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Io a votare non ci vado, ma, se andate, votate la Monastra per favore.

federico | 29/02/2012 ore 20:25:42

 

Credo che sia una parafrasi non dichiarata, ossia plagio.

roberto alajmo | 29/02/2012 ore 18:15:19

 

E bravo Roberto!! Azzeccato in pieno! Quindi l'inno di Palermo potrebbe essere una versione in italiano di Rainy day Woman.

antonia | 29/02/2012 ore 17:47:10

 

... che per le parole: [LINK]

roberto alajmo | 29/02/2012 ore 17:06:29

 

A proposito di questa canzone di Antoine, io mi sono convinto che sia una versione parafrasata da un pezzo di Bob Dylan.
Sia per la musica [LINK]

roberto alajmo | 29/02/2012 ore 17:05:56

 

A Palermo si potrebbe applicare una variante della famosa canzone di Antoine: Se stai fermo, ti tirano le pietre, se ti muovi, ti tirano le pietre..... Quando Orlando era sindaco, da destra e da sinistra c'erano critiche. Ha vinto Cammarata con i brogli? Mi pare che ci siano state proteste, ai tempi, anche dello stesso Orlando. Ma Cammarata è rimasto comunque.

antonia | 29/02/2012 ore 16:35:53

 

Non è così Fara.
Forse dimentichi che durante le ultime elezioni si sono riscontrati evidenti brogli elettorali. Aveva vinto Orlando.
P.S. Rilassati un pochino...

[LINK]

Lello | 29/02/2012 ore 14:54:34

 

Lello, subivano per due lustri un uomo che avevano votato a mani basse. Non credo che chi lo ha votato lo ha subito. Lo ha voluto. Per ben due volte. E' colpa di Orlando che se ne stava a Roma?
E' sempre colpa di qualcun altro? Si, certo possiamo dire che è colpa di Garibaldi, anche se il centocinquantenario è passato è sempre un ottimo capro espiatorio

fara | 29/02/2012 ore 14:27:22

 

@Antonio
Orlando ha avuto il suo momento magico amministrando molto bene " quella " Palermo. Era giovane, era bravo, ed era coraggioso. Oggi i suddetti aggettivi, purtroppo, non gli appartengono più. Qualche settimana fa ho letto sul Sicilia una bella lettera del prof. Gianni Nanfa che accusava Orlando di essersene stato a Roma per anni mentre i palermitani subivano per due lustri Cammarata.

Lello | 29/02/2012 ore 14:15:06

 

ci abbiamo messo qualche migliaio di anni per imparare ad accendere il fuoco e cucinare il pesce. Non intendo tornare indietro e pasteggiare crudo

fara | 29/02/2012 ore 11:36:51

 

Copio e incollo da un altro sito:

"Tra l’altro lei ha anche un rapporto di amicizia con Francesco Cascio…"
“Francesco Cascio è un mio amico. Ci siamo incontrati ultimamente perchè frequentiamo lo stesso circolo e ci salutiamo normalmente”.

Eccoli di nuovo, "i circoli"

Don Diego | 29/02/2012 ore 11:22:48

 

Quello che dico io non è tipo da sushi. Questione di mimesi.

roberto alajmo | 29/02/2012 ore 11:08:19

 

Ho messo un apostrofo in piu'....melius abundare ecc ecc?

adriana | 29/02/2012 ore 10:08:00

 

L'analisi della pen'ultma ora mi trova perfettamente convinta ...ma un ragionamento concreto vorrei fare,come concreta e' la conta delle schede e come concreto sara' il "di dietro" che siedera' sulla poltrona di Sindaco...le schede bianche,come narra un belissimo romanzo di Saramago,hanno valore di protesta solo se lasciate tali da tutti ma diventa deleterio lasciare che si faccia morire Palermo per la schifiltoseria di una sinistra che sa solo lamentarsi come unica forma di partecipazione!
Buona mattina a tutti

adriana | 29/02/2012 ore 10:02:30

 

Roberto, al tuo scritto di oggi su Repubblica aggiungo sicuramente la mia firma (quella vera). Non sono d'accordo solo su un passaggio, che sembra superficiale ma non lo è (sapendo quanta attenzione poni, come Nanni Moretti, nello scegliere le parole): il neo cafone non mangia "solo musso, frittola e quarume". Anzi, per lo più mangia sushi e "finger-food" in tre-quattro locali della movida palermitana. Locali che (e qui non scherzo) magari sono di proprietà del Comune e concessi in "comodato d'uso" a millantate "associazioni culturali": come quella che organizza feste all'interno del Giardino Gaetano Costa, essendosi aggiudicata la gestione del "caffè letterario con annessa biblioteca". O quella che organizza di tutto un po' (l'importante è divertirsi, cocktail, anche qui finger-food, passare le serate con tanta bella gente, che deve essere "giusta", guardare la partita e ascoltare "buona musica", magari retrò) in pieno centro storico, millantando anche qui una "associazione culturale" con tanto di "tesseramento".
Con "il dialetto ostentato... l'umorismo cinicamente distruttivo...".
Concludo aderendo al tuo invito, "chi vota chi": tra i quattro candidati, tutti per tanti e diversi motivi con le "carte in regola", credo che la proposta più utile (visto che qualcuno il sindaco di Palermo DOVRA' farlo) sia quella di Davide Faraone: conosce bene il ruolo (dal comune alla regione), conosce bene la città, si è "smarcato" dai padrini di partito e non.

Don Diego | 29/02/2012 ore 08:42:00

 

Disfattismo a parte, io ho sempre votato, fino ad ora. Mai perso un colpo . Ma persi tutti i colpi! Tranne che con Orlando. Ma quella fu una parentesi molto speciale. Neanche Orlando saprebbe ripeterla , I suppose.

fara | 29/02/2012 ore 01:19:31

 

Io tento di scegliere Roberto, come sempre. Non sceglierò Borsellino per gli stessi motivi che ho espresso anni fa. Non basta essere sorella di un giudice martire per essere un buon politico, figuriamoci un buon sindaco. Alle "primarie , probabilmente voterò Monastra. Alle elezioni vere e proprie voterò, se voterò, per il candidato indicato dalle primarie

rito | 29/02/2012 ore 01:13:18

 

Vedo parecchio disfattismo in giro. Lo stesso che allignava a sinistra alle ultime comunali, quando fra Orlando vecchio e Cammarata nuovo, molti scelsero di non scegliere.
E ora si lamentano.

roberto alajmo | 28/02/2012 ore 22:21:30

 

Fatemi capire: le primarie non sono serie perché vince quasi sempre il candidato contrapposto a quello del Pd?

Chiedo scusa, per me proprio questi risultati danno la misura della loro serietà e democraticità. Le indicazioni degli organismi dei partiti dovrebbero essere proibite.

Lello, nominami un politico di Palermo che abbia una personalità e un'esperienza all'altezza di quelle di Orlando.

Antonio Carollo | 28/02/2012 ore 21:56:07

 

Scusa Lello ma io che ho detto? Che sono una cosa seria? Ho detto che non sono serie neanche in USA, mi pare

fara | 28/02/2012 ore 21:36:32

 

Orlando? Riesumiamo anche il sindaco Isidoro...

Lello | 28/02/2012 ore 20:02:17

 

Fara le primarie del PD sono una barzelletta. A Genova la gente ha bocciato i candidati di Bersani preferendo il candidato di Vendola. A Napoli ha vinto De Magistris, ecc.ecc. E' tutto spettacolarizzato, c'è la nomination ed il televoto, come al Grande Fratello insomma..

Lello | 28/02/2012 ore 19:53:32

 

Orlando è lontano dal potere da un bel po'. La voglia di un altro affondo su Palermo credo ce l'abbia. Ed ha anche le giuste capacità. Ma, pur essendo un sessantenne vigoroso, è etichettato come appartenente alla vecchia guardia. Secondo me un errore. Durante la sua sindacatura complessivamente ha fatto bene a Palermo. Dagli errori commessi sicuramente avrà imparato parecchio; per il futuro sarebbe in grado di evitarli. La Borsellino è un'incognita come amministratrice. Non so neanche se possiede la grinta per battere il coacervo degli interessi della destra. Per questo penso che Orlando rimanga una risorsa in riserva per Palermo. Un De Gaulle palermitano. Immagino che, passato questo giro (nessuno ancora ha avuto l'onestà mentale di ammettere che cinque anni sono troppi per una legislatura o sindacatura, per degli incapaci ci sarebbe tutto il tempo per rovinare una nazione o una città, come del resto è già avvenuto con Berlusconi e con Cammarata), l'elettorato riterrà maturo il tempo per concedere una nuova mano ad Orlando. Non consideratemi un nostalgico, io mi sento un realista.

Antonio Carollo | 28/02/2012 ore 19:45:52

 

Non "da" ma "in" quelle democratiche contrade. Lo specifico per gli attentissimi censori

fara | 28/02/2012 ore 19:17:32

 

Una precisazione Gippe. Le primarie in USA sono una cosa seria, o quasi. Si comprano ufficialmente i voti da quelle "democratiche" contrade. Vota chi è iscritto al partito. E al partito si iscrive chi ne trae vantaggio. Qui da noi non è così. Chiunque può andare a votare. Pure La Russa può decidere il candidato del Pd . Magari La Russa deve indossare gli occhiali da sole per non farsi riconoscere ma per tanti altri piccoli La Russa non serve neanche questo. Io trovo ridicolo tutto questo ma io non conto né passo come si dice in lingua

fara | 28/02/2012 ore 19:08:20

 

Ieri il mago Orazio mi ha scritto su fb che lui in passato non ha mai fatto il mago, ma il lottologo. Certo, uno che dava i numeri al Comune di Palermo ci mancava....

Lello | 28/02/2012 ore 19:08:14

 

Niente di Fazioso Gippe, Ritengo inadeguati tutti i candidati . Provo un po' di simpatia per la Monastra come persona impegnata nel sociale ma neanche lei , mio opinione personale e quindi sindacabilissima, penso sia in grado di poter gestire un disastro come Palermo. L'ho scritto, forse sarebbe bene delocalizzarla in toto questa città, buona parte dei palermitani compresi nel pacchetto.

fara | 28/02/2012 ore 18:38:44

 

servizio accuratezza:il mio pro-Costa era simmetrico ai puntini di sospensione usati da Lello in onore del candidato.La mia posizione su Palermo è identica a quella espressa da Federico.

lina | 28/02/2012 ore 14:39:36

 

Grazie FARA,

Mi piace la tua dscrizione (faziosa ?) di un candidato ex IDV, in rotta con Leoluca Orlando e appoggiato da quella parte del PD alleata a LOMBARDO.

Ma Milazzo non é candidato ?

Bien à vous o Beati voi ?

gippe | 28/02/2012 ore 14:02:25

 

Non si può evitare di avere un qualsiasi sindaco, ma i problemi della città (?) di Palermo non possono essere risolti da nessun sindaco.

federico | 28/02/2012 ore 13:13:25

 

L'Agenzia delle Entrate sta inasprendo i controlli per stanare chi si riveste da onlus o da ente non commerciale per pagare meno tasse. Non sto scherzando...

Gianluca | 28/02/2012 ore 13:11:34

 

Federico, scusami, benchè i miei studi non hanno contemplato i diritti (romano, privato, pubblico, costituzionale e ora anche dell'unione europea, per non tacer di quello della navigazione, visti gli sfraceli della Costa) credo proprio che di un sindaco non se ne possa fare a meno. E che dovresti subire quindi il primo cittadino scelto da altri. Ho letto qualche commento pro Costa (il candidato, non la compagnia armatrice): cercate nell'archivio di Repubblica l'intervista a Cammarata prima della prima sindacatura. Uguale: faccio sport, risolvo problemi, sono sempre ottimista ecc.

Don Diego | 28/02/2012 ore 12:23:33

 

Federico, mi hai fatto venire un'idea. E se delocalizzassimo Palermo?

fara | 28/02/2012 ore 11:14:51

 

Io non voterò né alle primarie né alle secondarie. Non credo che Palermo abbia necessità di alcun sindaco.

federico | 28/02/2012 ore 10:20:22

 

Da faretta @ Gippe

I candidati alle primarie sono:Rita Borsellino, Davide Faraone, Fabrizio Ferrandelli e Antonella Monastra.

Borsellino fortemente sostenuta da Bersani e da una vasta alleanza, da SeL all’IdV, dai Verdi a Rifondazione. Per la Borsellino si danno da fare Leoluca Orlando, Paolo Ferrero e Luigi De Magistris. Valore politico della Borsellino è essere la sorella del giudice Borsellino.

Faraone, il renziano giovane "rottamatore", deputato in regione, capogruppo del PD per una decina d'anni e all’opposizione della giunta Cammarata

Ferrandelli, ex IdV (Italia dei valori) in rotta con Leoluca Orlando, appoggiato dall’ala del PD siciliano alleata del governatore Raffaele Lombardo

Monastra, ex Rifondazione comunista, è impegnata in "Altra Palermo" un laboratorio politico di democrazia partecipata

I residenti all'estero possono votare solo se si trovano in gita di piacere in vicinanza di un gazebo

fara | 28/02/2012 ore 10:15:17

 


Dove li trovo i candidati delle primarie ? E' previsto un voto per i residenti all'estero ?

Antispam FARETTA ; solo Fara puo' rispondere

Bien à vous

gippe | 27/02/2012 ore 23:55:36 | @

 

Ho scoperto che uno dei candidati al consiglio comunale è il Mago Orazio! Ve lo ricordate? Cercatelo, il suo nome è Orazio Esposito. Ha appeso la bacchetta magica al chiodo e adesso ci tenta con la politica.

