il forum
Onorata del compito assegnatomi (e oltretutto mi piace un sacco), vi dico che mi sono messa subito al lavoro, e che ho già selezionato alcuni dei vostri bellissimi post/racconti.
Il primo che scelgo, visto che ne ho facoltà, è quello di Gianni Maramaus sul suo compagno Sollazzo: l'unica cosa che gli manca (ed è un suggerimento, perché non farlo?)è un disegno di quelli suoi...mi sembra già di vederlo.
Daniela | 31/05/2008 ore 20:58:21 | @
l'ho visto talmente tante volte... addirittura l'ho registrato su audiocassetta per acoltarlo in ufficio. Di recente ho comprato il poster (locandina) che appenderò sempre in ufficio per vedere quanti clienti conoscono questo film.
blade runner | 31/05/2008 ore 20:26:45 | @
Arancia meccanica, giusto?
fara | 31/05/2008 ore 20:04:15
Non c'è cattivo più cattivo di un buono quando diventa cattivo
(Bud Spencer, "Chi trova un amico trova un tesoro")
Romp | 31/05/2008 ore 19:23:40 | @
Un film che mi ha cambiato la vita? Quando ero piccolino, "Elliot il drago invisibile". Sono andato avanti per settimane convinto di dovermi trovare un drago per amico. Da adolescente, "Always". Di recente mi è piaciuto "History of violence" e "Il destino di un guerriero", sono un fan di Viggo Mortensen. Ma non sarebbe giusto dimenticare l'immortale "Biancaneve sotto i nani".
Romp | 31/05/2008 ore 19:19:10 | @
"Chiaro?, Alex?
"Come un lago d'estate senza fango, sir."
Tratto da quale splendore di film?
Buon weekend lungo a tutti.
maramaus | 31/05/2008 ore 18:33:22
il leghista Gentilini, prosindaco di Treviso invoca la tolleranza zero verso i cani. Solo cani italiani, possibilmente veneti,"quegli amici dell’uomo che accompagnavano i nostri agricoltori e rispettavano l’economia floreale". Forse saranno tollerati i pastori maremmani ma come la mettiamo con i mastini napoletani e i cirnechi dell'Etna che amano zompettare nelle aiuole e fare pipì contro gli alberi?
fara | 31/05/2008 ore 18:31:51
Il monologo finale di Blade Runner ha due effetti: o ami alla follia questo film (adorabile Joanna Cassidy) oppure lo ritieni una bella furbata. (La maggior parte delle persone che conosco e che lo hanno visto sanno a memoria o quasi il pistolotto finale: e devo aggiungere che in genere non sono degli intenditori come dico io. Ho visto cose che voi umani eccetera). La cosa che più amo è il finale controverso e girato più volte a quanto pare: il decollo sopra una prato verde infinito verso un cielo di un azzurro luminosissimo a pieni polmoni, dopo quella tirata gotico-claustrofobica.
maramaus | 31/05/2008 ore 18:16:45
I miei film(s): Tra i tanti, quelli che mi vengono in mente adesso: Cristo si è fermato ad Eboli (Rosi);La famiglia (Scola);Caro Diario (Moretti). Moretti in vespa al ritmo di Khaled tra i quartieri di Roma per me è un cult.E poi, quando arriva al quartiere Spinaceto e dice:"Spinaceto però... pensavo peggio".E' una citazione che utilizzo in mille occasioni..; mi piace anche la piuma che aleggia su Forrest Gump.
Blade Runner l'ho visto troppi anni fa per esprimermi.Vedo di ripassare nei prossimi giorni.
Mingo | 31/05/2008 ore 17:43:37 | @
l'ho visto talmente tante volte... addirittura l'ho registrato su audiocassetta per acoltarlo in ufficio. Di recente ho comprato il poster (locandina) che appenderò sempre in ufficio per vedere quanti clienti conoscono questo film.
blade runner | 31/05/2008 ore 17:25:46 | @
l'ho visto talmente tante volte... addirittura l'ho registrato su audiocassetta per acoltarlo in ufficio. Di recente ho comprato il poster (locandina) che appenderò sempre in ufficio per vedere quanti clienti conoscono questo film.
blade runner | 31/05/2008 ore 17:19:51 | @
E' uno di quei film talmente belli che dopo qualche anno hai paura di rivederli, nel timore che siano invecchiati nel frattempo.
roberto alajmo | 31/05/2008 ore 17:00:26
Manco a farlo apposta. E' la prima volta che visito questo sito e trovo RA che cita una frase di Blade runner e Fara che lo conosce a memoria. Fara, sicuramente preferisci la versione con la voce narrante, vero? Se non fosse chiaro dal mio nickname, questo é il mio film preferito per eccellenza (e dire che non vado matto per i film di fantascienza).
blade runner | 31/05/2008 ore 16:46:16 | @
A proposito di film, RA, congratulazioni! Ho letto che fra un anno e mezzo partiranno le riprese di "E' stato il figlio". Mi auguro che ne venga fuori un buon lavoro. Personalmente non amo molto le "riduzioni" cinematografiche dei romanzi ma non è detto che non ne venga fuori un capolavoro.
fara | 31/05/2008 ore 15:48:40
Che film, Fara. E pensare che l'ho visto tardi, vittima di un pregiudizio antifantascientifico.
roberto alajmo | 31/05/2008 ore 13:37:50
noto con piacere che non sono l'unica a conoscere quasi a memoria Blade Runner
fara | 31/05/2008 ore 11:33:21
Ma guarda: io sono contento. Ci meritiamo questo e altro.
roberto alajmo | 30/05/2008 ore 23:58:44
Per compensare le mancate entrate dell'ICI e per far sopravvivere l'Alitalia per un altro anno i soldi verranno presi da quelli destinati al Sud per le infrastutture e anche al Ponte.Lombardo, il Bossi del Sud, FORSE si rivolgerà alla Consulta per far valere i diritti del popolo siciliano.Niente di nuovo sotto il sole. Solo un ennesimo 800A agli...(non so come chiamarli:elettori? Siciliani? cittadini?).Insomma l'800A sarà pure scomparso dai muri...
Mingo | 30/05/2008 ore 21:24:46 | @
Mi capitava spesso di leggere quel criptico "800A" seguito da un altrettanto indecifrabile "FORTE".
maramaus | 30/05/2008 ore 15:07:48
Alfonso Sabella scrive un libro sul suo lavoro nel pool dell'antimafia...
Io rimango perplesso...
Ancora più perplesso, anzi definitivamente perplesso quando vedo la copertina del libro, che fa il verso a quella di Gomorra scritto da Saviano (sul quale però, non nutro nessuna perplessità).
Perplessopalermitano | 30/05/2008 ore 14:16:55
ops (gli stessi moralizzatori che...)
Luigi | 30/05/2008 ore 13:58:39
E dei muri in cui (gli moralizatori che vestivano la nudità degli angeli) trasformavano la scritta di cui parla Gianni in 800A ne vogliamo parlare?
Questo esemplare di graffito non si trova più. E' solo nei nostri ricordi accanto ai viva Milan e abbasso Inter.
Luigi | 30/05/2008 ore 13:57:59
Ho notato che da qualche tempo è tornato in auge un vecchio imperativo categorico che sui muri di ogni sorta di Palermo non mancava mai. Ma quell'invito crudo e perentorio alla pratica orale indiscriminata (una richiesta urgente rivolta da un singolo anonimo ad un'infinità di potenziali utenti) non ha più la roboanza di prima. E' graffitato con stile e con discrezione, a pennarello (sottile).
maramaus | 30/05/2008 ore 11:34:04
Dimenticavo (non so se Geraldina Piazza questa riuscì a documentarla): in un tornante di Monte Pellegrino c'era una scritta che richiedeva la percorrenza di tutta la curva per leggerla: "Ti ricordi quando ti sei fatta male e ora dici che tra di noi non c'è stato niente?"
Giuseppe | 30/05/2008 ore 11:12:31
Tre citazioni, la prima da un sito internet di vendite on line:
"pacchetto offerta per le spose e le loro mamme: manicure, ricostruzione unghie, pedicure, colata gel sui piedi, decorazioni in mani e piedi.. il tutto per entrambe al costo promozionale di € 150,00"
La colata di gel sui piedi mi scompiscia
Seconda citazione, su un muro a poca distanza da casa mia: "Salvatore cornuto. Firmato Mirko", dimostrazione di coraggio.
Terza (vi manderò la foto che devo avere in qualche archivio): "sinistra antagonista? 'sto cazzo", e sotto la A cerchiata della Federazione Anarchica
Giuseppe | 30/05/2008 ore 11:09:13
Giuseppe, è che devo fare i conti non solo con la "dislessia" dei miei polpastelli sulla tastiera, ma anche con il dottor Sigmund...
maramaus | 30/05/2008 ore 10:56:05
A proposito delle considerazioni di Roberto riguardanti le scritte sui muri c’è un sito web il cui autore ha raccolto innumerevoli esempi. Siccome è probabile che non abbiate il tempo per andarlo a vedere, ve ne ho trascritte alcune. Preciso che ad ogni scritta corrisponde un muro, spesso rivestito in marmo (quindi sono escluse le scritte nei bagni degli autogrill, ecc.)
-Ho venduto il tempo per fare i regali di Natale
-L’orologio è il carcere del tempo
-Non vedo l’ora che questa giornata sia finita
-Passeggiando a tempo di noia
-Il lavoro è una giungla, lo sciopero selvaggio
-Sono solo il corpo riflesso della mia ombra
-Meno architetture più avventure
-Alla fine voglio bene a tutti
-Per la Lupa. Ti amo. Il Lupo
-Lallallero. Lallallà
-I dubbi? Bom. E che roba è?
-…Toccami..Attraversami…Fino all’anima… Non mi svegliare più… prova a prendermi
-Quadrupede che botta
Stesso muro prima e dopo.
-Prima: TI AMO PRINCI. NIKO
-Dopo: TI ODIO PRINCI. Idiota
-A colpi di macete si esce dalla giungla
Per chi ha tempo da perdere (mica tanto) il link è: http://www.fabiolottero.it/Scritte.html
Dove inizia la libertà di espressione dell’idiota metropolitano finisce una piccola parte della libertà altrui.
Forse si doveva mandarli a zappare.
Luigi | 30/05/2008 ore 10:54:23 | @
Gianni, la maramausite colpise ancora e con effetti devastanti: hai scritto "far colpo sulle fanculle".
Giuseppe | 30/05/2008 ore 10:52:09
Per completezza: non so suonare la chitarra (ahimé), non fingo di suonare il bongo e stono da solo sotto la doccia, quando i miei sono lontani anni luce.
maramaus | 30/05/2008 ore 10:39:02
A proposito dell'editoriale di Roberto. I chitarristi di spiaggia coltivavano intimamente o forse in modo manifesto il desiderio di acchiappare, di far colpo sulle fanculle. Ed era dura riuiscire a suonicchiare qualcosa di originale e che non fosse la solita canzone del sole (buona per tutte le stagioni).A volte andava bene, talvolta andava buca. I bonghisti suonano (suonano? sic!) con intenti identici: ma ci credereste che rimorchiano di più dei suonatori di chitarra? E con fatica creativa nulla e fatica fisixa risibile.Sarà quel battere la mani così sexy e quello sguardo così etnico...
maramaus | 30/05/2008 ore 10:35:26
Ho dimenticato di titolare il post precedente, ma il comportamento di Schillaci è l'antitesi di tutta la ricerca di "legalità" di addiopizzo, degli spot della questura, ecc
Giuseppe | 30/05/2008 ore 10:19:09
Per Luigi e per i lettori di Repubblica: l'edizione regionale da oggi sta al centro del giornale. Staccabile. Ciao a tutti
maramaus | 30/05/2008 ore 10:14:14
Totò Schillaci ai tempi della Nazionale (Afp)
PALERMO - Chiamato a deporre come teste dell'accusa in un processo alla cosca mafiosa della Noce, dà forfait per la seconda volta. Un comportamento, quello dell'ex attaccante della Nazionale, Totò Schillaci, che non è piaciuto al presidente del collegio, Vittorio Alcamo, che ha inflitto al bomber di Italia '90, un'ammenda di 200 euro.
DIFFIDATO - Contestualmente il magistrato ha diffidato il testimone a presentarsi alla prossima udienza, minacciandolo, in caso contrario, di accompagnamento coattivo. Schillaci, che ora gestisce a Palermo la scuola per giovani calciatori, Louis Ribolla, era socio di uno degli imputati del processo, Eugenio Rizzuto, accusato di associazione mafiosa ed estorsione. Secondo il pm Maurio De Lucia, il teste avrebbe chiesto l'intervento dell'amico presso la «famiglia» mafiosa in relazione a una serie di furti e danneggiamenti subiti nella struttura sportiva.
Giuseppe | 30/05/2008 ore 10:06:21 | @
Questa mattina la Repubblica è nelle edicole senza cronaca regionale (Sicilia).
Sapete perché?
Luigi | 30/05/2008 ore 09:58:44
Ah, Luigi. Ancora non lo so, di cosa mi dovrei occupare. Ma con Roberto io accetto a scatola chiusa, come Arrigoni.
Anche io ho un sospetto, però...non so se lo stesso tuo, ma quello mio mi piace...
Daniela | 29/05/2008 ore 18:56:49 | @
Daniela: bellissime notizie, così, tutte e due insieme, sai che fanno metaforicamente tossire il mio povero affannato cuore?
Sono equamente felice per te e per Roberto (nuova sezione del blog).
Ma di cosa ti occuperai?
Se è quello che intuisco, mi piace da morire vederlo scritto.
Luigi | 29/05/2008 ore 18:09:34
Cari, in attesa di recuperare quanto perso in questi giorni, vi partecipo le ultime notizie: da oggi sono proprietaria dell'appartamento in cui vivo, e povera in canna. Ma felice. In tempi migliori vi inviterò tutti nel mio abituro per una festazza.
Intanto però dico a Roberto, che sì, mi va di curare una sezione nuova del blog.
Daniela | 29/05/2008 ore 17:38:14 | @
Ogni tanto andate a guardare la sezione immagini, sì?
Ne ho appena inserito di nuove, fra quelle che mi avete mandato voi.
roberto alajmo | 29/05/2008 ore 17:13:11
Scusa Quintarelli, ma il tuo parrucchiere ti ha parlato pure di Donnalucata?
maramaus | 29/05/2008 ore 13:11:38
Stamattina sono andato a tagliarmi i capelli, MIlano, il Parucca è Siciliano di Siracusa, abbiamo parlato dell'Unesco e di Vendicari, di Ragusa e di Noto, con la Cattedrale rifatta. I baffetti e gli occhi hanno lo stesso colore, fuligine umida, le mani gentili un po femminee e un anello d'oro semplice. I capelli invece sembrano un nido di corvi dopo il tramonto, la camicia nera e i jeans Lee sicilianizzano lo stile. La sua socia è anche la sua fidanzata, una Vicentina con tumulti calabresi nel sangue. Mentre tagliava il capello affermava cose che probabilmente afferma ogni volta che fa ciò che fa, Ah se la Sicilia fosse la Lombardia, Ah se i siciliani fossero milanesi. Ecco.
Quintarelli | 29/05/2008 ore 12:23:24
Antonella, o Nives come amava farsi chiamare, non sopportava il rumore di quella sveglia.
Il suono stridulo, il più forte ed insopportabile che avesse mai ascoltato, sopraggiungeva all’improvviso ad interrompere la storia di un sogno, una qualsiasi storia della quale Nives non avrebbe mai saputo la fine. Anche questo aspetto la infastidiva non poco.
Avrebbe voluto alzarsi e romperla quella sveglia, una volta per tutte. Ma si girava semplicemente per cercarla e pigiare quell’odioso tasto. “Ne comprerò una nuova un giorno e tu sai bene la fine che ti aspetta…” diceva a se stessa mentre infilava le pantofole ai piedi.
Accese il computer prima ancora di andare a preparare il caffè. Era ansiosa di vedere se il suo amato Idag le aveva risposto. Intendiamoci bene, amato in senso metaforico, considerato che Nives non aveva nessuna intenzione di metter su una relazione seria, almeno per il momento, dopo quello che aveva passato.
Il suo amore per Idag era lo stesso che aveva per i gatti, colmo di identica tenerezza per qualcuno che, a suo dire, aveva bisogno di un sostegno, di qualcuno che fosse capace di dimostrare di esserci, veramente.
Era un’idealista Nives, altro se lo era. Ma questa parte di se era celata al resto del mondo, alla maggior parte del mondo, quello che avrebbe incrociato di li a poco, fatto di visi anonimi, di gesti ripetitivi, di sguardi stupidi ed interessati.
Idag stava li, dentro ad un pc, ed era il suo tramite verso ambizioni perdute, sogni infranti, amori impossibili.
Quante volte Nives era ricaduta e si era ripresa? Non lo ricordava più. Quante volte si era detta “Basta. Da domani si ricomincia…”?.
Eppure sentiva dentro di se l’energia inesauribile di chi vuole credere che un sogno possa trasformarsi in realtà.
Spesso le veniva in mente una vignetta in cui Charlie Brown assiste ad un incontro di baseball. Nel corso della partita viene battuto un fuori campo e, incredibile, la palla gli si avvicina a velocità inaudita. Charlie, il buon vecchio Charlie, alza il braccio e blocca la palla con una sicurezza che certamente non è mai stata sua. Mentre si stupisce della sua presa, dal campo si sente la voce dell’allenatore che urla “Ingaggiate quel ragazzo”.
Ecco com’era Nives, ma lei non lo sapeva.
Mentre il caffè iniziava ad uscire con il noto ribollio, la posta elettronica mostrava la presenza di un nuovo messaggio: era Idag.
Corse a versarsi il caffè ed a prendere le sigarette. Non avrebbe mai interrotto la lettura di una risposta tanto attesa.
La mail così diceva:
“Cara Antonella,
certo non avrei pensato che alla mia età ancora qualcuno, o qualcuna, potesse raggiungermi per girovagare, o giocare, con quella parte di me così nascosta, da essere a volte sconosciuta a me stesso.
E’ vero che ti ho detto le cose che hai scritto, che uno stimolo non può venire da dentro se il pensiero ti dice che tutto è compiuto, che quindi nulla di originale potrà mai nascere in tutto l’umano futuro. Ma questa notte, mentre meditavo sulle tue parole e su di me, mi sono reso conto di aver sbagliato a dire ciò che ho detto, a scrivere così ciò che realmente pensavo allora.
Ma vedi Antonella, non dico questo perché tra le persone che mi hanno letto ci sei anche tu, che dall’alto della tua sensibilità hai vissuto, ed interpretato, e rielaborato il mio pensiero.
Dico questo perché il pensiero cambia, come le trame dei libri. Oggi è una storia domani un’altra. Ognuno di noi è ciò che è, nel momento in cui manifesta se stesso. Dopo un secondo, un’ora, un anno, è una persona diversa, che pensa diversamente, che elabora diversamente perché tutto si modifica ed ogni cosa si evolve.
Tu hai 26 anni e non puoi far tue mie idee, che strisciano lentamente sotto il peso di ciò che è stata la “mia” vita, la “mia” personalissima storia.
Devi scrivere la “tua” storia. Ed alla tua età non sempre fa bene ascoltare parole come quelle che ho scritto.
Io non sono poi tanto speciale come tu mi descrivi. Faccio una vita come la possono fare tutti e, probabilmente se mi vedessi rimarresti delusa. Si, delusa. Ma non parlo del mio aspetto fisico o della sovente mancata corrispondenza con il suono che dona una voce. Rimarresti delusa perché infrangeresti la bolla in cui galleggia il tuo sogno. Parlo dell’immaginario che è in noi, di quelle sensazioni che ci esaltano, e ci sostengono, aiutandoci a vivere.
Questo io oggi sono per te e te lo dico in nome della tenerezza con cui le tue parole mi hanno segnato, affinché le prospettive di una donna, all’alba della vita, varchino la soglia del bar dove ti rechi ogni mattina, per ridiscendere in un mondo reale, in cui si concretizzi ciò a cui si crede.
Ed io, in questo senso, forse, non ti ho aiutata. Scusami.
Con grande e tenero affetto.
Idag”.
Luigi | 29/05/2008 ore 10:56:54
Non c'è due senza tre.
philosopho | 29/05/2008 ore 09:55:01
Fara, l'incendio di pneumatici e rottami serve a distruggerli senza oneri, ci si sbriga in un attimo
Giuseppe | 29/05/2008 ore 09:12:57
«Il padre ha detto ai carabinieri: sono anni che mi diceva di voler essere accettato. Ma io in casa avevo solo un coltello». E' una barzelletta "becera", riportata su Rosalio, " un pretesto per commentare", la vicenda del ragazzo gay accoltellato. E io rimango come il tenero Giacomo. Senza parole.
Romp | 29/05/2008 ore 09:06:28 | @
Tanto va la gatta al lardo.
philosopho | 29/05/2008 ore 09:04:11
Quando sorge il sole, il cammino ha inizio.
Amico dei pellegrini | 29/05/2008 ore 08:36:24
A Roma.
All'Università si sprangano, "tra loro", gli studenti.
Al Pineto si scassano i negozi degli immigrati, non "tra loro".
Sempre a Roma si aggredisce un dj gay. Non tra loro
A Verona
Si ammazza un ragazzo a pugni, e da un'altra parte, non ricordo dove , si scarica un caricatore nella schiena di un ladro un po' dappertutto, altrove, in "val padana" si fanno le ronde.
A Napoli si bruciano i campi nomadi.
E nel parlamento si varano leggi che puniscono in base alla razza o alla provenienza e non alla colpa.
E' storia qualcosa del genere ma allora come oggi c'è il sonno della ragione.
E c'è il silenzio.
Anche la Chiesa, in questo caso, si limita a flebili sussurri. Niente sesso, niente aborto? e allora nienta da dire
E l'indignazione tace, quasi scocciata.
fara | 28/05/2008 ore 23:54:22
pardon , Nomen omen
fara | 28/05/2008 ore 23:27:11
Che bello ragazzi, stiamo assistendo dal nostro privilegiato balcone alla reintegrazione di fascisti emeriti, come Almirante, fautore della difesa della razza e fine parlatore. Il neo sindaco di Roma vuole intitolargli una strada ma ,tranquilli giovanotti, per non fare troppa differenza un'altra strada sarà per Craxi, "l'esule".
Povero Fini, forse lui ci credeva davvero di potere liberarsi da
certe ombre . Ma non conosceva bene l' Alemanno. Omen Nomen
fara | 28/05/2008 ore 23:26:28
Non serve a nessuno immagino, anche se non sono pratico delle cose di sanità ed il fatto che ci vada un "russo" è poca roba, magra consolazione per le velleità post-comuniste (se mai ne fossero rimaste)...
Luigi | 28/05/2008 ore 19:03:43
Siamo un popolo caliente ma non come il Paolo di Brancati, siamo caliente perché ci piacciono gli incendi. Proprio ora leggo che alcuni reparti dell'ospedale civico sono stati evacuati per un rogo che si era propagato dal deposito adibito a parcheggio dove erano accatastati detriti e pneumatici. Possibile che Archimede aveva bisogno degli specchi ustori mentre oggi basta solo un po' di vento di scirocco per appiccare un incendio?
Mi chiedo "cui prodest?"
A che serve?
Giuseppe, Luigi,voi che siete "vicini" ma non "viciniori" al potere, serve a qualcosa o a qualcuno un incendio all'ospedale civico?
fara | 28/05/2008 ore 18:04:21
Scusate, ho sbagliato data: è IL PRIMO GIUGNO, sempre alle 21.
antonia | 28/05/2008 ore 14:58:44
ATTENTION PLEASE
Lunedì 2 Giugno alle ore 21 all'Auditorium della RAI di Palermo la Cooperativa Morgana presenta un ricordo di Giuseppe Leopizzi, ad un anno dalla sua scomparsa. Verrà proiettato un video su Giuseppe e verrà presentato il cd tratto dal vinile "The Far Coasts of Sicily", primo album inciso dagli AES DANA, di cui facevo parte anch'io. Ci sarà musica dal vivo. Io purtroppo non ci sarò...ma confido in voi. poi mi direte le vostre impressioni.
antonia | 28/05/2008 ore 13:39:04
gaudeamus! il mio condomino, possessore di un piccolo appartamento non pagherà più 97 euro d'ICI, in compenso pagherà 183 euro di addizionale IRPEF. Ma questo è niente. Un caro amico che vive in affitto , 800 euro per un seivani in prossimità di Notarbartolo, pagherà, a favore del mio condomino padrone di casa, oltre 200 euro di addizionale.
Anche la mia ex "tata" che paga 300 euro per un catoio in via butera ed ha 495 euro di pensione sarà contenta.
Vuoi mettere!
A Palermo ancora non è successo ma succederà. I campi Rom incendiati danno molta soddisfazione. Ti fanno sentire forte. Rappresenti lo Stato. Forte, duro, intransigente.
Intollerante no, quello fa tanto razzismo! Intransigente si, non suona male
fara | 28/05/2008 ore 12:54:49
Naturalmente il cognome del magistrato è Ingroia e non Ingoia (word ti odio).
Luigi | 28/05/2008 ore 10:12:46
Scrive Antonio Ingoia, Sostituto Procuratore a Palermo, su Golem:
“Può apparire singolare, se non addirittura bizzarro, che un magistrato si chieda di cosa si sente prigioniero. (…)
Eppure, benché apparentemente paradossale, qualche "sensazione di prigionia" la avvertono anche i magistrati, specialmente quelli che operano in terre di mafia. Non è forse una vita da recluso quello di ogni magistrato antimafia, costretto per anni a vivere sotto scorta ogni giorno e per ventiquattro ore al giorno? (…)
No, non è normale. Non è una condizione normale di vita: non è normale che i cittadini onesti - magistrati, commercianti, giornalisti o cittadini comuni - debbano vivere in stato di assedio soltanto perché si oppongono al potere mafioso, mentre i criminali possono vivere in un'apparente condizione di libertà. (…)
In fondo, però, non è questa sensazione di prigionia a pesarti. La tolleri, quasi ti ci abitui. (…)
A soffocarti è soprattutto il predominio dell'egoismo sociale. Quell'egoismo che produce indifferenza etica, l'indifferenza nei confronti di valori come legalità e giustizia. Quella stessa indifferenza scettica, quella rassegnazione fatalistica molto "siciliana" che ha aiutato la mafia ad arricchire di nuovi capitoli la sua storia ormai secolare. Quella rinuncia a partecipare alla vita sociale, a provare ad incidere sulla realtà quotidiana, che ha finito per legittimare le più rozze forme di darwinismo sociale: la legge della supremazia del più forte, che in terre come quelle siciliane equivale alla prevalenza del più potente, il quale della violenza mafiosa si è spesso avvalso.”
