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E' per solutori più che abili, caro Don Diego

roberto alajmo | 31/05/2011 ore 22:43:18

 

Recuperare il fotogramma della penultimora è ardita memoria, caro RA

Don Diego | 31/05/2011 ore 22:20:51

 

Mi pare di capire che i ministeri a Milano non ce li portano più.

roberto alajmo | 31/05/2011 ore 18:16:33

 

Grazie a te, della fiducia.

roberto alajmo | 31/05/2011 ore 12:29:44

 

@RA: ti ho iniziato e ti ho finito...grazie!

Paola | 31/05/2011 ore 11:54:16

 

[LINK]


Clint-Pisapia...

non è sempre vero che quando l'uomo con la pistola incontra l'uomo con il fucile l'uomo con la pistola è un uomo morto.

Stasera cerco di trattenermi, una specie di clemenza di Tito.

Gianluca | 30/05/2011 ore 19:39:49

 

Io sarò a Cagliari, per Leggendo Metropolitano. Sorry

roberto alajmo | 30/05/2011 ore 14:38:49

 

Roberto, la tua sintesi è pressocchè geniale! Come per dire, 'mi piace'. Se non l'avessi capito tento di convincerti di far inserire da Marco l'opzione 'mi piace'......però, se voglio essere fedele al mio modo di essere,quindi sincerità in primo luogo,ti devo dire quel che penso.Qualche dubbio mi viene rispetto al 'mi piace', in questa sede. Potrebbe essere un pò 'dannoso'per la qualità di questa 'piazza'. Cliccare è facile, esprimersi è un pò meno facile, cliccare è un gesto di dito,scrivere,di base è un' opera di testa.Cliccare è un pò come timbrare al posto di lavoro...ma poi invece di contribuire nel concreto, si va in palestra....tutt'ora.

Csilla | 30/05/2011 ore 12:54:38

 

Dal virtuale al reale. Allo Steri di Palermo da giovedì a domenica si svolgerà la fiera del libro "Una marina di libri". Sarebbe bello incontrarci, magari sabato pomeriggio 4 giugno, per prendere un caffé insieme. Che ne dite?
Io intanto assicurerei la mia presenza al 99,99 per cento.

Antonio Carollo | 30/05/2011 ore 12:42:14

 

I ragazzi del Palermo meritavano di vincere. Per tre quarti di partita hanno dominato. Gli è mancato un pizzico di esperienza e di fortuna. Sono usciti dal match con orgoglio, da vincitori morali (affrontare l'Inter campione del mondo è unimpresa per qualunque squadra). I quarantamila palermitani, e siciliani in genere, al seguito della squadra hanno vinto realmente dando un'incomparabile spettacolo di passione, sportività, equilibrio, correttezza, rispetto per l'avversario, creando e vivendo una indimenticabile festa di sport. L'Inter non ha rubato nulla; di fronte alla furia rosanero ha eretto una barriera, che a tratti ha vacillato, ha sofferto molto e ha fatto valere le proprie doti, individuai e complessive.
Un Palermo con la media di età di ventiquattro anni non può che crescere. Delio Rossi va riconfermato: è un grande allenatore. Con lui si può sperare di vincere finalmente una coppa.
Grazie Palwrmo.

Antonio Carollo | 30/05/2011 ore 09:29:22

 

Sintesi ineccepibile

fara | 30/05/2011 ore 08:15:52

 

La finale di Coppa Italia 2011 in sintesi estrema: [LINK]

roberto alajmo | 29/05/2011 ore 23:42:31

 

Stanlio si truccava come lei

fara | 29/05/2011 ore 20:39:03

 

E' Stanlio che somiglia a lei.

roberto alajmo | 29/05/2011 ore 18:19:21

 

Sindaco, l'assessore pubblica in giorno di elezioni. E quindi ho pubblicato la spassosa cronaca di Antonia. Augh.

Daniela | 29/05/2011 ore 14:54:15

 

Già che siamo in tema, la sciura Letizia non ricorda un pochino Mr. Laurel?

yorick | 29/05/2011 ore 14:20:57 | @

 

Roberto, ma possibile che tu debba essere sempre l'ultimo a sapere le cose? :-DDD
[LINK]

teresa de masi | 28/05/2011 ore 22:57:03

 

Una folgorazione! Lello! Verissimo! Lupi è la figlia di Fantozzi!

roberto alajmo | 28/05/2011 ore 19:34:30

 

Ho provato una grande vergogna nel vedere il Presidente del Consiglio italiano, rivolgersi a Obama per fare quel discorso.
Per un attimo dimentichiamoci che si tratta di Berlusconi:in quel momento e in quel contesto,lui rappresenta l' Italia ed è riuscito a farci fare una gran figura di merda!
Sembrava Fantozzi ad una riunione di condominio, mancava soltanto la figlia, l' on Lupi.
[LINK]

Lello | 28/05/2011 ore 17:24:13

 

Devo decidermi a chiedere a Marco a inserire il tasto "mi piace", per certi commenti.

roberto alajmo | 28/05/2011 ore 15:10:06

 

Penultim'ora pirotecnica, Roberto.

yorick | 28/05/2011 ore 13:41:00

 

Spero che la gioia e l'entusiasmo per la partita siano onorati da un gioco leale e da un agonismo senza falli e fallacci.
Ricordiamoci che dovrà essere una grande festa per tutti perché essere primi o secondi non cambia nulla. Sempre in vetta siamo.

Antonio Carollo | 28/05/2011 ore 10:29:59

 

Buongiorno a tutti, e a Pietro in particolare.
Con tutto l'affetto per i frequentatori più affezionati, leggere un nome nuovo per me è sempre una piccola allegria.

roberto alajmo | 28/05/2011 ore 07:27:28

 

per vitalba:
nell'87 il Palermo aveva tanto bisogno di tifosi nuovi... :)

pietro | 27/05/2011 ore 18:33:34 | @

 

Diciamo che se lunedì, dopo la mezzanotte si festeggiasse la vittoria del Palermo e lunedì pomeriggio quella di Pisapia questo 30 Maggio risulterebbe scolpito nella memoria di molti di noi.
Faccio corna e tocco ferro.
Caro Roberto condivido tutto quello che scrivi (solo un interista puo essere così illuminato...) e mi auguro che questa città possa gioire, una volta tanto, collettivamente. In genere qui si ride a piccoli gruppi, in perfetto stile "Mani sulla città" di Francesco Rosi.
Forse una vittoria potrebbe fungere quasi da elettroshock risvegliando un pò di orgoglio cittadino.

Mingo | 27/05/2011 ore 17:54:20

 

a pietro come fa un catanese a tifare palermo?

vitalba | 27/05/2011 ore 15:41:59

 

a pietro come fa un catanese a tifare palermo?

vitalba | 27/05/2011 ore 15:41:55

 

Della serie comunque vinco siempre! Sia Inter o Palermo
:-)
ps. Roberto: bentornata non benvenuta...

Francesca | 27/05/2011 ore 13:04:31

 

da interista, catanese e sostenitore del Palermo dalla C2 dell'87, vanto la tripla cittadinanza calcistica! Sono così tentato di tifare rosanero, ma non cederò nemmeno stavolta: tiferò Inter caro Roberto, però - come dicevano a Roma l'anno scorso - "non succede, ma se succede..." mi potrò godere la grande festa rosanero.

pietro | 27/05/2011 ore 12:59:47 | @

 

Vi saluto. Vado qualche giorno in Sarkò-land. Vediamo che aria tira lì
Bye

antonia | 27/05/2011 ore 12:32:34

 

Troppo aulico, Giuseppe. Diciamo pure che quest'alma gentil l'ali aperse e raggiando alzossi al cielo.

yorick | 27/05/2011 ore 11:53:08

 

Benvenuta Francesca.
"Siempre" in senso relativo, però.

roberto alajmo | 27/05/2011 ore 10:25:54

 

Romana e romanista, palermitana di affinità elettiva sudista, ho acquistato uno splendido biglietto all'Olimpico domenica sera nella curva rosa nera... Ergo abbasso l'Inter siempre!

Francesca | 27/05/2011 ore 10:23:24

 

Forse non parla più... oppure è nel guinness per la longevità

Giuseppe | 27/05/2011 ore 09:10:18

 

Giuseppe, chissà se il tuo prof parla ancora così... vorrei sentirlo chiedere la minestrina alla moglie.

yorick | 27/05/2011 ore 08:29:47

 

In seconda liceo tradussi: "Cesare volse lo sguardo dove sentiva il rumore della battaglia".
Il docente disse che sarebbe stato molto meglio "laddonde sentia il clamor della pugna"

Giuseppe | 27/05/2011 ore 08:07:15

 

Io di recente credo di aver fatto guadagnare mezzo voto a mio figlio convincendolo che in una versione si poteva scrivere "ragazza" al posto di "fanciulla".
L'insegnante ha apprezzato. Ma chi aveva insegnato a mio figlio che nel traduttese si dice "fanciulla"?

roberto alajmo | 27/05/2011 ore 04:33:45

 

Roberto, per sintesi intendo la capacità di esprimere un concetto in poche, giuste parole. Invece leggo che molto spesso si incartano in discorsi-loop non chiari, usano termini sbagliati. E chi legge non capisce. Sembra quasi che esprimere un concetto chiaramente e succintamente sia un segno di superficialità. E quindi si ricorre a circonlocuzioni e si usano parole "importanti" spesso a sproposito per dare una patina di importanza al discorso.
E la cosa peggiore è pensare che l'infinito di "c'entra" sia centrarsi e non entrarci . Questo proprio mi fa rabbrividire.

antonia | 26/05/2011 ore 22:18:06

 

@Eliana.

Vai tranquilla, Eliana, tanto lo sai che perseguirai il tuo obiettivo con successo! Purtroppo abbiamo dovuto tutti sopportare certi atteggiamenti. Io mi sono affacciato attraverso un dottorato alla carriera universitaria, ma devo dirti che non ho solo brutti ricordi. Certo l'ambiente mi ha respinto, in parte perché non particolarmente brillante, in parte perché certi risultati erano preconfezionati, ma alcuni docenti nella loro durezza mi hanno insegnato molte cose. Allora ho schiumato anche di rabbia, ora devo ammettere che avevano ragione. L'importante è che il fine sia farti crescere non umiliarti.

Gianluca | 26/05/2011 ore 20:18:02

 

Una sintesi la possiedono, Antonia, che deriva loro se non altro dalla tecnica sms.
Disgraziatamente spesso coincide con la sciatteria, però.

roberto alajmo | 26/05/2011 ore 17:45:16

 

@ Roberto: anch'io non ho passato la prova di italiano scritto la prima volta, a Lingue. Ma mi pare che Einstein fosse stato bocciato in matematica...

Invece, mi sembra che i ragazzi di oggi scrivano sempre peggio in italiano: manca loro il dono della sintesi, della scorrevolezza

antonia | 26/05/2011 ore 17:36:58

 

In un certo senso hai ragione, Teresa. In realtà ancora oggi i due coniugi sono inseparabili. Il libro scaturisce dal mio sbigottimento di fronte al mistero di un amore che sopravvive alla morte.

roberto alajmo | 26/05/2011 ore 13:12:57

 

Caspita Roberto! Sarei felice se potessi prendermi anche solo un quarto della soddisfazione che immagino abbia provato tu quando hai scritto il primo pezzo o pubblicato il primo libro! :)
Antonio: sono i bambini quelli su cui agire... Sono loro l'unica speranza... Ora dico una cosa assolutamente di parte, ma credo che fare (seriamente) l'insegnante sia il lavoro più bello e complicato, e credo che la funzione dell'insegnante sia ancora più fondamentale nella scuola primaria...

