi? in ogni caso un pò mi piaceva usare una figura allegorica, un pò mi piacerebbe tanto che il vento della "primavera araba" riuscisse a soffiare sino a quì, anzi fino a Palermo.

Fiorella | 11/01/2012 ore 16:49:05 | @

 

Scusa Fiorella, ma perché sogni una carretta che faccia il percorso inverso ed attraversi il mare per portarti in Africa? Non sarebbe meglio sognare un aereo che ti porti dove c'è lavoro?

antonia | 11/01/2012 ore 15:58:29

 

è un gioco così complicato che districarlo è quasi impossibile, un ddl bocciato, ripresentato in due stralci, qualcuno vota il primo qualcuno vota l'altro, un altro si astiene, un gioco di scatole cinesi dove nemmeno con il massimo della mia immaginazione riesco a vedere uno scenario possibile, un romanzo di Sciascia.... poi l'ultimo l'atto (dichiarato di forza e invece di farsa) e la dichiarazione ( copiata pari pari dal sito dell'ARS)
PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, in merito al terzo punto dell’ordine del giorno: Discussione
del disegno di legge “Riproposizione di norme impugnate in materia di personale della Regione
siciliana”, comunico che è pervenuta una missiva da parte del Ragioniere generale di cui do lettura:
“Con riferimento al disegno di legge indicato in oggetto, in discussione in data odierna presso la
Commissione “Bilancio e programmazione” dell’Assemblea regionale siciliana, si rappresenta che,
in costanza di esercizio provvisorio, lo stesso in questa fase è da ritenersi improcedibile, sia per
l’assenza in atto degli strumenti contabili, bilancio di previsione per l’esercizio 2012 e per il triennio
2012/2014, legge finanziaria per l’anno 2012, sia perché il disegno di legge in oggetto prevede oneri
22
XV LEGISLATURA 312a
SEDUTA 10 Gennaio 2012
Assemblea Regionale Siciliana
pluriennali la cui copertura non può essere correttamente assicurata stante la mancanza dei citati
documenti contabili.”
E’ pervenuta, pare, anche comunicazione da parte della Commissione “Bilancio”.

Ormai mi viene quasi da ridere.
Credo proprio che si siano accorti che fra noi c'erano pochi raccomandati.

Fiorella | 11/01/2012 ore 14:30:08 | @

 

La faccia come il culo, proprio.

roberto alajmo | 11/01/2012 ore 14:09:41

 

[LINK]

L'art. è di parte ma spiega ciò che è successo

Fiorella | 11/01/2012 ore 13:53:09 | @

 

Si sono "accorti" che c'era un aumento di spesa e il parlavento (non è un refuso) siciliano non può legiferare aumenti di spesa in esercizio provvisorio.

Fiorella | 11/01/2012 ore 13:49:34 | @

 

Mi interessa moltissimo, Fiorella.
Mi spieghi meglio? hanno provato a fare la legge e non ci sono riusciti? Che è successo?

roberto alajmo | 11/01/2012 ore 13:41:36

 

titolo: giusto per farvi sapere come è andata a finire. Ovvero … A schifiu finì!
Ieri sera all’Ars, è andata in onda l’ultima puntata della farsa “Stabilizzazione di quei poveri fessi dei precari”. Il pubblico consesso degli alti eletti regionali si è riunito per dare la sua prova di forza nei confronti del Commissario di Stato ( Bartleby o ultimo giapponese, come definito da R.A.) e pubblicare la legge di stabilizzazione anche senza il suo alto consenso ma, poiché ieri pomeriggio il caffè distribuito all’ARS doveva essere più carico o l’ossigenazione dell’aula più concentrata, si sono svegliati e si sono accorti che questa legge, partorita dopo una gestazione di lunghezza temporale degna di quella necessaria per la nascita di un mulo, mulo non era e manco scecco, ma solo il frutto della loro incapacità o della loro perversità. Così la legge non c’è e, a meno di un miracolo divino o di apocalittici sovvertimenti, al primo di aprile tutta l’opinione pubblica si sarà liberata di questi parassiti umani, di questi cagots siculi e tutta la Sicilia potrà risorgere più bella e più ricca che pria.
Io, fortunata a non aver famiglia, potrò ritirarmi nella casa dei miei genitori a piantar lattughe e allevar galline ( dato che di un ing. di 50 anni nessuno sa che farsene, manco di 30) in questa provincia babba, scrutando il mare e sognando una carretta che attraversi lo stretto di Sicilia portandomi verso calde terre africane. Per tutti quelli che di questo gioiranno solo un anatema… acqua, vento e terremoto, tanto io non me ne occuperò più.

Fiorella | 11/01/2012 ore 13:20:36 | @

 

Questo sempre.
Perciò in questi mesi voglio respirare a pieni polmoni.

roberto alajmo | 11/01/2012 ore 10:46:44

 

Penultim'ora
Si, stiamo meglio senza la sua voce querula. Ci stiamo disintossicando ma ho qualche timore. Fra un anno, o poco più, andremo a votare. Andremo a votare con il porcellum e, visto il malessere che serpeggia, l'impossibilità di ripresa economica e l'incapacità di organizzare una forza di centro o di sinistra veramente alternativa, temo che i berlusconiani, con qualche nome cambiato, senza Berlusconi in palcoscenico ma sempre prima fila, e un'imbiancata alle pareti rivincerà a mani basse.
Spero tanto di sbagliare

fara | 11/01/2012 ore 08:35:08

 

Fotografata su un muro, a pochi metri dallo Spasimo. Inconsciamente emblematica

[LINK]

Giuseppe | 10/01/2012 ore 08:06:06

 

Roberto, Maramaus palesa una verità. Rita Borsellino è una splendida persona, ma avrebbe avuto necessità di un sostegno immediato e collettivo, non certamente per acquiescenza ma per consapevolezza della sua limitata "risonanza" cittadina. E invece tanti nostri compagni di gioventù hanno debordato a più non posso nel "sostegno a Lombardo", sul rapporto con l'UDC ecc, continuando così a galleggiare nel disastro melmoso sia cittadino che regionale. Lo striscione "Cammarata cu è? U sciacquapalle di Miccichè" non fu sufficiente a non farlo rieleggere. E in ogni caso "a destra" per non correre rischi hanno ben capito che devono cercare figure rilevanti come il Rettore.
Va bene Orlando, allora.