Il testo lo trovi qui: http://www.golemindispensabile.it/index.php?_idnodo=7186&_idfrm=61
scrive Mariangela Berretti, Presidente di aquilone blu onlus - dalla parte dei bambini
“L’indifferenza è’ qualcosa di più sottile.
L’indifferenza subentra “dopo”, dopo l’indignazione, dopo lo sconcerto, dopo il giudizio morale che con determinazione e molta sicurezza siamo ogni volta capaci di dare.
L’indifferenza è l’incapacità di trasformare il nostro piccolo mondo, fatto di noi, della nostra famiglia, l’incapacità di lasciare aperta la porta al resto della comunità, all’ambiente circostante.
L’indifferenza è “pretendere” che queste cose non accadano MAI a noi…”
Luigi | 28/05/2008 ore 09:48:31
Ma pure Murigno non scherza...
roberto alajmo | 28/05/2008 ore 09:33:26
I miliardi intrisi di petrolio di Moratti non guardano in faccia nessuno. Si incapricciano di Murigno e prendono a calci in culo uno che ha vinto tre scudetti, due coppe italia e due supercoppe in soli quattro anni. Mi dicono (visto che non tifo per nessuno) però che Mancini più che altro è un campione di antipatia. Ah, ecco.
maramaus | 28/05/2008 ore 09:21:18
Maquillage battuto sulla fauna pennuta dalla destra assente: uccel di bosco. Comunque è una destra che lavora, sbuffa, arranca, si sporca le mani, insomma governa: salvata rete quattro. Alla Sapienza gli estremisti della sinistra extraparlamentare cercano di impedire ai poveri forzanuovisti di fare i loro comodi. Illiberali, comunisti! Ma c'è malumore all'interno delle varie anime della destra: c'è che vuole Via Almirante e chi Via Hitler. La vedo male per Corso Matteotti.
maramaus | 28/05/2008 ore 08:56:02
Giuseppe ti occupi di cose mediocri. Dovevi chiedere al militare chi ha ucciso I Kennedy. Secondo me è stato Kossiga.
giuseppe serio | 28/05/2008 ore 01:44:39
Mi aspetta quindi un cammino di San Giacomo, con la conchiglia che ne accompagna le raffigurazioni. Oppure un cammino di Santa Rosalia, di cuffariana memoria.
Storiella della buonanotte: Cossiga oggi ha compiuto 50 anni dal suo ingresso in Parlamento.
Durante il servizio militare (1985) chiesi ad un mio superiore (visto che l'argomento era tornato sui giornali per anniversario o giù di lì) chi avesse, secondo lui, abbattuto l'aereo di ustica. Rispose tranquillamente e con militare precisione: "i francesi, dalla portaerei clemenceau, con un missile matra modello tal dei tali, volevano prendere l'aereo di Gheddafi". Vero o non vero poco oggi m'importa, innocentemente gli chiesi "e quando potremo saperlo ufficialmente?". Risposta "prima devono morire Mitterrand e Cossiga, se no finiscono tutti e due davanti la corte marziale per alto tradimento". Buonanotte
Giuseppe | 27/05/2008 ore 22:33:38
La Conchiglia, il simbolo dei pellegrini e dei viaggiatori. Giuseppe.
Pellegrina errante | 27/05/2008 ore 16:59:46
Daniela, ti va di curare una nuova sezione di questo forum?
roberto alajmo | 27/05/2008 ore 14:17:24
Faranno piazza pulita dei fannulloni. I fannulloni si dividono in: fannulloni del grande carrozzone (95 per cento) e fannulloni per caso (5 per cento). La vedo male per la minoranza.
maramaus | 27/05/2008 ore 13:40:35
Luigi, mi sono sempre chiesto, essendo un po' Francesco anch'io, quanti e quali vantaggi abbiano conseguito le rappresentanze sindacali a essere conniventi di tutto ciò. Ci sarebbero tanti nomi e cognomi da fare, ma rischieremmo la querela, oltre all'ostracismo di ellenica memoria (chissà con quale guscio di conchiglia ci allontaneranno dal regno di Sicilia)
Giuseppe | 27/05/2008 ore 12:57:46
"Blade runner" di Ridley Scott su novella di Philip Dick. E' disdicevole?
fara | 27/05/2008 ore 11:53:02
Francesco è un pubblico dipendente entrato per concorso.
Sono passati quasi venti anni da quando è stato assunto come bibliotecario. Erano tante le biblioteche da creare in Sicilia ed un volenteroso assessore socialista modificò la pianta organica per giustificare centinaia di nuovi dipendenti. “Ora la cultura potrà trovare diffusione, anche dove prima non c’era”. Così andava dicendo il politico di allora.
Era disperato Francesco. Laura, sua moglie, attendeva il primo figlio e lui era senza lavoro. Qualcuno gli compilò la domanda.
Francesco fece due prove scritte e due prove orali. Trepidava. “Vedrai che gli idonei entrano tutti”. Così fu.
Alle successive elezioni l’assessore socialista fu il più votato nell’isola. “Che exploit, che benefattore, che uomo…”, dicevano.
I nuovi assunti migrarono verso lidi sperduti.Vennero suddivisi su tutto il territorio, erano tanti, ma proprio tanti. Si crearono biblioteche nei musei, nelle gallerie, nei sottoscala, negli androni: un bibliotecario per ogni libro. Si dovettero acquistare nuovi libri.
Francesco affittò un monovano, lontano da Laura. Viaggiava in treno per risparmiare. Ed il venerdì ritornava a casa, la sua vera casa.
“Vedrai che prima o poi ti trasferiranno”, gli dissero.
Ma santa Roteide, com’era possibile giustificare l’invasione di centinaia di bibliotecari tutti nella stessa biblioteca?
Fu così che qualcuno propose di farli transitare nel ruolo amministrativo. Così, a semplice richiesta. Si, è vero che la pubblica amministrazione perdeva delle professionalità, ma cento contabili si potevano ben piazzare in città, no?
Francesco ritornò a casa, lasciò il monovano preso in affitto e con gli stessi soldi che dava al padrone di casa acquistò a rate una nuova auto.
E’ un gigante Francesco, un gigante buono. Ha enormi borse sotto gli occhi ed uno sguardo dolcissimo. Due baffetti alla Errol Flynn ed un paio di occhiali cromati che ornano il suo viso.
Fuma e tossisce in continuazione. Le sue sigarette giornaliere superano le 40.
E’ dura da quando ha poco lavoro. La giornata sembra non trascorrere mai e guai ad uscire che c’è sempre un finanziere zelante pronto, in agguato, a fotografare un’istante, senza conoscere l’inizio della storia.
Ed allora Francesco ha scelto di rincretinirsi con lo stesso identico solitario che c’è dentro al computer. Tutti i giorni, per quasi tutte le ore. Tic, tic, tic, tic, tic. Ogni tanto un caffè alla macchinetta e poi a balcone a fumare.
C’è un cortile interno nel palazzo dove lavora Francesco. Quando si affaccia si saluta con i colleghi, con quei pochi che sono rimasti con il vizio della sigaretta, affacciati ad una finestra o appoggiati alla ringhiera.
Rientra e si siede, passandosi una mano tra i capelli.
La sua mano scivola nervosa sul mouse inseguendo il tempo che non passa mai: tic, tic, tic, tic, tic tic. Pensa alla scritta col pennarello che ha letto in ascensore: “SIETE TUTTI LADRI. NON FATE UN CAZZO.”
Tic, tic, tic, tic, tic, tic. Una telefonata interrompe la routine. C’è qualcuno che gli dice cosa c’è da fare nel pomeriggio, cosa acquistare prima di andare a casa, a che ora i ragazzi usciranno da scuola.
Tic, tic, tic, tic, tic. Fino alle 14. Poi, domani, si ricomincia.
Nota a margine: sono innumerevoli i Francesco che conosco. A nessuno frega nulla di loro. Non frega nulla ad una classe dirigente che nega i trasferimenti perché ogni dipendente fa numero, ed ingrossa i dati statistici che pompano i loro contratti. Non frega nulla all’opinione pubblica che appella Francesco come ladro. Non frega nulla alla classe politica per il quale Francesco è il pollo da spennare con le giuste tasse sottratte alla fonte. Non frega nulla a Laura, dopo ventuno anni di matrimonio, che ritiene di avere sposato un fallito. Tic, tic, tic, tic, tic.
Luigi | 27/05/2008 ore 11:36:50
Io sono sentimentalmente legato a Manhattan di Allen e a Caro Diario di Moretti. Ma non penso che siano perfetti in assoluto.
Sono perfetti per me.
Mi piacciono molto anche i vostri racconti. Bisognerebbe raccoglierli e organizzarli, magari in una sezione del forum.
dario | 27/05/2008 ore 11:24:49 | @
I film che piazzano la tenda nel mio cuore, quelli di cui parli, sono tanti, ma proprio tanti. Sceglierne uno è come nel gioco della torre, quando non butteresti nessuno di quelli che ti vengono proposti (o tutti e due).
Pollack si è stampato nella mia mente dopo aver visto uno di questi film cult: "Mariti e mogli", con la regia di Allen.
La sua non era un'apparizione, come spesso accedeva in altri lungometraggi, ma una parte vera e propria, quasi da co-protagonista.
La storia è estremamente attuale, anche ora, a distanza di 16 anni.
Chi non l'avesse visto se lo procuri o mi faccia sapere.
Luigi | 27/05/2008 ore 10:52:45
Il mio film ideale è "Barry Lindon". Un guscio formalmente perfetto, e dentro un ripieno di lava.
roberto alajmo | 27/05/2008 ore 10:42:02
Sto cercando di lenire lo spleen per la dipartita di Sidney Pollack. E lo faccio ascoltando l'ultimo di De Gregori, "Per brevità chiamato artista". Bellissimo ma malinconico, accidenti. Ora sto ascoltando il pezzo n.8, "Imperfetto". Un pezzo perfetto, struggente. Oggi è così.
maramaus | 27/05/2008 ore 10:23:09
Voi ce l'avete un film feticcio, un film del cuore? Intendo, un film che vedreste all'infinito, che vi fa godere tutte le volte.
Io, da appassionato cinefilo maniacale, ce l'ho. E non è uno delle sterminate filmografie dei miei registi preferiti che sono Hitchcock, Kubrick e Truffaut. E' "I tre giorni del condor", un geniale thriller del 1975 interpretato da uno splendido Redford, da un'affascinante Duneway e da un superbo Von Sidow. L'ho visto più volte al cinema, più volte in televisione e in vhs e in dvd. Il film è tratto, come spesso accade, da un romanzetto poco più che mediocre, "I sei giorni del condor". Il regista si accorse dell'eccessiva lunghezza del plot ma era consapevole che da quel fumettone poteva realizzare un autentico capolavoro. E dimezzò i giorni delle vicissitudini di Joe Turner, in codice Condor. Il regista di questo insuperabile film d'azione, di spionaggio, di controspionaggio, crudo e romantico, è Sidney Pollack. Che diresse film memorabili comne "Corvo rosso non avrai il mio scalpo", "Come eravamo", "Tootsie" e film che lo hanno fatto conoscere al pubblico di bocca buona con film come "La mia Africa", su tutti. Attore magnifico (ha interpretato un cameo bellissimo nell'untimo film testamento di Kubrick, e produttore generoso e lungimirante. E' morto ieri. Sono molto triste perché ho la sensazione di aver perso un amico.
maramaus | 27/05/2008 ore 10:07:50
Sono contenta di avervi potuti mettere in contatto...
un mondo di auguri per il tuo libro.
Anche la copertina precedente era molto bella!
ML
MARIA LUCIA RICCIOLI | 26/05/2008 ore 18:21:07 | @
Noooo Roberto, e Roma??
Maramaus e Luigi. Bellissimi i vostri post.
antonia | 26/05/2008 ore 17:52:29
Siete una gran bella lettura, anche nei momenti in cui non ci sarebbe tempo per le letture.
Vi ringrazio tutti, anche per ieri, e anche quelli che ieri non c'erano ma avrebbero voluto esserci. Credo che quanto a conferenze e presentazioni per un po' tirerò il fiato.
roberto alajmo | 26/05/2008 ore 16:58:11
"lì per lì non capii cosa diavolo significasse"
uffa | 26/05/2008 ore 13:37:55
"lì per lì" ovviamente è preceduto dalla congiunzione "e".
maramaus | 26/05/2008 ore 13:35:56
Il sessantotto non era ancora arrivato al corso Olivuzza. Ed era ancor più lontano dlle casette della traversina dove abitavo. Una notte d'estate gonfia di odori e di profumi che inebriavano eccessivamente i miei piccoli sensi, accadde l'irreparabile. Profumo di zagara e gelsomino e una luce intermittente azzurra preceduta da un lungo e angosciante ululato metallico. Voci concitate, urla, bisbiglii e ancora urla e un botto. Forse una pedata contro una porta e ancora urla. Il mio piccolo cuore impazziva a mille. Non avevo sognato: venti minuti prima non avevo avuto un incubo, non era stato un brutto sogno. Avevano sparato. Forse due otre colpi. Ma la cosa che mi soffocava e mi faceva sudare non era il pam o bang, era lo sparo vero che non ha un suono così banale: c'è un che di metallico e poi un misto tra crac bang e pam e poi senti l'odore e forse la puzza della polvere da sparo e contemporaneamente un "ahhhahhhh" che in realtà è una cosa più straziante che si traduce in "muoio". Delitto passionale: così sentii dire dai grandi qualche giorno dopo lì per lì cosa diavolo significasse. Mio padre in canottiera e mia mamma in sottana cercavano di coprirmi gli occhi, ma io vidi tutto. Due "puliziotti" portavano via un uomo calvo e c'erano altri uomini armati che lo circondavano. Arrivò l'ambulanza e questa volta non vidi niente davvero. Mio padre chiuse le fessure della persiana. Passava solo l'odore della morte.
maramaus | 26/05/2008 ore 13:33:44
Aveva i capelli lunghi Monica, sciolti sulla spalle, ed una generosa scollatura sulle scapole.
Si muoveva ondeggiando i fianchi, stretti in quel vestito rosso fuoco che lasciava intravedere la sinuosità di un corpo perfetto, o almeno così mi sembrava guardandola dal basso, nella prospettiva dettata dall’età, dall’angolo della stanza in cui mi trovavo.
I divani erano stati accantonati, così come l’abatjour ed il tavolinetto basso con gli stemmi di famiglia. Era rimasta la scrivania Luigi XV nell’angolo opposto al mio, con sopra un centrino ed in bella mostra il mangiadischi arancione, che diffondeva la musica per la stanza. Accanto al mangiadischi mia sorella Giorgia aveva sistemato il registratore Geloso, più per fare bella mostra che per altro, sapendo per certo che non sarebbe stato usato, come poi avvenne.
Sentivo crescere dentro me uno strano calore che si mescolava ad un’agitazione del respiro fino ad allora sconosciuta. Non sapevo capire ciò che mi stava accadendo.
Sapevo solo che tutto ciò che c’era davanti ai miei occhi mi piaceva da morire ed io, pur battendo ritmicamente il piede destro, non potevo far parte del gioco.
Ogni tanto si spegnevano le luci e non potevo più seguire Monica con lo sguardo: al ritmo lento di una canzone riuscivo appena ad intravedere il suo vestito rosso che ondeggiava piano, come la risacca del mare, mentre le sue bianche braccia cingevano un collo più alto di lei.
Fu così che presi dal frigorifero un cubetto di ghiaccio e glielo infilai nella scollatura.
Mi rincorsero in molti quella sera e, forse, mi stanno ancora cercando.
Luigi | 26/05/2008 ore 13:06:48
Ovviamente il post precedente si chiude con un punto interrogativo
Giuseppe | 26/05/2008 ore 13:02:06
Ultimora: mezz'ora fa l'Amia ha tolto il rottame della foto Palabrezza. Che l'aver divulgato quella foto anche al Comune, al Difensore Civico, a Stefania Petyx, ecc abbia sortito l'effetto sperato.
Giuseppe | 26/05/2008 ore 13:01:17
Fantastichini, si, ce lo vedo meglio
antonia | 26/05/2008 ore 12:40:02
Complimenti a Roberto per la riuscita della serata di ieri sera.
Luigi | 26/05/2008 ore 12:38:07
Catania non me lo vedo nella veste di seduttore..
Però mi piace molto.
Ninattori | 26/05/2008 ore 11:27:29
Pardon: Antonio Catania.
cinemaus | 26/05/2008 ore 11:06:32
Io vedrei meglio Enzo Catania.
Somiglia di più al protagonista del matto affogato. In subordine Ennio Fantastichini.
cinemaus | 26/05/2008 ore 11:04:55
Bella serata si, quella di ieri sera. Carroliana. Abbiamo incontrato "il sorriso senza gatto". La non-presenza del libro di RA era incombente.
fara | 26/05/2008 ore 10:14:54
Ero in collegamento da Padova ieri, naturalmente.
Il film l'avevo già annunciato.
Castellitto da giurato di Cannes a protagonista-matto affogato.
(in effetti anche Lo Cascio..)
Nina | 26/05/2008 ore 10:12:16
Il compagno di banco succeduto a Claudio è Gaetano, per completezza.
maramaus | 26/05/2008 ore 09:03:15
Ieri sera bella serata: è stato bello rivedere gli amici palermitani del blog alla presentazione dell'ultima fatica di Roberto. Chissà se la simpatica presenza del duo Ficarra e Picone era il segnale premonitore di un film tratto da uno dei romanzi del nostro amico scrittore...
A proposito (ancora) di anni settanta, rivoluzione sessuale e fantasia al potere, ieri tra le tante sorridenti persone da abbracciare e baciare ho rivisto il mio compagno di banco dei primi due anni di liceo: Claudio Collovà, famoso regista fuori dal coro. Alla fine del liceo (non ricordo se poco prima o poco dopo gli esami di maturità) la mia vivacissima classe fu invitata da mio compagno di banco (succeduto a Claudio nel triennio successivo) nella casa rurale di Marineo per una scampagnata godereccia: cibo a volontà (sasizza ad libitum) e vino di casa (per il quale non ho mai fatto pazzie, adoro il vino doc e imbottigliato) a fiumi. Tutti satolli e discretamente alticci se non ubriachi. Più che ubriaco Claudio. Giungono risate e sghignazzi da una delle stanze rustiche della casa campagnola. Accorriamo tutti. C'è un sospetto ansimare, una risata a scatti e un inequivocabile cigolio della rete del letto. Claudio sta mimando una poderosa scopata, da solo, e spinge sulle reni e si sbatte con vigore su una bella tipa che esiste solo nella sua immaginazione etilica. E' uno spettacolo visionario tragico e comico (come diceva ieri sera Roberto). Impossibile non ridere e difficile non provare grande pena. Tre o quattro anni fa, forse, cinque, Claudio mi invita ad un suo spettacolo dal titolo inglese che in questo momento non ricordo: bello e visionario. Tra le scene più riuscite l'amplesso mimato solitario di alcuni attori di sesso maschile su letti sussultanti e cigolanti. Una coreografia pefetta da brivido. Abbiamo, fin qui, parlato di politica e rovoluzione sessuale: non c'eravamo ancora occupati di fantasia e creatività.
maramaus | 26/05/2008 ore 09:01:35
Com'è andata la presentazione ieri, Roberto? Quando vieni a Roma?
antonia | 26/05/2008 ore 08:53:37
Era una copertina precedente, poi superata.
Silvana la Spina l'ho poi sentita, è stata molto affettuosa, anche nella recensione.
roberto alajmo | 25/05/2008 ore 22:47:54
Ciao Roberto!
Volevo dirti che ho letto la recensione che Silvana La Spina ha scritto sul tuo libro. La copertina lì è diversa, come mai?
Poi siete riusciti a mettervi in contatto?
Maria Lucia Riccioli da Siracusa
MARIA LUCIA RICCIOLI | 25/05/2008 ore 19:57:34 | @
"Non mi sarei mai immaginato di poter conoscere, sotto il profilo letterario, un mio conterraneo tramite un blog con sede a Torino. Si dice bene "nemo profeta in patria"."
avevo capito che il blog era gestito a torino. pardon
nicola i. | 25/05/2008 ore 18:17:32
era perfetta così la notizia, un sogno.
blur | 25/05/2008 ore 15:47:51
L'anonimo Blur dimentica di citare il massimo dirigente della scuola palermitana: Francesco Alberoni. Che insegnerà agli allievi l'arte dell'originalità e dell'anticonformismo.
roberto alajmo | 25/05/2008 ore 15:40:41
Sbarca a Palermo la prima scuola dedicata al documentario e alla docufiction a indirizzo storico-artistico in Italia. È stata firmata oggi la convezione tra il Centro sperimentale di cinematografia (Csc), che comprende la Scuola nazionale di cinema e la Cineteca nazionale, la Regione Siciliana e il Comune di Palermo. Per il via ai corsi bisognerà aspettare fino a gennaio del prossimo anno.
Il bando di concorso per l'accesso al primo corso triennale della nuova sede distaccata palermitana del Csc sarà pubblicato a luglio, 12 i posti in palio. Il Centro di cinematografia sarà ospitato presso i cantieri culturali della Zisa, dove sarà allestita anche una sala cinematografica da 450 posti accanto ad altri locali da adibire a laboratori, uffici e archivio cinematografico.
La sede aperta a Palermo, finanziata con 9 milioni del Por Sicilia 2000-2006, si inserisce in un settore in rapida espansione e in cui non esiste al momento nessuna scuola di eccellenza. Il Dipartimento per il documentario e la docufiction di orientamento storico-artistico si va ad aggiungere alle altre sedi regionali aperte dal Csc, come quella del Piemonte, dedicata all'animazione bidimensionale e tridimensionale, e quella della Lombardia, dedicata alla fiction seriale, cinematografia d'impresa e pubblicità.
blur | 25/05/2008 ore 15:08:03
il mio Blog a Torino?
roberto alajmo | 25/05/2008 ore 13:56:14
e non vai mai a trovare il tuo blog a Torino?
n.i. | 25/05/2008 ore 10:56:40
e a proposito di Bologna: già è tanto se va in porto quella di stasera a Palermo.
roberto alajmo | 25/05/2008 ore 10:43:38
Non dimenticherò mai l'immortale titolo di un servizio che mi era stato affidato: "Cantori maltesi alla Vucciria". Giorgio Bocca tremò, quel giorno, vedendo insidiato il suo magistero.
roberto alajmo | 25/05/2008 ore 10:42:44
Anche io ti stimo per i servizi della Rai.
Comunque "La mossa del matto affogato" è davvero molto bello. L'ho finito due giorni fa.
Peccato che stasera non sarò a Palermo per la presentazione.
Per caso a Bologna è previsto qualcosa?
dario | 25/05/2008 ore 10:34:53 | @
Mi racconterete la serata alla tonnara, non potrò esserci (uffa). Buon divertimento
Giuseppe | 25/05/2008 ore 09:46:48
ha buona memoria Mirko!
fara | 25/05/2008 ore 01:01:25
Che qualcuno possa stimarmi per i servizi che mi facevano fare alla rai è cosa davvero sorprendente.
Benvenuto, Mirko.
roberto alajmo | 24/05/2008 ore 20:34:24
Non mi sarei mai immaginato di poter conoscere, sotto il profilo letterario, un mio conterraneo tramite un blog con sede a Torino. Si dice bene "nemo profeta in patria".
Io ti conosco per i Tuoi servizi in RAI e ti ho sempre stimato,adesso ti prometto di stimarTi sempre più.
mirko garofalo
mirko garofalo | 24/05/2008 ore 19:38:33 | @
Verissimo Antonia.Avevo, è il caso di dire, rimosso.Le zone rimozione e le sirene hanno devastato la tranquillità dei palermitani per anni.L'idea di costruire un quartiere per questi magistrati che "volevano fare la lotta alla mafia" fu accarezzata a lungo da tanta gente "perbene" che non voleva partecipare a questa guerra.Che se la facessero loro questa guerra se proprio ci tengono,"noialtri che c'entriamo"?; quando la povera Giuditta fu investita davanti al Meli dalla scorta di Borsellino fu l'occasione per scatenare un'offensiva.Insomma giudici ieri come Rom oggi.Forse sto esagerando? Quanti ancora oggi la pensano cosi?
Gianni, grandissimo il tuo affresco sulla rivoluzione sessuale degli anni settanta.Un vero trattato di autoironia e autoerotismo.
Mingo | 24/05/2008 ore 18:10:45 | @
La rivoluzione sessuale degli anni settanta? Beh, miei cari, una chimera a lungo e vanamente inseguita. Con Gaetano, Pippo e Giovanni, per lunghi anni abbiamo esercitato in proprio, ognuno per i fatti suoi. Ricordo che inventai pure un personaggio, allora. Onan il Barbaro. L'unico amico (sempre della mia classe, sezione I, "il casino si fa sempre lì!")era Disma che già a quindici anni era fidanzatissimo (ma allora si diceva "ingrizzato": termine fortunatamente caduto nell'oblio) che scopava come Dio comanda. Giovanni ci anticipò, era il più disinibito tra noi timidi imbranati e provenienti da famiglie borghesi molto timorose e timorate e inconsapevolmente sessuofobe (inconsapevolmente?).
Al liceo scientifico (l'odierno Einstein che allora era il III°) c'era uno ristretto numero di ragazze che ingentiliva quell'ambiente monotematico di maschi pelosi e adolescenti: da adolescere: puzzare). Alcune erano particolarmente belle e attraenti. Ora, non vorrei che la prolungata astinenza (astinenza mai preceduta da una prima volta) rendesse il ricordo di quelle fanciulle un'autentica mistificazione: però, a pensarci bene, Letizia era proprio una gran bella figliuola: occhi azzurro cangianti (sul verde o viola: tipo Liz) e felini allo stesso tempo, gote biancorosate, bocca simile a certe bocche finte, ma dati queli anni, gli anni settanta) , sicuramente vera e bella da morire. Non alta, ma decisamente sexy, molto sexy: chissà quanto autoerotismo sarà stato praticato nell'evocarla... E poi c'era qualla che io ribattezzai maldestramente la "cavalla". Una giumenta bionda dalle gambe lievemente arquate: quel lievemente non faccia scattare subito la risata. Era una sorta di lieve strabismo degli arti inferiori, ecco. Una bonona, anzi, come si diceva allora ed oggi, una bonazza. Un pezzo di... (Luigi, Giusppe, Mingo, Roberto hanno capito cosa volevo dire: per carità, pure le ragazze: ma intendo dire il termine forte e volgare dei tempi: cominciava con "s").