Eliana | 26/05/2011 ore 12:03:44

 

Roberto, ma non è che ci hai fregato? Dalle recensioni che ho letto si direbbe che il protagonista sia Luca Crescente. Ma non è vero, almeno non mi sembra. La vera protagonista è lei, milena: e la sua caparbietà nel voler mantenere viva la memoria di suo marito. Anche di fronte ad una morte normale, di quelle che non producono eroi. La storia non di un uomo, ma di un'azione resa necessaria dal destino. Un racconto della necessità di ricordare, per sè certo, per non prendere i propri sentimenti, ma anche per gli altri. Per chi non c'è più ma soprattutto per chi rimane.

/brutta mattinata, non ho molto tempo e sto ancora "digerendo" il libro. Per parlarne, ci sarà tempo. Ma aspetto gli altri.

teresa de masi | 26/05/2011 ore 11:57:43

 

Eliana, resisti.
Non avranno il nostro scalpo!
Antonia dice che si dovrebbe iniziare dalle famiglie. D'accordo, ma chi educa le famiglie?
La tua evidentemente è una delle famiglie da sempre in minoranza.

Antonio Carollo | 26/05/2011 ore 11:45:05

 

Cara Eliana, se ti può consolare... ai miei tempi ho partecipato alla prova di italiano scritto. 500 candidati. Ne bocciarono solo quattro. Io ero fra questi.
E ancora me ne vanto.

roberto alajmo | 26/05/2011 ore 11:22:45

 

Penultim'ora: Roberto, con questo argomento sfondi, per quanto mi riguarda, una porta spalancata. Ho capito che il mondo era davvero in mano ai peggiori, una volta arrivata all'università. La selezione è fatta in base a chi riesce a prostrarsi meglio e di più, e le eccezioni sono talmente rare da non poter essere inserite in alcuna percentuale significativa. Nella mente ho un archivio di episodi a cui ho partecipato da protagonista o da semplice spettatrice, in cui l'assistente di turno si è permesso un variegato insieme di atteggiamenti che vanno dalle avances alle denigrazioni sul piano umano. Gli assistenti peggiori sentono l'irrefrenabile impulso (glielo leggi negli occhi...) di farti capire che loro hanno potere sul tuo esame, sulla tua carriera presente e futura, su di te, insomma. Il loro candidato perfetto è colui che annuisce ad ogni scempiaggine detta, che sorride accondiscendente per ogni errore grossolano, che li asseconda, che li adula. Una loro copia conforme, insomma, un futuro probabile assistente che una volta raggiunta l'ambita posizione di sottomesso, perpetrerà il sistema a sua volta. Come si spezza questo circolo vizioso? Io non ne ho idea. Tralascio, per decenza, gli infiniti inviti a trovarmi una raccomandazione che potesse consentire a me di passare l'esame e all'assistente di essere messo davanti a qualcuno più potente di lui... Ps: piccolo outing personale... Non ho mai passato quell'esame con quell'assistente... Ma com'è che mi sembra un motivo di vanto e non di vergogna???

Eliana | 26/05/2011 ore 11:05:28 | @

 

Pentola o pentolino, qualcosa comincia a bollire (credo che RA si riferisca a Palermo). Un filino di speranza comincia a muoversi. La città non dovrebbe dimenticarsi di essere stata la capitale di un regno. Anche adesso è una quasi capitale: la Regione Sicilia ha tanta autonomia da configurarsi come una repubblica confederata. Il destino di Palermo e della Sicilia è nelle mani dei siciliani. Lo sappiamo, ma facciamo finta di non saperlo, per continuare a mungere la mucca Itaia. La vergogna delle amministrazioni siciliane (sono poche quelle che si salvano), dalla Regione al più piccolo comune, è arrivata ad un grado tale di parossismo da rasentare l'esplosione; a questo si aggiunga l'inadeguatezza del governo centrale, e del parlamento, e la miscela è completa.
Spero che si riesca a trovare una qualche modalità di coordinamento tra tutte le iniziative, i movimenti, le assemblee, gli incontri, le proteste. I partiti hanno urgente bisogno di una salutare ed energica lezione in Sicilia. Di più in Calabria.
In Toscana è tutto calmo. Qui chi vince le elezioni si dà da fare davvero, con qualche eccezione (che viene quasi sempre dalla destra).
I siciliani dovrebbero tirare fuori un minimo di orgoglio e buttare a mare tutto questo indegno pasticciaccio di politica, clientelismo e mafia.

Antonio Carollo | 25/05/2011 ore 22:22:58

 

A proposito di assemblee, lunedì 30 alle 20 nell'ex Chiesa di San Giovanni Decollato i bambini della Direzione Didattica di Partanna Mondello si cimentano nella rappresentazione di "Pio La Torre orgoglio di Sicilia", testo scritto due anni fa da Vincenzo Consolo specificatamente per la "messa in scena" degli studenti.
L'anno scorso lo hanno anche recitato i detenuti del Pagliarelli, in un significativo momento di "coscienza" civica. Per chi volesse esserci, San Giovanni Decollato è nella omonima Piazza, accanto la Squadra Mobile.
E se chi non potesse esserci aiuta a diffondere l'invito ben venga.

Giuseppe | 25/05/2011 ore 14:42:52

 

Il filmato più corto che ho trovato:
[LINK]

antonia | 25/05/2011 ore 09:40:45

 

A proposito di humor inglese, mio figlio ha scoperto James may, un giornalista inglese che si occupa di auto, aerei, vini, gastronomia ecc. ha un eccellente humor inglese ed ha fatto per la BBC un programma a puntate molto interessante. Si chiama Toy Stories ed è un riproporre dei classici giochi sotto una luce nuova, coinvolgendo tante persone. Per esempio, ha rispolverato il vecchio e sano Meccano ed ha costruito, con l'aiuto di volontari grandi, piccoli ed anziani, un ponte mobile su un canale di Liverpool, proprio davanti al Municipio. Progettazione a cura degli studenti di Ingegneria dell'Università locale affiancati da una ditta di costruzioni. ed ha funzionato! Oppure ha costruito una linea di trenino elettrico attraverso vari villaggi intorno ad un lago: anche lì, folla di volontari di tutte le età per la costruzione. Ha anche costruito una casa vera tutta di Lego, in cui ha vissuto per due giorni, un giardino tutto di Pongo coinvolgendo tutte le comunità etniche di Londra in modo che ognuna mettesse un po' di creatività e cultura propria nel progetto. E così via.
Semplicità, fantasia, intelligenza. il programma ha avuto un grandissimo successo.
Se a qualcuno interessa:
[LINK]

antonia | 25/05/2011 ore 09:37:04

 

Non sapevo che Woodhouse avesse collaborato con Cole Porter e avesse scritto parte dei testi di Anything Goes.

dato che a mio figlio piace molto l'humor inglese, dovrei farglielo leggere

antonia | 25/05/2011 ore 09:28:14

 

Carino il video, Francoise

antonia | 25/05/2011 ore 09:26:37

 

@ Antonia
Mettere a posto i libri in stop-motion :-)
[LINK]

Francoise | 25/05/2011 ore 09:14:28 | @

 

Anch'io ho letto Woodhouse quando ero giovane

antonia | 25/05/2011 ore 08:54:16

 

La libreria di Severgnini
[LINK]

Voi, come li ordinate i vostri libri nella libreria? I miei sono per ordine alfabetico (autore), lingue tutte mischiate (italiano, francese, inglese, tedesco). Primo: Alajmo. Ultimo, Zucconi. Questo per la narrativa.
Poi ci sono gli scaffali dei libri di cucina, quelli dei corsi di lingua, quelli di omeopatia e naturopatia, quelli di musica.... Per questi, l'ordine è disordinato

antonia | 25/05/2011 ore 08:42:45

 

Secondo me non siamo refrattari all'inquadramento. Questo agli italiani piace e piace molto. E lo hanno dimostrato. Siamo refrattari alla collaborazione e all'aggregazione che, io credo, è cosa diversa dall'inquadramento

fara | 25/05/2011 ore 08:37:29

 

Caro Roberto, allora mi sa che c'è poca speranza.... Non esiste una dieta contro l'intolleranza all'inquadramento?

antonia | 25/05/2011 ore 08:24:01

 

La seconda che hai detto, Antonia.
Buona giornata.

roberto alajmo | 25/05/2011 ore 08:21:22

 

Penultim'ora: da L'Arlesiana di Cilea: "E' la solita storia del pastore.....", si è sempre la solita storia. L'Italia è un Paese di distinguo più che di aggregazione. Lo dimostra il fallimento del bipolarismo, il proliferare di partitini e piccole correnti. L'aspetto positivo di questo sorgere di associazioni, movimenti, comitati è che la gente ancora non si è arresa del tutto però se non si arriva a sganciarsi dalla mentalità dei distinguo temo che ci saranno sempre troppi pentolini con tre dita d'acqua che bolle e la pasta non si calerà mai. Forse abbiamo studiato troppa filosofia a scuola? O forse siamo refrattari ad ogni tipo di inquadramento? Oppure semplicemente non riusciamo a dare un valore di priorità diverso alle varie cose e non sappiamo capire che a volte è meglio rinunciare ad una sfumatura ed ottenere qualcosa piuttosto che essere protagonisti del lancio dell'ennesima nuance e non andare avanti?

antonia | 25/05/2011 ore 07:47:04

 

Non ho il PDF , intendo. E il titolo non l'ho deciso io...

RA | 24/05/2011 ore 17:28:40

 

Brava Antonia!

Per il resto segnalo che due domeniche fa in una parrocchia di un piccolo centro dell'entroterra siciliano il parroco alla messa ha fatto riferimento ai referendum, esortando tutti a votare e a votare sì, e ha anche fatto riferimento a scambi di mail tra sacerdoti in tal senso.

Gianluca | 24/05/2011 ore 17:11:46

 

E' una citazione di Goethe che si riferiva a... Napoli! "Neapel sehen und sterben".

Francoise | 24/05/2011 ore 16:10:07 | @

 

E' "Palermo sehen und sterben" (Vedere Palermo e morire): ma il titolo l'hai scelto tu, Roberto?
4/5 stelle per i lettori che l'hanno comprato su amazon.de

antonia | 24/05/2011 ore 15:51:23

 

Antonio, ci farò un pensierino..... I libri di Severgnini mi hanno divertito un sacco.

Roberto, ma "Palermo è una cipolla" in tedesco c'é, mi pare. Ha un titolo strano... vado a vedere

antonio | 24/05/2011 ore 15:46:33

 

Bell'articolo-collage di Enrico Bellavia sul movimento antimafia; grazie Mari.
Rimango piuttosto pessimista. Certo, non siamo agli anni Ottanta, la consapevolezza s'é fatta un po' di strada. Ma quanta ne rimane da fare!
Segnalo solo un fatto: in una cittadina in occasione delle elezioni amministrative si è svolta in pompa magna una manifestazione elettorale della destra. Oratore uno dei massimi livelli: le prime file della platea tutte occupate dal gotha della mafia, ben conosciuto dai residenti zitti allineati e coperti.
Il sistema repressivo, grazie a magistrati coraggiosi,fa la sua parte ma quest'altri sono più bravi a mantenere i rapporti. Risultato: maggioranze locali bulgare.

Antonio Carollo | 24/05/2011 ore 14:58:56

 

Antonia, ma Beppe Severgnini i libri li scrive, non da narratore, d'accordo; ergo, anche tu sei in grado di scrivere libri.
Però la tua vena è quella di una minuziosa osservatrice, specie della specie umana. Dote essenziale per uno scrittore. Secondo sllogismo e secondo ergo: possiedi lo strumentario giusto per dedicarti alla prosa creativa o creativo-saggistica, propria di alcuni critici-scrittori di oggi.