Giuseppe | 09/01/2012 ore 18:09:19

 

Non mi pare che la fiction sulla GdF abbia avuto tanto successo.
E se ne capisce il motivo.

roberto alajmo | 09/01/2012 ore 15:00:56

 

Hai ragione, Vitalba, purtroppo ne ero all'oscuro...grazie..ma sono una pessima divoratrice di tv.
Ieri sera as es. mi sono riletta la nota che chiude "Il giorno della civetta". Sciascia a volte è come un breviario, persino a distanza di tempo sa spostare la mia attenzione dal dettaglio al tutto.Vi auguro una buona continuazione, a presto.

lina | 09/01/2012 ore 14:50:32

 

a lina nel 2005 è uscita una fiction sulla guardia di finanza "il capitano"

Vitalba | 09/01/2012 ore 14:02:50

 

Riesci ad immaginare la Borsellino che riesce a coagulare (verbo che richiama, per esclusione, una certa anemia della società civile) le forze (molto deboli) della sinistra, del centrosinistra e del Pd in unico fronte contro una destra, che se candida un capocondominio, rischia di vincere? A parte che Lagalla non è esattamente un amministratore di condominio...

maramaus | 09/01/2012 ore 11:14:07

 

Bentornato, Maramaus.
Dici? Non so.
Per non prendermi troppi dispiaceri, ho dato istruzioni ai miei: chiamatemi per la finale.

roberto alajmo | 09/01/2012 ore 10:55:08

 

OT (una tantum). Inutile avvilirsi (oppure, libertà di avvilimento): per la poltrona di primo cittadino a Palermo sarà Orlando contro Lagalla. Organizzarsi di conseguenza.

maramaus | 09/01/2012 ore 10:09:20

 

Gippe ha ragione, l'unico motivo mi sembra proprio quello elettorale, utilitaristico e piuttosto miserabile.
Rosita, devi ammettere che si tratta di un reato d'opinione. Se dico: non è vero che gli spagnoli hanno sterminato gli indios del Sudamericani, è ammissibile che venga punito? Le ragioni che apporti sono nobili, ma la memoria non si coltiva con la galera dei pazzi o dei furbi.

Antonio Carollo | 09/01/2012 ore 08:48:27

 

Antonio, Gippe: ci saranno motivazioni magari più prosaiche di quelle che si dichiarano,non so, però credo che il negazionismo inteso come negazione di reati di genocidio e di stragi ecc., va condannato sempre come si condanna giustamente chi nega la Shoa, il carcere non sarà magari la soluzione ma insomma una pena bisogna prevderla per rispetto alle vittime, affermare il negazionismo non credo sia fare uso della libertà di opinione,le stragi comprovate non sono opinioni!,se non si fa niente questa diventa una abitudine e le stragi vengono dimenticate con facilità se non se ne mantiene il ricordo, che pensi?anche Piñera in Chile vuole negare la dittatura e cancellare la parola dai libri scolastici, in nessun caso e per nessuno bisogna abbassare la guardia secondo me, e mantenere viva la memoria, almeno questo. Antonio, tu dici: "L'istituzione del reato di negazionismo riguardo alla Shoah nasce dalla ferita ancora aperta nell'animo dei superstiti, dei parenti, loro discendenti e delle comunità ebraiche. Si può capire, non condividere...", non capisco se vuoi dire che andrebbe bene per la Shoa ma non per altre situazioni...chi è stato colpito ha sempre queste ferite aperte nell'animo.

rosita | 09/01/2012 ore 00:53:48

 

Offesa alla memoria di morti di un popolo così lontano dai francesi?, da punire con una condanna, credo, alla reclusione? Allora perchè i deputati francesi non si preoccupano dei negazionisti dei genocidi degli Hutu contro i Tutsi in Ruanda e di Pol Pot e dei Cmer rossi in Cambogia?
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Ho ripreso la tua interrogazione Antonio ; la risposta mi sembra semplice , ci sono quasi mezzo milione di Armeni in Francia che rappresentano una comunità economica (e cantericcia ..., vedi Charles Aznavourian ...)importante e votante.

Bien à vous

gippe | 09/01/2012 ore 00:06:46 | @

 

Nel 1915-16 furono sterminati dai "Giovani Turchi" da 1.200.000 a 1.300.000 armeni. Il fatto è storicamente accertato. Il Governo turco ammette l'uccisione di 200.000-300.000 persone durante la lotta contro gli armeni filorussi, ma non il genocidio. In Turchia vige una legge che condanna coloro che dichiarano l'esistenza del genocidio armeno. Ne sa qualcosa lo scrittore Premio Nobel Orhan Pamuk che ne ha subito il rigore per alcune sue franche affermazioni. In qualche modo si può comprendere, non giustificare: i turchi difendono l'onorabilità della loro patria. In tutto ciò la Francia che c'entra? Sì, il Governo francese all'epoca si schierò con gli armeni, ma a distanza di un secolo che senso ha la legge approvata in questi giorni dall'Assemblea Nazionale che considera reato la negazione di quell'antico genocidio? Bernard Henri Lévy dice che la legge difende il diritto di "chiedere riparazione per l'offesa particolarmente crudele che è l'offesa alla memoria dei morti." Aggiunge che che si tratta di una legge per colpire coloro i quali, tramite la negazione, ripetono e tramandano il crimine del genocidio. Io ho stima e rispetto per l'intellettuale francese Henri Lévy, ma di fronte a simili affermazioni rimango assai perplesso. Offesa alla memoria di morti di un popolo così lontano dai francesi?, da punire con una condanna, credo, alla reclusione? Allora perchè i deputati francesi non si preoccupano dei negazionisti dei genocidi degli Hutu contro i Tutsi in Ruanda e di Pol Pot e dei Cmer rossi in Cambogia? L'esistenza del genocidio armeno è una verità accertata da schiere di ricercatori e di storici attraverso documenti e riscontri inoppugnabili. Questa verità non ha bisogno di essere rafforzata da una legge. I legislatori francesi si sono dimenticati che il loro Paese è la patria dei diritti e delle libertà conquistate con la Rivoluzione. Creare un reato d'opinine è quanto di più retrivo e liberticida si possa immaginare. L'istituzione del reato di negazionismo riguardo alla Shoah nasce dalla ferita ancora aperta nell'animo dei superstiti, dei parenti, loro discendenti e delle comunità ebraiche. Si può capire, non condividere in assoluto. Chi nega fatti acclarati e indiscutibili è da considerarsi un debole di mente o un portatore di idee ed opinioni non fondate sulla realtà storica, non certo un delinquente da mettere in galera, in violazione di un diritto di libertà sancito dalle costituzioni di tutto il mondo libero.

