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Che bello ragazzi quando organizzate queste cose assieme!
RA, non sei orgoglioso di avere attorno a te questa bella atmosfera, questi bloggers che si ritrovano fra di loro giusto per il piacere di stare insieme?

antonia ahimè a Roma | 31/03/2008 ore 22:33:55 | @

 

cari tutti,
Apre gli schermi il mini-cine "la Sirenetta".
Per questo venerdi sera (4 aprile) è prevista la proiezione de "l'uomo che non c'era" dei fratelli coen. manca solo il dvd (non il lettore, proprio il film!!!).
Pagamento in natura (mangereccia e/o bevereccia, che avevate capito, malpensanti che non siete altro?).
Per le adesioni potete contattare me o l'assessore Daniela.
vi aspetto numerosi... oddio che ho detto! :)

lasirenetta | 31/03/2008 ore 20:12:38 | @

 

Canto per consumare l'attesa:
Allacciare la cuffia
Chiudere la porta di casa
Non mi resta nient'altro da fare

Mi è venuta in mente questa strofa di una poesia di Emily Dickinson, a proposito di attese.

E ancora: La tua venuta è sintomo d'estate - i Sintomi sono meglio della malattia.

Daniela | 31/03/2008 ore 17:33:01 | @

 

Ciao RA non vedo l'ora di avere il pargoletto di carta tra le mani. Stasera vado a controllare in libreria.
Buonissima settimana a tutti.
E.

ElenaP | 31/03/2008 ore 13:08:41

 

Domani è domani

RA | 31/03/2008 ore 12:21:27

 

Sempre a proposito di Cuffaro e della 488: c'era una volta un ragioniere di nome Tartamella (che fa rima con Gargamella...) che per "mestiere" ragionava su tante cose. Ma i suoi ragionamenti preferiti erano, a quanto pare, proprio sulla 488, per il suo tornaconto ma non solo...per quello di Cuffaro, dei fratelli Marino...giusto per citarne alcuni...Se avete visto Report, ieri sera, sapete già di cosa parlo...

Tolstoi | 31/03/2008 ore 10:23:50

 

a

163Öá³ÐÍø | 31/03/2008 ore 09:43:15 | @

 

(faccio la domanda che mio figlio mi poneva quando, aspettando per giorni qualcosa che per lui era importante, si sentiva finalmente dire: "domani".)
RA, oggi è domani?

Ninacri | 31/03/2008 ore 09:12:17

 

Caro Tolstoi, oltre alla 488 (aiuti all'imprenditoria) le frodi l'ente dannoso regione quasi le "organizza" in tante altre forme, fondi POR e formazione professionale in primis. A proposito: vi ricordate che un paio d'anni fa proprio per la 488 (assunzione personale negli alberghi) sono finiti in carcere esponenti della famiglia Hopps di Mazara del Vallo, soci in affari dei fratelli Cuffaro?

Giuseppe | 31/03/2008 ore 08:41:34

 

La Sicilia e la Calabria sono le regioni italiane ad avere il triste primato delle frodi comunitarie. Vedi la legge 488.
Realismo, pessimismo o disfattismo?
Realismo...realismo...

Tolstoi | 30/03/2008 ore 23:31:09 | @

 

cara Antonia, premesso che io non credo nell'esistenza delle "democrazie". Sono, secondo me, soltanto un'illusione di pochi, come noi. La cosa che mi intristisce è che se una mattina, all'improvviso, non ci fosse più internet o i giornali o la TV, magari "quattro fessi" come noi e gli amici del blog accanto ne soffrirebbero ma la maggior parte si adatterebbe, come sempre si è adattata ad ogni cambiamento, supinamente. E' la legge della sopravvivenza, bellezza!

fara | 30/03/2008 ore 23:02:30 | @

 

Da un'ora non riesco più a collegarmi a repubblica, corriere, yahoo, google, hotmail.... riesco a contattare solo voi.
E allora mi è venuta in mente un'idea strana, che potrebbe essere il soggetto di un film o di un libro. Immaginatevi un Paese "democratico" come il nostro che ad tratto si trova a subire un colpo di stato. Internet non funziona più, comunicazioni sotto controllo: immaginate come potrebbe diventare la nostra vita, la vita di ognuno di noi? Immaginate lo smarrimento, difronte a siti che non si aprono, a notiziari oscurati... Mi viene in mente una cosa che mi resterà sempre impressa. Quando ero in Francia, tramite Canal + o TPS, non ricordo bene, potevo vedere anche la TV irachena. Ogni tanto andavo a curiosare, trasmettevano film vecchi come il cucco in arabo e poi sempre intermezzi con filmati eroici di Saddam, ecc. Quando c'è stato l'attacco americano, sono andata subito a guardare. Proclami, ancora più filmati eroici, balletti popolari interrotti da comunicati di generali, ecc. E una mattina, la faccia dello speaker un pò più allarmata del solito, qualche disturbo di collegamento, lo speaker dinuovo e poi, di colpo, più nulla. E d'allora in poi, solo puntini...

antonia | 30/03/2008 ore 19:31:30 | @

 

Vi segnalo sui quattrofissa.it un interessante "volantino" su tornaconto personale e bene collettivo.

mingo | 30/03/2008 ore 13:30:07 | @

 

L'anima, o caro, si cura con certi incantesimi,
e questi incantesimi
sono i discorsi belli.

Platone, Carmide, 157a

Questo passo di Platone, che non conoscevo, è citato nel libro che sto leggendo adesso, "La casa di psiche" di Umberto Galimberti.

mariquilla | 30/03/2008 ore 12:26:20 | @

 

Ironia, sensualità, delicatezza, silenzi, immagini, sguardi, musica, malinconia. No, niente serata romantica, ma una serata al cinema: LA BANDA. Bellissimo.
PERSEPOLIS pure. Tante cose da ricordare, avrei voluto avere carta e penna per prendere appunti. Ricordo i gelsomini nel reggiseno della nonna...Ne senti il profumo. Film colorato, anche se i colori non li ha.

Fara, come dice Daniela, leggere lo stesso libro, ma ognuno per conto suo.

Ninacinema | 29/03/2008 ore 22:31:29

 

vorrei fare una comunicazione di servizio: io, fara , spesso non posso partecipare ai "meeting" del centro di "Palermo nostra", (lo so che non esiste ma vorrei che ci fosse e che avesse un maggiore impatto) perché abito in periferia e raggiungervi fisicamente è difficile per me e ancor di più per il condomino, lui è uno stalinista, lui vorrebbe una soluzione armata, e forse non ha torto

fara | 29/03/2008 ore 19:08:11 | @

 

Fara, non è che proponevamo di vederci la sera per leggere insieme ad alta voce! Anche perché a Nina, da Padova, verrebbe un po' difficile...sono d'accordo con te, la lettura è un fatto rpivato e il lettore ha il "diritto" di far suo ciò che legge. L'idea è proprio questa: leggere tutti il libro nello stesso periodo e vedere quanti libri diversi RA ha scritto (uno per ognuno di noi).
A 8 anni non ricordo esattamente cosa volessi fare. So per certo che non ho mai voluto fare il medico. A 11 anni però ho deciso che avrei fatto l'interprete (ho studiato lingue, tutto sommato). Poi volevo fare la giornalista. Adesso faccio il lavoro che vorrei fare, anche quando guardo la busta paga, anche quando - come in questi giorni - non ne posso più.

Daniela | 29/03/2008 ore 18:40:04 | @

 

Ragazzi, è saltato un pezzo del mio intervento. Non ricordo più quello che ho scritto perché non sto né a rileggere né a registrare. Spero comunque che quello che volevo dire sia chiaro

fara | 29/03/2008 ore 18:34:08 | @

 

circolo Pickwick - RA? Non so se mi piace l'idea. Per me la lettura è un evento privato, molto privato. Alla fine il libro che leggo, a meno che non si tratti di un saggio o di un MIA misura, lo trasformo, lo adatto a me e lo rendo mio. Ho sempre pensato che chi scrive, anche di se stesso, dà solo uno spunto di crescita e di introspezione al lettore.
"cuore di madre" ad esempio, dopo che l'ho letto non è più il libro di Alajmo ma è il libro che IO (scusa RA) ho letto, che io ho elaborato, che io ho accettato e trasformato secondo ME.
Leggerlo contemporaneamente va bene ma ognuno per se, non collettivamente

fara | 29/03/2008 ore 18:30:13 | @

 

Ad un certo punto lo psicoanalista è in difficoltà e chiede consigli al commercialista (un tipo assai imbranato).

maramaus | 29/03/2008 ore 17:08:24

 

Ricordo con piacere "Il marito della parrucchiera": c'era una giovane e bellissima (e brava) Anna Galiena. Era (e continua ad essere) un film di Patrice Leconte, quello di quel film che se avete perso, dovreste recuperare, "Confidenze troppo intime", titolo equivoco e fuorviante: niente pornografia, ma un piccolo gioiello psico- melodrammatico tipico del miglior cinema francese (scuola Truffaut e Chabrol, direi). Bravo Mingo, mi hai fatto notare che l'idea della terapia dell'idraulico si muove più o meno nell'equivoco iniziale (irresistibile) in cui cade (con malizia e consapevolmente) una bravissima e affascinante Sandrine Bonnaire. La protagonista, nevrotica e ansiogena (oltre che ansiosa) scambia grazie ad uno escamotage di grande perizia registica il commercialista per uno psicoanalista: geniale l'ironia con cui Leconte conduce il gioco sottilissimo.

maramaus | 29/03/2008 ore 17:04:50

 

Io a 8 anni banalissimamente volevo fare l'astronauta ma trovandomi in piena "conquista dello spazio" sono giustificato.
La terapia dell'idraulico mi ha fatto immediatamente pensare al "marito della parrucchiera". Se un giorno, caro Gianni, dal tuo primo libro se ne trarrà un film sceglieremo Michel Roquefort (vado a memoria) per la parte dell'idraulico, se è ancora vivo.
Hai visto quanti se sono riuscito a mettere?
Ottima l'idea del circolo Pickwick - RA.

mingo | 29/03/2008 ore 16:01:29 | @

 

Maramaus: Giapti, wikipedia dei giochi video, ha regalato allo zio che da grande avrebbe voluto guidare i treni, un gioco per pc in cui, appunto, guidi un treno. Devo vedere se ce n'è uno per guidare gli autobus.
A tutti voi mando un video straordinario: Cirque du Soleil
http://it.youtube.com/watch?v=U7tfyVbyD08
non so chi di voi l'ha visto dal vivo, io ho visto 2 spettacoli in Francia e vi assicuro che è come vivere un sogno. A parte le coreografie, i costumi sono incredibili e bravissimi i musicisti che suonano dal vivo.
Proposta: se vengono a Roma andiamo a vederli tutti insieme? Io 2/3 persone posso ospitarle....

antonia | 29/03/2008 ore 15:56:59 | @

 

Mi sbagliavo sulla scarsa interattività de "Il bambino che voleva guidare gli autobus". Chiedo scusa.

maramaus | 29/03/2008 ore 15:33:43

 

Per Fara: sono contento che ti sia piaciuto Persepolis: oggi ne ho parlato con Carmela e anche alla nostra amica, la migliore libraia di Palermo city, è piaciuto molto.
"Il bambino che voleva guidare gli autobus" è un romanzo (per il momento grafico) autobiografico: una sorta di outing senza ritegno. Una Persepolis in sedicesimo, anzi in sessantaquattresimo. A otto anni io cercavo di salvare la mia integrità psicofisica poiché il mio paparino, visti i miei risultati scolastici di allora piuttosto modesti, mi minacciava di farmi fare d'ufficio lo spazzino (a volte diceva il netturbino). Io cercavo di distrarmi dalla calamità e disegnano pesci, orologi, treni e sopratutto autobus. Gli autobus volevo guidarli: una passione incontrollata e bellissima. Ma questo della passione per filobus, tram e simili era una storia che intorno ai miei cinque-sei anni era scemata. Dovevo "studiare" come salvarmi dallo spazzare le strade cittadine e disegnavo, disegnavo, disegnavo... Un giorno uno stronzetto al quale avevo confidato che da grande avrei fatto il disegnatore di fumetti, mi disse che i fumetti non si disegnano, si stampano. Fu uno choc terribile. Vedevo tonnellate di rifiuti che si accumulavano spaventosamente. Fu allora che sempre il mio paparino, mosso a pietà, decise che avrei fatto l'impiegato in una pubblica amministrazione. Cominciai a disegnare prima la padella e poi la brace.

maramaus | 29/03/2008 ore 15:28:18

 

At Maramaus,dimenticavo di dirti che ho visto Persepolis. Magnifico. Nulla da invidiare alla graphic novel.

fara | 29/03/2008 ore 14:16:17 | @

 

a 8 anni volevo fare l'ammiraglio, a 12 il fisico nucleare ma a 18 mi sono innamorata di Mister Kornberg, conosciuto ad Erice (la Erice scuderina) e della biologia molecolare. Ho studiato e lavorato molto in questo campo ma non ho avuto i risultati che speravo, ora sopravvivo a Palermo e spero nel miracolo delle urne.

fara | 29/03/2008 ore 14:12:56 | @

 

Io:
1.la pattinatrice
2.la pettinatrice (che sarebbe la parrucchiera piemontesizzata)
3.la pittrice

Ninapattpettpitt | 29/03/2008 ore 14:07:09

 

@ntonia: io ho aspettato la chiamata in nazionale fino a 23 anni.

RA | 29/03/2008 ore 13:58:57

 

@Luigi: non generalizziamo. Semplicemente e sommessamente io vedo e dico quel che un intellettuale ha il dovere di vedere e dire.
Oppure va tutto ben , madama la marchesa?

RA | 29/03/2008 ore 13:58:05

 

Voi cosa rispondevate?? Quali erano le vostre aspirazioni a 8 anni?

antonia | 29/03/2008 ore 13:55:51 | @

 

Bello "il bambino che voleva guidare gli autobus". Meglio della terapia dell'ingegnere idraulico. Il primo titolo mi ricorda di quando, da piccola mi domandavano cosa avrei voluto fare da grande e le mie risposte erano 3, 3 alternative:
1) Direttore d'orchestra
2) Quella che mette le musiche nei documentari
3) Quella che crea i fuochi artificiali
Poi ho fatto altro

antonia | 29/03/2008 ore 13:53:01 | @

 

per sirenetta: se l'ingresso è gratuito e siamo a dieta, mi chiedo: com'è l'ingrasso?

maramaus | 29/03/2008 ore 13:39:01

 

C'è un arcano che va svelato subito: l'"idraulico" è un ingegnere idraulico...

maramaus | 29/03/2008 ore 13:37:12

 

Ma se non siete interessati al romanzo "La terapia dell'idraulico" in subordine potrei proporvi "Il bambino che voleva guidare gli autobus" (Ma c'è un problema irrisolvibile. E'disegnato, non facilmente riproducibile, poco interattivo).

Dr. Maramaus | 29/03/2008 ore 13:35:28

 

Da repubblica online. Propaganda elettorale a Catania (ritocco che svela la realtà, che era stata scritta con inchiostro simpatico)


http://www.repubblica.it/2008/03/elezioni/ritoccati/foto-ritoccate-16/foto-ritoccate-16/22.html

antonia | 29/03/2008 ore 12:27:39 | @

 

Dr. Maramhaus, stai parlando dell'idrocolonterapia per caso?? Pare vada per la maggiore fra i vip americani....e stia diventando di moda qui per i fans delle terapie alternative

antonia | 29/03/2008 ore 11:31:32 | @

 

"Viaggiatore appena arrivato, queste cose devi saperle; di modo che quando ti racconteranno del tipico pessimismo isolano tu sappia che è un pessimismo autoproducente. Un pessimismo compiaciuto che si nutre di se stesso fino a diventare ricerca sistematica del pessimo. Se pensi che qualcosa debba andar male, ci sono ottime possibilità che vada male davvero. Più ti concentri, più ti sforzi di immaginare come possano peggiorare le cose e più le cose riusciranno a peggiorare sul serio." Roberto Alajmo, Palermo è una cipolla, pag. 19.
Sono tornato a casa, purtroppo. Riprendiamo dove avevamo interrotto: stavamo facendoci del male se non erro...
L.

Luigi | 29/03/2008 ore 11:18:10 | @

 

..in compenso ben 8 (OTTO) cinema hanno aderito, con l'ingresso a 1 (UN) euro, peccato che l'abbiano fatto il giorno prima scelto da tutti gli altri cinema in Italia, io così personalmente l'ho saputo ieri (per l'altroieri)
La mostra di de Chirico pare non sarà prorogata. C'è di strano che è durata davvero poco...misteri!

giovanna | 29/03/2008 ore 10:29:39 | @

 

ciao a tutti.
ho avuto giorni intensi, al ritorno dalle agognate vacanze di pasqua.
Leggo solo ora (e gioisco in coro con voi) del nuovo nato e aderisco al pickwick/alajmo.
Ma vi pare normale che in questa accidenti di città non si sappia nulla della settimana della cultura? Ho scoperto solo per caso che termina lunedi 31!
Io conto di andare a vedere De Chirico al S. Anna oggi a ora di pranzo (siamo a dieta e ci nutriamo di arte!), ma sappiate che l'ingresso è gratuito fino a domani e che domani è l'ultimo giorno della mostra: pare che non l'abbiano prorogata come si sperava, ma non ne sono sicura. E' così difficile trovare informazioni in rete sugli eventi palermitani! quasi quasi mi unisco alla fuga post-tzunami!

lasirenetta | 29/03/2008 ore 08:57:37 | @

 

Telepatia: stavo pensando di proporti un post come Dt. MaramHouse

Ninatv | 29/03/2008 ore 08:53:47

 

Quasi quasi vi propino la prima puntata del mio primo romanzo, "La terapia dell'idraulico". (Che nessuno fraintenda sullo svolgimento delle funzioni dell'idraulico e lo associ immediatamente a un film porno di quarto ordine, però). Il guaio è che è sì il primo romanzo, ma tutto da scrivere... (Altro motivo ostativo: la location non è prevista a Erice, accidenti!).

maramaus | 29/03/2008 ore 08:43:04

 

Mariiiia, come mi trattate male da queste parti...solo perché ogni tanto il neurone perde colpi. No, mausetto, pensavo solo che avessi studiato spagnolo con l'insigne ispanista escuderos (però non avevo capito che eri tu devil, in compenso :-)
Quanto a Mingo, i sancataldesi sono "spustati", ovvero totalmente pazzi...io poi sono pure nata di 22 (aprile, maramausdevilzap, mi aspetto un torello per quella data!)
Che belli che siete, però. Mai prevedibili: quando uno già vi ha inserito in una casellina, per inveterata abitudine a semplificare, voi mandate tutto all'aria: Fara ci diventa ottimista e mingo pessimista...non c'è più religione.
Nina, scusa...ti avevo detto che della blog-lettura scrivevo io. Ma tra l'entusiasmo per il nuovo nato - sincero, non autoimposto - e il neurone ballerino, ho dimenticato.
Concordo e rilancio: circolo alajmo/picwick sia. E se è possibile, vediamo di comprare il libro da carmela.
Infine, RA: ci sono altri verbi che fanno a botte con l'imperativo. Ricorda, dimentica, perdona: vedi come suonano male?

Daniela | 29/03/2008 ore 00:35:30 | @

 

Anche senza la citazione del nero d'avola era facilmente intuibile chi io fossi in realtà: solo che Daniela, per esempio, quando mi sono travestito da Zapatero, mi ha scambiato per Giuseppe...

devilmaus | 28/03/2008 ore 23:48:50

 

Antonia, per le politiche io non dispero. Veltroni ce la può fare o quanto meno perdere con un distacco minimo che significherebbe ingovernabilità e, speriamo, la possibilità di un governo di transizione che elabori un sistema elettorale decente.
Per le regionali invece, non ho speranze. Nella nostra regione non esistono "democratici" ma, come sostiene il leghista-siculo-Lombardo, tanti aspiranti "polifemo". Con un occhio solo per vedere in monoscopia e possibilmente con un orecchio solo per sentire in monofonia. Ulisse è fuggito da questa terra, non ha perso tempo a civilizzarla

fara | 28/03/2008 ore 23:06:17 | @

 

Va bene, Nerone+Tsunami+Rifugio.Dove ci vediamo?

mingo | 28/03/2008 ore 22:19:07 | @

 

Mi congratulo anch'io per la creatura! Sono entrata nel blog proprio quando si poteva scaricare il secondo capitolo, che ho ancora. Lancio una proposta (ne ho già parlato-scritto con Zia Daniela): leggere il nuovo libro tutti insieme, contemporaneamente. Non è una gara (la perderei..), ma semplicemente un modo per coccolare il nuovo nato.

devil: non devi citare il nero d'avola quando ti camuffi. (non era mia intenzione abbassare il tono allegro di queste ore..)

Nina | 28/03/2008 ore 21:36:33

 

Eh, no RA, ci hai detto ed abbiamo letto. Ed io sono d'accordo con te, l'entusiasmo non possiamo darcelo. Però neanche il disfattismo ci fa andare molto avanti. Allora o invochiamo Nerone + tsunami e rispolveriamo l'idea del rifugio, oppure saltellando fra la monnezza possibilmente con un paio di stivali di gomma, prendiamo una ramazza e cominciamo a farci largo, sperando che qualcuno ci segua e ramazza qui e ramazza là si faccia un pò di sana pulizia

antonia | 28/03/2008 ore 21:15:45 | @

 

Ok,allora grazie,zia. Non lo so, come li chiamano i Sancataldesi?

mingo | 28/03/2008 ore 19:59:50 | @

 

Io ho detto "anche"...anche tu puoi essere zio, te lo concedo (di secondo grado però :-)
Per quanto riguarda i Matti, io sono nata a San Catldo...sai come li chiamano i sancataldesi?
Antonia, Notizia del disastro è il miolibro preferito di RA. Poi saprai dirmi se batte E' stato il figlio, secondo te (ma adesso aspettiamo il Matto)

Daniela | 28/03/2008 ore 19:46:21 | @

 

RA, è molto bello che tu abbia voluto condividere la tua gioia sommessa con noi. Io ne sono molto contenta.
Aspetto aprile con un pò d'impazienza. Intanto ho appena iniziato "Notizia del disastro" e già dalle prime pagine me gusta mucho.

antonia che non ha albero | 28/03/2008 ore 19:39:55 | @

 

Io veramente intendevo qualcosa di molto più subliminale di un editing collettivo.E poi non riuscirai a farmi venire il senso di colpa per non avere partecipato all'editing.Io allora non c'ero (e già allora non dormivo)(faccina - a scanso di equivoci - sorridente)

mingo | 28/03/2008 ore 19:36:42 | @

 

Insomma, la mia era una battuta per chiudere il post, non mi sembra il caso di puntualizzare la tua ziagenesi (faccina allegra).

mingo | 28/03/2008 ore 19:32:40 | @

 

Caro Mingo, io mi sento zia (anche) perché ho partecipato all'esperimento di editing collettivo, da queste parti(anzi nella vecchia blog-casa). E poi sai che io sono proprio (giovane) vecchia zia nell'anima...
Comunque, se io sono zia di qualcuno, questi è sicuramente Matto. Buon sangue non mente.

Daniela | 28/03/2008 ore 19:30:40 | @

 

Oggi pomeriggio ho ascoltato in radio uno splendido comizio di Anna Finocchiaro (forse a Caltanissetta);Ha detto, tra l'altro (più o meno): "Vorrei che quando si parli della Sicilia e dei Siciliani la gente si tolga il cappello. E vorrei che nessuno si debba più vergognare di essere siciliano. Questo è il mio sogno per questa terra".
Ecco, a proposito di matti affogati, penso che invece milioni di nostri corregionali (dei quali dovremo purtroppo continuare a vergognarci)non si rendono conto che quella scheda elettorale che si apprestano a compilare è più pesante di qualsiasi zavorra e trascinerà a fondo non solo loro ma anche i loro figli. Catastroficamente vostro...

mingo | 28/03/2008 ore 19:16:46 | @

 

Congratulazioni.Goisco anch'io con gli altri.Noi del blog forse sentiamo questa creatura anche un pò nostra come capita nelle grandi famiglie.Ricordate l'Albero di Antonia?(non Zanto, il film); Forse un pò tutti incosciantemente pensiamo che un miliardesimo del filtrato delle nostre chiacchiere vada comunque a finire nel cervello dell'Autore rendendoci così infinitesimalmente coautori della creazione.Ed è grazie a questo fenomeno che Daniela è zia del Matto.

mingo | 28/03/2008 ore 18:52:33 | @

 

Partecipo anch'io alla felicità per il nuovo arrivo.

Grazie, Antonia, del nuovo suggerimento virtuale. :-)

mariquilla | 28/03/2008 ore 18:11:46 | @

 

E' nato. Mi piace essere zia.

Daniela | 28/03/2008 ore 17:45:13 | @

 

Gioisco per interposto blog con te, in attesa di andare in libreria il primo di aprile. Un abbraccio, ciao
gianni

maramaus | 28/03/2008 ore 17:28:50

 

Caro Roberto,
complimenti per l'arrivo del nuovo libro. Aprilo a metà e annusalo da parte mia.
Io adoro farlo :)
Massimo

Massimo Maugeri | 28/03/2008 ore 17:14:19 | @

 


Il nuovo libro ce l'ho fra le mani. L'ho appena scartato: Bello e profumato.
Siccome sono solo, è con voi che voglio dividere questo momento di gioia sommessa.

RA | 28/03/2008 ore 17:11:51

 

Però il 2 novembre promettete che parlerete di scherzi e frivolezze!

devil | 28/03/2008 ore 15:30:19

 

Venerdì scorso (santo..) abbiamo dato l’ultimo saluto ad un ragazzo di vent’anni, figlio e nipote di due cari amici d’infanzia.“Arresto cardiaco”.
Dopo l’autopsia: “arresto cardiaco causato da overdose”. Cocaina e speed.
Era un dj (myspace.mickyjoint).Era realizzato, pare. Felice, tranquillo. Si era appena fidanzato e frequentava l’ultimo anno di liceo. Era conosciuto ed amato. Un buon ragazzo. Lo sguardo un po’ serio, segnato da una storia di droga in famiglia, che tutti pensavano gli avesse insegnato qualcosa.
L’ambiente ha influito? Chi gli era accanto non si è mai accorto di nulla.
Volevo raccontarvelo l’altro giorno, dopo la notizia “su scala nazionale” del diciannovenne morto al rave di Segrate.

Nina | 28/03/2008 ore 15:20:03 | @

 

Penultim'ora: da quando sono a Roma purtroppo mi capita sempre di più di vedere incidenti, gente col sangue che cola e purtroppo anche lenzuoli che coprono corpi senza vita.
Quello che mi fa star male ogni volta non è la vista del sangue o dei corpi scomposti dei morti, ma il pensiero che qualcuno da qualche parte sta ricevendo la cattiva notizia e la sua vita di colpo cambierà. Chi è morto ha forse interrotto dei sogni, ma non ne potrà soffrire, chi resta si

antonia logorroica | 28/03/2008 ore 13:57:32 | @

 

Mariquilla: quando ti stufi di Second Life puoi provare con World of Warcraft. Quando mio figlio me l'ha fatto vedere mi sembrava una fesseria, invece poi ho creato il mio personaggino... La sera, a volte, è bello avventurarsi in questo mondo pieno di strane creature, scoprire luoghi....e la musica è bella e rilassante.

antonia | 28/03/2008 ore 13:34:19 | @

 

E' arrivato "Notizia del disastro". Lettura nel week end, in attesa dell'uscita del libro nuovo. Sono d'accordo con maramaus sul fatto che, finora, "E' stato il figlio" è il libro di RA che mi è piaciuto di più. La figura della nonna è tanto terrificante quanto quella della madre in "Cuore di madre". Nel nuovo libro ci sarà una sorella, una zia,....?

antonia | 28/03/2008 ore 13:30:58 | @

 

Ricopio dall'ANSA di pochi minuti fa. Speriamo che sia di buon auspicio

PALERMO - Sono stati arrestati stamani due presidenti di seggio accusati di brogli elettorali. I provvedimenti, disposto dal gip Maria Pino, su richiesta del pm Maria Forti,sono stati eseguiti dalla Polizia di Stato che ha condotto l'indagine. I brogli elettorali fanno riferimento alle passate elezioni amministrative del maggio 2007.

I due presidenti di seggio arrestati stamani a Palermo - Gaetano Giorgianni, 51 anni, e Giovanni Maria Profeta, di 63 - avrebbero favorito, con la falsificazione di 580 schede, una lista che appoggiava il sindaco Diego Cammarata. In particolare, secondo l'accusa, sarebbero state falsificate schede per favorire un consigliere comunale uscente e un candidato per la circoscrizione. Il consigliere comunale alla fine non è stato eletto, mentre il candidato della circoscrizione è riuscito a farcela.

Le due sezioni in cui la polizia, coordinata al pm Maria Forti, ha riscontrato i brogli elettorali sono la numero 460 e la 19. In entrambi i seggi sono risultate più di 200 schede oltre i votanti iscritti e secondo l'analisi degli investigatori le preferenze espresse per l'ex consigliere comunale sarebbero tutte fatte dalla stessa persona. Il dato emerge dalla perizia calligrafica.

La polizia già dal 14 maggio dello scorso anno aveva presentato alla Procura della Repubblica un primo rapporto su alcuni episodi che meritavano approfondimenti investigativi e che si riferivano a due sezioni, la 19 e la 460. In entrambe i poliziotti avrebbero riscontrato la falsificazione di oltre 450 preferenze in altrettante schede, a favore di un candidato consigliere comunale e due di circoscrizione, facenti parte della stessa lista, denominata "Azzurri per Cammarata" e apparentata al sindaco di FI, poi risultato eletto. Gli agenti avrebbero anche riscontrato la falsificazione di numerosi atti elettorali, verbali e comunicazioni.

Giuseppe l'indocile | 28/03/2008 ore 12:59:01

 

Sei perdonata, M. Pensaci, mentre sei nell'aldilà.

RA | 28/03/2008 ore 12:16:53

 

Scusatemi per il lungo silenzio, ma sono diventata "Second Life addicted".
Ho preso casa lì,partecipo a conferenze sulle culture partecipative in Second Life [sic], passo le ore a vestire il mio avatar...
Abbiate pazienza, dicono che dopo i primi tempi si stacca.
Intanto, cercherò di essere più presente. :-)

mariquilla | 28/03/2008 ore 11:29:55 | @

 

Saluto Roberto e tutti voi.
Vi chiedo scusa in anticipo per il commento, ma desideravo invitarvi qui:
http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/03/27/1982-di-roberto-alajmo/
È in corso un dibattito sul libro "1982" (Laterza) del nostro Roberto.
Fate un "salto", su!
Massimo Maugeri

Massimo Maugeri | 28/03/2008 ore 09:14:32 | @

 

Io l'avevo capito, ma non lo dicevo chiaramente per non turbare la sensibilità di molti...

devil | 28/03/2008 ore 05:54:50

 

Se è il protagonista del romanzo, l'uomo in copertina non emerge: sprofonda.

RA | 28/03/2008 ore 00:42:35

 

Chi è il tuo professore, tal José Escuderos?

Daniela | 27/03/2008 ore 21:25:45 | @

 

Andiamos tuttis in Spagnas, che tantos sappiamos parlares la linguas.

Zapatero | 27/03/2008 ore 20:49:44

 

Vuol dire che io non sono siciliana, perché i miei proprio non li fa. Abbiamo bisogno di Mariquilla, per eventuali contatti, in caso ci decidessimo di trasferirci in massa a Siviglia (devo mettermi subito a ripassare la lingua, hasta pronto)

Daniela | 27/03/2008 ore 20:42:50 | @

 

Sono un mafioso: cosa mi consigliate di votare? Dice che a Lombardo non ci piacciono i cannoli, che faccio?

lucky luciano | 27/03/2008 ore 20:40:01

 

E ogni 5 persone c'è soltanto un indeciso.Quindi se anche tutti gli indecisi si decidessero per la Finocchiaro...
I decisi si sono decisi perchè Lombardo appare più affidabile nel fare gli interessi dei Siciliani.

mingo | 27/03/2008 ore 20:21:04 | @

 

Lombardo ha 19 punti di vantaggio sulla Finocchiaro: mancano 17 giorni. Mettiamo che si recupera un punto al giorno (che ridere!)Polifemo batte Circe in ogni caso...
Saperne quasi quanto il diavolo.

devil | 27/03/2008 ore 20:12:46

 

Mingo, hai fatto centro

devil | 27/03/2008 ore 20:09:21

 

A proposito di gettare la spugna vdo che in questo forum non si parla più di poliitica, anzi non si parla più di elezioni regionali.La scelta di elaborare il lutto prima che questo si sia verificato mi sembra strategicamente ineccepibile.

mingo | 27/03/2008 ore 19:56:28 | @

 

Gettare la spugna: un bel soggetto, no?
Oggi ho provato a farlo con un paio di bicchieri di altavilla della corte, nero d'avola con cabernet: consierato il rapporto qualità/prezzo, un gran bel gettare la spugna a buon mercato. C'era del buon parmigiano: simpatia per il diavolo: come Mick Jagger...

devil | 27/03/2008 ore 19:30:16

 

Sento che la mossa del matto affogato non sarà un romanzo con intenti consolatori: d'altra parte, cuore di madre ed è stato il figlio non lasciavano speranza, per fortuna. Non vedo perché temere una copertina in cui si affoga...

maramaus | 27/03/2008 ore 19:22:45 | @

 

Che buontemponi...

mingo | 27/03/2008 ore 17:59:48 | @

 

Esatto, mingo. La figura di quell'uomo mi ricorda come dovevo essere io quando mi hanno gettato in piscina vestita e gli stivali,riempiendosi d'acqua, mi hanno fatto da zavorra. In effetti ricordo di avere alzato la mano per cercare un appiglio, un aiuto...poi il buio

antonia | 27/03/2008 ore 17:14:16 | @

 

La valigetta dà anche a me l'impressione di essere una zavorra che trascina a fondo l'uomo caduto o gettato in mare.
Ma lui quella valigetta non può lasciarla affondare.

mingo | 27/03/2008 ore 16:47:01 | @

 

Sono anni che mi batto perché la copertina del libro sia all'altezza del medesimo. La copertina è il primo approccio, il primo "adescamento". E' una bella donna che non nasconde. Che disvela, che promette. Al femminile: è un bel maschio eccetera. Ci sono poi libri che hanno il culo immeritato di diventare best e long seller nonostante la loro intrinseca povertà e la pessima copertina (che meritano tutta). Altra faccenda è la bella copertina che nasconde un pessimo libro. "E' stato il figlio" è un bellissimo libro (lo consiglio vivamente ancora quando mi chiedono cosa leggere del nostro RA: naturalmente consiglio l'opera omnia, ma se proprio devo scegliere...) con una copertina che ha u'idea forte ma che secondo me risuklta buona, non eccelsa. Questa copertina (del matto affogato) è esplosiva.

maramaus | 27/03/2008 ore 16:34:46 | @

 

Scusate, volevo dire aiuto, non aiuti...
Maramaus, io compro i libri - qualche volta - per la forza evocativa dei loro titoli. Anche Roberto l'ho conosciuto così: ho voluto scoprire se Notizia del disastro fosse all'altezza del suo bellissimo titolo.