Lello | 27/02/2012 ore 19:23:54

 

Eccola
[LINK]

antonia | 27/02/2012 ore 16:49:42

 

scusate se interrompo la discussione sui candidati sindaci; è una questione abbastanza lontana per me. Volevo proporvi un'intervista di qualche anno fa a Simonetta Agnello Hornby, che ho rivisto recentemente a "Le invasioni barbariche". Dice alcune cose giustissime, secondo me. Se sapessi da dove cominciare mi piacerebbe mettere su un'associazione internazionale di donne 50enni: abbiamo tantissime cose da dire, la nostra maturità può aiutare. ma nessuno sembra accorgersene

antonia | 27/02/2012 ore 16:49:05

 

Ferrandelli, sembra il più serio di tutti.
Non voterei Costa neppure sotto tortura: è un giovane vecchio, presuntuoso e antipatico.

Lello | 27/02/2012 ore 16:22:49

 

A questo punto apriamo il dibattito. Cominciamo dalle primarie del Centrosinistra.
Chi vota per chi?

roberto alajmo | 27/02/2012 ore 16:09:42

 

Costa? Un problem solver, a suo dire. Cioé uno uscito da un film di Tarantino: a giudicare anche dal tono mistico-predicatorio.

maramaus | 27/02/2012 ore 16:01:20

 

Se votassi per eleggere il sindaco di Palermo di sicuro apporrei la mia di croce sul candidato più dimesso e più ignoto in quanto ritengo queste caratteristiche sempre foriere di sorprese.Vada Costa,con riserva,ché mi pare già dalla semantica beneaugurante...@Copriti bene con le bufere, moscerin.

lina | 27/02/2012 ore 14:28:51

 

A proposito di elezioni, in questi mi sto divertendo leggendo i propositi dei tanti candidati a sindaco di Palermo.La mia attenzione però si riduce a due candidati: Faraone e Costa. Del primo mi ha colpito uno slogan intramontabile ( " lavoro più facile " ), Costa invece mi è sembrato una persona umilissima e senza alcuna raccomandazione. ..

Lello | 27/02/2012 ore 12:30:37

 

Gippe secondo me non ci sarà alcun ballottaggio, quindi se fossi in te rischierei. Certo, Palermo - Chievo non è un grande match, meglio di niente.
Per il caffè, rispondo " presente "! Ciao a tutti.

Lello | 27/02/2012 ore 12:14:00

 

Qualche tempo fa, Antonia era la vocalist talentuosa degli Aes Dana (mitico gruppo palermitano di musica celtica capitanato dal compianto Giuseppe Leopizzi): forse su Google qualcosa la trovate. Riguardo all'accento poliglotta, penso ci sia un ottimo ed intrigante mix, in prima battuta, di panormo-piemontese.

maramaus | 27/02/2012 ore 08:47:17

 

@)Caspita Antonia! Notevole. Mi è piaciuto. Da professionisti. Bella voce, ben modulata. Hai uno strano accento. Da poliglotta?

Gilda | 26/02/2012 ore 23:48:31

 

Immagino e tremo

gippe | 26/02/2012 ore 23:15:13 | @

 

Coraggio!Nella classifica elettorale spunterà prima o poi il solito qualcuno.
@Lo sai cosa me ne faccio delle tue soavi provocazioni,Cip?Immagina.

lina | 26/02/2012 ore 19:38:25

 


Ne vale la pena,RA, se non altro per il caffé che Lello mi ha promesso.

Ma la cosa si complica dopo averne parlato con il ministro plenipotenziario degli affari franco/italiani.

Il 6 maggio é anche la data del secondo turno delle Presidenziali francesi (e ci sarà un secondo turno); per l'altro non se ne parla nemmeno, avevo organizzato e dimenticato un ponte in provenza con amici.

Mi sa che faro' un blitz il 7 per un voto utile (alla faccia della partita .. e anche per smentire la solita qualcuna).

Antispam FARETTA .. non posso esimermi

Bien à vous

gippe | 26/02/2012 ore 13:50:40 | @

 

Si, Gilda,
[LINK]

devi scegliere il lettore rosso, intitolato I-one. Sieg è il mio nome "da battaglia"

antonia | 26/02/2012 ore 13:28:15

 

Ne vale la pena per le elezioni o per Palermo-Chievo?

roberto alajmo | 26/02/2012 ore 13:03:18

 

Mi é sembrato di capire che le elezioni per il sindaco di Palermo si svolgeranno il 6/7 maggio con ballottaggio 20/21..

A costo di irritare qualcuna, verrei il 6/7 per vedere Palermo Chievo .... ma vole la pena ?

E poi ci sarà un secondo turno ?

Lello cosa mi consigli (non dimenticare il caffé) §

Bien à vous

gippe | 26/02/2012 ore 12:06:11 | @

 

@Antonia: è ancora valido quel link per sentirti? Perchè sento una radio con una tale da Vicenza... Mi sono persa un po' di giorni di forum...
@Gippe:i tic e le fisime non sono innate; sono comportamenti per lo più difensivi che generalmente si "inseriscono" in una struttura di personalità già predisposta (forse geneticamente)a ciò. Si possono togliere con un lavoro psicoterapico sia del profondo (le cause) sia comportamentale (i sintomi). Ora ci sono anche dei farmaci che sembrano funzionare (fin che li assumi). Crescendo i sintomi non curati tendono a rimanere e amplificarsi/spostarsi, ma l'uomo "maturo" può esercitare un maggior controllo su di essi, ma non sempre, dipende dal grado di compulsività che tali comportamenti hanno. Ma la tua osservazione è molto acuta perchè uno non potrà mai essere uguale a 20 anni come a 50... Guarderò il prossimo episodio.

Gilda | 26/02/2012 ore 11:53:34

 

Infatti hanno imparato da Berlusconi: l'essenza del pudore.

Antonio Carollo | 25/02/2012 ore 13:41:07

 

Pudore???

fara | 25/02/2012 ore 12:49:22

 

non apprezzavo particolarmente Sellerio come persona perchè era un privilegiato soddisfatto di esserlo senza sentire il dovere sociale di lotte e ideali nella propria realtà. Certo, ha fatto alcune belle foto. Ma con il limite di ciò che ho detto prima ( per me è un limite) anche le foto dei quartieri popolari mi sembrano fatte in modo colonialista, tipo:vediamo cosa hanno fatto oggi di pittoresco gli indigeni.

rosita | 24/02/2012 ore 19:13:44

 

@ Gippe
I tic e le fisime ce li portiamo dalla nascita. Con l'età li raffiniamo. In meglio o in peggio. Dipende dal punto di vista
Comunque non l'ho ancora visto il giovane Montalbano. Lo vedrò in mattinata

fara | 24/02/2012 ore 09:52:15

 

Certo che se anche la casa editrice Sellerio dovesse finire nelle mani di Mondadori o Einaudi ( nelle mani della famiglia Berlusconi, cioè) mi dispiacerebbe davvero molto ma io mi fido del tuo giudizio RA

fara | 24/02/2012 ore 09:49:07

 

Grazie Antonio, grazie Fara. Sono contenta che vi sia piaciuto

antonia | 24/02/2012 ore 09:48:08

 

Aiuto Roberto, ho messo una 'H' di troppo; toglila prima che esploda.

gippe | 24/02/2012 ore 09:41:30

 

A proposito di Sellerio Editore, Fara, verifichero'.

Ho conservato preziosamente i libri del liceo (e tutti gli altri libri) ... mi sarà facile verificare.

E dato che parliamo di Sellerio, molti di noi, ne sono convinto, e questi scambi lo provano, hanno contribuito indirettamente al successo di questa casa editrice nostrana.

Chi non ha nella propria biblioteca una folta raccolta di questa discreta ed elegantissima collezione ?

Chi no ha la serie '0' riservata a Sciascia ?

Sciascia prima e Camilleri dopo hanno contribuito al successo della collezione e indirettamente al successo di molti autori riscoperti appunto grazie a quest piccoli libri 'blu con disegno'.

A proposito di Camilleri, sicuramente aveto visto ieri, la pubblicità su Rai 1 ? E fra quattro inserti pubblicitari il primo numero di 'Montalbano giovane'.

Cosa ne pensate ?

Ha me é parso un po giovane ... avrà piu o meno trentanni e ha già tutti i tic e le fisime del Montalbano maturo, come se fra trenta e cinquanta non fosse successo nulla, come se la vita non fosse un continuo e lungo processo di maturazione.

(Non so se maturazione é il termine adatto ... comunque per me rende il senso).

Buona giornata e .... bien à vous

gippe | 24/02/2012 ore 09:40:13

 

Un po' lo conosco, Antonio Sellerio: e non mi pare proprio il tipo.
Anzi.

roberto alajmo | 24/02/2012 ore 09:30:19

 

A proposito di Sellerio. Mi fido del giudizio di Alajmo e di quello di don Diego . Non ho mai conosciuto personalmente Sellerio. Non ho mai incrociato i suoi acquosi occhi cerulei. Conosco pochissime sue foto e non mi hanno particolarmente colpito. La sua casa editrice che di nome fa ancora Sellerio, a metà con quella della moglie Elvira, mi interessa molto, invece. Mi dispiacerebbe assai se gli eredi la svendessero al primo offerente

fara | 24/02/2012 ore 04:21:27

 

Sei bravissima Antonia ! Grazie per questo regalo

fara | 24/02/2012 ore 04:03:22

 

ps
Marco è un profeta, la parolina magica per il post precedente era libraio e quella di questo post è... (odiati puntini di sospensione) faretta! con odiato , un po' meno, punto esclamativo

fara | 24/02/2012 ore 02:21:52

 

Non ricordo Gippe libri di testo editi da Sellerio ma se così è stato è un gran merito che hanno abbandonato.

fara | 24/02/2012 ore 02:19:28

 

Mi associo alla celebrazione ... ma non vorrei sbagliarmi prima di fare fortuna non fu per caso anche editore di libri scolastici ? Ricordo il mio libro di Fisica del liceo ... Sellerio editore

Bien à vous

gippe | 23/02/2012 ore 23:49:18 | @

 

Antonia, mezz'ora di bellissima musica. Sei una grande artista. Questo podcast (che parola ostica per me) lo conserverò per riascoltarlo via via. Ma che voce! Ciao

Antonio Carollo | 23/02/2012 ore 17:27:35

 

Grazie Don Diego, una batuta sublime. Rivaluto Sellerio!

Grazie anche a te Antonia

ps
quando gli scienziati ri-impareranno a pubblicare solo nelle apposite riviste, aspettare le conferme da laboratori diversi e poi dare le notizie invece di pubblicare sull'Eco di Bergamo e simili, sarà sempre tardi

Uno so chiede , ma Galileo non ha insegnato niente?

fara | 23/02/2012 ore 17:03:11

 

E brava Antonia.
A proposito di quel che si diceva nei giorni scorsi sulla precarietà delle certezze scientifiche: [LINK]

roberto alajmo | 23/02/2012 ore 16:37:30

 

Il mio primo podcast autobiografico
[LINK]

antonia | 23/02/2012 ore 16:23:41

 

RA in stato di grazia di fronte ad un uomo che lo intriga molto. Chissà, ne farà un personaggio del un suo prossimo romanzo?
Quanto a me confesso la mia ignoranza. Non conoscevo Enzo Sellerio. Sapevo solo che era un editore e un fotografo. Credo di aver perso qualcosa.
Ma via, non mi metterò a fare l'inventario delle cose perse auto-esiliandomi dalla Sicilia.

Antonio Carollo | 23/02/2012 ore 13:06:35

 

Un mio ricordo di Enzo Sellerio è legato ad un'altra fulminante battuta. Quando, negli anni '80, si sono conclusi i restauri di Palazzo Steri destinato a sede del Rettorato, nel guardare la Sala dei Baroni freschissima del nuovo intonaco, visto il risultato un po' sgargiante (tenue rosato con perfili scuri), e visto che il Direttore dei lavori era a quel tempo presidente della Fondazione "Salvare Palermo", ebbe a commentare pubblicamente che con quei colori si poteva "Salvare il Palermo". Credo che qualcuno ci faccia ancora il fegato marcio.

Don Diego | 23/02/2012 ore 11:50:58

 

Non amo molto le persone troppo chiuse, che rifiutano in un certo senso l'altro, ma hai fatto un bel ritratto di Sellerio, Roberto.

antonia | 23/02/2012 ore 11:35:32

 

avvezzo a non urtare la sucettibilità di una donna altoborghese saprà farsi perdonare.

lina | 23/02/2012 ore 10:22:47

 

Come no, Fiorella! L'alcol è il risultato di un processo di trasformazione che gli zuccheri subiscono ad opera di lieviti e/o batteri. Tutto l'alcol che noi consumiamo deriva dalla trasformazione degli zuccheri glucosio e fruttosio. Lo produciamo anche in proprio durante la digestione

fara | 22/02/2012 ore 10:32:14

 

Il luminare non é soltanto di origine palermitana ma palermitano doc (liceo Meli 1965) come tanti grandi modesti qui presenti.

gippe | 22/02/2012 ore 00:48:15 | @

 

Scusate, penultim'ora. Scusate anche i miei errori nella e nelle precedenti; scrivo sempre di fretta.

Gilda | 22/02/2012 ore 00:12:41 | @

 

Pen’ultim’ora. “Non avere informazioni a sufficienza per dare un giudizio categorico non dovrebbe essere una vergogna per nessuno scienziato”. Vallo a dire alla Commissione Ministeriale che ha stilato le nuove linee guida per il trattamento dell’autismo infantile. Una cosa vergognosa: hanno ammesso come unico metodo valido e secondo loro validato, il metodo ABA. Anche fosse vero ciò che affermano (cosa che non è), questo è un atteggiamento antidemocratico, oserei dire fascista, perché, come dice un luminare di origine Palermitana, Antonino Ferro, “se è qualcosa di cui ancora non sappiamo, non possiamo che dare il nostro contributo, il racconto del nostro viaggio, in attesa che si integri con le cartine provvisorie di altri ricercatori, senza bisogno di alcun copyrigth esclusivo”. Integrazione,dunque, non linee dittatoriali a senso unico. Tutto questo sulla testa dei bambini,pare anche per interessi privati. E’ in atto una petizione per riaprire tali linee guida. Se a qualcuno interessa sapere di più mi contatti.