Antonio Carollo | 08/01/2012 ore 22:29:00

 

"la fattura del finanziere" un serial tra superstizione, immaginazione e realismo magico. Oppure "la finanziera" film erotico tra bollettari e PVC ( processi verbale di constatazione).

Gianluca | 08/01/2012 ore 22:18:03

 

Bisognerebbe fare una fiction sui finanzieri per sdoganarli

lina | 08/01/2012 ore 18:25:04

 

[LINK]

Gianluca | 08/01/2012 ore 17:41:36

 

Siamo al livello che per trovare un po' di solidarieta' nei confronti dei controlli fiscali in tv gli tocca andare a chi li fa. Disgustoso.

Gianluca | 08/01/2012 ore 17:29:47

 

Concordo con RA,con Antonio e con Lello e con tutti i veri Cortinesi, non commercianti della C.bene, che si guadagnano il pane con fatica e onestà e che tanto hanno dato alla Storia dell'emigrazione italiana.(vedi ad esempio le gelaterie tedesche...)

Gilda | 08/01/2012 ore 16:10:42

 

Concordo con te Antonio. Sentire Cicchitto e la Santanchè lamentarsi di questi controlli a Cortina, fa capire quanto sia scadente la classe politica che ci governa da anni.

Lello | 08/01/2012 ore 15:46:22

 

Disgustoso vedere, nei talk show popolari o nelle trasmissioni di gossip, dirigenti delle Agenzie delle Entrate spiegare e giustificare i blitz effettuati nei negozi di Cortina d'Ampezzo e di Portofino. Il fisco è una cosa seria. I contribuenti sono obbligati pagare le tasse. Gli uffici preposti non devono spiegare nulla se non in caso di ricorso, devono fare con diligenza e continuità le verifiche e sanzionare i contribuenti disonesti, punto e basta. Ridurre tutto a spettacolo, anche in un settore che dovrebbe essere simbolo di rigore, è indice di un degrado arrivato fino alle sedi istituzionali più severe.

Antonio Carollo | 08/01/2012 ore 14:55:11

 

Buona e serena Domenica a tutti voi.

adriana | 08/01/2012 ore 11:41:28

 

Qualcuno qui si sta avviando a diventare un sentimentale.

lina | 07/01/2012 ore 14:23:46

 

Di solito non ringrazio per non urtare la suscettibilità di una certa persona che sostiene che qui si fanno troppi complimenti.
Ma insomma, per chi se la sente: grazie.
Gippe: vediamo.

roberto alajmo | 07/01/2012 ore 14:09:16

 

Eh già.. volendoci pensare è solo un piccolo lavoro sporco, mentre il gioco delle parti rimane salvaguardato.

lina | 07/01/2012 ore 13:32:09

 

Intendevo soltanto dire che rubarsi la pagnotta tra poveri non é prerogativa solo di Palermo. Poi,nel silenzio generale, grida chi ha più strumenti per farlo o é più velenoso, come Grillo del resto.

Gilda | 07/01/2012 ore 10:43:41

 

@Per tutti i palermitani e limitrofi

Se ho ben seguito, 2012 sarà anno di elezioni (comunali? , amministrative ? , regionali ?), se qualcuno ha la risposta e conosce anche le date, gradirei conoscerle anch'io.

Elezioni importanti, che spero porteranno in Sicilia le stesse sorprese e speranze già gustate a Napoli e Milano.

Potrebbe essere anche l'occasione per molti di noi di ritrovarci fisicamente, conoscerci, a casa di RA per esempio, con un paio di bottiglie di Stock.

Ricordate la pubblicità allo stadio ?

Se la squadra del vostro cuore ha vinto brindate con Brandy Stock, se ha perso consolatevi con Stock 84.

Io ci saro' ; spero anche che ci sia una partita del Palermo cosi almeno non avro' preso l'aereo per niente.

Bien à vous

gippe | 07/01/2012 ore 10:39:30 | @

 

@ RA
Sfidando le ire di molti debbo dire che era ottimo l'articolo di oggi, di ieri ormai, su Repubblica.

fara | 07/01/2012 ore 01:13:48

 

@Gilda
La signora Adriana Bolchini è più velenosa di uno scorpione arrabbiato. E se la prende con l'ultimo arrivato

fara | 07/01/2012 ore 01:11:16

 

Tanto per rimanere in tema e anche se non stimo molto Grillo
[LINK]

fara | 07/01/2012 ore 01:08:25

 


La fame oltre Palermo ?

[LINK]

Il buio oltre la siepe

Bien à vous (anche se non piace a Lina)

gippe | 06/01/2012 ore 23:20:10 | @

 

Bentornata, Adriana.

roberto alajmo | 06/01/2012 ore 20:25:49

 

Ho sbagliato a postare un link
[LINK]

Gilda | 06/01/2012 ore 16:01:59

 

LA FAME OLTRE PALERMO
[LINK]

http://www.adrianabolchini.com/?p=7722

Gilda | 06/01/2012 ore 15:54:01

 

Bene il rientro di Adriana. Il fatto è che spesso si finisce per parlare di cose aride. La femminilità è nemica dell'aridità. Non consiglerei, per esempio, ad una donna della sensibilità di Adriana di leggere della decostruzione di Jacques Derrida, anche se raccontata da par suo da Maurizio Ferraris. Intendiamoci, se la dovesse leggere la capirebbe meglio di me e di tanti altri uomini, ma rischierebbe, credo, una serie di sbadigli. Tante volte sembra facciamo a gara per sceverare argomenti lontani dai moti della psiche, dai sentimenti, dall'umanità. Adesso è venuta in ballo la fame: indizio formidabile di uno stato ricco di sfaccettature psichiche. Le ipotesi formulate sono interessanti. Rubare la spesa è da delinquenti, dice Vitalba. RA propone un'idea nuova: chi ruba la spesa vorrebbe mantenersi onesto e, quindi, ruba solo il necessario, trascurando il borsellino. Lello mi provoca un'associazione di idee con l'antimafia (che non c'entra niente) dicendo che vi sono i professionisti dell'assistenza: approfittano del loro proclamato reddito zero (il loro guadagno segreto deriva da lavoro in nero) per abbuffarsi alle mense della Caritas. Adriana lavora sul concetto di necessità e constata che molta gente è in marcia verso la fame e le borsette della spesa. Carollo fa le solite battutine (o ..acce) prendendosela con l'euro.
Volevo parlare di una cosa arida, del ruolo subalterno dell'Italia nell'Ue, ma a questo punto ci rinuncio, altrimenti potrei sentirmi colpevole di qualche altra eclisse di presenza nell'arena di questo Forum.