Daniela | 27/03/2008 ore 15:49:12 | @

 

Mi sto tramutando in Veltroni, poiché ancora una volta sono d'accordo con Antonia - a me sembra che il poveretto chieda aiuti, MA ANCHE con Maramaus - questa copertina è più pregnante.
RA, Mariquilla non si riprende per la dedica che le hai fatto, non per il libro in sé.

Daniela | 27/03/2008 ore 15:42:09 | @

 

Scusate se insisto: lo faccio da disegnatore, da pittore e da lettore anche occasionale (occasionalmente acquisto libri per la forza persuasiva delle loro copertine: rare ma esistono). San Sebastiano era suggestivo, ma fuorviava leggermente dal titolo: che talvolta può dissociarsi felicemente. Ma quel tipo che affoga o risale (chissà?) ha una forza evocativa ironico-drammatica di rara portata. Quella valigetta che pare una zavorra, poi... Insomma, una copertina molto invitante e straniante e ironico-terrorizzante.

maramaus | 27/03/2008 ore 12:50:51 | @

 

Veramente a me sembra che l'uomo sia appena cascato in acqua e cerchi una mano che lo tiri su. Comunque la mia è una visione sempre di parte. Meglio del San Sebastiano, però. Sempre più curiosa di leggere il libro

antonia | 27/03/2008 ore 12:50:06 | @

 

La prima copertina mostrava un uomo vinto, questa un uomo in risalita. Non abbiamo ancora letto il libro la maggior parte di noi e non so quale sia più adatta. In ogni caso sono belle entrambe

fara | 27/03/2008 ore 11:36:09 | @

 

A proposito di emotività, si son perse le tracce di Mariquilla. Povera: l'ultimo avvistamento risale a quando aveva appena cominciato Cuore di Madre, e temo che ancora non si sia ripresa.

RA | 27/03/2008 ore 11:25:49

 

Scusate se dissento sulla nuova copertina, ma è una questione squisitamente personale. Essendo stata salvata tempo fa in extremis da un annegamento, queste immagini mi fanno ancora abbastanza impressione. Se poi, come dice Elena Petrassi, la capovolgo....non c'è da stare granchè allegri non plus. Penso che quando comprerò il libro lo lascerò con la copertina rigida, cioè togliendo quella illustrata, se si può.
Comunque, guardandola dopo lo Qi Gong a mente meno emotiva devo dire che è più bella dell'altra

antonia | 27/03/2008 ore 11:21:29 | @

 


... secondo me il fiocco è azzurro!

Vera e bella l'osservazione a proposito della copertina: gli uomini che cadevano dalle Torri gemelle ma rovesciati...

marilena | 27/03/2008 ore 11:18:39 | @

 

La copertina mi piace: rovesciata mi fa venire in mente le immagini degli uomini che cadevano dalle torri gemelle. E bravo RA che hai anche una madrina amorevole e simpatica per i tuoi libri.
La Capitale del Nord è nebbiosa come se fosse settembre, hanno riaperto le scuole e tutti qui lavoriamo e lavoriamo non avendo il mare...
Bacetti.

Elena Petrassi | 27/03/2008 ore 10:25:06

 

E infatti io mi immagino un ex recluso di via pindemonte che, acquistato un panino con le panelle nei pressi di Piazza Cappuccini, lo divora avidamente, sino a cominciare a tossire, diventar paonazzo e dimenarsi convulsamente

Giuseppe | 27/03/2008 ore 09:47:49

 

Grazie a tutti.
In effetti, tutti i termini del titolo si prestano a una doppia interpretazione.
Non c'è da fidarsi troppo.

RA | 27/03/2008 ore 09:17:00

 

E' una copertina di impatto fortissimo. Ineludibile. Gli occhi saranno catturati. E molti di questo saranno "costretti" alla lettura: ottima scelta! (Il titolo, poi, è perlomeno intrigante)
In bocca al lupo, RA!

maramaus | 27/03/2008 ore 08:58:27 | @

 

Apro la giornata con le possibili riflessioni sin dal titolo del libro di Roberto:
1. La mossa: dalla sceneggiata napoletana al via del palio di siena
2. Il matto: dagli esempi letterari alla opacità di una superfice (matta, appunto, come certe carte fotografiche)
3. L'affogato: dal gelato a colui che si strafoga di cibo

Giuseppe | 27/03/2008 ore 08:06:51

 

Trovo la nuova copertina molto bella e più intrigante della prima.Visto che si tratta di nascita,il fiocco è rosa o azzurro? Si può stabilire il sesso di un libro?
@RA: la pioggerellina deve essere talmente leggera da sembrare quasi vaporizzata.

mingo | 26/03/2008 ore 22:40:00 | @

 

Quindi ci siamo giocati San Sebastiano...chiedi alla Mondadori di tenerlo da parte, RA, che può servire a Giuseppe se dovesse pubblicare un libro di Scienza delle costrizioni...
Quanto alla morte pubblica, so che qualcuno insinuerà che sono fissata, ma anche i gatti fanno come gli indiani. Vanno a morire lontano da occhi indiscreti.

Daniela | 26/03/2008 ore 22:00:35 | @

 

Qui accanto c'è la versione definitiva della copertina. La variante è la causa del ritardo nell'uscita.

RA | 26/03/2008 ore 21:39:49

 

Per tornare al discorso dello yoga, io non posso dire che non fosse efficace...durante il rilassamento finale spesso mi addormentavo. Il problema è che, per arrivare in palestra, in una traversa di via Emilia, dovevo sorbirmi il traffico palermitano, e questo era immensa fonte di stress.
Quindi, veltronianamente, sono d'accordo con Antonia, ma anche con Maramaus.
@RA: ricordati che stai diventando papà...certe cose non si pensano nemmeno :-)(mia madre mi direbbe: "e tu, com'è che sai cos'è?!?")

Daniela | 26/03/2008 ore 21:30:03 | @

 

@cinzia: sono felice di ritrovarti.
@Maramaus: "Scienza delle Costrizioni" è un corso di laurea di grande interesse. Fra le materie fondamentali c'è "Teoria e tecnica del bondage"

RA | 26/03/2008 ore 21:02:59

 

Auguri!
p.s. dunque m'attrezzo la libreria per un altro pupo?

www.cochina63.splinder.com

cinzia pierangelini | 26/03/2008 ore 18:52:16 | @

 

Giuseppe, hai detto che studiavi scienze delle costrizioni?

maramaus | 26/03/2008 ore 17:41:14 | @

 

Arieccome, dice Proietti. Caro Gianni, ti confesso che per anni anch'io mi sono rilassato con una disciplina orientale: e ti assicuro che alla fine delle due ore serali di esercizio, dopo ore e ore mattutine e pomeridiane di lezioni di analisi matematica e scienza delle costruzioni etc, era efficacissimo. Si chiama Ping-Pong, e lo praticavamo, con fatica e sudore tra colleghi universitari in una palestra sotterranea (eravamo attorno al fatidico 1982) del CUS. Sempre disciplina orientale è (e fa rima in -ing e -ong)

Giuseppe | 26/03/2008 ore 17:26:21 | @

 

Auguri al nascituro e al suo papà. Sto già rompendo il mio salvadanaio...
Ciao Antonia. Sono io che non capisco. Mi chiedo come sia possibile non trovare nella nostra cultura quelle cose, anche piccole, che ci diano conforto e benessere.

maramaus | 26/03/2008 ore 16:54:43 | @

 

E noi che diventiamo, zii? (la Marilena del Sudoku e la redattrice Marilena non hanno nulla a che vedere, ma io credo nel potere del caso e qualcosa vorrà dire, questa coincidenza onomastica...)

Daniela | 26/03/2008 ore 16:44:10 | @

 

Grazie Marilena per il lieto annuncio!!!
Maramaus...io non ci vedo e non ci ho visto in questi anni nulla di strano nell'abbinare una normale vita in un Paese occidentale con tutto ciò che mi manca in questo stile di vita e che mi può venire da un'altra cultura. Fare Qi Gong è per me riuscire a comprendere l'energia che c'è in me e saperla convogliare per ritrovare un momento di calma, per riuscire a utilizzare meglio i miei movimenti, la mia voce, a volta per lenire anche piccoli disturbi come la fatica, il mal di testa. Iniziare e terminare la giornata con dei semplici esercizi di giusta respirazione può darti molta energia al mattino e calma per ben riposare la sera. E a volte serve anche per staccare un attimo la spina e riconsiderare poi le cose con un occhio diverso.

antonia | 26/03/2008 ore 16:41:01 | @

 


Ciao a tutti,
sono Marilena, la redattrice che si è occupata della gestazione del nuovo libro di Roberto e... sono lieta di annunciarvi che finalmente è nato!!!

Un po' irriverente, com'è nel suo stile, il pupo nasce in tempi pasquali, il suo peso è inferiore ai 500 grammi, ma gode di ottima salute.

Ora è in volo alla volta di Palermo per raggiungere l'orgoglioso papà...

Un saluto e buona giornata!

Marilena

marilena | 26/03/2008 ore 16:19:51 | @

 

Non ho mai capito e penso che mai capirò come una disciplina orientale possa darci benessere se poi tutto quello che facciamo normalmente (ovvero il 99 per cento delle cose) sia di impronta, guarda caso, occidentale. Pretendiamo di restare noi stessi con una deroga. Mi ostino a cercare nella nostra cultura quei rari momenti di benessere, relax, conforto e addirittura felicità. Che non può essere pesante, per sempre, nè a lungo: la felciità, per definizione, è a sprazzi. Talvolta robusti, talora frugali.

maramaus | 26/03/2008 ore 16:14:25 | @

 

Per gli amici del blogforum di cui ho l'indirizzo mail, un esempio personale di felicità portatile personale che può essere anche universale..... nella vostra cassetta mail

antonia | 26/03/2008 ore 16:00:55 | @

 

Daniela, un tempo ho provato anch'io con lo yoga, ma a stare ferma concentrandomi mi venivano ancora più i nervi!! Così ho fatto tre anni di Thai-chi, anzi, meglio di Qi Gong. Bellissimo. Ancora ora che la mia insegnante putroppo è partita e non prendo più lezioni, lo faccio da sola ed è efficacissimo

antonia | 26/03/2008 ore 15:58:08 | @

 

Qualche mese fa, alla ricerca di un po' di serenità portatile, mi sono iscritta a yoga. E' durata due mesi, ché poi ho scoperto che mi stressavo ad arrivare in orario alle lezioni. Comunque, quando ancora non sapevamo se iscriverci o meno a yoga o tai-chi, la mia amica Marilena disse che l'insegnante di tai-chi si chiamava Sudoku...

Daniela | 26/03/2008 ore 15:52:12 | @

 

Briciolina di felicità orgogliosa. Sono riuscita a decifrare e capire il 90% delle scritte su una scatola di biscotti cechi. Senza presenza di traduzioni in altre lingue. I miei neuroni funzonano ancora, anche se non riesco a fare i sudoku....

antonia | 26/03/2008 ore 15:07:18 | @

 

@fara: ti conviene rilassarti. O avere pazienza fino a domani. Ti preannuncio che il tema sarà "La Morte".

RA | 26/03/2008 ore 14:26:16

 

Tra le felicità portatili (non più praticabili oramai) trovo condivisibile quella di EP: due volte al cinema lo stesso giorno. Mi capitava parecchi secoli fa. Il segreto era vederne uno così così o mezzo pacco e l'altro meraviglioso: in quest'ordine. Restando nel solco dell'outing minimalista non so un emerito niente rispetto al sudoku che però trovo antipatico già dal nome. (Trovo felicemente leggero leggere un libro che nessuno hai mai letto e che mai leggerà anche se lo consiglierò di sfuggita. E' pura felicità molto portatile e volatile il "Texone" che segna l'inizio dell'estate. Se non distasse circa trecento kilometri da casa troverei portatile o asportabile la felciità fatta pizza: quella sfornata da "Pura follia" a Scicli: la "Bruschetta" è una delle delizie più deliziose che io conosca).

maramaus | 26/03/2008 ore 12:59:43 | @

 

Tornata!!! Non dalle vacanze ma dall'influenza senza nemmeno poter addentare le uova di Pasqua. Ben ritrovati a tutti. Mi aggrego alla lista delle Felicità Portatili: leggere a letto per 4 ore di fila (durante le mancate vacanze pasquali ho letto i racconti di Yasushi e un altro romanzo della Némirovsky "I cani e i lupi" straordinario!)
Gironzolare per Milano alla ricerca di cortili e strade fuori dal tempo ( o di un altro tempo?) e ce ne sono inspiegabilmente parecchie. Andare 2 volte al cinema lo stesso giorno. Rinunciare al Sudoku perchè sono proprio negata. Cucinare una cena luculliana per gli amici più cari. Scrivere una favola con i miei nipotini.
Continua.....
Qui nella Capitale del Nord il tempo è freddo e ventoso, il cielo velato, però ieri si vedevano le Alpi! Ma come invidio il vostro amre.
Bacetti.
Elena

EP | 26/03/2008 ore 12:22:07

 

Anche il Sudoku ha la sua felicità portatile. Ricordo una vacanza a Marettimo, una settimana di risvegli, colazioni, pane e pomodori da portare al mare, i giornali, i libri, ritorno alle 5, doccia, stendere il costume sul terrazzo, granita facendo il sudoku, cena fuori e alle dieci a letto.
Un sogno.

elena petulia | 26/03/2008 ore 12:09:43 | @

 

RA, hai scatenato un'ondata di minimalismo che spero non sfoci in rassegnazione.
Daniela ha ragione, ci vuole una felicità pesante e duratura per sopportare e gustare la felicità leggera

fara | 26/03/2008 ore 11:59:32 | @

 

Felicità: il computer portatile

Ninatecno | 26/03/2008 ore 10:14:14

 

A proposito di felicità stagionali, quella pasquale per me sono quegli ovetti, ahimè così difficili da trovare, di cioccolato fondente coperti dalla glassa di zucchero bianco.

antonia | 26/03/2008 ore 09:55:44 | @

 

@Daniela: certo che ce la meriteremmo, ma a quanto pare...
@Mingo: sei sicuro della pioggia?

RA | 26/03/2008 ore 06:37:15

 

L'odore dell'aria tiepida nelle sere di fine primavera.
L'odore della terra bagnata alle prime violente pioggie di fine estate.

Più che portatile, è una felicità stagionale.

giovanna | 25/03/2008 ore 20:31:26 | @

 

Un affettuoso bentornato a tutti quelli che erano andati in vacanza.
Felicità portatile? Beh, per me, LA MUSICA...what else? Me la porto sempre dietro, via mente, cuore, gola, Ipod, mp3, radio, CD.... è l'unico luogo del mondo e della mente dove sto veramente bene e dove riesco a nuotare senza paura. Da Bach agli U2, da Beethoven a Bob Dylan, da Satie a Miles Davis.... è la mia casa

P.S. Briciolina di felicità odierna. Dopo tanto cercare oggi bol mi ha spedito "Notizia del disastro". Grazie ancora Daniela per il suggerimento di ordinarlo da loro

antonia | 25/03/2008 ore 19:59:10 | @

 

Lo dico da indiscussa fan della felicità portatile, ma ogni tanto non ce la meritiamo tutti una felicità di quelle che sono pesanti pesanti?
(Maramaus, mi hai fatto venire le lacrime agli occhi, che bello...)

Daniela | 25/03/2008 ore 19:42:01 | @

 

Felicità portatile se puoi portartela appresso con leggerezza, magari dentro la tasca dei pantaloni, in uno scomparto del portafogli. La foto della persona che ami.

maramaus | 25/03/2008 ore 19:25:33 | @

 

Felicità portatile è correre (quando non sono infortunato) sul lungomare di Mondello,in un giorno che non sia sabato o domenica, autunnale, col mare molto mosso e un intenso profumo di salsedine possibilmente sotto una pioggia leggera.
Sposo anchio la felicità delle briciole.

mingo | 25/03/2008 ore 17:10:55 | @

 

:) RA, bella la tua ultim'ora!
Si vede che non siete ancora arrivati alla fase del litigio subacqueo, ma forse in quello si specializzano solo i consorti. Noi sirenetti siamo bravissimi, riusciamo a mandarci affangala senza neanche più bisogno dei gesti... e avresti dovuto vederci quella volta che il sirenetto ha cercato di strapparmi di bocca l'erogatore!
momenti di felicità portatile non ne ho: non sono brava a portarmi dietro la felicità, ma concordo con l'importanza delle briciole: ho sposato in tenera età la filosofia delle piccole cose.

lasirenetta | 25/03/2008 ore 16:24:43

 

Dani, credi sia stata io a chiamarli così..?

Nina | 25/03/2008 ore 12:47:34

 

Nina, ma perché hai chiamato i pesci Motosega I e II, di grazia?
Io non ho figli, per cui la più bella piccola felicità nportatile che ricordo è forse quella legata ad un fidanzato dei tempi che furono...avevo passato una gran brutta giornata, una delle più brutte della mia vita. Suonano il campanello, è un ragazzo che porta un cestino di fiori grande. E c'è un bigliettino, con su scritto: "Non ti preoccupare, Nicuzza. Non è successo niente."
Il miracolo di un brutto ricordo che si trasforma in bello, perché oggi, a distanza di anni, la mia memoria ha registrato come irrilevante la brutta giornata e conserva soltanto questo gesto semplice, spontaneo, non scontato (di fiori il suddetto fidanzato non ne regalava mai).

Daniela | 25/03/2008 ore 12:19:08 | @

 

Io continuo a fingere di non averlo capito.
Ma devo ancora compiere i 40. Mi do tempo (per accettarlo, beninteso).

elena petulia | 25/03/2008 ore 11:38:07 | @

 

Le briciole sono l'unica possibilità. Questa è una cosa che credo di aver capito

RA | 25/03/2008 ore 11:30:50

 

Felicità portatile: sì, tenere sempre a portata di mano le frasi, i sorrisi, le facce dei fagotti (i miei figli). Poi anche un quaderno e un libro nella borsa, ma insomma, queste sono briciole, in confronto all'altra felicità...

elena petulia | 25/03/2008 ore 11:28:05 | @

 

Noi abbiamo due piccole croci disegnate sul muro di casa, in giardino. Di fronte sono sepolti Motosega I e Motosega II, per ora non abbiamo preso (e quindi perso) altri pesci.

Felicità portatile: quando leggo o sento dire qualcosa che ho appena pensato, scritto o detto da qualcuno che non conosco.
Quando sento il vento (come quello di questi giorni) che soffia qui, dove sono nata e vedere il cielo limpido che sogno quando sono lontana.
Quando canto o suono con qualcuno e i suoni si fondono, e diventano un unico respiro.

Ninaportatile | 25/03/2008 ore 10:28:12

 

felicità portatile: vedere uscire mio figlio dalla scuola, in fila con i suoi compagni, che mi cerca con lo sguardo e con quel sorriso sdentato così buffo e tenero nello stesso tempo.
bentornato Roberto, ci sei mancato.
Carm

cz | 25/03/2008 ore 10:11:33 | @

 

Esce fra una settimana, ho scoperto.

RA | 25/03/2008 ore 09:33:48

 

Felicità portatile: leggere il nuovo romanzo di RA, che a quanto pare esce oggi...

Daniela | 25/03/2008 ore 07:04:48 | @

 

Ho difficoltà a seguire il mio stesso forum. Non è preoccupante?
Commento solo la vicenda del pesce di M & C, confessando che anche io ho passato la notte in bianco per il rimorso di tutte le grigliate che mi son fatto in questi giorni.
PS: Se avete una riserva di Felicità Portatili, mi piacerebbe conoscerle

RA | 25/03/2008 ore 06:29:02

 

Bentornato. La tua felicità portatile e lo struggente commento di Mingo e Cetta sul povero pesciolino rosso mi fanno compagnia in questa notte di insonnia.

Daniela | 25/03/2008 ore 04:27:53 | @

 

Grazie Antonia.Anche a noi ha colpito molto quella frase perchè è stata assolutamente spontanea e ci ha mostrato la "relatività" del dolore.Oggi si è ripreso e desidera un nuovo pesciolino.Anche per Francesco la vita continua....

Mingo&Cetta | 24/03/2008 ore 21:16:49 | @

 

Mingo&Cetta, che bel post, a parte la tristezza x la morte del pesciolino. Bellissima la frase di vostro figlio "non gli ho fatto neanche una foto!"

antonia | 24/03/2008 ore 12:37:53 | @

 

La nostra Pasqua (a parte il lauto pranzo) è stata caratterizzata dalla scomparsa di Patrick, pesce rosso di famiglia.
I bambini hanno detto:"Andiamo a fare gli auguri a Patrick!" e lo hanno trovato a pancia all'aria.Hanno cosi avuto il loro primo contatto con lo stupore della morte.Francesco, 8 anni, è poi scoppiato a piangere dicendo "non gli ho fatto nemmeno una foto!" Per noi non è stata una sorpresa, era diversi giorni che sostava depresso in un angolo della vaschetta e in fondo non ha scelto un brutto giorno per morire."Forse è nel Paradiso dei pesci" ha detto Alberto 10 anni, con scarsa convinzione e più per consolare il fratellino.Io in fondo c'ho visto una sua partecipazione inconscia allo sterminio di animali che avviene in questi giorni.

Mingo & Cetta | 23/03/2008 ore 21:44:31 | @

 

Capisco che è una crudeltà dirlo, ma qui invece c'è stata una giornata meravigliosa...

Daniela V. | 23/03/2008 ore 19:39:55 | @

 

Pranzo leggerissimo per noi, cara Daniela. Io purtroppo sento anche il ticchettio della pioggia e della grandine sui vetri...da tre giorni!!!!

antonia | 23/03/2008 ore 17:46:55 | @

 

Auguri post-prandiali e digestivi a tutti voi. Spero che vi possiate godere il silenzio della città (io sento solo il ticchettio delle mie dita sulla tastiera).

Daniela | 23/03/2008 ore 17:17:20 | @

 

Buona Pasqua, oh voi rimasti in città.
Fiorello mi è piaciuto moltissimo venerdì perchè ha fatto solo il fantasista/cantante,cosa che sa fare molto bene. Anch'io sono d'accordo che a volte gli artisti dovrebbero fare solo il loro mestiere, specie se poi dietro le loro dichiarazioni c'è "il vuoto". Diverso è il caso di persone come Guccini o Fo, che poi nella vita si comportano in modo conforme alle loro dichiarazioni. Di proclami da "bar dello sport" ne abbiamo tutti abbastanza.

antonia | 23/03/2008 ore 16:16:01 | @

 

Certo Luigi, se penso a tutti gli artisti "impegnati", bene, sono tutti di sinisra.Da Dario Fo, a Paolo Rossi, a Benigni, a Luttazzi, anche Montesano e Proietti e Gassman (!!).Insomma tutta gente che si è esposta dicendo come la pensa. E se Fiorello fosse "automaticamente" di destra e noi non lo capiamo? E quindi anche lui è impegnato,dall'altra parte, ma pur sempre impegnato? Certo non me la sento di considerarlo neanche un grillino perchè non ci vedo nè rabbia nè indignazione...

mingo | 23/03/2008 ore 12:50:29 | @

 

Anche io la penso come te su Fiorello, che ritengo l'opportunista per eccellenza tra le persone di spettacolo che non ci pensa neppure ad esser di parte se c'è da mettere a rischio qualcosa della sua carriera. Il che lo colloca alla stregua di un Mike Bongiorno, ma al di sotto di un Pippo Baudo che nel suo piccolo ha saputo dire pubblicamente quanto vale la TV dei Del Noce e dei Saccà.
Naturalmente geni della comunicazione come Minoli continuano ad essere relegati a RaiEdu. A proposito c'è lo speciale su Fiorello stasera in chiaro alla Rai.
Ma prima o poi la qualità viene a galla... Magari poi.
Il fatto è che in Italia per ridare spazio alla speranza bisogna aspettare che muoia qualcuno, non basta la certezza che abbia-no superato i 70, e temo che per altri dieci anni sarà così: una stiratina, un trapianto e via in scena con tutte le identiche sconcezze di sempre. Spazio esclusivo a calciatori, veline, isole, De Filippi e Ventura.
E il popolo bove anziché indignarsi che fa? Ci ride su. Ridateci Trilussa.

Luigi | 23/03/2008 ore 11:08:58 | @

 

Auguri a tutti. Grazie Luigi per questa versione di Confucio On the road.E' un ottimo augurio quello di cercare la felicità momento per momento e non come fine ultimo di un percorso travagliato.
Su Fiorello.Mi piace e mi fa morire dal ridere.Spesso però non sopporto ilsuo qualunquismo derivante da un backgrond (scusate il termine,non trovo altro)culturale troppo scarso.
Non voglio dire che deve necessariamente essere impegnato, me ne guarderei bene.Ma ha i mezzi per fare di più.Ha le corde per fare altro.Penso se Troisi si fosse fermato alla pur grandissima Smorfia.E poi non tollero quel suo sfottere i politici rendendoli alla fine simpatici.Certo,lo capisco, non vuol fare la fine di Luttazzi ma l'artista ruffiano non mi piace.

mingo | 23/03/2008 ore 10:47:46 | @

 

VEDIAMO SE C'E' L'ECO/ECO/CO/CO/O
Non esiste una strada verso la felicità. La felicità è la strada. (Confucio)

Luigi | 23/03/2008 ore 07:40:49 | @

 

Non lo so, ieri era una "lezione sulla musica italiana degli anni '90", ma praticamente è stato un suo "one man show"! E' stato ripreso da Rai Sat extra, se hai Sky ti consiglio di vederlo. Non so quando andrà in onda: ti terrò al corrente. Pensa che ad un certo punto, dopo aver preso in giro il modo di cantare di Facchinetti dei Pooh, con il maestro Cremonesi e la sua band hanno fatto un arrangiamento di "Uomini soli" in stile Paolo Conte e nel bel mezzo Fiorello si è messo pure a ballare la giga come i ballerini irlandesi. Da morire!!!!

antonia | 22/03/2008 ore 18:17:27 | @

 

cara antonia, io adoro fiorello, sono una radiodipendente, ho visto lo spettacolo a Palermo.
Ma non riviene qui?

liberamentelibri@tiscali.it | 22/03/2008 ore 17:22:21 | @

 

Anch'io vorrei fare a tutti gli auguri di buona Pasqua. Ieri sono stata ad uno spettacolo di Fiorello. E' davvero bravissimo, ha un'energia prorompente e dei collaboratori strepitosi (il maestro Cremonesi, soprattutto). Risate fino alle lacrime!! Qui piove da ieri ed è tutto allagato.

antonia | 22/03/2008 ore 17:04:42 | @

 

buona pasqua a tutti e grazie ai miei amici del blog che hanno festeggiato con me il mio compleanno.
carm

cz | 22/03/2008 ore 11:47:57 | @

 

Troppo buono Mingo...

Luigi | 21/03/2008 ore 13:55:25 | @

 

Caro Luigi, ho letto il tuo commento all'articolo di Daniela sul suo blog http://danicl2007.splinder.com/ (piantane - una specifica); volevo dirti in questa pubblica piazza-forum che sei un grande. Scrivi troppo bene e sinceramente mi metti in crisi per la soap.

mingo | 20/03/2008 ore 21:38:30 | @

 

Grato a tutti per gli auguri e gli apprezzamenti per la mia erice, mi congedo per qualche giorno con una storiella vagamente simile a quella di Luigi. Una coppia di amici (esistono davvero) si lascia convincere dai figli ormai adulti, non proprio grandi, a fare finalmente il capodanno a parigi che hanno sempre sognato. La figlia: "vi accompagno all'aeroporto". Passato il metal detector i genitori si voltano a salutare, sorridenti alzano la mano, e la figlia: "Papà, mamma, ho dimenticato di dirvi che sono incinta. Divertitevi". Punta Raisi, dicembre 1998 o '99. Ciao a tutti

Giuseppe | 20/03/2008 ore 17:27:52

 

Bravo Luigi!Farina del tuo sacco? La mostrerò a mio figlio: lui fortunatamente non ne ha bisogno, ma magari potrebbe essere un suggerimento per qualche suo amico/a

antonia | 20/03/2008 ore 17:19:05 | @

 

Secondo quadrimestre.
Un padre entra nella camera della figlia e la trova vuota con una lettera sul letto.
Presagendo il peggio, apre la lettera e legge quanto segue:
"Caro papà, mi dispiace molto doverti dire che me ne sono andata col mio nuovo ragazzo. Ho trovato il vero amore e lui, dovresti vederlo, è cosí carino con tutti i suoi tatuaggi, il piercing e quella sua grossa moto veloce.
Ma non è tutto, papà: finalmente sono incinta e Abdul dice che staremo benissimo nella sua roulotte in mezzo i boschi. Lui vuole avere tanti altri bambini e questo è anche il mio sogno. E dato che ho scoperto che la marijuana non fa male, noi la coltiveremo anche per i nostri amici, quando non avranno più la cocaina e l'ecstasy di cui hanno bisogno.
Nel frattempo, spero che la scienza trovi una cura per l'AIDS così Abdul potrà stare un po' meglio: se lo merita! Papà, non preoccuparti, ho già 15 anni, so badare a me stessa. Inoltre Abdul, forte dei suoi 44 anni di età, mi segue e mi consiglia al meglio nelle scelte, come quella di convertirmi all'islam. Spero di venire a trovarti presto così potrai conoscere i tuoi nipotini.
La tua adorata bambina.
P.S.: tutte palle, papà! Sono dai vicini. Volevo solo dirti che nella vita ci sono cose peggiori della pagella che ti ho lasciato sul comodino. Ti voglio bene!

Luigi | 20/03/2008 ore 13:25:18 | @

 

Presente

Luigi | 20/03/2008 ore 11:56:41 | @

 

ci sono pure io
carm

cz | 20/03/2008 ore 11:15:31 | @

 

Perchè scrivi così Daniela? secondo me siamo rimaste solo noi due qui nella casa del Grande RA. Gli altri se la spassano in giro! Comunque con il tempo che c'è oggi qui a Roma è meglio stare a casa a studiare pianoforte.

antonia | 20/03/2008 ore 10:55:38 | @

 

Quando non c'è il padrone di casa, ci lasciamo andare...non si spazza, non si rifanno i letti, si mangia con il piatto sulle gambe seduti sul divano...

Daniela V. | 20/03/2008 ore 10:29:04

 

Auguri a Giuseppe e auguri anche a tutti i padri che bazzicano da queste parti. Di un padre abbiamo tutti bisogno, prima o poi.

Daniela V. | 19/03/2008 ore 23:45:51 | @

 

Non è ancora mezzanotte. Sono ancora in tempo per fare gli auguri a tutti i Giuseppe di questo forum.
A Giuseppe Scudere va un ringraziamento particolare per le descrizioni della sua Erice. Vuoi vedere che dal blogscritto ne vien fuori un Codice Ericino?
ciao a tutti e buon viaggio a chi parte

fara | 19/03/2008 ore 23:18:47 | @

 

Buona Pasqua a tutti, anche da chi leggerà e basta(ma poi magari, con Antonia, potrei dedicarmi alla colonna sonora in previsione di un futuro reading..).
A presto!!

Ninacheparte | 19/03/2008 ore 18:46:20

 

Buon onomastico a Giuseppe e buon viaggio a tutti quelli che vanno in vacanza. Buona Pasqua indistinta a chi va e a chi resta. Io andrò il giorno dopo Pasquetta a farmi 5 giorni nel silenzio di un'isoletta delle Eolie. Almeno così spero.
Due ipotesi di trama.
Prima.
La Venere ericina ha fatto di Erice la sede del più noto postribolo siciliano, il trionfo del connubio fede-prostituzione. La statua della Venere che si trova all'inizio della Villa comunale, (con quelle fantastiche terga in mostra), può dare un'idea del grado di sensualità, richiamo per i viaggiatori dell'epoca.
Naturalmente è impensabile che la Madonna decida di scegliere proprio Erice per il luogo delle sue apparizioni. Ed invece è proprio quello che succede.
Il via vai di pellegrini trasformerà il piccolo centro trapanese, normalmente frequentato da scienziati (atei in senso stretto), in un ribollire di religiosissimi fedeli in attesa che si ripeta il miracolo dell'apparizione. Tutti gioiranno tranne Tanino Asaro, sacrestano della chiesa di San Giovanni Battista.
Tormentato dall'immagine della sua città invasa da peccatori, unico assertore della persistente impurità del luogo, dove mai la Madonna avrebbe potuto scegliere di fare la sua apprizione, deciderà di dare un contributo di anime alla purificazione dal peccato.
Seconda.
Alla morte improvvisa di Mario Scandurra, farmacista del paese, i figli ritornano per i funerali del genitore.
Insieme al testamento, depositato dal notaio, il padre lascia uno scritto autografo nel quale racconta nel dettaglio la propria morte, per nulla accidentale, spiegando ai figli una parte della sua vita a loro completamente sconosciuta. Un'ingente ricchiezza li aspetta.
Avrà inizio così una strana e pericolosa ricerca di indizi tra i vicoli di Erice alla ricerca del tesoro delle mandorle amare.
Per favore chi è interessato faccia la sua scelta e integri la trama che preferisce con tutto ciò che desidera.