Gilda | 22/02/2012 ore 00:07:59 | @

 

.... lo zucchero c'entra qualcosa con l'alcol? :-)

Fiorella | 21/02/2012 ore 15:40:25 | @

 

Un assaggio che mette appetito, Roberto, tienici informati. Buono anche il contorno di Fara e Antonia.

yorick | 21/02/2012 ore 14:53:57 | @

 

Maurizio Zamparini, salvatore o colonizzatore della città di Palermo?

Antonio Carollo | 21/02/2012 ore 14:46:30

 

Antonia, non scrivo un libro perché non sono uno scrittore. Io so scrivere solo relazioni e conosco benissimo il mio limite.

fara | 21/02/2012 ore 12:34:47

 

Fara, perché non scrivi un libro? Potrebbe salvare un po' di anime deficienti di cervello

antonia | 21/02/2012 ore 12:30:01

 

Giuda Iscariota era vegetariano? Se sì. si spiegano molte cose. Non poteva accettare il cannibalismo ( Bevete questo è il mio sangue, mangiate , questo è il mio corpo)

fara | 21/02/2012 ore 12:13:12

 

Brucare nel bosco... gli eucarioti veterariani, come le vacche, le pecore, i cavalli e gli asini, mangiano cellulosa che viene trasformata nel loro rumine in, indovinate cosa?, GLUCOSIO.
Il piccolo particolare è che noi non abbiamo il rumine nell'apparato digerente e se non avessimo alcuni batteri che convivono con noi ( la famosa flora intestinale che non è formata solo da lactobacilli e da bifidus per fortuna) non potremmo mangiare alcuna verdura

fara | 21/02/2012 ore 12:09:57

 

C'entra pure Giuda Iscariota?

roberto alajmo | 21/02/2012 ore 11:54:30

 

Bisognerebbe anche internare qualche trainer di palestra. A me hanno detto: niente pane (col cavolo, è così buono qui!), niente pasta, niente zucchero, niente carote (hanno troppo zucchero) e banane. Praticamente sarei dovuta andare a brucare nel bosco, secondo loro. Io non lo faccio, ma c'è chi ci crede e lo fa. E poi il corpo reagisce male.
Fra l'altro, una trainer è finita in ospedale: hanno dovuto farle delle flebo di vitamine e sali minerali. Non stava più in piedi, perdeva i capelli, aveva chiazze rosse ovunque.
Io multerei le riviste che titolano a caratteri cubitali: Dieta.
Peggio ancora in Francia:"Imperativ: amincissement". Ricordo donne che fumavano per non mangiare, che si nutrivano solo di Slim fast e diavolerie varie.

antonia | 21/02/2012 ore 11:53:50

 

Roberto, l'eucariota è l'evoluzione e la specializzazione del procariota. Ha imparato a fare benissimo una cosa. Solo una. Spesso si è rivelata deleteria, talvolta proficua , tal'altra inutile. Ma così è.

fara | 21/02/2012 ore 11:50:12

 

Ma siamo eucarioti! Wath else?

ps
manco a farlo apposta la parola magica è faretta!

fara | 21/02/2012 ore 11:45:28

 

Roberto l'Eucariota sa di apostolo. O filosofo.

antonia | 21/02/2012 ore 11:41:27

 

Non mi sentivo pronto a pensare me stesso in quanto eucariota.

roberto alajmo | 21/02/2012 ore 11:22:57

 

Per favore, non prendete per buone le notizie fornite dai media.

fara | 21/02/2012 ore 11:21:45

 

Antonia, vedi cosa può fare la disinformazione? Lo zucchero, il glucosio è alla base della vita! Un diabetico è un malato non è la norma. Il nostro cervello senza glucosio va in tilt. Il glucosio dà l'energia che serve a far funzionare il nostro motore biologico. I procarioti (batteri) sanno ricavare energia da altre fonti ma gli eucarioti, tra i quali siamo anche noi umani, non conosciamo e non sappiamo usare altre vie se non quella della degradazione del glucosio per ricavare energia, necessaria per la vita , come la benzina lo è per un motore. Lo zucchero è essenziale per chi è sano e toglierlo ad un individuo sano significa diminuirne le potenzialità e , al limite, ucciderlo.

fara | 21/02/2012 ore 11:19:53

 

Io sono una di quelle che ha avuto l'amputazione senza anestesia. 30 anni dopo l'omeopatia ha salvato le tonsille di mio figlio.
Internet è una gran cosa, ci si può informare in modo autonomo, indipendente, però può provocare guai. Si legge di tutto ed il contrario di tutto, per quanto riguarda la salute. "Lo zucchero è veleno!", per i diabetici certo, ma per una persona con la pressione bassa che deve andare al lavoro prendendo un autobus affollato e con una temperatura interna di 30° un po' di zucchero ci vuole eccome.
Qui, forse per contrastare l'abuso di würsteln e carne di maiale, si parla e scrive molto sulla dieta "basica", cioè con alimenti che mantengono basso il ph. C'è chi legge, si informa bene e riequilibra la dieta e c'è chi all'improvviso mangia solo frutta o solo verdure, ecc ecc. E poi magari fra un paio d'anni si scoprirà che mangiare troppo "basico" abbassa troppo il ph dello stomaco e danneggia la digestione. Bisognerebbe innanzitutto pensare e poi prendere queste notizie con molta cautela

antonia | 21/02/2012 ore 11:11:16

 

Quello che scrivi è condivisibile. Ci mancherebbe! La scienza , proprio perché scienza è ricerca in primo luogo e quindi non può avere certezze. Chi cerca non ha certezze.
La stranezza è che la scienza per la stampa viene intesa, in gran parte, solo come medicina. Come qualcosa che può guarire gli uomini dalle loro malattie.
La scienza, quella "di base" non si preoccupa dell'uomo e della sua salute. Cerca solo di capire ...non cerca di dare certezze. E' la scienza dei Media che dà e impone mode da seguire come il danaos per le ossa o il bifidus per la flatulenza

Forse sto sbagliando risposta , non capisco in verità a cosa ti riferisci, se ad una questione meramente fisiologica o anche ad una questione politica




fara | 21/02/2012 ore 10:51:01

 

Penultim'ora.
Assemblaggio quasi perfetto (si può dire?) sulla situazione attuale. Solo che i componenti della destra che vogliono giocare una partita vera e desiderano un centravanti democraticamente designato sono usciti dallo schieramento di destra per arroccarsi in un loro immaginifico polo, detto Terzo Polo. Quelli rimasti sono paghi dei benefici derivanti dal giocare col pallone dell'auto-nominatosi centravanti a vita.

Antonio Carollo | 20/02/2012 ore 17:53:55

 

Vi invito a leggere "Il Rinascimento di Schnabel" di Rampini sul suo blog, Repubblica.it

antonia | 20/02/2012 ore 12:24:07

 

Io penso che un artista intelligente (sensibile, acuto, consapevole, umile) sia quello che sa prescindere dal consenso (che non è detto che arrivi puntuale, a volte latita colpevolmente e in alcuni casi, purtroppo, non arriva mai) e sa soffrire in silenzio. E' di intelligenza superiore, pari al proprio genio artistico, se è capace di prendere le distanze dal consenso facile, mercantile e pilotato.

maramaus | 20/02/2012 ore 09:36:36

 

Com'é vero, com'é vero!Una volta molto tempo ho letto in una rivista l'intervista ad un famoso architetto che diceva più o meno, che veniva a conoscere le proprie sofisticate intenzioni dai critici.In realtà lui mica se n'era accorto...

Gilda | 19/02/2012 ore 23:07:29

 

...e infatti l'aforisma di Edmond e Jules de Goncourt dice:"Nessuno al mondo ascolta più scemenze di un quadro in un museo":)

rosita | 19/02/2012 ore 21:16:58

 

Infatti, quello che ho pensato anch'io. E penso anche che a volte valgono di più gli arzigogolamenti mentali fatti dai critici per giustificare l'opera piuttosto che l'opera stessa.

antonia | 19/02/2012 ore 19:20:41

 

Antonia, il valore dell'artista nell'arte contemporanea? Generalmente coincide con quello dei suoi patrocinatori ed il loro portafogli, che determineranno il "valore" economico (opere da vendere o prestare per le mostre) da recuperare sui diversi tipi di mercati (pubblici o privati). Perchè un enorme palloncino rosso a forma di cuore (gonfiato ad elio, tecnicamente nulla di più di un giocattolo da pochi euro) diventa un'opera da migliaia di dollari?

Don Diego | 19/02/2012 ore 18:44:01

 

Antonio, ma chi decide chi è veramente uno scrittore o un pittore o un cantante?
Per quanto riguarda il canto, cantante vero è colui/colei che ha una voce più bella della mia, interpreta meglio di me, ecc. Ma per quanto riguarda la pittura, per esempio, io a volte sono davvero perplessa. Ho visitato poco tempo fa i due musei di Arte contemporanea che ci sono qui e devo dire che spesso ho avuto difficoltà serie a capire il valore dell'artista e a volte non l'ho capito proprio

antonia | 19/02/2012 ore 17:49:11

 

Leggi "non possa".

A.C. | 19/02/2012 ore 14:24:57

 

Secondo me prima di considerare l'intelligenza di un artista, o se-dicente o frainteso come tale, bisogna appurare se siamo di fronte ad una persona riconosciuta come artista.
Se canto non significa che, per questo solo fatto, io sia un cantante, se scrivo un romanzo o un racconto non significa che sia uno scrittore, così pure per chi scrive poesie, scolpisce statue, costruisce palazzi, imbratta tele, compone musica, ecc. Non esiste uomo o donna che non sappia o possa adoperare gli strumenti di un artista. Dipende dai risultati e dal setaccio del riconoscimento. Ci sono dubbi sul fatto che Mario Luzi e Andrea Zanzotto siano dei poeti? Qualcuno può mai lontanamente pensare che non siano stati intelligenti? L'arte è intelligenza al quadrato, sempre secondo il mio modesto parere.

Antonio Carollo | 19/02/2012 ore 14:23:22

 

Secondo me l'artista intelligente riesce a capire il modo migliore di veicolare la propria arte. E di solito rimane concentrato su di essa.
Quello poco intelligente è più preda dell'entourage, fa scelte poco ponderate spesso più appariscenti che sostanziose.

antonia | 19/02/2012 ore 13:06:03

 

Non é per niente facile disquisire sull'intelligenza. Ci sono più tipi di intelligenza. La cultura poi, a volte, fa la differenza nel porsi in rapporto col mondo, come anche l'equilibrio mentale.

Gilda | 19/02/2012 ore 12:59:48

 

Artista poco intelligente: Dolcenera
Artista molto intelligente: Patty Smith

Poi, fate voi.

antonia | 19/02/2012 ore 11:11:29

 

pensandoci bene:no.

lina | 19/02/2012 ore 09:27:31

 

Pensandoci bene: è vero che un artista deve essere per forza intelligente?

roberto alajmo | 19/02/2012 ore 04:50:08

 

Antonio. Sei troppo buono.

Gianluca | 19/02/2012 ore 01:10:29

 

Celentano non si è messo in ginocchio ma a modo suo ha chiesto perdono. Ribadendo la sua idea di giornale cattolico, in modo sobrio, stemperando delicatamente la carica di presunzione che inevitabilmente risiede in essa. Non ho il potere di chiudere giornali, ha detto, ma Famiglia Cristiana e Avvenire andrebbero cambiati, anche nelle testate. Non ha tirato fuori altri argomenti. Nessun altro fuoco di sbarramento. E' un artista vero, non può non essere intelligente, anche se la passione civile a volte gli gioca degli scherzi sgradevoli. Ha capito bene che aveva superato la striscia gialla. Dopo le parole garbate è arrivata la magia della sua musica e della sua voce, le vibrazioni di un'arte che al colore dei concetti e del linguaggio abbina la sinuosa fluidità dei suoni. Minuti di pure emozioni. Celentano è questo. E' il creatore e lo strumento di un'arte, chiamiamola pure leggera, che attraverso un carisma tra il serio e il gioioso avvince milioni di esseri umani. Morandi ha sintetizzato bene l'effetto di una performance inimitabile accennando alla sua personale emozione e al carattere di un Celentano che non odia nessuno ma ama la gente, la libertà, la vita.

Antonio Carollo | 19/02/2012 ore 00:01:17

 

Stasera ci sarà di nuovo Celentano. Non so cosa s'inventerà. Si metterà in ginocchio per chiedere perdono? Certo, la pretesa di insegnare il mestiere ai preti solo un diavolo di Celentano poteva pensarla ed esternarla. Parlare più del Paradiso e meno della vita terrena, che è nulla di fronte all'aldilà. Solo un Papa di solito parla di queste cose. Lui, tranquillo, pontifica sfiorando anche le vette di problemi teologici. Dicono che è un cattolico integralista, però nel suo integrismo sembra non includa né i preti, né i vescovi; non so se risparmia il Papa. Chissà, forse lo considera un suo pari. Adesso, umilmente, andiamo ad ascoltare la parola di un predicatore così ispirato, già consacrato da quindici milioni di seguaci adoranti.

Antonio Carollo | 18/02/2012 ore 21:17:18

 

Caro Lello, non credere che non lo si sia fatto. Si è anche ricorso alla Corte Costituzionale, che, ahinoi, ebbe a rispondere che "nulla può, questa Corte, sulla materia del ricorrere, stante la competenza esclusiva della Regione Siciliana in forza dello Statuto Speciale" et similia

Don Diego | 18/02/2012 ore 13:20:19

 

Gianluca, ti fa paura Belén o Celentano?
Sconforto non credo perché non sei nè una femminuccia né S. Francesco.