Antonio Carollo | 06/01/2012 ore 15:23:59

 

Credo che vi sia una categoria che a pensarci ha il suo risvolto morale ed è la necessità.
Quella necessità che ai tempi della guerra dei cent'anni si
chiamava fame e povertà e che
faceva saltare ogni legge di diritto...certo adesso è diffi
cile pensare che si rubi per fame...ma che gli obiettivi del
necessario si siano spostati dal telefonino alla borsa della spesa...credo sia una realtà in cammino...non mi va di sapere dove finisce questo cammino

adriana | 06/01/2012 ore 13:00:47

 

Non si ha l'idea di quanti poveri invisibili ci siano. I veri bisognosi non chiedono l'elemosina, mangiano alla caritas o con i pochi soldi che ricevono dai servizi sociali o dai parenti più stretti.
Poi ci sono quelli che io definisco i " professionisti dell'assistenza", ovvero quelli che hanno reddito zero ma che lavorano in nero.

Lello | 06/01/2012 ore 12:57:17

 

Forse è una mutazione genetica. O forse è gente che vorrebbe mantenersi onesta, e ruba l'indispensabile.

roberto alajmo | 06/01/2012 ore 10:58:32

 

@Vitalba. Delinquenti sono.
@RA cioè coloro i quali scippavano i telefonini scippano anche le borse della spesa o s'avanza una nuova categoria?

Gianluca | 06/01/2012 ore 09:56:38

 

Poi ci chiediamo perchè le sedi di equitalia saltano x aria [LINK]

Vitalba | 06/01/2012 ore 00:44:50

 

Fara dopo aver letto il Penultim'ora di oggi, preferisco non risponderti...

Lello | 05/01/2012 ore 17:41:58

 

[LINK]

Beppe Grillo? lo ammetto, sono un peccatore, non ci ho mai mai mai mai fatto un pensierino. Ma sono un peccatore e non dovrei esserne orgoglioso...

Gianluca | 05/01/2012 ore 14:49:05

 

Interrogazione di Calderoli sulla cena familiare di Monti a Palazzo Chigi. Il post di RA
all'inizio fila come su una direttissima, all'improvviso cambia binario, a bordo si avverte una sensazione di spostamento
nel leggere che con i cretini non bisogna discutere perché in tal caso si scende al loro livello. Monti ha risposto, ergo, è battuto per KO tecnico. Il ragionamento non fa una grinza nella sfera dei principi e nell'atmosfera rarefatta di una sottile ironia.
L'uomo della strada però rimane un attimo confuso, si chiede: credevo fosse semplice, allora il cretino non è uno solo?

Antonio Carollo | 05/01/2012 ore 14:43:55

 

Ricordo a tutti che Equitalia ha sostituito con norma di legge voluta da Tremonti e non dal "vampiresco" Visco - peraltro - il sistema di attribuzione in concessione della riscossione tributaria. Unica eccezione la Sicilia che "grazie" all'autonomia ha mantenuto la Serit.
Personalmente quando Tremonti ebbe questa idea, la giudicai assolutamente giusta ovvero che fosse lo Stato a fare l'esattore e non qualcuno per conto dello Stato stesso. Non dimentichiamoci dei potenziali inquinamenti e distorsioni del sistema, vd. vicenda di anni fa dei fratelli Nino e Ignazio Salvo in Sicilia. Detto questo il rapporto tra Equitalia e i cittadini deve essere improntato a criteri di efficienza e di congruità, va da sé.
Va bene tutto e criticare un apparato dello stato è un diritto democratico e istituzionale (chiaramente non nella versione Calderoli di queste ore...), l'importante è che non ci dimentichiamo perché si è imposta a un certo punto la riforma delle esattorie: per ogni 100 euro che l'Agenzia delle Entrate accerta solo 8-9 vengano realmente incamerate dall'erario. E' un problema questo? perché non si riesce a far pagare chi deve pagare? perché gli stratagemmi devono averla vinta sul benessere del paese?

Giusto il ragionamento sulle aziende che ha fatto Fara, molti e molti tavoli sindacali sono stati fatti per evitare crisi aziendali e gli enti locali hanno spesso offerto bonus e dilazioni alle aziende in difficoltà (diverse centinaia di accordi territoriali in Toscana dal 2009). Con le notizie che ci giungono da Cortina, a saldare le due vicende (Equitalia strozzina e agenti del Fisco impazziti) qualcuno ci mette poco e già mi sono catapultato in cucina a prendere uno scolapasta da mettere sul capo.

Gianluca | 05/01/2012 ore 14:42:35

 

Con i miei ultimi brevissimi post non è che ho dato i numeri, mi sono riferito ad un articolo di RA su Repubblica. La cronaca mi ha fatto però uno scherzetto: l'interrogazione di Calderoli sulla cena familiare di Monti è un boccone troppo ghiotto, i sacchetti della spesa che volano possono aspettare.

Antonio Carollo | 05/01/2012 ore 12:37:15

 

Tutto è relativo poiché non sapremo mai quanto possa essere alta la percentuale di cretini presente nella gente che osserva.

lina | 05/01/2012 ore 11:48:55

 

Oh Lello, sei protagonista! RA legge sempre i tuoi interventi e ti risponde . Se ci fai caso sei uno dei pochi che ha un dialogo frequente, che non significa necessariamente "in accordo", con il padrone di casa. Preferiresti essere ignorato?

fara | 04/01/2012 ore 21:18:49

 

Quello che voglio dire è che ognuno di noi ha proprio vissuto da raccontare. Roberto tu hai magnificamente raccontato la vicenda dei 1600 precari della Regione, ma l' intervento dell' ingegnere ci ha fatto capire che dietro quel numero ci sono 1600 storie personali tutte diverse fra loro. Io avevo raccontato la mia precarietà alla sig.ra Cappello per farle capire che c'era chi stavo peggio di lei ( cioè io ! ). Mi è pesato " sputtanarmi " in questa piazza, mica è un vanto essere precari.
Non avercela con me, lo sai che sei il mio scrittore preferito!