Luigi | 19/03/2008 ore 18:21:56 | @

 

Intanto auguri a Giuseppe, buon divertimento a chi parte e a chi resta.
Erice ottima location, perfetto il Majorana.Anch'io ho la Grammatico nel cuore, spero anche la grammatica visto che si deve scrivere (battutaccia...);Per il genere - non sapendo se sono in gardo di cimentarmi - mi rimetto alla maggioranza.

mingo | 19/03/2008 ore 16:54:06 | @

 

caro maramaus,
ma poi l'hai visto o no lo spettacolo di Enia?
Io li ho visti entrambi... e ribadisco la mia ammirazione per il suo smisurato talento e per la sua opera...
volevo ringraziare Roberto Alajmo per il benvenuto e per l'ospitalità... Torno alla mia silenziosa ma partecipe lettura... Ciao, Annarella

annarella | 19/03/2008 ore 15:25:45 | @

 

P.S. ossia proposta d'immagine: perché non ci impegnamo a regalare al forum, dopo Pasqua e comunque alla fine dalle rispettive vancanze, un'immagine rappresentativa delle stesse?
Magari potrebbe essere il luogo di provenienza di certi personaggi?
Hasta la...GenoveseCaldaAllaCrema!!!

marco | 19/03/2008 ore 15:19:01

 

Auguri di Buona Pasqua!
Io sono in partenza per Pisa/Firenze... spero di trovare il tempo di web...dervi anche da là!

Attendo sempre il via libera di RA per mettere a disposizione lo strumento web di scri.coll., intando vado strutturandolo per conto mio.

marco | 19/03/2008 ore 15:14:29

 

Cara Sirenetta, buon viaggio, buona Pasqua e un abbraccio a sirenetto Roberto (il Roberto di Sirenetta...).
Trama senza aglio: altrimenti mi intossico.

maramaus | 19/03/2008 ore 13:49:44 | @

 

confermo il mio impegno di lettrice, e approvo la location di erice (specialmente con un giuseppe così!).
Approfitto per salutarvi tutti e per augurarvi una buona pasqua: domattina presto si parte per budapest!
a rileggerci presto (dopo pasqua).

lasirenetta | 19/03/2008 ore 13:43:52

 

Agghia, Gianni. Si dice agghia, e la trovi in frammenti di spicchi nella "rianata" (origanata, il cui paradisiaco fornitore è il pizzaiolo Calvino di Trapani), nella pasta col pesto alla trapanese insieme alle mandorle brustolite e sminuzzate, nel brodo di pesce rosso e grasso (senza scorfano è un'onta) per condire il cus-cus. Forse non lo trovi nei dolci, ma una "trizza r'agghia" di martorana si può sempre fare

Giuseppe ericino | 19/03/2008 ore 12:59:11

 

Auguri anche da parte mia, Giuseppe. Si, giusto, pasticceria Grammatico. Non me la scorderò mai.Maramaus, il Giuseppe così vicino ad entrambi è a Praga. Beato lui.

antonia | 19/03/2008 ore 12:07:52 | @

 

Auguri a Giusepe l'ericino e agli altri Giuseppe in ascolto. Auguri ad un Giuseppe a me caro, vicino, molto vicino ad Antonia.

maramaus | 19/03/2008 ore 11:57:47 | @

 

Bah, ho fatto confusione con la luna. Ma rassicuro tutti: non sono sicuramente licantropo.. Solo postcomunista...

maramaus | 19/03/2008 ore 11:30:19 | @

 

P.S.
Giuseppe sarà un cicerone ericino inestimabile, lo sento...
(P.S. 2: Giuseppe, ma la cucina ericina, accidenti, prevede solo aglio? Un giorno, con famiglia al seguito, affamatiti da morire alla ricerca di un posto dove mangiare qualcosa che non prevedesse il malefico (per me) aglio: niente. La solita e insopportabile pizza... ). Siamo in tre a non tollerare questa cosa (come vogliamo chiamare l'aglio?). Dracula, il cavaliere e io. Per fortuna però la luna non mi fa paura e neanche i comunisti...

maramaus | 19/03/2008 ore 11:27:12 | @

 

Antonia, la Pasticceria è quella di Maria Grammatico, figura emblematica della erice del dopoguerra (povera, mandata in collegio, impara l'arte e diventa miliardaria, ma ancora oggi lavora dall'alba a notte fonda, non scherzo le ultime sfornate di paste in agosto sono dopo mezzanotte). Ci sono più libri dedicati a lei, tra cui un "Mandorle amare" di Mary Taylor.
Luigi, Ettore Majorana ancora oggi non si sa che fine abbia fatto (suicida, barbone, eliminato da servizi segreti vari, ecc.) mi sembra un ottimo riferimento. E poi il Centro è stato quasi un crocicchio di spie (CIA, KGB) e c'è passato anche Woytila. Resto a vostra disposizione

Giuseppe ericino | 19/03/2008 ore 10:57:20

 

Buona vacanza RA e maramaus... Qualcuno resta? Io spero di potere approfittare dei giorni di vacanza per visitare i mercati di Traiano o la mostra di Renoir. Giapponesi e altra massa di turisti permettendo

antonia | 19/03/2008 ore 10:12:31 | @

 

Anche se la mia adesione è incerta, Erice mi attrae come "location". Al limite potrei anche io fare morire il mio personaggio (come Mingo) o farlo andare via lontano....come nelle soap opera.
Nonostante la mia ultima visita ad Erice risalga ormai a 7 anni fa, non ho chiarissima la toponomastica del luogo, ma ho ancora un ricordo vivissimo dei luoghi, colori, luci e sapori. Mi piacerebbe che il mio personaggio fosse legato a quella magnifica pasticceria con vista sul mare....di cui non ricordo il nome, purtroppo.

antonia | 19/03/2008 ore 10:09:03 | @

 

Mi farò vivo dopo Pasqua. Un abbraccio fortissimo a tutti voi.

maramaus | 19/03/2008 ore 10:01:11 | @

 

Iniziamo a fre un quadro della situazione.
Per il momento hanno dato un'adesione certa (sempre oltre il sottoscritto):
Daniela
Elena
Gianni
Mariquilla
Un' adesione incerta
Antonia
Mingo
E poi
Giuseppe per le ambientazioni (e per il resto?)
Fara come lettrice
lasirenetta idem
Marco per il web
Erice mi sembra perfetta come ambientazione, ma vorrei sapere il parere di tutti.
Su Erice si sono espressi favorevolmente (oltre me) Giuseppe e Mariquilla.
In caso siate d'accordo su Erice c'è un'altra cosa su cui vi chiedo parere. Se volessimo lasciare un margine di differenza sull'origine (e la storia) dei personaggi, pur nella medesima ambientazione, potremmo utilizzare il Centro Ettore Majorana come luogo di aggregazione degli stessi personaggi. In questo ultimo caso Giuseppe avrebbe un bel da fare. Perché nella preparazione delle schede di ogni singolo personaggio, prima di costruire l'intreccio, occorrerebbe individuare ambienti ricorrenti con mappe (anche di interni), percorsi e luoghi (più della descrizione storica).
Ultima cosa su cui esprimersi (per ora), ma che per ordine viene prima delle altre è il genere.
"Aveva sposato le figlie con due scrittori. Usava chiamarli "i miei generi letterari",
Quelli per l'appunto.
L.
P.S.: se nell'elenco ho dimenticato qualcuno chiedo venia. In alcuni casi però sono certo che hanno detto "no grazie" o che ancora non hanno detto nulla.

Luigi | 19/03/2008 ore 09:18:19 | @

 

Erice, poco dopo l'alba: uno dei nostri protagonisti è seduto sulla sommità di Porta Spada, che prende il nome, si dice, "dall'eccidio a fil di spada" dei pochi ebrei ericini sul finire del XV secolo. Sotto di lui si estende la costa della Sicilia prominente verso la terra di Mariquilla, con le punte di Trapani, la greca Drepanon, le Egadi care a Virgilio, la tonnara di Pizzolungo (dove la mafia voleva uccidere il giudice Carlo Palermo e invece massacrò una madre con le sue due bimbe gemelle), Monte Cofano e le Grotte Mangiapane, e infine il Golfo di San Vito. Tutto si effonde sotto di lui nell'incrocio del Tirreno e del Mediterraneo. (io mi fermo qui)

Giuseppe Scuderi mattiniero | 19/03/2008 ore 08:17:44

 

Luigi, l'ho già scritto, non so scrivere ma so leggere. Ti offro la mia esperienza di lettore, la mia critica, positiva e/o negativa. La tua è una idea bella, cerca di portarla "in porto". Io ti aiuto da lettore. E' un vantaggio avere il giudizio del lettore prima ancora di pubblicare, no? Padrone di casa permettendo,ovviamente

fara | 18/03/2008 ore 22:36:43 | @

 

Se la "location" è Erice ci sto. È uno dei luoghi che più mi ispira al mondo, potrebbe forse sollecitare la mia poverissima fantasia...

mariquilla | 18/03/2008 ore 22:32:28 | @

 

Mi piacerebbe partecipare e provare ma sinceramente non so che tipo di ragno caverei dal buco.Il mio silenzio è dovuto a questa perplessità, non nei confronti dell'idea che è coinvolgente, ma delle mie capacità. Devo capire meglio..male che vada potrei fare morire il mio personaggio...

mingo | 18/03/2008 ore 21:13:24 | @

 

Vi dò un luogo, ottimo per qualunque immaginario: Erice. E se volete dentro le sue millenarie mura potrò parlarvi di chiese, palazzi, strade, vicoli, amori, lutti, trame. C'è spazio per tutto

Giuseppe Scuderi | 18/03/2008 ore 21:11:56

 

L'idea di Luigi è bella. Io sono più a mio agio a cantare che a scrivere ma posso tentare...

antonia | 18/03/2008 ore 20:13:50 | @

 

Grazie marco, me ne sono accorta solo dopo di aver inserito il commento :).
Maramaus, non avevo intenzione di evocare quei giorni amari. Non ce n'è bisogno. Sono dentro tutti noi, anche in chi, come me, allora era troppo piccolo per capire :)

lasirenetta | 18/03/2008 ore 19:06:00

 

La mia era una proposta che partiva dal fatto che avevo una trama bella e pronta.
Però capisco che è parecchio complicato lavorare sull'idea che avevo prospettato. Ed allora, considerato che forse la soluzione migliore è dare la giusta autonomia a chiunque voglia aggregarsi all'esperimento di scrittura, potremmo ipotizzare di ripercorrere quel filone già sfruttato che si basa sulla narrazione di diffrenti storie accomunate da un file rouge che ad un certo punto le unirà in un destino comune.
Si accettano proposte e suggerimenti per sviluppare l'intreccio, almeno su grandi linee per adesso (anche da parte di chi non vuole scrivere, ma che può avere una buona idea, no?). Onde dare maggiore facilità di esposizione penso sia meglio mantenere i luoghi della narrazione in Italia. In quale periodo? Unica regione?
Per il momento mi sembra di avere capito che siamo in quattro ovvero oltre me, Daniela, Elena e Gianni (rigorosamente in ordine alfabetico). Mi piacerebbe molto che Roberto desse la propria disponibilità alla supervisione (quasi quasi non oso chiedere questo, figuriamoci di più, specie adesso che è in vacanza).
Gianni secondo me dovresti provare a scrivere anche tu e poi se l'esperimento riesce si può ipotizzare un'eventuale illustrazione.
Attendo fiducioso.
L.
P.S.: tutti gli amici blogger che non vogliono partecipare hanno comunque maniera di dare il loro contributo, Marco in testa con la sua maestria di webmaster.

Luigi | 18/03/2008 ore 17:50:56 | @

 

non ho alcuna esperienza di scrittura fatta eccezione per i temi di scolastica memoria... non so come coinvolgermi...cmq seguo l'evolversi della cosa e ribadisco quanto detto nel mio precedente post.

@Sirenetta: disabilitati tag html e ripristinato a capo...

@maramaus: Sirenetta con quel <br> voleva solamente andare a capo....

marco | 18/03/2008 ore 16:44:00

 

Scusa Sirenetta, perché evochi le br? Per ricordare Moro, così, a muzzo?
Se fate l'esperimento letterario senza di me, mi limiterò ad illustrarlo... Meglio di niente.
Non ho sentito il parere di Petulia, di Carmela, di Dario, di Marco, di Mingo, di Mariquilla, di Lorenza...

maramaus | 18/03/2008 ore 16:37:52 | @

 

Abbiamo capito.
Ci vediamo dopo Pasqua.
per Luigi: Se qualcuno comincia a scrirvere liberamente senza schemi e gli altri aggiungono di volta in volta, alla spicciolata?

maramaus | 18/03/2008 ore 16:20:17 | @

 

Amici miei, io a scuola avevo 4 in musica e 8 in italiano: dato che nella vita poi ho fatto la musicista, forse è meglio che partecipi al vostro progetto mettendoci una colonna sonora...no?

antonia | 18/03/2008 ore 14:07:29 | @

 

Anch'io mi limiterò a leggerVi. Aspetto.

Nina | 18/03/2008 ore 14:06:13 | @

 

scusatemi, ma per quel che mi riguarda mi tiro fuori dall'esperimento: mi sento molto poco scrittrice, e, al momento, anche meno creativa ...<br>
ma vi leggerò molto volentieri!

lasirenetta | 18/03/2008 ore 12:51:27 | @

 

...a Berlino le cose si fanno con i soldi dell'emergenza rifiuti in Campania :-((((
Lodi al merito tedesco e rammarichi per il "genio" napoletano...
Io faccio la mia parte e realizzo un'apposita sezione con strumenti adatti di scri.coll. (scrittura collaborativa)....sempre dopo l'imprimatur di RA.

marco | 18/03/2008 ore 09:04:01

 

Spero di non essere molto in ritardo per gli auguri alla tua nuova "casa" R.A.
Tornato a Palermo gli darò, ovviamente, un'occhiata più approfondita. Intanto mi faceva molto piacere lasciarti un saluto da Berlino (luogo che sa meravigliosamente risorgere dalle proprie ceneri). Se in Italia riuscissimo a realizzare soltanto 1/10 delle opere e delle strutture che hanno recentemente realizzato (e stanno tutt'oggi realizzando) a Berlino ... saremmo a posto! Ed inceve da noi il danaro pubblico (le nostre tasse) se le pappano tutte. Votate gente, votate!!! ;-)

Rino Porrovecchio | 18/03/2008 ore 00:44:35 | @

 

Forse serve un regolamento più semplice...

maramaus | 17/03/2008 ore 20:35:07 | @

 

Luigi, "datosi che" io scrivo come un carabiniere posso fare la parte del lettore attento?

fara | 17/03/2008 ore 20:24:41 | @

 

Avete la mia approvazione, ma sono in vacanza. Siete in autogestione.

RA | 17/03/2008 ore 19:14:46

 

L'idea è quella che state per leggere, ma è solo un'idea e tale resterà senza l'approvazione vostra e - soprattutto - del padrone di casa.
Date per scontato l'esistenza della trama, lo sviluppo dei capitoli ed un numero limitato di personaggi da assegnare sino ad esaurimento.
Ciascuno dei partecipanti sviluppa una parte di propria competenza, incominciando a definire la scheda del proprio personaggio nell'ambito della trama.
Successivamente ciascuno viene in possesso delle schede di ogni personaggio.
A quel punto si incomincia lo sviluppo dei capitoli, con il coinvolgimento - per ciascun capitolo - rispettivamente e, di volta in volta esclusivamente, di coloro che hanno adottato un personaggio.
Personalmente potrei dare una mano per la trama, per la stesura dei riassunti dei capitoli e naturalmente per l'interpretazione del mio personaggio.
Serve una regia.
Questa è l'idea, ma tra il dire e il fare...

Luigi | 17/03/2008 ore 17:50:55 | @

 

Luigi, esperimento diverso in che senso?

antonia | 17/03/2008 ore 17:35:35 | @

 

Molto volentieri mi associo alla proposta di scrittura collettiva anche perchè è un esperimento cui non ho mai partecipato.
Elena P.

EP | 17/03/2008 ore 17:30:09

 

Io già l'avevo detto a Luigi...quando si tratta di scrivere io ci sto!

Daniela V. | 17/03/2008 ore 17:14:16 | @

 

Volentieri. Cosa ne pensa il padrone di casa?

maramaus | 17/03/2008 ore 16:53:21 | @

 

Vorrei chiedervi se ritenete possibile - e se vi va - un esperimento di scrittura creativa collettiva (diverso da quello effettuato sul blog di Roberto al tempo della duepunti edizioni).

Luigi | 17/03/2008 ore 15:57:59 | @

 

In attesa delle elezioni qui a Milano anche la natura si ribella alla melassa mediatica: ieri sera una tempesta tropicale ha devastato i primi germogli della primavera e chicchi di grandine grossi più di nocciole hanno rivestito le strade. Ma, dato che comunque primavera è, vi auguro un buon inizio di settimana con una poesia di Octavio Paz. Saluti milanesi. Elena P. Destino del poeta Parole? Si, di aria e nell'aria perdute. Tu lascia che mi perda tra parole, lasciami essere aria su labbra, un soffio vagabondo senza sagoma, breve aroma che l'aria fa svenire. Anche la luce in se stessa si perde.

EP | 17/03/2008 ore 14:47:04

 

grazie a tutti voi. carmela

cz | 17/03/2008 ore 09:33:12 | @

 

Il Cavalier Tromboni ha più capelli di Weltroni. Il Cavalier Tromboni ha più soldi di Weltroni. Il Cavalier Tromboni ha più elettori di Weltroni. Capelli e soldi non sempre sono farina del suo sacco.

maramaus | 17/03/2008 ore 08:29:40 | @

 

Il Cavalier Tromboni si può permettere tutte le sconcezze possibili perché a lui perdonano tutto. Non come in Francia, dove il povero Sarkò non è libero di vivere allegramente una seconda pubertà...

maramaus | 17/03/2008 ore 08:26:38 | @

 

Il Cavalier Tromboni sta facendo una campagna elettorale simile (praticamente identica) ad una piece d'avanspettacolo. Sesso, insulti, pernacche e soubrette. Weltroni la mette sulla totale non violenza. Non pensate anche voi che agli italiani sia più gradito Macario (rispetto a Gandhi)?

maramaus | 17/03/2008 ore 08:22:36 | @

 

Il Cavalier Tromboni ci apre gli occhi e ci mette in guardia paventando "brogli elettorali". Excusatio non petita, accusatio manifesta.

maramaus | 17/03/2008 ore 08:14:34 | @

 

Eppure sai, conigli no, ma ratti in quella zona ce n'erano un bel po'...
senza essere architetto anche io avrei pensato a una destinazione di quel tipo....che possiamo fare, Giuseppe? Io il con(s)iglio lo vorrei da te...

Daniela V. | 17/03/2008 ore 03:07:10 | @

 

Caro Roberto, grazie. Mi scuso di aver scritto "murararia" e "acetto". Però prima di premere "inserisci commento" sono riuscito almeno a correggere in "consigli" la parola "conigli". Questi non li avrei accettati

Giuseppe | 16/03/2008 ore 21:35:58

 

L'idea di Giuseppe mi pare molto bella, e dunque irrealizzabile a Palermo, e dunque degna di essere appoggiata.

RA | 16/03/2008 ore 21:31:15

 

Cari tutti, la decisione della Curia di mettere in vendita la cosiddetta "Area Quaroni" merita un attimo di attenzione. In primis per il ricordo della pasticceria Rageth & Koch che vi aveva sede, e che rifornì la mia infanzia di paste e gelati. Secondo perchè è una occasione insperabilmente positiva. Vado veloce. Lì avrebbe dovuto sorgere un edificio di proprietà ecclesiastica, che il tanto tempo trascorso rende oggi inattuale non nel progetto (del defunto architetto Ludovico Quaroni) quanto nella destinazione d'uso (uffici della Curia et similia). Il vuoto ha ormai assunto un suo significato, chiunque sia "davvero" architetto sa che parlare di ripristino della "cortina murararia" della Via Maqueda sarebbe da imbecilli (guardatevi attorno, quello è l'ambito dello sventramento novecentesco di Via Napoli e Via Bari), e quindi l'unica scelta valida è quella della "organizzazione" di questo varco per il mercato di Sant'Agostino e del Capo, con un bellissimo "cannocchiale" ortogonale alla Via Maqueda, sino al Piano del Monte di Pietà. E quindi verde, aiuole, spazio. Volendo pure qualche posto auto interrato (grazie alla pendenza del limitrofo "Piano di Sant'Onofrio"). Proverò a coinvolgere associazioni e autorità per questa idea. Acetto consigli e proposte.

Giuseppe Scuderi architetto camurriosu | 16/03/2008 ore 21:21:16

 

No, Fara, no. Non puoi dire che Giorg Cluni assomiglia a Casini...

Daniela V. | 16/03/2008 ore 18:52:14 | @

 

Brutta notizia: Il salone dei libro di Parigi sgomberato per allarme bomba. Infatti era stata segnalata la presenza di un ordigno per protestare contro la presenza degli scrittori israeliani. Fortunatamente, solo un falso allarme, ma la brutta notizia resta. Insomma, la stessa stronzata di poco tempo fa qui in Italia. Purtroppo stiamo avanzando enormemente nel campo della comunicazione globale, nella possibilità di diffondere notizie, idee, ma se la cultura continua a restare indietro ( e come cultura intendo non solo la conoscenza ma anche la tolleranza, l'apertura mentale, lo spirito critico) allora la vedo brutta

antonia | 16/03/2008 ore 18:36:07 | @

 

Per Antonia. Ecco l'ultima perla del cavaliere: Dal Corriere.it Como, show del Cavaliere: «Nessuna soubrette in lista, con loro facciamo altro». Poi l'appello ai «difensori della libertà» a presidiare i seggi elettorali. Caso mai qualcuno nutrisse ancora qualche dubbio

fara | 16/03/2008 ore 17:35:27 | @

 

Quanto mi piacerebbe festeggiare il mio genetliaco con la musica dei REM! A fine giugno a Milano torna il Boss... Troppe tentazioni.

maramaus | 16/03/2008 ore 17:13:38 | @

 

Per maramaus e tutti i fans dei R.E.M. come noi: i R.E.M. saranno a Umbria Jazz quest'anno, a Luglio, a Perugia. Data ancora da definire.

antonia | 16/03/2008 ore 16:55:44 | @

 

Temo che RA abbia lo stesso pessimo rapporto che ho io con la mia immagine fotografata. Però nel suo caso devo dire che non ne ha motivo. E' spudoratamente fotogenico, nel senso che "comunica" anche attraverso l'immagine di sè. Cavallo, no, non direi, e nenche Clunei. Piuttosto un giovane ben invecchiato con lo sguardo che punge e che ha "du mal" a fare uscire un sorriso in più. E mi ricorda, lui scrittore fra i preferiti, Danilo Rea, pianista fra i preferiti

antonia | 16/03/2008 ore 16:38:10 | @

 

Ma i cavalli sono belli e nobili mentre Clunei somiglia a Casini o viceversa. RA, a chi preferisci somigliare?

fara | 16/03/2008 ore 16:14:50 | @

 

Hai ragione Sirenetta.
Avevo già rimosso le mie poche nozioni di HTML...

mariquilla | 16/03/2008 ore 16:09:56 | @

 

RA: :D ma io cavallo mai ti vidi!!!
mariquilla, per i capoversi, finchè marco non ti aiuta con le sue arti magiche, ti svelo un segreto: scrivi < br > senza gli spazi interni quando vuoi andare a capo!

lasirenetta | 16/03/2008 ore 15:47:59 | @

 

Cara Sirenetta, dice una mia amica che io nelle foto non conosco mezze misure: o Giorg Clunei, o cavallo. Molto più spesso la seconda, devo ammettere.

RA | 16/03/2008 ore 14:29:15

 

O forse questa dichiarazione denota il fatto che Berlusconi comincia a pensare che forse può perdere? E in questo caso sarebbe solo a causa dei brogli, naturalmente.

antonia | 16/03/2008 ore 14:12:08 | @

 

Marco, i capoversiiii!!! :-)

mariquilla | 16/03/2008 ore 14:11:24 | @

 

Berlusconi lancia dinuovo l'"allarme brogli" per le prossime elezioni. Invita le persone che "difendono la libertà" ad andare a fronteggiare i rappresentanti di lista delle sinistre per controllare e sorvegliare. Dichiara anche,a proposito della presenza di soubrettes nella lista, che "con le soubrettes si devono fare altre cose". Quest'individuo diventa,almeno per me, sempre più una "palla di pelo di gatto" (per usare l'espressione di RA qualche penultim'ora fa) che non scende e non sale nella gola. Se gli italiani lo voteranno ancora in massa, allora che se lo tengano. Il mio passaporto è sempre rinnovato.

antonia | 16/03/2008 ore 14:08:56 | @

 

Caro Maramaus, tu non hai commesso nessuna gaffe. La colpa è tutta di Mingo che si ostina a non volermi presentare mai nessuno! :-)) Ci siamo salutati alla fine, ma se vogliamo attribuire delle colpe, di sicuro spettano a me, che quanto a "paperinaggine" me la gioco con Daniela. Quindi anche tu hai qualcosa che ti lega a Siviglia (sono sempre più convinta che la teoria dei sei gradi di separazione abbia un solido fondamento...). Ne parliamo quando vuoi.

mariquilla | 16/03/2008 ore 14:08:51 | @

 

In tutto questo, ho commesso un'imperdonabile gaffe : non ho salutato Mariquilla che non ho riconosciuto. O forse, gaffe su gaffe, ci siamo salutati e io non ho capito che fosse lei!!! Volevo chiederle di Siviglia, accidenti! Faccio in tempo? Mi dici di Siviglia? Lì ho mostrato un bel po' di acrilici su tela e sempre da quelle parti ho due amici carissimi...

maramaus | 16/03/2008 ore 13:12:12 | @

 

Daniela, sei trooooopppo simpatica. Grazie per la cronaca e l'abbraccio a Carmela. Sono contenta che la festa sia andata bene, sono contenta di avere voi, nuovi amici di forum. Cercherò di venire presto in Sicilia per incontrarvi.

antonia | 16/03/2008 ore 13:06:09 | @

 

Min..., mi scordai Mingo, e Cetta. Chiedo venia. Ma è come quando si enumerano i sette nani (senza alcun riferimento alle altezze dei coinvolti): uno manca sempre. Vabbè, mi sono giocata la collaborazione ai quattrofissa...

Daniela V. | 16/03/2008 ore 11:49:55 | @

 

Concordo in pieno con la penultim'ora di RA tranne in una cosa: gli italiani, e noi meridionali in particolare, non cerchiamo un lavoro ma "il posto". Sono due cose diverse. Una gentile signora una volta mi rispose che votava l'"onorevole" Caio non perché ne condividesse la linea politica ma perché "m'avi a 'mpustari a me figghiu", dove e come non importava.

fara | 16/03/2008 ore 11:20:30 | @

 

Cronaca di una blog-festa (Antonia, se dici che io festeggio fai pensare alla gente che io sia una frivola mondana :-) I primi ad arrivare sono Luigi e famiglia e, con un certo scarto io: pur essendo la direttrice artistica dell'evento, come dice cz, sono sempre imbranata come paperino e ho sbagliato a comprare le calze...ma questa è un'altra storia. Io mi accaparro subito due libri di Grossmann e uno della Pimpa per il mio nipotino putativo Jacopo(non Grossman, non esageriamo). Verso le nove spuntano Marco e Giovanna, che in genere sono in ritardo (colpa di Marco), ma oggi sono in anticipo, ché Marco ha la partita di calcetto, Stesso discorso identico per Sergio e Caterina: non è un caso che Sergio e Marco siano fratelli. Alla spicciolata Gianni, Giuseppe, Mariquilla, Fara e il suo condomino Beppe, la Sirenetta e il sirenetto consorte, e tanti altri che non sono bloggers ma amici sì. Arriva anche RA, in un momento di rara confusione canina (care Antonia e Nina e Elena Petulia, la libreria di Carmela è piccola, ma con due cani che si abbaiano e tirano il guinzaglio ancora di più). Si beve, si mangiano due torte alle mele, si chiacchiera amabilmente, Carmela sbaglia i resti alla cassa per l'emozione e uno dei cani butta giù tavolino e patatine. L'abbraccio di Antonia è stato dato, così come la presenza di Nina è stata assicurata in telefonata e dedica. E - udite! udite! - è stata scattata anche qualche foto, a immortalare l'evento. Memorabile resta la dedica di RA a Mariquilla, ma non posso permettermi di rivelarla,ché non sono la diretta interessata. Chissà però se Mariquilla sta già leggendo Cuore di madre e ne sta scoprendo i risvolti tragicomici (della dedica, ma anche del libro).

Daniela V. | 16/03/2008 ore 10:52:47 | @

 

carissima antonia, grazie mille per avermi consolidata nella mia atavica posizione di immotivata ma imperitura sfiducia nel genere umano! :)
p.s.: RA, confermo la notazione di mariquilla: in quest'ultima foto a Ellis Island fai concorrenza a giòrg clùni ;)

lasirenetta | 16/03/2008 ore 08:46:18 | @

 

Cara lasirenetta, E' UNA MONTATURA, of course!

antonia | 15/03/2008 ore 22:52:15 | @

 

Sono andata a rivedere la galleria delle immagini e mi piace di più così un pò più ordinata per temi. Ho notato anche una cosa. Da quel poco che vi conosco leggendovi, devo dire le le foto vi corrispondono. Sarà un caso, ma io sussurro nel microfono, daniela festeggia, elena petulia guarda in alto, Luigi guarda con cipiglio battagliero, ecc. ecc.

antonia | 15/03/2008 ore 22:50:52 | @

 

Ha chiesto di parlare l'assessore Vaccaro. Ne ha facoltà.

RA | 15/03/2008 ore 19:20:54

 

pardon "pazienza"!

fara | 15/03/2008 ore 18:49:06 | @

 

Se avete pasienza andata vedere o meglio sentire questa intervista di un candidato per l'estero. Il signore vive in Australia. http://it.youtube.com/watch?v=zNzDG4JQtRg

fara | 15/03/2008 ore 18:47:37 | @

 

scusatemi...
nell'ultimo aggiornamento avro' fatto un po' di casino....appena posso sistemo, e vi farò anche un regalo :-)

marco | 15/03/2008 ore 17:16:01

 

ma quali conti matematici, a me 'sta storia mi puzza tanto di montatura... sarò esageratamente malpensante? :(

lasirenetta | 15/03/2008 ore 16:43:39 | @

 

Seguendo la logica dell signorina precaria, io ieri sera, invece di andare da Carmela, avrei dovuto passare la serata a bere una bottiglia di vino con il barbone che mi ha abbordato alla Coop...

Daniela V. | 15/03/2008 ore 16:42:52 | @

 

La signorina precaria futura nuora del Silvio ha già cambiato idea ed ha dichiarato di volere ritirare la sua candidatura dalla lista per Alemanno sindaco qui a Roma. Comunque ha ribadito che voterà per il PdL perchè non può che stare dalla parte di chi ha rivolto un cosi bel complimento al suo sorriso. Due considerazioni: 1) Dio li fa e poi li accoppia 2) Maramaus, e se bastasse quindi qualche complimento in più per riequilibrare i conti matematici?

antonia | 15/03/2008 ore 15:54:26 | @

 

ups, ho avuto qualche difficoltà di connessione... confermo che i tag funzionano: scusate per il corto circuito :(

lasirenetta | 15/03/2008 ore 14:44:17 | @

 

Ehi, avete notato? sono riuscita ad andare a capo... volete svelato l'arcano? adesso la finestra dei commenti accetta i tag html... anzi pare accetti solo il br!

lasirenetta | 15/03/2008 ore 14:39:21 | @

 

Ehi, avete notato? sono riuscita ad andare a capo... volete svelato l'arcano? adesso la finestra dei commenti accetta i tag html... ebbravo Marco !

lasirenetta | 15/03/2008 ore 14:37:46 | @

 

No RA, quella mano non si limita a reggere il mento, ma nasconde le labbra, ombreggiate da un tentativo di sorriso lasciando agli occhi tutto il carico dell'espressione del viso. E così il "solito stronzo" non traspare... o davvero non c'è (ancora) ;).
p.s.: ma avete notato che somiglia tantissimo alla foto della Borsellino nei manifesti elettorali? :)

lasirenetta | 15/03/2008 ore 14:35:12 | @

 

No Dario, non si estinguono. Non sperarci. Sempre Darwin docendo, hanno dalla loro l'essere moltitudine. Gli gnu sono numericamente molti ma molti di più dei leoni ma a rischio d'estinzione sono proprio i leoni.

fara | 15/03/2008 ore 11:01:22 | @

 

Quanto all'ultima penultim'ora...be', RA, o scegli le foto migliori o sei mooolto fotogenico. Prendine atto. :-)

mariquilla | 15/03/2008 ore 10:06:35 | @

 

Antonia, hai dipinto un quadro perfetto della nostra realtà. Ieri, parlando con una mia amica, riflettevo sul fatto che nel microcosmo delle nostre frequentazioni, ci illudiamo addirittura di essere maggioranza. Poi, nel momento in cui ci confrontiamo con la vita quotidiana, non possiamo che cadere in uno stato di profonda prostrazione. Mi appello anch'io alla reintroduzione del capoverso! Spero davvero che la serata di ieri oltre che piacevole, sia stata di aiuto a Carmela. Ricordo che sono rimaste un bel po' di bottiglie di vinello. Sfruttiamole per un prossimo blog-incontro. :-)

mariquilla | 15/03/2008 ore 10:01:45 | @

 

Resta la remota speranza che a forza di non mettere il casco prima o poi si estinguano. Darwin docet.

dario | 15/03/2008 ore 09:56:54 | @

 

Gianni, sposo la tua tesi. Ricordo a tutti che è stata anche la consapevolezza di cui parla Gianni ad armare le Brigate Rosse alla fine degli anni '70. Non escludo che l'Italia possa - inconsapevolmente - trovarsi molto vicina al ritorno di questo periodo storico. Forse non sarà più la classe operaia a fornire le maestranze, ma chissà che... L. P.S.: Marco per favore, si può ripristinare la messa a capo? Leggere tutto-di-filato-senza-andare-a-capo non è la stessa cosa, penso.