Antonio Carollo | 18/02/2012 ore 12:15:57

 

DOn Diego quello che hai descritto può succedere soltanto in un paese privo di regole e controlli.
Forse la colpa è anche nostra perchè dovremmo avere il coraggio di recarci in massa in Procura e denunciare chi commette queste porcherie.

Lello | 18/02/2012 ore 12:01:43

 

Lello, anche quando bandisce concorsi la Regione è capace di imbrogliare le sue stesse leggi, pur di favorire gruppi o singoli. Non sto inventando: concorsi per il ruolo tecnico dell'assessorato beni culturali, bandi di cui alla legge 8/1999. In prima stesura, mutuando dal Ministero per i beni culturali, avrebbero dovuto espletarsi con esami e titoli: qualche lobby o qualche privato dal cognome pesante riuscì a far sparire gli esami (che non li avrebbero mai superati) con un emendamento in aula. Poi frullarono un po' di decreti pregressi riapplicandoli per alterare i criteri di valutazione dei titoli: e così rispetto ai titoli scientifici valsero quelli amministrativi. Non contenti shakerarono il tutto come bravi barman, mescolando diritti a riserva, categorie protette, servizi prestati ecc et voila, il cocktail è servito: credo che tra gli assunti (qualche decina a fronte delle millantate centinaia di posti messi a concorso) non vi sia stato un solo "disoccupato", si è trattato soltanto di transiti da una amministrazione all'altra (soprattutto ex insegnanti prossimi alla pensione) o regolarizzazioni di ex precariato.

Don Diego | 17/02/2012 ore 20:21:10

 

Grande Antonio su Twitter! Io questo coraggio non l'ho ancora avuto. Dopo Paura e delirio a Las Vegas, Paura e sconforto a Sanremo. Ad un certo punto mi sentivo come Toto' in quel film, che veniva schiaffeggiato e non rispondeva perche' voleva vedere fino a dove si andava a parare: che sono Pasquale io? Poi il festival non l'ho più visto. Meglio angry birds sul mio IPhone.

Gianluca | 17/02/2012 ore 20:19:27

 

Io del festival ho visto si e no i primi 15 minuti della prima serata, poi ho capito l'antifona e non l'ho più visto. Ho solo ascoltato le canzoni su Youtube.
Concordo con Rosita, le donne dovrebbero ribellarsi di più a queste continue allusioni, doppi sensi ecc ecc e non solo a Sanremo

antonia | 17/02/2012 ore 20:02:40

 

Ieri ho letto che la nostra Regione sta assumendo altri 200 e passa precari. Eppure: "La carta fondamentale ammette l'assunzione di personale nella pubblica amministrazione, solamente mediante l'accesso ad un concorso pubblico per titoli ed esami. Questo dovrebbe garantire la meritocrazia e il passaggio fra le cariche da un rapporto fiduciario ad un rapporto impersonale, caratteristico di uno stato moderno.
In un concorso pubblico sono oggetto di esame le competenze del candidato, e vengono valutati i titoli, in primis i titoli di studio, rilasciati da istituzioni dello Stato o parificate, purché trattasi di titoli riconosciuti nell'ordinamento giuridico".
Non capisco, sapete se la Costituzione è stata abrogata?

Lello | 17/02/2012 ore 19:55:54

 

per favore...io Sanremo l'ho visto, e posso dire che il livello più basso non è stato nella prima ma nella seconda serata. Celentano ha detto delle scemenze egocentriche e qualunquiste. Almeno però i suoi obiettivi sebbene sbagliati erano "poteri forti". Invece la coppia "comica" dei Soliti Idioti ha tirato fuori tutto il peggio dei luoghi comuni italiani, ha umiliato le fasce sociali deboli, le donne, gli omosessuali, pure i neri $altri immigrati perchè il loro sketch sul razzismo era veramente scorretto e razzista. Però su questa esibizione con testi di uno squallore unico nessuno ha trovato da ridire. Io ammiro i gay che non ne lasciano passare una quando si tratta di difendere la loro dignità,non posso dire lo stesso delle donne che hanno reazioni zero di fronte a situazioni veramente inqualificabili.

rosita | 17/02/2012 ore 19:15:18

 

Mi sono fatto coraggio e sono entrato in Twitter. Ecco la prima perla che mi è scappata subito da immortalare:

"""Sanremo 2012 sarà ricordato per il sermone di Celentano o per lo spacco ribelle di Belen?"""

Antonio Carollo | 17/02/2012 ore 14:54:53

 

Lo spacco ribelle di Belen è stato più sconvolgente del sermone di Celentano, l'ha detto Lucia Annunziata. Ma lei è una donna, come fa a saperlo?

Antonio Carollo | 17/02/2012 ore 13:55:14

 

Le primarie sono l’espressione di una concezione di democrazia aperta ad una più coinvolgente partecipazione popolare. La formula riscontra il gradimento della stragrande maggioranza degli elettori interessati. Tanto che ha contagiato la destra. E’ probabile che le scelte del prossimo candidato premier del Pdl e del candidato sindaco Pdl di Palermo si facciano a mezzo di primarie, considerate veri e propri bagni di democrazia. In Italia ce n’era bisogno. Lo strapotere dei partiti era divenuto asfissiante. Partitocrazia era la parola giusta. Pannella ha costruito la sua carriera contro di essa. Adesso il Pd, dopo le sconfitte dei propri candidati alle primarie regionali di Puglia e alle comunali di Napoli, Milano e Genova, sta scontando un certo sbandamento. Ma il rimedio non è modificarle restringendo le facoltà di scelta, o addirittura sopprimerle. Sarebbe un’involuzione, una sottrazione di democrazia. Il Pd non può permetterselo. Piuttosto liberalizzarle, togliere i paletti delle candidature preconfezionate dai vari apparati di partito; dare libero sfogo alle capacità lideristiche dei diversi aspiranti candidati; allargare la selezione, rendere incondizionata l’espressione del voto. Le dirigenze dei vari livelli, nazionale, regionale, provinciale, comunale, in questo stadio dovrebbero rinunciare a proporre propri candidati, limitarsi a fissare dei programmi di massima. Ciò non significherebbe rinuncia tout court: ai maggiorenti rimarrebbe intatta la loro capacità di influenza sull’elettorato, cosa del resto inevitabile. In questo modo nelle primarie a prevalere sarebbe unicamente la genuina volontà popolare. L’aspirante candidato vincitore sarebbe il leader dietro cui si dovrebbero schierare i partiti della coalizione. Senza i drammi delle cosiddette sconfitte degli apparati di partito e senza le conseguenti perdite d’immagine.

Antonio Carollo | 16/02/2012 ore 14:45:14

 

Vltava, cioè la Moldava

[LINK]

Non so se sia suggestione, ma quando abitavo a Praga ed andavo a passeggiare lungo il fiume o guardavo la Moldava dal ponte questa musica mi veniva immediatamente in testa

antonia | 16/02/2012 ore 11:37:22

 

Penultim'ora: Penso che "la moldava" sia stata tirata in ballo perché magari, vista la figura del capitano, sarà stata l'inconscia ispiratrice della manovra spericolata

antonia | 16/02/2012 ore 11:34:10

 

...dimenticavo l'ICI per la Chiesa!

rosita | 16/02/2012 ore 02:01:01

 

appena visto il tg3...niente giochi olimpici...ridotte spese militari...meno aerei,meno generali...lega sfrattata dai "ministeri"...!!è sempre qualcosa,no?a Rosita piace questo elemento:)

rosita | 15/02/2012 ore 19:34:05

 

Campagna elettorale per la presidenza della Regione Siciliana: dopo che profondemmo firme, tempo e denaro per dire "Basta con questa Regione", e conquistammo l'ennesima sconfitta, dichiarasti pubblicamente che se un'altra volta ti avessero chiesto impegni e adesioni la tua risposta sarebbe stata "manco morto". Per fortuna siamo sopravvisuti

Giuseppe | 15/02/2012 ore 15:55:53

 

Manco Morto? Mi aiuti a ricordare, Giuseppe? L'alzheimer incombe su di me.

roberto alajmo | 15/02/2012 ore 14:43:02

 

Roberto, ricordati il tuo "manco morto..." delle scorse elezioni. La campagna elettorale palermitana si avvia sul percorso ben sintetizzato in un vecchissimo proverbio della Sicilia occidentale: "Cu acchiappa un turco è sò" (cioè chi catturasse un musulmano ne diviene proprietario e ne fa quel che vuole, ante Carlo V). Dove il turco sono un po' di voti da scambiare, come le figurine, post primarie, e magari post primo turno, quando al ballottaggio servirà il controllo del voto scala per scala in ogni piccolo condominio cittadino. E dove ognuno dei candidati fantoccio (destra, sinistra, terzo polo ecc) potrà giorcarsi le "valide" e le "bisvalide" in cambio di un assessorato o un posto in un CdA.

Giuseppe | 15/02/2012 ore 13:46:59

 

Io penso che "Il comune buonsenso vorrebbe che a ogni uscita del genere migliaia di voti transitassero da destra a sinistra". Centinania di migliaia di voti, maschili, femminili e di qualsiasi altro genere. Limitare l'auspicio ai soli voti femminili può (legittimamente, a mio parere) generare equivoci e sdegno.
E' chiaro che se conosci chi quelle parole scrive, il dubbio non sorge.

Paola | 15/02/2012 ore 10:24:57

 

... è inutile, ormai ho capito che gli uomini e le donne sono fatti per non intendersi... e siccome sono almeno 20 anni che non leggo più libri sulla situazione femminile proseguirò su questa strada..

Fiorella | 15/02/2012 ore 10:02:23 | @

 


Allons enfants de la patrie ...

gippe | 14/02/2012 ore 23:08:05

 

il pensiero di R.A. mi sembra molto chiaro in quell'articolo dell'Unità e non capisco come da quelle "premesse" la scrittrice abbia potuto arrivare a quelle conclusioni. Forse è che a volte ci costruiamo il nostro film e interpretiamo le cose in modo da avere conferma delle nostre teorie

rosita | 14/02/2012 ore 19:14:24

 

Ma lo sa Iaia Caputo che tu consigli(avi) il suo bellissimo Dimmi ancora una parola, libro di delicata sensibilità femminile che solo ad un uomo delicatamente sensibile (e direi con sviluppato lato femminile) può piacere?
Alro che priapismo! Pfui
La lettrice preferita :)

Daniela | 14/02/2012 ore 18:45:16

 

Penultima. Non ho letto il libro, ma se il titolo depreca il silenzio degli uomini, perché prendersela con chi qualcosa dice? La rigidità di chi divide tutto il bene da una parte e tutto il male dall’altra credo non porti a significativi cambiamenti. So una cosa: se continuiamo a dividerci, noi che la pensiamo in modo simile e non identico (per fortuna!), cercando sfumature sofisticate e colti cavilli, non andremo da nessuna parte, rimarremo sempre lì, uomini e donne, come canne sbattute da venti multidirezionali. Se non sapremo metterci insieme con il nostro bene e con il nostro male, cioè con il nostro essere prima di tutto uomini, qualcuno che saprà farlo, sia pur per non edificanti motivi, la vincerà. Del resto questa è sempre stata la tattica di chi ama più criticare che esporsi e tirare la carrettta.

Gilda | 14/02/2012 ore 15:40:24

 

@Antonia: ho riflettuto sul tuo commento sulla Grecia,...allora la situazione è un poco come in Italia, cioè dopo aver sopportato senza traumi anni di corruzione e finanza allegra,si svegliano ora.A me(anche se non sempre mi convincono le misure del premier) fanno un po' ridere tutti quelli che fanno le vignette con Monti alla ghigliottina e roba simile come se il disastro la avesse fatto lui .Altra cosa chiaramente è cercare di contemperare la necessità di austerity con ciò che è umanamente possibile e con la solidarità internazionale,in questo caso europea

rosita | 14/02/2012 ore 15:39:33

 

Ottima la tua definizione di furbizia.
Aggiungo anche la parola " fastidiosa " prima di intelligenza.
D'altronde se non è fastidioso farsi fregare da un cretino furbo ( o da un furbo cretino )...

Lello | 13/02/2012 ore 17:30:37

 

Non esiste per la furbizia, stupida intelligenza della maggioranza dei siciliani.

roberto alajmo | 13/02/2012 ore 17:00:56

 

Roberto...non è proprio così, in Sicilia c'è una realtà di volontariato, forse non sarà capillare come in altre zone ma ti assicuro che nei luoghi delle emergenze ne ho visti di ragazzi (e meno) infilati dentro il fango fino alle ginocchia, infilati dentro i tombini,oppure andare a dormire stanchi morti dopo avere cucinato pasti per tutti o stare 8 ore dentro un gazebo con 40 gradi a fare l'avvistamento incendi...

Fiorella | 13/02/2012 ore 16:52:37 | @

 

Penultim’ora – Qui nel veneto la situazione mi pare diversa. Esistono numerosi gruppi di volontariato trasversali rispetto ad età, sesso, posizione sociale e persino razza.
Chi sta a guardare, con l’espressione del cretino che non coglie il senso di ciò che sta avvenendo, sono i giovanissimi. Guardano gli indaffarati come fossero marziani, poi strisciando le scarpe slegate su qualsiasi terreno, neve compresa, entrano in casa o non importa dove, purché ci sia un frigo da svuotare.