Antonio Carollo | 24/05/2011 ore 14:16:24

 

I trucioli e l'odore di grafite no, ma prendere appunti sul testo e cancellarli si può anche su un reader...

roberto alajmo | 24/05/2011 ore 13:40:23

 

proprio ieri sfogliavo il tuo "un lenzuolo contro la mafia" sapientemente citato oggi da Enrico Bellavia su Repubblica Palermo. non credo cederò mai alla tentazione dell'e-book, già è troppo quando devo correggere un file piuttosto che un impaginato: odore della carta sì, e vuoi mettere i lievi segni di grafite a margine e i trucioli di gomma da cancellare? goduria!

marifine | 24/05/2011 ore 12:59:19

 

In tedesco non ce l'ho...

roberto alajmo | 24/05/2011 ore 11:49:32

 

Vogliamo "Palermo è una cipolla" in tedesco!!!(voglio)
:-)

Alessandra | 24/05/2011 ore 11:32:35 | @

 

Grazie a tutti. Sono contenta che il mio pezzo vi sia piaciuto e vi abbia magari anche divertito.

Antonio: mi piace scrivere, ma non sarei all'altezza di scrivere un libro. Sono più una Severgnini che una Alajmo, una che si diverte ad osservare cosa succede intorno a lei e che ha voglia di comunicarlo agli altri.

antonia | 24/05/2011 ore 09:47:48

 

Copio da Rosalio:

Alle 15:30 si svolgerà all’Albergo delle Povere l’incontro "L’informazione domani – I (già) vecchi media. Carta stampata, tv, web" organizzato dalla Fondazione Maria Grazia Cutuli e dalla Fondazione Corriere della Sera.
Interventi previsti:
Marco Bardazzi (caporedattore centrale de La Stampa) – Il giornalismo di carta nell’éra dei nativi digitali;
Giuseppe Di Piazza (direttore Sette) – Giornalismo d’inchiesta, reportage, fotoreportage: quale futuro?;
Giovanni Pepi (dondirettore Giornale di Sicilia) – L’informazione cresce, i giornali no;
Corradino Mineo (direttore Rai News 24) – Tanti TG non fanno una all news;
Antonio La Spina (docente di Sociologia) – Professione giornalista. Esperienza sul campo, formazione universitaria, accesso, deontologia;
Beppe Severgnini (scrittore e giornalista del Corriere della Sera) – Nuovi e nuovissimi media: il futuro è già qui.

Notate il refuso sulla qualifica di Giovanni Pepi: mi sembra perfetto

Don Diego | 24/05/2011 ore 09:19:42

 

Ho già apprezzato il tuo report su FB, ma lo faccio anche qui. Bellissimo pezzo Antonia!

fara | 24/05/2011 ore 06:11:07

 

Antonia, sei una scrittrice incantatrice. Il testo irradia cordialità e simpatia, dice molto di più di quel che descrive. A volte musica e letteratura vanno in sintonia. Io, nei tuoi panni, la sfiderei la pagina bianca.

Antonio Carollo | 23/05/2011 ore 20:02:10

 

Che bella cronaca, Antonia!

yorick | 23/05/2011 ore 19:24:09 | @

 

Assessore alla Cultura, ci sei? Se il parere del sindaco qui vale qualcosa, vorrei segnalarti questa cronaca di Antonia per "Chi legge, chi scrive".

roberto alajmo | 23/05/2011 ore 17:02:01

 

Qualche giorno fa degli amici, che sono anche amici di Zucchero, mi chiamano e mi dicono che vengono a Monaco per il concerto del loro amico e ci invitano ad andare. Perchè no?? Sono curiosa

Olympiahalle: 14.000 posti, pochissimi vuoti. Si sente parlare e soprattutto urlare molto italiano ma ci sono anche tanti tedeschi, più compassati. Il palco è un'enorme valigia chiusa. Si aspetta. Il 50% degli italiani presenti parla al cellulare "indovina dove sono??" "appena comincia ti faccio ascoltare", altri si cercano da una gradinata all'altra "Cugino, ma unni si...". Dietro di me uno dalla voce garrula, chiamato d'ora in poi CG (Calabrese Garrulo) si agita come un pazzo, non sta zitto un attimo, parla al telefonino e con quelli accanto ininterrottamente, invasato. Accanto a me una Giovane Attempata (d'ora in poi GA), tante rughe ma vestito giovanile, accento siciliano-catanese, armeggia con una macchina fotografica "marriiiiia, speramu chi vengunu'sti foto".
Mancano pochi minuti all'inizio del concerto, la Halle è un colpo d'occhio. Le luci si abbassano, la tensione che sale si sente, si tocca con mano. La valigia piano piano si apre: ecco la band, sono tanti, c'è anche una sezione fiati ed una sezione archi. La scenografia è un dipinto: archi rinascimentali e, dietro, la campagna toscana. Zucchero è seduto su una specie di poltrona stile Alice nel paese delle meraviglie. Appena i musicisti cominciano ad intravvedersi, un boato: la Halle esplode in applausi, grida, appaiono dal nulla bandiere e striscioni con il tricolore. CG continua a parlare di Zucchero, della sua vita, di quante volte l'ha visto; accanto a me sento l'emozione salire nella GA che comincia ad urlare "Zuccheeero!!!, Maaaario!!!! (il chitarrista)". La prima parte del concerto è dedicata all'ultimo album: canzoni che scivolano via, sembrano un po' uguali, mi sembra che anche quel'ambaradan di strumenti non sia utilizzato al meglio. CG continua a parlare, spiega ogni canzone, dice "ah, si, si, questa è dedicata al padre, ecc ecc".... peccato che poi Zucchero lo smentisca clamorosamente, puntualmente. Poi cominciano le canzoni più vecchie, più conosciute: CG le canta tutte (ossignùr), ogni tanto fa "che bella questa, marìa che bella, quasi mi sento male quanto è bella...", visto che è dietro a me, mi crollerà mica addosso prima o poi? Ed improvvisamente, preso dall'entusiasmo e forse per fare vedere quanto lui Zucchero lo conoscesse bene, urla "Bravo Anselmo!!!" ANSELMO???? Pure il nome sbaglia!! Adelmo, non Anselmo. E lì mi attacca una ridarella da morire.
Ed ecco i pezzi più ritmati. CG salta, ormai è incontenibile non solo verbalmente, la GA si è scatenata. Le sue mani fanno dei mulinelli e degli spostamenti d'aria incredibili sulla mia testa: 70% di possibilità di ricevere una sberla. Sfilza di pezzi veloci, il pubblico è impazzito, la GA adesso fa dei mulinelli con il maglione... mi sento sotto un elicottero... c'è uno in platea che parte con uno scatto da centometrista e corre verso il palco con uno striscione tricolore: placcato dagli stewards. Però ha dato la stura all'onda dei fans: c'è un momento di casino ordinato prontamente sedato. Wir sind in Deutschland!! Adesso anche i tedeschi sono tutti in piedi, 13.000 persone e più che ballano, cantano a squarciagola e agitano di tutto: bandiere, maglioni, cosi fosforescenti, striscioni.... E poi.... "Miserere". Sulla scenografia appare il video di Pavarotti che canta. C'è quasi silenzio, la commozione si taglia con il coltello, aria di occhi lucidi e di orgoglio. Solo quel mannaggia-a-lui di CG canta pure sulla parte di Pavarotti.... E poi, ancora qualche pezzo fra i più famosi ed è la fine: bis lungo.... poi Zucchero saluta ed è un "CIAO!" gridato da quasi 14000 persone, "salutaci l'Italia", ecc ecc. La folla scema sulle gradinate ed in platea. Sono venuti da tutta la Baviera ma ho visto anche targhe austriache sul parking. Li guardo, emigrati per necessità e non per scelta: con il loro sogno di tornare prima o poi in un Paese che loro ricordano come forse non è più. Chissà quante volte le canzoni che hanno cantato a squarciagola stasera hanno dato loro un momento di serenità o di nostalgia. Non so perché ma credo che il concerto di stasera sia anche stato per loro un motivo di orgoglio: "Perfettini tedeschi, guardate che razza di pop singer abbiamo, noi....e poi, Pavarotti..... e voi???"
L'assistente di Zucchero ci chiama, andiamo nel backstage. Faccio i complimenti ai ragazzi della band: davvero bravi. E poi lui arriva, stanco, sciarpone e tuta coi pantaloni che sembrano rubati all'uniforme dei carabinieri. Parliamo qualche minuto. C'è già la macchina che lo aspetta per andare a Stoccarda. E' di una cordialità spontanea, l'abbraccio è sincero.
Fuori, la gente torna piano piano a casa. Come ha augurato Zucchero "God bless you e buona fortuna" a te GA catanese, spero che le foto ti siano venute bene; e a te, CG, vicino di concerto più rompiballe che non si può: prenditi una valeriana stasera, dormi sereno. E buona strada a te, ANSELMO, in questa notte stranamente tiepida e calma

antonia | 23/05/2011 ore 16:02:01

 

Lo so, pubblicherò una cosa lunghissima ma desideravo farla arrivare anche a quelli che non sono miei amici su FB

antonia | 23/05/2011 ore 16:01:33

 

Molto platonico, Sofri. In tutti i sensi. Ma non per questo non condivisibile, anzi

fara | 23/05/2011 ore 14:11:20

 

Occhio: l'abbiamo dato per morto già un paio di volte, e a urne abbondantemente chiuse.
Dopodiché si è sempre trovato qualche D'alema disponibile a risuscitarlo per usarlo come Golem e, invece, esserne usato.

roberto alajmo | 23/05/2011 ore 11:45:40

 

il Nano è già morto, ma ancora non se n'è accorto...

federico | 23/05/2011 ore 11:17:10

 

è una curva della storia. O almeno sembra. Ora vediamo se è un tornante.

roberto alajmo | 23/05/2011 ore 11:06:24

 

Potrebbe bastare la saturazione da tv, come punto da cui far cominciare la risalita: mentre il capo parlava a reti unificate, la gente cambiava canale. Che sia un buon segno?

yorick | 23/05/2011 ore 10:36:34 | @

 

In un paese normale il film documentario "E' stato morto un ragazzo" - sulla uccisione di Federico Aldrovandi e mandato in onda ieri sera alle 23,30 su Rai3 - sarebbe andato su Rai1 in prima serata e proiettato in tutte le scuole.

Paola | 22/05/2011 ore 13:00:29

 

e ancora più grave è che non faccia scalpore, quasi fosse una cosa normale

fara | 22/05/2011 ore 12:03:31

 

Una notizia può essere bella e gravissima: [LINK]

roberto alajmo | 22/05/2011 ore 06:28:31

 

Ops: mi rendo improvvisamente conto che questo vale per qualche altra persona.

roberto alajmo | 21/05/2011 ore 18:48:42

 

Sgarbi imperversa da almeno vent'anni. A quest'ora chi lo voleva capire l'ha capito, chi non lo vuole capire, non lo capirà mai.
Per quanto mi riguarda, non vale la pena di sprecare altro inchiostro.
Anzi, fate conto che non abbia scritto niente.

roberto alajmo | 21/05/2011 ore 18:48:09

 

...Pensavo al Santo, ma era sanremo!

Lello | 21/05/2011 ore 18:35:30

 

Non so se ne avete parlato. Sgarbi aveva criticato il compenso dato a Benigni durante l' ultimo festival di San Remo, ma nessuno si è scandalizzato ( lui stesso, per esempio ) per aver incassato il suo stipendio anticipatamente per sette puntate, ridotte poi miseramente ad una ?

Lello | 21/05/2011 ore 18:21:37

 

Onore al siciliano Vincenzo Nibali, terzo sul terribile Zoncolan, insieme a Jose Contador!