Luigi | 15/03/2008 ore 09:28:04 | @

 

Mi ripeto: inutile preoccuparsi di cambiare i numeri. Non cambiano. Noi abbiamo una vocazione umanistica e snobbiamo la matematica... Cronaca del disastro aritmetico. Se la controparte non mette il casco e non vota sinistra, noi che facciamo, la osserviamo impotenti? E' proprio quello che facciamo. Poi, ognuno di noi conduce una vita esemplare: esportabile, da imitare. Ma non la importa nessuno, non la mutua nessuno. Le nostre parole, belle e piene di buon senso, si perdono in questa sostenibile leggerezza autistica. Che non vorrei perdere mai.

maramaus | 15/03/2008 ore 09:03:21 | @

 

Parafrasando il libro di RA mi verrebbe da dire " Notizie di un disastro". Maramaus, questa "plebaglia" non può entrare nella nostra orbita semplicemente perchè in essa dovrebbero pensare, ragionare, criticare, lottare, sbattere la testa, credere in valori meno fittizi e loro non vogliono o possono farlo. Qui in Italia quello che manca è una cultura media di buon livello. L'informazione, quella vera, non arriva per via diretta alla stragrande maggioranza della gente. Bisogna andarla a cercare e solo pochi, purtroppo, lo fanno. In effetti quando sono tornata dall'estero ho notato subito questo livello culturale basso qui. Parlavo con la gente e vedevo grattacieli di sentito dire e di luoghi comuni, nessuno in grado di darti una risposta compiuta su qualcosa. La cultura non è un valore qui, è una cosa noiosa per persone altrettanto noiose. E non parlo solo di libri o di musica. Andare in giro con il casco o la cintura di sicurezza allacciati "non fa figo" è una roba da nonni, da stranieri bacchetoni o da gente poco allegra che si pone il problema di cosa potrebbe succedere in caso di caduta o impatto. Meglio preoccuparsi del fatto che il casco rovina la pettinatura o che la cintura stroppiccia la camicina nuova D&G o presunta tale.

antonia | 15/03/2008 ore 08:51:00 | @

 

Ho promesso a Nina una blogcronaca. Posso produrmi più tardi, sindaco?

Daniela V. | 15/03/2008 ore 08:42:28 | @

 

Hai ragione RA, ho una leggera tendenza all'enfasi, però pensavo fossero più di tre. Per una serata come quella di ieri mi viene in mente un'espressione (senza voler essere blasfemo) che ritengo adatta alle varie blog-cene etc..:Il blog si è fatto carne.

mingo.r | 15/03/2008 ore 08:21:23 | @

 

I precari a Palermo al novanta per cento votano destra e non badano al sottile. Anzi, sono "fradici" (per i forestieri, "fradici": sono in malafede): urlano, minacciano, dicono che non voteranno (ho capito il trucchetto: minacciano di non ri-votare Udc e ForzaSilvio. E' un ricatto, un meschino tentativo di ricatto che abortisce quando a tre giorni dal voto ricevono la solenne promessa che potranno ancora strepitare liberamente con quattro euro in tasca...). La precaria dal sorriso smagliante che si fa stropicciare dal capo è l'aspetto sexy e ammiccante (e per questo italianamente presentabile) di una porcata incommensurabile: il finto precariato, il vero servilismo. Noi (mi ripeto), cosa cavolo possiamo fare per fare entrare nella nostra orbita questa "plebaglia"? Temo nulla. Ma c'è di più: noi, davvero vogliamo che questi loschi individui stiano accanto a noi per un'Italia nuova, sostenibile, addirittura bella? Credo proprio di no. Aritmeticamente abbiamo già perso. Ieri alla festa di Carmela ho chiesto retoricamente ad un noto esponente della sinistra (che un tempo era antagonista) se possiamo fare qualcosa per evitare una disfatta quasi certa. Retoricamente è giunto un bel no, senza il "quasi".

maraamus | 15/03/2008 ore 07:59:07 | @

 

Apprendo che la ragazza precaria futura nuora del signor B non era una semplice simpatizzante, ma proprio un'attivista di partito. E' quella che gli inglesi chiamano serendipity, ossia quando certe volte si va in cerca di una cosa e se ne scopre un'altra ancora più interessante. Per esempio: il valore che ha un certo tipo di informazione televisiva.

RA | 15/03/2008 ore 07:35:58

 

Infinite? Tre!

RA | 15/03/2008 ore 05:58:18

 

Siamo stati tutti alla festa da Carmela.Piacevole serata di allegria (composta) e conviviale solidarietà (si fa quel che si può).Ottima l'organizzazione dell'Assessora Daniela (in elegante veste similare a quella della foto), ormai ben rodata per questo tipo di eventi.Smagliante la padrona di casa nonostante la lunga giornata.RA costretto a infinite dediche.Io personalmente sono molto contento di avere conosciuto Fara, Gianni e Giuseppe.Con Luigi ci siamo mancati per pochi secondi.Alla prossima e auguri a Carmela.

mingo | 14/03/2008 ore 23:57:10 | @

 

Penultim'ora. La foto è bellissima, RA è spaventosamente fotogenico. Ha fatto bene il fotografo a scegliere quella posa. Lo sguardo buca l'immagine. Ma non mi sembra uno sguardo da "solito stronzo".

antonia | 14/03/2008 ore 23:45:18 | @

 

Spero siate tutti alla festa di Carmela. Qui a Roma piovono notizie da brividi: 1) La ormai famosa precaria di cui si è discusso oggi sarà nelle liste comunali del PdL. Annunciato da Alemanno in persona. 2) Notizia ancora più tragica: sempre alle comunali l'UDC candida l'ex capo dei vigili urbani, quello che fu rimosso in quattr'e quattr'otto da Veltroni perchè aveva parcheggiato in centro in un posto riservato utilizzando un permesso per invalidi smarrito da una signora che ne aveva regolarmente denunciato la perdita. Quasi surreale.

antonia | 14/03/2008 ore 23:40:39 | @

 

Ultimo penultim'ora.Quando leggo delle promesse elettorali (purtroppo bipartizan) tipo "la politica del fare" mi vengono i brividi.Penso che l'assoluto immobilismo di tante amministrazioni sia stata una vera manna dal cielo.Una politica del fare avrebbe prodotto danni inenarrabili.L'unica politica del fare che Palermo ricordi (a parte un po' di Primavera) è nota come "il sacco di Palermo". Quindi gente, non fate, meditate che è meglio.

mingo | 14/03/2008 ore 20:08:06 | @

 

Mingo, il fatto è che essere schiavo è molto più comodo. Essere liberi o, quanto meno, cercare di esserlo richiede uno sforzo costante che non tutti hanno voglia di affrontare.

mariquilla | 14/03/2008 ore 19:58:02 | @

 

Però Antonia non credo che Maramaus abbia tutti i torti.Forse un pò di responsabilità ce l'abbiamo perchè - non so come,quando e perchè - ma un certo distacco con quelli che dovrebbero essere dalla loro e nostra parte e non da quella dei loro carnefici si è creato.Detto questo nessun pietismo.Ho superato da tempo la voglia di cercare una spiegazione logica alle cose.La disoccupazione,le televisioni,i cervelli in stand by.Basta.Chiunque, qui ed ora ha la possibilità di capire e di scegliere se essere ancora schiavo o meno.E moli hanno scelto. Li immagino in questo momento nelle segreterie politiche in attesa di essere ricevuti, con la schiena curva, i capponi in una mano e il cappello nell'altra, come Renzo Tramaglino dall'Azzeccagarbugli.

mingo | 14/03/2008 ore 19:42:10 | @

 

Ooops, nel post precedente mi sono firmata al maschile!

antonia | 14/03/2008 ore 17:26:18 | @

 

E sono d'accordo con RA: no mercy per quelli che scelgono di essere schiavi pur avendo la possibilità di non esserlo o che decidono di surgelare il proprio cervello.

antonio | 14/03/2008 ore 17:23:16 | @

 

Promessa dell'uovo o, penso, ancor di più sogno dell'uovo. Perchè la grande forza "del Silvio" è quella di avere ben bene cucinato i cervelli in questi anni con le sue televisioni, con i tagli di fondi alla cultura, alla ricerca, con l'avere trasformato la TV di stato, che avrebbe dovuto garantire un minimo di cultura accessibile a tutti, in un clone delle sue reti televisive. Filosofia del denaro, dell'apparire, del Billionaire, delle veline, della Costa Smeralda, della "farfanteria", dei corpi e visi plastificati, delle modelle e di D&G, della furberia (non furbizia)e dell'arroganza. C'è chi vende sogni che sono delle macchine usate che non funzionano e chi vende sogni che sono parole, immagini, suoni, pane per l'anima. I loro sogni, maramaus, scoppieranno come delle bolle di sapone e dentro non ci sarà niente, i nostri saranno sempre là ad accompagnarci, ad accomunarci. Non abbiamo sbagliato niente, anzi, abbiamo scelto il lato giusto su cui camminare, anche se non è il più facile.

antonia | 14/03/2008 ore 17:17:20 | @

 

Devi essere comprensiva con me, Elena

RA | 14/03/2008 ore 17:05:25

 

Perdonatemi, dimenticavo: il mio mestiere. Si chiama Relazioni pubbliche. Che significa flirtare con le aziende e con i giornalisti. Giusto per capirci.

elena | 14/03/2008 ore 15:46:47 | @

 

Eccomi anch'io, tra gli amici. Sgranatissima. Ma giuro, non ne ho di foto diverse. E' un piacere conoscervi anche in foto. E godiamoci, tutti quanti, il fatto che oggi è venerdì (e domani sabato).

elena | 14/03/2008 ore 15:38:51 | @

 

Nerodavolamaus, bevevo un vinello bianco e fresco (era luglio). E brindavo all'obiettivo e a chi, da allora in poi, avrebbe guardato quella foto. Sindaco RA, nell'apprendere che sono l'assessore alla cultura, da queste parti, confermo quello che ha detto Carmela e vi aspetto al vero "grande evento" (Giuseppe, quelli di piazza Croci possono andarsi ad ammucciare) della stagione. Infine, per quanto riguarda l'argomento precarietà, vi rimando al blog di un mio caro amico, che purtroppamente non può sposarsi Piersilvio: terradellematitespezzate.splinder.com. Il post si intitola Proposta di lavoro (?) ed è molto istruttivo.

Daniela V. | 14/03/2008 ore 14:57:57 | @

 

Ma vuo mettere la comodità di imballare ortaggi perfettamente cubici? :-) Elena

EP | 14/03/2008 ore 13:47:56

 

la festa è stasera dopocena, alle 21.00. vi aspetto numerosi, via villareale 53 nei pressi di piazzetta bagnasco. liberamente libri. carm

cz | 14/03/2008 ore 13:03:16 | @

 

Dal sito di Repubblica, e persino su Repubblica cartacea di oggi: "Scoperto il gene che dà la forma al pomodoro. In uno studio Usa individuata la componente che determina la morfologia dell'ortaggio. Prossime ricerche su zucca, cetrioli e peperoni" Giuro. Mi sento più sollevato.

RA | 14/03/2008 ore 12:35:09

 

Il fatto è che nel dilemma fra uovo oggi e gallina domani, questi giovani hanno scelto. Scelgono l'uovo. Anzi: la promessa dell'uovo. Esiste una espressione antipatica: plebaglia. Io, che non devo rispondere a nessun elettore, ho ripreso a usarla. Per i servi che scelgono la servitù, nessuna falsa misericordia.

RA | 14/03/2008 ore 12:30:28

 

Curiosità irrefrenabile: Daniela, cosa bevi (nella foto della gallery)?

nerodavolamaus | 14/03/2008 ore 12:06:05 | @

 

Pressato dai giornalai Silvio Berlusconi ha dichiarato: “la sinistra si occupa di queste faccende per nascondere il confronto sui problemi reali del Paese. Comunque non si può certo dire a me di avere trascurato il problema dei giovani precari. E, relativamente a ieri (giorno del confronto con la precaria) con quella ragazza si stava solo scherzando e lei era venuta accompagnata dal fidanzato”. Ecco, questo fatto del fidanzato presente non mi concede pace. Non so se avete visto in tv: dopo la domanda della precaria (ovvero come può fare una precaria a vivere con un basso reddito), a Berlusconi si illumina il viso mentre mette su lo sguardo e quella smorfia sorridente di quando sta per raccontare una barzelletta. Propone quindi alla ragazza di risolvere i propri problemi facendo un buon matrimonio (tipo suo figlio o chiunque sia miliardario). E tutto questo consapevole della presenza del fidanzato. Alias: io, il mio sorriso ed i miei soldi siamo irresistibili e tu, le donne e la tua precarietà siete zero. Voi donne dipendete solo dagli uomini e non da tutti perché non solo voi donne, ma la maggior parte degli uomini con cui stupidamente e, perdendo tempo, vi gingillate (come un fidanzato presente alla scena che non conta e, in quanto zero, deve solo silenziosamente subire) dipendono comunque da noi (pochi, ricchi e irresistibili). Eppure c’è una gran quantità di donne che continua a ufficializzare il proprio ammiccante sostegno a questa marmaglia. Non amo queste donne. Non amo quelli che si vendono, anche se sono uomini. Non so voi, ma io certe volte ho voglia di scomparire.

Luigi | 14/03/2008 ore 11:48:01 | @

 

Infatti, RA. Noi saremmo la sinistra, la borghesia illuminata. Gli intellettuali, gli artisti, le persone sensibili, e chi più ne ha... E quelli che fanno fatica (ma davvero, senza ipocrisie) che non riescono a mettere assieme il pane con il companatico si affidano al deux ex machina (pur avendolo già provato e sperimentato senza esiti particolarmente brillanti).E' così, se ci pare: è un gap culturale e politico (direi anche antropologico)incolmabile. Abbiamo qualche reponsabilità? Lo abbiamo creato inconsapevolmente noi, post-comunisti e gente inguaribilmente di sinistra (ci metto dentro anche i radical-chic) questo divario, questa distanza incolmabile con i poveracci (alcuni o molti dei quali fracchierei molto volentieri) che votano destra e si sbronzano di cazzate televisive? Per i forestieri: "fracchierei" (prenderei a botte).

maramaus | 14/03/2008 ore 11:41:46 | @

 

L'atteggiamento della ragazza precaria sedotta da B. è illuminante. A preoccuparsi del destino dei servi, a quanto pare, siamo rimasti solo noi: che dovremmo essere i padroni.

RA | 14/03/2008 ore 11:29:39

 

Ok, riponiamo tutte le nostre speranze di riscatto nelle precarie bruttine e incazzate (però se poi votano Turigliatto?). A proposito di precari: tutti, quasi tutti (quelli che io conosco e che serenamente disprezzo)voteranno Lombardo e Berlusconi. Non è meglio se parliamo di Jane Fonda? (Per capire questa serve la rilettura dei post precedenti: quelli di Antonia e i miei).

maramaus | 14/03/2008 ore 11:29:04 | @

 

La sbeffeggiata in questione è una bella signorina laureanda in Scienza delle comunicazioni. Faccio la palermitana, per una volta, e "penso il male". Promesso posticino in Mediaset, Grande Fratello, comparsate in programmi domenicali...?

antonia | 14/03/2008 ore 11:17:45 | @

 

La precaria sbeffeggiata dal cavaliere ha fatto sapere che voterà il carnefice. Si è già fidanzata con Piersilvio?

maramaus | 14/03/2008 ore 10:52:07 | @

 

Non ho parole per commentare quest'altro "big event" (termine che ho sentito usare più volte ad un assessore regionale in carica). Mostre: esposto a Caltagirone letto regale. Era stato realizzato per il re Ferdinando IV di Borbone (ANSA) - CALTAGIRONE (CATANIA), 13 MAR - Esposto a Caltagirone un letto fatto realizzare appositamente per il re Ferdinando IV di Borbone.Il pubblico potra' vederlo, da domani pomeriggio, al 'Museo delle ville storiche', nell'ambito della mostra 'Il letto di Ferdinando di Borbone, lusso e politica agli inizi del XIX secolo'. Si tratta di un manufatto prezioso, espressione di una tradizione millenaria nell'arte delle stoffe e del ricamo. In esposizione anche i costumi della collezione Piraino. Un solo commento: un piccolo errore dislessico e il nobile cimelio si trasforma da LETTO REGALE in un RETTO LEGALE

Giuseppe l'indocile | 14/03/2008 ore 10:50:16

 

Cerco un/a volontario/a per portare a Carmela stasera un abbraccio vero ed un "in bocca al lupo" a voce da parte mia.Chi si offre? So che non posso chiedervi una diretta dell'evento, ma almeno poi racconterete qualcosa a me ed agli altri amici lontani? Della blog cena e dell'invito da Luigi non ne abbiamo saputo più nulla.Penso sarebbe bello mettere una foto nella sezione immagini.

antonia | 14/03/2008 ore 10:24:28 | @

 

Ripeti le modalità, Carmela, per gli anziani e i meno svegli come me. Alle 21? Dopo cena?

RA | 14/03/2008 ore 09:57:10

 

la festa è confermata. vi aspetto carmela

cz | 14/03/2008 ore 09:51:11 | @

 

Stasera scrivo una cosa, a proposito delle foto. A proposito di stasera: è confermata la festicciola alla libreria di Carmela? Cosa fa l'assessore alla cultura di questo sito, Daniela?

RA | 14/03/2008 ore 09:40:20

 

non la perderemo, almeno questa cartacea

fara | 14/03/2008 ore 08:42:10 | @

 

Oggi Repubblica è imperdibile.

maramaus | 14/03/2008 ore 08:29:10 | @

 

Anche per oggi buongiorno. Scusate se torno sull'argomento "inaugurazioni", ma su Repubblica di oggi trovate un articolo sulla occupazione di Piazza Croci per il "vodka bar" necessario per la sfarzosa cerimonia. Insisto: per me è una dimostrazione di "controllo del territorio", concetto tanto caro ai gestori dei "mandamenti". Vorrei sapere che ne pensate

Giuseppe Scuderi mattiniero | 14/03/2008 ore 08:20:32

 

Oggi sulla pagina culturale di Repubblica edizione di Palermo, a proposito di facce, campeggiano sornione e sorridenti due bei volti. Appartengono a due miei amici: RA e Marcello Benfante, di cui si annunciano i libri in uscita ormai prossima. Col primo realizzerò una graphic novel epocale. Lui non lo sa, ma io sono un chiaroveggente. Con Marcello stiamo facendone una che non passerà inossrervata: altrimenti perdiamo la faccia...

maramaus | 14/03/2008 ore 08:13:52 | @

 

Ma di che mi meraviglio? Sposare un milionario fa parte del sogno americano, no? C'è una filmografia sterminata sull'argomento. Meglio, se possibile, sposarlo, divorziare e farsi passare gli alimenti."Self made women" che così non rompe le palle al "self made man", fino a quando questo non diventa abbastanza ricco da sposarlo. Hollywood insegna. Buonanotte

fara | 13/03/2008 ore 23:54:50 | @

 

Mi sa che da tavola ci siamo alzati in pochi. A leggere i famosi sondaggi, specie i locali che danno la lega lombardo al 50%, buona parte del popolo sovrano aspetta ancora il dolce e il digestivo

fara | 13/03/2008 ore 23:43:15 | @

 

Cari bloggers, nel dirvi che l'unica cosa che mi è mancata della civiltà nel posto sperduto in cui sono stata in questi giorni siete proprio voi, vi ricordo che domani, alle 21, in via Villareale 53, ci si vede per la festa per Carmela e per la sua libreria. Se portate una bottiglia di vino, l'organizzazione ringrazia. (Ma quanto scrivete? Ci ho messo un sacco per mettermi in pari...)

Daniela V. | 13/03/2008 ore 22:35:56 | @

 

"Come spossare una precaria". Questo, l'ha già fatto Berlusconi.

Ninamaus | 13/03/2008 ore 21:02:37 | @

 

"Come sposare una miliardaria". Domani scrivo la sceneggiatura.

maramaus | 13/03/2008 ore 19:33:34 | @

 

Quando un ex Presidente del Consiglio e ricandidato tale continua a parlare alla nazione come se stesse a parlare con i suoi amici al bar e nessuno riesce a a fargli capire che sarebbe l'ora di smetterla, allora non siamo alla frutta, ma ci siamo già alzati dalla tavola.

antonia | 13/03/2008 ore 19:31:32 | @

 

Cara Antonia mentre tu scrivi "Un operaio di Torino, 39 anni, lavoratore precario di una ditta fornitrice della Thyssen si è suicidato dopo l'ennesimo tentativo fallito di regolarizzazione del suo lavoro", Il futuro "premier" di questo paese di m**** consiglia alle giovani precarie di risolvere il problema sposando un miliardario. Ovviamente si presume che debbano essere non solo giovani ma anche belle. Chissà se il consiglio vale anche per i maschietti.

fara | 13/03/2008 ore 19:23:23 | @

 

Anche se, riflettendo più in generale sul valore, mi trovo a fare un pensiero vagamente nichilista: la maggior parte delle persone non siamo un granché.

mariquilla | 13/03/2008 ore 19:11:10 | @

 

TUTTI i pettegolezzi. Che fastidio quando sbaglio! :-)

mariquilla | 13/03/2008 ore 18:57:53 | @

 

Tutte i pettegolezzi che conosco li apprendo grazie al portale di Libero. Vado a controlare la posta e mi viene detto, per esempio, che «siccome agli uomini piacciono giovani, il "biondo" [a proposito di barbieri...] Santoro scatenato corre appresso a Beatrice Borromeo». Sembra proprio vero che, per una sorta di istinto ancestrale, alla donna venga riconosciuto un valore, solo se giovane e fertile. A meno che non sia Madame Curie...

mariquilla | 13/03/2008 ore 18:56:17 | @

 

RA e MARAMAUS:Almeno il vostro barbiere ha ancora qualcosa da proporvi.Vuol dire che avete ancora una possibilità, una via d'uscita, anche fittizia.Il mio,terminato il lavoro, incrocia il mio sguardo allo specchio e mi dice "servito" con un'espressione tipo "lei lo capisce,più di questo non posso fare..."

mingo | 13/03/2008 ore 18:39:40 | @

 

Le foto, oltre a ricordarci della necessità giornaliera di "metterci la faccia", ci permettono di riconoscerci senza fiori all'occhiello o altri escamotage di questo tipo.

mingo | 13/03/2008 ore 18:29:31 | @

 

Dunque dunque: mancano le facce di: Elena, Elena, Carmela, Daniela, Fara, Lorenza, Dario, Lò, Giovanna, Marco, Valeria (so che ne sto dimenticando una marea)...

maramaus | 13/03/2008 ore 17:55:39 | @

 

Il mio barbiere manco ci prova: lo fulminerei! (Ora che ci penso: un paio d'anni fa mi propose una cosa che non si vede... La misi sul vanitoso spinto. Gli dissi che tutte le mattine me li pittavo di bianco io...)

maramaus | 13/03/2008 ore 17:50:09 | @

 

Sarà giovinezza, Elena, quel fermare le emozioni insieme al tempo? Non ridono più, quei volti, non si muovono più, tutto irrigidito. Della giovinezza è la velocità, la rapidità, la mutevolezza. Milano offre ormai un campionario di manichini davvero impressionante. Senza tempo e quindi fuori, tempo. E RA, da che mondo è mondo i brizzolati hanno un fascino straordinario:-P

elena petulia | 13/03/2008 ore 17:50:08 | @

 

A proposito di società dell'immagine, il mio barbiere ogni volta ci prova. Fa cenno ai miei capelli bianchi e fa: - Dutture quando dice lei, ci metto una cosa che non si vede. Ma se non si vede, a che serve? E se si vede, che vergogna...

RA | 13/03/2008 ore 17:35:54

 

Questa società è ossessionata dalla giovinezza - finta, chirurgica - ritoccata non importa - salvo tenere in scacco esistenziale chi giovane lo è davvero e non riesce a proiettarsi nel futuro non avendo un minimo di certezze economiche. Nè si capisce perchè i giovani dovrebbero desiderare di averlo un futuro e quindi di invecchiare visto che, come dice Antonia, il tempo porta vecchiaia - disvalore - e non maturità. Il conflitto gioventù-vecchiaia è uno dei temi principali della Némirovsky, ve ne scriverò qualcosa. Quel che mi tormenta sono il dolore per le vite quotidianamente spezzate dal lavoro e il senso di impotenza che niente riesce a lenire. Un caro saluto. Elena

EP | 13/03/2008 ore 16:35:09

 

Un operaio di Torino, 39 anni, lavoratore precario di una ditta fornitrice della Thyssen si è suicidato dopo l'ennesimo tentativo fallito di regolarizzazione del suo lavoro. Siamo in un mondo in cui la medicina, la scienza progrediscono e ci fanno arrivare a 80-90 anni come se niente fosse, eppure per la società a 39 anni siamo già troppo vecchi. Ho passato i 50 e faccio molte cose molto meglio di quando ne avevo 25. Eppure questa società della mia esperienza, della mia maturità non se ne fa nulla. Sono troppo vecchia.

antonia | 13/03/2008 ore 14:31:30 | @

 

Maramaus, Hoffman e Williams non sono invecchiati male, sono proprio un pò bruttini. Se poi mi citi la Lange, la Sarandon come donne non belle....non ci siamo. Io parlo proprio di donne non belle, che non ti volteresti a guardarle per la strada e che magari hanno un talento pazzesco che nessuno permette loro di dimostrare. Una volta su una TV americana ho visto un programma spaventoso "The swan" che voleva appunto dimostrare come delle donne comuni-bruttine, un pò sciatte e non proprio giovani potessero diventare dei "cigni". Pazzesco, le ricostruivano sotto i ferri: denti, naso, zigomi,bocca, seno, ecc. Sofferenze postoperatorie pazzesche. Poi le impupavano come delle Barbie e ne uscivano fuori degli esseri finti che avevano come unica differenza l'altezza o il colore dei capelli. Ed i familiari, gli amici, tutti lì, meravigliati, commossi e festanti ad accogliere ancora un altro clone del personaggio da gossip.

antonia | 13/03/2008 ore 12:59:08 | @

 

Attrici non più giovanissime ma ancora estremamente attraenti (sopratutto perché bravissime, sempre più brave) ce ne sono, eccome. (Hoffman e Williams sono invecchiati male). Meryl Streep, Jessica Lange, Susan Sarandon, sono tre esempi facili facili. Sono contrario ai ritocchi e alla chirurgia se non quando questa interviene per sanare gravi problemi fisici e psicologici. Garimberti è una testa finissima, ma lui la faccia, morigeratamente, ce la mette. Chi di voi non lo ha visto piùà volte in tivu? E quando campeggia un po' ironico sui rotocalchi? Io sono perplesso di fronte alla sindrome Greta Garbo, ma questa è un'altra storia. Insomma: mi piacerebbe vedere le facce di tutti e tutte, con o senza rughe. per me è uguale.

maramaus | 13/03/2008 ore 12:22:37 | @

 

RA, c'è silenzio e silenzio. Io non potrei vivere senza questi uccellini che cantano qui fuori e sono le prime voci che sento al mattino. Non potrei vivere senza ascoltare la musica o le idee degli altri o una poesia. O il vento.

antonia | 13/03/2008 ore 11:21:29 | @

 

Sono d'accordo con RA e con mariquilla. Anch'io metto sempre firma e faccia. Purtroppo la società odierna (ma chi ci dice che in effetti non lo fosse anche quella passata?) è molto concentrata sull'aspetto fisico, sull'apparire più che l'essere. Maramaus, le donne da sempre vegono giudicate più spesso per il loro aspetto fisico che per le altre qualità. Ed accettate o rifiutate di conseguenza. Quindi hanno sempre più timore degli uomini a mostrare eventuali rughe ecc. Per te che ami il cinema, domanda: quante attrici bravissime ma non eccessivamente affascinanti (tipo Dustin Hoffman o Robin Williams al femminile)conosci? A volte ho l'impressione che tante attrici con enorme talento siano state messe da parte perchè non sono come Nicole Kidman, che fra l'altro non mi sembra poi così brava. Io non mi mettrei MAI nelle mani di un chirurgo per farmi gonfiare le labbra o correggere il naso ecc ecc. Non so se avete notato, ma in giro ci sono sempre più mostri con le labbra a canotto o con zigomi alla Michael Jackson; facce, anzi, direi, maschere senza personalità. Qui a Roma si vedono tanti "cloni" tutti con lo stesso naso, lo stesso volume di seno, mi fa quasi impressione. D'altra parte siamo in una fase di plastificazione di tutto, dal cibo, ai nostri volti, ai nostri corpi, ai sacchetti di immondizia che ci inseguono come una valanga.

antonia | 13/03/2008 ore 11:16:55 | @

 

RA ha detto bene. Personalmente l'ho fatto perché uso metterci sempre la faccia, nel bene e nel male. Anche su altre pagine web uso sempre la mia foto come avatar. Il nomignolo che "spendo" qua è solo un vezzo. Il mio nome e cognome spuntano ovunque.

mariquilla | 13/03/2008 ore 10:58:43 | @

 

...piuttosto che ragionare sulle facce, ragionerei sull'identità che dipende dal riconoscimento... E' come quando hai fame: molto meglio mangiare che comprare un libro di cucina con immagini di piatti deliziosi...

Tolstoi | 13/03/2008 ore 10:51:31 | @

 

Mi ripeto: abbiamo la faccia tosta... Avete notato che sono in maggioranza maschi quelli che hanno risposto al richiamo narcisista di metterci la faccia?

maramaus | 13/03/2008 ore 10:50:10 | @

 

Ha ragione Galimberti, hai ragione tu, Luigi, ma abbiamo ragione anche noi che c'abbiamo messo la faccia: allo stesso modo in cui mettiamo la firma sotto le cose che scriviamo. Altrimenti, volendo spingere il ragionamento all'estremo, dovremmo andare in giro tutti indossando il burqa.

RA | 13/03/2008 ore 10:37:34

 

Due genitori londinesi decidono di far fare la plastica al volto alla loro figlia down. A proposito scrive Galimberti: "l'immagine del proprio volto è qualcosa che si costruisce attraverso la relazione sociale che accoglie o respinge, ammira o rifiuta. E siccome la nostra identità dipende dal riconoscimento (...) il problema si sposta altrove. Quanto conta nella nostra società l'aspetto fisico, al di là del comportamento, al di là del linguaggio, al di là del sentimento, al di là del pensiero? (...) la nostra attenzione deve spostarsi sulla nostra società che ha fatto della bellezza fisica la prima e a volte l'unica via per accedere all'amicizia, all'amore, talvolta all'ingresso nel lavoro, come se le altre caratteristiche umane fossero inessenziali e in ogni caso secondarie". Su richiesta di Roberto molti di noi hanno messo la propria foto sul blog. Mi chiedo e vi chiedo: perché abbiamo accettato che la nostra immagine fosse pubblica? E quanto la notorietà delle nostre fattezze può - genericamente - incidere nei rapporti interpersonali, così come descritto magnificamente da Galimberti?

Luigi | 13/03/2008 ore 10:09:54 | @

 

Buongiorno (inauguro i post del 13 marzo, rompo il silenzio). [Da leggere con voce tipo cinegiornale istituto luce]. Due inaugurazioni segnano la settimana socio-commerciale palermitana. Giorni fa, in quella parte di città che sino al XVII secolo si chiamava "Cassaro morto" (e che manco oggi sta tanto meglio) ha aperto uno dei più piccoli negozi della città, che vuol vendere solo prodotti di altri commercianti che non pagano il pizzo. Oggi tocca alla più grande boutique di lusso d'Italia, che monopolizza in ogni lato le Piazze Mordini e Crispi (quelle che insieme si definiscono "Piazza Croci"), che per la sua cerimonia occupa l'intera piazza (con deviazione anche del percorso di tre autobus), e il cui prodotto più economico probabilmente costa quanto tutto l'assortimento del negozietto di Corso Vittorio Emanuele. Non posso scrivere quello che penso, rischierei l'arresto per svariati reati di pensieri, parole, opere.

Giuseppe Scuderi | 13/03/2008 ore 09:27:07 | @

 

Ti preoccupi, Antonia? Ma lo sai: io sono un assertore del silenzio.

RA | 12/03/2008 ore 23:24:53

 

Che silenzio!

antonia | 12/03/2008 ore 22:48:01 | @

 

Non mi posso allontanare un attimo che scrivete un sacco e mettete pure le foto...ora non posso leggervi, uso il computer solo per pochi momenti...un saluto dall'Umbria.

Daniela V. | 12/03/2008 ore 15:18:23

 

Bravo Giuseppe, mi hai richiamato alla memoria la favola di Perrault, quella dei ponti sospesi sulla circonvallazione. Mi ricordo che andai alla conferenza stampa e chiesi a Cammarata: ma per vedere almeno i cantieri...? Lui rispose con modestia e sicurezza: entro quest'anno. Era il 2004.

RA | 12/03/2008 ore 14:41:38

 

Uno dei modi per tradurre in spagnolo il detto "de gustibus non est disputandum" è "sobre gustos no hay nada escrito", come dire "non c'è nulla di scritto in materia di gusti" e quindi tutto va bene. Un mio amico architetto preferisce parafrasare il proverbio in questo modo "in materia di gusti, c'è molto scritto e molto poco letto". Volendo così intendere che il gusto va educato. Spesso infatti non siamo in grado di apprezzare certe novità architettoniche (o di altro genere) per mancanza di cultura.

mariquilla | 12/03/2008 ore 14:11:17 | @

 

Praga. Ginger e Fred http://picasaweb.google.com/lh/photo/UniMkqGBwBVz1SffoESbLA

antonia | 12/03/2008 ore 13:22:56 | @

 

Sono andata a fare un giro su Google per vedere qualche immagine e disegno di questo contestato ponte di Calatrava a Venezia. Non mi sembra uno choc, anzi... Non sono assolutamente contraria ad interventi moderni nel contesto delle città d'arte; ricordo le polemiche che ci furono qui a Roma per l'Ara Pacis. Ogni volta che ci passo davanti guardo questo edificio con attenzione, ma non mi disturba affatto; anzi, a volte, la sera al tramonto assume dei colori bellissimi che non stonano affatto con tutto ciò che lo circonda. A Lione c'è un ponte rosso ruggine modernissimo che oscilla quando lo percorri e che unisce le due rive della Saône su cui si affacciano edifici antichi...ma non stona affatto, anzi, è diventato una caratteristica della città, un luogo di riferimento per darsi appuntamento o per indicare un luogo (dopo il ponte che oscilla, a sinistra del ponte che oscilla, ecc). E' quasi diventato "il ponte". A Praga ricordo il famoso edificio soprannominato Ginger e Fred (perchè in effetti sembrava rappresentasse i due danzatori) per cui l'allora presidente Havel ricevette molte critiche. Ma secondo me era bellissimo, sposava la modernità ricordando nello stesso tempo, per esempio, le finestre tipiche delle case praghesi. Anche quello era diventato un punto di riferimento geografico-umano.

antonia | 12/03/2008 ore 13:15:13 | @

 

Se la destra battesse ritirata (ah ah ah) dovremmo costruirle ponti d'oro...

maramaus | 12/03/2008 ore 11:09:18 | @

 

A Palermo i ponti (pedonali, sulla fallimentare rotonda di Via Leonardo da Vinci, spropositatamente lussuosi) doveva farli l'architetto Dominique Perrault, che in una recensione è definito "Architetto delle apparizioni e sparizioni, delle geometrie astratte e delle trasparenze, del monumentale e del minimalismo". E infatti i ponti non li abbiamo mai visti. Oppure Cammarata & C. pensavano ad un altro Perrault, quello delle favole (Charles). Dubbio: gli euro per la progettazione il Perrault architetto però li avrà visti?