Gilda | 13/02/2012 ore 16:39:12

 

La Grecia è entrata nell'Ue e nell'euro senza i requisiti minimi. I signori dell'Ue, con in testa tedeschi e francesi, non ci dicano che non ne erano al corrente, altrimenti bisognerebbe buttare al mare tutto l'apparato dirigenziale Ue. Il Consiglio dei capi di governo, la Commissione e la Bce si sono prese, allora, delle grosse responsabilità. Forse la Germania e l'Italia, ma anche l'Inghilterra, avevano qualcosa da farsi perdonare dal popolo greco, sottoposto dall'impero macedone, fino alla guerra 1940-45 e alla pesante influenza inglese (1945-50), a brutali occupazioni e tutele. Il fatto è che la Grecia doveva seguire la trafila delle riforme istituzionali ed economiche come hanno fatto le ultime nazioni entrate in Ue. Non si è voluto calcare la mano. Adesso se ne piangono le conseguenze. La Grecia è e rimane l'anello debole. L'Ue è tremendamente spaventata dalla crisi. Adesso pretende che i greci facciano i sacrifici tutti d'un colpo, mentre sarebbe stato giusto spalmarli in tanti anni, ritardando l'entrata della Grecia nell'Unione. La congiuntura sfavorevole ha complicato tutto. La Germania, soprattutto, faccia un esame di coscienza: è moralmente obbligata a salvare la Grecia, e con lei gli Stati dell'Unione economicamente più solidi.

Antonio Carollo | 13/02/2012 ore 15:15:53

 

Fra l'altro la crisi si sente anche qua. Meno che altrove ma si sente, specie in alcuni Länder. Quindi la Merkel non può lanciarsi al salvataggio di altri Paesi più di tanto.

antonia | 13/02/2012 ore 11:57:27

 

Sono d'accordo, Gianni. Molti qui non sono d'accordo con la posizione della Merkel, ma è anche vero che la situazione della Grecia è disperata. E i greci purtroppo si stanno svegliando solo ora. La loro situazione economica è grave da tanti anni: e a questo punto, quale alternativa che non sia utopica?

antonia | 13/02/2012 ore 11:40:17

 

L'intansigenza teutonica corroborata dalla dittatura delle banche non hai mai portato nulla di buono. Due guerre cruente non hanno insegnato nulla evintemente: ora ce n'è una apparentemente non sanguionosa: ma Atene brucia. Riuscite ad immaginare l'Europa senza la Grecia? Gira sul web una frase efficacissima: L'Europa senza la Grecia è come un bambino senza il certificato di nascita.

maramaus | 13/02/2012 ore 11:24:47

 

Non capisco granché di economia, non so se veramente la Germania sia la "cattivissima" della situazione e la Grecia il povero agnellino sacrificale. Ma a naso non credo che sia così. I greci non ci stanno ad accettare sacrifici pesanti: hanno ragione perché, coma al solito, colpiscono le fasce più deboli. Ma le colpiscono perché la maggioranza della società greca è fascia debole, purtroppo. Ma non da ora. E allora mi chiedo perché le rivolte non ci siano state contro i governanti che hanno presentato all'Europa bilanci falsi, perché non ci sia stata una mezza rivoluzione quando il debito ha sforato la soglia massima consentita, senza che fra l'altro il debito fosse stato fatto per fare delle riforme socialmente utili. Adesso i greci hanno veramente un'alternativa? Fallire, uscire dall'Euro non comporterebbe danni e sacrifici molto peggiori?
Il comportamento delle banche è quello che è ed anche quello delle nazioni più forti, che però sono forti non in virtù dello Spirito Santo o per eredità. Pensate a cosa era la Germania solo 60 anni fa.

antonia | 13/02/2012 ore 10:38:31

 

è orribile vedere quello che succede in Grecia, una situazione senza via d'uscita, e l'Europa non dice niente, voglio dire, d'accordo devono fare queste misure, ma almeno perchè a livello europeo non danno delle rassicurazioni che dopo di ciò interverranno in qualche modo per aiutarli?Non è che possono pretendere più di questo!

rosita | 12/02/2012 ore 23:47:59

 

Ho notato che sono le ore 18.33 e oggi nessuno ha scritto qualcosa. Mi sorge un dubbio: state studiando anche voi? Mah...
Gippe quando verrai a Palermo, sarò felice di offrirti un bel caffè.
Non ho capito l' esultanza di Pinilla, si è comportato male con noi tifosi.
Gilda, grazie anche te, troppo buona.

Lello | 12/02/2012 ore 18:37:46

 

Insomma Lello i miei incoraggiamenti arrivano tardi dopo le gentili esternazioni delle care amiche presenti.

Nulla ti dico, anche perché Pinilla ci ha fatto piangere stasera, pero' quando verro' a Palermo per le elezioni il caffe l'accettero' volentieri.

Bien à toi

gippe | 12/02/2012 ore 00:04:42 | @

 

Il tuo pezzo Roberto è riuscito a farmi ridere in queste mie buie giornate febbrili. Che poi la febbre è l'unica cosa di stagione da queste parti, perchè di neve qui c'è solo una lieve e superficiale imbiancata.
Comunque a noi Alemanno ha suscitato qualcosa tra il faceto e il costernato.Mia sorella va a lavorare ogni giorno nell'ospedale di Asiago. Con il bello e il cattivo tempo. Sempre i soliti 35 Km. E non è l'unico esemplare di umano eroico.
Metti un Alemanno al Nord: che farebbe? Nevicare! Magari
@Lello: e vai!!! Siamo con te.

Gilda | 11/02/2012 ore 23:38:53

 

Questa non la sapevo, Daniela.
Quante cose si imparano...

roberto alajmo | 11/02/2012 ore 17:31:29

 

Grazie per l' incoraggiamento, spero di essere sbranato dal lupo, anche se l' unica speranza che nutro nei confronti di questo concorso, è quantomeno di entrare in graduatoria ed essere chiamato per scorrimento nei prossimi anni. Vincerlo è impossibile, è più facile fare 6 al superenalotto.

Lello | 11/02/2012 ore 17:27:24

 

Antonia, io m'oscuro di minimum (di lavoro, di denaro, di prospettive, di fiducia, di buon senso, di competenza, di correttezza, di onestà, di futuro).

Antonio Carollo | 11/02/2012 ore 17:00:08

 

Ma no, Antonio. Che vai a pensare?

In bocca al lupo, Lello

fara | 11/02/2012 ore 16:49:13

 

...per non dimenticare che gli uffici pubblici chiusi non significa che non vai semplicemente a lavorare, ma sei costretto a prendere giornate di ferie chiamate "obbligatorie"!

Daniela | 11/02/2012 ore 16:33:43 | @

 

che strano Antonia,pure io avevo pensato di postare questa poesia! chiarisce e sostituisce tanti discorsi sull'argomento...

rosita | 11/02/2012 ore 15:11:34

 

in bocca al lupo, Lello

antonia | 11/02/2012 ore 14:48:39

 

Fara, ho dato per scontato il fatto che avevi usato il verbo discettare in modo affettuoso, senza alcun intento dispregiativo, ci mancherebbe. Non è che mi accusi di mettere zizzania nell'amicizia che ti lega a Roberto?
Non lo penso nemmeno.

Antonio Carollo | 11/02/2012 ore 14:35:20

 

Un veloce saluto a tutti quelli che mi hanno pensato ( in pratica saluto solo te, Gippe ).
Sto studiando perché il Comune di Trapani ha deciso di stravolgere le regole siciliane sul lavoro:ha indetto un concorso pubblico per titoli ed esami.
A presto.

Lello | 11/02/2012 ore 14:04:48

 

M'illumino
d'immenso

antonia | 11/02/2012 ore 13:14:47

 

Antonio, discettare vuol dire discutere un'idea, una causa, un'opinione. Ragionare su qualcuno e/o qualcosa. Non è un'offesa. Io sono "antica" e a volte uso termini antichi

fara | 10/02/2012 ore 16:13:47

 

Fara, non chiamerei Roberto discettatore di poesia. La sua mi sembra un'indagine sociologica su un fenomeno veramente esistente, quello del se-dicente poeta. In Italia si calcolano un due-trecentomila se-dicenti poeti. L'argomento potrebbe essere oggetto di un libro molto interessante. L'animo umano è un mistero. Esso a volte è preda di attrazioni, deliri, ossessioni, soavità, dolcezze, passioni. La poesia per i se-dicenti poeti è qualcosa che contiene uno o più di questi ingredienti.
Esiste poi l'uomo che umilmente, con fatica, con forza, lavora con e per le parole, diciamo sul linguaggio, per ricavare, costruire, rendere un senso all'esistenza umana e alla realtà dell'essere o, al contrario, l'insensatezza del tutto. Se in qualche modo ci riuscirà, anche per brevi tratti o illuminazioni, qust'uomo sarà chiamato poeta, cioè un uomo che ha fatto ciò che ha fatto, attraverso una delle più folgoranti forme di conoscenza (poesia).

Antonio Carollo | 10/02/2012 ore 15:26:12

 

Rosi, la tua è un'idea invidiabile di poesia. Ti aiuta molto nella vita, vedo. Possederla è un dono e una ricchezza spirituale non comune. Non si può contestarla, né disapprovarla. Dà maggior senso e dolcezza alla tua giornata, di per sé intrisa di sublime amore familiare.
Non so che rapporto ha con la poesia scritta, scavata nel linguaggio, sudata, che ti fa dannare l'anima per un concetto, un'immagine, un sentimento, una condizione, da rendere in modo personale, quindi originale, e nel medesimo tempo intelligibile per il tuo paziente lettore.

Antonio Carollo | 10/02/2012 ore 14:42:32

 

La poesia è come il sogno. I Buddisti dicono che il sogno apre le porte dell’anima e ne modifica l’essenza, io sogni ne ricordo tanti e li trascrivo su una agenda, quando ho tempo. Se ho altro tempo ne disegno storie o particolari che hanno coinvolto particolarmente quell’occhio interiore che teniamo accuratamente celato dentro talmente bene da renderceli impossibili da visualizzare durante il giorno, ed infine improvvisamente così per come le ho ricordate, dimentico delle loro storie il senso. Però alcuni sogni sono tali e intensi da racchiudere in sè un potere speciale perché succede che restano in noi vivi e presenti, vivide immagini di colore e storie impresse nel pensiero che ci accompagnano durante il giorno e si affacciano ai nostri ricordi per mesi, come quei quadri d’artista famoso per intuizione e talento sapiente nonchè per intelligente e personale tratto di bellezza, fan sì che nonostante essi siano scomparsi da tempo alle nostre vite, una delle loro opere ti viene in mente e sollecita la tua immaginazione di tanto in tanto, mentre sei affaccendato nel tuo indaffarato e faticoso quotidiano grigio. Oppure li rivedi ad un tratto, quando riscopri una straordinaria similitudine d’essi in un bel paesaggio, quando ti accorgi che sei rilassato, in momenti solari… e allora dici a te stesso: “ma quanto sono belli!” -. Ecco, ho scoperto con gli anni che la poesia al pari di quei quadri e quei sogni ha, per noi inconsapevoli, un potenziale ricchissimo, sottovoce sussurra…aprendo altrettante finestre preziose apparentemente piccole e in realtà grandi come porte che risuonano dei bisogni celati e contenuti dentro l’anima di ognuno di noi. Tu te la porti addosso ovunque vai, come il vestito di una stoffa che ti appartiene, o una pelle che non vedi mai, ovunque sei. E se ti soffermi a volerne riconoscerne quale sia il suo significato profondo per te e ne ascolti la voce dolce, suadente e pura come quei cori gregoriani che ascolti in una chiesa e che ti nutrono, sommessi e diffusi in quell’ambiente religioso bizantino arabo, normanno antico, luminoso di mosaici d’oro e preziose pietre dure legate insieme al marmo chiaro da quel bene di silenzio e sacralità che solo una antica chiesa può dare agli uomini che ne ricercano il senso quando ne rispettano l’essenza, o qualunque altro luogo scegli tu, ecco che al pari di quella sensazione di pace trasmessa e colta, essa poesia, pian piano, come il sogno, può cambiarti la vita se utilizzi una chiave giusta per decifrarlo. E così, tra la cura dei figli che svolgo con tutto l’amore di cui sono capace, tra il pensare, alle necessità ed opportunità che possono aiutarli a star bene ed a crescere con spirito di cultura personale, e tra tutte quelle altre che devo fare ogni giorno, il recarmi al lavoro, affrontandone forme e persone con attenzione gentile e cordiale, il curare la casa, il pensare alla spesa, alle pratiche dei documenti, ai pagamenti di bollette e tasse varie, alle operazioni di manutenzione della autovettura, al nostro amorevole cane che tanto affetto ci dona, alle piante che coltivo riempiendomi il balcone di una piccola foresta d’alberi d’alto fusto che mi distolga lo sguardo dal cemento che vedo ovunque se mi guardo intorno, scopro che sono alla ricerca di piccoli spazi di sogno e poesia da cui fuoriescono come fiumi passioni benefiche per la mente e l’anima...i miei interessi, quelle inclinazioni personali che ciascuno di noi se le ha e se riesce a concretizzarne qualcuna lo rendono immensamente felice. Ecco pur non essendo professionista della poesia, produrre sogni e studiarne il senso è come abituarsi a fare un esercizio parallelo a quello che ti impegna per la vita che è la tua propria vita, è un lavoro lungo che resta in sospeso tra le cose che fai ogni giorno, è come quando si fa un lavoro su una strada della vita per realizzare il meglio, (il meglio in questo caso sei tu) gli inglesi chiamano i lavori in corso “Work in Progress” e a me le parole inglesi piacciono molto.

rosi | 10/02/2012 ore 11:09:10 | @

 

Adoro RA, come fosse Amon RA, quando discetta sulla poesia

fara | 10/02/2012 ore 11:02:36

 

... tra un pò siamo al teletrasporto e ancora parliamo di costruire un ponte sulla faglia più importante di questa parte del pianeta!
... il linguaggio si evolve più velocemente del pensiero, i futuristi che facevano poesia con il rumore sono già "antichi" e si utilizza la Södergran come esempio di linguaggio poetico, perdonami rosita ma alla seconda poesia avevo già il latte alle ginocchia...
...non sono una che rinnega la storia, anzi senza quella non si può andare avanti, ma andiamoci avanti, per favore.