Antonio Carollo | 21/05/2011 ore 17:30:39

 

Mi è sfuggito un doppio "però". Entschuldigung!!

antonia | 21/05/2011 ore 15:36:19

 

Qui purtroppo ne finiscono parecchi sotto il treno o la metro, specie il venerdì sera e durante l'Oktoberfest. Ubriachi fradici. Anche questo è un aspetto della disperazione. Qui però se non si danno i nomi però si parla delle persone che il morto lascia, gli amici o parenti danno una loro breve testimonianza. Non passano inosservati: al massimo si può dire che vengano un po' strumentalizzati per la campagna anti alcool.

antonia | 21/05/2011 ore 15:35:06

 

Los indignados, i ragazzi di Puerta del Sol, sono sempre lì, si danno il cambio, e credo fino a domani, giorno di elezioni regionali e locali, non lasceranno la presa. Le forze dell'ordine non intervengono per fare sgomberare. Il comportamento moderato di Zapatero è un precedente importante per tutti i governi europei. Oggi "La Stampa" mette la notizia in prima pagina, con una grande foto, e dedica due intere pagine alla manifestazione. "La Repubblica" niente. Solo un trafiletto interno nell'edizione di giovedì scorso. Questo fatto mi ha colpito. Un po' di equilibrio bisognerebbe averlo. Non esiste solo Berlusconi. Spero che Los Indignados dilaghino in Europa. Sarebbe, tra l'altro, una grande lezione di democrazia.

Antonio Carollo | 21/05/2011 ore 11:58:24

 

nostante il 1789, nonostante il 1848 , nonostante tutto a contare e a dettare legge sono rimasti sempre in pochi, solo quelli che hanno il potere economico. Tutti gli altri siamo solo "carne" da utilizzare

ps
la parolina magica è "potabile" ...ma non sempre è potabile quello che ci passa sotto gli occhi. Meglio "faretta" quando capita...

fara | 21/05/2011 ore 10:19:18

 

Questo sarebbe il valore di una vita umana? Qualcuno è finito sotto un treno...chi era? Perchè ha fatto questa fine? Perchè non la cerca nessuno? Perchè non se ne parla? Se era un guanto di Maroni o di chiunque similmente 'di valore'a finire sotto il treno l'avremmo saputo sicuramente...se era il gatto di Ruby a fare una brutta fine analoga? E' vero, Roberto, della disperazione non si parla,è un fatto esistente tenuto lontano dagli occhi,dalle menti.Quando se ne parla,il concetto della disperazione viene associato al 'non volere', al non 'saper apprezzare'...cioè al sud.Secondo molti l'Italia è una torta di cui tutti possono prenderne una fetta e chi non lo fa è perchè non vuole farlo...la persona finita sotto quel treno 'evidentemente' preferiva una torta di un gusto diverso.Che tristezza!Pensate, ultimamente ho sentito di 2 persone suicidate nella zona dove vivo,2 persone con cui un tempo parlavo...ma di queste 2 persone,'fortunatamente' si parlava, intendo dire che a qualcuno mancavano,hanno fatto storia......e vivono nella mente di chi le conosceva,se non altro attraverso le scritte create all'occasione sui muri del quartiere.Erano persone che non lavoravano più, uno con un divorzio da gestire, l'altro con una figlia invalida....i motivi per disperarsi ce ne sono....se non vuoi, non li vedi ma se ti ci metti,se vai oltre la porta di casa tua, la disperazione viene anche a te......sempre se riesci a vedere, se vuoi percepire il disagio altrui.

Csilla | 21/05/2011 ore 10:06:38

 

Grazie, Mario.
Bentornato anche a te.
E buon fine settimana a tutti voi che leggete e scrivete.

roberto alajmo | 21/05/2011 ore 07:43:46

 

Quanto mi piace quest'articolo...

Mario Midulla | 20/05/2011 ore 23:51:32 | @

 

Grazie, Roberto.

Cs. | 20/05/2011 ore 18:24:13

 

Bentornata, Csilla.

roberto alajmo | 20/05/2011 ore 13:10:50

 

No, non è una perversione....è un'appartenenza 'amorosa' la vostra...la Sicilia è unica.....e nemmeno la conosco abbastanza( e non mi dite che ed è per questo che mi piace!!!!!!....sbagliereste, in ogni caso)

Csilla | 20/05/2011 ore 12:20:26

 

Pure io sono lontano, Antonia. Da pochi giorni.
E comincio a sentire pure io quel certo languore.
Dev'essere una forma di perversione.

roberto alajmo | 20/05/2011 ore 11:20:28

 

Stamattina, improvvisamente, non so perché, mi è venuta voglia di respirare quell'aria particolare di mare di Sicilia la mattina presto, quando il tepore non è ancora diventato caldo appiccicoso, quando i colori sono più limpidi ed oltre al suono delle onde puoi rischiare solo di sentire il rumore di una barca di pescatori. Ho sempre considerato "quel" momento un attimo prezioso, da assaporare, da godere, prima che l'uomo si svegli e rovini tutto. Come un attimo di realtà parallela, in un universo ideale. Fate un respiro anche per me, se vi capita

antonia | 20/05/2011 ore 08:45:33

 

dopn diego non ti sei perso niente [LINK]

vitalba | 18/05/2011 ore 21:33:56

 

Dubbio: non ho letto un solo rigo, sulla carta stampata e su internet, sul giocoso corteo di novelli salvatori della nostra città, che avrebbe dovuto svolgersi domenica sera. Qualcuno sa come andò a finire?

Don Diego | 18/05/2011 ore 14:59:41

 

Son capitolata anch'io. La tentazione di trovarlo su amazon, dove ho il conto aperto nonchè scontato, è stata irresistibile.
Lo leggeremo insieme, Fara. :)

teresa de masi | 18/05/2011 ore 13:57:04

 

Io attendo notizie dalla Itallibri

antonia | 18/05/2011 ore 10:28:44

 

Sandro Volpe.... che strano, lo conosco, il nome mi è molto familiare ma davvero non riesco a "vederlo". Purtroppo mi capita sempre più spesso con le persone di Palermo. Come con le strade di Palermo: se mi dicono "via Dante" me ne vengono in mente almeno 3 in città diverse: devo concentrarmi molto per ricordarmi Villa Malfitano ecc. Villa Malfitano è in via Dante, no?
Palermo è ormai la mia archeologia storica

antonia | 18/05/2011 ore 10:27:56

 

Aspetto il tuo giudizio con trepidazione, Fara.
Ma ti prevengo: qualcuno sopravvive, alla fine del libro.

roberto alajmo | 18/05/2011 ore 10:26:38

 

ps
Roberto, aspetto ancora il tuo libro. L'ho ordinato, con lo sconto...il condomino docet.

fara | 18/05/2011 ore 09:42:17

 

Se non la smettiamo, o meglio, la smettono, di aver paura di dire di essere di sinistra forse qualcosa comincierebbe a muoversi. Essere di sinistra non è "peccato mortale". Anzi!

fara | 18/05/2011 ore 09:38:39

 

Don Diego, parole sante...
Vittorio Sgarbi nell'intervista su Repubblica di oggi:
"l'azione dei magistrati è più dannosa della mafia"

Alessandra | 18/05/2011 ore 08:48:09 | @

 

E siamo ancora a niente, mio caro

Don Diego | 18/05/2011 ore 08:15:54

 

Quando l'avevo scritto io [LINK] da Salemi, se ben ricordate, avevano sciolto il cane.

roberto alajmo | 17/05/2011 ore 22:54:50

 

Non so se avete visto: [LINK] ...

roberto alajmo | 17/05/2011 ore 22:53:23

 

Le sorti de Pd mi sembra siano affidate alle singole personalità che via via emergono a livello locale, non potendo contare su un leader e uno staff nazionali di sicura presa popolare. Intorno a Bersani c'é tanto affetto e stima, ma ci vuole ben altro. L'ho ascoltato a Viareggio, ha rafforzato le mie impressioni.
Adesso, con l'avversario in ginocchio, ci vorrebbe un comandante in capo, capace di crearsi le giuste alleanze e di marciare con passo fermo verso la battaglia finale del 2013 (speriamo anche prima).

Antonio Carollo | 17/05/2011 ore 17:46:40

 

Secondo me il Pd deve semplicemente proiettarsi...a sinistra, per sperare di vincere.

Paola | 17/05/2011 ore 15:10:37

 

Come succede in questi casi, bisogna accettare i verdetti della genetica, prendere atto di non potere avere figli e consacrarsi all’adozione di quelli altrui.



Oppure, semplicemente, abbandonare l'idea preconcetta di famiglia, abbandonando un'idea di autosufficienza che, probabilmente, è uno dei mali peggiori non solo della societa attuale ma anche del pd. Che sia necessario lo prova Milano, ovviamente, ma lo prova anche Napoli. Ma pure Torino, Fassino - volenti o nolenti (e io ero tra i nolenti) - è il canditato espresso dalle primarie. Ma lo prova pure bologna, rossa per eccellenza, ma con i grillini al 9 per cento e con un ballottaggio rischiato sino all'ultimo.
Sono ottimista anche io, sia chiaro. E non credo, come molti si affannano a dire che il pd abbia perso queste elezioni, ma che le abbia vinte là dove è stato capace di proiettarsi - anche con fatica e sofferenza, come a Milano, fuori da se stesso. E la reazione di Marcone a Naooli («Il consenso si è concentrato su un candidato sindaco del centrosinistra diverso da me, ovvero de Magistris. Non trovo nulla di drammatico in tutto questo, evidentemente la sua candidatura è apparsa più forte e credibile per un cambiamento radicale nella città di Napoli, devastata dalla crisi rifiuti e amministrata malissimo negli ultimi anni." )mi lascia ben sperare. Una volta tanto.

A proposito: BUONGIORNO!!! :-)

teresa de masi | 17/05/2011 ore 12:40:10

 

.... o in Calabria

antonia | 17/05/2011 ore 09:35:43

 

Grazie Milano! e grazie Bologna, e Torino e anche Napoli... in fondo basta che non si voti in Sicilia e le cose non vanno poi tanto male!

Paola | 17/05/2011 ore 08:30:09

 

Speriamo di no. Io sono ottimista, stasera.

roberto alajmo | 16/05/2011 ore 21:56:24

 

Quello che succederà a Milano nelle prossime due settimane.....

Gianluca | 16/05/2011 ore 19:24:58

 

La penultim'ora mi ricorda la parodia dell' "attore impegnato" fatta da Proietti. Io penso che più che altro noi italiani esageriamo sempre in modo esteriore

antonia | 16/05/2011 ore 12:21:36

 

potrà apparire un commento di parte, ma anche io ci tengo a lasciare un pensiero sul blog. ho finito di leggere il libro in treno, oggi, e ho dovuto indossare gli occhiali da sole per nascondere la commozione. è un'opera meravigliosa. grazie, roberto.

Ale S. | 15/05/2011 ore 22:47:49

 

Il post ti sposta, mi verrebbe da dire: chiedo venia per gli strafalcioni precedenti.