Lello | 04/01/2012 ore 20:50:44

 

Non solo, Rosita, ma temo che a "papparsi" le aziende messe all'asta da equitalia siano soprattutto quelli che hanno "il liquido" , le multinazionali del crimine cioé. Un bel regalo alla malavita che compra in colletto bianco e abito Armani

fara | 04/01/2012 ore 20:36:38

 

l'osservazione di Grillo mi sembra del tutto logica. E infatti concordo con Fara, e con Antonio.Respingo la violenza, certamente,Equitalia però non credo dovrebbe meravigliarsi se si trova nell'occhio del ciclone.Qua molti non capiscono (tra questi "i politici" con le loro resistenze al cedere i privilegi)che il momento è particolare e che se ci si mantiene in questo clima di prepotenze, arroganza e assenza di equità, finirà che il terrorismo, quello vero, tornerà di nuovo.
Fara:proprio oggi mi ponevo questa domanda, su come è possibile aiutare le piccole aziende, leggendo su Repubblica Palermo tutte quelle che sono a rischio chiusura, come la Bucalo e altre...posti di lavoro e speranze che vengono meno.

rosita | 04/01/2012 ore 19:26:35

 

Lello, che siamo all'asilo?

roberto alajmo | 04/01/2012 ore 19:04:04

 

Io non stimo Beppe Grillo ma ha ragione quando parla del dovere di “comprensione” nei confronti di chi reagisce alla pressione insostenibile di Equitalia. Ed è pretestuoso dire che così si difende il terrorismo anche se, credo, il terrorismo non c'entri proprio niente! Il fatto reale è che molti italiani sono stati letteralmente fatti a pezzi da Equitalia e non in quanto evasori ma in quanto ritardatari nel pagare le imposte. Prima di condannare Grillo e "i terroristi", perché non si rende più equa Equitalia? E' un monstrum che costringe alla chiusura e alla svendita all'asta di aziende produttive, ma con poca liquidità, proprio in un momento che dovrebbe essere, a detta di Monti, di ripresa economica. Ad essere aiutati e privilegiati debbono essere sempre i soliti Benetton, Elkann, Lunardi, ecc?

fara | 04/01/2012 ore 18:45:36

 

Beato te Antonio, sei libero di personalizzare un problema senza alcun rimprovero.

Lello | 04/01/2012 ore 17:54:45

 

RA fa intravedere una speranza, il furto dei sacchetti dei rifiuti (ulteriore stadio nello sviluppo delle tecniche di soddisfazione dei bisogni umani) farà sparire la munnizza dalle strade?

Antonio Carollo | 04/01/2012 ore 17:29:56

 

Quando si dice i prodigi dell'euro: dieci anni fa volavano i prezzi, adesso volano i sacchetti della spesa.

Antonio Carollo | 04/01/2012 ore 17:23:32

 

A me basta una letterina della Serit per essere colta da terrore...figurarsi se mi scrivesse Equitalia.
Buon anno a tutti (la letterina della Serit era solo la munnizza del 2010, comunque).

Daniela | 04/01/2012 ore 17:15:25

 

Quello che intendevo. Grazie, Antonio.

roberto alajmo | 04/01/2012 ore 12:58:04

 

La verità della dichiarazione di Grillo è comprovata dall'esperienza traumatica di una percentuale molto alta di contribuenti. Vedersi infliggere ingiunzioni al pagamento di centinaia e migliaia di euro, ripetutamente, per mesi, per, quasi sempre, errori, mancate verifiche, omissioni, trascuratezze, risalenti a tanti anni prima, commessi dagli stessi uffici delle entrate è veramente insopportabile, incivile, persecutorio, poliziesco. In piccolo la mia vicenda: da una vita un bravo commercialista cura la mia dichiarazione dei redditi e redige i modelli per i pagamenti. Da vecchio burocrate, preciso e puntiglioso, ho sempre versato gli importi compilati dal detto commercialista. Dal 2010 mi è arrivata una valanga di ingiunzioni da Equitalia. Molte degli inviti al pagamento erano anch'essi errati, e giù ricorsi, perdite di tempo, code infinite, stress, ecc.
Con questo non giustifico le violenze, sono un uomo pacifico ,ligio alle leggi, come diceva il buon Totò, ma non posso fare a meno di dire, da inerme cittadino di fronte alla forza dello Stato, di aver provato sulla mia pelle l'azione odiosa di un fisco spietato.

Antonio Carollo | 04/01/2012 ore 12:05:13

 

Prego, Gilda.Un ospite a volte ha le idee molto più chiare di un comune commensale, magari troppo assuefatto dalla quotidiana prevedibilità della sua mensa. Non giustificarti. A onor del vero però a questo punto mi preoccupa avere qualcosa in comune(ad es.la sintonia con quel che scrivi) con un (comunista?!o ex?!) italiano che saluta in francese, che prende aerei per assistere (orrore!)ad una partita di calcio e che pasteggia a base di ostriche.Pazienza! Me ne farò una ragione. Così come non c'è rosa senza spine allo stesso modo non si può avere tutto dalla vita.
@Gippe.Monscerin, ancora non ho avuto modo di augurarti qualcosa di autenticamente bbon... Buon anno.

lina | 03/01/2012 ore 22:52:19

 

Non sarò sempre così. Ho messo alla prova la mia testa.Mi spiego:nelle mie analisi c'era un eccesso di nitriti e per dimostrare a me stessa che non mi stavo trasformando in cavallo ho pensato forte e in fretta.Troppo. Ora mi sto normalizzando.

Gilda | 03/01/2012 ore 22:39:18

 

Grazie Gippe,grazie amici

Gilda | 03/01/2012 ore 21:55:04

 

Intromettiti pure Gilda anche se Palemitana non sei ; dici con parole semplici cose complicate ed é molto piu' difficile di dire cose semplici con parole complicate....

gippe | 03/01/2012 ore 21:41:22 | @

 

Io non baderei tanto al grado di intensità dell'indignazione. Importante è che ci sia. Più ce n'è più aumentano le probabilità che qualcosa succeda per eliminarne le cause. L'indignazione che promanava dai servizi giornalistici di importanti testate italiane ed estere sulle imprese berlusconiane (Repubblica, ad esempio, vi si è dedicata per mesi e anni) alla fine hanno contribuito, per la loro parte, alla caduta del sultanello di quel di Arcore. Non mi piacerebbe veder sorgere la categoria degli antiindignati.