C'era un maniaco sessuale di non so quale classe che a ora di ricreazione si faceva i cinque piani su e giù senza requie: senza curarasi minimamente di essere evidente oggetto di scherno, rincorreva le gambe e gli slip delle graziose fanciulle attaraverso uno spermatoizoico sguardo dal basso in alto. Non ebbe mai un infarto. E correva a più non posso e ansimava. Poi forse aveva pure il tempo di trastullarsi in bagno. Ammetto: anch'io un paio di volte alzai lo sguardo salendo le scale tornando dal "chiummo" (cibo pesante come piombo) del pane e panelle e sbirciai voluttuosamente la cavalla. Sicuramente era la ragazza più "mommiata" (guardata da guardoni) del III°. Il liceo finì in bianco, con la rivoluzione sessuale consumata dai troschisti. Che erano troschisti, stalinisti, leninisti e maoisti (nella maggior parte dei casi) per il nobile motivo politico di scopare (allora si diceva in modo più colorito: alla Mery per sempre) con le belle compagne. Quindici anni dopo mi capitò di incontrare la bellissima Letizia. Io, da licealino timidino la guardavo e la vedevo irrangiugibile. Al supermercato, sotto casa mia di allora, ben tre lustri dopo, la rivedo e incrocio il suo sguardo che per la prinma volta sostengo (devo dire anche maliziosamente). Lo so, non ci crederete. Mi guardava con molto interesse. la cosa si è ripetuta almeno dieci volte e per altrettante andava come ho già detto. Non è successo mai nulla. La rivoluzione era alle spalle. Tempo di revisionismo.
maramaus | 24/05/2008 ore 16:44:58
Il post di mingo riguardo a quel sabato sera del 1992 che restò per troppi un normale sabato sera con la pizzeria, la discoteca, ecc., mi ha fatto venire in mente che non fu quel sabato che decisi che mio figlio sarebbe cresciuto lontano dalla Sicilia, ma quando, giorni dopo, sentii un gruppo di persone abitanti vicino a via Notarbartolo dire "così finalmente toglieranno 'sta zona rimozione".
antonia | 24/05/2008 ore 15:09:58
A me, per guadagnare 2 minuti di tempo quando vi verrò a trovare
antonia | 24/05/2008 ore 12:48:13
una domanda, una sola: a che/i serve il Ponte?
fara | 24/05/2008 ore 11:44:38
L'hai detto Maramaus "si truccavano da.." e ancora oggi continuano a truccarsi. Paillettes e piume di struzzo come le ali di una farfalla che mascherano il verme che le porta
fara | 24/05/2008 ore 11:32:31
Per Bennato c'ero anch'io, sia al Biondo che a Giurisprudenza. E c'ero pure per i venti-trenta minuti di Frank Zappa allo stadio.
Di quegli anni ho un altro ricordo che voglio condividere con voi.
Della mia passione fotografica vi ho già raccontato, quindi per tanti "compagni" ero anche un riferimento funzionale (foto ai cortei, ai concerti ecc). Il liceo Galilei (io ero al Vittorio Emanuele) organizzò una mostra di fotografie del centro storico, mostra itinerante, prima tappa dovevano essere i portici di Piazzale Ungheria. Il pomeriggio prima della prevista esposizione un carissimo amico-compagno del Galilei (il nome ve lo dico alla fine) mi chiama: "puoi sviluppare le pellicole e stamparci un po' di foto per domani mattina?" "Va bene, portamele". Arriva a casa verso le 16, mi sorride, apre il tascapane e mi scavalla sul tavolo una ventina di rullini da 36. "Se ne dovrebbero stampare almeno duecento". Lo mandai a prendere (a credito) la carta e i prodotti chimici, sviluppai e stampai foto sino alle sei del mattino, mentre lui le asciugava con il phon e le posava sul pavimento del salone.
L'amico era Marcello Merlo, penso che molti di voi l'abbiano conosciuto. Non c'è più, un incidente d'auto. Avevamo condiviso l'esperienza dell'aiuto agli esuli cileni che erano arrivate a Palermo dopo il colpo di stato del '73, poi lui continuò gli studi musicali, insegnava nelle scuole, curava con la musicoterapia bambini difficili, era una persona splendida. Al suo funerale gli alunni portarono uno striscione "E l'ottavo giorno Dio creò Marcello".
Giuseppe | 24/05/2008 ore 10:59:42
(Mi riferisco, in particolar modo al post di Maramaus sul 1977)
A. | 24/05/2008 ore 10:44:38
Ribadisco la memorabilità della giornata e confesso che certi episodi sono per me assolutamente nuovi. I concetti generali, quelli si, che mi sono noti. Ma alcune loro concrete applicazioni nella vita dell'epoca , alcune di quelle, sono una scoperta...
Ed è strano (lo scrivo nell'istante in cui lo provo, a sentimento, e non a seguito di un ragionamento, misurato e ponderato), la sensazione che provo nel leggere e scoprire episodi del 1977, è simile, molto simile per gusto ed odorato, alla sensazione che provo oggi (ed in particolare in questi mesi post-elettorali) leggendo o ascoltando il nostro paese...
A. | 24/05/2008 ore 10:42:31
Il mio '68 strictu sensu? La conquista della Luna (che arrivò poi nel '69) of course.
Avevo 10 anni e un carteggio con la N.A.S.A.;scrivevo "sono un bambino appassionato di astronautica...etc.etc." E loro mi rispondevano mandandomi importanti bustoni con tanto di intestazione N.A.S.A. pieni di foto e programmi.Insomma l'imponenza della propaganda americana.Il portiere dello stabile dove abitavo mi guardava come un bambino prodigio e probabilmente nel palazzo circolavano strane storie sul mio conto.Bambino prodigio o fissa della prima ora? RA, se dovessi fare un nuovo repertorio di qualche cosa vedi di inserirmi.La categoria sceglila tu.
E ora anche la conquista della luna è messa in discussione (ricordate Capricorn One?);non mi è rimasto proprio nulla in cui credere...
Mingo | 24/05/2008 ore 10:39:41 | @
Fara, se per questo c'è pure chi dice che in fondo in fondo la Rivoluzione francese fu un mezzo fallimento.Eppure in Francia "quattro" diritti civili se li ritrovano.Certe volte penso che la storia e il tempo siano come un setaccio. La parte grezza resta sul retino, quella più fine (che spesso non vediamo), passa attraverso.Ecco, io così vedo il '68.La parte migliore è passata e permea la vita di tutti i giorni.La parte grezza occupa i posti di comando.
Gianni mi hai ricordato quel pomeriggio (o sera?) a Giurisprudenza con Bennato. Mi è rimasto il ricordo della sua voce calma e le urla isteriche degli indiani metropolitani
Mingo | 24/05/2008 ore 10:29:01 | @
Tornando al '68...40 anni dopo.
Io non c'ero, molti dicono che fu l'anno della rivoluzione sessuale (in genere lo dicono quelli che non l'hanno fatta), sesso sempre e comunque.
Più recentemente è arrivata la paura e la precauzione, anticoncezionali sempre e comnque.
Sarà per questo che una mia alunna, nel descrivere la facciata del Seagram Building di Mies van der Rohe, ne ha elogiato le vetrate e i profilattici (sic) di alluminio?
giovanna | 24/05/2008 ore 10:25:09
Gianni, il tuo post quasi mi commuove. Ricordo benissimo quell'episodio, provavo esattamente quello che provavi tu, questi indiani metropolitani, che fra l'altro scorrazzavano anche per la Facoltà boicottando tutto senza uno sraccio di idea veramente alternativa, mi sembravano delle falene impazzite che non riuscivano a trovare la via di scampo da quel turbinare ossessivo intorno al lampione che le avrebbe prima o poi bruciate senza pietà.
Non so che fine abbiano fatto. So solo che qualcuno è morto di droga: dalla forsennata ricerca di una libertà incontrollata e disperata alla dipendenza più odiosa.
antonia | 24/05/2008 ore 09:56:57
Poi venne inevitabilmente il 1977. Per me uno dei peggiori anni in assoluto. Per motivi personali, esistenziali e politici. Politicamente fu uno schifo che si sintetizza una sera al teatro Biondo. C'era Edoardo Bennato che da due anni seguivo appassionatamente. Gli indiani metropolitani lo contestarono: perché le 2000 lire del biglietto erano roba per sporchi borghesi genuflessi al bieco capitalismo occidentale e stronzate farneticanti. Riconobbi tra gli indiani alcuni miei coetanei che nel 68 (intendo gli anni settanta, intendo gli anni del (liceo) erano estremisti, extraparlametari e mi dicevano bambola comunista perché rifiutavo lo scontro armato e auspicavo il dialogo e roba per pappamolli vendute al bieco capitalismo occidentale e yankee (go home). Mi pareva una contestazione di plastica, finta, pretestuosa, inutile e foriera di enormi danni di lì a poco. La lotta dei figli di papà che si mettevano il fazzoletto sopra il naso contro i poveri cristi in divisa che invece non avevano il paparino ben piazzato (Pasolini lo capii con qualche anno di ritardo). Il bravissimo e talentuoso Bennato (Un giorno credi di esser giusto e di essere un grande uomo, in un altro invece ti alzi e devi cominciare da zero. Situazioni che stancamente si ripetono senza tempo...)allora decide di regalare un altro concerto (gratis, senza il becco di una lira: chi glielo faceva fare?) a Giurisprurdenza. Lo programma il giorno dopo. Non manco all'appuntamento. Generosamente Edo cerca di bissare il generoso e bellissimo concerto della sera prima tra qualche difficoltà. Ben presto le difficoltà diventano enormi: gli indiani metropolitani (che nome del cazzo!) gli impediscono di cantare e lui allora cerca di sedare gli isterici con parole piene di saggezza e altre cose di buon senso. Niente, viene cacciato fuori brutalmente. La creatività va via e vanno via tutte le bambole comuniste che preferiscono il dialogo alla lotta armata contro i proletari in divisa. L'anno dopo le BR sequestravano e uccidevano Moro. I miei coetanei che si truccavano da indiani metropolitani cominciavano a scalare le postazioni sociali fino ad arrivare. Tutti di destra, oggi. Ne ho incontrato qualcuno. Mi hanno detto: sempre bambola comunista? E io: sì, ma mai stato comunista. Lo so intimamente: io sono meglio di loro. E spesso accade che qualcuno mi dica che ho il complesso di superiorità e che con la mia aristocrazia intellettuale non capirò mai i sottoproletari e che sono buono per stare nei salotti radica chic di via libertà. Non sono radical chic: capisco (fino ad un certo punto e solo se usano bene il loro libero arbitrio e decidono di studiare ad ogni costo)) ma non giustifico i sottoproletari, non frequento salotti bene: il mio è perfetto e di tanto in tanto passo qualche ora con amiii carissimi che mi somigliano e resto una bambola (comunista, convezionalmente) che non vincerà mai. Chi se ne frega.
maramaus | 24/05/2008 ore 08:06:29
Tutto vero fino alla laicità della stato. Ti sei dimenticata il risorgimento, L'italia era Laica dal 1884 in su, Cavour fino a Cattaneo, poi il fascismo ne decreta la fine, 1948 il concordato decreta per legge la laicità della stato. Che poi la cultura religiosa sfiorava ogni dove è un altro problema. Sul 68 una cosa è importante, a differenza dell'Italia soprattutto con la Francia. Il 68 francese è un movimento per i diritti civili con la grande vocazione all'anticomunismo, era quella la sua novità, il futuro nelle mani della politica, quello italiano era un movimento che voleva sostituire uno stato democristiano con ideali veterocomunisti, difatti il terrorismo etc...il fallimento del 68 è solo italiano non europeo. Difatti sono i Radicali ad accellerare quel processo che il 68 aveva rimosso. I radicali con cultura anglosassone.
un radicale abbandonato | 24/05/2008 ore 07:56:30
Che strano però, una differenza generazionale di tre, quattro anni, "E'" uno spartiacque. Chi ha tre, quattro, boh! facciamo pure cinque, anni in meno non ricorda, o meglio, non conosce il "prima".
Non mi riferisco ai lettori giovani di questo forum (compreso il padrone di casa, che è solo un ragazzo attempato. Lo posso dire?) mi riferisco al resto dei siciliani che vota Lombardo, che vota Berlusca e che non votano mai per se stessi
fara | 24/05/2008 ore 04:35:06
Un post scriptum per i giovani del forum.
Molti, oggi, dicono che i movimenti del ’68 furono un fallimento. Non è vero perché costoro parlano solo dal punto di vista politico. Un punto di vista politico insostenibile che degenerò, in italia nel terrorismo. Ma il '68 ebbe una grande ripercussione nella vita sociale. Nella laicizzazione dello stato. Non è un caso se nel 1974 un referendum sul divorzio vinse a piene mani (saranno state le terapie di gruppo che nel segreto dell’urna sono venute fuori?). Non è un caso se nel 1975 viene varato il nuovo diritto di famiglia. Già!, tra le altre cose –sembra semiotica ma è sociologia e antropologia- una femmina che si marita non ha più l’obbligo di assumere il cognome del marito, quasi fosse un immobile da catastare. Non è un caso se nel 1978 si vara la legge 194, quella che rende dignità di soggetto alle donne e che tanto fastidio continua a dare a molti benpensanti di oggi. Non è un caso se nel ’79, l’avvocato Tina Lagostena Bassi ha il coraggio di introdurre la parola “stupro” nei tribunali e convince le giurie che una donna violata non è colpevole!
Sono solo alcuni esempi, ma
se oggi voi giovani e meno giovani vivete in un mondo che vi consente di avere una dignità e come figli e come femmine lo dovete proprio a quel ’68 che oggi si vuole artatamente sminuire . Si, ha avuto una grande colpa quel movimento: ha laicizzato lo stato. Ha tolto molte pecore al pastore, non necessariamente quello celeste.
Una cosa è sicura, quelli che ci credevamo non abbiamo fatto carriera politica, altri invece sono diventati a loro volta “pastori” di qualcos'altro,ma non sono riusciti a fermare il cambiamento
fara | 24/05/2008 ore 03:58:59
Il Piave mormorava
calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il 24 maggio:
l’esercito marciava
per raggiunger la frontiera
e far contro il nemico una barriera....
Muti passaron quella notte e fanti
tacere bisognava e andare avanti!
S’udiva intanto dalle amate sponde,
sommesso e lieve il tripudiar dell’onde
Era un presagio dolce e lusinghiero
il Piave mormorò:
"Non passa lo straniero!"
(........................)
Sul patrio suolo, vinti i torvi imperi
la pace non trovò
né oppressi né stranieri.
nì | 24/05/2008 ore 00:37:38
...é vero Mingo, anch'io non fui particolarmente sorpresa, addolorata si però. Ero a casa del mio fidanzatino dell'epoca, sua mamma era una collega di Giovanni Falcone e di sua moglie Francesca, ricordo tra le altre, le parole di Agata (la mia ex suocera) per Francesca: quella povera Francesca, ripeteva, senza finire mai la frase...non ce n'era bisogno.
A. | 24/05/2008 ore 00:27:31
Anche per me oggi è inevitabile parlare del 1992.La Notizia non mi colpì come un fulmine a ciel sereno. Era qualcosa che prima o poi DOVEVA capitare.Lo stesso Falcone troppe volte lo aveva detto.E lui, pensavo io, difficilmente pensava a caso.La sua mente aveva già esaminato tutte le variabili e anticipato la conclusione, con un sorriso amaro.Diceva spesso di non volere figli per non lasciare orfani.Ma la ferita ancora aperta e angosciosa è la normalità di quel sabato sera palermitano. Pizzerie piene, gente che rideva, traffico caotico.The show must go on. Almeno questa è l'impressione che ebbi allora. Forse molti palermitani non avevano capito quanto quel tragico fatto li toccasse da vicino.
Mingo | 24/05/2008 ore 00:06:03 | @
Brava Fara. Bellissimo!
antonia | 23/05/2008 ore 23:27:44
Falcone e Borsellino li abbiamo uccisi anche noi, non ho dubbi su questo.
Sfogliando vecchie cose mi è venuta sott'occhio questa poesia di un autore che in molti hanno considerato datato, ma bisognerà ricredersi, temo.
Autore: Brecht, Bertold
Berlino, 1932
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare
fara | 23/05/2008 ore 23:19:29
Che bel post, fara.
23 Maggio 1992. Aspetto mio figlio, nel senso che ce l'ho nel pancione. Nascerà 5 mesi e 3 giorni dopo. Stiamo aspettando degli amici a cena. Abitiamo a due passi dall'Ospedale di Villa Sofia e notiamo che dev'essere successo qualcosa prima ancora che arrivi la notizia che ci annichilisce, davvero. Gli amici arrivano. Ci ritroviamo, pallidi, increduli, a guardare la tv, a farci coraggio fra noi. Non mi permetteranno, nei giorni successivi, di visitare la camera ardente di Falcone, data la mia condizione.
E qualche decina di giorni dopo, dal nostro piano alto, sentiamo un botto e vediamo levarsi una colonna di fumo, laggiù, dalle parti del porto. Tam tam di telefonate: hanno ucciso Borsellino e la sua scorta.
antonia | 23/05/2008 ore 23:04:45
Ricordi in musica:
http://www.youtube.com/watch?v=1Yu9FA0rbyE&feature=related
... | 23/05/2008 ore 22:03:45
Oggi, è un giorno memorabile per il Forum. E un pò, anche per me.
Pur essendo nata dopo molti di voi, mi pare che le vostre storie mi appartengano profondamente, mi pare che da lì, vengo.
Alessandra | 23/05/2008 ore 20:34:09
Fino a metà degli anni ‘60, come i meno giovani di voi ricordano molte scuole dalle elementari fino al liceo, erano organizzate in maniera tale che i ragazzi erano separati dalle ragazze. In molte scuole la campanella suonava prima per le ragazze e poi per i ragazzi, viceversa all’uscita. Mai ci si doveva incontrare. Noi ragazze portavamo il grembiule, nero. Una palandrana insopportabile. I maschi potevano fare la ricreazione in cortile e abbuffarsi di pane e panelle e sfincionelli che per quanto grondanti un olio piuttosto sospetto, rimanevano per noi ragazze un oggetto di concupiscenza perché le femmine non potevano scendere, dovevano restare in classe a consumare la sana ma per noi insulsa colazione portata da casa, e infagottate nel grembiule nero, anche in maggio, quando il caldo ormai diventava insopportabile. Per non parlare delle lezioni di economia domestica. Tortura dedicata esclusivamente a noi ragazze. Di solito era il sabato, due ore. I maschi uscivano alle 11 e noi all'una. La ventata di rinnovamento che cominciava a soffiare per noi, o meglio per alcune di noi, consisteva nell’osare la minigonna e nel partecipare alle “feste in casa”. Rigorosamente di pomeriggio.
Poi arrivò il ’68. Io ero al primo anno d’università. Cosa ricordo di allora? Le lunghe, esasperanti, ripetitive assemblee, i cortei, le occupazioni, le scazzottate dei maschi con i “fascisti” ma soprattutto i collettivi femminili. Riunioni in cui si faceva outing. Una sorta di terapia di gruppo dove ognuno di noi raccontava cosa significasse essere femmina in quegli anni. Faceva una certa impressione sentire le ragazze, specie quelle di paese, che trovavano normale servire i fratelli a tavola, considerare peccato fare sesso, che per molte di loro significava solo lasciarsi baciare e palpare qua e là. Per la maggior parte di loro il matrimonio era un traguardo e contemporaneamente una prigione da cui non sarebbero mai più uscite. Ancora più strano era il rapporto che avevano con l’aborto. Sapevano che le loro madri, ancora giovani, lo avevano praticato almeno una volta, ma non lo consideravano un “peccato”, era qualcosa di disdicevole, qualcosa da non dire in giro ma non era grave come far sesso fuori dal matrimonio. Credo che queste riunioni, che occupavano gran parte del tempo delle occupazioni siano servite a far prendere coscienza a molte ragazze. Un gruppo di noi, quello più emancipato, più informato, più politicizzato . Quello che aveva avuto la fortuna di nascere in famiglie più aperte cercava di guidare questi collettivi. Il quadro della condizione femminile era desolante. Intendiamoci, erano ragazze benestanti, apparentemente felici ma assolutamente succubi della famiglia e della chiesa. Sono convinta che questi collettivi abbiano influito molto sul cambiamento del modo di pensare della nostra generazione.
Non era facile per molte riuscire a cambiare nell’ambito della famiglia certi schemi collaudati e benedetti. Alcune lasciarono la famiglia, altre meno fortunate, interruppero gli studi. Una ragazza di Corleone, certa Lucia, fu portata dal padre dall’esorcista, non sto scherzando.
Poi c’erano le notti. Si facevano i turni d’occupazione e i turni di guardia. Si provarono gli spinelli, si suonava, si cantava ma non c’era quell’amore libero di cui si parla tanto in Porci con le ali. Quell’amore si sognava solamente. Certo c’erano tante coppie ma niente di più e poi eravamo così presi dalla Politica. Stavamo fuori da tutto, anche dal PCI. Quando non eravamo di turno ad occupare ci davamo alle esplorazioni notturne, andavamo alla ricerca dei luoghi dei Beati Paoli. E’ allora che ho conosciuto Palermo di notte, non By Night , in giro c’erano solo quelli che avevano il banco ai mercati. Pulivano per terra, scaricavano e sistemavano la merce. Erano gentili con noi ci offrivano la frutta fresca appena arrivata e noi cercavamo di catechizzarli e di spiegare MAO. Era bello
fara | 23/05/2008 ore 19:42:26
Scusate se cambio anno.
1992, 23 maggio. Ho 20 anni. Sono ad Assisi,in un albergo, a un incontro con Leoluca Orlando. Lo chiamano dicendogli che c'è qualcuno al telefono per lui, torna stravolto, ci dice che Falcone è morto, che la moglie è agonizzante. Deve scappare a Palermo. Dietro di me, un aderente alla Rete di Perugia bestemmia. Mi infastidisce terribimente. Sono vestita in modo strano, con una tuta intera color petrolio. Vado in pizzeria quella sera (non mi ricordo con chi, però) con un gruppo di retini (e non è un refuso) perché non ce la sentiamo di tornare a casa.
Sono appena tornata dalla manifestazione in via Notarbartolo. E da 16 anni fa.
Daniela | 23/05/2008 ore 19:36:28 | @
Rimembrando episodi scolastici sconfino nei primi anni 70, prima media Protonotaro, omonima via, traversa di Corso Vittorio Emanuele (di fronte la Biblioteca regionale). L'insegnante di italiano, ai primi giorni di scuola, "per conoscerci" (se per filtrarci o scremarci scegliete voi) chiese a tutti dove abitassimo, la composizione della famiglia, il mestiere dei genitori. Inguglia (Gianni, neanch'io ricordo i nomi, si andava per appello) rispose che suo padre aveva un negozio di dischi, la prof disse "che bello, un negozio di dischi, e dov'è?" E Inguglia "dove vuole lei". La prof "Come sarebbe a dire dove voglio io?". Risposta, tra il siddiato e l'incazzato vero: "iddu paitti a matina e ammutta". Cioè spingeva la carrettella con le cassette pirata. Non ne vedo da un decennio, dall'avvento dei CD (che resero obsoleta la raccolta Deutsche Grammophon di RA), ne sopravvivono un paio all'angolo tra Via Maqueda e Via Bandiera. E non vedo Inguglia dalla fine della scuola media
Giuseppe | 23/05/2008 ore 19:24:50
Nel '68 avevo -4 anni. Mia madre aveva 29 anni, mio padre 36, mio fratello 6. Abitavano già in viale Sicilia, a Caltanissetta, nella casa dove sarei arrivata anche io, la prima di una lunghissima serie.
I Beatles mi avrebbero insegnato l'inglese, molti anni dopo, e anche io - come Gianni - sarei stata torturata per il mio buffo cognome. Il mio cognome al maschile, ma con delle implicazioni molto offensive e dolorose, per una ragazzina.
(Scusate, ma i vostri racconti sono talmente belli che mi fate venire voglia di salire sulla macchina del tempo e venire a giocare con voi...)
Daniela | 23/05/2008 ore 15:33:59 | @
Ah, dimenticavo. Anch'io ho avuto dalla prof di Musica uno fra i peggiori insulti al mio amor proprio. Ci faceva ascoltare dei dischi con i diversi canti degli uccelli, preceduti dal nome. Poi dovevamo riconoscerli. Naturalmente durante l'ascolto c'erano risatine, ecc. per cui poi nessuno (anzi nessuna) di noi stava attento e dava risposte sbagliate. Una volta la prof si accanì con me e mi disse che ero completamente senza orecchio, assolutamente negata per la musica. A me che avevo cominciato a cantare ancor prima di parlare!!! Ci restai malissimo
antonia | 23/05/2008 ore 13:20:45
Un paio d'anni fa ho rivisto la professoressa Visconti. La incrociavo già da un pezzo, ma non ero sicurissimo fosse lei, quarant'anni dopo. Un giorno (ormai cinquantenne e timido risolto) le chiedo, nella sala d'attesa del centro di fisioterapia che entrambi frequentiamo, se si ricorda di me. Sì, come no. E mi chiede sorridendo maliziosamente: te le ricordi le mie minigonne? (Giuro: tutto vero).
maramaus | 23/05/2008 ore 13:20:43
Bellissimi i tuoi racconti, maramaus, mi fanno morire dal ridere.
Avevo, come te, 12 anni nel '68.
Seconda media al Pecoraro, via Libertà e poi piazza Europa. Un padiglione per le "femmine" ed uno per i "maschi". Alla ricreazione (passata all'interno, vietato uscire nel giardino) ci divertivamo ad andare a "guardare i maschi" dalle vetrate dell'atrio: loro si divertivano a venire a guardare noi. Linguaggi non verbali, sorrisi, sempre attenti a non farci beccare dai bidelli o dal Preside, perchè ogni contatto era proibito. Però poi all'uscita tornavamo tutti insieme a casa. Primi contatti con l'ipocrisia borghese.
Feste di compleanno rigorosamente al femminile: gli amici maschi non erano tollerati dalle famiglie. A volte si registrava la presenza di qualche cugino o parente di sesso maschile: imbarazzo da ambe le parti.
Ricordo il terremoto molto bene. Abitavo al settimo piano e non dimenticherò mai i libri ed i soprammobili caduti dalle librerie, la notte passata in piazza Unità d'Italia, mia madre chiamata con urgenza in ospedale e che praticamente sparì per qualche giorno.
Grazie ad uno zio giovane e musicista amatore cominciavo a scoprire i Beatles.
antonia | 23/05/2008 ore 12:58:59
Leggo, leggo, e aspetto di leggere ancora.
Prima, dopo e durante, rido, rido e rirido.