Giuseppe Scuderi | 12/03/2008 ore 11:03:23 | @

 

Ricordate la vecchia apologia di reato? Pare sia andata in soffitta. Ciarrapico se ne fotte e lo stesso dicasi per l'unto. Ma a quanto pare sarà la maggioranza degli italiani a gridare: me ne frego! Vergognamoci per tutti loro.

maramaus | 12/03/2008 ore 11:00:50 | @

 

Bellissima penultim'ora, RA. Non ho visto il ponte di Venezia, ma ho visto tante volte la stazione raffigurata nelle immagini. Fa un'impressione straordinaria.

antonia | 12/03/2008 ore 11:00:31 | @

 

Le qualità artistiche di Calatrava non sono messe in discussione. Non ho ancora avuto l'onore di passare sul ponte di Venezia, l'ultima volta che ci sono stata era ancora in contruzione. Mi chiedo cosa provino i veneziani, al di là delle polemiche sui costi e i problemi statici. Come dici tu, la città è viva. E non è ferma, nonostante sia questa la sensazione che da. Personalmente, ogni volta che varco la porta della stazione ferroviaria della città, provo un mancamento, per un attimo non so dove sono, quasi un varcare una soglia temporale. Calatrava, sulla destra, mi dirà che sono qui, ora.

Nina | 12/03/2008 ore 09:30:56

 

Lo so, Nina: il ponte di Venezia ha già suscitato polemiche. Esistono dubbi anche sulla qualità della progettazione. Ma se ne discute, e questo fa di Venezia una città viva. Intanto, mi basta questo. Il ponte in sé lo giudicheremo passandoci sopra.

RA | 12/03/2008 ore 08:49:01

 

chi l'ha visto? (non il video, il ponte) http://it.youtube.com/watch?v=_zYV3GhJ8og

Ninaveneta | 12/03/2008 ore 08:40:25 | @

 

Per Fara: infatti.Ho detto proverbiale, non reale.

mingo | 11/03/2008 ore 20:28:51 | @

 

Ok Ra, chiuso.

fara | 11/03/2008 ore 20:24:23 | @

 

mara(o) maeramaus, ben venga il ristorantino DOC, ma che non sia solo questo! per Mingo: ma quale proverbiale ospitalità? quella dei viaggiatori del grand tour? Ma quelli avevano le lettere di presentazione!

fara | 11/03/2008 ore 20:22:52 | @

 

Certe volte penso che la proverbiale cordialità del siciliano verso il "forestiero" nasca da un atavico senso di colpa, da un senso di inadeguatezza, dalla necessità di mostrarci diversi da come gli altri credono che siamo.

mingo | 11/03/2008 ore 20:06:05 | @

 

Fara, ma scusa: nella guida di una capitale, immaginiamo Parigi, tu consideri diminuitivo parlare dei suoi ristoranti? Chiudiamola qui, per favore. La stiamo facendo troppo lunga. Chi vuole citi il suo ristorante preferito e chi non vuole, amen.

RA | 11/03/2008 ore 20:03:45

 

Refuso: ho firmato maeramaus. In realtà è un lapsus freudiano: ma era maus? Sì, anche se non pareva...

maramaus | 11/03/2008 ore 20:00:12 | @

 

Cara Fara, una dritta su dove mangiare bene (secondo i propri parametri)non si nega a nessuno. Senza la guida Routard io mi sarei perso un sacco di cose ... Se ho suggerito quel locale è perché mi pare racchiuda in sintesi e mirabilmente una miriade di cose che Palermo in positivo esprime. Credo che Lorenza un'idea su quanto invece questa shit city faccia schifo se la sia fatta leggendoci. Un fritto di pesce può riconciliarci per una buona mezzoretta anche con le miserie di Palermo.

maeramaus | 11/03/2008 ore 19:58:27 | @

 

Per Lorenza. Forse sarò una voce fuori dal coro ma insisto, se permetti. Palermo è una città invivibile, piena di difetti, di mafia e di...palermitani, ma è una "città" che è stata capitale, di serie B se vuoi con il metro di oggi, divenuta provincia solo dopo il congresso di Vienna, e mi ferisce vederla ridotta al rango di "borgo marinaro" dove cercare una trattoria-ristorante che serve un superbo fritto di pesce e un albergo di buon livello. Sono certa che RA avrà descritto adeguatamente Palermo. RA sa come si descrive una città e lo sa fare bene. Ma proprio perché Palermo é una "città" non si possono indicare solo uno o due posti dove mangiare o dormire, ma bisogna viverla anche nella sua "miseria" culturale. Cercare i luoghi dove si suona, si canta, si recita, si fanno mostre, dove "la gente" si riunisce, si frequenta, anche solo per bere un caffé. Quelli per bene e quelli per meno bene. Quelli della società civile, quelli della società politica e quelli della società... e basta. Non mi bastava per Palermo solo l'indicazione di un buon ristorante. Speravo meritasse qualcosa di più, nel bene e nel male.

fara | 11/03/2008 ore 19:01:35 | @

 

...spiacente non ho nessuna foto mia, di solito sono quello che sta dietro la macchina fotografica e/o la videocamera...

marco | 11/03/2008 ore 18:34:40

 

grazie, Gianni... chissàpperché ma ti immaginavo proprio così... estroverso

marco | 11/03/2008 ore 18:33:17

 

Caro Marco, anni e anni di duro lavoro per combattere una timidezza a dir poco molesta... Però vorremmo vedere la tua faccia, dài!

maramaus | 11/03/2008 ore 18:33:17 | @

 

Giretto turistico effettuato: ottimo lavoro, Marco. Per Lorenza: non c'è di che.

maramaus | 11/03/2008 ore 18:25:02 | @

 

fatevi un giro tra le immagini...ci sono delle novità...non grosse, ma ci sono. prego, Lorenza e buon lavoro.

marco | 11/03/2008 ore 18:18:49

 

Cari Marco e Maramaus, grazie dei suggerimenti. Per ora sto facendo un file con tutte le segnalazioni. Vi tengo aggiornati. L.

Lorenza Scalisi | 11/03/2008 ore 18:05:15

 

Ciao Lorenza: ribadisco quanto detto qualche post fa. "Ai Cascinari", via Dossuna. Cibo tipicamente palermitano (doc) con primi semplici e robusti. Preceduti da eccellenti antipasti a base di fritturine di goni tipo a base di panelline, arancinette (si badi arancine, non arancini). Primi: consiglio le mezze maniche con salsa di pomodoro e melanzane fritte (anche se qui diciamo "melenzane"). Secondi per tutti i gusti (e per gli appassionati carnivori svetta il falso magro, ma il trionfo palatale si ottiene con la frittura di pesciolini fritti. Ottimi anche gli involtini di pesce spada (una specialità che qui a Palermo trovi in moltissimi locali). Per il vino nessun problema, buona varietà. Dolci: la cassata of course. E mi pare anmche la "Setteveli" (una torta bomba-delicata: a base di cioccolata: l'inventore è il pasticcere Cappello il cui locale si trova in via Colonna Rotta. Un must per chi non ha il diabete. Tornando ai Cascinari, prezzo contenuto: una trentina (forse quaranta se si chiede pesce) di euro. Ho visto fare la spesa al proprietario. Molto scrupoloso.

maramaus | 11/03/2008 ore 16:29:41 | @

 

Ciao Lorenza,
raccolgo il tuo post per rilanciare.
Hai presente il fico d'india: dolcissimo, gustoso, solare ma...spinoso.
Ecco, le relatà siciliane sono ben desritte da questo frutto.
Io non credo che, come diceva RA qualche giorno fa, i siciliani pensano male, credo, solamente che, a volte, vogliono vedere se chi si ha di fronte è disposto a pungersi le dita per levare la sottilissima, quasi superficiale, buccia del fico d'india per accedere al frutto.
Non credo che siamo antropologicamente prevenuti verso qualcuno, anzi siamo antropologicamente ben disposti verso tutti, sempre pronti a mettere chiunque a proprio agio in nome della sacra ospitalità che ci accomuna molto più al mondo arabo che a quello europeo.
Ma questo, secondo me, ben si legge tra le righe del tuo post.
Infine, credo che, con questo tuo secondo post hai mostrato di essere diposta a pungerti e non mi stupirei se arrivassero altre segnalazioni riguardo alla tua richiesta. In bocca al lupo.

Hotel Ai Cavalieri 4* - Piazza Sant'Oliva (nuovo e ben curato)

Ristorante Margot - centro storico (locale rustico ma grazioso, menù molto curato e buoni vini)
Ristorante Al Cambusone - alle spalle del Teatro Massimo (buono il pesce)
Ostaria U Strascinu - viale Regione Siciliana, vicino al motel AGIP
Focacceria San Francesco....più che rinomata
La Casa del Brodo (www.lacasadelbrodo.it) - solo per sentito dire...

marco | 11/03/2008 ore 15:55:39

 

Il fatto è, Nina e Lorenza, che la storia della nostra cordiale disponibilità è una di quelle che noi siciliani raccontiamo al mondo.

RA | 11/03/2008 ore 15:42:48

 

Però questo è di più "my cup of tea"
http://www.youtube.com/watch?v=TypbI_9DDPg

antonia | 11/03/2008 ore 13:31:37 | @

 

Dato che qualcuno ha dato il "la", vi presento una giovane talentuosa
http://it.youtube.com/watch?v=IVx8y9JVfMI

antonia | 11/03/2008 ore 13:18:15 | @

 

Nina, che bei suggerimenti musicali ci hai dato!
Per me, poi, che di regola non ascolto musica folk, questi sono i giorni delle scoperte. Ieri Nick Drake, oggi Yael Naim.
Grazie.

mariquilla | 11/03/2008 ore 12:42:06 | @

 

(Brava Lorenza. Ero rimasta male io, per te, a leggere quei post aggressivi, nei quali non riconoscevo le doti dei palermitani, così ben descritte nel tuo post ed evidenziate anche in molti scritti di questo forum.
E' così diverso quassù..)

Nina | 11/03/2008 ore 12:40:04

 

Buongiorno a tutti,
il mio cognome dovrebbe avervi detto qualcosa di me. Per metà (mio padre è di Randazzo!) sono ORGOGLIOSAMENTE siciliana, e a Palermo (come agli altri angoli della Trinacria), ho una folta schiera di parenti che vado a trovare anche abbastanza spesso. Quindi...conosco la Sicilia e i siciliani. La prima volta che sono stata dai miei cugini a Palermo è stato a 12-13 anni. Una delle cose più belle che ricordo è la voglia che avevano tutti, anche gente a me sconosciuta, di farmi conoscere la città. Insomma, ricordo la generosità di spirito e animo che tutti mi mostravano, senza riserve e senza un secondo scopo. La cosa mi stupì, anche perché a Milano le cose non funzionano proprio così. Se chiedi informazioni per strada, è già tanto se non ti mandano a quel paese. A Palermo, quasi ti accompagnano di persona...Due mondi opposti. Rispondendo a tutti voi, cercherò di chiarire qualche punto:
1- non chiedevo solo per avere ma anche per dare. Cosa? Il nome in colophon dell'articolo e del giornale e, a fronte di una partecipazione consistente, anche il giusto compenso;
2- nessuno mi ha ordinato di contattarvi, anzi: l'ho proposto al direttore entusiasta (andando contro ogni logica editoriale che vorrebbe il pezzo assegnato a un giornalista), pensando che fare un puzzle di voci autorevoli e poliedriche come credo siate voi per creare un indirizzario diverso da quello che tutte le guide propongono sarebbe stato di gran lungo meglio;
3- contavo sulla generosità d'animo e la voglia di far conoscere il meglio della città di cui sopra; forse ho lasciato sottinteso il fattore compenso e firma, ma la politica dello "scrocco" non è certo quella di un editore grosso come Condé Nast (Vanity Fair, Vogue, Glamour, GQ, etc...). Sapeste quanto paghiamo i nostri collaboratori?!? Mi converrebbe licenziarmi e fare la collaboratrice!!!
3- chi meglio di uno che abita in città può suggerire il ristorante giusto? Sicuramente ognuno di voi ha la trattoria o il ristorante del cuoire, come ha risposto qualcuno del blog
4- per gli hotel: io sono nata e cresciuta a Milano e di certo non ho mai dormito in hotel, ma mi è capitato un sacco di volte di dover cercare per amici e suggerire un hotel o B&B. Nessuno di voi l'ha mai fatto? A Villa Igea ci arrivo anche io, ma al 3/4 stelle giusto...no! Neanche con le guide istituzionali, che avendoci lavorato so bene come sono fatte.
5- magari mi mandassero a Palermo: non per la mangiata a scrocco nei ristoranti suggeriti a voi (non mi dichiaro mai giornalista e pago sempre il conto...), ma per mangiare a casa di mia zia!

Conclusione: spero di aver fugato ogni dubbio e sospetto. Se qualche volenteroso mi vuole aiutare...è ben accetto!

Un caro saluto a tutti e...vi apsetto a Milano!


L.

Lorenza Scalisi | 11/03/2008 ore 12:28:16 | @

 

Nina, cosa suoni?

antonia | 11/03/2008 ore 12:09:13 | @

 

Pensieri scordati.

Yael Naim
http://www.youtube.com/watch?v=-YUxbDEPFiM&feature=related
mi fa tornare indietro, a quando ascoltavo Rickie Lee Jones:
http://www.youtube.com/watch?v=z71Mo2q9zfU&feature=related

Ninamusica | 11/03/2008 ore 11:17:29 | @

 

Ieri sera ho visto Persepolis. Bello, delicato, avvolgente.

Ninanì | 11/03/2008 ore 08:24:21 | @

 

Guardate questa conferenza di Marjane Satrapi su youtube. Una gran bella testa davvero.

http://www.youtube.com/watch?v=aMwfzqEqVLk

mariquilla | 10/03/2008 ore 19:13:23 | @

 

Siamo dei tipi tosti. Nella galleria delle immagini di questo splendido blog una ricca anticipazione delle nostre belle facce toste...

maramaus | 10/03/2008 ore 18:50:38 | @

 

Gianni, se ci andrò lo farò certamente. Se vuoi scriverle una mail...a disposizione per darti aiuto

antonia | 10/03/2008 ore 18:38:05 | @

 

Antonia, per favore, tu che conosci a menadito il francese, se agganci Marjane, salutamela e dille che un giorno le organizzerò una mostra a Palermo: prima o poi questa shit city sarà una beautiful city, no?

maramaus | 10/03/2008 ore 18:21:22 | @

 

Brava Elena, per il consiglio. Il documentario di Alina Marazzi è davvero molto ben fatto. L'ho visto sabato sera all'ultimo spettacolo. Pubblico in sala: SETTE persone.

mariquilla | 10/03/2008 ore 18:06:19 | @

 

Marjane Satrapi sarà qui a Roma all'Auditorium Parco della Musica martedì 25 Marzo nell'ambito delle "Lezioni di Giornalismo". Proietteranno anche un estratto del film Persepolis. Biglietto 5 Euro. Se posso ci faccio un salto. Se qualcuno di voi si trova a passare di qua....

antonia | 10/03/2008 ore 18:04:20 | @

 

Che onore. Ricambio con il consiglio di un film meraviglioso, anche se indipendente e quindi distribuito poco e male (ma dotato di un sito omonimo su cui è possibile trovare tutte le informazioni): Vogliamo anche le rose di Alina Marazzi. Più di Persepolis. Per non dimenticare che l'Iran è l'Iran, ma l'Italia sul tema donna non scherza per niente.

elena petulia | 10/03/2008 ore 18:01:39 | @

 

Ho comprato "Persepolis" pochi mesi dopo la sua prima pubblicazione e ne sono rimasta talmente rapita da regalarlo a diversi amici, i quali a loro volta hanno contribuito a farlo conoscere. Marjane Satrapi ha la straordinaria capacità di raccontare con grande intelligenza una storia di formazione e di presa di coscienza individuale e civile, in perfetto equilibrio fra dramma e ironia.
In quanto donna, poi, ho vissuto un profondo processo di identificazione con la sua lotta costante sin dalla prima infanzia contro la società e le convenzioni per il riconoscimento della propria dignità di persona.
È senz'altro un'autrice da consigliare, perché tutti i suoi libri (anche il commovente "Pollo alle prugne")
riescono ad aprire al lettore un mondo.

mariquilla | 10/03/2008 ore 17:44:04 | @

 

Grazie Petulia, benritrovata. Ricambio segnalando il tuo blog, sempre interessante:
http://soffiandovialapolvere.blogspot.com/
E quanto alle foto: io ho cominciato.

RA | 10/03/2008 ore 17:33:43

 

Non ho ancora brindato a questo nuovo spazio. Lo faccio adesso. Che porti tutte le fortune che RA e voi desiderate (ma solo quelle, scientificamente, abbondanza senza sprechi).
Leggera come sempre. Fece bene Maramaus a bacchettarmi subito, al mio primo post di là:-)

elena petulia | 10/03/2008 ore 17:30:32 | @

 

Cara Fara, se la graphic novel della Satrapi ti è piaciuta, allora non puoi mancare il film: di un bianco e nero neorealista (Satrapi e il regista dell'animazione si sono ispirati al neorealismo di De Sica). Ha conservato tutta la leggerezza, l'ironia del romanzo disegnato non perdendo un solo milligrammo di intensità e profondità. Emizione e commozione (appunto, dicevo "poetico" e "potente"). Il film è realizzato alla vecchia maniera: disegni a mano e poco o niente computer: una meraviglia seza alcun effetto speciale. Un film speciale.

maramaus | 10/03/2008 ore 17:06:42 | @

 

Maramouse, io non ho ancora visto il film Persepolis ma ho letto il fumetto. Ottimo!Satrapi sa essere ironica, triste, leggera e profonda contemporaneamente. E' appassionante. Il disegno è essenziale ma esaustivo. Spero che il film sia in bianco e nero.

fara | 10/03/2008 ore 16:52:57 | @

 

Un primo piano??? RA tu non ci vuoi bene...:-P

mariquilla | 10/03/2008 ore 16:48:26 | @

 

Mi piacerebbe mettere qualche vostra foto nella galleria delle immagini.
Se volete, mandatemi qualche primo piano

RA | 10/03/2008 ore 16:36:37

 

Rieccomi con un'altra poesia, questa volta di Adonis. Buonissima giornata. Elena CELEBRAZIONE DELLA SOLITUDINE La solitudine è un giardino ma ha solo un albero. Dal tempo dell’infanzia qui su questa strada i nostri passi, il mio amico il poeta e io. Strano, i suoi passi sempre con la polvere volano. Per il narciso è la mia amicizia ma il mio amore è mosso da un altro fiore, niente nome. Arso mi sento e non mi disseterà che l’acqua che non posso toccare. Che tu non abbia un segreto questo è il tuo segreto. Sii assenza perché richiesta tu resti. Amo la pioggia, che ama il pallore della terra. Preferisco il tradimento della parola per la parola alla fedeltà della pietra per la pietra. Discesa dopo l’ascensione? Non credo, l’altezza spinge sù verso l?altezza. A te stesso quel che dici è dell’altro - anche se non era il tuo volere. Si dice: è facile l’imitazione oh, se potessi imitare il mare. Sempre dimentico quel che ho per aiutare l’affrancamento da ciò che mi ha. L’individuo è una solitudine dell’infinito, e la folla è un infinito della solitudine. Talvolta il sole non riesce ad illuminarti ed è luce una candela. Il mio desiderio è che la mia capacità di desiderarti sia più grande della mia capacità di realizzare i miei desideri. Un uomo solo: un’ala sola una donna sola: un’ala rotta. Bene, dalla mia solitudine uscirò ma, per dove? Eccomi allo specchio non per vedere me stesso ma per assicurarmi: sono veramente io quel che vedo? L’arcobaleno ha giurato di errare all’infinito perché ha perduto la sua casa d’origine. Ieri al mio risveglio ho visto il sole scuotersi le ciglia al vetro della mia finestra. Dico il sole è un’altra ombra dico la luna è un altro fuoco una tomba per i miei giorni andati ma senza cadavere. Strana la mia memoria: un giardino pieno di alberi diversi e non vedo un frutto. Le parole che conosco si sono fatte tutte un bosco di tristezze. A volte sento che il baratro che sorvolo non è abbastanza ampio per i miei passi. Riconosco il mio errore - penso che fosse giusto. Mi separo in due, ogni volta che chiedo: io e quel che domando - la domanda cerca una risposta, e io cerco un’altra domanda. Perché ho sentito, quella notte che il cielo è la lira della notte e le stelle le sue corde spezzate? Perché da solo ho dormito? Adesso so perché la notte lodano, talvolta, quelli che solo con la luce sognano. Dei campanelli sento nelle parole fanno sentire la mia terza nascita. Tutto il non scritto, l’ho dimenticato, e lui mi scrive adesso. Scrivo - questa è la via sovrana per leggere te stesso e spiare il mondo. Dì buon giorno al tuo cammino se vuoi che il sole ti accompagni. La fiamma mi accompagna e la respingo la fiamma guido ed essa mi respinge. Apro un lago per l’oblio e vi annego la mia storia. Il tempo è passato perché tu sia te stesso, per saperti, l’infanzia ti è sfuggita. Dammi il tuo viso, ti do i miei pensieri, i pianti sono il nostro patto: quindi puoi guidarmi oh mare. Per essere fratello del mattino devi fare amicizia con la notte. Cosa faccio per questo cielo che si sacrifica sulla mia spalla? Basta che s’infiammino in te le foreste d’immagini, che al fuoco del senso ti riscaldi. In principio la coppia poi la prima colpa che chiama l’unico solo, così scritta la parola coppia sarà come se una fonte scavassi e la pronuncerà come se l’acqua fosse per sgorgare. Tutto ciò che è intorno a lui brucia, - un fuoco nell’aria, e un fuoco nell’acqua, da dove allora questo freddo viene che penetra nelle mie membra? Con ogni cosa ti puoi coprire salvo che con il tempo.

EP | 10/03/2008 ore 13:57:48

 

Mi sono mangiata " nella penultim'ora di oggi"

antonia | 10/03/2008 ore 13:55:46 | @

 

Io volevo sottolineare la perfetta corrispondenza fra la parola e l'immagine.

antonia | 10/03/2008 ore 13:54:22 | @

 

Vi ricordate il mio post sul bando-farsa del Comune per le realizzazione di un audiovisivo (quello da fare in una settimana)? Sul sito del Comune oggi c'è il risultato, ve lo allego per "completezza dell'informazione". COMUNICAZIONE: Con riferimento all'avviso pubblico relativo all'affidamento di un incarico per l'ideazione, progettazione e realizzazione di un prodotto audio-visivo avente contenuto di promozione di PIR 8 - "Palermo Metropoli dell'Euromediterraneo" costituito dalla Città di Palermo e dal Comprensorio della fascia est del suo territorio - a cui hanno partecipato 7 ditte, si comunica che nelle sedute di gara espletate in data 25.02.2008 e 28.02.2008 la Commissione di Valutazione ha aggiudicato il servizio alla ditta -"Fotografi Associati"con sede in Palermo Via Tommaso Natale 93/b- risultante quale ditta proponente l'offerta economicamente più vantaggiosa totalizzando un punteggio pari a 75 su 100.

Giuseppe Scuderi | 10/03/2008 ore 13:53:44 | @

 

(io, sinceramente, prima guardo la "foto del giorno" e poi leggo. RA non me ne voglia)

Ninasincera | 10/03/2008 ore 13:48:55 | @

 

Zeus mi diede il vaso Hermes curiosità lo schiusi non a caso, ma per avidità. Il male che ha inondato la tua immortalità da allora ti ha inchiodato alla caducità. Soltanto la speranza, laggiù in un angolino, vagava nella stanza, del triste scatolino. Oh destino crudele, che di donna volle fare, curiosa assai fedele, di un sogno ancestrale. E qui voglio fermarmi, nell'arduo neo sonetto, Roberto potrebbe spararmi non solo per dispetto.

Luigi | 10/03/2008 ore 13:35:47 | @

 

"Quando penso a Berlusconi mi si gonfiano i coglioni"

Roberto Benigni Scuderi | 10/03/2008 ore 13:01:56 | @

 

Lei voleva leggere E' stato il figlio era in arretrato Lui le disse: no non te lo piglio Leggi la mossa del matto affogato

maramaus | 10/03/2008 ore 12:58:54 | @

 

Temo di aver scoperchiato un vaso di Pandora...

RA | 10/03/2008 ore 12:52:56

 

…"ma anche" Veltroni Fa rima con coglioni Speriamo che li sappia usare Piuttosto che strappare

fara | 10/03/2008 ore 12:49:40 | @

 

Evoluzione poetica mediante un breve sonetto di quattro quartine a rima alternata. Lui voleva un gatto. Lei generò un figlio. Gli dava giù come un matto, quasi come un coniglio. Le idee già sposate, alla letteratura. Come enunciò il Vate: "qual'era cosa dura". "Ora provo" a se stesso disse "a metter giù il dato". Si concentrò e scrisse "La mossa dell'affogato". Il Sommo fiorentino, vestito con grande sfarzo, chiese: "lo porto io il vino il venticinque marzo?".

Luigi | 10/03/2008 ore 12:47:54 | @

 

Innanzitutto, tanti auguri a Carmela! Buon compleanno. Bellissima l'immagine che ci riporta Giuseppe. Per la penultim'ora vi invito, dopo aver letto la poesia, a guardare attentamente l'espressione che ha RA nella foto. Buona scelta di immagini, da quando c'è il nuovo forum. Vi scrivo con il sottofondo dell'intermezzo da "La cavalleria rusticana" suonato da Danilo Rea, pianista jazz, in un suo arrangiamento personale. MAGNIFICO! Rea, assieme al sassofonista Stefano di Battista ed altri musicisti è stato ospite di Ernesto Assante e di Castaldo ieri sera all'Auditorium per la prima serata di "Lezioni di jazz". Una splendida iniziativa. Il jazz raccontato attraverso storie, filmati, racconti e musica dal vivo. Solo una delle 200.000 (faccio per dire) iniziative dell'Auditorium Parco della Musica. Una delle cose che sicuramente rimpiangerò di Roma se e quando me ne andrò.

antonia | 10/03/2008 ore 12:46:58 | @

 

Il gatto era matto Copulò col ratto Si mangiò lo strutto Fece un rutto Vomitò tutto.

maramaus | 10/03/2008 ore 12:42:28 | @

 

Per Lorenza Scalisi: consiglio per i palati rustici vogliosi di cibo genuino e palermitano doc "Ai cascinari" (via D'ossuna: ma devo informarmi meglio su ragione sociale e cordinate toponomastiche). Ottima cucina tipicamente panormita, potente e anche poetica (io la prediligo quando vira decisamente verso il prosaico). Prezzo contenuto, intorno ai 30 euro a testa, se ricordo bene. Carta dei vini soddisfacente. Dolci, non saprei (li salto per valori glicemici non proprio rilassati) La frittura mista è da applauso lungo e convinto. La caponata è buona quasi quanto quella di mia moglie (non esageriamo, quella di Anna Maria è il non plus ultra). Ciao.

maramaus | 10/03/2008 ore 12:27:36 | @

 

...eccoci nuovamente on-line. Come vedete i vostri messaggi non sono andati perduti. Semplicemente erano datati in modo errato, per una mia svista. Ho risolto l'errore ed ho anche sistemato il discorso degli orari cui accennava Luigi...buona continuazione. P.S.: mi riprometto di intervenire sul discorso delle segnalazioni di ristoranti/hotel di qualche giorno fa....

marco | 10/03/2008 ore 12:20:32

 

Nella poesia brutta e cattiva, avrete notato, c'è un "se" di troppo. Auguri al genetliaco di Carmela e in bocca al lupo per l'attività commerciale.

maramaus | 10/03/2008 ore 12:19:45 | @

 

(Poesia brutta e cattiva):
Zapatero zapatero, sconfiggi l'uomo nero
Sarcosì sarcosì, ci piaci se se perdi così
Berlusconi berlusconi, strappa la carta ma non i coglioni

maramaus | 10/03/2008 ore 09:32:30 | @

 

Poetica variante

Lui voleva un gatto.
Lei generò un figlio.
Si divertì come un matto,
ma non fu più un coniglio.
L.
P.S.: Buon compleanno Carmela

Luigi | 10/03/2008 ore 09:21:30 | @

 

Quello che scrivo non ha riferimenti con gli altri post. Ieri mattina sentivo un ritmico picchiettare sui vetri, proveniente, più o meno, dall'edificio di fronte casa mia. Ho guardato fuori: un gabbiano, di quelli che in quantità si posano sulle mie tegole e bevono dai serbatoi dell'acqua aperti (non i miei), si era posato sul davanzale delle finestre di Palazzo Sclafani (quello dove fu dipinto il Trionfo della Morte), e colpiva violentemente il vetro: per picchiare o per baciare questo non lo so la sua immagine riflessa nel vetro, che appariva o scompariva in funzione delle nuvole

Giuseppe Scuderi | 10/03/2008 ore 09:02:13 | @

 

Lui voleva un gatto
Lei generò un figlio
non sono un mentecatto
comunque me lo piglio

Luigi | 10/03/2008 ore 09:00:54 | @

 

Lei lo gurardò stupita,
e ci rimase male
"Da te voglio la vita,
e non un animale.."

NinaPoetica | 10/03/2008 ore 08:18:48 | @

 

!VIVA ZAPATA!
In Spagna vince Zapatero e in Francia perde Sarkozy. Noi abbiamo tutta l'aria di voler essere la stupida eccezione.
Su un cartellone campeggia la faccia lombrosiana di Lombardo che annuncia: Il Sud siamo noi. Invidio profondamente quelli di Latina, Grosseto, Imperia... Su un altro la befana Cintola (Lombroso qui avrebbe ragione da vendere a quintali) dichiara che il voto a lui è un voto utile (sic!). Se a livello nazionale si profila una sconfitta onorevole, qui da noi, la disfatta pressoché scientifica non ci lascia neppure un labile beneficio di dubbio. Ho visto "Persepolis" che è poetico e potente, pur non prevedendo neanche una comparsa palermitana.

maramaus | 10/03/2008 ore 08:10:02 | @

 

Il forum mi boicotta un commento sui gatti. Protesto.

Daniela V. | 10/03/2008 ore 00:23:02 | @

 

RA, i gatti si regalano, non si comprano. Ci si procura gatti trovatelli e si regalano...

Daniela V. | 10/03/2008 ore 00:19:43 | @

 

RA, i gatti si regalano, non si comprano.

Daniela V. | 10/03/2008 ore 00:18:11 | @

 

Io ci sono stato solo una volta nella libreria di Carmela, per la presentazione di 1982.
Ad un primo sguardo mi è sembrato un luogo molto curato e accogliente. Mi ero quindi ripromesso di tornarci.
Da allora non l'ho fatto e neanche questo venerdì potrò esserci. Ma fra qualche settimana sarò a Palermo e sarà uno dei miei primi impegni.
Riguardo alle strategie aziendali per mandare avanti una libreria concordo con antonia: oggi gli spazi piccoli forse possono sopravvivere solo se si specializzano. A Bologna, dove abito, di questi tempi si fa un gran parlare per la chiusura di alcune storiche librerie "generaliste" in centro. Allo stesso tempo ne stanno aprendo altrettante dedicate a un genere letterario o a una tematica particolare. Magari questa può essere una soluzione.

dario | 09/03/2008 ore 11:51:45 | @

 

Stavolta ho davvero battuto Luigi e Giuseppe nella gara dei papelli. Scusate, ma avevo molte cose da dire

antonia | 09/03/2008 ore 10:58:57 | @

 

Innanzitutto, buongiorno a tutti. Leggo la penultim'ora di RA, i post di Luigi, carmela, fara. Secondo me il piccolo negozio può ancora esistere, anzi deve esistere. Il problema è trovare quell'idea per cui il negozio di carmela non sia "una libreria" (a quanto pare in un posto già abbastanza saturo), ma "la libreria di Carmela". Non conosco le dimensioni del negozio, "intuisco" l'atmosfera culturale palermitana, ma non mi pare sia molto cambiata dai miei tempi. Posso fare un esempio di quello che vedo ogni giorno in questa realtà che vivo. Dunque, nel mio quartiere (150.000 abitanti)vivono molti stranieri: espatriati soprattutto anglofoni e francofoni che mandano i figli alle scuole internazionali di questa zona e immgrati dell'est europeo, dell'India e delle Filippine. In un raggio di 20 Km ci sono 3 librerie, più o meno grandi, tutte rigorosamente con libri solo in italiano. Tutte desolatamente semivuote. Basterebbe che una dedicasse uno spazio a libri in lingua straniera o che almeno accettasse ordinazioni di queste opere. Ma niente. Se cerchi un libro in inglese o francese o vai in centro, o al centro commerciale o ordini su Amazon.Non c'è scampo. L'operaio rumeno che ha lavorato da noi è laureato, vedo molte donne filippine la mattina leggere sedute sulle panchine mentre i bambini a cui badano dormono nel passeggino. Che ci vuole a dare una sorta di servizio culturale anche a loro? Eppure, nulla.Nulla si muove. Sia a Lione che qui a Roma ho visto piccoli negozietti specializzati in fumetti o altro sempre pieni. Diventano anche luogo di incontro, di scambio per appassionati. Quindi, direi, diamo una mano a carmela anche a cercare di capire come potrebbe orientare la sua attività per avere meno problemi a lungo termine. Delle idee magari non economicamente eclatanti che però possano fare diventare la sua libreria un luogo in cui si va e non per caso. Per esempio, un angolo di libri di seconda mano per bambini? Io sono piena di libri bellissimi di mio figlio quando era piccolo, anche in lingua straniera. Li passo poco a poco a mia nipote, ma se avessi dove portali e dove acquistarne altri...

antonia | 09/03/2008 ore 10:39:19 | @

 

Purtroppo Antonia ha ragione: non esistono più né librai né musicofili né salumai, ecc.
Inseguendo il progresso abbiamo perso la cultura, anche se le due cose spesso, da molti, vengono confuse

fara | 09/03/2008 ore 09:57:22 | @

 

grazie a tutti veramente.
carmela

cz | 09/03/2008 ore 09:43:26 | @

 

P.S. per Marco
Guardando gli orari dei post si può vedere che vengono registrati quelli in uscita (dai pc di chi scrive) e la sequenza è irregolare.