Antonio Carollo | 03/01/2012 ore 18:47:33

 

Grazie Lina, sto imparando molte cose in questa "terra" che mi ospita

Gilda | 03/01/2012 ore 15:11:27

 

Ottima riflessione, Gilda. Io avrei evitato soltanto il riferimento al termine "illusione" e alla inettitudine sofferta provata dagli atomi esterni, ma queste differenze sono addebitabili al solo fatto che io purtroppo sono impastata di cose siciliane.

lina | 03/01/2012 ore 13:40:50

 

Scusate se ancora una volta mi intrometto nelle dispute palermitane (anche se oggi siamo agli indignados), ma credo che per dare il giusto peso alle cose bisogna collocarsi ad una giusta distanza da esse. Non ricordo più chi dicesse una cosa del genere e se la dicesse proprio così (se Rawls in ‘Giustizia come equità’ o Walzer in ‘Le sfere di Giustizia’). In ogni caso qualcuno che parlava di giustizia distributiva. Poniamo un giro di cerchi concentrici e gente situata in quei cerchi. Maggiore è la tua vicinanza al centro e maggiore è l’illusione di esistere soltanto tu con il tuo insuperabile problema, il più grande del mondo.
Quello invece che si trova in uno degli ultimi cerchi, vede tutti i problemi degli altri cerchi e si sente piccolo e sperduto come un atomo nell’universo. Entrambi non trovano soluzione ai loro problemi. Trovare una soluzione invece per chi sta nei cerchi intermedi non dico sia facile, ma è senz’altro più pensabile.
Non sempre quello che pare in un primo momento “il bene” è giusto. La giustizia nella sua dimensione distributiva non sempre persegue il bene individuale, pur avendo poi una ricaduta positiva su ciascun individuo. Il fatto di non capirci a volte è solo perché siamo in cerchi anni luce distanti pur con problemi simili. Soprattutto non cogliamo il fatto che l’elemento generatore dei due problemi è lo stesso, il malgoverno, il malcostume, la moda, il mezzo televisivo … cose tutte cui spesso prestiamo il fianco nel tentativo di risolvere il nostro personale problema. Spesso è difficile collocarsi anche solo come osservatori di fronte agli indignados, correndo così il rischio di perdere il significato di base di tale movimento.
D'altra parte, la Storia insegna che è più facile seguire l'altrui pensiero urlato, che produrne uno proprio a voce sommessa.

Gilda | 03/01/2012 ore 11:15:35

 

Penultim'ora: facebook è un ottimo mezzo per restare in contatto con tanti amici, ma anche per fare un bel pieno di nervi molto spesso. Amplifica l'ego e la mania di protagonismo all'ennesima potenza

antonia | 03/01/2012 ore 10:21:27

 

l'uso del mezzo informatico filtra la diretta comunicazione degli uomini ma ne esalta l'aspetto emotivo e ne amplifica l'azione verbale. Oggi, più che mai, è' come se si potesse dire qualunque cosa senza alcun ritorno immediato che il susseguirsi del ticchettio del suono dei tasti pigiati sulla asettica e rassicurante personale tastiera di vita. Ci vorrà del tempo affinchè ci si abitui a riflettere, la storia insegna che gli uomini adottano strategie comportamentali diverse in funzione degli eventi o delle possibilità. Poi, imparano sulla propria pelle...se le conseguenze di quelle azioni divengono durissime. Le cariche di cavalleria prodotte dai cavalieri provvisti di corazze splendenti che per secoli furono vincenti, le stroncarono i primi moschetti. Gli uomini impararono a riflettere fermandosi, e le guerre cambiarono. L'unica cosa certa è che uomini e guerre mai finiranno, e finchè esisteranno gli uni resisteranno le altre. Un saluto cordiale e nell'auspicio che il nuovo anno sia migliore, propongo l'osservazione di un bel paesaggio naturalistico.

rosi lesto | 03/01/2012 ore 10:01:01 | @

 

Ritorno al tema dello stipendio in cambio di un lavoro utile alla comunità. In questo momento di crisi quali dipendenti pensate che salteranno? Gli utili e poco raccomandati o gli inutili e molto ben appoggiati? Salteranno i primi e gli enti pubblici perderanno quel minimo di utilità che ancora conservano.

federico | 02/01/2012 ore 23:34:23

 

Lello, Fiorella , Roberto ... e gli altri ... un sorriso ... e un salto a Parigi, Frankestein Junior in programma ancora qualche giorno


[LINK]

Bien à vous

gippe | 02/01/2012 ore 22:39:06 | @

 

mi pare di assistere ad un minuetto.

lina | 02/01/2012 ore 20:32:07

 

...ritiro quello che ho detto...

roberto alajmo | 02/01/2012 ore 20:24:23

 

Io vorrei solo che tu fossi meno severo con me, perché non puoi negare che spesso usi due pesi e due misure con i tuoi ospiti.
Se non gradisci la mia presenza, tolgo il disturbo.

Lello | 02/01/2012 ore 20:02:19

 

NOn c'è da chiedere scusa. Si tratta di non cadere nel disegno che è insito in operazioni come la carica dei 1600: fare confusione fra vittime e aguzzini.
Colgo l'occasione per dire che mi piacciono i discorsi che stiamo facendo in questi giorni.
In particolare, mi è piaciuto un intervento molto lucido di Gippe.

roberto alajmo | 02/01/2012 ore 19:48:14

 

Da parte mia non c'era e non c'è alcuna intenzione né di fare guerre, né di fare polemiche. Ho sbagliato a illustrare mio "caso ", qui hai ragione. Chiedo scusa per questo.

Lello | 02/01/2012 ore 19:35:37

 

Lello, io vorrei però che la discussione non avvenisse sul piano della guerra fra poveri. Fiorella ha riconosciuto che esistono delle distorsioni della confezione delle assunzioni regionali. Parliamo di questo senza personalizzare la polemica, per favore.

roberto alajmo | 02/01/2012 ore 18:59:00

 

Gippe il tuo riassunto è errato. La posizione contrattuale, l' ente, e soprattutto le reali aspettative di assunzione, sono distanti anni luce tra loro. La signora Cappello verrà assunta al 100% ( e lei lo so benissimo )perché la Regione è solita trasformare i contratti da tempo determinato a tempo indeterminato, io ti dico solo che alla scadenza, non ho neppure un giorno di proroga. Nel 2011 sono stato 5 mesi fermo in attesa del Bilancio comunale. Non ho percepito l' indennità di disoccupazione perché tecnicamente non ero stato licenziato. Come vedi la mia situazione e quella dell' Ing. sono completamente diverse.
@Roberto, mi dispiace essere ripreso senza motivo. Ieri ho avuto un civilissimo confronto la mia " collega " precaria. Non c'è stato alcun insulto, ero un dialogo tra persone perbene.