Fiorella | 10/02/2012 ore 09:48:17 | @

 

Il Poeta
è il mondo in cui è immerso
e nel Silenzio,
lontano dal groviglio
in quel dilata il Tempo.
Del mare
d'Umano limo
comprime un suo raccolto.
e delle essenze
colloca il tutto
in una goccia

(Rosi Lesto)

rosi | 10/02/2012 ore 09:35:49 | @

 

Posso suggerirvi di leggere Repubblica Palermo, pagina XIV: "La nostra Palermo. Scaldati e Maresco: la città scompare"? Io lo condivido pienamente (Roberto, c'è anche un garbato complimento per te nel testo), e mi soffermo su un concetto: "Palermo città senza volto"

Don Diego | 10/02/2012 ore 09:04:19

 

e il ponte senza le infrastrutture, treni,doppi binari,autostrade degne di questo nome,strade veloci di collegamento, a che servirebbe?uno arriva dall'Italia alla Sicilia in tempi brevi e che fa?

rosita | 09/02/2012 ore 23:21:09

 

PONTE SULLO STRETTO

Scusate ho capito bene ? Otto miliardi e mezzo di Euro ?

Per fare oggi (2012) un ponte che collega cosa a cosa ?

[LINK]

Il ponte di NORMANDIA, costruito nel 1995 é costato 420 M€ (ma quanto valgono oggi ?) collega , dopo circa 2 km HONFLEUR a LE HAVRE, porto aperto sull'oceano Atlantico, e permette di fare l'economia di 40 km appunto per collegare queste due città.

E per gli amici che vanno in vacanza in Normandia, consiglio , a soli 3 km di Honfleur, la città di TROUVILLE e il suo mercato del pesce et dei frutti di mare , ovviamente se vi piacciono le ostriche ... :-).

Bien à vous

gippe | 09/02/2012 ore 21:59:22 | @

 

Fara, l'hai letto l'articolo su fondi Ue su Repubblica? Dal 2000 ad oggi sono stati messi a disposizione della Sicilia 14 miliardi di euro, di cui 8 nel programma 2007-2013. Di questi ultimi si sono finora spesi solo 200 milioni. Ci rendiamo conto che politici e amministratori abbiamo? I soldi ci sono, non ci sono gli uomini giusti nei posti giusti. Le strade, le autostrade, le ferrovie, i porti, come dici tu, si potrebbero realizzare in pochi anni. Le istituzioni siciliane, Regione, province, comuni, ANAS, ecc., invece di collaborare con grande impegno per fare uscire la Sicilia dal sottosviluppo, si scontrano tra di loro o scaricano le responsabilità ciascuna sulle spalle delle altre.
La Ue era pronta ad assumersi buona parte della spesa per il ponte. Ha aspettato anni un progetto esecutivo e un piano finanziario, adesso ha dirottato i fondi in altre direzioni.
Con questo voglio dirti che ponte e infrastrutture collegate non sono opere di fantasia. Sono alla portata dell'Italia. Magari fra alcuni anni, dopo questa buriana. Il ponte è indispensabile: vallo a dire agli abitanti di Enna, Caltanissetta, Agrigento Ragusa, Siracusa, ecc. Anche loro, insieme a quelli di Palermo, Catania Messina e Trapani, hanno tutti diritto alle direttissime ferroviarie, per dirne una. Il Trasporto aereo e quello marittimo sono importantissimi, ma la gente e le imprese vogliono pure i treni veloci, i doppi binari, le autostrade larghe e sicure. Senza ponte queste opere sarebbero utili a metà.

Antonio Carollo | 09/02/2012 ore 21:31:09

 

ps
ho citato la mafia perché ormai, come la camorra o la 'ndrangheta, è diventata un ombrello che ripara tutto il malfatto. Tutti innocenti...la colpa è del baion si diceva un tempo

fara | 09/02/2012 ore 18:32:44

 

Ciò che doveva essere costruito, Antonio, erano strade, porti, aereoporti, ferrovie. Nell'ordine. La Sicilia è un'isola nel bel mezzo del mediterraneo. Per collegarsi ha bisogno di navi e di aerei non certo di ponti che la collegano ad una semi isola qual'è la Calabria. I nostri pomodori a chi li esportiamo? ai calabresi, ai pugliesi, ai napoletani? Non credo , li mandiamo nel nord italia ( non in padania perché la padania, provincia di Ponte di Legno è autosufficiente!) e nel nord, nord-est Europa e per questo non serve un ponte ma servono navi che ti portino a Genova o a Marsiglia o a Venezia o in dalmazia , o aerei che arrivano dappertutto. Il ponte sarebbe uno sfizio da turisti calabresi da fine settimana. Avrebbe dei costi di manutenzione iperbolici , il biglietto sarebbe carissimo e nonostante questo le perdite sarebbero incolmabili. Da fallimento.
Ma i nostri "eletti" sono sempre stati affaccendati in ben altre faccende. Ma sono quelli che ci siamo meritati. Nessuno ce li ha imposti. Ai tempi d'oro della DC i preti dicevano ai loro fedeli "nella cabina elettorale Dio ti vede Stalin no" . In verità non ci vede manco Dio e se tutti votassero secondo coscienza e non secondo ordine o convenienza neanche la mafia li vedrebbe

fara | 09/02/2012 ore 17:46:44

 

Il ponte di Messina poteva essere costruito negli anni '60-'70. La politica, sempre alla ricerca del consenso elettorale immediato, ignorò il problema. Il primo compito dei governi doveva essere il riequilibrio economico-sociale dell'intero territorio nazionale, con in primis il recupero del Sud attraverso una massiccia politica governativa di investimenti per la costruzione di infrastrutture degne di un Paese europeo. La Cassa per il Mezzogiorno doveva servire a questo scopo. Fallì clamorosamente per la mancanza di controlli efficaci sulla gestione dei fondi. Le ruberie, le mafie, il clientelismo, mandarono a pezzi il sogno di un'Italia economicamente omogenea ed agguerrita. L'assistenzialismo improduttivo completò l'opera. Il Ponte sullo Stretto di Messina è necessario per lo sviluppo della Sicilia e della Calabria, ma non può essere una cattedrale nel deserto. Le due regioni vanno dotate di una viabilità complementare capace di assicurare, insieme al ponte, tempi accettabili per la mobilità delle merci e delle persone. Con la crisi paurosa che incombe tutto questo si allontana nel tempo. Ma rimane una priorità assoluta, se si vuole l'emancipazione del Mezzogiorno. Quanto ai milioni di euro spesi finora, inutilmente, senza una vera volontà politica di realizzarlo il ponte, ci sarebbe da fare una bella pulizia, facendola pagare cara a speculatori, affaristi e politici corrotti o in malafede. Per far ciò bisognerebbe potenziare gli organi di controllo, amministrativi e giudiziari. Il Governo Monti sembra essere all'altezza di questo compito ma non dispone del tempo necessario ed è sostenuto da un Parlamento mai così inadeguato.

Antonio Carollo | 09/02/2012 ore 14:01:55

 

per Adriana:figurati Adriana,anzi grazie!
per Fiorella:forse scrivendo un po' di fretta mi sono espressa male, volevo dire:il fatto che la poesia non sia patrimonio di tutti grava su di noi che abbiamo un livello culturale più alto come responsabilità.(ma alla fine il senso è quello:))
Per il "codice altro": non vuol dire usare parole "auliche", al contrario, ma il linguaggio poetico, perchè se Leopardi si fosse limitato a scrivere:"oh quanto sono infelice" non avrebbe fatto poesia:)...ma anche la Plath usa questo codice mentre la Merini quasi mai,infatti sono poche le poesie della Merini che possono definirsi poesia, Alda Merini è un fenomeno mediatico e secondo me molto sopravvalutata. Cosa ne pensi di due poeti maestri del "codice altro", Rilke,Edith Södergran?

rosita | 09/02/2012 ore 13:35:15

 

RA, i soldi a mare li buttiamo lo stesso: l'Impregilo incasserà comunque centinaia di milioni di euro, visto che ha vinto l'appalto a cui possiamo aggiungere i 550 milioni di euro per l'inceneritore di Acerra, che non funziona o funziona male, l'incarico per la spazzatura di Napoli tenuto per una quindicina d'anni, e il pozzo senza fine della Salerno- Reggio Calabria. E tanto altro ancora che al momento non ricordo

fara | 09/02/2012 ore 10:47:15

 

Errata corrige:scusami Rosita per il lapsus

adriana | 09/02/2012 ore 09:55:40

 

@rosita.... forse volevi dire "che divenga patrimonio di tutti perchè non ci si salva da soli", altrimenti diventa una contraddizione in termini. Il discorso è piuttosto lungo e non so se sia questa la sede più adatta. Ma personalmente credo che ciò che desti sospetto non sia la poesia ma i poeti... o per lo meno per quelli che auspicano "il codice altro".... ma che significa?
Se leggi Silvia Plath, Alda Merini troverai le stesse parole usate ogni giorno da tutti e non per questo una poesia meno vera anzi,è poesia vissuta.

Fiorella | 09/02/2012 ore 08:10:44 | @

 

Che dire di più,Rosi...per me hai dato a noi una lezione di stile e di essenza (nel senso di esistenza)con queste tue ultime parole.
Bisogna non smettere mai di ricordare che "...non ci si salva da soli".

adriana | 08/02/2012 ore 22:41:20

 

La poesia è sempre un qualcosa che desta sospetto...anche in questo blog?a volte si pensa che ci sia stacco tra poesia e vita. Non è così, Antonio lo afferma ma nello stesso tempo dice che "i sentimentalismi, bellezze formali, giochini pseudosperimentali" vanno lasciati agli innamorati e agli illusi. Il discorso non è così semplice in quanto una cosa è sentimentalismo un'altra sentimento, una cosa i giochini un'altra la ricerca, e la ricerca formale nella poesia deve necessariamente esistere perchè la poesia è un linguaggio che traduce una dimensione profonda e interiore ,e questo lo può fare solo utilizzando un codice "altro". Anche se viviamo immersi nel quotidiano coi suoi problemi individuali e sociali, con la sua prosa le sue ingiustizie, la poesia esiste,la cancion no muere generales, ma è nostra responsabilità il fatto che non sia patrimonio di tutti, perchè non ci si salva da soli.

rosita | 08/02/2012 ore 19:04:39

 

Fiorella, non c'è vera poesia se il suo linguaggio non è impastato di esperienza e di vita.
I voli pindarici, i sentimentalismi, gli struggimenti, le bellezze formali o i giochini pseudosperimentali, lasciamoli agli illusi o agli innamorati.

Antonio Carollo | 08/02/2012 ore 18:22:34

 

Sgarbi deve decidersi: se è così intelligente non poteva non capire.
Se ammette di essere stupido, tutto perdonato.

roberto alajmo | 08/02/2012 ore 18:22:13

 

Don Diego, vediamo se ho capito. Tu parli di sipario sgarbiano (non proprio paravento). Qualcuno intelligentemente l'ha inventato per coprire le proprie solite attività? Sgarbi consapevole o ignaro? Sarebbe interessante dare un'occhiata alla relazione degli ispettori prefettizi. Io sono propenso a credere nella buona fede di Sgarbi, conoscendo, come tutti, la sua straripante auto-idolatria. Forse immaginava di poter fare di Salemi, con le sue iniziative stratosferiche, terra bruciata per la mafia. Evidentemente non conosce bene certi siciliani. Ha sottovalutato l'abilità manovriera del mondo affaristico-mafioso. Sarei felice di sbagliarmi, ma io per forma mentis sono portato a fidarmi dei funzionari del Ministero dell'interno.

Antonio Carollo | 08/02/2012 ore 18:07:46

 

... una cosa è la poesia... tutt'altra la prosa... e la vita

Fiorella | 08/02/2012 ore 17:46:48 | @

 

Conosco adesso, la frase pronunciata da Mussolini nel trentacinque, prima della invasione dell'Etiopia, e incisa, a ricordo, nel monumento di Roma Eur: "Un popolo di santi, di poeti, di artisti, di navigatori, di colonizzatori, di trasmigratori". E seppure la nostra penultimora indossa un’altra veste, rispondo a Fara. Se Roberto Alajmo ci richiama all’attenzione e alla riflessione degli accadimenti del nostro paese, ciascuno di noi, in libertà, dà una risposta personale per personale modo d’essere, in relazione a quanto scrive. Nel mio caso, l’amore per la poesia mi spingeva a chiedere il perché venisse utilizzato quel caro nome in quel contesto. L’avere un indomito senso di originalità ci porta a scegliere di trasfondere la purezza in versi, pittura o musica, se decidiamo di immettere in questa nostra epoca, ben descritta dall’amica FAra, valore e ricchezza. Diversamente, scegliamo una strada diversa, io chiedo il perché di ciò che, al momento, non condivido, e lascio per carattere che ciascuno metta in campo ciò che ha, prediligendo chi, se lo vuole, attua qualcosa con impegno, gioia e generosità. Lascio che la libertà faccia il proprio corso, la storia umana tende ai suoi ciclici movimenti da millenni, mescolata a questo senso esteso del tempo della natura umana, al confronto, sono un frammento di respiro. Sebbene la metamorfosi del nostro mondo non corrisponda ad una crisi classica dalle dinamiche conosciute su cui innestare plausibili soluzioni perché di dimensione globale, mi limito, in questo tempo e in questo spazio, a leggere e registrare le azioni scomposte di chi, per soluzioni individualistiche di personali ricchezze materiali o fotografiche nelle disparate forme descritte più volte in questo spazio di scrittura e lettura, e tuttavia mantengo una distanza. Il ripercuotere con altre parole le parole scritte mi distoglieva dal silenzio che ricerco come un dono. Lascio che la poesia, aspiri a quella semplice libertà che mi fa scegliere la genuinità del vivere, al di là della paralisi e dell’inconcludenza del pensiero ripetuto, nel desiderio che la cultura persegua strade di innovazione diversa, convinta che col trascorrere delle misure del tempo essa divenga una chiave importante per scardinare le porte del presente. La necessità dell’ottimismo è d’obbligo in rapporto alla speranza, ammiro la forma organizzata del sapere del nostro scrittore, e perdo del tempo a documentarmi per seguirlo con passione, e per rispondere con gentilezza agli amici che leggeranno questo modesto scritto. Scelgo la genuinità del vivere per non morire, e in quel non rispondere ai cambiamenti del nostro tempo con identiche forme, sebbene immersa nei sentimenti, emozioni e segni della vita che ci circonda, scelgo il silenzio… e forse non sono l’unica a farlo. Resisto, e in quello sbaglio, vivo la serena consapevolezza che solo quel rifugio, al momento, ci è dolce più che mai.