Luigi | 09/03/2008 ore 07:45:40

 

Guardando oltre la sera di venerdì 14, tra i metodi per aiutare Carmela mi veniva in mente la possibilità di inserire un banner pubblicitario della sua libreria.
Inoltre la libreria di Carmela avrebbe bisogno di un sito internet dedicato. C'è o conoscete qualche volontario per ospitare il banner e per predisporre il sito?

Luigi | 09/03/2008 ore 07:40:43 | @

 

Oggi, anzi è già ieri, sono stata alla FNAC. Pensavo a quello che scriveva RA qualche giorno fa rispetto all'avere due libri in uscita a distanza piuttosto ravvicinata, stasera ho letto delle difficoltà di Carmela e della sua libreria. Due considerazioni:
1)i libri disponibili sono davvero tanti; spesso coabitano sull'espositore 3-4 titoli se non più dello stesso autore. Ci sono talmente tanti titoli e nomi di scrittori che alla fine io mi ritrovo a guardare le copertine e a soffermare (stupidamente, lo so) la mia attenzione solo su quei libri che attraggono la mia attenzione visiva. Leggo qualche nota: a volte non mi dice assolutamente niente sull'opera che ho in mano, a volte sono io che non mi fido: è già successo che la storia non corrisponda affatto a quelle 4-5 righe in cui si cerca di riassumerla.
2)è ora di pranzo, mi porto 3 libri al bar del negozio, li sfoglio mentre mando giù un tramezzino ed un caffè, dieci passi e sono al reparto musica, scelgo Chet Baker dopo avere ascoltato una decina di estratti di altri CD. Qualche scaffale più in là e ci sono i DVD: alcuni titoli che hanno vinto l'Oscar già disponibili a 15 euro.
Siamo oramai in un mondo così. Il libraio, il negoziante di dischi (vedi i 2 Taormina) dovrebbero essere quasi degli amici: persone da cui tu vai anche per parlare, per avere consigli, ma oramai c'è ancora spazio per loro? Oggi in quella specie di ipermercato della cultura ho trovato (con piacere, devo ammettere) giovani molto disponibili e preparati, con cui ho fatto anche due chiacchiere, sui libri di RA e su Enrico Rava. Ho la tessera e mi fanno anche lo sconto. trovo anche le cuffiette di ricambio per l'iPod ed i biglietti per gli spettacoli. Aperto 7 giorni su 7 dalle 9 alle 21. E' crudele dirlo, ma è estremamante comodo specie per chi, come me, abita nella periferia di una grande città tentacolare.
Spero che Carmela possa continuare a gestire la sua libreria con la passione di cui scrivete. Ancora una volta, Carmela, in bocca al lupo

antonia | 09/03/2008 ore 00:08:52 | @

 

'Offro a Mastella di essere capolista completamente indipendente del Senato in Campania'. Cosi' Enrico Boselli, leader del Partito Socialista.

Ditemi che Boselli non ha nessuna speranza di raggiungere il 4%. Ditemelo, vi prego.

Daniela V. | 08/03/2008 ore 22:11:54 | @

 

Cercherò di portare anch'io un po' di ggente :-)

mariquilla | 08/03/2008 ore 21:45:24 | @

 

Brava Daniela. Se potessi verrei anch'io volentieri. Coraggio Carmela, in bocca al lupo!

antonia | 08/03/2008 ore 21:41:02 | @

 

Cari amici, a molti di voi ho già mandato una mail. Facendo seguito all'appello di Gianni Maramaus, vorrei organizzare una festa per Carmela e la sua libreria. Avrei pensato a venerdì prossimo, il 14 marzo, di sera. Invadiamo pacificamente la libreria, il marciapiede, la strada e compriamo ognuno almeno due libri a testa. Portiamo amici, parenti, affini, fuochisti e macchinisti. E facciamo la festa a Carmela (in senso buono)

Daniela V. | 08/03/2008 ore 20:14:07 | @

 

Mariquilla sa già cosa penso, ci siamo conosciute ieri e le ho detto qualcosa sulla mia esperienza. Caro Mingo, io ne so qualcosa del non sentirmi a casa da nessuna parte, e non è una bella sensazione.
Tanto per non essere da meno, neanche io sono palermitana, ma al contrario di voi io ho un certo orgoglio nell'essermi inserita in quel meraviglioso 35%. Non lo so, è la bellezza del fiore che spunta nel fango, è voluptas dolendi, ma ogni due palermitani che prenderei a boffe dalla mattina alla sera, ce n'è uno che mi riconcilia col mondo, che mi fa dire che l'umanità non è proprio così da buttare. Avete presente la storia dei 36 giusti di Israele? Una versione palermitana, ecco.
Enia, non ho visto lo spettacolo, ma ho incrociato lui ieri sera. Credo che sia un grande narratore orale, credo che giochi sulla palermitanità, ma finora senza eccedere.

Daniela V. | 08/03/2008 ore 19:00:32 | @

 

Ogni volta che penso a Carmela e alla sua libreria, oltre che a pensare che è molto coraggiosa, mi viene in mente il film "C'é posta per te" dove Meg Ryan deve combattere contro l'apertura di un grande bookstore, per poi ritrovarsi a dover chiudere la sua bella libreria per bambini (la fine non la dico, perché è di quelle che capitano solo nei film).
Siccome la vita non è un film, ed io non posso far nulla per lei, posso solo dispiacermi molto per questa situazione.

Ninanì | 08/03/2008 ore 17:59:12 | @

 

Andrò a vedere lo spettacolo di Enia. E terrò conto degli aggettivi "poetico" e "potente".
Anni fa (mi pare fosse il 2003) durante una piacevolissima serata con amici settentrionali suggerii di andare a vedere appena fosse stato possibile il teatro di Emma Dante. Qualche mese dopo ebbi notizia che la Dante aveva dato a Milano "'Mpalermo" e "Carnezzeria": gli aggettivi dei miei amici furono "poetico" e "potente". Mi compiacqui. Ho visto altri lavori di Emma: non sono più convinto che siano poetici (quanto prima) e potenti (quanto prima). Ho visto gli spettacoli di Scaldati: poetici ma di una poesia già vista e ascoltata (e molto copiata-citata-abusata) e non sempre potenti e i film di Ciprì e Maresco (potenti e forse poetici, ma non mi aspetto più un colpo di reni, il battito d'ali che faccia fare loro un salto più in altro. Sono stanco della poesia potente. Però andrò a vedere Davive Enia. Spero sia prosaico e "divertente".

maramaus | 08/03/2008 ore 17:51:01 | @

 

grazie RA...
penso che debba vedere lo spettacolo, e poi casomai giudicare... io l'ho trovato... come dire... poetico e potente al tempo stesso... e non sono di Palermo... grazie ancora per il benvenuto, annarella

annarella | 08/03/2008 ore 17:38:49 | @

 

grazie gianni.
carmela

cz | 08/03/2008 ore 17:06:25 | @

 

Benvenuto/a ad Annarella. Brava, diglielo tu a Maramaus, che di me non si fida.

RA | 08/03/2008 ore 16:49:37

 

In effetti, RA, il mio trasferimento è una vicenda individuale, ma la sua decisione dipende anche da considerazioni che possono avere rilievo collettivo.
Mi affido volentieri ai suggerimenti che Antonia possa darmi in privato, per il resto per ora sono troppo confusa per dire al riguardo qualcosa di veramente originale...

mariquilla | 08/03/2008 ore 16:48:23 | @

 

Sapevo della paventata chiusura della libreria di Carmela. Credo che un buon modo per aiutarla sarebbe comprare libri ad alto prezzo, di quelli che fungono da regali di rappresentanza.
Dopodichè, Carmela: fatti due conti.

RA | 08/03/2008 ore 16:46:04

 

SOS: La libreria di Carmela è in gravissima difficoltà, rischia di chiudere. Penso che ognuno di noi possa fare qualcosa per scongiurare questa terribile ipotesi (che potrebbe verificarsi nelle prossime ore!). Oggi ho acquistato dieci libri. E presto metterò all'asta un mio disegno. Diamoci da fare subito, diamo una mano a Carmela.

maramaus | 08/03/2008 ore 16:28:38 | @

 

ho visto lo spettacolo di Enia ieri sera. Bellissimo, davvero.
Non credo che racconti la "palermitanità", anzi... è uno dei pochissimi lavori contemporanei "universali"... sì, si parla di Palermo, ma potrebbe essere qualsiasi altro luogo, sospeso nel tempo.
Ho anche ammirato come, prima dello spettacolo, Enia abbia ringraziato chi ha pagato 35 euro il biglietto. Il punto è che un teatro Stabile non dovrebbe fare pagare così tanto un biglietto unico, senza una possibilità di scelta tra prezzi più accessibili. Palermo non è Milano, il costo della vita è differente. Comunque, lo spettacolo è bellissimo, ed Enia è davvero un attore (ed un autore) superlativo.

annarella | 08/03/2008 ore 16:24:06 | @

 

Anch'io come Giuseppe non mi sento palermitano e mi ci trovo per caso (i miei non sono di qua);sono rimasto perchè ho sempre pensato che non è giusto lasciare il campo del tutto libero a quel 65% (quota indicata da RA) di abitanti (non cittadini)che vorrebbero tutto per loro.Mi sono sempre detto, come tanti di voi,"Se tutti quelli che la pensano in maniera diversa se ne vanno..."
Ora penso: E perchè dovrei ostacolare quel felice 65%? Quell'enorme insieme di individui privi di senso della collettività e spesso feroce verso le spoglie della propria casa come solo gli sciacalli verso le carogne sanno essere? Peggio per me che sono restato qua e W la democrazia. Insomma mi dibatto tra sentimenti antitetici e con la paura di andare via e di sentirmi ancora più straniero.Il tutto con due figli di 8 e 10 anni a forte rischio di palermitanizzazione.Antonia, tu che hai visto cose.......che ne pensi della paura di essere ovunque straniero?

mingo.r | 08/03/2008 ore 15:56:48 | @

 

A Palermo sono arrivato a cinque anni, per il trasferimento per lavoro di mio padre. Non mi sento per nulla "palermitano" (ma nemmeno provo affezione per la città natia). Condivido tutto quello che ha detto Gianni: e aggiungo che non ne posso più, ogni giorno di più, dell'ipocrisia e della cattiveria di una città, cioè delle persone che la compongono (le pietre non hanno colpe), che posso definire con un solo aggettivo: egoista. Ma proprio singolarmente egoista, in ognuno dei suoi quasi settecentomila abitanti. E settecentomila egoismi sono terribili da mandar giù

Giuseppe Scuderi | 08/03/2008 ore 12:07:02 | @

 

Non intendevo aprire il dibattito sul restare o meno in questa pessima città. Mi ha stufato la palermitanità uber alles. Siamo incidentalmente palermitani, mica per scelta. 'Mpalermo era geniale, il resto del teatro di Emma (con cui ho collaborato) è ripetitivo, tautologico. Niente di nuovo. Scaldati e Maresco creano (ripetendosi) solo temi palermitani: che palle. Non so Enia, ma qualcosa mi dice che si stia mettendo sulla scia.

lunastortamaus | 08/03/2008 ore 11:07:00 | @

 

Si, come quella del navigatore Tom Tom...
Qualcuno ha ricevuto a Natale i miei auguri in voce e maramaus...lui mi conosce da 30 anni!

antonia | 08/03/2008 ore 10:55:52 | @

 

Lode a mariquilla, buona fortuna!
La luna l'ho storta da sempre, per definizione. Ribadisco in toto quanto acidamente scritto. In ogni caso il teatro di Enia e di Emma Dante ha già ampiamente dato. E se questo è solo una anticipo ricco della loro produzione "panormita", beh, per me può bastare. Maresco e Scaldati hanno aperto la strada. ma si sono impantanati, talvolta genialmente, ma impantanati. Il vicolo si è saturato, è impercorribile: o meglio si cammina sempre allo stesso modo, senza scatti, senza ripensamenti. Non dico una retromrcia, ma dio buono, un percorso altenativo. Lo stesso dicasi per latre discipline: alcune poi le conosco piuttosto bene.

maramaus | 08/03/2008 ore 10:53:58 | @

 

Penultim'ora precedente.
Crisafulli non è soltanto invotabile, è inguardabile.
Argomento del giorno.
Mi astengo.

dario | 08/03/2008 ore 10:52:20 | @

 

Tacere mai.
Oltretutto, non so se gli altri lettori di questo blog sanno che la tua voce è molto speciale.

RA | 08/03/2008 ore 10:09:29

 

Dunque...dovrei tacere?

antonia | 08/03/2008 ore 10:01:26 | @

 

Vogliamo aprire una discussione sul partire o sul restare? Davvero vogliamo?
Bene. Però si accettano solo contributi originali, mai ascoltati prima d'ora.
Il caso di Mariquilla è un caso individuale, e come tale va trattato. Se lei vuole...

RA | 08/03/2008 ore 09:52:51

 

Buongiorno RA, buongiorno maragianni (mariquilla già salutata a parte). Oggi sono allegra: SOLE dopo tre giorni di grigio, pioggia, allagamenti, incidenti, ecc ecc. Gli artisti palermitani a Palermo hanno vita grama, tranne quei 4-5 perennemente incensati che poi magari non sono proprio i migliori. In quanto artista quando abitavo lì ne ho viste e sentite di tutti i colori. E non è il problema di proporre la palermitanità: è un problema di strutture, di mentalità, di scarsa curiosità, a volte. Penso che la stessa difficoltà del palermitano ad assaggiare piatti che non siano stati cucinati esattamente come li fa lui o li faceva la mammma si rifletta nell'approccio alla cultura che non sia quella classica, rassicurante. Non conosco Enia, parlo in generale. Ricordo la faccia esterrefatta di un ospite palermitano a casa mia quando trovò solo zucchero di canna o quando gli cucinai il vitello al latte. L'avessi avvelenato!! Quando gli Aes Dana proponevano musica irlandese, era un successo molto a singhiozzo: al nord le sale dove si suonava questa musica erano stracolme. Non ho mai capito perchè Leopizzi, con il suo talento ed i riconoscimenti avuti all'estero, non sia andato via

antonia | 08/03/2008 ore 09:41:36 | @

 

Ogni tanto qualcuno si sveglia con la luna storta...

RA | 08/03/2008 ore 09:38:18

 

mariquilla, dove ti hanno proposto di andare? Io che ho fatto nord-sud-nord-estero-centro forse posso darti una mano a prendere la tua decisione o quantomeno a vederci più chiaro. Disponibile sul forum o via mail privata.

antonia | 08/03/2008 ore 09:37:53 | @

 

Caro Maramaus,
inserisci il tuo ultimo post proprio nel momento in cui mi si presenta la concreta possibilità di un trasferimento nel profondo nord e vengo a trovarmi combattutissima nella scelta tra il "tintu canusciuto" e "'u bonu a canusciri" (si scrive così?).
La nevrosi nasce sempre da esigenze contraddittorie, ci insegna la psicanalisi.

mariquilla | 08/03/2008 ore 09:11:59 | @

 

Il mal di Palermo non mi commuove. Provo una grande e sincera pena per coloro i quali, per un motivo o per un altro, non sono riusciti a fuggire in cerca di fortuna. Anzi, suggerirei a Enia e Dante (Emma) di continuare a "disertare" questa città brutta, sporca, cattiva ed irredimibile. Da questi artisti però mi aspetto di più: che la piantino di raccontarci la palermitanità in ogni tipo di salsa. Che palle!

maramaus | 08/03/2008 ore 08:19:37 | @

 

Scusate, siccome Valeriamonti è persona discretissima non ha voluto dire che tra poco (qualche minuto) c'è l'inaugurazione della mostra fotografica "Gente del Niger", organizzata dall'Associazione Malam Mourna, con cui lei collabora (Travel Cafè, via Carducci 18). Allora lo dico io.

Daniela V. | 07/03/2008 ore 18:11:56 | @

 

Forse quello che ci ha indispettito è il fatto che ci si rivolgesse al target medio-alto...non so, come se ci venisse il sospetto che la vera Palermo non si conosce andandosi a sedere al ristorante tischi-toschi. ma prendersela con Lorenza che fa il suo lavoro (a lei avranno detto di fare così) non è giusto.

Daniela V. | 07/03/2008 ore 18:10:41 | @

 

Infatti RA. Sono d'accordo con te. Però a volte una richiesta dettata dall' assoluta buona fede che deriva dal vivere in un contesto un pò diverso, se fatta in un momento di particolare rabbia, delusione, ecc, può dare l'"effetto canarino" ( non si chiama così il famoso digestivo?) di cui ho scritto.
Ricordo che quando eravamo piccoli, la sig.ra Concetta che badava a noi, dato che i nostri genitori lavoravano tutto il giorno, diceva "io ho sempre pensato il male e mi sono sempre trovata bene". Questa frase a mio papà lombardo e a mia mamma piemontese suonava sempre terrificante.

antonia | 07/03/2008 ore 17:55:51 | @

 

...appunto...come dice fara, t'immagini che reportage sarebbe quello che coniuga il virtuale di un blog "calato" nel reale di un panino con le panelle o un fritto di calamari!

U N I C O

marco | 07/03/2008 ore 17:48:05

 

Vedete, è questo che io considero un danno antropologico irreversibile causato dell'autonomia regionale.
A forza di vedere il male, pensiamo che il male si nasconda ovunque, e arriviamo a distorcere la realtà. Pensiamo male, nella doppia accezione del termine. Escludiamo a priori la buona fede. Pensiamo che ci sia sempre qualcuno che vuole approfittarne. In questo modo, per esempio, è stato sterminato il volontariato in Sicilia.

RA | 07/03/2008 ore 17:42:43

 

Ragazzi, questo è il blog più stimolante e divertente fra quelli che leggo o frequento attivamente. Penso che la buona giornalista Lorenza abbia semplicemente messo qualche goccia di limone sul bicarbonato... e sono venute su le bolle che se non fanno digerire fanno fare altro. Il bicarbonato in questo caso è il malessere di chi fa un lavoro che non gli piace in un'amministrazione che fa schifo, la mancanza di una vera prospettiva, il vivere ogni giorno ingiustizie brucianti sulla propria pelle, la constatazione amara che si parla si parla ma poi non cambia niente, è la faccia di Crisafulli e di quelli come lui, sono i cannoli indigesti, l'aria avvelenata; le gocce di limone sono gli indirizzi di trattorie a livello medio alto e di alberghi 4/5 stelle. Ricordate Montesano quando imitava la vecchia turista inglese: "molto pittoresco?". Palermo, la Sicilia si sono stufate di essere pittoresche. RA confidiamo nel tuo articolo che sarà, lo so già, geniale.

antonia | 07/03/2008 ore 17:39:45 | @

 

Scusa Ra ma credo di aver capito le ragioni di Marco e di Luigi. Per quanto possiamo voler male alla nostra città e ai suoi abitanti è pur sempre una città e non un borgo marinaro con due o tre buone trattorie col bancone del pesce fresco a vista, gli antipasti e la pasta con le sarde noti a tutti i residenti; e per gli alberghi può consultare una buona guida non certo un residente che solitamente dorme a casa. Luigi poi ha ragione, che passi un paio di giorni qui da noi, a spese della redazione, e la portiamo a spasso per la città

fara | 07/03/2008 ore 17:09:44 | @

 

Roberto qui mica si tratta di essere acidi. Si tratta di sapere chiedere le cose. Avesse detto che nella pubblicazione si sarebbero ringraziati i partecipanti al tuo blog o chessòio che avrebbe spedito una copia della rivista. Niente. A me le cose a scrocco quando c'è di mezzo il guadagno di qualcun'altro mi danno ai nervi.
E poi vorrei sapere chi delle persone che risiedono a Palermo ha mai dormito in hotel a Palermo. Forse chi ha l'amante? Anche Marco come vedi parla di locali fuori città (che immagino non servano a Lorenza).
L.
P.S.: Comunque è vero: come si mangia a casa da nessun'altra parte...

Luigi-tirchio | 07/03/2008 ore 17:03:41 | @

 

ok...scusa, scusa...ma se mi si da l'input io raccolgo al volo.

Antica Stazione di Ficuzza (Corleone); www.anticastazione.it

Ristorante la Montagnola di Piana degli Albanesi

Agriturismo La Ginestra di Piana degli Albanesi, gestito dalla coop. Placido Rizzotto dell'Associazione LIBERA - quella di Don Ciotti


marco | 07/03/2008 ore 16:45:22

 

Non siate acidi. Lorenza sta a Milano, povera lei. E vi ha chiesto solo se avete un indirizzo del cuore.
Se lo avete, bene. Altrimenti, pazienza.

RA | 07/03/2008 ore 16:43:16

 

scusa Lorenza, non capisco...
Da buon palermitano adottivo ho imparato che il miglior posto dove mangiare è a casa propria, magari con una tavolata di buoni amici e con gli anelletti al forno della mamma/suocera.
Per il dormire, trovo molto d'atmosfera il divano di casa mia con la luce soffusa della piantana ed un pò di musica in sottofono.

Vuoi l'indirizzo di casa mia???? Mai!!!!

maco | 07/03/2008 ore 16:12:23

 

Ciao Lorenza,
premesso che parlo a titolo personale, fammi capire: tu organizzi la pubblicazione del servizio su Traveller, Roberto scrive ciò che ti serve e da noi vuoi il resto? Della serie che voi mangiate e noi, dopo avervi pure consigliato, vi guardiamo masticare con ammirazione?
Va bene il disinteresse, va bene pure se lo avesse chiesto Roberto (che comunque non ha bisogno dei nostri consigli), ma non ti sembra di essere un po' sfacciatamente sfacciata?
L.
P.S.: nulla di personale, ma così è facile ti pare? Vieni qui a Palermo, fai pagare una mega cena alla testata per cui scrivi, noi del blog partecipiamo in massa e così mentre ti parliamo dei locali, ti rendi conto del resto...

Luigi | 07/03/2008 ore 15:58:30 | @

 

Buongiorno a tutti,
sono la giornalista di Traveller Condé Nast che sta curando la prossima storia di copertina su Palermo e la Conca d'Oro. Il reportage portante lo scirverà RA, ma vorrei che qualcuno di voi mi aiutasse a individuare indirizzi Doc da segnalare ai nostri lettori. Di cosa sto parlando? Ristoranti dove si mangia tipico siciliano (il nostro target è medio-alto, ma l'importante è che sia un bel posto dove si mangia bene);
hotel d'atmosfera (il 4/5 stelle va bene, ovviamente, ma ci servono anche indirizzi fidati e testati che magari non hanno ancora avuto i riscontri della critica di settore);
qualche indirizzo di negozi e botteghe tipiche;
qualche libro da leggere sulla destinazione (oltre a "Palermo è na cipolla"...);
i monumenti istituzionali da non mancare.

Ognuno di voi, grazie alla sua professione e alle sue esperienze personali, potrà sicuramente apportare un tassello importante al puzzle che ci piacerebbe comporre per la prossima storia di copertina. Quindi...fatevi avanti.

Grazie


Lorenza


tel. 02 85612641
cell. 339 2544759

Lorenza Scalisi | 07/03/2008 ore 15:42:57 | @

 

maramaus, lo avevo premesso, che sono fatta male.
e lo so, lo so bene che se voto l'uno faccio salire l'altro. quello che nella mia fretta mattutina volevo dire è contorto e male articolato come i miei pensieri. Cerco di chiarire, sperando di non complicare le cose: mi sono ritrovata a pensare, amaramente e tristemente, che non cambierà mai niente, che sempre avremo un fortissimo prezzo da pagare per ogni - non dico passo avanti, ma per ogni mancato passo indietro. E stancamente, sopraffatta da una sensazione di impotenza e da un meccanismo di difesa che simula l'ottimismo per non precipitarmi nella più nera depressione, accetto il "meno peggio" perché non credo nella possibilità di un "meglio".
Ripeto, è un meccanismo sbagliato, ed io sono fatta male.
Per quanto riguarda lo spaccato di vita quotidiana di Luigi: mi ricorda la mia vita quotidiana in continua lotta contro la mostruosa burocrazia dell'amministrazione dell'università. E anche davanti a questo ho perso la forza di inka##armi. :(

lasirenetta | 07/03/2008 ore 14:40:03

 

fa parte del gioco cercare di ridere quando c'è solo da piangere. E'un autodifesa

fara | 07/03/2008 ore 12:36:43 | @

 

Grazie, Fara. Un rammarico: le cose migliori (nel caso della satira) le fai quando c'è poco da ridere...

maramaus | 07/03/2008 ore 12:34:05 | @

 

for maramouse.
Quella su repubblica di oggi è una delle migliori vignette degli ultimi mesi.
Complimenti

fara | 07/03/2008 ore 11:40:51 | @

 

Volete sapere cosa provo io quando leggo storie come questa di Luigi? A maggioranza, godo. Godo per circa il 65 per cento di me: la percentuale rappresentativa della maggioranza che amministra questa città. Il problema è che io vivo nel restante 35 per cento.

RA | 07/03/2008 ore 11:03:06

 

Questa mattina.
Interno giorno. Concessionario di riscossione del Comune. Open space con ampie vetrate e giovane ragazzina occhialuta con frangetta incollata sulla fronte ed ombelico a vista.
- Buongiorno, dovrei richiedere il pass per le ztl a e b.
- Ha portato la documentazione? Mi faccia vedere. (tic tac tic tac…) Manca la residenza e lo stato di famiglia. (tic tac tic tac) E l’atto di proprietà della casa e la bolletta non mi servono.
- Nel sito del comune non ci sono scritte le cose che lei dice. Guardi la stampa dal web.
- Il sito del comune non è aggiornato.
- Ma guardi che anche la Repubblica scrive altre cose. Guardi il ritaglio.
- Faccia vedere? Aspetti. (tic tac tic tac tic tac tic tac tic tac tic tac)
- Ok. Però mi deve lasciare tutto perché devo passare tutto allo scanner e ieri per un pass ci sono stata 4 ore. Naturalmente mi deve pagare prima perché quando io do l’OK si tengono i soldi dalla nostra prepagata quindi si paga prima capisce?
A quel punto mi fa entrare nel “retrobottega” ovvero una micro-stanza dove c’è un unico pc ed una montagna di fotocopie con soldi spillati dappertutto. E’ li che mi prepara la ricevuta, spilla i miei soldi nella matrice e mette le mia fotocopie nel mucchio.
Mi guarda. Ritorniamo nel salone.
- E’ che quelli del Comune non ci aiutano. Pensi che i moduli di richiesta ce li siamo scaricati da internet, perché se era per loro….
Un cliente protesta contro “i politici”, rammaricandosi di “averli votati”.
La ragazzina è un fiume in piena.
- Si figuri che io fino a tre giorni fa non sapevo neppure com’era fatto un libretto di circolazione. Ed ora sono qua. Anzi meno male che sono qua. Male per noi (e qui vi attenziono il “per noi”) che stiamo facendo questi pass. Se nessuno di noi li faceva volevo vedere quelli del Comune…

Luigi | 07/03/2008 ore 10:33:00 | @

 

Questa mattina vi saluto con una poesia di Ritsos, ancora non sono abbastanza sveglia per pensare alla politica.
Buonissima giornata a tutti.
Elena

L’altra città


Esistono molte solitudini intersecate - dice - sopra e sotto
ed altre in mezzo; diverse o simili, ineluttabili, imposte
o come scelte, come libere - intersecate sempre.
Ma nel profondo, in centro, esiste l’unica solitudine - dice;
una città sorda, quasi sferica, senza alcuna
insegna luminosa colorata, senza negozi, motociclette,
con una luce bianca, vuota, caliginosa, interrotta
da bagliori di segnali sconosciuti. In questa città
da anni dimorano i poeti. Camminano senza far rumore, con
le mani conserte,
ricordano vagamente fatti dimenticati, parole, paesaggi,
questi consolatori del mondo, i sempre sconsolati, braccati
dai cani, dagli uomini, dalle tarme, dai topi, dalle stelle,
inseguiti dalle loro stesse parole, dette o non dette

Ghiannis Ritsos

EP | 07/03/2008 ore 09:31:32

 

Cara Sirenetta Ariela, sono lieto che tu ti senta sollevata e che consideri Crisafulli (tue testuali parole)uno scotto da pagare. Ma ometti un pensiero forse per eccesso di autodifesa: noi perdiamo per i mali minori e maggiori che affliggono anche le scelte migliori. Non è un buon modo per cominciare. Ma non mi pare dipenda dal nostro umore altalenante. Se io voto Lumia, voto anche Crisafulli. Ma dico, scherziamo?

maramaus | 07/03/2008 ore 08:07:42 | @

 

Devo avere qualcosa che non va (ma io già lo sapevo che sono fatta male!), però sono stata talmente sollevata al sentire la notizia di Lumia "ripescato" che quel Crisafulli in seconda linea mi è sembrato quasi un male necessario, qualcosa di scontato, che non poteva essere altrimenti che così, una specie di (caro) prezzo da pagare... ma per ora mi sembra di spiegarmi come un libro chiuso. Per fortuna non sono una scrittrice.

lasirenetta | 07/03/2008 ore 07:36:39

 

Va bene, diciamo che le tue giustificazioni lombrosiane mi convincono. Ma la prossima volta metti perlomeno il bollino rosso alla penultim'ora, per favore.

Daniela V. | 07/03/2008 ore 06:29:23

 

Mi dispiace. In effetti bisognava che in qualche modo consigliassi prudenza nella visione.
Ma vedi: senza la foto magari Antonia o le due Elena, che non lo conoscono, non avrebbero potuto capire il senso del post. E nemmeno il senso di frustrazione che prende i siciliani benintenzionati in casi del genere.

RA | 07/03/2008 ore 06:20:37

 

Ora ti pare giusto, RA, che una povera ragazza,che decide di farsi un giro nel suo forum preferito prima di andare a dormire, debba avere il sonno infestato dall'orrida visione del faccione di Crisafulli? Già ti avevo perdonato Mastella ieri notte, ma questa volta no, me la lego al dito...

Daniela V. | 07/03/2008 ore 00:59:55 | @

 

Solo ora, in un momento di pausa, sono riuscita a leggere la poesia di Borges. Io, per fortuna, mi sono accorta prima di avere 85 anni. Me ne sono accorta a 27. E da allora ho fatto degli errori, molti dei quali rifarei volentieri.
Scegliere un lavoro poco remunerativo e gettare sempre e comunque il cuore oltre l'ostacolo, per esempio.

Daniela V. | 06/03/2008 ore 21:33:23 | @

 

Marías è fatto così: o lo si ama o lo si detesta.
Devo dire che anch'io lo prendo, poi lo mollo, lo riprendo, ma non riesco a starne lontana a lungo.
Adoro i titoli dei suoi libri (anche perché spesso li ricava da Shakespeare...) e, com'è stato detto, trovo che abbia il dono di cominciare le sue storie in modo folgorante.
Sicuramente è un autore che consiglio.

Ecco l'incipit di "Un cuore così bianco":

«Non ho voluto sapere, ma ho saputo che una delle bambine, quando non era più bambina ed era appena tornata dal viaggio di nozze, andò in bagno, si mise davanti allo specchio, si sbottonò la camicetta, si sfilò il reggiseno e si cercò il cuore con la canna della pistola di suo padre, il quale si trovava in sala da pranzo in compagnia di parte della famiglia e di tre ospiti.»

mariquilla | 06/03/2008 ore 20:51:09 | @

 

Scusa, Fara, per errore ti ho cancellato un post

RA | 06/03/2008 ore 19:57:00

 

Marias è un grande scrittore. Di racconti. Come molti si adatta al mercato editoriale che gli chiede romanzi. E romanzi lui scrive. Salvo che poi questi romanzi hanno un cuore formidabile (spesso all'inizio) e poi si dilungano troppo, per i miei gusti.

RA | 06/03/2008 ore 18:32:29

 

la prosa asciutta e tagliente della Kristof non lascia via di scampo, ne sono rimasta ammaliata, colpita e affondata :9 peccato che dica di non aver più nulla da scrivere :(
La Nemirowski invece per me è un nuovo amore, che non riesce a maturare. Mi piace e la leggo volentieri, ma non ho ancora capito cosa mi travolga nei suoi romanzi.

lasirenetta | 06/03/2008 ore 18:21:05

 

Bellissima. Allarga la mente ma stringe il cuore, questa poesia di Borges.

maramaus | 06/03/2008 ore 17:08:06 | @

 

Toc toc...
E' ormai tardi pomeriggio, finalmente riesco a scrivere qualcosa. Bentrovati a tutti.
Qui a Milano si gela ma almeno è già giovedì.
Grazie della bella accoglienza alla mia poesia, grazie delle vostre poesie.
Ubu... imperdibile
Marias tosto ma ...imperdibile
Fred Vargas è uno spasso, letto tutto e tutto d'un fiato
Che mi dite di Agota Kristof e Irène Nemirovskj?
Buonissima serata a tutti.
P.S.
Stasera vi mando una poesia di Borges

Istanti

Se io potessi vivere nuovamente la mia vita nella
prossima cercherei di commettere più errori. Non
tenterei di essere tanto perfetto, mi rilasserei di più,
sarei più stolto di quello che sono stato, in verità
prenderei poche cose sul serio.


Correrei più rischi, viaggerei di più, scalerei più
montagne, contemplerei più tramonti e attraverserei
più fiumi, andrei in posti dove mai sono stato,
avrei più problemi reali, e meno problemi immaginari.

Io sono stata una di quelle persone che vivono
sensatamente, producendo ogni minuto della vita.
E' chiaro che ho avuto momenti di allegria, ma se
tornassi a vivere, cercherei di avere soltanto momenti buoni.
Perchè di questo è fatta la vita,
solo di momenti da non perdere.