Lello | 02/01/2012 ore 18:40:58

 

Ho letto il LINK di Don Diego. Incredibile. L'ho sempre detto: i magistrati del penale masticano poco il diritto amministrativo. Di fronte alla complessità di questa disciplina spesso brancolano. A questa difficoltà si aggiunga la straordinaria mole di lavoro cui devono fa fronte giornalmente ed ecco spiegato il perché dello strano vuoto di interventi giudiziari nella palude delle consulenze. I politici ne sono consapevoli, parlano sempre di riforma della giustizia (di quella vera) ma non ne hanno alcuna voglia. Snellire i procedimenti, accorciare drasticamente i tempi per giungere a sentenza costituirebbe un grosso pericolo per le loro zone franche (una delle quali è quella delle consulenze) dove ci sarebbe molto da indagare. La parola giusta è stata qui pronuciata: "regalo o regalata". Moltissime consulenze sono dei regali, si vede ad occhio nudo. La Regione Sicilia ha un carico di personale sette volte superiore a quello della Lombardia, pur avendo metà popolazione (in sostanza il rapporto è di uno a quattordici), ha una pletora di dirigenti e di funzionari di grado elevato impressionante. Come si fa a sparare consulenze a getto continuo, anche durante le feste natalizie. Non occorre essere esperti di diritto penale per riconoscere in moltissimi casi il reato di peculato abbinato all'abuso di potere. Però non succede niente. La magistratura continua ad essere sommersa da montagne di carte e gli amministratori a fare regali della portata di duemila euro mensili per centinaia di clientes.
Gli stessi politici-amministratori fanno fare salti mortali ai loro ragionieri per nascondere i debiti crescenti e per presentare bilanci sostanzialmente falsi, mentre i contribuenti sono tartassati e con le tasche vuote.
Nessuno degli amministratori, che dell'ufficio ricoperto fanno un incontrollato centro di potere, è sfiorato dal pensiero che il denaro pubblico non appartiene a loro ma è proprietà delle comunità amministrate e che spenderlo arbitrariamente equivale a rubarlo.

Antonio Carollo | 02/01/2012 ore 11:41:05

 

@D. Diego- Magari starò dicendo una cavolata aberrante per voi Siciliani d’oc, però, dopo un tot significativo che frequento questo forum la voglio dire. Il mondo e nemmeno l’Italia non iniziano e non finiscono con la Sicilia. Ad esempio, le assunzioni alla Siciliana si fanno ovunque e per quel che riguarda il veneto, ribadisco, ne sono testimone e vittima per lunghi anni. Ora capisco che alcuni problemi siano soltanto siciliani, ma molti altri no. E credo che fino a quando chi vuole combatterli non allargherà lo sguardo mettendosi a lottare con tutti gli italiani che lo stesso problema hanno non se ne verrà fuori. Voi resterete sempre siciliani, prestando il fianco a chi vi vuole mantenere così. E non sto parlando dell’identità del popolo siciliano che amo e ammiro. Noi veneti, tra l’altro, siamo schiacciati tra due regioni a statuto speciale che hanno gli stessi “privilegi” della Sicilia e siamo molto incazzati per questo, perché se le motivazioni nell’immediato dopoguerra c’erano tutte per aiutare queste due regioni del triveneto in maniera speciale, adesso non sussistono più. Capita, ad esempio, che se vai su territori al confine tra il veneto e il trentino, potresti incontrare una casa tutta intera, senza alcuna soluzione di continuità, che per metà (quella trentina) è restaurata perfettamente e resa amena dai graziosi gerani sui balconi (ai trentini vengono dati soldi anche per i gerani), mentre l’altra metà (veneta) giace al suo fianco quasi maceria.
Ma vogliamo diventare tutti italiani? Queste mentalità di separatezza sono alla base del pensiero leghista, della sua “filosofia” al nord e, in maniera ancora più subdola,al sud. Ecco l’ho detta. Punitimi pure!

Gilda | 02/01/2012 ore 11:21:28

 

Per Gippe, Lello, e Fiorella: pensate che l'argomento "precariato" possa discutersi con chi agisce come di seguito?
[LINK]

Roberto, tra i miracolati di Lombardo ci trovi pure il padre del Vattani censurato: la domanda, come spesso ho fatto è, "perchè?". Sono casi in cui non ci entrano i voti da raccogliere sul territorio, ma massoniche (penso che sia questo l'unico aggettivo possibile) consorterie, finalizzate a chissà quale scopo.

Cara Fiorella, conosco benissimo l'argomento (Roberto, pensa ai sei gradi di separazione e vedrai che non arrivi neanche al secondo), e confermo quel che, inascoltato, ho scritto qualche post fa: l'Assemblea Regionale Siciliana vota leggi, disastrose, folli, ma leggi. Per evitarne i danni ci vogliono altre leggi.
Il fallimento dei concorsi banditi dall'assessorato beni culturali nel 2000 (e quindi il perdurante precariato degli ottimi 400 "catalogatori", archeologi, architetti, bibliotecari ecc) deriva dalla voluta applicazione di un'altra legge zeppa di errori e clientelari scorciatoie ("Norme sui concorsi interni e per l'accesso alla qualifica dirigenziale") sopravvissuta per due volte alle obiezioni giuridiche sulla sua applicabilità. Scopo della protervia? Sminuire il valore dei titoli scientifici e aumentare quello delle anzianità comunque acquisite (per cui i primi nelle poche graduatorie esitate sono ormai prossimi alla pensione).
C'è poco altro da dire, sin quando l'ARS farà leggi destinate a non sopravvivere al confronto con lo Stato (e non con il suo Commissario) la commedia (o tragedia, come giustamente può definirla Fiorella) andrà in scena

Don Diego | 02/01/2012 ore 08:17:11

 


Vediamo se riesco a dire la mia prima che il film cominci (stasera un grande classico - L'assassin habite au 21 - di H.G. CLUZOT.

Dunque , cosa dice sinteticamente Fiorella ?

Lavoro da piu' di 13 anni alla Protezione civile con contratti a tempo determinato , faccio con competenza e professionalismo riconosciuti il mio lavoro e mi piacerebbe adesso a 50 anni (scusa Fiorella) che questa situazione sia riconosciuta e che il mio contratto , applicando le dovute regole, diventi un contratto a tempo indeterminato.