(Grazie a tutti! Mi sento come probabilmente si sentiva mio fratello, il piccolo di noi tre, che veniva puntualmente accontentato, e che tutte le volte rideva soddisfatto)
Alessandra | 23/05/2008 ore 12:53:53
non ho idea dei costi ma...
http://www.stampalibri.it
P.S.: com'è finito il libro scritto a più mani porposto tempo fa?
marco | 23/05/2008 ore 12:28:19
I due insulti più feroci al mio monumentale amor proprio vennero dall'insegnante di musica e da quello di religione. La prima mi costrinse a cantare in classe, in piedi, e stonai in modo agghiacciante con un fil di voce strozzata da un'emozione spropositata. Una tortura sarebbe stata meno dolorosa. Ma quando quello di religione, per spiegare ai quei diciassette buffoni che Cristo era morto in croce per soffocamento, mi costrinse, in piedi, a mimare la crocifissione (per dimostrare la sua lugubre tesi)io pensai di aver patito più del Cristo stesso. Fontana (al solito, non ne ricordo il nome) era un ragazzino piuttosto bruttino, cicciottello, aggressivo e dagli occhiali pesanti. La pettinatura era ridicola e il naso era una patata contorta. I denti larghi e storti e il sorriso beffardo. Era un maniaco sessuale: ma aveva dodici anni, come tutti noi.
Aveva una fissazione per l'insegnate di matematica, la professoressa Visconti. Una splendida quarantenne, non bella ma estremamente sexy: in classe era sempre festa quando c'era lei. Matematica e fisica erano le nostre materie preferite, ma con esiti scolastici non esaltanti e vicini alla sufficienza. Mimigonna vertiginosa . E voce rauca da sessanta sigarette quotidiane. La cattedra era di quelle con grossa feritoia: le nostre acrobazie per poter accedere visivamente al ben di dio erano spericolatissime. Io, ad onor del vero, sbirciavo immobile solo se la Visconti faceva il gesto antesignano di Sharon Stone. Un giorno Fontana mi raccontò una sua fantasia sessuale: voleva farsi (non mi era ancora del tutto chiara la dinamica dell'amplesso) la Visconti nuda e crocifissa. Mimò lei e mimò se stesso. Da allora ho sempre guardato alla crocefissione come una cosa molto, molto strana.
maramaus | 23/05/2008 ore 12:28:17
io nel '68 ero già all'università. Ricordo bene l'aria che tirava in quel periodo e come bene ha osservato qualcuno è sciocco considerare quegli anni solo politicamente. La vera rivoluzione fu antropologica.
Appena avrò un po' di tempo e tranquillità ve ne parlerò più diffusamente.
fara | 23/05/2008 ore 11:37:08
Più vi leggo, e più mi pare che le vostre storie meriterebbero di essere fermate su carta. Qualcuno ha un'idea? C'è qualche rivista un po' meno velleitaria e più curiosa di quelle che conosco io?
roberto alajmo | 23/05/2008 ore 11:34:06
"soolutamente innatura" è spettacolare, no?
maramaus | 23/05/2008 ore 11:25:23
Il mio compagno di banco si chiamava Scaletta, Gino Scaletta. Uno della mia estrazione: anzi, decisamente messo meglio. Parlava bene, con un italiano ricercato, mai banale (lo invidiavo) e una scrittura davvero notevole. Piena di fantasia, scorrevole e senza mai un intoppo: che rabbia. Non credo che però poi abbia fatto lo scrittore. Portava gli occhiali pure lui, ma in modo disinvolto. Biondino (eravamo una generazione di normanni). Un difetto vistoso: gli incisivi di Roger Rabbitt, due dentoni in avanti e molto grandi. Poi c'era Caviglia: il nome, deamicisianamente, non lo ricordo. Un ragazzino del sottoproletariato della Palermo che oggi si direbbe profonda. Malmesso, capelli bruni e a spazzola sulla fronte e lisci con strana e violenta scriminatura subito dietro. Non sapeva parlare (mi faceva sentire un'arca di scienza) e non sapeva scrivere. Ma cosa ancora più imbrazzante, leggeva malissimo. Lezione di scienze: legge, sollecitato dal prof, come può alcune righe. Minerali, scavi, pietre e piriti. Le piriti hanno l'accento sulla seconda "i" dunque, come tutti sappiamo, si legge pirìti. Lui invece lesse: "pìriti", l'accento sulla prima "i". Scaletta sorrise e prese appunti. Io che ho sempre riso molto (nonostante la mia timidezza psichiatrica) scoppiai a ridere dopo essermi trattenuto in maniera soolutamente innatura: Sentivo scoppiare i polmoni e le guance erano sull'orlo del collasso. Risultato: il diaframma all'altezza dell'epiglottide. Soffocavo e ridevo, quasi svenivo. Fui cacciato fuori con una nota. Pensai di morire per una marea di motivi kma sopratutto per quei maledetti PìRITI con l'accento sulla prima "i" anziché sulla seconda.
maramaus | 23/05/2008 ore 11:23:19
Io avevo tre anni. Nel 1964 era iniziato il prolungamento del tratto autostradale (Torino) Quincinetto-Aosta. Mia madre aveva una merceria e siccome io ero sempre lì, un pò abbandonata, gli operai passavano a prendermi nei momenti di pausa per offrirmi un gelato o un ghiacciolo (quelli da 10 lire). Altri tempi o mia madre si fidava troppo? Ho un vago ricordo del frigo rosso del bar e del sole caldo, forse suggestionata dai racconti. Molti operai erano siciliani, alcuni con la famiglia lontana, altri con la voglia di farsi una famiglia al nord. Molti sono rimasti.
Mi raccontano anche che il parroco del paese si fermava a chiacchierare con me (sempre abbandonata..) e diceva "ciao Cristina, che grande sei, ma come mai non ti vedo mai a messa?" ed io rispondevo: "a messa? la mamma è grande e mica ci va!"
Ninatreenne | 23/05/2008 ore 10:45:43
Gianni, per me il '68 è il terremoto del Belice (avevo 8 anni), e benchè abitassimo a Palermo dovemmo "sfollare" dalla nonna perchè la nostra casa (che era in un "palazzetto", così è indicata nelle guide di Palermo, della fine del XV secolo) aveva una scala che i vigili del fuoco prudenzialmente puntellarono e per tre mesi ci tennero fuori di casa.
Giuseppe (settantasettino) | 23/05/2008 ore 10:15:09
Abbullate: per i non palermitani: non sone le cose da bulli ma le pallonate alla cieca possibilmente contro i paesi bassi...
maramaus | 23/05/2008 ore 10:06:30
Luig, mi piacerebbe disegnare le "abbullate" di Quart'i chilo. Mi aspetto qualcosa di narrativo anche dal sessantottino Giuseppe.
Roberto, se questa nostalgia continuerà a gonfiarsi, dovrai curare un'antologia. Tipo Roberto Alajmo and friends.
p.s. Ma le ragazze non ci raccontano niente del loro 68? Intendo quelle già nate da qualche annetto.
maramaus | 23/05/2008 ore 10:04:20
Luigi, bullismo all'acqua di rose?
Nina | 23/05/2008 ore 09:49:18
ah si, poi c'è quella del gran sesso dell'umorismo.
NInascatenata | 23/05/2008 ore 09:46:07
Quart’i chilo era un bambino che dimostrava meno dei suoi anni. Magro, come l’appellativo con cui era chiamato può ben fare intendere, camminava con dei pantaloncini corti ricavati dai calzoni di un adulto, tenuti su da una cinta di cuoio la cui estremità penzolava nel vuoto. I calzini, anch’essi corti, di un colore neutro, a volte grigi altre volte beige, uscivano fuori da scarpe sudice, graffiate al punto da non far capire se il loro colore d’origine fosse stato il nero od il marrone.
Quart’i chilo faceva un odore di farina misto a sudore che emanava dalle magliette a righe, piene di strappi, che di volta in volta coprivano il suo esile corpo.
La banda cui appartenevo aveva avuto nell’uso della fionda un’evoluzione naturale, che era passata dalle lucertole ai gatti e dai gatti ai ragazzini, con particolare riguardo a quella categoria di piccoli disgraziati che consegnava la spesa al domicilio della borghesia palermitana.
A volte, dopo una breve rincorsa, i malcapitati bambini venivano legati con della corda al cancelletto che delimitava il giardino del piano terra, su cui si affacciavano le finestre dell’appartamento della professoressa De Luca.
In quelle occasioni tiravamo i calci di rigore. Naturalmente la porta non esisteva ed il portiere, com’è facile intuire, era il ragazzino legato all’inferriata.
Quart’i chilo era uno di loro. A modo nostro gli volevamo bene. Se veniva raggiunto dal pallone e si faceva male si metteva a piangere, ed era normale per noi fare a gara per offrirgli qualcosa, le poche cose che avevamo, figurine o biglie, ed esser gentili con lui. Era il 1968.
Luigi | 23/05/2008 ore 09:45:30
Bellissimo il racconto.
Maramaus, conoscendoti pensavo che "il sesso di poi" fosse voluto. C'è anche uno "sgnignazzare" che non è male. (Con amici, una volta, dopo un refuso sul senso stradale, ci siamo messi a cambiare i segnali: strada a sesso alternato, sesso unico, doppio sesso..)
Quella del "seno di poi" la uso sempre anch'io quando parlo con un amica dei tempi prima o dopo il SUO seno rifatto. Rifatto prima di separarsi però..
Nina | 23/05/2008 ore 09:43:47
Gianni il racconto è spassoso, ma la parte finale il "bel culetto" ed il "sesso di poi", ho riso per mezz'ora.
Grazie per il dono.
Luigi | 23/05/2008 ore 09:26:51
Bellissimo il tuo racconto e ancora più bello il lapsus: il sesso di poi.
Mi viene in mente un mio amico la cui moglie, dopo la separazione, per cominciare una nuova vita, si rifece le tette. Lui mi disse:
- A me non piace, col seno di poi.
roberto alajmo | 23/05/2008 ore 08:41:18
C'è un lapsus freudiano più che un refuso, alla fine del raccontino: sesso di poi: naturalmente, senno...
maramaus | 23/05/2008 ore 08:35:19
Palermo, maggio 1968 (Scuola media G. Carducci già Trentatreesima).
Nella mia angusta auletta erano stipati diciotto ragazzini. Spiccava per esuberanza sessuale un certo Sollazzo: non ricordo il nome. Ci chiamavamo, come nell'omomastica cardiologica deamicisiana, per cognome. Il mio cognome buffo e al femminile mi faceva soffrire le pene dell'inferno. Allegra: ehi, bambola, come stai? E faceva il paio con quello di Sollazzo. A dodici anni non sapevo cosa significasse sollazzo: ce lo spiegò un sadico insegnante che lo abbinava, per significato analogo, al mio, ridendoci clamorosamente su e facendo sgnignazzare quegli altri diciassette stronzi. Ebbi probabilmente degli anomali e precocissimi attacchi ipertensivi. Ma lui, Sollazzo, era alto, occhi azzurri e capelli un po' anarchici e biondastri. Non bello, ma navigato, piuttosto trasandato, viveur e sciupapafemmine. Io, biondino, occhialuto, vestito in perfetto ordine, pantaloni all'inglese (da suicidio), primi peli impertinenti e patologicamente inibito. Se una femminuccia per puro caso mi guardava o ero io a dare uno sguardo involontario e fugacissimo ero preso da un rossore violento che metteva a repentaglio tutti i capillari facciali. Le lenti di quei fottuti occhiali si appannavano e sudavo freddo.
Un giorno sulla parete su cui poggiava perpendicolarmente il mio banco, apparve una scritta incisa con biro rossa: "Rosa ti amo". Non fui io ma temevo che quella strana vicinanza fosse la prova schiacciante di un mio misfatto. Scandalo, scandalo! Preside e vice preside in aula con gli occhi fuori dalle orbite, urla e disapprovazione, aggettivi altisonanti, pugni sulla scrivania dell'insegnante di lettere, mi pare. Chi è stato? Chi cazzo è stato? Il preside perse il controllo fisico e dialettico. Io pensai di morire. Fu individuato il colpevole, non so come. Ero in totale black out. Sollazzo, naturalmente. Sospeso per quindici giorni. Per atti osceni, mi pare. Rosa era una brunetta con un bel culetto: lo dico col sesso di poi. Allora non osavo guardare i culetti delle femminucce di facili costumi...Cominciò il mio sessantotto.
maramaus | 23/05/2008 ore 08:32:44
Se pensiamo che tutto quello di cui ho scritto oggi, sia lontano dalla nostra quotidianità, facciamo un errore grossolano.
Ognuno di noi, ogni giorno, in quasi ogni gesto della quotidianità, ha una quota di responsabilità.
Buona quotidianità a tutti!
Alessandra | 23/05/2008 ore 07:44:35 | @
Mi ricordo che a scuola ci insegnarono l'importanza della catena alimentare.
Qualche tempo fa ricordo le parole di un ricercatore italiano che spiegava come la scomparsa degli insetti impollinatori significherebbe la scomparsa della vita sulla terra.
A conclusione, perfette le parole di Roberto, quelle di ieri:
Mala tempora currunt, e currunt molto rapidamente.
Alessandra | 23/05/2008 ore 07:37:24 | @
Sempre a proposito di animali:
Dopo la Francia anche la Germania ha detto no agli insetticidi killer delle api. L'Agenzia federale per la tutela dei consumatori e per la sicurezza alimentare (BVL) ha deciso di sospendere l'autorizzazione d'uso di tutti i concianti tossici per gli insetti impollinatori, dopo le morie denunciate dagli apicoltori tedeschi. Le stime parlano, infatti, di circa 15.000 colonie di api morte nella regione di Strasburgo, in Alsazia, in Baviera e lungo la valle del Reno nel Baden-Württemburg da quando sono cominciate le semine del mais conciato con insetticidi tossici. Come in Italia, l'analisi chimica di laboratorio ha individuato nei campioni di api morte residui di sostanze neonicotinoidi. La notizia, del 19 maggio, è stata diffusa dalle agenzie di stampa.
Due giorni dopo, le agenzie hanno diffuso un’altra notizia. A Napoli, nella conferenza stampa tenutasi al termine del Consiglio dei Ministri del 21 maggio, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha dichiarato di avere previsto, nel decreto appena varato, ''solo tagli di spesa”. Alla domanda dei cronisti di specificare i tagli, Tremonti ha risposto con un esempio: ''A come apicoltura. C'era un fondo di due milioni che noi abbiamo eliminato''. La FAI – Federazione Apicoltori Italiani, ha subito inviato al ministro una memoria tecnica che invoca chiarimenti sui termini della questione.
[Fonti: AGI, 19/05; ASCA, 21/05; Il Velino, 21/05; FAI, 22/05]
Alessandra | 23/05/2008 ore 07:28:18 | @
Insonnia. Leggo ora.
Stiamo correndo (anche) verso l'atomica? Paura per le discariche, ma qualcuno vedrà sorgere da vicino centrali nucleari. Dov'è Arcore? Lo so, ma sono in preda a deliri notturni.
Nì-na-no | 23/05/2008 ore 04:53:15
Si, Maramauuuuu, ero io a chiedere.
Ma non "ai vecchi", credo (anzi ne sono sicura) di aver scritto "ai grandi"...
Ale | 22/05/2008 ore 20:14:21 | @
Qualcuno, forse Ale, chiedeva qualche post fa che i vecchi racontassero il loro sessantotto. Non sarebbe male come idea narrativa. A patto (almeno per quel che mi riguarda) che la cosa sia più antropologica che politica. Io nel sessantotto (durante il maggio francese, esattamente quant'anni fa) non avevo ancor dodici anni: e Roberto aveva solo otto anni abbondanti. Mi pare che Giuseppe e Luigi erano infanti più o meno in questi termini... L'idea del prendere le distanze (politiche, se vogliamo)dalla retorica trombona e dall'enorme quantità di cazzate commesse in quell'anno o in quesgli anni(magari non proprio da noi)è un'idea che viene forte e provocatoria dal disco in uscita di Francesco De gregori.
maramaus | 22/05/2008 ore 18:50:08
Ma anche, pacatamente, serenamente, che "u tignusu pigghia pi' susu". Dove il "tignusu" non è il Signor B. senza trapianto dei capelli
Giuseppe | 22/05/2008 ore 13:03:39
E' bene ricordare comunque che per un cornuto ce ne vuole uno e mezzo.
maramaus | 22/05/2008 ore 12:49:49
Siete troppo intellettuali per me. Io adopero una metafora trasparente (di una trasparenza opaca): la città in mano ai topi antropomorfi o gli uomini (qua qua ra qua: le papere) topomorfi (in greco, I don't know).
Però è un piacere (molto sottile) farsi dare del radica chic non essendolo nemmeno un po'.
maramaus | 22/05/2008 ore 12:47:46
Fara, contavo su di te...
E non mi hai certo deluso!
Alessandra | 22/05/2008 ore 10:35:49 | @
L'uso del termine "cornuto si fa risalire al periodo di Andronico I Commeno, imperatore di Costantinopli. Andronico abusava del suo potere e usufruiva delle mogli dei suoi cortigiani e per dileggio faceva appendere alla porta di costoro la testa di un animale, solitamente cornuto, da lui ucciso durante le frequenti battute di caccia. La storia fu riportata in Sicilia dai soldati di Guglielmo il buono, reduci dalla campagna militare contro Commeno e da allora "cornuto" è stato introdotto per indicare un "maschio" ferito nell'onore, a prescindere se la moglie tradisse di spontanea volontà o vi fosse costretta. Sulla veridicità della storia non ci giuro
fara | 22/05/2008 ore 10:26:05
Io però una cosa non ho mai capito...
Perchè "cornuto" pare così brutto da essere ormai consolidata metafora, a tutti nota?
Alessandra | 22/05/2008 ore 09:54:19 | @
per non parlare dei maiali (porci), delle iene, dei cani, dei lupi, delle pecore, dei "crasti", delle "crape" . Un campionario di umanità.
fara | 22/05/2008 ore 09:46:18
...dal quale il nostro caro sindaco, di tanto in tanto, immagino, sporge la sua testolina e guarda dritto davanti a sé, senza allungare troppo lo sguardo oltre, pena una visuale tutt'altro che nobilitante.
A. | 22/05/2008 ore 09:43:22
sono doppiamente metaforica
Nina2 | 22/05/2008 ore 09:41:49
asini, capponi e papere sono animali perfetti per le metafore (anche) per le metafore.
Nina | 22/05/2008 ore 09:40:41
i 3-4 metri di terreno prospicienti l'edificio dell'antica villa nobiliare...
A. | 22/05/2008 ore 09:36:02
Torno da una passeggiata alla villa Niscemi.
E fin qui tutto bello.
Esattamente come "fin qui tutto bello" pare essere la prassi di gestione, da parte del nostro caro sindaco Diego Cammarata, non solo dell'intera città ma perfino di quella che, già da qualche anno, è la sua casa istituzionale.
La villa è praticamente in mano alle papere che essendo pennuti dotati di piedi palmati ma non di mani, l'unica cosa che riescono a fare per la villa è l'ottima concimazione del terreno (non si sa mai con i tempi che corrono e con la preannunciata desertificazione della Sicilia). In mano alle papere, si. Fino a un limite però: giusto i 3-4 metri di terreno prospicienti la villa, sono assolutamente cool.
Alessandra | 22/05/2008 ore 09:03:21 | @
Nel trapanese, territorio di forti radici agricole, una delle offese più gravi è "ma comu sì, asinu?"
Giuseppe | 22/05/2008 ore 08:44:18
Lo so, lo so...
Si parla per metafore, certe volte.
roberto alajmo | 22/05/2008 ore 06:19:52
A proposito di asini, animali che adoro... Una filastrocca che ho imparato da piccola
Un bambino svogliatello
fu chiamato somarello
un somaro che l'intese
fieramente se n'offese
e adirato gli ragliò:
"Io lavoro, ma tu no".
Quando vogliamo parlar male di un essere umano, non diamogli dell'animale. Potrebbe solo nobilitarlo.
Gli animali forse sono le uniche creature che fanno la volontà di Chi le ha create.
Chissà se tra loro usano come insulto: "Uomo!".
MARIA LUCIA RICCIOLI | 22/05/2008 ore 00:24:39 | @
La cognata di una mia collega di lavoro ha avuto un figlio maschio tre anni fa.
Mi raccontano che per via del fatto che suo marito è consigliere di Forza Italia nel piccolo paesino del quale sono originari, hanno deciso di chiamare il figlio Pierfrancesco, come Piersilvio insomma.
Solo che adesso la mamma del pargolo non è contenta perché in paese le chiamano il pupo Pierciccio, che certamente non è un'ottima partenza per fare soldi vi pare?
Luigi | 21/05/2008 ore 15:55:49
(ANSA) - PALERMO, 21 MAG - La polizia ha sequestrato beni per un valore complessivo di 19 mln di euro a Vincenzo Cancemi, indicato come vicino alle cosche mafiose. I beni sono stati intestati a due bambini di 4 e 9 anni. Il sequestro riguarda anche un complesso residenziale che risulta intestato ai minorenni.
Che c'è di male a pensare al futuro dei propri figli, nipoti? Mica tutti si chiamano Piersilvio, Marina, Barbara ecc., o possono sperare di sposare un miliardario, o diventare ministro.
Giuseppe | 21/05/2008 ore 14:32:07
perché ti meravigli Antonia? E' una persona arrogante, volgare e berlusconide. Una somma di qualità che si adatta benissimo ai siciliani.
fara | 21/05/2008 ore 14:06:10
Leggo: "Sgarbi candidato sindaco a Salemi". ???
antonia | 21/05/2008 ore 14:02:30
Ho trovato un sito web dove per sbaglio la neo Ministro Garfagna è stata chiamata Granfagna.
Appurato che il sito non è gestito da Emilio Fede (che comunque non sbaglierebbe il cognome della pupa del Boss), secondo voi è un complimento o un'offesa?
Mi arrovello.
Luigi | 21/05/2008 ore 13:15:35
Si avvicina a grandi passi l'emergenza rifiuti anche da queste parti. Pretendere che Maquillage tenga un consiglio dei ministri anche a Palermo mi pare proibitivo: però forse una riunione di condominio la concederà.
maramaus | 21/05/2008 ore 12:59:32
Ci rendiamo conto che siamo stati "noi" con il nostro ipocrita perbenismo e il malinteso concetto di "civiltà" a rendere e a renderci "insopportabile" il modo di vivere degli zingari?
E' vero Ra l'intervento di altri Stati può esasperare i comportamenti dei grandi "statisti" nostrani ma io mi riferivo agli interventi della UE, non tanto a quelli del ministro spagnolo. Io ancora voglio sperare nel futuro della UE. Ma andando di questo passo noi ne usciremo presto
fara | 21/05/2008 ore 12:28:09
undefined for President
undefined for President | 21/05/2008 ore 11:26:26 | @
Stamattina i vigili urbani hanno "liberato" il portico della Biblioteca Comunale (Piazzetta Brunaccini, accanto il più noto ingresso da Piazza Casa Professa) dalle miserrime e fetide (inutile negarlo) cose dei senza casa che da qualche mese lo avevano scelto come dormitoio. Il Direttore della Biblioteca da tempo aveva chiesto un intervento dei vari "servizi sociali" perchè questi poveri cristi (che però la notte diventavano poveri diavoli ubriachi e consumatori-spacciatori) si convincessero ad andar via senza interventi di forza, ma, ovviamente, nulla da fare: e d'altronde nella città il cui Comune non ha i soldi per le case-famiglia figuriamoci se all'assistenza ai disgraziati non debbano surrogare i volontariati più o meno cattolici.
Viva Palermo, Cammarata e Santa Rosalia
Giuseppe | 21/05/2008 ore 11:00:14
Capisco, ma è bello trovare gli articoli reali, se non hai la possibilità di trovare i giornali su cui vengono pubblicati.
sempreNina | 21/05/2008 ore 09:11:50
Oggi Pippo Russo su Repubblica critica aspramente il neonato gruppo consiliare Un'altra Storia ispirato al movimento di Rita Borsellino. Ne fanno parte Antonella Monastra e Nadia Spallitta. (La Monastra la conosco personalmente e so -per certo- che è la migliore donna di sinistra a Palermo). Russo rimpiange i tempi del partito di massima e sostiene che è intollerabile questa continua frammentazione. Preferisce naufragare a vista.
maramaus arroccato a palermo | 21/05/2008 ore 09:09:28
Cara Nina, questo spazio nasce come forum, e io sarei solo il padrone di casa. Non voglio assillare troppo gli ospiti con le storie dei miei figli. I siti troppo autoreferenziali mi piacciono poco.
roberto alajmo | 21/05/2008 ore 09:05:59
El Pais vicino a Zapatero si concede il lusso di criticarlo: proprio come Il Goiornale col suo padrone.
maramaus arroccato in spagna | 21/05/2008 ore 09:00:58
Stiamo parlando della stessa cosa. Con verbi, aggettivi e sentimenti assai diversi.
maramaus | 21/05/2008 ore 08:58:21 | @
RA, leggendo il post di Daniela e la relativa recensione, ho pensato che potresti inserire uno spazio per la rassegna stampa, con recensioni e articoli (di altri) che riguardano i tuoi lavori.
NinaperRA | 21/05/2008 ore 08:58:02
Benvenuto, Andrea.
Posso chiederti di aggiungere un indirizzo di posta elettronica?
roberto alajmo | 21/05/2008 ore 08:50:06
Il pensiero che in Italia avvenga ciò che è già avvenuto in Argentina mi perseguita da quando si parla di B vincitore. Lira contro euro. Sono MOLTO preoccupata.
Nina2 | 21/05/2008 ore 08:50:03
Banalità da considerare:
"Troppo facile puntare l'indice sui costi della casta, certo. Sta di fatto che a causare l'imprevisto (buco n.d.r.) sono state per lo più le liquidazioni degli onorevoli senatori cessati dal mandato perché non più rieletti. Qualche esempio? Per Armando Cossutta (10 legislature alle spalle), l'importo netto ammonta a 345 mila euro. Per Clemente Mastella (9 legislature) 307 mila euro. E poi l'avvocato forzista Alfredo Biondi, che con otto legislature porta a casa 278 mila euro, qualcosa in più rispetto ai 240 mila del centrista Francesco D'Onofrio. E, via scendendo, gli altri. Nulla di male, nulla di illegittimo, ha tuonato Mastella a chi lo ha incalzato dopo l'uscita di scena per quell'"obolo" finale."
Tutti in corsa per la pensione.
Nina | 21/05/2008 ore 08:47:15
Maramaus anche io ho amici che stanno benissimo in Italia anzi benissimo, che diavolo c'entra, El Pais, giornale che appoggia la politica di Zap ha scritto che Zap è furbo, che fa il furbo attaccando l'Italia per parare le magagne interne...che c'entra la destra, ma di che stai parlando. Invece di arroccarti in Italia ti arrocchi in Ispagna?