Ahimè, per me è passato il tempo d’essere padre di figli di età tra i 18 e i 25 anni, “Tempo niente” è il libro che i genitori dovrebbero mettere nelle mani dei loro figli di quella fascia d’età. La vita, il cuore, i pensieri di Luca Crescente possiedono un valore pedagogico indiscutibile. Milena Marino è fatta della stessa pasta del marito. Sapeva, e sa, dell’esemplarità di una vicenda umana, come quella del suo Luca, illuminata da una personalità impastata di gioia, amore, amicizia, senso del dovere, umanità, spirito di servizio verso la comunità, coraggio, intransigenza. La volontà ferma di Milena l’ha avuta vinta: ha trovato lo scrittore giusto e non se l’è fatto scappare. L’ha rifornito di tutto il materiale, l’ha messo in contatto col mondo dello sfortunato marito, ha seguito il lavoro con sguardo attento. Niente che non fosse rigorosamente vero doveva entrare nel corpo del libro. Questa presenza ha suggerito all’autore un’impostazione del lavoro direi in chiave postmoderna attraverso un assemblaggio di dettagli e di frammenti che progressivamente vanno a comporre il puzzle della personalità dell’uomo e del magistrato Luca Crescente. Lo stile fa il resto. Il picco di questa tecnica si ha nelle pagine finali quando il montaggio e le ricuciture si fanno ritmicamente incalzanti fino ad avvolgere il lettore in una spirale di intensa emozione.
Un lavoro non proprio congeniale ad un narratore puro ma che soltanto un narratore poteva compiere in questo modo. Adesso inizia il percorso del libro, sarebbe bello se circolasse molto tra i giovani delle università.

Antonio Carollo | 15/05/2011 ore 15:00:17

 

Scrivere una biografia non romanzata per un narratore dev'evessere un'esperienza particolare. La condizione normale di questi è l'assoluta libertà. Il biografo basa invece il suo lavoro sulla documentazione, le testimonianze, il racconto di altri, gli indizi. Non può andare oltre, pena l'incredibilità. Si potrebbe obbiettare che quella scritta da RA su Luca Crescente non sia una biografia, per così dire, canonica, ma, piuttosto, la ricostruzione, attraverso frammenti di verità, di una personalità complessa, eppure lineare nel suo sviluppo e nel suo consolidarsi. Senza poter usare l'immaginazione nei tratti non riscontrabili della vita della persona biografata. Ne viene fuori con nitidezza un ritratto di una persona che in modo naturale sa mescolare la normalità al coraggio del magistrato esposto a pericoli mortali.

Antonio Carollo | 14/05/2011 ore 23:42:18

 

Mi mordo le dita per non rispondere ringraziando tutti quelli che scrivono, dandomi la conferma che il nuovo libro risponde alle mie intenzioni.
Non lo faccio per non apparire stucchevole.
Ma apprezzo molto, e prendo nota.
Un abbraccio per tutti voi, da Torino.

roberto alajmo | 14/05/2011 ore 21:21:27

 

Verso la fine. RA, non hai fatto un favore alla vedova Milena Marino; piuttosto per mezzo suo hai potuto costruire un libro di notevole valore civile (a parte i pregi letterari) e prestare un pubblico servizio a questo scalcinato paese, specie ai giovani che si affacciano alla maturità degli studi o alla scelta del proprio futuro lavoro.

Antonio Carollo | 14/05/2011 ore 14:49:48

 

Quando c'era Lui le entraineuse arrivavano puntuali.

yorick | 14/05/2011 ore 08:33:59

 

Finito, in tre serate. Non dico molto per aspettare anche chi non ha potuto ancora sfogliarlo. Mi ha meravigliato una cosa: benché si sappia come va a finire la storia, quando si arriva al momento cruciale si soffre, quasi si spera che le premesse siano tutte finte e si arrivi a un finale più accettabile. Speri nella bolla d'aria di Notizia del disastro. E poi domande, tante, ma non voglio sapere le risposte, non ancora, perché certi libri non li voglio finire del tutto.

yorick | 13/05/2011 ore 23:16:50

 

Grazie, Antonio. Grazie a tutti.
Sono i giorni dell'incertezza, questi.
Quelli in cui ogni fegatello di mosca è sostanza.

roberto alajmo | 13/05/2011 ore 21:59:18

 

Ho letto fin qui cinque capitoli, la metà del libro. Pensare che esistono uomini come Luca Crescente fa bene alla nostra vita.
"Tempo niente" è un libro esemplare. In un momento come questo, in cui chi è al potere tenta di sovvertire il sistema di valori che regola le democrazie, un lavoro come quello di RA è prezioso. Mette un punto fermo. L'ideale sarebbe che ogni scrittore civilmente impegnato scrivesse un libro su un bravo magistrato. In risposta ai furbastri che oggi imperano e che stanno portando il Paese ad un degrado estremo, in tutti i sensi.
Ci sarà occasione di parlare del libro in sé..

Antonio Carollo | 13/05/2011 ore 20:01:47

 

In realtà non volevo fare un complimento contorto, ma una sincera considerazione.
Pirandello docet: " Uno,nessuno, centomila "....

Lello | 13/05/2011 ore 14:16:30

 

A proposito di Sconcerti, in verità non riesco a capire bene la relazione che potrebbe esserci ma non c'è tra l'ignoranza e l'essere meridionale.

ps
non ho ancora letto il tuo libro. Abbi fede, lo leggerò

fara | 13/05/2011 ore 10:36:58

 

Se questa è la piega nazionale siamo messi male.... Sconcerti è veramente sconcertante. Sei hai voluto lasciare la tua squadra dopo tanti anni va bene, ma aspettati una qualche reazione: questa gente è andata di cervello. Tanta gente.

Gianluca | 13/05/2011 ore 08:54:34

 

Da qui [LINK] si capisce che il cosiddetto terzismo è passato a infestare anche ambiti extrapolitici.
In sintesi: se qualcuno ti dà un pugno in faccia, ha torto. Ma tu la faccia perché la tenevi proprio lì?

roberto alajmo | 13/05/2011 ore 02:38:26

 

Grazie, Lello.
Questo è il complimento più contorto che abbia mai ricevuto.

roberto alajmo | 13/05/2011 ore 02:32:37

 

Ora che ci penso, non compro un tuo libro da quando frequento questo forum!
A volte mi scordo che l' Alajmo- scrittore mi piace molto più dell' Alajmo padrone del forum.
In settimana però mi regalerò la tua ultima fatica.

Lello | 13/05/2011 ore 00:48:54

 

Hai ragione, Don Diego.
Le troppo buone intenzioni rischiano di disorientare.
Ora ci scrivo su una cosa.

roberto alajmo | 12/05/2011 ore 15:16:27

 

Non se ne parla proprio.
Non ci vado, come ebbe a scrivere un amico scrittore a proposito di reieterate richieste d'impegno agli "intellettuali" dopo l'ennesimo fallimento politico, "manco morto".


"Palermo sta morendo, salviamola. Questo l’incipit di un manifesto firmato da più di mille cittadini che domenica 15 maggio alle ore 19 diventerà corteo e fiaccolata con partenza da Piazza Politeama. “Scendete in strada in un circo di colori, striscioni, bandiere con tutte le forme possibili e lecite di messaggi per dimostrare la presenza civile di tanti uomini, donne e ragazzi di questa città dove il degrado denuncia l’assenza di chi amministra” sprona la ideatrice della manifestazione, la scrittrice Giovanna D’Amore Pucci. Dignità, memoria, cultura, coscienza,appartenenza e amore per la città. Queste le parole chiave della lettera inviata alcuni mesi fa via internet e facebook e firmata da cittadini, intellettuali, commercianti, politici, amministratori sia di destra che di sinistra. E dopo il corteo? “La nostra attività non si ferma qui,- annuncia la D’Amore -l’importante è esserci e avere voglia di camminare insieme contro i nemici di Palermo”.

Cioè, se alla colorata passeggiata non seguono le indicazioni, con nome e cognome, dei "nemici di Palermo", io, spadaccino di Los Angeles, chi dovrei infilzare?

Don Diego | 12/05/2011 ore 13:06:22

 

Si', un seme di umanità nascosta c'è. Anche a me questa vicenda ha dato questa sensazione.
Ma nella mia testa non è esattamente un seme, quello che ho immaginato. E' un uovo, nascosto nella sabbia. Ed un tartarughino, pronto a sbucare e correre verso il mare. Non è detto che ce la faccia, non è detto che sopravviva a quella corsa lunga sì e no pochi metri. Ma il solo fatto di sapere che c'e', e che comu que ci proverà, mi regala un sorriso che un po' assomiglia alla speranza.
No, non è poco, di questi tempi.

/pork, mo' mi fate lo scherzo di iniziare a parlare del libro nuovo che io ancora non ho? E come faccio, che già mi pregustavo l'arte di annacarsi e il repertorio, arrivati freschi freschi stamattina? Volevo aspettare di leggere questi, prima di fare un ordine da feltrinelli...:(

teresa de masi | 11/05/2011 ore 21:29:37

 

L'ho finito di leggere lunedì sera, ma non vorrei parlarne finché gli altri usuali frequentatori del blog non l'avranno letto pure loro.

Gianluca | 11/05/2011 ore 20:56:18

 

Ogni tanto che non muore si rivede....
FInalmente stamattina mi arrivo!! Chiudo la libreria e comincio a leggerlo subito!! :D

Angela | 11/05/2011 ore 20:27:41 | @

 

Fiuuuu.... Cominciavo a pensare che nessuno lo leggesse...

roberto alajmo | 11/05/2011 ore 19:22:10

 

Mi sono detto: vabbè, siccome devo fare un sacco di cose mi fermo un attimo, giusto il tempo di leggere l'incipit. Mi sono ritrovato a pag. 50. Mi piace l'idea delle voci diverse, mi piace l'idea del metaracconto, in cui lo scrittore compare per mostrare le sue fragilità umane. Mi piace il personaggio, la storia, il linguaggio.

yorick | 11/05/2011 ore 19:17:29

 

Ieri sera invece di affettare una patata mi sono affettata il pollice: sangue stile carneficina, di corsa al Pronto Soccorso. Nulla dei gironi danteschi che si vivono nei vari Villa Sofia ecc. Innanzitutto silenzio. Persino i bambini con ferite e arti rotti stavano lì imbronciati, spaventati, doloranti ma senza urlare. Niente ressa alle porte, file di barelle nei corridoi. Tutto pulito, calmo, ordinato. Il medico che mi ha cucito mi ha spiegato tutto quello che faceva....come se mi stesse facendo una lezione di pronto soccorso. Tutti sorridenti, premurosi, efficienti. Anche farsi male qui è un diritto e non una condanna

antonia | 11/05/2011 ore 17:24:42

 

Non manca molto, allora...

roberto alajmo | 11/05/2011 ore 16:16:24

 

All'estero dicono sempre che noi italiani diamo il nostro meglio nelle emergenze. Forse è davvero così

antonia | 11/05/2011 ore 16:03:27

 

Due tizi ad un certo punto dei loro discorsi incrociarono le armi in una disputa bizantina. All'improvviso Tizio A disse: ci sono due vasche, una piena d'acqua, l'altra di miele; dimmi dove vorresti annegare. Tizio B con un sorriso furbetto rispose: per annegare e annegare meglio annegare nel miele.
Giusto. I due amici contenti del loro spiccato buonsenso, si diedero il braccio e cominciarono mielosamente a danzare tutto intorno.

Antonio Carollo | 09/05/2011 ore 14:06:19

 

E' per pezzi di scrittura come questo che sei il mio scrittore preferito.

Daniela | 09/05/2011 ore 13:03:28

 

Un colpo di tosse sì, c'è stato. Ma non so come dirti: era come affievolito dallo spirito del momento.

roberto alajmo | 09/05/2011 ore 11:12:34

 

Roberto, non mi dire che non ha tossito nessuno. Miracolo!