rosi | 08/02/2012 ore 17:17:31 | @

 

Caro Antonio, facciamo un passo aventi. Qualche anno fa, agli albori di Addio Pizzo, in qualche attività commerciale sicuramente e sinceramente "antimafiosa" (ho paura a scrivere questa parola, ogni volta risuona l'eco in lontananza ...eccoli... i professionisti dell'antimafia...) qualche picciotto di quartiere andava a dire che non li avrebbero molestati, in modo da lasciar credere, all'opinione pubblica, che in quel "mandamento" l'estorsione non fosse poi così diffusa (e d'altronde il volume d'affari del negozio "di sinistra" consentiva un pizzo di pochi euro). Ecco, essendo natio di zone non distanti da Salemi, e obbligato conoscitore della politica e della burocrazia siciliana, ho sempre creduto che il sipario sgarbiano (definirlo paravento lo offenderebbe) sia stato un'ottima invenzione

Don Diego | 08/02/2012 ore 16:35:12

 

D'accordo, Diego, cancellare la mafia di Salemi non era proprio in cima ai pensieri di Sgarbi. Le performance spettacolari, che danno grande visibilità mediatica sì. L'impresa di Salemi è una di queste.
Non si aspettava di centrare il colmo dei colmi: entrato in Salemi con la lancia in resta, convinto di annullare la mafia, si ritrova, dopo tre anni di continui colpi pubblicitari, che hanno esaltato la sua figura e i suoi introiti, a subire l'onta di un consiglio comunale in procinto di essere sciolto per infiltrazioni e condizionamenti mafiosi.

Antonio Carollo | 08/02/2012 ore 12:53:46

 

...dimentichi soprattutto una frase di Mussolini che campeggia sul Palazzo della Civilta' del lavoro a Roma Eur.

roberto alajmo | 08/02/2012 ore 11:26:05

 

Cara Rosi, dimentichi la poesia del fruscio lieve di un libretto d'assegni quando viene estratto dalla tasca interna del portafogli, dimentichi la poesia dello scatto ovattato di una serratura di cassaforte, dimentichi il suono dolce della parola "dividendo", poter spartire con altri (pochi altri) il proprio piacere, la propria escort, la propria SPA, dimentichi la poesia di un tramonto alle Cayman tra palme, drink, cosce dorate ed evasione fiscale.

La nuvole da spalare offrono ben poco a chi è abituato a tali rime e a chi , ad esse aspira

fara | 08/02/2012 ore 10:16:38

 

perchè parli di poeti in questa occasione? Non vedo poesia nelle azioni di questa pratica e materialista epoca contemporanea, e seppure la poesia non sembra fatta per essa, ritornerà prepotentemente, perchè di poesia nella vita non se ne può fare a meno...la poesia è musica, senza, la vita non ha sapore nè suono... :-)

rosi lesto | 08/02/2012 ore 09:34:35

 

Caro Antonio, cosa ti fa leggere nei pensieri di Sgarbi?

Don Diego | 08/02/2012 ore 07:46:45

 

Povero Sgarbi! Credeva di cancellare con la sua immensa intelligenza un secolo e mezzo di mafia.

Antonio Carollo | 07/02/2012 ore 15:25:05

 

Roberto, se lo dici tu sospendo tutto; quasi quasi mi sospendo anch'io. Ma così, navigare nel vago di una nuvoletta, in mezzo a foschie, nebbioline e vapori, non è che ci si vede granché, si perde di vista anche la coda di quella realtà che fa sentire senza scampo i chiodi dei suoi scarponi.

Antonio Carollo | 07/02/2012 ore 14:51:07

 

Meglio che i giudizi li sospendi tutti, caro Antonio...

roberto alajmo | 07/02/2012 ore 12:38:21

 

Se è vero quel che dice Roberto, cioè che i membri di minoranza in una commissione o in un consiglio di amministrazione vengono scelti dalla maggioranza tra elementi in odore di opposizione, gli stupidi non sono solo i nominati ma soprattutto i partiti politici che accettano tale scempio della democrazia. In passato da dirigene pubblico mi sono battuto per il rispetto del diritto delle minoranze alla designazione della loro rappresentanza. Ho fatto annullare fior di provvedimenti.
Mi viene in mente il caso dello scrittore Giorgio van Straten nel consiglio di amministrazione Rai. Non so se è stato nominato per grazia della maggioranza berlusconesca. Io penso di no. Van Straten è uno scrittore di valore, vincitore di un Premio Viareggio. Non credo affatto che abbia accettato una prepotenza simile. Durante l'esercizio dell'incarico ha dato filo da torcere. Così pure qualche altro membro di minoranza dello stesso consiglio. Sul presidente Rai Garimberti sospendo il giudizio.

Antonio Carollo | 07/02/2012 ore 11:42:32

 

Il pensiero di Alemanno riportato da Rosita è illuminante.
Credo che la neve abbia dato l'ultimo colpo ad una carriera politica ormai compromessa. Non basta la faccia di bronzo. Il panico è panico, è inutile mascherarlo con finte rabbie e proteste. Qui nessuno è fesso. (Non mi ricordo come si dice in napoletano).

Antonio Carollo | 07/02/2012 ore 10:07:40

 

"Gli alberi del centrosud -i pini di Roma in particolare-non sono abituati al peso della neve come quelli del nord, è un problema botanico".(Alemanno)

rosita | 07/02/2012 ore 02:04:13

 

La traduzione algebrica del concetto in discussione e precisato da Antonia, é quando si aprono un sacco di parentesi e poi ci si dimentica di chiuderle.

E basta che una sola non sia chiusa e il discorso va a gambe all'aria.

Capito ?

Bien à vous

gippe | 06/02/2012 ore 22:50:55 | @

 

a proposito di Twitter . Mi piacerebbe solo capire se chi si esprime in 140 caratteri è anche capace di pensieri di almeno 140 caratteri o si dilunga

fara | 06/02/2012 ore 17:05:59

 

Grazie a Francoise, e benvenuta.
Io posso solo aggiungere una fisima personale. Per quelli che infilano un discorso e dopo quattro parole si interrompono dicendo: "capito?"

roberto alajmo | 06/02/2012 ore 17:05:47

 

Ho letto, Francoise, c'è una "acquaforte" di RA.

fara | 06/02/2012 ore 17:02:38

 

Francoise, grazie per il link. In effetti sono d'accordo con il blogger. Roberto ha il talento e la sapienza della sintesi: a volte per me è addirittura troppo secco. Ma va bene così.
Prendo spunto da questo per mettere a fuoco un modo di parlare, un atteggiamento che si va sempre più espandendo fra gli italiani. E' un miscuglio di due cose teoricamente antitetiche e che infatti nel 95 per cento dei casi non portano a nulla o generano confusione: volere dire più cose possibili nel più breve tempo possibile e non applicare alcuna sintesi (ancora tantissimi pensano che più complicato ed arzigogolato scrivi/parli tanto più fai "effetto colto".).
Quindi si ascoltano discorsi che già dopo 5-6 parole infilano una subordinata, che a sua volta viene interrotta da un'altra subordinata e così via. Non si porta mai veramente a termine nessuna di queste frasi, è come se colui che parla avesse continuamente paura che qualcuno potesse togliergli la parola e poi non lo facesse parlare più. Quindi il discorso diventa un'abbuffata nevrotica di parole. Molto spesso poi le subordinate vengono legate-slegate da qualche "perché, no, sai...." seguite da un sorrisetto che comunica "la so lunga" , che resta lì, senza seguito.

Più che nei politici o giornalisti ho notato questo modo di parlare negli attori

antonia | 06/02/2012 ore 14:19:34

 

Ho scoperto un nuovo blog qualche giorno fa, era segnalato nella rubrica "Bar Web" del Venerdi' di Repubblica.
Ve ne parlo perché cita RA in questo post: [LINK]

Francoise | 06/02/2012 ore 13:38:44 | @

 

...io [LINK]

roberto alajmo | 06/02/2012 ore 13:27:36

 

L'avevo [LINK] detto...

roberto alajmo | 06/02/2012 ore 13:23:13

 

Hai ragione Antonio, se in primavera s'andasse alle elezioni la destra berlusconiana prenderebbe, forse, una sberla. Rimane da stabilire se vince la destra liberal o la destra estrema. Per avere notizie della sinistra ci affidiamo a Federica Sciarelli.

ps
la parolina magica è "capezzale" . Non c'è più alcun dubbio, Marco è un novello Nostradamus

fara | 06/02/2012 ore 11:20:31

 

Fara, con la caduta di Berlusconi è finita un'epoca e un modo di fare politica già da me paragonato a quello di Putin, con le dovute differenze. Condivido ciò che dici dei vari La Russa, ecc. Ma ammetterai che il clima politico è cambiato. Se in primavera s'andasse alle elezioni, sono quasi certo che la destra prenderebbe una sberla. La consapevolezza nel Paese è cresciuta. L'esperienza Berlusconi ha aperto molti occhi. L'abisso l'abbiamo visto molto da vicino. Se Micciché ringalluzzisce con la faccenda dei forconi di chi credi che sia buona parte della colpa? Per quanto mi riguarda, della sinistra dura e pura, della sua ostentazione di superiorità morale e della criminalizzazione di intere categorie, padroncini del trasporto e coltivatori agricoli.

Antonio Carollo | 05/02/2012 ore 20:45:34

 

Si, Antonio ma secondo te cambia qualcosa se al posto di Berlusconi ci ritroviamo Alfano o al posto di Alemanno ci ritroviamo un La Russa o al posto di Bersani un Renzi?

O Palermo al posto di Cammarata ci ritroviamo un Micciché che si sta dando anche molto da fare con i Forconi?

fara | 05/02/2012 ore 19:19:12

 

Fara, indizi non certo trascurabili sono la caduta libera dei gradimenti, prima del governo Berlusconi, da oltre cinquanta per cento a poco più di venti, poi del Pdl, dal trentacinque al ventire per cento.

Antonio Carollo | 05/02/2012 ore 18:23:22

 

Antonio, tu pensi che "l'opinione pubblica per fortuna s'è svegliata" e che " la gente vuole in ogni caso la verità".
Può darsi che tu abbia ragione. Anzi, me lo auguro. Ma sei sicuro che si sia svegliato o si stia svegliando anche l'elettorato?

fara | 05/02/2012 ore 17:34:34

 

Quel che colpisce del disastro della neve a Roma, oltre all'impreparazione e al'inettitudine dell'Amministrazione comunale, è la comparsa puntuale dell'antico giuoco italico dello scarica barile e del cambiamento delle carte in tavola, insieme alla negazione sfaccia dell'evidenza. Alemanno ne è il degno campione. Patetico aiutante di campo Angelino Alfano.
Il politico italiano è duro di comprendonio, non ha capito che la bugia, l'ipocrisia, la doppiezza, non pagano più. L'opinione pubblica per fortuna s'è svegliata. Ha spazzato via la montagna di montature organizzate e ostentate dalla gaglioffaggine berlusconiana, non sopporta più che la si prenda platealmente in giro; la gente vuole in ogni caso la verità. I professionisti della menzogna a casa! IL mondo politico anglo-sassone l'ha capito con più di vent'anni di anticipo rispetto a noi. Il politicantume italiano ancora no.

Antonio Carollo | 05/02/2012 ore 14:57:44

 

LA RICERCA IN CAMPO SCIENTIFICO CERCA DI MIGLIORARE LA VITA DEGLI UOMINI ...LE FS TI COSTRIGONO A RICERCARE UN QUALSIASI ALTRO MEZZO CHE NON SIA IL TRENO ....

ANONIMA | 05/02/2012 ore 12:12:20

 

"Vedremo auto blu sfrecciare per le strade con assessori che sparano dal finestrino in pieno stile Chicago anni Trenta." ahahahahah... insieme al "grande sperimentatore" sono le due cose che mi hanno divertita di più oggi.

lina | 04/02/2012 ore 15:34:18

 

Vedi? Allora l'alleanza con gli indagati per mafia anche per te è escludente.

roberto alajmo | 03/02/2012 ore 20:19:21

 

Non posso darti torto. Trattare con tutti, no. Però oggi in politica vale il realismo, non certo l'utopia. Realismo ragionato e selettivo. In Sicilia se togli i politici in odore di clientelismo devi escluderne un bel po', la maggioranza; ti tocchererebbe scavalcare la linea di demarcazione destra-sinistra. Io comincerei con l'escludere i collusi con la mafia, e la destra naturalmente.