Andrea | 21/05/2008 ore 08:46:35
Gli argomenti dei signori che stanno a destra (e che talvolta esprimono la loro opinione in questo forum) sono sempre così artificiosi da sembrare artificiali. Ho amici a Barcellona, a Madrid e in Andalusia: stanno bene, benone o benissimo. Tirare la giacca a Zapatero e dargli del furbo fa francamnnte sgnignazzare.
maramaus | 21/05/2008 ore 08:11:29
Beh, Andrea, le tue conclusioni drastiche su chi s'indigna mi sembrano piuttosto arroccate...
Se invece penso a Zapatero, penso alla grande differenza, in qualità di vita, tra me e un mio coetaneo di Barcellona, o di Madrid, o ...
(Tengo 36 años)
Alessandra | 21/05/2008 ore 07:52:48 | @
Ha ragione RA, non solo ci arrocchiamo, ma sembra che abbiamo anche ragione di farlo, la Spagna del furbo Zap attua due pesi e due misure, per giustificare l'abominio contro i 370.000 immigrati buttati fuori anche con i fucili, dice che gli italiani son fascisti, assicurandosi l'appoggio della società civile spagnola. I Francesi e Tedeschi hanno fatto loro, in tempi a noi sconosciuti, le leggi sull'immigrazione che il governo Ita sta per attuare. Ricordare che quando qualcuno si indigna è solo per assicurare ad altri che non deve indignarsi per loro stessi.
Andrea | 21/05/2008 ore 07:23:02
Purtroppo lo sdegno del resto d'Europa rischia di esssere addirittura controproducente. Porterà a un arroccamento dell'Italia su posizioni di orgoglio autarchico, incistando la situazione ancora di più e agevolando alla fin fine il distacco dall'area della moneta unica. L'ultimo diaframma che ci separa dalla soluzione Argentina.
roberto alajmo | 21/05/2008 ore 05:12:05
Mi chiedo che senso ha parlare di "opposizione" quando qualsiasi iniziativa,qualsiasi legge, contro i Rom, contro i clandestini, contro i giornalisti, contro il rispetto della società e così via, è destinata ad essere approvata visto che hanno una maggioranza bulgara sia alla Camera che al Senato*?
Credo che l'unica opposizione che abbia un peso possa venire solo dallo sdegno del resto d'Europa
* camera e senato andrebbero scritte in minuscolo visti gli spettacoli a cui abbiamo assistito ultimamente
fara | 20/05/2008 ore 19:47:48
per daniela:
"musoni senza speranza" mi piace;-)
valeria manieri | 20/05/2008 ore 19:02:42
Scusate la dipietrite: letta e non letto.
Daniela | 20/05/2008 ore 15:54:23
Volevo segnalare a Roberto se non l'avesse letto e a tutti voi una recensione interessante del matto affogato.
http://www.lankelot.eu/index.php/2008/04/27/alajmo-roberto-la-mossa-del-matto-affogato/
Daniela | 20/05/2008 ore 15:53:52 | @
(ANSA) - PALERMO, 20 MAG - I giudici della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo hanno restituito i beni del boss mafioso Rosario Riccobono.Alla famiglia del capomafia ucciso nel 1982 andranno cosi' oltre 10 mln di euro.La societa' Magis torna cosi' ai formali intestatari: la cognata,Maddalena Palmeri, e i nipoti Giuseppe e Francesco Vitamia.Nel decreto di dissequestro i giudici scrivono che il bene e' di provenienza illecita.Ma, per una questione giuridica,lo Stato non ne puo' acquisire i beni.
Non è successo niente, pigliamoci un caffè
Giuseppe (a domani) | 20/05/2008 ore 14:09:43
Gianni, condivido che Franco Piro prenderà un po' di voti nel suo territorio e amen. Sabato pomeriggio (alla inaugurazione della mostra a palazzo sant'elia) quella che ho definito simildonatellaversace che si accompagnava all'avantipresidenteinpectore (non so se compagna, sposa, ecc) oltre a ridanciare (in una stanza l'opera esposta è un groviglio di fibre ottiche accese, per cui il candidato si è esibito in un "accura 'un pigghiate a scossa") fotografava le opere con il cellulare. Forse per ambientarle nei saloni di casa, come mi raccontava il mio docente di lettere al liceo, che in gioventù aveva fatto il rappresentante di una casa editrice, e a cui alcuni clienti chiedevano dei libri per il salone, non importava l'argomento, ma che fossero alti circa 30 cm e con il dorso possibilmente verde o marrone.
Giuseppe | 20/05/2008 ore 13:19:29
Buongiorno, signor Alajmo!
Controlli la posta, quando può...
Albamarina | 20/05/2008 ore 13:07:44 | @
Posso essere contento per il Milan che non va in Champions e va solo in Uefa?
maramaus | 20/05/2008 ore 12:55:37
Non ci fossero stati più refusi avreste sicuramente creduto alla possibilità di un correttore di bozze alle mie dipendenze...
maramaus impenitente | 20/05/2008 ore 12:39:59
Nichi Vendola risponde picche a Veltroni: mi pare un buon inizio di dialogo. Vanity fair.
Avanti ha già vinto le provinciali a Palermo. Mi chiedo perchè mai uno come Piro, serio ed intelligente, debba farsi carne da macello. Non è meglio fare come le grandi squadre che giocando in coppa italia schierano le scartine del vivaio? Almeno facciamo irrobstire le ossa ad un o una giovane di belle speranze. Perde ma fa curriculunm: Piro che fa, l'eroe?ù
La notizia positiva però c'é: Rita Borsellino e Antonella Monastra stanno facendo gruppo. Se considerate che in my opinion queste due donne sono le migliori del nostro panorama credo che le premesse per ricominciare bene o benissimo ci siano.
maramaus | 20/05/2008 ore 12:37:19
Post scriptum: dimnticavo: non so guidare le moto di grossa cilindrata, Accidenti!
maramaus | 20/05/2008 ore 11:55:05
Allora studierò per affinare il mio talento: diventerò ricco e famoso e adulato. Non pagherò le tasse e potrò contare sulla generosità di tutti. Sarò un oppiaceo...
(se mi firmo illusomaus è perché mi illudo di poter arricchire e diventare famoso...)
illusomaus | 20/05/2008 ore 11:53:49
Se paga le tasse sono "più" contento. Ma per un appassionato di motori vederlo guidare fa dimenticare l'evasione fiscale
Giuseppe | 20/05/2008 ore 11:25:54
Anche se paga (Valentino Rossi)le tasse quando può?
maramaus | 20/05/2008 ore 11:07:44
Posso essere contento per Valentino Rossi?
Giuseppe | 20/05/2008 ore 09:33:32
Caro non dichiarato,
il mio era un omaggio al padrone di casa, che non avrebbe mai esultato per la sua fede interista in questo blog, magari turbando altre fedi calcistiche dei suoi frequentatori. Questo è un blog dedito a cose serie no? e l'inter è una squadra corretta, tutto qui.
Mi ritiro in buon ordine. Buona settimana a tutti.
giovanna | 19/05/2008 ore 21:38:21
Vuoi vedere che aveva ragione Valeria che siamo dei musoni senza speranza?
Eccheccavolo, sono contenta pure io per il Catania salvo e per lo scudetto all'Inter, se non altro per empatia con alcuni tra i miei amici più cari che sono interisti sfegatati. Bisogna pur prendere respiro, di tanto in tanto.
(Maramaus, avevo scritto contanta invece di contenta, ti piace 'sto refuso?)
Daniela | 19/05/2008 ore 18:22:11 | @
Qualcuno qui fa dei refusi più dichiaratamente creativi dei miei: "ad poco"...
maramaus | 19/05/2008 ore 17:55:07
Ma quali sarebbero le belle notizie?? Inter, o qualsiasi altra squadra, campione d'Italia??? Il Catania che resta in serie A?
Io visito ad poco questo blog e francamente preferisco che non si parli di questo
non dichiarato | 19/05/2008 ore 17:47:28
INVITO DI PARTECIPAZIONE E PREGHIERA DI DIFFUSIONE:
PREMIO LETTERARIO NAZIONALE
"Città di Trieste"
Sezioni:
NARRATIVA - presentazione di un’opera completa inedita (romanzo)
TEATRO - presentazione di un monologo teatrale, scrittura comica, etc.
CINEMA - presentazione di un soggetto cinematografico inedito
ASSEGNAZIONE DEL CITTA' DI TRIESTE RICONOSCIMENTO ALLA CARRIERA
SERATA PREMIAZIONE 12 SETTEMBRE 2008 AL CASTELLO DI DUINO
TUTTE LE INFORMAZIONI E IL REGOLAMENTO SU: http://www.ilportaleditrieste.it
Michele | 19/05/2008 ore 16:24:04 | @
Da repubblica.it:
AGRICOLTORE RUBA QUINTALI DI LETAME, DENUNCIATO.
Comincia a scarseggiare anche la merda, in questo paese.
roberto alajmo | 19/05/2008 ore 14:44:52
avete notato che da qualche tempo il cavaliere Silvio sotto l'abito inamidato, targato saraceni, porta la camicia nera?
fara | 19/05/2008 ore 13:23:39
@antonia: non sono stato abbastanza trasparente coi penultim'ora di sabato e domenica?
@Holamaus: il soprassalto di orgoglio dell'opposizione deve essere effetto del corso di spagnolo pubblicato con Repubblica.
roberto alajmo | 19/05/2008 ore 12:24:17
L'opposizione dopo uno straniante minuetto iniziale torna a dire la sua con grande autorevolezza: ma deve aver acquistato il corso a dispense di spagnolo facile ed economico.
holamaus | 19/05/2008 ore 10:40:38
Penultim'ora: totalmente d'accordo con la tua analisi, Roberto.
Sei interista, no? Magari lo scudetto te l'avrà strappato un sorrisino...
antonia | 19/05/2008 ore 10:36:37
Che ne pensate?
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/08-05-19/11.spm
antonia | 19/05/2008 ore 10:34:14
Maramaus, bravo Ale, penso ci sia il suo zampino.
Domenica prossima vi mando mio figlio. Ha letto 2 volte "Palermo è una cipolla", 1 volta il "Repertorio dei pazzi..." e ha visto 4 volte "Il 7 e l' 8"
antonia | 19/05/2008 ore 09:42:20
Domani, martedì 20, alle 16.00, presso l'Aula Magna del Liceo classico Umberto Primo (via Filippo Parlatore, Palermo) si terrà il convegno "LEGALITA', PER CAMBIARE", con Rita Borsellino, Giuseppe Savagnone (docente di Storia e Filosofia) e Giuseppe Lo Bianco (giornalista). L'incontro è aperto a tutti (studenti e no) ed è dovuto all'iniziativa di alcuni studenti del Liceo in questione. Sono cose che fanno sperare bene per il futuro dei nostri figli.
maramaus | 19/05/2008 ore 08:57:25
Guarda che a quest'ora io ho già fatto il pisolino pomeridiano...
roberto alajmo | 19/05/2008 ore 08:24:04
Non mancheremo. Roberto, una domanda: ma alle 6.01.26 (del mattino) davanti al computer ci sei per fine nottata o inizio giornata?
Giuseppe | 19/05/2008 ore 08:08:42
Allora:
Domenica prossima 25 maggio, alla tonnara Bordonaro di Vergine Maria, alle 19,30, si presenta "La mossa del matto affogato" con Salvo Ficarra e Valentino Picone.
roberto alajmo | 19/05/2008 ore 06:53:09
E' una questione di understatement, Giovanna.
roberto alajmo | 19/05/2008 ore 06:01:26
Maramaus, ho visto Gomorra, ho letto anche il libro per la verità, ma vedere Scampia è un'altra cosa.
La soluzione è in Genesi, 19
fara | 18/05/2008 ore 20:54:42 | @
Roberto, ma in questo blog non c'è spazio per le belle notizie?
tipo... INTER CAMPIONE D'ITALIA?!?!
(e il catania che resta in A)
giovanna | 18/05/2008 ore 20:01:40
Ho ricevuto l'invito per l'inaugurazione della mostra a palazzo sant'elia, stranamente, io che -anche se storico dell'arte- sono fuori da ogni giro che conta...
Ero pronta ad andare, ma appena ho saputo della strada chiusa al traffico, per permettere alle auto di chi contava di potere passare e portare in loco il solito gruppo di persone che contano...
niente, non ce l'ho fatta, mi sono immaginata l'ambient (la e non è esclusa per sbaglio) e ho tirato dritto,con la mia vespa, a zonzo per la periferia.
giovanna | 18/05/2008 ore 19:59:01
concorso di idee sul mio blog...
tutti invitati
piattaforma.ilcannocchiale.it
valeria
valeria manieri | 18/05/2008 ore 12:26:04 | @
Vi invito lunedì sera a guardare la trasmissione "Le Iene". Dovrebbe esserci un servizio sul mondo del sociale nel Comune di Palermo, che in questo momento( un pò lungo, circa 10 anni) vive un momento tragico. Gente che oggi giorno lavora con dei bambini speciali, non rivece stipendi da circa un anno. Ma forse non dico niente di nuovo.... grazie valentina
valentina | 18/05/2008 ore 11:40:21 | @
Non si erano mai sentiti spari più veri e visti morti ammazzati così. Lo Zen mi è parso ancora vivibile. Un pensiero interrogativo nudo crudo si è insediato tra i miei neuroni: Scampia va bonificata?
maramaus | 18/05/2008 ore 10:38:03
Ho visto Gomorra: bello e terribile. Tra i due aggettivi prevale, nella mia elaborazione, il secondo.
maramaus | 18/05/2008 ore 10:29:02
...di Palermo.
A. | 18/05/2008 ore 10:25:33
Molto interessante anche lo Struzzosocrate o Struthio socraticus.
Ma quello bisognerebbe vederlo per comprenderne a pieno le straordinarie caratteristiche antropomorfiche.
Io l'immagine ce l'avrei, ma...
Come disse il buon Giuseppe, qualche tempo fa, vale assolutamente la pena visitare la mostra tuttora in corso, all'ex convento di Sant'Anna, oggi Galleria d'arte moderna.
A. | 18/05/2008 ore 10:17:04 | @
Dal Museo delle creature immaginarie (di Altan, Stefano Benni e Pietro Perotti) il GALLO DA SMOG o Galleus nebulosus:
Dovendo vivere in cascinali vicino alla città, dove la concentrazione di smog è molto elevata, questo gallo ha aumentato le vertebre del collo (ne ha 62). Quindi la mattina, quando deve fare chicchiricchì, allunga il collo di tre metri e può cantare sopra la coltre di smog, mentre i suoi colleghi galli si limitano a penosi colpi di tosse.
Ala (no refuso) | 18/05/2008 ore 10:06:43 | @
Undefined quando si cita stucchevolmente inserisce la sua mail undefined (nel senso che uno può anche scrivergli). Quando invece dice la sua (in maniera problematicamente interessante: oserei dire, in maniera reazionaria) dimentica freudianamente l'indirizzo elettronico: forse ci sono due undefined, chissà? Scommetto che ora undefined si farà vivo nel solito modo...
maramaus | 18/05/2008 ore 09:18:11
Ho inserito nuove immagini.
roberto alajmo | 18/05/2008 ore 07:06:05
Ricordo per l'ultima volta che i commenti di questo forum devono avere, fra le loro caratteristiche, la rintracciabilità.
Il solito undefined ha scritto in forma dubitativa qualcosa di interessante. Siccome avrei qualcosa da dire, vorrei che si palesasse. In assenza di notizie, procederò alla rimozione.
roberto alajmo | 18/05/2008 ore 06:49:04
Diciamo che ho ottima memoria, Alessandra.
roberto alajmo | 18/05/2008 ore 06:44:51
Roberto, ma quando dici "ce lo ricorderemo per sempre", intendi: per sempre, sempre?
O c'è una, seppur flebile, speranza di riuscire a dimenticare, prima o poi?
A. | 18/05/2008 ore 00:20:33
Grazie a Gianni e a Roberto: confesso che tra le opere d'arte sono nato e cresciuto (non è una battuta o una vanità, ma il lavoro di mio padre mi ha fatto proprio abitare dentro un paio di musei). E con queste opere, soprattutto le architetture e le pitture, ho sempre condotto una sorta di gioco, chiedendo loro cosa avessero visto (con gli occhi delle madonne, dei gesù bambini, dei santi, delle annunziate o degli ignoti marinai, ma anche le morti del trionfo di palazzo abatellis), quali persone le avessero toccate, percorse, quali voci avessero sentito, quali odori. Stanno lì da quattro, cinque, sei secoli: e sono convinto che vedano, ascoltino, quasi quasi pensino. Per questo quando ne scopro qualcuna e magari riesco anche a farla recuperare mi sento appagato.
Stop.
Oggi pomeriggio sono andato a Palazzo Sant'Elia per l'inaugurazione della mostra sull'arte spagnola, bella, inquietante.
Poi ho visto il candidato in pectore alla presidenza della provincia per il partrito della libertà girare per i saloni salutando a destra (a sinistra no) e ridanciando ad alto volume; accompagnato da una simildonatellaversace che fotografava le opere con il cellulare. Chi non vota Franco Piro peste lo colga
Giuseppe | 17/05/2008 ore 21:55:18
Volete ridere? Scrivo per non farmi prendere dal panico. Sono chiusa DENTRO casa di mio fratello, la porta non si apre né dall'interno né dall'esterno e aspetto che i vigili del fuoco vengano a liberare me e le mie gatte...eccoli, velocissimi...
Daniela | 17/05/2008 ore 21:21:00 | @
Mai avrei creduto di poter essere d'accordo con Cossiga. Avete sentito quello che ha detto su Maroni in Senato? Il politico intelligente? (scusa, Valeria, mi è scappata :-)
In sintesi, ha detto che Maroni, per far dimenticare il suo passato da extra-parlamentare ai confini con il terrorismo, gioca a fare il reazionario e propone soluzioni al problema dell'immigrazione che sono inaccettabili per un cristiano e un solidale.
se proviamo per un attimo a dimenticare da che bocca sono state pronunciate queste parole (lo so, è difficile), non è che non siano condivisibili...
Daniela | 17/05/2008 ore 20:54:05 | @
Ma non è che forse era la vittima la parte orribile del quartetto? Una ragazzina di appena 14 anni con già i piaceri e i segreti del sesso, forse con le cose in ritardo, l'importanza del dramma della maternità, lo scandalo del paese, un padre che non si sa chi sia, il futuro per i ragazzi è niente, è senza tempo, la ragazzina, la povera Lorena stava mostrando un futuro incomprensibile ai tre. Non sapendo cosa sia il futuro è facile allinearsi con l'orrore.
undefined | 17/05/2008 ore 19:55:59
Basta qualche problema di ADSL e mi perdo tutto...
La tela di Giuseppe, innanzitutto: io, purtroppo, il sabato mattina lavoro.
Per quanto riguarda l'omicidio di Niscemi: ci sono due aspetti di "modernità" in questo delitto: uno lo avete sottolineato voi, è quest'uso del sesso come droga, come ammazzatempo, per imitare gli adulti. Non c'è niente di affettivo o ludico. L'altro è lo scollamento tra realtà e fantasia, o meglio il mancato riconoscimento del confine tra ciò che è reale e ciò che non lo è. Qualcuno di voi ha parlato di responsabilità: ma come faccio a sentirmi responsabile se non capisco che quello che faccio è vero, non una scena di un videogioco, un filmato da mettere su You Tube? Vi assicuro che questo è il problema maggiore con i ragazzini oggi. Anche gli insospettabili hanno una percezione assolutamente falsata. Episodi alla mano, ragazzini di scuola bene, pieno centro di Palermo.
Daniela | 17/05/2008 ore 18:59:17 | @
Secondo me la notizia non è il restauro della tela in sé, ma che esistano ancora in circolazione, malgrado tutto, persone come Giuseppe.
roberto alajmo | 17/05/2008 ore 17:32:53
Ricordo solo l'incipit, per i tempi, bello tosto. E la copertina di Pablo Echaurren. Mi pare di aver visto pure il film in tv: un pacco. Il libro mi piacque alquanto. Ma è restato solo il folgorante inizio.
maramaus | 17/05/2008 ore 16:34:10
Quando uscì "Porci con le ali" ricordo di avere avuto un momento difficile: la protagonista si chiama Antonia, come me....e giù commenti!!!
antonia | 17/05/2008 ore 16:30:43
Da qualche giorno il cd che ascolto (ossessivamente, ma è sempre così con i nuovi acquisti)è "Accelerate" degli inossidabili e sempre fantastici REM. La cosa che mi ha colpito è la confezione, l'involucro. La grafica ricorda moltissimo quella di Pippo (il marito di Antonia) per RadioCinema: ne ho parlato in questa sede una ventina di giorni fa. Quei disegni risalgono al 1978. Dunque: la musica dei Rem è sempre eccezionale e questa volta la grafica del disco è sublime.
maramaus | 17/05/2008 ore 14:48:57
Ho visto la Madonna del Calamoneri, la tela restaurata in esposizione al Convitto Nazionale. Splendido lavoro: complimenti alle maestranze e sopratutto al nostro Giuseppe, magnifico mecenate.
maramaus | 17/05/2008 ore 14:21:51
Maramaus, può essere che l'hai scambiato per un italiano un pò più fantasioso del solito?
No?!
No, eh.
Spagnolo era.
A. | 17/05/2008 ore 14:19:54
Ingiusto dire che l'opposizione è una pappamolle. Ieri per esempio ha alzato la voce e gliene ha dette quattro a Maquillage. In spagnolo.
maramaus | 17/05/2008 ore 13:26:49
Dovrei averlo ancora da qualche parte.....
antonia | 17/05/2008 ore 09:37:23
Si l'invito è a leggere il libro.
Luigi | 17/05/2008 ore 09:33:38
Come non detto, Nina.
Luigi, è un invito a leggere "Porci con le ali"?
Alessandra | 16/05/2008 ore 19:53:52
«Gli uomini, naturalmente, sono dei porci. E le istituzioni umane naturalmente dei porcili, o fattorie per l'allevamento dei porci, e mattatoi per porci [...] Se i porci avessero le ali, secondo il detto inglese, potrebbe accadere 'qualsiasi cosa'. Bene, forse i porci hanno delle misteriose ali invisibili, e "forse noi non le vediamo perché abbiamo paura che questo 'qualsiasi cosa' possa accadere". In tal caso siamo dei "porci con le ali" o invisibili o rudimentali. Alcuni hanno ali semplicemente invisibili e possono farle apparire in qualunque momento. Ad altri le ali rudimentali non permetteranno mai ascesa e volo, neppure in sogno» (D. Cooper, "La morte della famiglia").
Il libro di cui parlavo nel precedente post è disponibile in formato testo. Chi lo desidera me lo chieda che glielo invio con una mail.
Luigi | 16/05/2008 ore 18:55:09
Chi ha parlato di divertimento a Niscemi?
Le storie dei "grandi" ci stanno, ma è chiaro che sono diverse.
Nina | 16/05/2008 ore 15:54:11
("Grandi", sono bellissimi e divertentissimi i vostri racconti e non a caso: la vostra è una delle prime generazioni che grazie al '68... E qui apro un capitolo così vasto che faccio un passo indietro... e lascio il campo hai legittimi proprietari)
A. | 16/05/2008 ore 15:33:18
(Maramaus, non ti avevo ancora letto...)
A. | 16/05/2008 ore 15:13:21
Sono di una generazione intermedia tra i "grandi" di questo Forum e "i piccoli" di Niscemi.
Forse questo mi aiuta a dire che del vostro di divertimento non vedo neanche l'ombra in quello di Lorena, di Alessandro, di Giuseppe e di Domenico.
Alessandra | 16/05/2008 ore 15:12:24
Sì, sono d'accordo con Alessandra. Mi pare ci sia un divertimento per niente divertente. Più che altro un angoscioso e frettoloso (oltre che ingiustificato) cupio dissolvi.
maramaus | 16/05/2008 ore 15:11:08
Scusate, nel raccontino mi è scappato un "tranne me". Meglio e più corretto "tranne io". "Me" fa troppo Ligabue.
maramaus corrige | 16/05/2008 ore 15:07:26
In modo un po' meno soft:
la sensazione che ho, ascoltando la storia degli adolescenti di Niscemi, è che non si divertissero poi tanto, a darla e a riceverla.
Alessandra | 16/05/2008 ore 15:05:54
"Strange"...
solo un modo soft per dire "estraneo", non adatto al caso della quattordicenne di Niscemi, che mi pare di capire, più che divertita, fosse piuttosto preoccupata di finire anche lei in fondo a un pozzo. Anche lei, come la protagonista di un recente film molto apprezzato soprattutto dagli adolescenti. (Uh: che strano!)
Alessandra | 16/05/2008 ore 14:54:06 | @
Volevo sottolineare che la ragazzina in questione ha giocato con le persone sbagliate e che queste persone non sanno giocare.
I ragazzi sono tutti fidanzati con "ragazze per bene" che, naturalmente, non possono giocare.
(Sarò strana io, ma l'idea che una mia ipotetica figlia faccia sesso a quindici anni senza precauzioni e, per di più, con tre, quattro, cinque ragazzi, fa uno strano effetto a me.)
Nina | 16/05/2008 ore 14:46:05
maramaus, super la tua storia!!
Luigi, il tuo discorso non fa una piega, ma i negozianti come si guadagnano il pane se, appunto, le clienti escono senza aver comprato nulla?
antonia | 16/05/2008 ore 14:05:18
Però, che culo quel Gianfranco. Per questo ha preso a tirare coca ed ha fatto quella carriera!!!