Al concerto di Bobby McFerrin, il mese scorso, lui, ad un certo punto, dopo una fastidiosissima gragnola di colpi di tosse ha invitato il pubblico ad un concerto collettivo di tosse per 30 secondi. Bellissimo! A volte sembra che ai concerti vada solo gente con la bronchite

antonia | 09/05/2011 ore 10:27:26

 

Di ciò che è accaduto stanotte qui a Lampedusa posso restituirvi solo qualche foto delle persone che si sono salvate. Bimbi, donne e uomini, bellissimi.
(le ho pubblicate su FB)

Paola | 08/05/2011 ore 19:56:57

 

Grazie della dritta, ma da feltrinelli a modena i libri di roberto son merce rara. Ma l'ho trovato su feltrinelli on line. :)

Un pensiero particolare per Paola. L'ennesima tragedia, stavolta sfiorata. Ed evitata grazie ad una gara di solidarietà che, una volta ogni tanto, mi ha reso felice dell'idea di essere italiana.

teresa de masi | 08/05/2011 ore 15:57:15

 

Mingo, credevo per Vittoria Apuana (Forte dei Marmi) , così avrei incontrato dei palermitani, che non rivedo da otto mesi.

Antonio Carollo | 08/05/2011 ore 13:39:17

 

@Teresa

Giovedì sera alla libreria della stazione Termini c'era un pacchettino nuovo nuovo del Nuovo Repertorio, ma non c'era il nuovo volume che ho trovato ieri mattina alla Feltrinelli nuova di Catania. Ho cominciato a leggere il volume. Ciao e buona domenica!

Gianluca | 08/05/2011 ore 13:23:19

 

Io mi impegno fin d'ora, in caso di finale fra Inter e Palermo, a tifare per il Palermo.
Ne va di mezzo la storia.

roberto alajmo | 08/05/2011 ore 13:11:01

 

Fuga per la vittoria, non per Vittoria (RG)

Mingo | 08/05/2011 ore 12:23:04

 

Mi dà sempre molto fastidio riferire le parole di B, ma spesso mi è impossibile non condividere il fastidio. Parlando della semifinale di Coppa Italia tra Palermo e Milan di martedì ha usato queste parole: "Dico al mio tecnico Allegri che dobbiamo trasformare questa speranza (di vincere) in un imperativo categorico. E mi auguro che riferisca questa mia volontà da subito ai calciatori”.
L'ultimo che aveva parlato di imperativo categorico di vittoria,per cose molto più serie, lo aveva fatto dal balcone di Piazza Venezia il
10 Giugno 1940.
Ora, dopo queste parole, anche Palermo - Milan non è solo una partita di calcio ma un'ennesima piccola battaglia per la democrazia.Io la vivrò con lo spirito di "Fuga per vittoria".

Mingo | 08/05/2011 ore 12:21:41

 

o sull'astraco?
;-)

fara | 07/05/2011 ore 18:34:57

 

Se non ci foste voi, il mio ego sarebbe sul lastrico.

roberto alajmo | 07/05/2011 ore 16:30:28

 

Annotazione di "servizio" per chi, come me, fa fatica a trovare i libri di roberto in libreria. Ho provato a guardare su amazon.it e non c'e' ancora. Pero' ce ne sono altri, che magari interessano a qualcuno (a prezzi interessanti, oltretutto). Ma non cercate il nuovo repertorio dei pazzi, l'ultimo l'ho preso io. :D

teresa de masi | 07/05/2011 ore 15:25:26

 

Potrò averlo mercoledì... Per chi vive in provincia "Tempo niente" è un titolo antifrastico: si deve aspettare.

yorick | 07/05/2011 ore 13:23:07

 

I've got it!

Gianluca | 07/05/2011 ore 10:59:58

 

Ma il libro è già disponibile in libreria?

Gianluca | 07/05/2011 ore 09:32:30

 

Buone notizie: la Cgil è viva e lotta insieme a noi e Napolitano ha ricordato a Berlusconi che per farsi il Berlusconi 2 deve riferirsi formalmente e obbligatoriamente alle istituzioni secondo i riti. Tra qualche giorno parola ai cittadini.

Gianluca | 07/05/2011 ore 08:53:33

 

Ma non che non è matto: è morto ed è risuscitato (min. 13,40). Meno male che secondo questa legge elettorale non si danno le preferenze: sarebbe insopportabile sapere che la gente lo vota.

yorick | 07/05/2011 ore 07:51:55 | @

 

...eh, tu non mi vuoi credere...

roberto alajmo | 07/05/2011 ore 04:57:38

 

non avevo ancora sentito la puntata de "la zanzata" linkata... Roberto hai ragione: è diventato matto!

marco | 07/05/2011 ore 01:08:35

 

Scilipoti su rai3 mi sta facendo letteralmente schifo.
Ps: ha appena giustificato il suo volgarissimo sproloquio con le parole "mi dispiace per la veemenza ma sono siciliano...".
Doppio schifo.
IO SONO SICILIANA NON SONO COME LUI

Eliana | 06/05/2011 ore 22:21:36

 

Antiemetico, utile se costretti a vedere certe facce e certe Tv(quasi tutte).
Se lo stomaco non regge neanche il rimedio, c'é il letto (mah, sarà proprio questo quello che vogliono?, un sono rilassante?).

Antonio Carollo | 06/05/2011 ore 13:55:23

 

Antiemetico, pardon.
Grazie, Antonia.

roberto alajmo | 06/05/2011 ore 10:26:39

 

Ricordo un episodio di tanto tempo fa, all'ufficio postale, a Palermo. Fila scomposta, uno cerca di passarmi avanti. Gli faccio gentilmente notare che c'ero io prima di lui. Si rivolge a me con tono ironico, alzando un po' la voce, dicendomi che non è vero. Gli faccio rinotare che c'ero io davanti. Nulla da fare, alza di più la voce sempre sfottendo. E allora la voce la alzo io, e di brutto, guardandolo dritto negli occhi e urlando "vada indietro, maleducato e mascalzone!!". E' andato dietro, non ha più aperto bocca. Gentili si, ma quando ce vo' ce vo'. A Roma nell'80% dei casi passavo subito alla "seconda fase"

antonia | 06/05/2011 ore 09:07:48

 

@ Roberto: antiematico? Vuoi toglierti il sangue???

Spettacolo indecorosissimo quello di questi giorni. L'indignazione dell'opposizione mi provoca orticaria: non sono capaci di rispondere in modo efficace, adeguato, maleducato, anche, dato che penso sia oramai necessario contro queste maschere da baraccone

antonia | 06/05/2011 ore 08:59:36

 

Se non sapessi, roberto, del tuo amore per sciascia, lo sospetterei dalla tua penultimora. ;-)
[LINK]

/E su scilipoti non dico nulla: ormai non ho più parole che non assomiglino troppo ad insulti.

teresa de masi | 06/05/2011 ore 08:32:53

 

C'è qualcuno che ha scritto del passaggio di Hemingway a Palermo?

roberto alajmo | 06/05/2011 ore 06:13:40

 

o si dovrebbe correttamente scrivere " c'era nessuno", visto che questo è un forum d'autore ;-)

fara | 06/05/2011 ore 00:54:50

 

Non c'era nessuno

fara | 06/05/2011 ore 00:51:38

 

la guerra non esiste più Roberto. Oggi ci sono solo aggressioni .
A scopo di pace, si dice. Ma con tanti morti.
Noi, nell'ultima guerra che abbiamo subìto ci siamo premurati a chiamare liberatori coloro che avevano ucciso migliaia di civili ( tanti bambini tra questi!)
Il "silenzio" (della morte) nelle città "liberate" è stato ben descritto da Hemingway . Lui, Hemingway , sbarcò a Palermo. E fu proprio il silenzio a colpirlo

fara | 06/05/2011 ore 00:38:27

 

Come si dice: l'ogghio fituso e 'a padella spunnata.

roberto alajmo | 05/05/2011 ore 11:54:34

 

@ Roberto: il libro è bello, l'autore è bravo.... e per tutto il resto c'è Google Translater

antonia | 05/05/2011 ore 11:01:56

 

Tornando all'italiano, ho trovato una testimonianza di un pellegrino che era a Roma per la beatificazione di Giovanni Paolo II

come molti - cristiani e no - domenica sin dall'alba sono stato in Vaticano per la beatificazione di Giovanni Paolo II. Devo dire che è stata una bella esperienza, ma con alcuni «ma».
Il primo va riferito alle autorità vaticane: GP II è beato perché beato era in vita. In vita ha sempre preferito gli ultimi ai primi. Riservare posti per i primi e vietare l'accesso agli ultimi è stato un incomprensibile e contrario ai Suoi insegnamenti. Il secondo «ma» è per le autorità comunali e governative. Roma non è stata all'altezza (eccetto i volontari che hanno compiuto ogni inimmaginabile sforzo); le autorità hanno rasentato lo schifo. Hanno chiuso le vie di accesso alla piazza e mandato le persone da una parte all'altra sfiancandole e sfinendole sotto il sole. Hanno poi consentito a Poste Italiane di installare un camion e un gazebo in piazza Risorgimento al lato del maxischermo togliendo qualsiasi possibilità di partecipazione a moltissimi di noi. Veramente un comportamento ignobile e soprattutto contrario a ogni forma di sicurezza visto che veniva vietato l'accesso anche ai sanitari.
L'Atac (l'azienda dei trasporti urbani, ndr) è stata incapace di organizzare il deflusso nonostante che piazza San Pietro già dalle 3 di notte fosse piena. Hanno trovato comodo far defluire la gente mandandola con bus navetta al Foro Italico con il preciso intento di allontanarla quanto più possibile dal centro e facendole fare un giro lungo per rientrare. Lì poi non vi erano autobus di linea ad attenderli, ma hanno dovuto incamminarsi a piedi sotto un sole cocente verso piazza Mancini e attendere i tram che naturalmente non c'erano. Ho sentito funzionari dell'Atac inveire contro chi, disorientato, chiedeva informazioni dicendo loro «ma che c...o siete venuti a rompere, avete creato ‘sto casino potevate restarvene a casa».
Credo che sia stato vergognoso per la capitale della cristianità non aver compreso l'evento. Di questo gli organi d'informazione non hanno parlato. Hanno parlato, molto, delle aperture dei negozi per il I° maggio.

Ora, come avevo immaginato,la folla era iperstressata quel giorno, molti avevano tante ore di viaggio e poche di sonno alle spalle. E con la disorganizzazione e le maleducazione che ben conosco di Roma, certo che a qualcuno siano saltati i nervi (mi riferisco all'episodio dell'ambulanza di cui ho scritto qualche giorno fa).

antonia | 05/05/2011 ore 11:01:03

 

Quant'è vero, Antonia, quant'è vero!

roberto alajmo | 05/05/2011 ore 10:12:35

 

Skål! Vacker bok...... och mycket bra författare

antonia | 05/05/2011 ore 09:54:02

 

Trovo buffo e allo stesso tempo vagamente funereo che tutti i media ci tengano a rappresentare che dopo l'uccisione di Bin Laden si attende una risposta del terrorismo internazionale. Lo ripetono così tante volte che ho il sospetto che se la reazione tardasse ancora ci rimarrebbero un po' male....