Io ero uno di quelle persone che mai andavano
da qualche parte senza un termometro, una borsa
d'acqua calda,un ombrello e un paracadute;
se tornassi a vivere, viaggerei più leggero.

Se io potessi tornare a vivere
comincerei ad andare scalzo all'inizio della primavera
e resterei scalzo fino alla fine dell'autunno.

Girerei più volte nella mia strada,
contemplerei più aurore e giocherei con più bambini.
Se avessi un'altra volta la vita davanti...

Ma vedete, ho ottantacinque anni e non ho un'altra possibilità.
J. L. Borges

Elena Petrassi | 06/03/2008 ore 16:39:45

 

pardon, volevo dire mastella ma pensando a Ubu mi si è sconquassato il neurone solitario :(

lasirenetta | 06/03/2008 ore 15:16:18

 

"domani nella battaglia pensa a me" è uno dei miei libri preferiti. Ma gli altri di Marìas che ho letto non mi hanno entusiasmato. Difficile che io molli un libro a metà, ma se l'ho mollato la prima volta è difficile che lo riprenda in mano una seconda. Mai successo di lasciare a metà lo stesso libro per più di una volta, quindi.

L'azzeccatissimo accostamento Buttiglione-Ubu mi ha fatto schiantare!

lasirenetta | 06/03/2008 ore 15:11:53

 

C'è una scrittrice che amo a metà, forse ad un quarto: Fred Vargas. Ho provato a leggere due suoi bellissimi romanzi. Non ho mai saputo come finiscono.
Vorrei tranquillizzare RA: i suoi libri li leggo dalla prima all'ultima pagina, molto volentieri e con grande entusiasmo. Il mio preferito (ma questo l'ho già detto) è "E' stato il figlio". Fossi regista ne farei un film (bellissimo).

maramaus | 06/03/2008 ore 15:07:36 | @

 

Marias è uno dei miei scrittori preferiti. Mi è capitato di leggere (anzi tentare di leggere) un suo romanzo che nelle prime 30-40 pagine è folgorante," Domani nella battagli pensa a me". Giunto a pagina 100 ho mollato per ben due volte. La prima volta per stanchezza e incosapevolmente. La seconda mi sono impegnato a non cadere nel tranello di prima. Ho detto stop nello stesso punto, "proditoriamente"... Boh.
Vi è mai capitato di mollare un romanzo addirittura due volte (magari non nello stesso punto)?

maramaus | 06/03/2008 ore 15:01:41 | @

 

Chissà com'è nascere e morire lo stesso giorno dell'anno. Per lui è andata così.

TotoLuigi | 06/03/2008 ore 13:24:03 | @

 

Non sarebbe male una riproposizione dell "Ubu incatenato" di Jarry.

fara | 06/03/2008 ore 12:24:48 | @

 

E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole e in un viavai frenetico.

Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.

(avevo fatto due errori, pardon)

NinaPoetica2 | 06/03/2008 ore 12:19:26

 

TOTO-POESIA

E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppo parole e in un viavai frenetico.

Non sciuparla portandola in giro
in balìa de quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.

sono sicura che lettori raffinati come tutti voi, sanno di chi è.

NinaPoetica | 06/03/2008 ore 12:14:34 | @

 

Ieri, mi pare su repubblica, un bravo regista (bravo, non geniale) diceva che in un futuro prossimo: tipo domani, i film dovrebbero essere prodotti per essere trasmessi su internet. Non c'è futuro per le sale cinematografiche (il succo dello sproloquio). Ecco, è probabile che io non andrò a vedere più i film di Spike Lee, manco sul grande schermo.

maramaus | 06/03/2008 ore 11:02:32 | @

 

Il silenzio insopportabile (non ricevi notizie per settimane e settimane, e talvolta mesi e mesi) di un editor (editor, cioè colui che legge-guarda-valuta la tua opera prima dell'editore, e generalmente non ne capisce un emerito) a cui hai affidato il tuo capolavoro. Quando poi un giorno (che ormai hai dimenticato quell'editor perché ne hai contattato altri sei) apri la posta elettronica e vedi il suo nome, cerchi di distrarti prima dall'oggetto della mail e poui dal suo contenuto, poi leggi senza fretta pure le pubblicità che ti sono nel frattempo giunte a profusione. Insomma, temi un bel niet. Ed in genere è così. Perché quando è sì, arriva una telefonata, ma non al fisso, al cellulare. Il silenzio degli innocenti... Innocenti un corno!

maramaus | 06/03/2008 ore 10:51:44 | @

 

In un periodo in cui la menzogna è l'unica verità ed i semplici si e no - secondo le regole che mercificano anche la parola - hanno perso qualsiasi valore, è il momento degli ASSOLUTAMENTE. Assolutamente si ed assolutamente no. Oppure un semplice assolutamente accompagnato da un movimento di testa che ne individui la valenza di affermazione o negazione.
Preghiera: chiunque mi scopra a colloquiare (o a scrivere) sostituendo i tradizionali si e no con "assolutamente si" ed "assolutamente no" è autorizzato a prendere un randello e a darmelo in fotocopia tra gli incisivi e il naso.
L.
P.S.: altro interrogativo secolare. Premesso che tutto ciò che è proibito - in genere - attira per definizione, che differenza c'è tra "è vietato" ed "è severamente vietato" che troviamo nei più svariati cartelli scritti a mano? Che l'autore si i n c a z z a molto di più nel secondo caso?

Luigi | 06/03/2008 ore 10:31:00 | @

 

Il silenzio degli impacciati è il mio racconto preferito, ogni volta che lo leggo mi emoziono veramente tanto.
Grazie RA e un saluto a tutti voi
Carmela

cz | 06/03/2008 ore 09:31:19 | @

 

beh se poesia può essere ..allora sia. anche una mia(poesia intendo) dal mio ultimo libro e unico libro(sempre per non affaticare le librerie esauste ..!)
e abusando ,parecchio,dello spazio e della pazienza (vostra!)
immeritatamente ,vado:

"isole brade"

"Non c'è pace
tra i raggi ingannevoli
di un sole lascivo.
Impalcature rotte
di isole brade
si innestano su sogni precoci
figli di una sera annerita dall'assenza di luna."

e RIGUARDO AL" SILENZIO"
aggiungo (sempre senza il vostro permesso)un "SENZA TITOLO INFORMALE"

"..il silenzio
sono mosche
che danzano
nella mia testa geometrica e bianca.
forse c'è ancora del miele
appiccicato nel fondo.."

ps : si vede che "pace non trovo e non ho da far guerra !"
pps:
Nina, ragione hai!, il silenzio dell'sms mancato può essere veramente terribile !!!
bacioni

| 06/03/2008 ore 09:21:03 | @

 

A proposito dell'articolo di Marias, pensate come devo sentirmi io, con un libro uscito sei mesi fa (ormai remoto), e uno che sta per uscire.
E' la corsa delle tartarughe neonate sulla spiaggia. La selezione naturale risulta crudele e, spesso, del tutto casuale.

RA | 06/03/2008 ore 08:39:35

 

Nell'articolo Marias scrive che ci sono talmente tante novità editoriali, che il suo libraio pensa che "Un libro uscito un mese e mezzo fa è già preistoria". Questo in riferimento all'ultima opera dell'autore, uscita poco tempo prima.
Penso sia realmente un male dei nostri tempi non dare valore al presente.
Non so se c'entrino le donne.

NinaSveglia | 06/03/2008 ore 08:20:06 | @

 

Antonia, se non lo trovi da Fnac, ordinalo su BOL. C'è pure lo sconto...
Nina , quello che hai scritto mi ricorda una frase pronunciata da Micol ne Il giardino dei Finzi Contini...lei chiamava il passato "caro" e odiava presente e futuro. Non è un buon segno che Marias attribuisca queste caratteristiche al nostro tempo. E comunque quello di stare con la testa voltata indietro è pure un viziaccio di noi donne.

Daniela V. | 06/03/2008 ore 04:02:45 | @

 

"Galleggiamo in un epoca in cui sembra essere presente solo ciò che ancora non lo è, ma è annunciato, al contrario ciò che è presente, per il solo fatto di esistere si trasforma istantaneamente in passato"
Javier Marias, su Repubblica di ieri.

NinaNottambula | 06/03/2008 ore 02:01:25 | @

 

Sono felicemente subissato dai vostri commenti.
Rispondo in modalità random, ad Antonia: "Notizia del disastro" lo ripubblicherò, prima o poi. Ho già anche la disponibilità di Laterza, ma ho deciso di non affollare le librerie più di quanto le librerie non siano disposte a lasciarsi affollare.

RA | 05/03/2008 ore 20:05:57

 

Tantissimo tempo fa chiesi contributi sul silenzio. Basta aspettare.
Mi unisco all'applauso silenzioso per Elena e ricordo che c'era uno scritto di ra sul silenzio "Il silenzio degli impacciati". E' stato il primo che letto.

Il silenzio del cellulare, se un sms che aspetti non arriva.

(Antonia, ho appena iniziato La musica sveglia il tempo, di Barenboin)

Nina | 05/03/2008 ore 18:39:54 | @

 

Grazie Elena e benvenuta anche da parte mia.
Oggi ho comprato Diario di Scuola di Pennac. Appena finisco "E' stato il figlio" lo leggo. Vado lenta perchè questo libro lo sto davvero assaporando. Grazie RA. Alla Fnac ho anche ordinato "Notizia del disastro". RA, tu dici che ho qualche possibilità di averlo? Qualche ristampa in vista? Dimenticavo... L'impiegato che ha preso il mio ordine mi ha detto di aver letto "1982..." e che l'ha trovato molto bello

antonia | 05/03/2008 ore 18:24:09 | @

 

Promessa solenne: è il mio ultimo intervento odierno...
Lo utilizzo per un grosso applauso ad Elena.
(A domani, forse, boh??

maramaus | 05/03/2008 ore 18:17:29 | @

 

neanch'io so se sia uso di questo forum, ma mi è sembrato un pensiero bellissimo. Dal canto mio ti ringrazio, Elena, per aver condiviso con noi la tua arte :)

lasirenetta | 05/03/2008 ore 17:50:00

 

Vi vedo scatenati, oggi, bene! E Giuseppe batte Luigi nella gara di papelli (architetto, non si offenda). Tanti argomenti
1) al Massimo, purtroppo non sono mai stata
2) il film oscar dei fratelli Coen non l'ho visto
3) i radicali credono ancora di giocare alle figurine. E sono inaffidabili.
4) il silenzio più bello per me è quello che segue la fine di una musica che ti è entrata dentro tanto che non vuoi quasi più respirare per non rompere l'incanto.
Scrive Baremboim che ho letto da poco "Se ho passato una serata a suonare uno dei libri del Clavicembalo ben Temperato ho la sensazione (...) di avere compiuto un viaggio nelal storia, iniziato e finito nel silenzio.

antonia | 05/03/2008 ore 17:39:26 | @

 

Non so se è uso di questo forum (non ho ancora finito di leggere gli arretrati)lasciare testi letterari che non siano del padrone di casa. Però con tutto il parlare che stiamo facendo intorno al silenzio mi è venuta vogliavoglia di mandarvi una poesia tratta dal mio primo libro
(Il calvario della rosa.
Il silenzio è molto presente nelle mie poesie. Vi mando "Isegret" proprio perchè di ognuno di voi conosco solo le parole.
Se non gradite basta dirlo non mi offendo di sicuro.

I segreti

Della rosa conosciamo il nome
il profumo, l’antica bellezza
che resiste alla rovina anche
in questa terra di nessuno.

Del silenzio conosciamo la
mancanza, il farsi repentino delle
sere d’inverno dove preghiamo:
fa’ che la notte sia breve.

Del vento conosciamo il sale
l’azzurro strappato ai cieli
la danza della polvere nelle
strade vaghe della città di mare.

Di te non conosco che le parole.

Buona serata.
E.

Elena Petrassi | 05/03/2008 ore 16:07:10

 

Premesso che (mi cito) il mondo ci parla solo con le nostre parole e non abbiamo quindi a che fare con le emozioni, ma con la rappresentazione delle emozioni, così come le raffiguriamo e le percepiamo, il mio "vuoto silenzioso" risale a quella prima sera in cui son andato via dalla casa che condividevo con la prima moglie e con i miei figli.
La fine e l'inizio si baciavano ed io stavo a guardare.
L.

Luigi | 05/03/2008 ore 16:03:15 | @

 

Il silenzio più bello: quello con una persona a cui vuoi bene e con cui non hai bisogno di parlare, perché in quel silenzio c'è già tutto.
Il posto di cui mi piace ascoltare il respiro, qui a Palermo, è lo Spasimo. Di sera, rigorosamente da sola o con al massimo un'altra persona, unico rumore consentito lo scalpiccio delle mie (nostre)scarpe sull'impiantito di legno (è il cuore dello Spasimo che batte).

Daniela V. | 05/03/2008 ore 15:06:54 | @

 

Sto cercando un libro, di quelli che servono ogni tanto agli studi. L’autore è l’inglese Edwin Hanson Freshfield, il titolo “Cellae trichorae and other christian antiquities in the bizantine provinces of Sicily, with Calabria and north Africa including Sardinia”, stampato a Londra nel 1913. So che a Palermo una copia c’è, qualcuno, lustri e lustri fa, la consultò, ma non ricorda in quale biblioteca cittadina. Ma oggi c’è internet! E via allora, con il sito della più grande biblioteca siciliana, costola del Servizio Bibliotecario Nazionale, che raccoglie i dati di, mi dicono, circa 3.000 biblioteche italiane. Ed ecco qua la scheda del nostro libro: il suo codice è IT\ICCU\SBL\0743417. E il libro dov’è? Alla Biblioteca Universitaria di Cagliari, alla Biblioteca della Società Napoletana di Storia Patria, alla Biblioteca Giustino Fortunato di Roma, alla Biblioteca Nazionale dei Lincei e infine alla Biblioteca universitaria di Sassari. Ma io lo so che a Palermo esisti, mio bramato testo! Dove ti nascondi? E allora chiediamo al “motore di ricerca”: ne trova uno a Roma, nel catalogo elettronico dell’Istituto Max Planck per la storia dell’arte della prestigiosa Biblioteca Hertziana “fondata nel 1913 come istituto della Kaiser-Wilhelm-Gesellschaft preposto allo studio dell’arte italiana postantica”. Ma se il libro parla della Sicilia una copia qui qualcuno l’avrà (lo so, c’è). Continuiamo a cercare. Forse alla biblioteca civica panormitana? Proviamo con l’OPAC, il Catalogo On line: niente, nessun record trovato per il mio autore. Vediamo un po’: visto che a Napoli lo possiede la Società Napoletana di Storia Patria può darsi che ce l’abbia l’omologa palermitana. Il sito c’è, il catalogo delle pubblicazioni possedute no. Dubbio: e se la Regione Siciliana avesse in corso qualche progetto utile? Facciamo il giro lungo, sito della regione, pagina del dipartimento beni culturali, voce biblioteche, subvoce cataloghi provinciali “palermo”, ricerca (proviamo per autore e per titolo, non si sa mai il bibliotecario avvesse errato qualcosa) in tutte le biblioteche censite tra città e provincia (12! Ma se ce ne saranno almeno trecento!). C’è un’altra possibilità sempre regionale: il catalogo del polo regionale sbn (http://opac.sicilia.metavista.it/cgi-bin/sicilia) Niente, il mio testo continua a negarsi. Ultimo tentativo, l’Università di Palermo (lo so, mi direte: “stupidino, perché non cominciavi proprio da qui?”), Sistema bibliotecario d’ateneo: eureka! (lo dico in greco, vista la materia del testo agognato), c’è alla Biblioteca centrale della Facoltà di Lettere. Confesso, lo sapevo. Ma ho voluto sfruttare tutte le potenzialità di internet, volevo capire quanto, anche “online” siamo lontani dal resto del mondo: perché i sistemi ufficiali di catalogazione (regionale e comunale) mi dicono che il libro c’è in giro per il regno delle due sicilie, nel regno sabaudo e nello stato pontificio, tranne nella capitale viceregia, o che non c’è proprio? Perché le biblioteche universitarie di Cagliari e Sassari riversano i loro dati nel Servizio Bibliotecario Nazionale e le nostre no? Perché l’autonomismo della Regione Siciliana (quella con le maiuscole) ha interpretato lo strapotere locale solo per arricchire fornitori vari e non per mettere ordine, alla base, nei rapporti tra enti diversi, senza cui, ovviamente, i computer non dialogano? Vado a consultare il libro, il sistema universitario mi dice pure la segnatura e l’orario della biblioteca.

Giuseppe Scuderi grafomane | 05/03/2008 ore 14:03:15 | @

 

RA: in effetti bisognerebbe distinguere il vuoto silenzioso che “si sente” prima che qualcosa cominci, dal vuoto che "si sente" dopo che qualcosa è finito.
Il vuoto dopo una discussione, quando l’ultimo che ha parlato ha detto una cazzata.

NinaVuota2 | 05/03/2008 ore 13:51:10 | @

 

Walter ha detto a Pannella che gli scioperi della sete si fanno per ragioni etiche e non per liste elettorali. Ben detto. Io ad ora sono già a mezzo litro abbondante di ferrarelle...

maramaus | 05/03/2008 ore 13:48:13 | @

 

Proprio per questo non sono d'accordo con Maramaus nell'invettiva antiradicale. I radicali hanno colpe imperdonabili. (Una fra tutte: aver sputtanato definitivamente uno strumento di democrazia come il referendum).
Ma nella contingenza per me rappresenta(va)no un baluardo contro il clericalismo dilagante.

RA | 05/03/2008 ore 13:45:37

 

le ho trovare sul sito corriere.it...ora, come dicevo sto cercando le motivazioni per votare...c'è Crisafulli, la "precaria", ho letto da un'altra parte, che è invece assunta a tempo indeterminato.
Ora spulcio per ben benino, con l'aiuto di internet tutta la lista, poi, aspettero' paziente i nomi della Sinistra Arcobaleno e dopo tirerò le somme.

marco | 05/03/2008 ore 13:43:17

 

Per esempio, Marco, tra le liste troverai la figlia di Cardinale (nota per l'impegno politico del padre)... E capolista Fioroni (che qui in Sicilia ha operato fattivamente, come è noto a tutti), ma ci troverai anche Carra (mi pare, non ci giurerei) e quella tipa del call center (mi pare si chiami Specchietto per le allodole). Non ci troverai Lumia, per il quale non è stato, ad oggi, possibile effetture la deroga che invece ha riportato a galla Bianco (che non ne azzecca una da circa venti anni...). Ecco, se "pena" è esagerato, "perplesso" è solo eufemistico.

maramaus | 05/03/2008 ore 13:19:12 | @

 

scusa maramaus ma dove trovo le liste del PD in sicilia...sto cercando un valido motivo per votare... e spero di trovarlo tra quei nomi o....

marco | 05/03/2008 ore 13:14:45

 

Ne dico un'altra? Il silenzio dopo aver fatto l'amore.
Quando il primo che parla, per definizione dice una cazzata.

RA | 05/03/2008 ore 13:04:51

 

Scusate la mia compulsività interventista odierna, amici del blog di RA. Il mio "vuoto" (il mio silenzio che respira) è la sera d'estate agostana,calda e sudata , a Scicli. Guardando Anna Maria che finisce la sua granita al limone e Ale alle prese con una grossa coppa di fragola e ciccolato.

maramaus | 05/03/2008 ore 12:33:09 | @

 

La racconto come se fosse una invenzione, non vorrei urtare suscettibilità (ma tanto i coinvolti nella discussione non frequentano questo blog). Oggetto: ente dannoso regione, discussione tra colleghi per gli argomenti da porre nel programma di Rita Borsellino. I "maggiorenti" hanno detto c'è questo che non va, questo che confligge con le leggi dello stato, questo che fa schifo veramente ecc. "Ci piacerebbe sentire dalla sinistra quali sono le loro proposte". E qua m'incaz.. Siamo noi che dovremmo fare le proposte, alla sinistra o alla destra, a pinco e a pallino. Siamo noi gli untori e i medici al tempo stesso. Questo continuo dire "non tocca a me, io sono un dipendente" genera, alla fine, come dice Gianni, le liste che fanno schifo. Ci vogliono sempre "altri" che conducono una qualunque controversia: e i meccanismi clientelari dell'ente dannoso sono oliatissimi, sporcano di "grasso", anche solo per schizzi, chiunque si avvicini.

Il mio "vuoto"? Il cielo nero e silenzioso delle estati ericine.

Giuseppe Scuderi | 05/03/2008 ore 12:14:57 | @

 

Mi piace vedere che il nuovo sito è di stimolo alle discussioni.
Io mi impegno a scrivere ogni giorno qualcosina.

RA | 05/03/2008 ore 11:37:34

 

Scusate se rompo il silenzio: ho appena letto una cosa che farà ridere o piangere tutti voi. A seguito delle prevedibilissime lamentele dei radicali ai quali non sono stati assicurati nove seggi su nove, Pannella ha deciso di fare lo sciopero della sete. Voi da bambini, quando non ottenevate quanto desiderato che razza di rappresaglie facevate? La mia avversione-idiosincrasia per i radicali è maturata alla fine degli anni settanta e si è consolidata all'inizio degli ottanta. I capricci dei radicali (purtroopo liberi di fare e dire sciocchezze) mi hanno fracassato. Lo facciamo anche noi uno sciopero? Tipo, ce ne freghiamo bellamente delle loro disavventure, tanto voti non ne portano. Di questo passo, ne porteranno via un casino. P.S. le liste siciliane del pd fanno pena.

maramaus | 05/03/2008 ore 11:16:21 | @

 

E' anche il vuoto prima che inizino le note di un concerto, o di una tela prima che venga dipinta,o di una pentola prima di creare un piatto prelibato,o un foglio magico di un magico maramaus,o come la mattina quando non sai cosa ti capiterà durante la giornata(per fortuna), o il vuoto prima di inziare tante altre cose.

NinaVuota | 05/03/2008 ore 11:16:08 | @

 

p.s.: piacere Luigi, se voleste vedere il film da me lo possiamo proiettare direttamente da pc, ma per ora abbiamo solo lo schermo da diapositive.
ah, dimenticavo, il marito, interpellato, dice che sarebbe felicissimo di avervi a casa.

lasirenetta | 05/03/2008 ore 11:14:56

 

si, il respiro dei luoghi abbandonati a volte è anche più forte di quello dei luoghi "vivi". Io ho provato una sensazione simile quando sono andata a visitare i paesi della valle del belice. Quei luighi respirano, antano e a volte urlano, perfino!

la sirenetta | 05/03/2008 ore 11:06:45

 

Febbraio 2008, teatro Massimo, prima opera in abbonamento: Igor Stravinskij The Rake's Progress ovvero La carriera di un libertino. Vado, pensando di assistere alla vera storia della mia vita, ma so di mentire a me stesso, infatti l’opera è incomprensibile per me (totalmente in inglese e Daniela sa come pronuncio the cat is in ….etc etc). Per i masochisti presenti è sottotitolata in italiano (anzi sopratitolata per la precisione).
Apro la porta comunicante con il palco adiacente: vuoto. Nel buio mi perdo tra velluti rossi che rivestono strane sedie da bar con altezze diverse. Metto le cuffie alle orecchie. Guardare i movimenti dei personaggi con la mia musica è stata una passeggiata.
Andavo da bambino con i miei. Allineavo tre sedie del palco e riuscivo a dormire per delle ore. La mia predisposizione per l’opera non è cambiata.
L.
P.S.: il mio finale del nuovo film dei Coen l’ho visto con attenzione perché Roberto ne aveva già parlato. Per “L’uomo che non c’era” non è esattamente un dvd, ma gli assomiglia molto. Uauaua Che dimensioni ha la TV dove lo vedremo?
Elena, Giovanna, Antonio, la sirenetta e lò piacere io sono Luigi, alias penna prolissa (da non confondere con penna prolasso che è altra cosa). Vorrei dire quale stanza preferisco e come avrei chiuso il film dei Coen, ma mi dicono di chiudere. Gh gh gh. Ultimissima. E’ da tempo che volevo fare i complimenti a Gianni per la raffigurazione di Lombardo, geniale. Stop (per ora, pero!)

Luigi | 05/03/2008 ore 10:44:26 | @

 

Il vuoto del teatro è il vuoto che chi scrive affronta quando si cala nella pagina bianca. E il silenzio è bianco come la pagina e con reverenza va cesellato con una punta sottile. E le parole allora si mostrano e occupano il posto che compete loro. Bravo RA, è bello iniziare la giornata con un bel racconto. E' ancora meglio del fare colazione con una granita di mandorla macchiata di granita al caffé e una brioche calda (reminescenza di antiche vacanze in Sicilia).
Sogno il vostro mare mentre qui a Milano c'è il solito sole stremato e ieri sera c'è stata una bufera invernale.
Buonissima giornata a tutti.
E.

Elena Petrassi | 05/03/2008 ore 09:50:18

 

Lo sceriffo pur non potendo evitare che lo psicopatico uccidesse il cow boy, doveva impedire che almeno la moglie (del cow boy) si salvasse, anche per il rotto della cuffia, con un geniale colpo di scena (in questo i Coen non sono imopreparati). E invece resta solo lo squallore (retorico)della provincia americana che si appresta ad eleggere un repubblicano... E uno sceriffo che scambia la moglie per una psicoanalista.

maramaus | 05/03/2008 ore 09:13:45 | @

 

come l'avreste chiuso, voi?

NinaStric | 05/03/2008 ore 08:57:29 | @

 

In genere i capolavori li ricordi per il finale fulminante. Esempi cimatografici rapidissimi e superficiali: I tre giorni del condor, Arancia meccanica, Bade Runner, Barry Lyndon, I quattrocento colpi, Vertigo (La donna che visse due volte), L'ultimo dei Mohicani (1993), Qualcuno volò sul nido del cuculo, Lanterne rosse, Intrigo internazionale, Notorius, Trainspotting... Se il finale non è geniale, almeno sia risolto. Quello dell'ultimo dei Coen è molto pretenzioso ed addirittura sciatto.

maramaus | 05/03/2008 ore 08:47:58 | @

 

Bisogna dar loro una attenuante: quel film era difficile da chiudere.
(Grazie a te, Nina, e buona giornata a tutti voi)

RA | 05/03/2008 ore 08:40:34

 

Il respiro dei silenzi, non solo dei teatri, lo sentiamo quando troviamo qualcosa che ci lascia senza fiato. Solo così possiamo ascoltare.
grazie RA, anche stamattina.

NinaStric | 05/03/2008 ore 08:33:46 | @

 

Se il dialogo si fa più consistente (nel senso che fino a quel momento era stato solo scarno, asciutto, sincopato, rado) e ti distrai (e non sei la sola, come vedi: io e mia moglie ci siamo distratti, io molto, lei meno, per meri motivi professionali) qualcosa significa. Io dico che poi così consistente quel dialogo non sia. E l'effetto "flop" è nella testa e negli occhi di tutti noi. Anche i geniali Coen sbagliano.

maramaus | 05/03/2008 ore 08:29:33 | @

 

prima volevo dire in" flagranza di trasloco".. ancora tutti con gli scatoloni in mano e gli occhi sgranati nell'esaminare le nuove stanze, del nuovo forum..queal'è la vostra "stanza" preferita?a ciascuno la sua. e perchè?
per me il bagno..

| 05/03/2008 ore 08:13:20 | @

 

Ieri sera ho visto "Non è un paese per vecchi".Concordo con qualcuno che, giorni fa, ha detto che è facile distrarsi quando c'è un dialogo un pò più consistente..Tant'è che quando sono comparsi i titoli di coda, seppure avvertita da voi, ho pensato che avrei dovuto rivederlo per ascoltare meglio i sogni di Tommy Lee. Da rivedere, quindi.

Ciao Lò. Ti ho pensata proprio ieri sera quando ho visto che a Palermo danno
IL VENTO FA IL SUO GIRO al
Lubitsch
Via Guido Rossa 5 Tel.091/447164
ti ricordi che te lo avevo segnalato a Milano?
Lo tengo d'occhio, e adesso è lì.
..quando si dice il caso..

NinaStric | 05/03/2008 ore 08:11:27 | @

 

A parte Lo, bentornata, vorrei ringraziare Antonio per la magnifica madeleine, degna di comparire in un romanzo di Marquez. Del Marquez che era.

RA | 05/03/2008 ore 08:10:00

 

1961 o forse 1962. Avrò avuto dunque cinque-sei annetti. I miei non potevano permettersi di andare al teatro. Un conoscente, sorta di "maschera" o funzionario cerimoniere, ci omaggia il biglietto per andare a vedere il Bolero (pure io), preceduto da una serie di balletti che mi annoiarono mortalmente. Durante l'intervallo un tramezzino che ricordo ancora favoloso (ma non ero un tipo vorace: tendevo all'anoressia, e i miei preoccupati per il mio aspetto macilento non mi facevano mancare nulla. Quel tramezzino lo ricordo ancora fantastico malgrado la mia scarsa sensibilità verso i piaceri della gola: ora ahimé la musica è cambiata). Finito il godimento palatale comincia improvvisamente e tumultuoso quello della musica paranoica di Ravel. Un orgasmo precoce tutto di testa. I ballerini che seguivano il ritmo incalzante (e inesorabile) consumavano un amplesso che capivo poco ma che turbava tutte le mie piccole cellule, tutti i miei giovanissimi ormoni. Poi purtroppo non ebbi più grandi occasioni per entrare nel ventre del cetaceo. I tramezzini e le traviate li consumai al Politeama. Ero già adolescente.

maramaus | 05/03/2008 ore 08:09:46 | @

 

Fine 1967 o primissimi giorni del 1968, mia madre mi portò al Teatro Massimo per il Bolero di Ravel, lo ricordo ancora bene. Poi ci fu il terremoto (del Belice) e mi pare che la stagione fu sospesa.

Giuseppe Scuderi | 05/03/2008 ore 07:44:05 | @

 

Meglio tardi che mai mai..
ero assente da secolie vi scopro in flagrante di trasloco..bravi! una non si può distrarre ,che so io..,un mesetto che ne succedono di tutti i colori! a proposito di colori: mi piace ! mi piacete voi. Che siete bellini nella casetta nuova..! io sempre avventrice occasionale resto. mio malgrado! però vi seguo.
nella superficialità che mi contraddistingue (spesso causa tempi strettissimi-inesistenti!!)..beh mi salta all'occhio IL segno dei pesci. é un segno "sfuggevole""camurriusetto anzichennò" nonostante le apparenze..nonostante l'occhio da pesce lesso..ecco.
e ho detto tutto.
io lo so perchè l'altro ieri era il mio nnnnnessimo compleanno (accetto volentieri gli auguri posticipati!!) e sono un'asponente pescina doc.doc.le squame lucide e l'occhio languido. e il resto.
baci baci auguri

| 05/03/2008 ore 07:24:42 | @

 

Daniela, io ti verrei in soccorso con una casa abbastanza capiente e un videoproiettore ancora provvisoriamente installato. Ma devo prima consultare il marito, che a quest'ora se la dorme beato :)

lasirenetta | 05/03/2008 ore 07:01:19

 

io sono stata al Massimo che avevo 15 anni , si e no, mi ci aveva portato una zia, vecchia abbonata. Credo che dessero La traviata, quella sera, ma non ricordo bene. Allora non sapevo che sarebbe diventato un "cult" esserci stati prima della chiusura. Avrei osservato con più attenzione e riportato in un diario, ma non sono un testimone del tempo. Non so (de)scrivere i miei ricordi

fara | 04/03/2008 ore 22:52:54 | @

 

la balena? Venne esposta per quindici giorni dentro un colossale rimorchio a piazza politeama. La puzza era insopportabile, ma la curiosità molto più forte.
Poi ci portarono pure uno squalo tigre imbalsamato, ma faceva una figura da niente.
Mi pare che fosse il '72.

http://medicineman.splinder.com

antonio | 04/03/2008 ore 22:47:58 | @

 

Per dvd intendo: lettore dvd...

Daniela V. | 04/03/2008 ore 22:32:59 | @

 

Il dvd ce l'ho, la casa confortevole un po' meno (nel senso che ho un divano piccolo e non molte sedie) ma se non si offre nessun altro, siete i benvenuti a casa mia per il forumfilm.

Daniela V. | 04/03/2008 ore 22:00:03 | @

 

Giovanna, non devi giustificarti. Le citazioni sono benvenute. Ci dobbiamo scaldare in qualche modo.
A proposito di elezioni: qualcuno ha capito chi sarà il capolista del PD dalle mie parti? Non credo che vogliono farmi votare la figlia di Cardinale, vero?

RA | 04/03/2008 ore 19:48:54

 

Confesso, Luigi, che mi ero preoccupato fino alla decima riga del tuo intervento.
Piuttosto: hai un dvd di questo film? Se qualcuno di voi possiede un apparecchio e una casa accogliente, perchè non lo vediamo assieme?

RA | 04/03/2008 ore 19:46:49

 

L'uomo che non c'era è uno tra i più bei film dei Coen. E rispetto a quest'ultimo in circolazione non soffre di finali "giustificazionisti". Tra i più bei film che ho visto quest'anno (ma uscito a fine dello scorso) consiglio "Nella valle di Elah". Un capolavoro di Haggis, sceneggiatore tra l'altro di quel grande artista che è Eastwood.

maramaus | 04/03/2008 ore 19:22:18 | @

 

Scusate, ho dimenticato di scrivere che questa è la lettura attualemente in corso, ma che consiglio a tutti, dato il periodo - ahimè - elettorale in cui ci troviamo.
Senza commento sapeva tanto di pubblicità "aggratis", invece giuro che non me ne viene niente.

giovanna | 04/03/2008 ore 18:32:16 | @

 

Solo se si ha certezza di ciò che è, si può conoscere di cosa stiamo parlando. Se ciò che noi crediamo sia, mutasse in continuazione, non sapremmo mai cosa è quella cosa che, appena conosciuta, muta da come noi l'abbiamo conosciuta. In fondo la nostra esistenza, le cognizioni che abbiamo, non avrebbero senso se non esistessero dei valori che riteniamo oggettivi ed immutabili. Se non sapessimo cos'è buono, cos'è bene e cos'è bello come faremmo a giudicare un comportamento, un fatto accaduto?
La nostra psiche non è occupata dalle cose, ma dalla rappresentazione che siamo capaci di dar loro, dal senso che le cose assumono per noi. Quindi il mondo ci parla solo con le nostre parole. Non abbiamo quindi a che fare con le emozioni, ma con la rappresentazione delle emozioni, così come le raffiguriamo e le percepiamo. Secondo Heidegger il linguaggio è la casa dell'essere e l'uomo ne è il custode.
Detto questo, per essere breve, Roberto e Carmela che cacchio avete che siete così giù di morale?
L.
P.S.: accetto prenotazioni per "L'uomo che non c'era" film del 2001 dei fratelli Coen. Se non l'avete visto cercatevi la recensione sul web e poi ditemi.