Luigi | 16/05/2008 ore 13:44:39
Le ragazzine la davano per gioco anche negli anni sessanta. E io ed altri miei sfortunati coetanei non eravamo capaci di giocare con le giovani puelle per timidezza patologica e a causa di un'educazione da chierichietti in pieno regime post-clericofascista. Nora e Franchina erano le due tipette (una mora e l'altra bionda) che euforizzavano i nostri inadeguati ormoncini preadolescenziali. Un giorno Corrado (detto Corrado uh uh: sul serio) si appartò con Nora. Io arrossii quando incontrai Elio, suo fratello. Sudavo e mi contorcevo per il suo povero onore di fratello cornuto. Poi fu messa in giro la leggenda che Nora fosse incinta. Ma da fonti ben informate si venne a sapere che sicuramente Corrado (il maiale più invidiato del mio quartiere)si era limitato a qualche bacio (forse solo uno). Poi si disputò a lungo sul dilemma: bacio con o senza lingua. Solo da questo dettaglio si poteva stabilire un'eventuale gravidanza. Il profilo piuttosto piatto di Nora nei mesi a seguire fugò ogni dubbio: Corrado non sapeva baciare. Ma la cosa terribile fu quando si seppe che (ora adopero un nome di fantasia) Gianfranco (il più effeminato della combriccola) rimase incinto di Salvo: quello che mi aveva capatultato addosso l'innominato moccioso che non solo non fu da me assassinato ma che addirittura giocò in serie B e fece ben due campionati con il Milan. Stavamo giocando, io ero numero dieci come Rivera, lento, macchinoso e regista: bel palleggio, passaggi millimetrici e così via. Sudato e paonazzo Enzo che mi dice all'orecchio: E' incinto, Gianfranco è incinto! Per numerosi anni Gianfranco aveva soddisfatto gli istinti acerbi dei miei amici: insomma lo sodomizzavano tutti, tranne me. Io mi vergognavo da morire. Consideravo Gianfranco un amico, mica una ragazzina con cui si potevano fare le cosacce. Non vi racconto che fatica dimostrare al mondo intero che non ero finocchio. E poi c'era una terribile aggravante: studiavo abbastanza e leggevo troppo.
maramaus | 16/05/2008 ore 13:42:10
E se il 20% della popolazione rimanente fosse in grado di spendere quanto l'80% che non si può permettere certi abiti?
Battute a parte ecco un fatto vero: una signora che conosco entra in un negozio per provare un abito visto in vetrina.
Lo prova e non le entra.
La commessa la guarda (con aria un po' insolente) e le dice che forse dovrebbe provare da xxxxx (e fa il nome di un negozio che vende solo grandi taglie).
Beh, quella signora non solo non va più in quel negozio, ma non vuole più vedere le vetrine né sentirlo semplicemente nominare.
Allo stesso modo vengono fatte taglie 44 che qualche anno fa erano delle 46, così "alcune clienti" soddisfano il proprio ego quando acquistano.
Ergo: le vetrine sono come i servizi di moda, ti fanno vedere ciò che dovresti essere (secondo le tendenze) e non ciò che sei; e guai a chi inverte le cose.
Specchio specchio delle mie brame...
Luigi | 16/05/2008 ore 13:27:52
Scusate se in questo momento di avvenimenti tragici vi parlo di una cosa forse più futile, che però non riesco a spiegarmi.
Allora, ieri dopo una conferenza interessantissima su DREAM, faccio un giro in centro. Un mare di negozi di abbigliamento. Più o meno tutti espongono le stesse cose: non fruibili dall'80% della popolazione. Mi chiedo, ma che senso ha? I negozianti si lamentano, dicono che la gente non compra, che Prodi e le sue tasse li hanno ridotti sul lastrico. Ma se hai bisogno di guadagnare, perchè ti ostini a vendere pantaloni con la vita a livello dell'inguine e solo fino alla taglia 40 o magliette strettissime che a una "normale" come me (1.62)arrivano al ginocchio? Perchè non metti in magazzino e sugli scaffali delle magliette, degli abiti che la gente possa indossare? Non mi sembra che una moda adatta ad un fisico filiforme alto almeno 1.70 sia granchè smerciabile in Italia. Mah!
antonia | 16/05/2008 ore 13:14:05
Le ragazzine "la davano per gioco" già da quando ero ragazzino io (ed è che dire!), che la davo - quando potevo - alla stessa maniera. Ricordo che "porci con le ali" è stato scritto da Lidia Ravera nel 1976 ed invito i giovani partecipanti al forum ad acquistarlo o a procurarselo, magari per capire che quello che si fa oggi (intendo il sesso e non la violenza) lo facevamo nella identica maniera noi, già qualche anno fa, per di più senza l'incubo di AIDS e affini.
Se poi è il termine "darla per gioco" a provocare scandalo questa è un'altra cosa, su cui si potrebbe parlare a lungo.
Luigi | 16/05/2008 ore 13:09:39
Perché vi pare strano che le ragazzine "la danno" per gioco. Scusate, perché non la dovrebbero dare se vedono giorno dopo giorno che "dare" alle telecamere, ai giornali, ai calendari tette e cosce è pagante e puoi anche diventare ministro?
fara 2 | 16/05/2008 ore 11:58:09
undefined
undefined | 16/05/2008 ore 11:57:58 | @
A me sembra che si faccia un abuso del termine arcaico. Cosa c'è di arcaico nello stuprare, nell'ammazzare a calci e pugni, nel demonizzare lo straniero. Quando mai le culture così dette "arcaiche" hanno praticato volenza "gratuita" nei confronti delle donne e degli stranieri? E' "arcaico" tutto ciò che non si svolge in un salotto bene o in una strada di Verona o di Milano Londra o di New York o meglio di Manhattam perché se lo stesso fatto si svolge nel Bronx è "arcaico"?
Ma smettiamola di prenderci in giro questa violenza amorale non è frutto dell'arcaicismo, come bene dice RA, ma di un fraintendimento della "modernità"
fara | 16/05/2008 ore 11:52:05
undefined
undefined | 16/05/2008 ore 10:20:06 | @
Refusare pure De Gregori: una maramausite insopportabile!
maramaus | 16/05/2008 ore 09:52:49
Le stelle sono tante, milioni di milioni, le luci dei lampioni...
Seduto o non seduto faccio sempre la mia parte, con l'anima in disparte il il cuore che non parte...
E non c'è niente da capire...
maramaus | 16/05/2008 ore 09:46:43
anche secomdo non è male.
sempre maramausite.
Ninanì | 16/05/2008 ore 09:42:22
"Nina, ti confesso che leggere "le ragazzine la danno per gioco" mi fa un strano effetto. Strano nel senso di "Strange"."
Questo A..
(il primo è un punto, il secomdo punto è un punto e basta. non sono puntini puntini)
Nina | 16/05/2008 ore 09:40:16
...e con quest'ultimo refuso, mi dimetto, anche se siamo in Italia. (cfr. Travaglio, Annozero, 15 maggio 2008)
A. | 16/05/2008 ore 09:37:46
...e che di devo spiegare Nina?
Come in musica, non tutto si può spiegare... cantare si però.
A. | 16/05/2008 ore 09:35:13
A., Ale, Alessandra, spiegatemi.
(Esiste una vecchia canzone : porta romana bella, porta romana, ce stan le ragazzine che te la danno, prima la buonasera e poi la mano)
Nina | 16/05/2008 ore 09:32:49
Ho un sacco si strane sensazioni ultimamente...
La madre di Lorena ha dichiarato: "Giustizia o faccio io".
A Ponticelli le madri hanno già fatto da sole.
Non mi piace la sensazione che provo, mi pare bruttina assai...
E mi pare anche bruttino che i giornali spiattellino certe dichiarazioni...
Poi però, ci stupiamo che i nostri ragazzi abbiano perduto il senso della responsabilità...
Uh: che strano!
Vi pare meno irresponsabile riportare certe dichiarazioni, senza parare il colpo, quanto meno?
Vi pare?
A. | 16/05/2008 ore 09:17:08
Maramaus è riuscito a contagiare quasi tutti nel Forum: si, benso anch'io, Roberto, che Piro sia una persona berbene e combetente.
Alessandra | 16/05/2008 ore 08:47:29 | @
Vorrei tanto che almeno alla provincia ci fosse una persona seria e concreta come Franco Piro. Un argine, come Zingaretti a Roma. Spero che le tantissime persone che da molti anni riconoscono il suo impegno, facciano la cosa giusta.
maramaus | 16/05/2008 ore 08:43:19
Ma come fai a dire che non è abbastanza vivace? PIRO è un TECNICO!
roberto alajmo | 16/05/2008 ore 08:36:24
Conosco Piro da circa vent'anni e anch'io ne ho grande considerazione. Lo voterò in modo assai convinto. Pensavo che loro hanno anche l'"onomastica" dalla loro parte. Se però, i nostri avversari schierassero Indietro (anziché Avanti) vincerebbero egualmente. E Piro (come me me del resto ) ha un cognome frou-frou.
maramaus | 16/05/2008 ore 08:31:26 | @
Visto che vi interessano gli asini, sappiate che avete di fronte uno dei maggiori esperti del settore: se sapeste quanti ne ho visto volare, in diciotto anni di Rai...
roberto alajmo | 16/05/2008 ore 08:30:40
Ho visto zingari felici: alla vista di Maroni si facevano di stupefacenti molto pesanti.
Ho visto asini volare: da qualche giorno rinuncio pure al caffè, porca miseria.
maramaus | 16/05/2008 ore 08:26:56
Grazie del riconoscimento, maramaus.
E quanto a Piro, è una persona berbene, competente. A perdere non sarà lui, ma lo schieramento di centrosinistra, che si accontenta di un infimo cabotaggio programmatico.
roberto alajmo | 16/05/2008 ore 08:23:22
(http://www.telepaviaweb.tv/portale/index.php?option=com_wrapper&Itemid=85)
Fara, to You!
Eccone un'anticipazione:
NEL 2008 VIAGGIATORI A BORDO DI ASINI
Claudio Visentin, organizzatore della Scuola del Viaggio che coinvolge anche gli studenti della nostra università, racconta la singolare impresa che lo vedrà protagonista insieme ad Andrea Bocconi, ad un asino e ad un bambino di 10 anni. Proprio come nel libro di Stevenson "Viaggio nelle Cévennes in compagnia di un asino".
Alessandra | 16/05/2008 ore 08:21:11 | @
La tragica storia di Niscemi ricorda le migliori intuizioni letterarie di Roberto: ode al nostro padrone di forum!
Eppure c'è un'opposizione concreta ed affidabile: quella di Napolitano.
Italiano stupra romena: il respiro sarcastico della storia.
A Palermo stiamo preparando la disfatta alle provinciali: il Pdl schiera Avanti (un nome già trionfalistico) e noi schieriamo Piro (una sorta di solletico part time).
maramaus | 16/05/2008 ore 08:18:01
Ricordo che per essere presi in considerazione in questo forum non bisogna registarsi, ma almeno rendersi conoscibile la prima volta attraverso un indirizzo di posta elettronica.
roberto alajmo | 16/05/2008 ore 06:22:25
Nina, ti confesso che leggere "le ragazzine la danno per gioco" mi fa un strano effetto. Strano nel senso di "Strange".
Alessandra | 15/05/2008 ore 19:45:36
E le ragazze mussulmane uccise dai padri, dai familiari, perché troppo occidentalizzate? Religione? Cupola? Mafia? Camorra? Onore de che? L'omo è omo.
XY | 15/05/2008 ore 18:32:16
Da ragazzino mi capitò di aver paura di essere stato l' assassino involontario di un ragazzino Io avrò avuto dodici o tredici anni e Salvo uno o due in meno. E c'era un terzo ragazzetto decisamente più piccolo di cui non ricordo il nome e di cui ometto il cognome. Il particolare che ricordo è che il terzo (innominato) aveva il naso con muco grondante. Sia io che Salvo eravamo schifati e il piccolo anonimo si divertiva a sfiorarci col suo fiotto verdastro. Più ci schifavamo e più si avvicinava il piccolo maledetto. Ad un certo punto Salvo lo respinge con le mani come stesse giocando a volley. Lo schifosetto mi rovina addosso: anch'io (ormai sull'orlo del vomito) lo spingo via. Salvo si scansa dalla traiettoria del naso vagante e rinorroico e il tipetto urta la cucuzza contro il muretto. Urla e piange. Salvo fugge. Rimango solo e disperato accanto al piccolo idiota che si fa soccorrere e confortare dai suoi. Buio, black out. Vado a casa, convinto di averlo ucciso o quasi. Resto rintanato nella mia cameretta per due giorni, in attesa che la polizia mi prelevasse per omicidio "moccioso". Due giorni di scuola saltati ma due secoli di angoscia inenarrabili. Poi tornai a vivere. Quindici anni dopo seppi che l'innominato giocava in B e poi fece due campionati col Milan.
maramaus | 15/05/2008 ore 18:22:06
Gli omicidi che riguardano ragazzine hanno sempre uno sfondo sessuale. L'uomo (nel caso di Desirè Piovanelli c'era pure un adulto) si diverte, poi deve cancellare la vergogna e impedire che la vittima parli.
Le ragazzine "la danno" per gioco.
I ragazzi "la prendono" e poi uccidono, sempre per gioco.
E' spaventoso, nord o sud che sia.
Nina | 15/05/2008 ore 18:19:28
Antonio è il correttore di bozze di Domenico?
maramaus | 15/05/2008 ore 18:01:40
Penultim'ora. sono d'accordo con Roberto quando scrive che la violenza sulla donna, come nel caso di Niscemi, non appartiene alla "cultura" mafiosa. E' piuttosto un qualcosa che si lega ad una cultuta diversa ed imposta da film e telefilm per lo più americani, come sottolineava fra l'altro la Repubblica ieri.
Una cosa: ieri su SkyTg24, servizio su Niscemi, il giornalista intervista un vicino di casa che dice che quelli sono bravi ragazzi e, guardando in alto "purtroppo c'è la legge.."
antonia | 15/05/2008 ore 17:44:01
Scusate "avrebbe parlato" volevo scrivere
Antonio da Catania | 15/05/2008 ore 17:32:36
Ciao da Catania
Non sono d'accordo con la tua analisi circa l'omicidio di Niscemi, non è ancora un omicidio globalizzato. Quelli nordici sono di gruppo ma la vittima deve essere casuale, il comtemporaneo/globale vuole la casualità, il gruppo esce e picchia o uccide uno a caso, al buio come dicono. In Sicilia questi ragazzi hanno fatto "Cupola", hanno ucciso perchè la vittima avrebbe parlando, avrebbe accusato uno dei tre. E' profondamente siculo, di più.
Domenico
Domenico da Catania | 15/05/2008 ore 17:30:37
Condivido il tuo pensiero circa il delitto di NIscemi.
Per che non fosse stato a MOndello negli ultimi giorni, volevo informarvi che è iniziata"l'edilizia estiva che prova ad annientare quel pò di mare che ci rimane.
valentina | 15/05/2008 ore 15:03:08 | @
Condivido il tuo pensiero circa il delitto di Niscemi.
Per che non è andata a Mondello negli ultimi giorni, volevo informarvi che è "l'edilizia estiva" che prova ad annientare quel pò di mare che ci rimane.
valentina
valentina | 15/05/2008 ore 15:01:01 | @
Alessandra, condivido e "banalizzo" volutamente con un'altra citazione da autobus, non da bar dello sport perchè non frequento (e perchè in Sicilia credo non ve ne siano molti).
Un tizio, adulto, ad un altro: "L'avvocato mi ha detto che si potrebbe fare, ma c'è la legge di mezzo".
Quindi il problema di quel qualcosa che non è stato esplicitato nella conversazione (abuso edilizio, evasione fiscale, truffa, o, perchè no, omicidio?) è che "c'è la legge di mezzo". Come un ostacolo, un limite alla libertà. Non una difesa del diritto. In Italia ci sono troppe leggi, lo ha detto anche Ualter, quindi bisogna "semplificare", e per semplificare adesso c'è un ministro, Calderoli
Giuseppe (corrispondente dall'autobus) | 15/05/2008 ore 13:54:38
Ascoltare le dichiarazioni di voto al Presidente risulta occasione utile ad approfondire l'analisi: in cosa "quelli" sono stati più bravi (non che fosse difficile, data la bravura di "quegl'altri" di sinistra) di "noi"?
Conclusioni (seppur parziali): sicuramente, senza ombra di dubbio, "quelli della Lega" sono stati molto, ma molto più bravi di "noi" a cogliere il livello di cinismo raggiunto da buona parte del paese (vedi a questo proposito, tutto quello detto nel forum, nei giorni scorsi). Il senatore leghista di turno ha testualmente citato come deprecabile e inaudita l'abitudine dell'Italia a prestare soccorso ai clandestini in mare.
Punto.
Alessandra | 15/05/2008 ore 13:01:46 | @
Quando dico che maquillage si commuove per la sua commozione mi riferisco alla propria.
maus. | 15/05/2008 ore 12:12:40
Tutta questa melassa (sintetica) del signor maquillage finirà per mettere a repentaglio parecchi pancreas. Veltroni, subìto il primo uno-due, sembra lì pronto ad incassarne un altro. Maquillage si commuove per la sua commozione. Sembra una pantomima erotica: un kamasutra che ci vede impotenti guardoni. Prima posizione: molto bene. Passiamo alla seconda. Sempre a scelta di maquillage.
maramaus | 15/05/2008 ore 12:10:46
Condivido pienamente le considerazioni di Roberto sul delitto di Niscemi, che trova analoghe motivazioni con l'incremento esponenziale del fenomeno prostituzione in Italia.
Questi giovani disgraziati, figli di altrettanti disgraziati, concretizzano un'idea che è nel DNA di certi uomini, ovvero utilizzare la violenza (ed i soldi) per ottenere ciò che altrimenti non si potrebbe ottenere.
Gli assassini di Niscemi, a differenza di altri, non avevano un euro da spendere per il loro progetto.
Luigi | 15/05/2008 ore 11:35:07
La formazione di Di Pietro è destinata a crescere secondo l'identico meccanismo che ha condotto, in passato, i cittadini di alcune nazioni a scegliere l'unico "uomo forte" presente sulla scena.
Tra l'elegante incompetenza radical chic e l'onesta rude concretezza il cittadino che cerca sicurezza sceglie sempre la seconda strada.
Per adesso Berlusconi continua a giocare a fare lo statista, ma quando avrà finito di giocare, distruggendo completamente ciò che rimane del cachemire, ci sarà qualcuno che lo sostituirà e, forse, sarà vestito di lana grezza, con buona pace di chi oggi si tura le orecchie quando sente parlare il "buon" Antonio.
L.
P.S.: trovo Veltroni estremamente ridicolo, come tutti coloro che non hanno pace per assenza di un ruolo a loro congeniale.
Luigi | 15/05/2008 ore 11:24:26
Comunicazione di servizio: sono benvenute le vostre immagini. La sezione "amici" è carente di almeno un paio di ritratti. E "architetture del mondo" nasce per ospitare le vostre illustrazioni.
roberto alajmo | 15/05/2008 ore 10:59:18
(ovviamente, senza voler generalizzare)
A. | 15/05/2008 ore 10:33:08 | @
Leggo la bellissima penultim'ora di Roberto.
Una donna siciliana conosce bene le circoscritte proporzioni della violenza a suo carico. Le proporzioni familiari fanno direttamente capo ad un principio (finora) inalienabile in Sicilia: "Tu, bastona la tua di donna, che alla mia ci penso io. E se per caso ti azzardi a prendere il mio posto, quello che mi spetta di diritto........"
Si, è vero, l'aura c'è intorno ad una donna in Sicilia, purché sia la donna di un altro.
(Finora).
Alessandra | 15/05/2008 ore 10:00:36 | @
Cambio argomento, l'omicidio di Niscemi. Ho un figlio coetaneo della ragazza uccisa, sono rappresentante dei genitori nel consiglio di classe del liceo (l'ho fatto anche per il figlio più grande, oggi universitario), seguo il più possibile (e con una discrezione costantemente studiata) i loro rapporti con i compagni di scuola, amici, ecc.
Credo che tra tutti gli altri genitori che ho conosciuto in questi anni soltanto due o tre famiglie ponessero altrettanta attenzione.
Non mi sto incensando, e temo sempre che quanto ho cercato di costruire possa rapidamente crollare.
E fatti come questo appunto di Niscemi mi atterriscono.
(l'unico sorriso mi viene dal nome del parroco di Niscemi visto al TG3: Don Rosario Di Dio. Con questo nome che poteva fare?)
Giuseppe | 15/05/2008 ore 09:53:29
@Valeria: Non c'è un vero motivo per cui mi chiedano di commentare immagini di guerra. Immagino che siccome la prima volta è andata bene, da quel momento io sia diventato un commentatore specializzato. Nei giornali funziona così.
roberto alajmo | 15/05/2008 ore 07:18:15
Nostalgici
Ro(m)p | 15/05/2008 ore 01:03:38 | @
Direi che la sinistra si è mandata allo sfascio da sola per mancanza di cultura generale e di governo, riservandosi il ruolo letterario di fantasma che tanto piace al masochismo degli intellettuali snob. Per me, è una buona base di partenza per la creazione di una forza riformista. Credo che l'opposizione di Veltroni sarà rigorosa sui temi politici e dialogante sulle riforme col governo. Mi sembra una condotta condivisibile, finché sarà possibile tenerla. La parte residuale di una certa sinistra radical chic vede Veltroni come il fumo negli occhi, dimenticando una circostanza. Sono stati gli elettori a spazzarla via dal Parlamento e a chiedere un profondo ripensamento all'interno di quell'area. Più tempo passerà a cercare alibi e colpevoli, più tempo si perderà nella costruzione di una vera sinistra di governo. Di Bertinotti e Di Liberto non avverto alcuna nostalgia, come di certi atteggiamenti nostalgiche. Riposino tutti in pace. Amen.
Ro(m)p | 15/05/2008 ore 01:02:39 | @
hai ragione:-)
però, vale sempre la domanda:
perché lì ti fanno parlare spesso di americani, guerra eccetera?
una osservazione politica: vi prego...tutti ma non di pietro. è terribile. peggio di grillo. almeno grillo fa ridere, ogni tanto.
valeria manieri | 14/05/2008 ore 23:25:10 | @
Per caso questo ringraziamento attesta ufficialmente che Walter è passato da grande stratega a grande stronzo?
Mingo | 14/05/2008 ore 22:26:55 | @
I ringraziamenti del Signor B. a Ualterveltroni erano doverosi. Ualter, da provetto sfasciacarrozze, ha distrutto a colpi di maglio l'Unione, mandato al macero la sinistra italiana e consegnando le chiavi del governo alla destra per i prossimi venti anni.
Mandargli un attestato di ringraziamento era il minimo che il signor B. potesse fare.
autofocus | 14/05/2008 ore 20:59:19 | @
Anche in questo caso: Dario ed io non ci eravamo messi d'accordo.
Daniela | 14/05/2008 ore 18:48:57
Intanto il discorso di Di Pietro è stato quello che mi ha convinto di più, stamattina (ma io - si sa - sono faziosa).
Bello invece l'esordio come predidente della Camera di Fini: si è fatto persino rimproverare da Casini. Che figuraccia.
Daniela | 14/05/2008 ore 18:48:15
Eppure Di Pietro rappresenta l'ultima scaglia di opposizione a Berlusconi.
Sarò disperato ma in questo momento mi conforta sapere che c'è qualcuno (anche se non sa parlare l'italiano) che guarda ancora in faccia la realtà.
dario | 14/05/2008 ore 18:47:30 | @
Il signor B ha pubblicamente ringraziato Veltroni. Non so perchè, ma me lo sentivo.
roberto alajmo | 14/05/2008 ore 18:29:11
Luigi, tu innamorato di tex willer io di tutti, o quasi i fumetti, dai 10 ai 20 anni.
Compii anche atti di ruberia (tipo frugare nel portafoglio di mia madre alla ricerca di soldi per comprare la mia dipendenza dai fumetti incontenibile).
Atti di ruberia che confessai al prete di turno che neanche mi fece obbligo di 20 avemaria e del Rosario, ed invece liquidò il mio, che per me era un peccato grave (di tradimento della fiducia, della ruberia, della bugia e dell'incapacità di sottrarsi alle tentazioni, come un peccato veniale, mentre secondo me era un peccato grave talmente ero tormentata dai sensi di colpa). Fu lì che iniziò la mia crisi sul senso etico dell'organizzaione cattolica, sul fatto ce predicavano bene e razzolavano male.
Se l'insegnamento etico era non rubare e non tradire la fiducia? Perché non mi avevano punito, o dato una pena da scontare?
Uma | 14/05/2008 ore 17:57:35 | @
Concordo con valeria, come si fa a rispettare una persona che é diventato magistrato, non sapendo neanche parlare in Italiano, e la cui frase principale é 'che ci azzecca'.
Capisco che questa cosa lo fa molto nazional-popolare, capisco meno come mai accettò un prestito(a voi anche gli amici intimi vi farebbero un prestito di 200 milioni?) di 200 milioni di allora, una Mercedes, ed un contratto di lavoro per sua moglie da un suo indagato; capisco ancora meno come mai, la sinistra lo candidò al collegio sicuro e blindato del Mugello.
Se la cultura del sospetto vale per tutti, vale anche per il Di Pietro nazionale, secondo me.
Uma | 14/05/2008 ore 17:49:20 | @
La frase tra parentesi, l'ultima, contiene un "non" di troppo. Quella che "non ruberai un fumetto eccetera"
maramaus | 14/05/2008 ore 17:08:40
Non ho mai patito la mancanza di soldini che mi dessero una certa autonomia fin da ragazzino. Qualche volta però capitava che quella che oggi viene chiamata in maniera insulsa paghetta, finisse prima del previsto. Tornavo da scuola, avevo quattordici anni ed ero lettore accanito di Tex. Squattrinato da un paio di giorni. Avevo fatto la cicala e mi scocciava chiedere un anticipo ai miei. Io quel Tex appena uscito lo volevo, lo volevo più di ogni altra cosa. Ma servivano ben quattrocento lire. Non una somma spaventosa ma pur sempre un dodicesimo del mio "stipendio" settimanale. Volevo 400 lire e nient'altro. Voi non ci crederete e neanche io ci credo tutte le volte che lo racconto, ma andò esattamente così. A pochi metri dall'edicola (una vita, un destino) trovo quattro monete da cento lire una sopra l'altra. Fossero state sparpagliate, forse non l'avrei manco raccontato o forse sarebbe più facile da credere: ma erano lì per me. Una piccola pila di quattro monete per pagare il Tex (non è detto che se a nove anni hai fregato cinque Capitan Miki, poi per tutta la vita non ruberai un fumetto manco sotto tortura).Forse ero dentro la sinossidi un romanzo di realismo magico.
maramaus | 14/05/2008 ore 17:03:08
Voli pindarici, ancora.
La storia di Giuseppe scienziato dell'Ettore Majorana mi ha ricordato quella volta in cui riuscii a convincere il mio povero professore di matematica che, nel secondo quadrimestre, mi aveva interrogato per ben due volte e che mi aveva messo entrambe le volte 7: tutto questo dicendogli che, se mi avesse voluto interrogare perché non ricordava gli episodi, non c'era problema (non aprivo il libro da mesi, naturalmente).
Daniela | 14/05/2008 ore 16:56:22
Mi ha divertito che partendo dal mio post sui turisti scippati ce ne siamo raccontati di belle. 1976-7, negozio di materiale fotografico, un cliente compra un costoso obiettivo, paga, e all'ultimo minuto si accorge di un difetto. Il negoziante: "Non si preoccupi, chiamiamo nell'altro negozio e lo va a ritirare là. Pronto, senti sta venendo un cliente per un obiettivo x, ha pagato qui ma quello che ho io è graffiato, lo mando da te". "Può andare a ritirarlo, grazie e mi scusi".