Gianluca | 04/05/2011 ore 20:09:24

 

Vi presento Palermo è una Cipolla in svedese...
[LINK]

roberto alajmo | 04/05/2011 ore 18:06:04

 

Grazie, Antonio.
Ma non è l'incipit.
L'incipit lo pubblicherò qui fra qualche giorno...

roberto alajmo | 04/05/2011 ore 17:18:49

 

Luca Crescente, sostituto procuratore della direzione antimafia di Palermo, un magistrato equilibrato e rigoroso, competente e determinato, innamorato del proprio lavoro, oltre che della famiglia e della vita. Questi aggettivi ricorrono in diversi scritti rinvenuti nel web. In particolare in un bellissimo articolo del suo collega Gaetano Paci. Oggi la Repubblica di Palermo dedica due pagine al libro di Roberto Alajmo sulla vita di Luca Crescente.
"Tempo niente", mi piace molto il titolo. Assolve egregiamente al compito di racchiudere più significati possibili. Tempo niente per i risultati conseguiti nel suo difficile e impegnativo lavoro?, per la quantità di amore che è riuscito a trasmettere alle persone a lui vicine?, per i risultati complessivi della sua vita?
Ho letto l'incipit del libro. Ha un taglio lievemente giornalistico e narrativo insieme, mostra da subito l'essenzialità e il nitore della scrittura di Alajmo . N

Antonio Carollo | 04/05/2011 ore 17:03:32

 

La rapidità con cui gli americani hanno eseguito il funerale e il seppellimento in mare di Bin Laden ci ha preso tutti di sorpresa. Questo fatto ha innescato una marea di dubbi e di ricostruzioni di pura fantasia. Io mi attengo alle spiegazioni date dall'Amministrazione Obama. Sono giustificative ed esaurienti. Ingenuità?, non credo. Barack Obama è un presidente serio e responsabile.
Tutte le opzioni, e loro conseguenze, sono state studiate per mesi, cioé tutto il tempo che il rifugio di Bin Laden è stato tenuto sotto controllo.
La documentazione verrà fuori e non ci sarà più nulla da dire.
Ma i fanatici del terrorista ucciso alimenteranno per istinto le più bislacche leggende perché il mito è il mito e non muore mai.

Antonio Carollo | 04/05/2011 ore 12:13:04

 

Vero, Lello. Noi non siamo in condizioni di poter dire di no a niente.

roberto alajmo | 04/05/2011 ore 11:31:48

 

Io credo che se Obama avesse chiesto a Silvio di prendersi la salma di Osama, Silvio non avrebbe esitato a dire di si. Meno male che Obama non ci ha pensato a darci Osama ( che gioco di parole ... ).

Lello | 03/05/2011 ore 22:55:40

 

Sono d'accordo con Teresa sul fatto che ammazzato l'altro giorno o l'altro anno che è morto ormai è chiaro. Io credo anche che l'abbiano davvero ammazzato l'altro giorno, pure se credo che non sapremo mai come è veramente andata a finire.

Cosa succederà adesso? boh, molti tra cui Arlacchi oggi sull'Unità hanno scritto che come simbolo era già sconfitto. Può essere, di certo i creatori di odio seminano sempre qualcosa...

Gianluca | 03/05/2011 ore 20:01:18

 

Ma no , Roberto! Ad Al Qaeda non servirebbe a niente un morto per insuffienza renale mentre torna utile un martire! E se torna utile anche ad Obama poco importa. In USA un presidente vale l'altro

A proposito di Sgarbi, confesso che anch'io sono stata in ansia ma per fortuna che Silvio c'è e rimedia a tutto! ;-)

fara | 03/05/2011 ore 18:23:54

 

In effetti, in questi giorni di tensione non ero riuscito a chiudere occhio: [LINK]

roberto alajmo | 03/05/2011 ore 15:46:53

 

teresa: questo già mi sembra più plausibile. Ma gli sputtanamenti, da parte di Al Quaeda, sarebbero molto facili.

roberto alajmo | 03/05/2011 ore 15:31:59

 

Roberto, non so se iscrivermi d'ufficio tra i complottisti ma qualche dubbio ce l'ho. Nel giro di pochissime ore, questi hanno ammazzato il nemico, appurato che nessun paese voleva la sua salma, gli hanno fatto un bel funerale islamico e lo hanno buttato in mare. Senza fargli neanche una foto, però, e magari tagliargli le mani ( come appunto hanno fatto al Che). Per non parlare dell'esame del DNA.

Cioè: ovvio che sia morto. Ma magari, come ha detto qualcuno (benazir bhutto qualche giorno prima di morire, per esempio), magari era morto già da qualche anno. Sconfitto dalla malattia invece che dall'America. E questo problema necessitava di soluzione.

teresa de masi | 03/05/2011 ore 13:58:32

 

Mmmmh, vitalba, tu credi??

Io penso che un'ambulanza che cerca di farsi largo tra la folla a sirene spiegate provoca casino fra laici e cattolici e pure atei. Il problema fondamentale è che nessun mezzo di soccorso doveva passare di là o da altre parti in cui c'era folla e ressa ed in cui non era stato predisposto, evidentemente, un servizio di sicurezza adeguato.

antonia | 03/05/2011 ore 11:33:02

 

ad Antonia quelli di piazza san giovanni l' ambulanza l' avrebbero fatta passare senza ombra di dubbio e senza creare casini.
a Csilla la foto di bin laden è falsa o meglio è la foto modificata male di un tizio morto nel 2006

vitalba | 03/05/2011 ore 10:33:00

 

Campagna populista a favore dell'8 per mille destinato a chiunque tranne questi qua: [LINK]

roberto alajmo | 03/05/2011 ore 09:09:27

 

Sai cosa mi dispiace di più, Roberto? Che questi commenti sono sulla pagina dedicata a Enrico Berlinguer. Da cui mi cancello subito. Berlinguer associato a questa gente.... che tristezza

antonia | 02/05/2011 ore 20:59:03

 

Non bisogna manco leggerle, ste cose, Antonia.
E' come schiacciare volontariamente una merda sul marciapiede.

roberto alajmo | 02/05/2011 ore 20:52:24

 

Esempio di commento:
"
"Bisogna dargli fuoco a sti figli di zoccola, insieme alle loro comunità.ve lo farei fare io il pellegrinaggio, nel deserto con pane ma senza acqua,così vi affogate brutti pezzi di merda!!!"

antonia | 02/05/2011 ore 19:38:11

 

Giorni fa avevo pubblicato una nota su FB riguardo alle reazioni verso gli emigrati e cioè fondamentalmente sul fatto che la gente, protestando, sbaglia sempre più il bersaglio.
Leggevo poco fa le reazioni ad un articolo pubblicato un paio di giorni fa sul Messaggero: un'ambulanza con un bambino appena nato ed in condizioni critiche a bordo era rimasta bloccata dalla folla di pellegrini dalle parti di via della Conciliazione: aveva azionato la sirena per farsi largo ed era stata presa a calci dalla folla. Le reazioni: cattolici peggio dei fondamentalisti, cattolici bastardi, fanatici e bigotti, fedeli all'imbecillità, ecc ecc. Secondo voi, se la stessa ambulanza si fosse trovata a passare invece fra la folla di piazza San Giovanni sarebbe stato diverso?
Pare che le ambulanze debbano obbligatoriamente seguire un percorso predisposto, almeno che, per ragioni di sicurezza o altro, non venga comunicato dal comune e dai vigili urbani un percorso alternativo. In quel caso non era stato comunicato nulla. Il bambino fortunatamente non ha avuto ulteriori problemi ed ha potuto raggiungere l'ospedale. Ma se fosse successo qualcosa, di chi sarebbe stata la colpa? Da settimane si sapeva cosa sarebbe successo dalle parti del Vaticano, no? Non ho letto UN commento alla faciloneria con cui spesso si gestiscono questi eventi. Non ho letto UN rimprovero all'amministrazione comunale. Con la gente che ragiona così, da una parte e dall'altra, destra contro sinistra, cattolici contro atei, lombardi contro calabresi non si va da nessuna ma proprio nessuna parte. La gente non riflette più. Ed è grave

antonia | 02/05/2011 ore 19:35:02

 

Ammazza!! Prima vendetta dei Rais?

antonia | 02/05/2011 ore 19:22:50

 

Sabbia libica, Antonia.

fara | 02/05/2011 ore 19:17:46

 

Ho letto del cielo giallo su Palermo. Che succede?

antonia | 02/05/2011 ore 19:15:05

 

concordo con molti...meno male che c'è questo forum:)Sul fatto della cultura a Palermo, i Cantieri ecc. sono d'accordo con Don Diego:"Distruggere tutto ...per poi far comparire un nuovo salvatore della patria. E ricominciare lo stesso gioco." Ma accidenti, perchè questo gioco funziona sempre?
per Fara: dal momento che Veronesi è affidabile quando afferma che il nucleare è sicuro(e i vari ministri pro nucleare vanno sbandierando il suo nome come garanzia ), dovrebbe essere ritenuto tale anche quando parla di testamento biologico e di bioetica !

rosita | 02/05/2011 ore 18:45:44

 

@ Penultim'ora
Dobbiamo solo sperare che non approvino la legge che obbliga al mantenimento in vita

fara | 02/05/2011 ore 18:05:13

 

Antonia, non penso che chi ha subito "il danno" non debba essere soddisfatto dall'aver avuto "giustizia". Ma quelle scene di folla plaudente e gaudente sono identiche a quelle descritte dai cronisti che accompagnavano i condannati (a torto o a ragione) agli squartamenti, agli scuoiamenti e ai roghi

fara | 02/05/2011 ore 17:33:45

 

Non riesco a essere tutto ragione e civiltà. Qualche millesima parte di una goccia di sangue arabo forse persiste nel mio sistema circolatorio. Questa mia rigidezza ha travalicato il millennio attraverso una cinquantina di generazioni? Chi può escluderlo? Il fatto è che a tratti sono tutto natura. Non voglio offendere gli arabi, s'intende. Tra loro ci sono state e ci sono grandi menti. Ma un goccino di rigidezza in più, rispetto agli occidentali, la possiedono. Tutto natura non significa, poi, tutto istinto, animalità, primitività. Nella natura ci sta anche il cervello. Ci sta anche l'inconscio, la coscienza, l'intelletto. Non credo che qualche miliardo di persone palesemente sollevate per la morte di Bin Laden possano catalogarsi semplicemente tra gli istintivi o primitivi.
Naturalmente tanto di rispetto per le opinioni contrarie.

PS.

Non riesco ad immaginare un Bin Laden che, dopo aver scontato una quindicina d'anni del suo ergastolo, esca dal carcere in licenza premio per buona condotta o in semilibertà con tanto di impiego assicurato. Proprio no, neanche in regime di carcere duro, che poi duro di sicuro non sarebbe permanentemente, come l'esperienza dimostra. La gente ha la memoria corta.

Antonio Carollo | 02/05/2011 ore 17:23:28

 

Io sono un po' perplessa dalla notizia della morte di Bin Laden. Foto non affidabili, cadavere gettato in mare (perché gli altri no?) in fretta e furia. Mah.
Comunque capisco le scene di gioia negli Stati Uniti. Non dimentichiamoci cosa è stato l'11 Settembre, cosa ha significato per loro che, a parte Pearl Harbour, non sono mai stati sotto i bombardamenti. Fosse successa una cosa del genere in Italia anche lì oggi ci sarebbero state le stesse scene. Il terrorismo non finisce con Bin Laden, anzi....Mi aspetto qualcosa di brutto davvero.
Non so se chi ha perso una persona cara in quei grattacieli o sopra quegli aerei oggi si ponga il dubbio di non essere civile se è contento.

antonia | 02/05/2011 ore 17:12:09

 

Le scelte dell'amministrazione Cammarata sono state coscientemente basate sulla mediocrità. Conservo ancora la pagina di Repubblica di quando Gianni Puglisi accettò l'incarico di assessore alla cultura, articolo corredato proprio di una immagine dei Cantieri e delle ipotesi d'utilizzo. Scappò anche lui, l'intento di chi ha manovrato e manovra il sindaco è stato quello di far consumare ogni risorsa, economica, sociale, concedendo infimi ma sempre attesi spazi per piccoli guadagni (quanti patrocini a tizio e caio!). Distruggere tutto (l'AMAT, l'AMIA, la GESIP, nelle scuole comunali iniziare la refezione ad aprile...) per poi far comparire un nuovo salvatore della patria. E ricominciare lo stesso gioco.