Antonio Carollo | 03/02/2012 ore 20:05:12

 

c'è un tempo senza parole, un tempo in cui la voce si spegne e in quel silenzio resta il rumore. Insiemi di suoni dai diversi colori, privi di armonia...rami recisi, accatastati, privati di radice comune. Gli uni e gli altri, han simili pensieri, ma d'essi sovrapposti non ne è uno. Gli uni e gli altri comunicano di niente, in quel niente dei pensieri crescono, e di quel rumore fan festa.

rosi lesto | 03/02/2012 ore 19:50:02 | @

 

A me francamente non pare che Lombardo oggi o Cuffaro ieri facessero gli interessi del ceto medio, in Sicilia.
Facevano e fanno gli interessi loro e dei loro amici.
Venire a patti in nome del realismo va bene. Ma non con chiunque.

roberto alajmo | 03/02/2012 ore 18:26:08

 

Non esiste solo l'Italia, che peraltro è invasa da piccole Honda, Citroen, Renault... Bisogna guardare al mondo. E Lapo guardava al mondo. Ed infatti lavora nel mondo. Io penso che sinceramente la Fiat abbia perso un'occasione. Perché, fondamentalmente, è un'industria vecchia e senza idee, con una vecchia concezione del lavoro che non motiva, che taglia le gambe alla fantasia. Un amico ingegnere lavorava in Fiat. Mi diceva che ogni sera si doveva rimanere lì, a lavoro finito, fino a che il superiore non andava via. E c'era un impiegato che controllava chi restava o no. il mio amico è scappato. Se racconti una cosa così qui alla BMW non ci credono

antonia | 03/02/2012 ore 18:14:50

 

D'accordo, Roberto, perché? Nella sinistra c'è un forte deficit di realismo, il pregiudizio ideologico, non lo si vuole ammettere, prevale ancora, anche a distanza dalla caduta del muro di Berlino e dell'URSS. La sinistra non mastica quel pragmatismo che per me rimane l'unico metodo per differenziare le forze politiche. La parte della sinistra oggi è quella di rappresentare la popolazione svantaggiata, che altro? Non servono pregiudizi, schifiltosità, superiorità culturale, o altro. Se arrivano aiuti dal centro, cioè da gente che difende il ceto medio, e non il grande capitale, ti sembra sensato rifiutarli?, tanto più se si sa che a Palermo la sinistra è rimasta sempre in un angolo. Certo, il discorso non è semplice come lo faccio io. C'è la complicazione dei voti mafiosi e di quelli prettamente clientelari. Se ci riflettiamo, proprio queste complicazioni dovrebbero spingere a qualche compromesso con i partiti di centro. Oppure confidiamo sulla capacità di saper sollevare una grande ondata populistica?

Antonio Carollo | 03/02/2012 ore 14:27:27

 

Antonia, Marchionne ha trascurato troppo la Fiat. Ci ha lavorato solo per ridurre i costi, come dimostrano lo smantellamento dello stabilimento di Termini Imerese e il rafforzamento di quello serbo, compreso il blitz in Italia in tema di contratti. Adesso ha promesso per entro un anno due nuovi modelli. Speriamo bene. Purtroppo siamo fiatdipendenti.
Ritornando al nostro Lapetto o Lapino, non conosco le sue idee, grandiose o realistiche che siano. Certo, il progetto di incrementare la produzione di auto per giovani, in linea di massima mi troverebbe favorevole, ma viste le miserevoli condizioni in cui gli stessi versano ci andrei piuttosto cauto. Trenta per cento di disoccupazione giovanile e cento per cento precari, quelli occupati. L'auto nuova diventa sempre di più un sogno.

Antonio Carollo | 03/02/2012 ore 14:03:23

 

Non sono tanto d'accordo, Antonio.
Inseguire i numeri porta al consociativismo. Non sempre in politica valgono le somme aritmetiche. Lo dimostra proprio il Pd, che oggi ha meno voti delle due componenti che fondendosi l'hanno creato.

roberto alajmo | 03/02/2012 ore 12:57:51

 

Antonio, su lapo prova a leggere qualche sua intervista a giornali inglesi o francesi o tedeschi. Ne esce fuori una persona totalmente diversa, chissà perché. Con tutti i suoi difettacci, per carità, ma uno che sa fare il suo mestiere ed ha idee innovative davvero. Non mi stupisce che Marchionne non possa vederlo manco da lontano. Era il suo unico antagonista nel fallimento della Fiat e nei suoi piani di trasferimento in USA. Lapo è l'unico che pensasse chiaramente che l'unico modo per la Fiat di continuare a vendere auto fosse quello di puntare sui giovani con auto per loro, tipo 500, e creare una vera eccellenza con le Alfa da contrapporre alle BMW ecc. Ed era contrarissimo ai SUV. L'Alfa Marchionne la vuole vendere .... e, a parte la 500, la Fiat non ha più un modello di auto che sia "appetibile"

antonia | 03/02/2012 ore 12:10:00

 

La lettera dell'anonimo è perfetta, rispecchia il sentimento degli elettori stufi di tante inconcludenze, velleità, litigiosità. Lo scrivente è sincero e in buona fede, non dico ingenuo, è l'elettore che la Sicilia tutta dovrebbe pretendere o desiderare di avere. Gli trovo un solo difettuccio, chiede aiuto a quelli del Continente. Il loro destino i siciliani se lo devono costruire con le proprie mani.

Antonio Carollo | 03/02/2012 ore 11:57:32

 

Ha vinto il fondamentalismo di Orlando e della sinistra radicale. Nessuna intesa col terzo polo. Certo, se la coalizione di centrosinistra, così delimitata, dovesse sbaragliare il campo sarebbe il sogno che diviene realtà. Ma in una situazione come quella di Palermo, dove il clientelismo ha dominato per sessant'anni, salvo che nel breve intervallo della primavera orlandiana, è realistico oggi affidarsi al sogno? Si rischia di consegnare il terzo polo alla destra.Io ho seri dubbi, spero di sbagliarmi.

Antonio Carollo | 03/02/2012 ore 11:39:39

 

Benvenuta Patrizia.
E un abbraccio a tutti i lettori.

roberto alajmo | 03/02/2012 ore 10:39:56

 

Infatti ai confusissimi elettori del Pd basterebbe ricordare che il loro partito è correo di Raffaele Lombardo e decidere di non votarlo più.

patrizia | 03/02/2012 ore 10:14:07 | @

 

ps
Ora non gliene importa più niente. Prendono armi e bagagli e si riciclano altrove. Qui hanno preso tutto quello che potevano

fara | 02/02/2012 ore 17:19:50

 

Sai Antonia, Gli Elkann sono stranieri, anche se hanno la cittadinanza italiana. Ma ce l'hanno? Non lo so, loro hanno troppi interessi e troppi soldi per essere normali cittadini e poi non hanno la pelle scura! E la Fiat ormai i danni li ha fatti! Perché , d'accordo che ha costruito una cinquecento per tutti ma contemporaneamente i senatori Agnelli , nonno e nipote, sono riusciti a dirottare (chissà con quali armi!!!) il trasporto merci italiano sulle "loro" ruote. Uccidendo ferrovie e vie marittime

fara | 02/02/2012 ore 17:16:58

 

Antonia, mah, sei sicura di quello che dici di Lapo? Anch'io, come Fara, ho un'idea completamente diversa, ricavata dal suo famoso infortunio transcenico e dalla lettura di qualche intervista. Come ti spieghi il fatto che Marchionne non ne vuol sentire parlare, non lo vuol vedere neanche scritto su un muro, si dice al mio paese.

Antonio Carollo | 02/02/2012 ore 16:47:29

 

Napoletani e palermitani sono dei privilegiati, ciascuno di loro ha la sua discarica urbana di riferimento. E' salvo da eventuali errori sul giorno di ritiro dei sacchetti e dalle conseguenti contumelie dei vicini; quando va bene, a volte c'è da mettere in conto il pericolo di ricevere in testa dal balcone di sopra un non tanto innocuo sacchetto di rifiuti.

Antonio Carollo | 02/02/2012 ore 15:29:17

 

Monti, il posto fisso è monotono. Euforia post trionfo a Bruxelles? Troppo sicuro di sè; la gaffe della presa in giro non poteva mancare. Attento! L'inesperienza può portarlo a sottovalutare le insidie che caratterizzano l'agone politico. Non ha imparato nulla dal berlusconcellismo?

Antonio Carollo | 02/02/2012 ore 15:11:16

 

No no, Fara, quel Lapo lá, si, quello del trans. Eh, si, mi sa (ho letto parecchie interviste a lui) che è più intelligente e furbo di tutti quei baccalà dei dirigenti Fiat messi assieme. Ha idee innovative, senso del commercio. Le sue aziende vanno benissimo. Certo, ha modi di fare assurdi. Ma secondo me alla Fiat avrebbe fatto bene: solo che le sue idee erano un po' troppo avanti

antonia | 02/02/2012 ore 14:09:54

 

Quello di : vorrei che tu, Lapo ed io?

fara | 02/02/2012 ore 12:56:54

 

LAPO?????

fara | 02/02/2012 ore 12:55:54

 

Antonio, da anni sostengo che gli Agnelli, se fossero stati furbi, avrebbero dovuto dare più spazio a Lapo invece che a quello stoccafisso di suo fratello. L'unica cosa che ha fatto in Fiat è la 500 ed è l'unica macchina Fiat che si vende all'estero. Io qui ne vedo tantissime. Lo stesso mi risulta succeda in UK.

antonia | 02/02/2012 ore 11:28:03

 

No, Antonio, un sacchetto in testa per una laurea honoris causa? No, mi basta la mia . Autentica e "sudoris" causa.

ps
la parolina magica è Diploma!

fara | 02/02/2012 ore 00:20:25

 

Fara, temo che tu sia stata solo sfortunata; per meritarti la laurea ad honorem dovevi avere la ventura di ricevere almeno un bel sacchetto di immondizia in testa. Lo sai che è il prodotto italiano più famoso al mondo?

Antonio Carollo | 01/02/2012 ore 22:56:32

 

Marchionne non ha tempo di occuparsi della Fiat e degli stabilimenti Fiat in Italia. E' tutto assorbito nel conquistare la Crysler e il mercato americano. Amico di Obama, collega dei grandi del capitale americano, cosa volete che gli importino le cose italiane. Gli basta dare ogni tanto uno scappellotto, e tutti zitti. Gli Agnelli, l'ombra di se stessi, sono abbacinati da questo giocoliere; lo considerano l'uomo del miracolo. Dal loro punto di vista hanno ragione, vista la loro inconsistenza manageriale e incompetenza in fatto di movimentazione dei capitali.

Antonio Carollo | 01/02/2012 ore 22:37:26

 

Fara:che "avventura"! Speriamo che tu non abbia fastidiosi postumi, tipo malesseri da colpo di frusta o altro.
Per quanto riguarda la sede
ENPAP psicologi le parole sono impotenti. Un evidente mal affare e nessun reato formalizzabile (pare) A me sembra così, ma chissà; attendiamo ulteriori sviluppi

Gilda | 01/02/2012 ore 22:20:18

 

Sfortunati oppure un onore! Tipo una laurea ad honorem.
Ma potrei andarne fiera? o dovrei vergognarmi un po'. In fondo ho "sputtanato" uno che stava lavorando!

fara | 01/02/2012 ore 20:26:52

 

Certo che bisogna essere molto sfortunati per imbattersi in un mezzo della nettezza urbana a Palermo, in questi giorni.

roberto alajmo | 01/02/2012 ore 19:50:07

 

Tutto bene, Antonia. L'impatto è avvenuto al rallentatore. Ero in fila in una strettoia. Semplicemente all' "esperto guidatore" di camion di grossa taglia è scivolato il piede e ci mi ha schiacciato per inerzia e "con dolcezza". La macchina si è praticamente accartocciata , ma lentamente.
Era un autocompattatore di rifiuti organici! Morbido! ;-)

L'assicurazione ha già provveduto, il perito mi ha già contattato e l'auto è già in officina. Qualcosa ancora funziona

la parolina magica è Highlands!

fara | 01/02/2012 ore 19:19:16

 

Ossignùr, Fara, tutto bene? La macchina no, da quanto capisco, ma almeno voi?

antonia | 01/02/2012 ore 16:21:34

 

Oggi ho provato l'ebbrezza di essere investita da un carico di munnizza nel senso reale del termine: un autocompattatore mi ha tamponato mentre eravamo in fila in una strettoia di viale (?) L. Da Vinci e ha schiacciato la mia auto come fosse una lattina di birra vuota.


fara | 01/02/2012 ore 16:18:55

 

Gilda, io di parole ne avrei fin troppe!

fara | 01/02/2012 ore 16:14:05

 

Fuori tema: Senza parole
[LINK]
Se a qualcuno può interessare, Altra Psicologia ha organizzato una raccolta firme per richiedere le dimissioni del Pesidente ENPAP.

Gilda | 01/02/2012 ore 14:59:50

 

Copio da Repubblica:

"PALERMO - I depistaggi messi in atto sulla strage di Ustica sarebbero passati anche attraverso l'incidente aereo di Ramstein, in Germania. Era il 28 agosto del 1988 quando in circostanze assai singolari, tre piloti della Pattuglia Acrobatica Nazionale si scontrarono durante una esibizione provocando la morte di 67 spettatori. I familiari delle vittime della strage di Ustica, adesso, vogliono vederci chiaro sulla morte di due di quei piloti delle Frecce Tricolori che pochi giorni dopo avrebbe dovuto presentarsi dai magistrati per riferire su cosa avessero visto di tanto rilevante nei cieli italiani la sera del 27 giugno 1980 che li aveva indotti a dare l'allarme generale prima di rientrare a Grosseto. E' la pista investigativa che il mensile 'Il Sud' riporta in un ampio servizio sull'argomento."

Mitterrand e Cossiga sono morti nei loro letti, Gheddafi è stato ammazzato, Andreotti è ancora tra noi. Per la verità c'è da aspettare ancora

Don Diego | 01/02/2012 ore 13:48:09

 

Sono perfettamente d'accordo con te,Fara soprattutto nel definirli mascalzoni...una sola cosa,perdonami,non mi trova consenziente ed è il termine cretino...che trovo inadatto poiché cretini ci nasciamo,meritando rispetto nella sfortuna,invece mascalzoni ci diventiamo per libera scelta razionale

adriana | 01/02/2012 ore 11:37:14

 

Penultimora
Oltre ad essere un cretino Marchionne è anche un mascalzone e ancora di più lo sono i responsabili dell'ultima campagna pubblicitaria per la fiat che inneggia al prodotto italiano dopo aver traslocato nel resto del mondo

fara | 01/02/2012 ore 08:42:43

 

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