Luigi | 04/03/2008 ore 18:25:57 | @

 

Carmelo Lopapa, SPARLAMENTO, ed. chiarelettere, prefazione di Dario Fo e Franca Rame

"Un paese dove privilegi grandi e piccoli vengono esibiti senza vergogna da tanti piccoli potenti. Pardon: tanti piccoli impotenti. Che non suscitano più né rispetto né deferenza. E neppure paura. Perchè li abbiamo sempre sotto gli occhi. Seguiti ovunque dalle telecamere. Più che una "casta", il "cast" di una politica ridotta ad avanspettacolo. A un reality show". (Ilvo Diamanti, la Repubblica)

giovanna | 04/03/2008 ore 18:09:02 | @

 

Adoro specialmente l'espressione "uno dei migliori scrittori italiani contemporanei".
Grazie.
I vecchi post li trovi pari pari anche nel nuovo sito grazie alla pazienza di Marco, che ringrazio nuovamente.

RA | 04/03/2008 ore 12:48:28 | @

 

Non sono una blogger né una frequentatrice abituale di forum. Mi ci fermo solo se sento particolare attrazione.
Scrivo anch'io, ho pubblicato due libri di poesia (2004 e 2007),e il primo libro di narrativa nel 2007, collaboro con la rivista Poesia di Crocetti. Scrivere è un'ossessione però leggere è molto più divertente. Di RA non ho letto tutto ma abbastanza per avvicinarmi al forun dopo avere letto, domenica scorsa, 1982. E' di certo uno dei migliori scrittori italiani contemporanei, "Notizia dal disastro" ce l'ho scolpito nell'anima, l'ho letto in un pomeriggio senza metterlo giù un attimo seduta al tavolo della cucina (che è anche il posto dove scrivo)
Vedo di recuperare i vecchi post sul vecchio blog per mettermi in pari.
Buonissima giornata a tutti.
Elena

Elena Petrassi | 04/03/2008 ore 12:28:50 | @

 

E' una very short story: si conclude domani.
A proposito: benvenuta, Elena.
Mi piacerebbe se anche tu in cinque righe ci dicessi qualcosa di te. Da queste parti siamo pochi, ma più o meno si è imparato a conoscerci.

RA | 04/03/2008 ore 12:14:03

 

Le porte chiuse evocano Barbablù, il ventre della balena Giona e Pinocchio, Moby Dick e Lovecraft. E il fantasma del palcoscenico, Verdi ecc.ecc.
L'incipit mi piace, ma è troppo breve il brano... Così è come mangiare l'antipasto e poi doversi alzare da tavola.
A quando il seguito?
:-)
E.

Elena Petrassi | 04/03/2008 ore 12:05:27 | @

 

Ma ti pare che intendevo una festa con salsa e merengue? Solo farti un po' di prio, con un profilo decisamente basso (anche perché il trenino in libreria da Carmela viene decisamente difficile farlo...)

DanielaV. | 04/03/2008 ore 09:10:20 | @

 

Stanotte non ho chiuso occhio, quindi ho terminato Caos Calmo che ho letto, nonostante sia l'ultimo film che ho visto.
Il film mi è piaciuto, anche il libro, ma quando l' ho chiuso, "mezz'orata fa" (o mezzo branzino fa? sti pesci), ero decisamente stufa della voce di Nanni Moretti che ridondava nella mia testa.
Fuori mi aspetta una nebbiolina inquietante.

StricNina | 04/03/2008 ore 07:03:24 | @

 

Non vorrei frenare i vostri entusiasmi, ma non sono in una fase che preveda gran festeggiamenti...
(Vedete come sono ridotto? Ho cominciato persino ad adoperare i puntini di sospensione).
Ieri sera ho finito un libro perfettamente intonato al momento esistenziale: "Patrimonio", di Philip Roth.

RA | 04/03/2008 ore 06:30:48 | @

 

Sì sì, facciamo la blog presentazione...Ma non possiamo fare che una presentazione la organizziamo noi? Mi spiego: siamo noi a "farti la festa" in senso buono, RA. Ho già qualche idea, ma aspetto il tuo benestare e quello di Carmela, ovviamente.
Poi per la presentazione con la P maiuscola sono sicura che ti verrà qualche bella idea. Tu lo sai che sono la cronista ufficiale delle presentazioni palermitane!
Ultimo film visto: una vera porcheria all'Igea Lido, si intitola La musica nel cuore e per carità non vedetelo!
Sto leggendo Tutti se ne vanno di Wendy Guerra,una scrittrice cubana. Ma vado un po' a rilento, non mi sta prendendo molto, I must confess.

Daniela V. | 03/03/2008 ore 21:57:50 | @

 

Luigi, bella idea ritrovarvi nella libreria di Carmela per il nuovo libro di RA il quale, spero, avrà in programma una presentazione anche qui a Roma.
Anch'io sono incuriosita dal libro di Pennac, come mi pare di avervi già scritto. Lettura in corso: "La musica sveglia il tempo" di Barenboim.
Film: non vado quasi mai al cinema perchè in questi multisala trovo sempre schermi che vedo male (un pò sfuocati) e mi viene un gran mal di testa. Quindi o Sky o DVD...purtroppo.

antonia | 03/03/2008 ore 20:12:29 | @

 

In effetti, ora che mi ci fate pensare: non ho ancora trovato un'idea per presentare il libro.
Si accettano consigli.

RA | 03/03/2008 ore 20:09:04

 

Colore ottimo, i miei occhi presbiti ringraziano per la riduzione del contrasto

Giuseppe Scuderi | 03/03/2008 ore 20:00:15 | @

 

Il colore è migliore del nero, complimenti a Marco ed a Roberto.
Ho visto l'ultimo film dei fratelli Coen, di cui ho già detto, e domenica scorsa Il petroliere, che consiglio a tutti quelli che amano i film di quasi tre ore (160 minuti per la precisione).
Daniel Day-Lewis è impareggiabile, ma niente a che vedere con l'interpretazione di Gangs of New York, decisamente più intensa (come il film del resto).
Ultimo romanzo - in corso di lettura - Guardatemi di Anita Brookner, ma non è detto che ve lo consiglio.
Aspetto che CZ mi dica quando arriva nella sua libreria il diario di scuola di Pennac (Carmela nelle altre c'è già da una settimana buona. Che facciamo?).
Per concludere io sono dei Gemelli ed in questa settimana sono l'altro dei due.
Ultima cosa: sarebbe carino se tutti noi frequentatori del blog panormiti (e dei dintorni) potessimo acquistare tutti insieme l'ultimo libro di Roberto, magari nella libreria di Carmela, occasione per ri-vederci approfittando della sua gentilezza. E' possibile? C'è qualcosa in programma?
C****o ho scritto un casino. Ora sentili....

Luigi | 03/03/2008 ore 19:41:06 | @

 

Era un guaio calcolato... Spero di non deludere nessun segno, sempre che al nostro RA faccia piacere...
(Tra parentesi, non vedo l'ora di leggere il nuovo di Roberto e già sono assai incuriosito dalla fatica di cui ha fatto cenno).
Nessuno ha visto il film dei Coen? L'ultimo film visto? E l'ultimoromanzo?

maramaus | 03/03/2008 ore 19:33:16 | @

 

...e le Bilance????? Ahi, Gianni, ti sei inguaiato: ora protesteranno i capricorni, i sagittari....

antonia | 03/03/2008 ore 19:25:29 | @

 

grazie ,
io sono pesci.
bravo gianni, disegni cose bellissime.
cz

cz | 03/03/2008 ore 17:57:35 | @

 

La nuova cromia dello sfondo è muy bonita. (Quando una cosa è bella e funziona, in genere manco te ne accorgi...)

maramaus | 03/03/2008 ore 17:46:29 | @

 

Ah, ecco cosa c'era di nuovo! Approvo (peraltro è il grigiolino del vecchio blog, insomma come quando uno da casa vecchia si porta quel vecchio mobile che gli piaceva tanto).

Daniela V. | 03/03/2008 ore 17:10:32 | @

 

il nuovo sfondo incontra il gradimento del forum?

marco | 03/03/2008 ore 16:58:06

 

=8-o

marco | 03/03/2008 ore 15:58:26

 

... o jean marasouris in Francia..
marco, grazie per la solidarietà. In effetti ricordo la faccia dei due giovani tecnici saccentini quando questa 50enne ha tirato fuori dalla tasca con nonchalance l'inseparabile "penne draiv" che lei si ostinava a chiamare, italianizzando il termine francese, chiave USB, l'ha inserita nel loro computer e ha cominciato a discutere del mancato funzionamento di un programma.

antonia | 03/03/2008 ore 13:53:38 | @

 

MPA. movimento per arrestarsi

juan mararaton | 03/03/2008 ore 13:19:04

 

Secondo tutti gli aderenti all'MPA di Raffaele Lombardo per rafforzare il concetto di sicilianità non dicono chewin-gum o cingomma et similia: dicono "mastica", come ho sentito a Trapani

Giuseppe Scuderi | 03/03/2008 ore 13:14:15 | @

 

già Antonia...m'immagino i commenti o anche i pensieri di chi ti doveca vendere una pendraiv.
Poi, nel campo della tecnologia, ma in genere in un po' in tutti i settori "esclusivi", credo viga una sorta di regola non scritta secondo la quale una "donna" non puo' accedervi per di più se non conosce neanche le parole giuste...hai tutta la mia comprensione.

marco | 03/03/2008 ore 13:11:14

 

No, Antonia, ci sono pure gli spagnoli: ordenador, raton e correo electronico...raton fa morire dal ridere. Maramaus, in Spagna saresti Mararaton...

Daniela V. | 03/03/2008 ore 12:53:32 | @

 

Giannimaramaus, mi stai facendo morire dal ridere! Comunque, è ciunga o sciunga? Molto usato in italia è anche "la pec" con la c dolce come in pece) per designare il "patch" che si deve scaricare per aggiornare un file. E' vero, marco, i francesi hanno francesizzato quasi tutti i termini. Credo sia l'unico Paese al mondo in cui il computer non si chiama così ma "ordinateur", dove il file si chiama dossier e "la mail" courriel (courrier électronique". La scheda video è la "carte vidéo", la pen drive è la "clè USB"...;questo per dire quante figure da deficente ho fatto quando sono tornata ed usavo questa terminilogia oscura con i negozianti di prodotti informatici.

antonia | 03/03/2008 ore 12:35:27 | @

 

Daniela, sei stata esaustiva, grazie. Anzi, thanks mille!
Oggi dovrò scannare un bel po' di disegni...
Perché anche i più avvertiti (me compreso) continuano a dire "la graphic novel" e non "il"? (Tenuto conto che tutti quanti sanno che novel significa romanzo e non novella). Io non transigo con ketch up: nel senso che l'unico modo di dire è "il checiap". Se qualcuno dice "la checia" (in questi casi la p va a farsi una passeggiata) potrei toglierlgli il saluto. Chi di voi dice "il" chewing gum? Qui si dice ancora la ciunga.

maramaus | 03/03/2008 ore 12:24:43

 

Gianni, ti rispondo subito. Al plurale si dice file, così come si dice i film, i computer. Trattasi di prestito linguistico, ma è ormai da considerarsi a tutti gli effetti una parola italiana, che quindi segue le regole grammaticali dell'italiano. (A volte mi fa paura, la professoressa che è in me)

Daniela V. | 03/03/2008 ore 12:18:42 | @

 

I francesi, credo, hanno risolto il problema alla radice traducendo tutti i temini informatici inglesi...ma loro hanno in odio - o quasi - l'inglese.
Noi italiani siamo accomodanti, quindi, cerchiamo di adattare al nostro orecchio la teminologia tecnica del caso.
Da cui sansire o scansionare (tanto capiamo lo stesso di che si parla), formattare, resettare, iconizzare, loggare (ossia inserire nome utente e password per accedere a qualcosa) ecc...dando libero sfogo alla fantasia della nostra conoscenza tecnologica.
Personalmente ho solo un esempio di "itanializzazione forzata" di un termine inglese ed è scautismo - il movimento - dall'inglese scuot.

marco | 03/03/2008 ore 12:14:31

 

Meglio dire scannare, come dice Catarella. "Commissario, questo glielo scanno?"

Daniela V. | 03/03/2008 ore 12:12:36 | @

 

Al plurale si dice files o resta file? Il dubbio mi assale tutte le volte che via mail (e voi dite mail o e-mail?) chiedo di mandare o ricevere file o files. Ieri passeggiando sotto il sole marzolino ho provato una gran pena per tutte quelle persone che digitavano (ma quando mai si usava 'sto verbo qualche anno fa)i loro bravi sms. Nove su dueci avevano il cellulare in mano: cinque in conversazioni impegnate: bella giornata, cosa mangi, ci vediamo, e quattro con gli occhi appizzati sul display. Certo, un po' lo stiamo provocando il buon vecchio Romp: can che dorme...

maramaus | 03/03/2008 ore 12:07:21 | @

 

E "formattare" come vi pare? O sentir dire "vedi che ti riduco a icona"? Se mi riducessero ad icona nella lussuosa tradizione bizantina (fondo oro, arcaismo rappresentativo, intensità espressiva ecc.) ne sarei lusingato, ma credo che il senso sia quello dell'annichilimento. E anche "masterizzare" mi ricorda il greco (mastite, mastectomia). "Tutte le parole vengono dal greco" (Il mio grosso, grasso matrimonio greco)

Giuseppe Scuderi | 03/03/2008 ore 11:47:51 | @

 

Io, per esempio, dico "scansionare"... Mi pare meno sanguinolento.

maramaus | 03/03/2008 ore 11:41:04

 

Marco nel suo post usa "scansendo" le immagini...che non è male.Anzi, mi piace, ma mi interrogo su quale sia l'infinito corrispondente: scannere? Help!

antonia | 03/03/2008 ore 11:40:08 | @

 

A proposito di computer e terminologia applicata, a me fa orrore il termine "scannerizzare". Mi sembra truculento, una specie di misto fra scannare e carnezziere. E dire che significa soltanto copiare un'immagine. Non è meglio usare "fare uno scan"? Per quanto riguarda i messaggi che appaiono, il mio computer, francese con alcuni programmi in inglese ed usato in Italia, a volte esce fuori di testa e mi comunica frasi del tipo "desolé, il fichier non è stato written".

antonia | 03/03/2008 ore 11:31:33 | @

 

E' preferibile il formato JPG perché più leggero per il WEB, circa la definizione vanno bene i formati 800X600 PIXEL o 1024X768 PIXEL, così se qualcuno vuole può prelevare le immagine dal sito per utilizzare come sfondo desktop.

marco | 03/03/2008 ore 11:27:41

 

Beh...allora mettiamoci d'accordo: alzi la mano chi intende mandare copertine a RA. Giusto per non fare lavoro inutile...
Io mi prenoto per "1982" e "Palermo è una cipolla".
RA, hai preferenze di formato? PDF, JPG, TIFF, EPS...O forse Marco vuole intervenire in proposito?

Alessandra | 03/03/2008 ore 10:26:17 | @

 

la bustina compare solamente se compili il campo e-mail..io non lo compilo...

marco | 03/03/2008 ore 10:04:24

 

Ra:verrai sommerso da coperte e copertine, adesso.

Marco: ma perché tu non hai la bustina, alla destra dell'ora?
Per il correttore: scherzavo, piacciono anche a me gli errori, refusi o no.

ninastric | 03/03/2008 ore 09:55:14 | @

 

@giovanna del 2 marzo: non è voluto...sono alla ricerca di immagini migliori delle copertine dei libri d RA....ma su internet non se ne trovano. Se qualcuno avesse i libri e disponesse di uno scanner potrebbe dare un contributo alla causa scansendo le copertine ed inviandole a RA per aggiornare la sezione IMMAGINI.

@ninastric2: secondo me il correttore ortografico applicato ai commenti sarebbe come applicare un filtro alle telefonate...e, poi fra amici, un refuso topografico e accettabile e comprensibile

marco | 03/03/2008 ore 09:41:53

 

Ho appena trovato nella mia posta un'email che, anche se c'è il mio indirizzo nell'elenco dei destinatari, non era indirizzata a me. Una ragazza racconta ad un amica un incontro sessual-amoroso avvenuto sabato. Questa persona non la vedo da tempo, non siamo amiche, abbiamo suonato insieme in qualche concerto. Non mi era mai successo.
Chissà se capita spesso.
ninastric

famolostrano | 03/03/2008 ore 09:19:41 | @

 

Anche RESETTARE è una parola molto diffusa nel linguaggio di tutti i giorni. Un po’ tipo “fermate il mondo, voglio scendere”. (non ricordo da dove arriva.. una pubblicità? Calindri?)
Dimenticare ciò che è stato e ripartire.
Io mi spavento quando leggo: “I COMPONENTI CHE STATE PER INSTALLARE POTREBBERO DANNEGGIARE IL COMPUTER”, a volte con l’aggiunta “ACCERTATEVI CHE LA FONTE SIA ATTENDIBILE”.
Come le scelte della vita. Stai per prendere una decisione e sai che non potrai più tornare indietro, nel bene o nel male. Decisioni che non riguardano solo te, ma anche persone vicine, oppure sconosciute. Un casino. Niente sarà più come prima.. ma può anche andarti bene.
Facile con il computer: DISCONNETTI e CAMBI UTENTE.

ninatric | 03/03/2008 ore 08:45:07 | @

 

Secondo me lo hanno fatto apposta, i Coen...prima ti ubriacano con tanta violenza (e lo fanno bene, pathos, etc...) così, poi non capisci che il finale non è all'altezza della situazione...Almeno su di me ha funzionato, perchè dopo un tempo e mezzo in compagnia di quel psicopatico-assassino-serial killer avevo un tale maldipancia che la conclusione quasi non me la ricordo...Ecco spiegato l'Oscar...Per fortuna che ci siete voi...uomini veri... che mantenete la lucidità fino in fondo.

Alessandra | 03/03/2008 ore 08:32:56 | @

 

Vedete? Vedete? Allora non sono matto, io.
O almeno non sono il solo matto.

RA | 03/03/2008 ore 08:24:01 | @

 

Forse fuori tempo massimo per la discussione che Ra chiedeva, ho visto "Non è un paese per vecchi". Condivido le riflessione di Roberto: tre quarti del film sono di bellezza micidiale. Il pathos si fa così stringente finoa togliere il respiro. Poi i venticinque minuti finali, verobosi (fino a quel momento non più di una trentina di dialoghi molto asciutti e talvolta scarni)e filosofeggianti. Quasi psicoanalitici e sostanzialmente inutili. Sembrano voler giustificare tanta violenza e tanta genialità cinematografica: che si dissolve un po' sciattamente e con stracchi pistolotti da sbadiglio. Peccato, meritava un oscar.

maramaus | 03/03/2008 ore 08:06:30 | @

 

Grazie dell'interessamento, ma dicevo per la storia e per la letteratura.

RA | 02/03/2008 ore 22:32:12 | @

 

chiedi e ti sarà dato (aiuto)

Alessandra | 02/03/2008 ore 20:23:29 | @

 

hai un MAC?

fara | 02/03/2008 ore 20:09:22 | @

 

Infatti: ma dovete capire che io con le foto sono un asino matricolato.

RA | 02/03/2008 ore 18:35:48 | @

 

Bentrovati. La novità del blog/forum mi sembra molto interessante, anche per avere un'idea più chiara delle regole da osservare.
Visto che lo avete richiesto, e che nessuno ha già espresso nulla in proposito, mi permetto di notare che alcune immagini (alcune copertine di libri, per esempio) sono parcellizzate, causa - immagino - la bassa definizione. Se questo consente una rapida apertura, in compenso lascia una sensazione sgradevole di indefinito.
Per il resto, ok!
Ciao

giovanna | 02/03/2008 ore 16:14:09 | @

 

E' la famosa linea della palma, che oramai è arrivata al Brennero.

RA | 02/03/2008 ore 13:40:37 | @

 

Mi sembra che il discorso di RA si possa applicare all'intera Italia, purtroppo.

antonia | 01/03/2008 ore 20:36:05 | @

 

Appunto RA!

fara | 01/03/2008 ore 19:29:04 | @

 

Il fatto è, Fara, che il sistema incoraggia la partenza dei cervelli. Gli stupidi sono ricattabili. Gli stupidi si adeguano meglio al ruolo di servitù. La scrematura periodica delle intelligenze è uno dei fondamenti dell'economia siciliana del sottosviluppo.

RA | 01/03/2008 ore 18:57:20 | @

 

a proposito di università per frenare la fuga di cervelli la Sicilia ha dato il via libera a non so quale decreto per i quale verranno stanziati 400 euro per 6 mesi a 30 mila giovani, 8.000 dei quali siciliani e 3.000 mila euro di bonus alle imprese che decideranno di stabilizzarli dopo il tirocinio. La mia impressione è che con 400 euro al mese (per 6 mesi) i cervelli fuggiranno e i cretini resterano

fara | 01/03/2008 ore 18:16:21 | @

 

raccogliendo.
marco: e mettere un correttore ortografico? (sorrisetto)

ninastric2 | 01/03/2008 ore 16:27:27 | @

 

università: io sto "raccongliendo fondi" per mandare mio figlio qui(!?)

http://www.wmin.ac.uk/mad/page-177

siate generosi, senza fretta..tanto c'è tempo

ninastric | 01/03/2008 ore 16:18:19 | @

 

@Luigi: ho sistemato un po' le cose...spero non me ne vorrai per qualche battutina.

marco | 01/03/2008 ore 16:00:44

 

io ascolto fondamentalmente rai radiodue(ruggito del coniglio e caterpillar uber alles, a volte anche condor, che mi piace molto ma non è un appuntamento fisso) e radiotre (fahrenheit tutte le volte che posso). Ascolto la radio soprattutto quando cammino, e per ora cammino tantissimo. Comodissima, per i miei scopi, la radio integrata nel mio vecchio nokia modello basebasebase: la radio è l'unico accessorio che richiedo al cellulare, quasi più importante della possibilità di telefonare :P

p.s.:
La nuova foto della penultim'ora mi piace molto di più di quella di prima che mi mi faceva una certa impressione funerea

lasirenetta | 01/03/2008 ore 13:49:44

 

Ho appena visitato il sito del nuovo motore di ricerca exalead. penso che sia ottimo per chi, come me, fa molte ricerche su internet. Ve lo segnalo
Allmyflight...uffa

antonia | 01/03/2008 ore 13:23:32 | @

 

La copertina del nuovo romanzo di RA è bella e sansebastianesca: ne so qualcosa da quando mi faccio trafiggere due volte a settimana da una simpatica agopunturista. Però la prossima (copertina) la disegno io!

maramaus | 01/03/2008 ore 13:09:17 | @

 

Radio Capital vince su tutte: nonostante gli Eagles che ovviamente casso in meno di un nanosecondo. C'è un mix classico-contemporaneo senza puzza al naso. Zucconi è impareggiabile. E anche Andrea Lucatello. Mi dispiace per la dipartita di Mancinelli voluta da Linus. Bah... Ieri gran bel concerto di Francesco De Gregori al Golden. Ha anticipato due pezzi del nuovo disco: ed è molto bella "Per brevità, artista". Ha cantato ispirato e con voce matura e chitarristi degni di tale nome una "Rimmel" che non ha perso la freschezza e la genialità dell'esordio (1975!!!) Uno dei pochi italiani di cui andare fieri. E pi invecchia più si fa intrigante. Lontano daller lusinghe del mercato, timido e signorile. Un principe, un artista.

maramaus | 01/03/2008 ore 12:57:58 | @

 

Mancialasagna (soprannome paesano di Calogero Lo Giudice) già deputato dell'UdC, è stato condannato a 16 anni; suo figlio a due o tre. La deputata regionale in carica sempre dell'UdC Giusi Savarino e il suo papà hanno un fascicolo aperto in procura (per par condicio è stato condannato mi pare anche uno dei ds). Tutti girgentanisseni. E Cuffaro sarà capolista al Senato per l'UdC. Nel videogioco del Commissario Montalbano (prima edizione Sellerio, tanti anni fa) un errore veniva punito con una "malafiura". Dopo credo tre o cinque malafiure avevi perso, dovevi chiudere il gioco. A quante malafiure è tarata la politica siciliana?

Giuseppe Scuderi | 01/03/2008 ore 12:48:17 | @

 

Help!
Qualcuno di voi può aiutarmi? Alla scuola di mio figlio (francese) noi dell'Associazione genitori stiamo raccogliendo informazioni utili ad aiutare i ragazzi degli ultimi due anni del Liceo ad orientarsi verso la Facoltà universitaria da scegliere (in Francia, Italia e altri Paesi). Qualcuno di voi può darmi qualche suggerimento per l'Italia (siti internet, indirizzi, ecc.)? Oltre ad Almalaurea?

antonia | 01/03/2008 ore 12:41:07 | @

 

Per la copertina del libro, si daniela, un pò sansebastianesca.
Mi piace la foto di RA accanto alla penultim'ora. Emana intelligenza.
Per la trasmissione di Radiomontecarlo non so, non ho più sentito Clive. Comunque io parlavo di RMC2, che trasmette solo musica ed un notiziario ogni ora.

antonia | 01/03/2008 ore 12:36:46 | @

 

A Radio Montecarlo facevanouna trasmissione meravigliosa sull'inglese...un certo Clive prendeva una parola e ne trova tutte le occorrenze possibili e immaginabili nei testi delle canzoni, facendone cogliere le varie sfumature di significato. Qualcuno sa se esiet ancora? Antonia?
RA, qualcuno ti ha già detto che la copertina del tuo libro è sansebastianesca o sono la prima?

Daniela V. | 01/03/2008 ore 12:08:50 | @

 

Condor? Come no, la ascolto spesso, in alternanza con Lifegate, radio che purtroppo si può ascoltare via etere solo in Lombardia, Piemonte e Roma, ma si può trovare su internet. Ottima musica, specie blues, country, soul e temi ecologisti. Radio capital? Si, soprattutto gli interventi di Zucconi. la musica....insomma...ancora gli Eagles!!!! Segnalo ancora Radio montecarlo 2 RMC2, musica rilassante. E per i fissati del jazz, sempre via internet, ahimè, Fréquence Jazz, da Lione.

antonia | 01/03/2008 ore 11:56:29 | @

 

Anche io - Maramaus - prima ero radio capital dipendente. In macchina la radio era sempre sintonizzata lì. Poi, l'anno scorso, durante l'esilio nisseno-ennese mi ha salvato Fahreneit.
Quando ero ragazzina mi ricordo invece Rai Stereo 2 con i conduttori del pomeriggio: il mio preferito si chiamava Emilio e poi fece anche un programma in tv per bambini...ma quando lo vidi mi cadde un po' dal cuore: io ero innamorata della sua voce.
Fermo la deriva nostalgica.

Daniela V. | 01/03/2008 ore 11:38:50 | @

 

Roberto, come si diceva nelle radio quando ero giovane io: ti rispondo in privato.
Complimenti a Dante Alighieri per l'humor a cavallo della tigre e - c.v.d. - per l'abilità a mettere "il dito nella piega", come dicono alcuni personaggi che conosco io.
Luigi

Luigi | 01/03/2008 ore 11:28:06 | @

 

ho "allungato" lo spazio per i commenti

marco | 01/03/2008 ore 09:57:29

 

Spero vi sia piaciuto e non vi sia sembrato....lunghetto...ne ho altri 99...continuo???

Alighieri Dante | 01/03/2008 ore 09:54:41

 

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
5 esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
Tant'è amara che poco è più morte;
ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,
dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.
10 Io non so ben ridir com'i' v'intrai,
tant'era pien di sonno a quel punto
che la verace via abbandonai.
Ma poi ch'i' fui al piè d'un colle giunto,
là dove terminava quella valle
15 che m'avea di paura il cor compunto,
guardai in alto, e vidi le sue spalle
vestite già de' raggi del pianeta
che mena dritto altrui per ogne calle.
Allor fu la paura un poco queta
20 che nel lago del cor m'era durata
la notte ch'i' passai con tanta pieta.
E come quei che con lena affannata
uscito fuor del pelago a la riva
si volge a l'acqua perigliosa e guata,
25 così l'animo mio, ch'ancor fuggiva,
si volse a retro a rimirar lo passo
che non lasciò già mai persona viva.
Poi ch'èi posato un poco il corpo lasso,
ripresi via per la piaggia diserta,
30 sì che 'l piè fermo sempre era 'l più basso.
Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta,
una lonza leggera e presta molto,
che di pel macolato era coverta;
e non mi si partia dinanzi al volto,
35 anzi 'mpediva tanto il mio cammino,
ch'i' fui per ritornar più volte vòlto.
Temp'era dal principio del mattino,
e 'l sol montava 'n sù con quelle stelle
ch'eran con lui quando l'amor divino
40 mosse di prima quelle cose belle;
sì ch'a bene sperar m'era cagione
di quella fiera a la gaetta pelle
l'ora del tempo e la dolce stagione;
ma non sì che paura non mi desse
45 la vista che m'apparve d'un leone.
Questi parea che contra me venisse
con la test'alta e con rabbiosa fame,
sì che parea che l'aere ne tremesse.
Ed una lupa, che di tutte brame
50 sembiava carca ne la sua magrezza,
e molte genti fé già viver grame,
questa mi porse tanto di gravezza
con la paura ch'uscia di sua vista,
ch'io perdei la speranza de l'altezza.
55 E qual è quei che volontieri acquista,
e giugne 'l tempo che perder lo face,
che 'n tutt'i suoi pensier piange e s'attrista;
tal mi fece la bestia sanza pace,
che, venendomi 'ncontro, a poco a poco
60 mi ripigneva là dove 'l sol tace.
Mentre ch'i' rovinava in basso loco,
dinanzi a li occhi mi si fu offerto
chi per lungo silenzio parea fioco.
Quando vidi costui nel gran diserto,
65 «Miserere di me», gridai a lui,
«qual che tu sii, od ombra od omo certo!».
Rispuosemi: «Non omo, omo già fui,
e li parenti miei furon lombardi,
mantoani per patria ambedui.
70 Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi,
e vissi a Roma sotto 'l buono Augusto
nel tempo de li dèi falsi e bugiardi.
Poeta fui, e cantai di quel giusto
figliuol d'Anchise che venne di Troia,
75 poi che 'l superbo Ilión fu combusto.
Ma tu perché ritorni a tanta noia?
perché non sali il dilettoso monte
ch'è principio e cagion di tutta gioia?».
«Or se' tu quel Virgilio e quella fonte
80 che spandi di parlar sì largo fiume?»,
rispuos'io lui con vergognosa fronte.
«O de li altri poeti onore e lume
vagliami 'l lungo studio e 'l grande amore
che m'ha fatto cercar lo tuo volume.
85 Tu se' lo mio maestro e 'l mio autore;
tu se' solo colui da cu' io tolsi
lo bello stilo che m'ha fatto onore.
Vedi la bestia per cu' io mi volsi:
aiutami da lei, famoso saggio,
90 ch'ella mi fa tremar le vene e i polsi».
«A te convien tenere altro viaggio»,
rispuose poi che lagrimar mi vide,
«se vuo' campar d'esto loco selvaggio:
ché questa bestia, per la qual tu gride,
95 non lascia altrui passar per la sua via,
ma tanto lo 'mpedisce che l'uccide;
e ha natura sì malvagia e ria,
che mai non empie la bramosa voglia,
e dopo 'l pasto ha più fame che pria.
100 Molti son li animali a cui s'ammoglia,
e più saranno ancora, infin che 'l veltro
verrà, che la farà morir con doglia.
Questi non ciberà terra né peltro,
ma sapienza, amore e virtute,
105 e sua nazion sarà tra feltro e feltro.
Di quella umile Italia fia salute
per cui morì la vergine Cammilla,
Eurialo e Turno e Niso di ferute.
Questi la caccerà per ogne villa,
110 fin che l'avrà rimessa ne lo 'nferno,
là onde 'nvidia prima dipartilla.
Ond'io per lo tuo me' penso e discerno
che tu mi segui, e io sarò tua guida,
e trarrotti di qui per loco etterno,
115 ove udirai le disperate strida,
vedrai li antichi spiriti dolenti,
ch'a la seconda morte ciascun grida;
e vederai color che son contenti
nel foco, perché speran di venire
120 quando che sia a le beate genti.
A le quai poi se tu vorrai salire,
anima fia a ciò più di me degna:
con lei ti lascerò nel mio partire;
ché quello imperador che là sù regna,
125 perch'i' fu' ribellante a la sua legge,
non vuol che 'n sua città per me si vegna.
In tutte parti impera e quivi regge;
quivi è la sua città e l'alto seggio:
oh felice colui cu' ivi elegge!».
130 E io a lui: «Poeta, io ti richeggio
per quello Dio che tu non conoscesti,
acciò ch'io fugga questo male e peggio,
che tu mi meni là dov'or dicesti,
sì ch'io veggia la porta di san Pietro
135 e color cui tu fai cotanto mesti».
Allor si mosse, e io li tenni dietro.

Alighieri Dante | 01/03/2008 ore 09:45:42

 

Sono radiocapitaldipendente...
Anzi, in famiglia lo siamo tutti (altrimenti non potrei esserlo a pieno titolo).

maramaus | 01/03/2008 ore 09:34:38 | @

 

Non capisco: i tuoi commenti precedenti ti risultano tagliati?

RA | 01/03/2008 ore 08:44:03 | @

 

Miei commenti precedenti corti per problema vostro. Stop. Consiglio finestra dove si scrive più grande. Stop. Non faccio copia+incolla quindi rileggere qui è un casino. Stop. Giuro basta messaggi in cui si possono esprimere comodamente le idee. Stop. Troppo tempo tolto al prossimo. Stop. Solo telegrammi ricchi di contenuto. Stop. Buona domenica

Luigi | 01/03/2008 ore 08:16:09 | @

 

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