Credete che qualcuno degli astanti non sia stato più veloce di quello che aveva pagato? (Giuro, non ero io, ma lo conosco bene)
Erice, estate, sempre anni 80. Capelli lunghi e vestiario trasandato con un amico di allora entriamo in un ristorante. Il cameriere ci chiede "Siete scienziati dell'Ettore Majorana?" Io rispondo "ja, sicher" (capelli biondi, occhi azzurri), e il mio compare "mais oui". Abbiamo mangiato a fetere...
Giuseppe (a domani) | 14/05/2008 ore 16:47:26
Uh, alla Nuova Presenza si accedeva mediante un portone di via Enrico Albanese passato il quale c'erano dei gradini. Superato l'ascensore (modello 1902) sulla destra c'era l'entrata con un disimpegno come anticamera.
Quando si trasferì - per poco tempo - nella sede di via Archimede la situazione era già messa malissimo. Scomparsi per sempre, come tutte le vicende comuniste. Chissà perché, ma mi viene in mente la storia di Bertinotti.
Luigi | 14/05/2008 ore 16:27:52
Anno imprecisato, Standa di viale Strasburgo, orario pre-serale.
C’è esposto un fantastico orso di dimensioni giganti, anzi, per la precisione, ce n’è più d’uno.
Lascio l’auto nella piazza che c'è all’entrata posteriore e da quel lato entro. Prendo un orso. Pago. Chiedo dove si fanno i pacchi. Avvolgo l’orso. Esco con il pacco in una mano e lo scontrino nell’altra attraversando sempre l’entrata posteriore. Poso l’orso in auto.Vado a piedi fino all’entrata anteriore. Entro. Prendo un secondo orso, ma questa volta lo fiondo dentro una busta di plastica. Con orso e scontrino (sempre lo stesso) ri-esco dall’entrata anteriore.
A quel tempo avevo due ragazze.
A tutte e due (l'orso) è piaciuto da morire.
Luigi | 14/05/2008 ore 16:19:40
Comunque, furti da me commessi, mai. Anche quando rimasi ad Amsterdam con il biglietto di ritorno valido solo dopo tre giorni e giusto con i soldi per pagarmi l'ostello per dormire. Andavo a mangiare dagli Hare Krishna. Ottimo riso indiano...però poi mi dovevo sorbire un pò di discorsi pallosi...ma pazienza
antonia | 14/05/2008 ore 16:08:26
Uh, la libreria Nuova Presenza!
Furti e scippi: solo a Palermo, una volta mi hanno rubato i sedili davanti della mia A112 Abarth (eh, si). Scippi mai: forse per la mia "tecnica" di guardare molto in giro e di guardare la gente negli occhi. Infatti mi è capitato almeno un paio di volte che scippassero la persona dietro di me.
Giovanna, stamperò il tuo post e quando mio marito mi dirà "che disordine in questa casa!!" glielo farò leggere.
antonia | 14/05/2008 ore 16:04:57
per non parlare dell'Intrepido, il Monello, Nembo kid...
Se non ricordo male capitan Miki era affiancato da due personaggi che si chiamavano Salasso e Doppio rum
fara | 14/05/2008 ore 15:58:17
Capitan Miki da 30 lire. Una striscia di pura passione che mi compravano i genitori insieme a Blek Macigno prima del ritorno in autobus dallo stabilimento di Mondello, dove avevamo la cabina. Grazie per lo squarcio nella memoria Gianni.
Luigi | 14/05/2008 ore 14:57:57
"che ha per nome", ovviamente
Giuseppe | 14/05/2008 ore 14:17:06
Daniela, non ricordo chi l'abbia detto ma mi pare una delle definizioni più divertenti di Ferdinando Adornato: "Da uno che per nome un gerundio e per cognome un participio che vi aspettate?"
Giuseppe | 14/05/2008 ore 14:16:21
Scusate ma stavolta m'indigno pubblicamente: ma è possibile mai che un padre alla notizia della figlia quartoddicenne (no, non è un refuso) uccisa (parlo di Lorena di Niscemi) perchè forse incinta, l'unica dichiarazione che faccia (in televisione) sia: no, no, incinta è impossibile.
Scusate, ma gli vorrei mettere le mani al collo, a questa sotto specie di padre.
Alessandra | 14/05/2008 ore 14:10:42 | @
http://www.youtube.com/watch?v=NdnlAtiM7DU&feature=related
La penultim'ora di RA mi ha fatto ricordare alcuni filmati che ho trovato tempo fa.
Ninacerca | 14/05/2008 ore 13:45:07
Rop, se può consolarti, anche solo un po', ho pensato la stessa cosa all'ascolto della notizia data dal TG NAZIONALE! Ma non ho detto niente (qui nel forum) per non sembrare la solita moralista.
A. | 14/05/2008 ore 13:39:52 | @
Manolestamaus, visto che siamo passati al furto con destrezza e che Giuseppe ha tirato fuori Nuova Presenza, confesso che da quella libreria ho "traslocato" qualche libro
fara | 14/05/2008 ore 13:36:08
Piccolo post scriptum: (a parte i soliti refusi...).
Il piano prevedeva che mentre uno di noi acquistava una copia di Topolino, gli altri non visti, giocavano a fare i delinquenti.
maramaus | 14/05/2008 ore 13:34:36
uuuh...Giuseppe! la libreria Nuova Presenza in via Enrico Albanese!
fara | 14/05/2008 ore 13:30:01
Credo di aver rubato con l'intenzione autentica di rubare solo due volte. La prima volta fu con altri ragazzini della mia età: nove anni (prima comununione appena fatta). L'oggetto del desiderio per me era l'edicola: quel ben di dio cartaceo pluricromatico per me era irresisitibile. I miei non mi facevano mancare mai nulla e neppure i fumetti che prediligevo (anche se i sacrifici delle famiglie piccolo-borghesi dei primi sessanta era sacrifici veri, sangue sgorgante e sudore della fronte). Era impensabile che un bimbetto morigerato, educatissimo, timido fino alla patologia e ovattato come me (ero iperprotetto dalla mammima) potesse compiere un reato di tal fatta. Ma gli amichetti ti mettono a dura prova: sei o non sei una maschio? Un giorno decidemmo di misurare la nostra mascolinità a spese dell'edicolante dell'Uditore. Il piano era semplicissimo: tutti (eravamo quattro) a quattro zampe fuori dalla campo visivo del giornalaio. E così fu. Ognuno di noi arraffò quello che potè arraffare. Io ne acchiappai cinque o sei. Cinque o sei Capitan Miki, tutti uguali, tutti della stessa pila. Mi sentì più maschio, ma anche più coglione.
maramaus | 14/05/2008 ore 13:29:07
caro Ro(m)p l'uomo è quello scelto, per la terza volta, dagli italiani. Che non si indignano.
fara | 14/05/2008 ore 13:20:00
Ro(m)p, se è per questo è pure vergognoso che deputati e ministri continuino a parlare al telefono durante le dichiarazioni di voto.
Delizioso invece il ruolo svolto dal deputato del CDU Vietti: metteva diligentemente a posto i fogli del discorso di Casini, dopo che questi glieli aveva passati.
Ah (o uh), per chi non lo sapesse: Ferdinando Adornato adesso è nel CDU. Seguire le sue evoluzioni nell'emiciclo non è impresa facile.
Daniela | 14/05/2008 ore 13:16:38
Maramaus, le tue storie fanno concorrenza a quelle del padrone di casa. Raccontane ancora (uh).
La storia di Giovanna, invece, me ne fa venire in mente un'altra.
Londra, 1996. Sono lì con una mia collega per preparare la tesi. University of London library. Vicino alle fotocopiatrici alcuni messaggi in un incerto italiano ricordano che è severamente vietato violare la legge sul copyright. I cartelli sono doppiamente offensivi, perché - unici in una lingua che non sia l'inglese - insinuano il dubbio che gli italiani oltre ad essere imbroglioni non capiscano neanche la lingua.
La mia amica lascia la sua borsa vicino al computer per pochi attimi. La borsa scompare. Poi la ritrova nei bagni, priva ovviamente del suo contenuto. Credo che la reazione dei bibliotecari sia stata più o meno la stessa registrata da Giovanna. E le offese salgono a tre.
Daniela | 14/05/2008 ore 13:11:00
1977, un compagno di scuola decise, visto che doveva starsene per un po' in convalescenza, di prestarmi il suo Ciao, visto che non avevo un mio ciclomotore. Potevo andare a casa dell'innamorata dell'epoca che abitava dove perse le scarpe il signore senza stare ore sull'autobus, potevo accettare appuntamenti da un capo all'altro della città. Ero felice. E con l'innamorata dell'epoca andammo a comprare un libro alla libreria Nuova presenza (amarcor per tutti?) incatenando il rosso ciao ad un palo. All'uscita c'era solo la catena. Tornammo a piedi, varammo una colletta scolastica per ripagare il ciclomotore, ma credo di non essere proprio riuscito a ripagare il mio debito, non solo economico.
Giuseppe | 14/05/2008 ore 13:07:44
Per una volta vado contro i giornali. Ma la storia dei bigliettini dati sottobanco da Berlusconi alle deputatesse che cavolo di notizia è? Interessante per dire quale sia la concezione della donna e del lavoro parlamentare del suddetto Berlusconi, mica per il gossip o per il colore... Eppure, anche qui, nessuno si indigna.
Ro(m)p | 14/05/2008 ore 13:06:05 | @
Palermo. Casa. Sera
Sono entrati in un mini arco di tempo di un'ora di un sabato pomeriggio prenatalizio.
Poliziotto, davanti al cumulo di abiti, libri, scatole vuote, di tutto di più sul mio letto: "Certo che hanno rovistato un bel po'..."
Io: "Guardi che era tutto così già prima..."
Almeno hanno perso tempo a capire dove stessero le cose, e alcune non le hanno neanche trovate.
Caso unico di disordine antifurto, immagino.
giovanna | 14/05/2008 ore 13:05:42
Ah (o uh), Daniela, mi dai un la per quest'altra storia.
1973. Estate torrida. Pochi amici, anzi nessuno. Tranne Eliuccio. Uno più giovane di me di un paio di annetti: allora io diciassettenne. Bighelloniamo: cinema, gelato, pizza, cazzeggio e discussioni inutili su ragazze bonissime e cose così. Eliuccio, che non ho più rivisto, era alto e grosso e grasso. Una sorta di montagna dallo sguardo languido. Ero il solo a non sfotterlo: nessuno che lo risparmiasse. Insulti e scherzi pesanti (ma non voglio tediarvi). Un giorno, sfaccendati, siamo a casa mia a sfogliare fumetti, a parlare di femmine impossibili e ad ascoltare Battisti. Vado a fare pipì. Torno e lui ha una fretta indiavolata. Scappa come un ladro. L'indomani mattina mi occorrono i soliti spicci per le solite spese: ma dal porcellino (purtroppo apribile) mancano diecimila lire. Maledetto Eliuccio. Vado a trovarlo a casa sua. E' paonazzo più del solito: la vergogna? Sta ascoltando l'ultimo dei Pink Floid e suda copiosamente. Indago maldestramente sulla sua fuga di prima. Voleva un gelato, mi dice. Il porco dunque si era comprato un ellepì e un gelato: e se ricordo bene nel '73 un trentatrè giri costava cinquemila lire, un gelato cinquecento. Gli restavano più di quattromila lire. Mi faceva pena, schifo e altre cose irripetibili. e Poi non ho mai avuto un'attrazione particolare per i Pink Floid.
maramaus | 14/05/2008 ore 12:57:35
Firenze, esterno, giorno.
Io, appoggiata all'auto.
Una giapponese, che mi chiede informazioni in incomprensibile italiano.
Dall'altra parte della strada passa un camion che confonde con le sue vibrazioni quelle dello sportello aperto dall'altro lato.
Via la borsa con dentro tutto, tra cui: la mia prima macchina fotografica, il mio primo cellulare, vari rullini già impressionati, il mio libretto universitario (la perdita maggiore, seguono i rullini fotografici)
Firenze, interno, giorno.
Poliziotto: "E lei viene da Palermo a farsi borseggiare?!"
giovanna | 14/05/2008 ore 12:53:04
Roberto, la penultim'ora è molto bella. Rende benissimo lo sgomento di fronte alla terribile legge che consente all'uomo di (soprav)vivere anche in mezzo all'orrore.
Daniela | 14/05/2008 ore 12:42:42
Partecipo all'interessante rubrica: Scippi, furti e affini.
Scippi niente, ma mia madre è stata rapinata in via Albanese da un mascalzone che l'ha buttata a terra. Nella borsa aveva seimila lire e le chiavi di casa.
Da ragazzina sono stata derubata da un compagno di scuola (a Perugia: mai provato, ma io ne sono certissima) e qui a Palermo ho subito un tentativo di borseggio sul 101, ma ho dato una bella manata al borseggiatore che ha fatto pure l'indifferente, dicendo: Ccu mia ci l'avi?
Posso però aggiungere al repertorio un interessante variante: il furto degli orecchini da parte di colui che mi ha montato la camera da letto, poco prima di Natale. Anche qui, non ho le prove, ma gli orecchini prima c'erano, poi niente più. Li avrà regalati alla sua fidanzata per Natale: speriamo che fosse di gusti fini, perché erano orecchini berberi molto belli.
Daniela | 14/05/2008 ore 12:37:48
Difatti c'è scritto, e pure bello grosso. Come devo fare con te?
roberto alajmo | 14/05/2008 ore 12:33:18
ma questo lo avevi pubblicato già su corriere magazine...:-)
ma perché lì ti fanno parlare spesso di americani, guerra eccetera?
valeria manieri | 14/05/2008 ore 12:03:04 | @
Pure io niente scippi.
Hanno tentato di rubarmi la macchina sotto casa, a Padova, rompendo il finestrino posteriore e limitandosi poi a distruggere l'attacco dell'autoradio, per pura rabbia.
E l'oro di casa se lo sono portato via, molti anni fa, quelli che una volta si chiamavano "zingari". In piemonte però.
Ai miei hanno "aperto" il portone sul retro della casa lasciando un varco enorme, in piena mattina.
Mia madre rientrando li ha disturbati..e sono scappati..senza refurtiva, poverini.
Nina | 14/05/2008 ore 11:57:35
undefined
undefined | 14/05/2008 ore 11:55:28 | @
Errata C.: la dimensione del suo pancione è (deleta sono) Uh!
Luigi | 14/05/2008 ore 11:45:09
Secondo piano, lato garage con vista su Monte Pellegrino.
Arsenio è giovane, immagino, magro ed agile, visto che sale dal tubo della grondaia e si insinua dentro la veranda utilizzando uno spazio di trenta centimetri.
Rumori simili ai soliti, normale sottofondo di una notte come le altre. Lei è incinta, e la dimensione del suo pancione sono indizio dei quattro chili di peso che avrà il piccolo alla nascita.
Mi scuote parlandomi sottovoce. Mi sveglio, almeno così le faccio intendere, ma non capisco quello che dice e - sottovoce - le chiedo di ripetere. Ripete, ma non sono l’unico ad ascoltare.
Mi alzo e vado verso il corridoio, brandendo il mio sonno come un arma. Un rumore infernale dalla cucina e subito dopo dalla veranda nasconde i miei passi felpati.
Arsenio fugge, senza neppure avere ringraziato per l’oro accumulato in pochi minuti di lavoro, nei quali ha trovato il tempo di rovistare anche nelle tasche dei miei pantaloni.
Che il diavolo lu fulmini, se non è già morto.
Luigi | 14/05/2008 ore 11:42:50
Uh si! Luigi.
A. | 14/05/2008 ore 11:30:04
Luigi, racconta!!!
curiosomaus | 14/05/2008 ore 11:25:03
Non ho mai subito uno scippo nella mia vita (e neppure nessuna delle persone che accompagnavo), ma ho avuto Arsenio Lupin nel mio salotto mentre dormivo. Può interessare? Uh!
Luigi | 14/05/2008 ore 11:18:12
Grazie, Fara. Gran bel film. Claustrofobia, donne bellissime, ossessioni, suspense alla maniera di Hitchcock, fotografia un po' patinata e curatissima, intreccio e colonna sonora splendidi.
cinemaramaus | 14/05/2008 ore 11:14:28
Il post sullo scippo ai turisti spagnoli m'ha risvegliato lo sgradevole ricordo di quello subito a Barcellona in Plaza Catalogna.
Constàto amaramente la democraticità e trasversalità di tale "pratica".
(P.S. Anche se sono roso da un dubbio: vuoi vedere che i lestofanti catalani erano panormiti in trasferta?)
autofocus | 14/05/2008 ore 11:09:15 | @
Maramaus, il film è Omicidio a luci rosse (Body Double). Magnifico.
fara | 14/05/2008 ore 11:06:12
maggio 2008, mattina,
quartiere Albergheria, giornata di scirocco, aria condizionata scassata, finestrino abbassato, giovane centauro con casco integrale infila la mano e si porta via la borsa contenente chiavi, documenti, carte di credito, cellulare (La Rubrica telefonica!), agenda e pochi spiccioli. Tento un inutile inseguimento nella speranza che butti via la borsa dopo aver prelevato il portafogli. Mi precipito a denunciare il furto, a bloccare le carte di credito e a cambiare la serratura.
Sera, si portano via la macchina con tutto quello che c'era dentro:libri, telecomando cancello facoltà e cianfrusaglie varie ma di una certa importanza per me.
Uno solo ma buono
fara | 14/05/2008 ore 11:00:54
Stavolta i refusi sono più che giustificati: la materia trattata (per me emozionante e purtroppo vissuta in prima persona, e il cinema che mi fa balbettare di piacere, sempre).
refusoman | 14/05/2008 ore 10:45:02
Maramaus, Uh anche per te!
A. | 14/05/2008 ore 10:43:15
Nuova rubrica: Gli scippi che che abbiamo subito.
Il primo nell'agosto del 1980. Dalle parti di viale Strasburgo, poco illuminata, con la fidanzata di allora. Una pistola si avvicina troppo al mio sterno o forse alla tempia... La pistola impugnata da una mano tremante e l'altro che urla: dammi i soldi e la camicia (era una camicia verdemilitare molto bella, a cui tenevo moltissimo) e l'orologio (regalatomi dall'allora suocro qualche ora prima). Rimango in maglietta, e a tremare sono io, con 30 e più gradi.
Secondo. Piazza Marina, 1998. Buio fitto. Un tipo arriva di corsa e sembra volere l'urto frontale; tipo assassino di Psycho. O come il maniaco di un film di Brian FDe Pésalma di cui mi sfugge il titolo (omaggio alla Finestra sul cortile) forse ha un coltello in mano o forse no. Non ho il tempo di verificare. Ma sono pronto a dargli, mi pare, 150 mila lire. In genere non porto troppi soldini nel portafogli: ci si mette anche al jella.
Terzo: Catania, 1988. Autunno freddo e piovoso. Entro in città, sono confuso, rallento. Poca luce e tanta acqua scrosciante e ottundente. Il finestrino si frantuma rumorosamente ma riesco a bloccare la mano del carusazzo che prova a fottermi una borsa. E per fortuna non usa la spranga con cui ha scassato il vetro. Quasi lo lascio a terra.
Quarto: Napoli, 1987. Caldo infernale, provengo da Forte dei Marmi in treno. Carico di bagagli e mani occupatissime, giubbotto pericolante sottobraccio. Autobus per il porto. Per prevenire eventuali furti, metto il portafogli nella tasca davanti. Brusca frenata del bus, sbandiamo tutti. Sento uno che si abbatte troppo voluttuosamente su di me. Scende frettolosamente e io non ho più trecentomila lire: per fortuna il biglietto è nell'altra tasca.
Hasta pronto!
maramaus | 14/05/2008 ore 10:33:32
Uh! (Pare che ormai nel forum sia l'esclamazione ufficiale)
A. | 14/05/2008 ore 10:28:42
Il dubbio mi era venuto, Alessandra.
Quanto alla vergogna, io appartengo alla categoria che si vergogna molto. Qualche anno fa venne a trovarmi un amico irlandese. Fu borseggiato e alleggerito di ben 2000 dollari. Mi sentii un verme, tanto più che c'era l'aggravante che era distratto perché lo avevo appena respinto...
Daniela | 14/05/2008 ore 10:23:15
Ok, sono la solita impulsiva: forse non tutti.
A. | 14/05/2008 ore 10:15:44
O forse, Daniela, i turisti sono quelli che fanno notizia. T'immagini che effetto farebbe dire: una coppia di palermitani scippati in via...etc...
Tutti penseremmo: e qual'è la novità?
Invece nel caso dei turisti, tutti, un po' o anche molto, ci vergogniamo.
Alessandra | 14/05/2008 ore 10:14:51
Alessandra, io sono molto testarda. Quindi mi fa gioco dire che la testardaggine è sintomo di intelligenza.
Mi spiegate una cosa? Ultimamente ho l'impressione che vengano scippati "solo" i turisti. Sbaglio?
Daniela | 14/05/2008 ore 10:05:19
non so se vi è capitato di vedere qualche spezzone del giro d'italia che quest'anno è partito dalla felicissima Palermo. I corridori erano imbufaliti per essere stati costretti, a prezzo di rovinose cadute, a correre su strade che dell'asfalto hanno ormai un vago ricordo. Scivolose, insicure e rattoppate, eppure qualcuno parla di "ponte". Un ponte che dovrebbe collegare la mitica Salerno-Reggiocalabia con le altrettanto mitiche -nel senso che il manto d'asfalto risale all'età di Demetra e del ciclope- strade siciliane.
fara | 14/05/2008 ore 09:33:25
Traduciamo ai due spagnoli nella loro lingua: non c'è due senza tre.
holamaus | 14/05/2008 ore 09:25:37
undefined
undefined | 14/05/2008 ore 09:13:59 | @
Piazza Marina: doppio scippo per due spagnoli. Due turisti spagnoli scippati due volte nel week-end. Prima sabato pomeriggio, durante il giro d'Italia, e lunedì sera in corso Vittorio Emanuele.
Il Centro storico più cool d'Italia
Giuseppe nocomment | 14/05/2008 ore 09:05:33
Daniela, meriti un premio per quello che hai detto sulla testardaggine!
Alessandra | 13/05/2008 ore 21:47:53
L'asino è un animale bello e intelligente. La sua proverbiale testardaggine è segno di intelligenza. E se leggete Diario di scuola di Daniel Pennac scoprirete che anche molti "asini" scolastici sono belli e intelligenti...
Daniela | 13/05/2008 ore 21:26:05
Scusa Fara, ma tutta la vicenda è davvero divertente. Hai per caso un asino? O, in che modo hai sviluppato le tue conoscenze sui simpatici asinelli?
Alessandra | 13/05/2008 ore 19:59:36
gli asini sono creature meraviglise. Sono belli anche per l'estica di oggi
f | 13/05/2008 ore 19:50:54
Quella degli asini, proprio non la sapevo: questo forum si rivela più interessante di quanto pensavo (e non era già poco).
Alessandra | 13/05/2008 ore 18:26:02
maramaus, abbiamo bisogno del vaccino antimaramausite: volevo scrivere:quanto "undefained" sia "defined" ma non ne vale più la pena, non lo capirebbe più nessuno. Maramaus sei contagioso
faraxmule | 13/05/2008 ore 18:21:19
A maggio fioriscono anche le contratture muscolari che obbligano la scrivente a posizioni strane. Al momento sono una figura mitologica metà donna e metà sedia. Se mi sposto anche di pochi gradi urlo dal dolore. Pare che tale contrattura io me la sia procurata dormendo stanotte. Non si può neanche più dormire in pace...
Daniela | 13/05/2008 ore 18:10:31
stavo osservando quanto "defined" sia "undefined" nei suoi commenti. Bravo
fara | 13/05/2008 ore 17:54:00
oh no Alessandra, a maggio succede di tutto: fioriscono le rose, fioriscono le novene, fioriscono le allergie e anche gli asini, belle creature, entrano in amore
faraprimaverile | 13/05/2008 ore 17:48:56
Autofocus, pensavo di essere l'unica e solita deboluccia ad avere la febbre a maggio...
Alessandra | 13/05/2008 ore 17:35:39
senza capire,capire,capire...
fara | 13/05/2008 ore 17:19:05
certo se chi "fa" , "compra" il cerchio si chiude, o no?
ps
spero di no, per te. Che non si tratti solo di un fare e di un comprare
fara | 13/05/2008 ore 17:17:23
maramaus ho sempre un dilemma da risolvere: chi è impegnato a fare,fare,fare, ha il tempo di vedere,vedere,vedere; guardare, guardare, guardare e capire,capire, capire?
fara | 13/05/2008 ore 17:11:05
Caro Rop, seguirò il tuo consiglio.
Sfidando la febbre a 38°C ed il rischio di incontrare mia suocera che abita al piano di sotto, vado a leggere di più comprando la collezione storica dell'ultimo lustro del Giornale di Sicilia.
autofocus | 13/05/2008 ore 16:01:46 | @
Gentile Autofocus, non è vero. Leggi di più.
Ro(m)p | 13/05/2008 ore 15:36:44 | @
E' un'azienda privata, ripeto. Il fatto che Strada e e Fazio siano amici non giustifica tutto questo, trovo. Sarei curiosa di vedere se c'è stato un calo di ascolti. Ma lo dico a prescindere da tutto, insisto, come chiunque guardi la tv: nessun ospite ha mai travalicato il suo spazio. E di ospiti straordinari ne sono passati diversi. Lo spottone con il numero di telefono, a sandwich su tutte le pubblicità, l'ho trovato davvero eccessivo. Altro che insulti a Schifani.
Ma non metto assolutamente in discussione l'ottimo lavoro di Emergency o le qualità di Strada, che sia chiaro. E Milani non lo sopporto neanch'io.
elena petulia | 13/05/2008 ore 15:34:52 | @
Per Fara: spero che Giacomo vada a visitare sopratutto la galleria londinese chiedendo del mio alter ego... (A proposito: avessi saputo della gita londinese di Roberto gli avrei dato l'indirizzo esatto).
maramaus | 13/05/2008 ore 15:22:18
Fara, butto lì velocemente, che mi pare come la faccenda della Gran Bretagna, che sta sperimentando combinazioni tra geni umani e di specie animali. E sotto c'è uno scopo assolutamente lucroso. La Gran Bretagna é l'unico paese d'Europa a non aver firmato il principio di separazione delle specie e ora grazie a questo, rischia di fare un sacco di soldi con brevetti che ovviamente solo loro (inglesi) possono ottenere.