Fiorella, corregi la mia 'semplificazione' se sbaglio.

Cosa dice l'amico Lello ?

Lavoro in una amministrazione comunale da piu' di otto anni e il mio contratto ha durata annuale ... e quando sarà il momento e se ci sarà l'opportunità faro' il concorso adeguato ... questa dice la legge, e questo é !.

Ma che cazzo di legge é questa che impantana i migliori fra di noi al precariato eterno e lascia poi vincere i concorsi a figli, cugini e amanti dei soliti noti ?

La vostra rabbia simmetrica dovrebbe invece convergere in una vera e sacrosanta 'indignazione' generale, lasciando i capponi di squallido spessore litigare fra di loro.

Capisco poi che i risultati del Palermo non mettano di buon umore l'amico Lello ma speriamo nel 2012.

Il film comincia

Bien à vous

gippe | 01/01/2012 ore 23:34:58 | @

 

Uscita dal mio torpore influenzale, leggo i post e... non so che dire se non che queste cose succedono anche in veneto. Anch'io le ho vissute sulla mia pelle. Ma non ho voglia di raccontare di me, oggi. Vi dico solo che non ho mai passato un concorso locale, anche in posti dove avevo lavorato fino al concorso. E questo sarebbe potuto andar bene se i vincitori fossero passati per merito e non per essere parenti, lustrascarpe e persino, in una occasione, la futura moglie di un componente la giuria. Il primo concorso che ho vinto è stato uno mega-statale, di quelli del tipo "tutti a Roma all'hotel Ergife"...
Intanto, prendo a piene mani l'ottimismo di un amico e lo metto qui, come augurio per il nuovo anno.
[LINK]

Gilda | 01/01/2012 ore 19:18:59

 

Lello: per piacere.

roberto alajmo | 01/01/2012 ore 18:07:12

 

Ma io infatti la invidio sig.ra Fiorella. Anche io ho una laurea e diverse specializzazioni, ma rispetto a lei, non ho né alcuna porticina semiaperta che conduce alla stabilizzazione, né un balcone grande con galline.
Semmai, posso fare uno dei capponi di Renzo.

Lello | 01/01/2012 ore 16:39:40

 

...che fra l'altro è il disegno nascosto dietro il papocchio delle assunzioni di massa: divide et impera.

roberto alajmo | 01/01/2012 ore 13:47:56

 


....e sono d'accordo con Roberto ; fra l'altro penso che Lello e Fiorella esprimono con rabbia diversa la stessa disillusione.

Appena mi rifaccio dai fumi non alcolici di questo primo dell'anno diro' anch'io cosa ho capito di questi concorsi alla 'siciliana' io che di concorsi non ne ho mai fatti.

Bien à vous

gippe | 01/01/2012 ore 13:00:47 | @

 

Tutto vorrei tranne che questa discussione finisca a guerra fra capponi di Renzo.

roberto alajmo | 01/01/2012 ore 12:43:25

 

stia tranquillo anche lei signor Lello, che il mio voto questa classe politica non lo ha avuto e continuerà a non averlo... se lo avessi fatto non sarei arrivata a 50 anni, con una laurea e un master in questo modo... ho un bel balcone e due lattughe e due galline ci stanno pure...e ora non interverrò più perchè comprendo che "non c'è più sordo di chi non vuol sentire" o come in questo caso chi non vuol capire non sa leggere.
Hasta la victoria siempre! quella morale perlomeno.

Fiorella Cappello | 01/01/2012 ore 12:39:33 | @

 

Ing. Cappello, stia serena: verrete assunti tutti. Manca poco alle elezioni e 1600 voti fanno comodo a Lombardo & Co.

Lello | 01/01/2012 ore 12:10:59

 

Caro Gippe, mi dispiace deluderti, ma il secondo post dell' Ing. Cappello mi ha fatto incazzare più del primo.
Da quello che ho letto, la signora ha vinto un concorso che prevedeva un'assunzione a tempo determinato. Dopo la scadenza del contratto, lei ed i suoi numerosi colleghi hanno continuato a lavorare con le solite proroghe che prevedevano la classica promessa del posto a tempo indeterminato. Apprezzo molto la pacatezza e lo stile utilizzato dalla suddetta signora nel illustrare la sua vicenda personale e professionale, ma non riesco ad impietosirmi di fronte ad una persona che pretende di essere assunta trasformando un concorso da tempo determinato a tempo indeterminato.
Io lavoro da otto anni in un piccolo Comune con contratti annuali che prevedono un inizio ed una fine. Per legge, non mi possono stabilizzare. Quando faranno un concorso pubblico per la mia qualifica professionale, parteciperò assieme a tutti gli altri candidati e non avrò alcun vantaggio rispetto gli altri partecipanti. Questo dice la legge, e questo è. Che piaccia o meno.

Lello | 01/01/2012 ore 11:36:21

 

Il problema della Regione Siciliana è poi quello di tutti gli enti pubblici siciliani, e non solo, ed è molto semplice invero: a ogni stipendio deve corrispondere un lavoro vero e utile per la comunità. Da anni ormai penso che non sia più così.

federico | 01/01/2012 ore 11:26:52

 

Ecco il seguito: [LINK]

roberto alajmo | 01/01/2012 ore 11:07:23

 

Cara Fiorella
(E con questo sono passato al tu, come qui si deve fra chi legge e chi scrive),
lei ha perfettamente ragione.
Ma ho ragione pure io, perché stiamo parlando di cose diverse. Oppure della stessa cosa vista da due angolazioni diverse.
Fra poco su DiPalermo tornerò sull'argomento. Ma sono sicuro che anche tu converrai su un punto: le cose si fanno rispettando le regole. E l'operazione di cui stimo parlando presenta molti punti di scorrettezza amministrativa.
Chiediamo assieme al legislatore di non fare il furbo, mescolando favori e diritti. E' una battaglia in cui mi troverai sempre dalla tua parte.

roberto alajmo | 01/01/2012 ore 06:37:50

 

Auguri Ing. Fiorella Capello
Spero che per lei il 2012 sia l'anno buono.

PS : Il suo primo post mi ha fatto silenziosamente incazzare.
Il secondo mi vede dalla sua parte e sono convinto che anche Lello la pensa come me.

Bien à vous

gippe | 01/01/2012 ore 02:07:08 | @

 

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