Don Diego | 02/05/2011 ore 17:08:29

 

E' morto 'un' Bin Laden, se ne fa un altro, amen. Mafia e camorra docent. E se è già morto da 5 anni come alcuni ritengono? Vedere la gente giore su strada come a capodanno mi fa orrore, per più versi.E' l'idiozia che mi irrita di più....non vedo assolutamente nulla da gioire, anzi, trovo il tutto molto preoccupante.Bin Laden era/è una persona ma i suoi pensieri,'insegnamenti' restano scolpiti nelle menti dei suoi seguaci.Bin Laden in particolare doveva essere parecchio irritato,come sarei anch'io se qualcuno mi utilizzasse,mi scaricasse in seguito,e poi addirittura cercasse di eliminarmi per sempre.E' stato tradito.(punto)Per la precisione, non lo sto difendendo! E poi, non vi sembra strana questa farsa del buttarlo in mare? Ma come, gli americani hanno sempre un piano A,B,C,anche un piano D e si inciampano su cosa fare con un cadavere di un'importanza cosi elevata? Le cose sono 2, non c'è nessun cadavere oppure l'hanno portato in max sicurezza in una base USA segreta per tenerlo ibernato per anni per poi tirarlo fuori all'occasione giusta...vi ricordate Saddam? Dopo averlo catturato l'hanno fatto vedere in mille angolazioni,vivo e morto...di Bin Laden una mezza foto, un volto sfigurato.Foto o non foto,la notizia della sua morte scombussola parecchie anime,è allarmante, secondo me. Spero che almeno in questa sede non mi condanna nessuno per quel che ho appena scritto...poco fa,dopo avermi similmente espressa, ho beccato una frase che diceva "tu sei amica dei terroristi" ....alla quale la mia risposta era una sola parola "vaffanculo". In questo mondo non esiste più il dialogo, la disponibilità pacifica per risolvere le divergenze,esistono solo i potenti sfondati(i quali cercano di rimanere in sella a tutti costi)...e le armi.E' triste.E' talmente triste che credere che ci sia un'alternativa,su tutti i livelli, è sempre più difficile,rimane un pensiero avvolto in una nebbia sempre più fitta. ....chissà se sono riuscita a trasmettere quel che penso....oggi l'interrutore del mio italiano è su 'OFF'

Csilla | 02/05/2011 ore 16:33:27

 

Neanche io sono d'accordo. Con Antonio, intendo. Con Fara, lo sono su tutta la linea.

Ps. vince oggi la puntata del reality "l'imbecille del giorno" Michaela Biancofiore (PdL): “La morte di Bin Laden? Un miracolo di Wojtyla”.

teresa de masi | 02/05/2011 ore 15:32:26

 

Non sono d'accordo Antonio. Queste scene di feroce giubilo davanti alla morte, dovute come tu stesso dici "ad una pulsione primordiale" non sono accettabili da parte di chi si ritiene "civile" e "democratico". Sono paragonabili alle scene di feroce giubilo davanti ai cadaveri appesi a testa in giù di Mussolini e Claretta Petacci. Ancora più inaccettabile è l'aver gettato in mare il cadavere per evitare che qualcuno lo potesse onorare e piangere.

fara | 02/05/2011 ore 15:17:07

 

L'uccisione di Osama Bin Laden. Una gioia incontenibile si è scatenata tra la popolazione in America, e non solo. Io stesso alle parole di Barack Obama ho sentito una punta di emozione. Tutti noi, nel nostro piccolo, abbiamo dato il nostro contributo per l'abolizione della pena di morte, ma la pulsione primordiale di fare giustizia usando un peso pari a quello dei colpevoli, torna ad affacciarsi, in casi simili a questo, sul quadrante della nostra coscienza.
Sì, approvare la morte di una persona colpevole di stragi di migliaia di altre persone si può. Ce lo dice la voce più profonda della nostra coscienza. Non c'é differenza in questo tra credenti e non credenti. Del resto la religione cattolica non ha mai condannato esplicitamente la pena di morte. Anzi possiamo dire che in tante epoche storiche le gerarchie cristiane, anziché astenersi, hanno anche abusato di questo strumento di giustizia.
Per cui nessun disagio per un sentimento che viene dal profondo.
Tanto più che la morte di Bin Laden è dovuta non ad una condanna nel rispetto della legalità, ma a un conflitto a fuoco in cui gli assalitori hanno rischiato a loro volta la propria vita.

Antonio Carollo | 02/05/2011 ore 14:52:51

 

Ovviamente, c'e' un "le" di troppo. Pardon, ma scrivo di getto ed ho il brutto difetto di non rileggere.

/No, CAPEZZALE no... :-D

teresa de masi | 02/05/2011 ore 12:36:11

 

Bello, arrivare qui e scoprire che ci sono nuove pagine che aspettano di essere lette. :)

Già, Nuti. Ho visto quelle scene su youtube e le ho provato una pena indicibile davanti alla crudeltà di quelle immagini. E ancora una volta ho pensato a quando, davanti al corpo di mio fratello in coma da 28 giorni, desideravo (ingiustamente, secondo alcuni), che non si svegliasse. Lui, è stato fortunato. Io, quando sarà, spero di esserlo altrettanto.

teresa de masi | 02/05/2011 ore 12:29:29

 

Gianluca, credo che la mia risposta negatoria dell'eguaglianza dei politici, costituisse un granello di sabbia in un ingranaggio ben rodato fatto di considerazioni scontate, meccaniche.
Insomma, uno si aspetta una risposta tipo: eh sì, sono tutti uguali che ci vogliamo fare? E invece, quello che non ti aspetti e che in fondo, nella tua parte sana, colpevolmente, sai.
Da lì, credo, l'inebetimento.

mingo | 02/05/2011 ore 06:59:49

 

Grazie a tutti voi, amici miei

roberto alajmo | 01/05/2011 ore 21:06:14

 

Che bello! Finalmente un libro di RA che forse, non costituirà un problema insormontabile per quanto acquistarlo....è strano, prima che tu, Roberto, avessi comunicato il titolo e la copertina, io già li avevo visti in un altra sede......la velocità dell'informazione parallela....sono contenta per te....e sono curiosa di leggere il tuo nuovo libro!

Csilla | 01/05/2011 ore 20:38:03

 

Il personaggio sembra molto interessante, sono curioso di leggere questa storia. Mi prenoto per le presentazioni romane.

yorick | 01/05/2011 ore 20:33:01 | @

 

RA, sei veloce, "L'arte di annacarsi" è uscito un anno fa; però sei lontano dalla velocità supersonica del maestro (di gialli) Andrea Camilleri (quattro-cinque ed anche sei libri all'anno, con una sorpresa: Sellerio ha in deposito in attesa di pubblicazione sette romanzi finiti e licenziati).
Ti toccherà ingranare la sesta, ma, a meno che non ti dai ai gialli, non ti auguro tutta questa frenetica velocità. Non sempre (qualche volta sì) la velocità è capace di trasportare qualità. Per ragioni di sicurezza stradale, diciamo. Tanto tu ancora i nipotini a cui offrire un bell'avvenire impacchettato di milioni non ce l'hai.
La velocità uno scrittore l'acquista con l'età? Camilleri dice di sì.
Adesso mi dovrai scusare: tutta questa pantomima è per farti i complimenti e un sentito in bocca al lupo.
Se aspetterai giugno cercherò di esserci alla presentazione a Palermo del tuo nuovo libro.

Antonio Carollo | 01/05/2011 ore 20:05:35

 

E naturalmente credo anche sull'80% del territorio nazionale

antonia | 01/05/2011 ore 16:31:49

 

Bene, Roberto, lo ordinerò.

Sposini: Beh, certo, vivere il resto della propria vita in modo non autosufficiente è tremendo solo a pensarci. Però, al momento in cui avviene il malore, non puoi sapere qual'è l'entità del danno e quali saranno le conseguenze. Quindi, come fai a non chiamare l'ambulanza?
Comunque, leggendo lo svolgimento dei fatti, ho preso una decisione che era ancora in bilico: non tornerò a vivere a Roma per sempre. O meglio, se il lavoro ci obbligherà a farlo sarà solo per il tempo strettamente necessario. Poi, la fuga definitiva. Perchè dove ho casa io la strada è intasata 22 ore su 24: quindi o ti senti male in quelle due ore di tregua o sei spacciato: l'ambulanza non arriva. Ma credo che questo accada per l'80% del territorio di Roma

antonia | 01/05/2011 ore 16:30:29

 

Ecco a voi: [LINK]

roberto alajmo | 01/05/2011 ore 16:19:48

 

Sempre pronta a venire incontro ad caso umano. In fondo io sono una persona di cuore.

Il titolo, please?

fara | 01/05/2011 ore 16:09:08

 

Il problema è proprio questo, Antonio: ogni testa dovrebbe essere tribunale, almeno per quanto riguarda la propria vita e la propria morte.
I problemi nascono quando qualcuno prentende di scegliere anche per conto degli altri.

roberto alajmo | 01/05/2011 ore 15:29:46

 

Non ho la sicurezza di RA per dire parole così nette. Forse non c'ho meditato abbastanza. Non conosco a fondo il caso di Francesco Nuti, però l'ho intravisto un attimo in una trasmissione: raccapricciante. Se si pensa a Nuti ha ragione RA. Ma credo che ogni singolo caso si presenti con caratteristiche sue proprie. Sostenere la vita con una non vita. Il dilemma è terribile. Il sentimento religioso poi sembra fatto apposta per complicare le cose.

PS.
Su un argomento così grave non vorrei fare delle affermazioni che potrebbero avere per qualcuno il sapore sarcastico delle battute.
Però le faccio perché rispondono ad una realtà per me inaccettabile.
Eccole: in Sicilia, almeno nel comprensorio del mio paese natio, le parole di RA non sarebbero servite a niente perché il povero paziente sarebbe arrivato in ospedale cadavere per i ritardi nei soccorsi e per carenze organizzative. Questa è una realtà amara che più volte ho denunciato. Esempio: un mio amico colpito da infarto è stato trasportato all'ospedale da un'ambulanza dopo tre ore. Ed è morto.
Per lui non c'è stato alcun dilemma da superare.

Antonio Carollo | 01/05/2011 ore 14:52:28

 

Inebetiti in che senso, Mingo? nel senso che non riescono a cogliere le differenze o che si rifiutano di vederle?

Un nuovo libro? okappa, sarà fatto.

Gianluca | 01/05/2011 ore 13:47:17

 

Questi dieci giorni sono il sabato del villaggio.
Tutto può succedere,

roberto alajmo | 01/05/2011 ore 12:23:38

 

Quello che ho scritto non mi impedisce giornalmente di chiedere a tutti quelli che si lamentano: scusi lei per chi ha votato? Risposta: sono tutti uguali. Quando replico ah...secondo lei Orlando e Cammarata o la Borsellino e Cuffaro sono uguali mi guardano inebetiti. Vi invito a farlo...è un grande divertimento.

mingo | 01/05/2011 ore 11:49:00

 

Caro Antonio hai ragione, ma come si fa a creare clamore? La realtà è sotto gli occhi di tutti ed è clamorosa di per sè.E' clamoroso quello che vedi, quello che senti.
Bandiera bianca mai, ma il clima mi sembra da 1984, il Mondo Nuovo, Equilibrium etc.etc..
Ho visto Nuti su youtube. Terribile. Peggio della peggiore parodia sulla TV del dolore.
Roberto,come dicono i bravi giornalisti, cosa si prova quando esce un nuovo libro?
Io immagino l'autore come il paracadutista prima del lancio. Magari pensa: si aprirà anche questa volta? E' un incertezza che rende la vita bella ma capisco la tua ansia. E' gia prevista una presentazione?

mingo | 01/05/2011 ore 11:43:14

 

Fra una decina di giorni esce il nuovo libro.
Mi raccomando.
Vale sempre la regola: se non lo fate per il caso letterario, fatelo per il caso umano.

roberto alajmo | 01/05/2011 ore 10:53:49

 

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