A pensarci bene, non sono poi così sorpresa dell'operato degli inglesi. Nonostante i loro meriti, giustamente ricordati da Roberto, non mancano i tanti demeriti, nel corso della loro storia...
A. | 13/05/2008 ore 14:57:52
Maramaus, mi punge vaghezza: Giacomo, quello che "fa, fa, fa", è andato a visitare la tua mostra in Milano?
E che ne pensa?
fara | 13/05/2008 ore 14:56:10
l'ultimo msg era per maramaus
fara | 13/05/2008 ore 14:50:04
Accidenti si! nell'ambito del forum hai la stessa importanza dell'aviaria e della mucca pazza.
congratulazioni
fara | 13/05/2008 ore 14:45:39
Appunto Alessandra, salvare le persone è magnifico. Strada fa una cosa bellissima, ma "l'occidente" vuole solo salvare i conti in banca o in borsa!
Forse non si è capito che io sto dalla parte di Strada anche se ritengo stia dalla parte perdente ma non certo dalla parte sbagliata
fara | 13/05/2008 ore 14:39:33
Insomma, oltre che discretamente ipocondriaco sono un virus (maramausite), accidenti!
maramaus | 13/05/2008 ore 14:31:17
Fara, io dico solo: ad ognuno il suo mestiere. Se un uomo o una donna ha studiato medicina, nella sua vita professionale salverà i malati. Nella sua vita da libero cittadino, invece, farà tutto quello che è in suo potere per combattere la guerra.
Emergency non si occupa solo di malati di guerra ma anche, per esempio, di far partorire le donne, nei paesi in guerra.
E' presente anche in Italia, a Palermo si occupa degli immigrati.
Tolto ciò, condivido pienamente la tua visione dell'occidente, e non sai neanche quanto...
Alessandra | 13/05/2008 ore 14:28:21 | @
siamo tutti ammalati di maramausite!
No ho visto l'intervista , ma posso dirti che noi abbiamo una missione: la sopravvivenza e non ci sarà garantita dall'occidente
fara | 13/05/2008 ore 14:18:01
P.s. C'è una cosa che dovrebbe mettere tutti d'accordo: di anno in anno il 5x1000, può cambiare destinazione...
Alessandra | 13/05/2008 ore 14:14:36
Fara, il 5%1000 è molto, ma molto di più del 5x1000...la tua generosità mi colpisce...(scusa se ci scherzo un po' su ma come resistere...)
E poi non so se hai visto l'intervista... Gino Strada alla domanda finale, su quale fosse il suo sogno non ancora realizzato per Emergency, Strada ha risposto: essere inutili, non servire più a nulla.
Alessandra | 13/05/2008 ore 14:11:38
Gentile Rop
chi ha messo la sordina a presunte vicende di malaffare amministrativo e suonato la grancassa sui messaggini pruriginosi? I gionalisti!
autofocus | 13/05/2008 ore 13:57:13 | @
Gino Strada è magnifico ma la guerra no. Quando lo capiremo?
Sono anni e anni che aiutiamo i feriti ed i morti e sono anni ed anni che accettiamo la guerra, in casa altrui, ovviamente.
Invece di curare i feriti e piangere i morti perché
non facciamo qualcosa per impedire tutto questo?
fara | 13/05/2008 ore 13:50:56
Gino Strada è magnifico ma la guerra no. Quando lo capiremo?
Sono anni e anni che aiutiamo i feriti ed i morti e sono anni ed anni che accettiamo la guerra, in casa altrui, ovviamente.
Invece di curare i feriti e piangere i morti perché
non facciamo qualcosa per impedire tutto questo?
fara | 13/05/2008 ore 13:50:44
ragazzi,io il mio 5%1000 l'ho dato al wwf.
Non che serva a qualcosa o che mi fidi di loro più di qualcun'altro, ma sono un animale e come "tale" vorrei sopravvivere. Non sopravvivere alle malattie, intendiamoci, vorrei sopravvivere, come specie. Vorrei evitare la distruzione del mio habitat, che è quello dei mammiferi e che non sono solo gli homo sapiens
fara | 13/05/2008 ore 13:39:27
Questa devo proprio raccontarla. Dieci anni fa ero a Trapani per una rassegna sui fumetti. A cena ero con Guido de Maria, il coautore con Bonvi (purtroppo allora già scomparso) di Gulp Fumetti in tv, con Ro Marcenaro, prestigioso autore di film d'animazione, con Guido Silvestri in arte Silver, il mitico autore di Lupo Alberto e altri. Una gran serata a base di cous cous, quando ancora potevo mangiare cibi con aglio (ma c'erano già strane avvisaglie digestive). De Maria ci raccontò di quando dirigeva spot e film con Franco e Ciccio e di quando Guccini gli chiese non ancora famoso un prestito piuttosto robusto (alcuni anni dopo restituito). Ci parlò anche del mitico Bonvi/Sturmtruppen. Ro mangiava più che altro. Silver era contento di cenare in mia compagnia (badate, per me da ragazzino era un mito assoluto: ora lui faceva i complimenti sperticati a me!). Eravamo tutti ben brilli e satolli. Si uniscono a noi a quale punto Gino Strada e sua moglie Teresa (una donna dolce e determinata). Altro giro di buon vino.Tutti allegri, nessuno ubriaco, per fortuna. Strada ci racconta dei suoi trascorsi e ci racconta di quella volta che fu arrestato in Turchia (cinque giorni di carcere duro: Fuga di mezzanotte...)per aver bevuto clandestinamente un superalcolico. Ragazzi, una serata memorabile, fantastica. Strada, un mito. Bicchiere della staffa e tutti a nanna. Gino bevve un bicchiere di whisky: eravamo a Trapani mica a Istanbul, a parlare di fumetti e di ospedali per bambini mutilati dalle mine. Aver versato oggi il cinque per mille ad un'organizzazione capeggiata da quel signore mi riporta indietro di dieci anni e mi fa sentire contento come allora.
maramaus | 13/05/2008 ore 13:33:55
Se può farti piacere però, Roberto, i portieri della Rai, parlano bene di te, una volta uno di loro mi disse: "Il dott. Alajmo è bravo". Intendendo è una brava persona...
Alessandra | 13/05/2008 ore 13:28:48 | @
Si Maramaus, esatto. Volutamente citavo le tre Ale tranne l'Alebj
Alessandra | 13/05/2008 ore 12:54:28 | @
Ok rifletto anche io.
Liugi
Liugi | 13/05/2008 ore 12:52:49
Credo sia in atto un equivoco: Ale, A e Alessandra (sono tutte una persona) ma non credo sia/no Alebj. O no?
maramaus | 13/05/2008 ore 12:51:21
Ale, A., Alessandra, sono la stessa persona, e se non lo dimentico metto la mail a conferma.
Alessandra | 13/05/2008 ore 12:39:03 | @
Luigi, ti piace il tuo nuovo nome Liugi?
A. | 13/05/2008 ore 12:37:42
Elena conosce bene Emergency.
(Leggendo tra le righe del suo -bellissimo- blog, avevo capito il perché).
Quindi cerco di riflettere anch'io.
Io ho versato la mia quota all'AIRC e da domenica ho una bella azalea sul terrazzo.
Ma di chi dobbiamo fidarci?
ps: ma A. - Alessandra - Ale - Alebje (o come cavolo si scrive) sono la stessa persona?
Nina | 13/05/2008 ore 12:37:19
Grazie a Liugi (e a Maramaus), rifletto.
A. | 13/05/2008 ore 12:33:47
Roberto, lo posso capire (e non mi riferisco a quello che dicono di te i tuoi ex colleghi)
A. | 13/05/2008 ore 12:31:51
undefined
undefined | 13/05/2008 ore 12:30:19 | @
@Elena, capisco che Gino Strada può non apparire simpatico (forse anche perché con il mestiere che fa gli serve uno sforzo triplo per alzare un labbro e sorridere), ma dire che la trasmissione di Fazio abbia lasciato spazio ad una azienda privata senza che sia stato fatto lo stesso per AIRC, WWF, Medici senza frontiere o lega del filo d'oro, non mi sembra giusto sia per il programma di Raitre che per Emergency.
Emergency (sito ufficiale w w w . e m e r g e n c y . i t) è un'associazione privata senza fini di lucro, come da statuto, che è possibile visionare sul sito, il cui articolo 1 dice "E' costituita l'associazione senza scopo di lucro denominata: "EMERGENCY - Life Support for Civilian War Victims" ONG/ONLUS (Organizzazione non Governativa/Organizzazione non lucrativa di utilità sociale)
L'Associazione può anche essere più brevemente designata, a tutti gli effetti, con la denominazione
"EMERGENCY ONG/ONLUS"."
Dire che Emergency è un'azienda privata è una calunnia, che fa sottintendere chissà quali pastette.
Gino Strada è un grande uomo ed un eccellente medico ed andrebbe rispettato un po' di più, almeno la metà del credito che l'Italiano medio da al Prof. Veronesi che vediamo ogni giorno sui giornali.
Fazio ha dedicato tutta una puntata ad Emergency così come in passato ha dedicato metà puntata al Presidente del WWF, allo stesso Veronesi, a Covatta e a tutti le associazioni di volontariato che lo hanno richiesto.
Per concludere, direi che il fatto che sia stato tolto tempo a quel demente di Milani mi ha dato un enorme sollievo. Le fesserie che dice sono divertenti come il morso di un topo di campagna.
Luigi | 13/05/2008 ore 12:12:11 | @
Sulle competenze tecniche di Marcelletti non ho elementi per giudicare. E diffido dei giudizi dei colleghi: se sapeste cosa dicono di me i miei ex colleghi...
roberto alajmo | 13/05/2008 ore 12:08:00
Le volte scorse mi sono distratto. La prossima volta verserò il 5 per mille ad altri che mi faranno simpatia: quest'anno il mo minuscolo gesto va a Emergency (fatto un paio di ore fa).
maramaus | 13/05/2008 ore 11:53:38
Elena, grazie, rifletto.
A. | 13/05/2008 ore 11:48:42
Aggiungo, a proposito di Marcelletti: tra le tante che su di lui si possono dire, sappiate che alcuni addetti ai lavori (colleghi), sanno bene quanto le sue competenze siano ben al di sotto di quello che si dice. I colleghi sanno bene che Marcelletti ha un'elevata mortalità (gergo medico, ma penso comprensibile a tutti) e che è approdato a Palermo perchè non voluto in altre sedi...(solo che tutto questo, gli altri, i non adetti non lo sanno). Come disse mio padre: perchè basta che uno è stato in America che appena torna in Sicilia è maestro...
So che tutto questo non ha niente a che vedere col caso Marcelletti ma ha a che vedere col fatto che Lui, sia uno che si sa vendere bene...
A. | 13/05/2008 ore 11:47:41
Perché non ho mai visto dedicare una puntata intera ad una raccolta fondi di azienda privata. A meno che non fossero trasmissioni create per quello.
Da comune spettatore, avrei cambiato canale. L'hai mai visto fare per AIRC? Per WWF? Per Medici senza frontiere o per la lega del filo d'oro?
elena petulia | 13/05/2008 ore 11:45:32 | @
Elena, hai voglia di spiegarmi perchè ti è sembrato scandaloso, o meglio, da quali dei tanti punti di vista possibili?
Grazie.
Fara, ottima citazione...
Alessandra | 13/05/2008 ore 11:37:59
Due cose vorrei dire
1)Rop ha ragione quando dice è più grave per un italiano -siciliano compreso- un peccato da sacrestia che un peccato alla società intera. Inoltre vorrei far notare la "distrazione" di queste madri , da quella austriaca che non si accorge che il marito gli sottrae una figlia e costruisce un "castello" sotto i suoi piedi completo di piscina a quella palermitana che non si accorge che sul SUO cellulare c'è uno scambio anomalo di sms e mms tra sua figlia e il suo uomo.
2) RA, Teatro? il Globe di Shakespeare era aperto ai portuali di London, i "teatri" italiani, dalle baruffe chiozzotte alle vastasate erano aperti solo agli "aristocratici". Da noi il popolo non ha mai contato e quando ha cercato di farlo gli hanno sparato addosso. Non dimentichiamolo. La storia non è acqua
fara | 13/05/2008 ore 11:29:40
Il punto focalizzato da Rop non è da sottovalutare. La morale cattolica si appunta più sulle pagliuzze che sulle travi nell'occhio della società.
roberto alajmo | 13/05/2008 ore 11:18:29
Io ho onestamente trovato scandaloso il mega spot ad Emergency. Fazio ha persino cancellato Milani, per dargli spazio, quando non ho mai visto nessuno occupare la sedia a cavallo delle pubblicità. Non avessi avuto altri motivi per guardarlo, avrei cambiato canale.
Magico Jovanotti, quando ha sottolineato la bellezza di quella frase di De Andrè, sulle terre promesse da non dare a chi non le sa mantenere.
Bentrovati!
elena petulia | 13/05/2008 ore 11:05:25 | @
Gino Strada ricordava come sia possibile dare loro una mano, anche solo col 5x1000. A costo di sembrare buonista (ma chi mi conosce sa la verità...) dichiaro che decido di inserire il codice fiscale di EMERGENCY nella mia dichiarazione dei redditi.
Alessandra | 13/05/2008 ore 09:10:52 | @
"un" errore. (ho la maramausite?)
Nina2 | 13/05/2008 ore 08:50:33
E' vero, Ale, anch'io sono rimasta colpita dalla sua faccia ed ho pensato alle cose terribili che hanno visto quegli occhi, cose che noi non riusciamo neppure ad immaginare.
Per quanto riguarda gli spettacoli in Italia, credo che gli unici che rischiano di diventare "perenni" sono quelli degli amici, degli amici, degli amici, (non è una errore) di Maria De Filippi. Magari al Brancaccio. Con buona pace di Proietti.
Nina | 13/05/2008 ore 08:49:38
Rop, anche l'ultima che hai detto non è una novità, a pensarci bene...
In fondo è quello che facciamo quasi tutti i giorni guardando la televisione.
A questo proposito avete visto l'intervista di Fazio a Gino Strada?
Avrebbe potuto non dire una sola parola, sufficiente era la sua faccia tipo pellicola fotografica dove impressionate sono le immagini viste dai suoi occhi...
Ale | 13/05/2008 ore 08:36:18 | @
In questi giorni è abbastanza facile abituarsi a cose che un tempo ci avrebbero fatto impressione. Prendete il caso Marcelletti: l'ipotesi di uno scambio di messaggini porcelloni con la tredicenne ha creato molto più dibattito della presunta storia delle tangenti. Indignazione pruriginosa da sacrestia per eventuali maneggi erotici non consentiti. Alzata lieve di sopracciglio per il resto che - se accaduto davvero - sarebbe la cosa più grave: lo sfruttamento del dolore dei pazienti a fini di lucro da parte di un medico. Mi pare che, nel secondo caso, le robuste implicazioni etiche siano state sottovalutate ampiamente. Brutto segno. Segno che tra un po' scavalchermo corpi per strada, senza darcene pena eccessiva.
Ro(m)p | 13/05/2008 ore 08:30:24 | @
Il ministro Brunetta ha detto "licenzieremo tutti i fannulloni: colpire uno per educarne cento". In Sicilia forse colpendone cento se ne educa uno (e se lo dico io che alla regione ci lavoro da un quarto di secolo potete crederci)
Giuseppe | 13/05/2008 ore 08:04:47
No, non ti dico (più) niente, Roberto.
A. | 12/05/2008 ore 22:30:13
undefined
undefined | 12/05/2008 ore 22:19:01 | @
Non dirmi niente, Alessandra.
roberto alajmo | 12/05/2008 ore 22:16:00
Non posso non riportare la parole di Ficarra (e Picone) che dice: certo che quest'anno se uno è interista e di sinistra è un'annata disgraziata...
Detto da lui, fa quasi ridere...No?
A. | 12/05/2008 ore 21:04:07
Maramaus, mette in forma pensieri condivisi, e non solo con la sua matita allegra.
Ale | 12/05/2008 ore 15:29:22
Fini, che secondo me (lo penso da almeno vent'anni), non ha mai brillato in intelligenza, rapito da un incommensurabile complesso di inferiorità, ha dichiarato eccitatissimo ai suoi colonnelli che non sono più figli di un dio minore. Nessuno ha mai dubitato che fossero figli di un Silvio maggiorato.
Non mi risulta che Schifani abbia mai smentito le terribili accuse risapute di Travaglio. Perviene invece la genuflessione della nostra Finocchiaro: pronta a scusarsi più di tutti. Ridateci subito la Borsellino!!!
maramaus | 12/05/2008 ore 15:15:49
Giuseppe, come non detto. (grazie)
Ale | 12/05/2008 ore 13:41:46
Giuseppe, più che vanitoso mi sembri timido: magari continuare per tre o quattro ore no... ma se ci vuoi dire qualcosa in più sul restauro o sulla tela...
Ale | 12/05/2008 ore 13:40:10 | @
io a Roma ho frequentato il liceo convitto nazionale:-) vittorio emanuele II....corsi e ricorsi storici...:-)
valeria manieri | 12/05/2008 ore 13:15:23 | @
Penso, da quello che ho visto, che tutto quello che riguarda organizzazione e promozione qui in Italia le cose non vadano molto bene, a meno che non sia la AUDI che organizza il lancio di una nuova auto assime a radio Montecarlo.
Mancanza di pubblicità ben diretta, di pianificazione, di idee per rendere una presentazione di un libro un qualcosa di interessante, mancanza di fidelizzazione del cliente da parte delle librerie, ecc ecc.
Qui a Roma coi sono un sacco di conferenze interessanti e molte le perdo semplicemente perchè non se ne sa assolutamente nulla: si limitano a mettere qualche affiche in centro ed io che in centro non vado mai non lo vengo a sapere.
antonia | 12/05/2008 ore 13:15:09
Al Convitto Nazionale, piazza Sett'angeli (absidi della Cattedrale) alle 10.30. Si "scoprirà" una tela del XVII secolo, restaurata anche grazie a una mia follia mecenatistica. Quel che può interessare, più che l'opera in sè (comunque bellissima) è la vicenda: si tratta di un quadro che dal 1660 circa stiede in un altare della chiesa del Collegio Massimo dei Gesuiti di Palermo, dedicata a Santa Maria della Grotta, smantellata dagli albori del XIX secolo. Rispondo alla domanda che vi sorge spontanea: ma unni era? In quel gigantesco edificio che ormai la città conosce come "Biblioteca" (magari con l'aggettivo nazionale, benchè da trentatre anni sia "regionale"), Liceo Vittorio Emanuele e Convitto nazionale, appunto, prima intestato anch'esso al sovrano dell'unità d'Italia e da un decennio circa a Giovanni Falcone, che ne fu studente. Mi fermo (però vi informo che potrei continuare per tre o quattro ore...)
Giuseppe (vanitoso) | 12/05/2008 ore 12:51:49
ci aspetti dove e a che ora?
fara | 12/05/2008 ore 12:37:03
Mi inserisco nella lista dei curiosi, Giuseppe.
Ale | 12/05/2008 ore 12:28:04 | @
undefined
undefined | 12/05/2008 ore 12:19:43 | @
Io vi prenoto per sabato mattina, molti lo sanno già per mail. Resto a disposizione dei curiosi. In quel che sarà presentato ho investito studi (e denari). Vi aspetto
Giuseppe | 12/05/2008 ore 12:16:22
L'alternativa tre proposta da Luigi è bella, poetica e condivisile totalmente.
maramaus | 12/05/2008 ore 12:11:27
Sono pienamente d'accordo con Daniela: Credo che alla precettazione debba seguire una eventuale proscrizione (per quei maledetti che diserteranno).
maramaus | 12/05/2008 ore 12:09:11
Sposo quello che hanno scritto Gianni e Daniela. Forse le presentazioni dei libri assomigliano a quelle riunioni di politici locali alle quali si partecipa portando gli amici che, volendoti bene, ti fanno un favore. Alternative? Si.
Alternativa uno: chiusura della presentazione con Tancredi Donnafugata (ed allora vai per bere).
Alternativa due: l'autore si chiama Mafai, Montanelli, Scalfari ecc.
Alternativa tre: l'autore del libro impiega mesi (o meglio anni) a dialogare con i propri lettori, coltivandoli, amandoli, così come desidera essere amato, ma questa cosa qui succede molto, ma molto di rado perché richiede due doti che pochi hanno contemporaneamente ovvero la costanza e l'umiltà.
Luigi | 12/05/2008 ore 12:01:50 | @
Roberto, io ho già cominciato a precettare amici...
Daniela | 12/05/2008 ore 11:51:29
Per esempio io non lo sapevo.
E poi è vero che le presentazioni non le sa organizzare nessuno(o quasi): troppo lunghe, troppo affollate, troppo scollate.
Modestamente la presentazione del libro di Gianni da Carmela è riuscita benissimo. E anche quella di 1982, nonostante fosse l'ennesima. Certo, Gianni e Roberto sono Gianni e Roberto, ma si tratta anche di metterci un po' di impegno e di crederci.
Io sostengo che il detto "nemo propheta in patria" sia la traduzione latina di un detto siciliano. Io credo che nessuno abbia veramente voglia di promuovere gli scrittori palermitani, perché c'è una sorta di gelosia strisciante. Molti librai vorrebbero essere al posto dello scrittore o comunque pensano: E cu è chistu? Che vuole? Chi si sente?
Non ho letto il romanzo della Gambino, lei mi sembra una persona simpatica e intelligente. La copertina del suo libro è agghiacciante per ragioni di marketing che, secondo me, non le rendono giustizia. Ma il punto è: se organizzi una presentazione è perché credi in un libro. Se ci credi, fai promozione per bene.
Daniela | 12/05/2008 ore 11:49:11
A proposito di presentazioni: domenica 25 maggio, se siete a Palermo, in serata non prendete impegni.
roberto alajmo | 12/05/2008 ore 11:45:33
Io con quelle zabaglionate ho creato dei forti presupposti per un inevitabile diabete.
Non partatemi, dunque, di dittatura dolce.
maramaus | 12/05/2008 ore 11:45:25
Aggiungo: uno ha le presentazioni che si merita. E questo può starci, certo. Ma anche autori non proprio sconosciuti, spesso, spessissimo, devono fare i conti con un deserto, non da attraversare, semplicemente da osservare, annichiliti. Insomma: val la pena oggi presentare la propria merce se editori e librai (cioé quelli deputati al commercio stretto), in parole molto povere, se ne fottono?
maramaus | 12/05/2008 ore 11:41:37
Tanto per continuare il repertorio sulle cose che ci facevano ingollare i nostri genitori, mia madre mi ha messo l'uovo sbattuto nel latte per più di un anno, visto che ero a dieta e le - sempre ottimista e soprattutto non esagerata - temeva diventassi anoressica.
Siccome io sono assolutamente priva di coscienza appena sveglia e ancor più lo ero ai tempi del liceo, la sua tecnica consisteva nel venire a svegliarmi già con la tazza fumante e io ingollavo il tutto, lamentandomi del fatto che il latte - ormai da molto tempo - puzzasse.
Mia madre ha confessato il misfatto, solo anni dopo, quando ormai avevo un'età che, a suo insindacabile giudizio, non mi esponeva più a rischi di anoressia (ma probabilmente di colesterolo sì).
Daniela | 12/05/2008 ore 11:41:26
Resta il problema (enfatizzo per semplicità) delle presentazioni imbarazzanti (non perché brutte o inuti, ma per mancanza di gente, di umanità): dieci o quindici persone e tre copie vendute. Uno dice: e chi se ne frega. L'altro: a me interesserebbe.
maramaus | 12/05/2008 ore 11:33:59
Non avevo idea di chi fosse Daniela Gambino prima del post di Gianni. Sono andato a curiosare.
Ha un sito web su cui sta scritto “sito ufficiale di Daniela Gambino”. Il che fa intendere che ci siano in internet una serie di “siti ufficiosi”.
All’interno del sito ufficiale c’è anche un blog, che non da esattamente l’idea di un luogo virtuale particolarmente frequentato. Nel blog quattro i link ad altrettanti siti: due di questi rimandano a url di Daniela Gambino.
Tutto ciò mi fa venire in mente una frase che tempo fa ho sentito dire ad una donna (dopo aver parlato per un’ora): “adesso basta parlare di me, parlami di te. Cosa pensi di me?”.
Lu | 12/05/2008 ore 11:25:00
Venerdì scorso ho trovato finalmente un'oretta da dedicarmi liberamente. Sono andato alla presentazione dell'ultimo libro di Daniela Gambino. Non oltre una decina di persone (interessate), e nel frattempo il solito smercio e traffico di consumatori (che se ne infischiavano bellamente della scrittrice palermitana). Copie vendute nell'occasione, due o tre. Mi sono imbarazzato per tutti: per la Gambino che è brava e simpatica (l'ho vista annaspare di fronte ad un' assenza di varia umanità) e per la Feltrinelli che è una bella libreria (ma che non spicca in organizzazione degli eventi). A parte i soliti motivi organizzativi (che non sono trascurabili) perché in questa città vige un sereno menefreghismo culturale rispetto agli scrittori, agli artisti e ad altri operatori culturali? Certo, non mancano le eccezioni, ma sempre rare sono. Val la pena presentare un libro, una mostra, un film? Posso dire con cognizione di causa che tutte le volte che sono stato io a gestire l'organizzazione delle mie cose è andata bebe o benissimo: ma a costi di stress disumani. Qualcosa non torna.
maramaus | 12/05/2008 ore 11:11:09
L'amore al tempo del colera: anzi del cellulare.
maramaus | 12/05/2008 ore 10:28:11
Prima studentessa, guardando il cellulare dopo un trillo: "Uffa, è sempre Marco che mi scrive TVTB, TVTB"
Seconda studentessa: "E tu chiamalo e digli di non rompere: i minuti gratis ce li hai?"
Quindi in assenza di "minuti gratis" l'amore non corrisposto di Marco continuerà ad illudersi
Giuseppe (corrispondente dall'autobus) | 12/05/2008 ore 10:23:23
viva Luigi.
disannoiated | 12/05/2008 ore 10:19:29
Non era lo zabaglione. Magari. Era il tuorlo dell'uovo - posizionato al centro del cucchiaio - con due gocce di limone. La tecnica di mio padre consisteva nel convincermi che così sarei diventato fisicamente "forte", la mia era quella di far durare il tutto il meno possibile: ingoiare l'intruglio versando il contenuto direttamente nella faringe, proprio dove finisce il velo pendulo.
Luigi | 12/05/2008 ore 10:17:47
Una domanda per Luigi: ma tuo padre te lo portava lo zabaglione a letto, quando eri liceale?
(Io studiavo benissimo all'alba: alle sei il primo caffè e alle sette meno un quarto lo zabaglione: tutti e due serviti a letto dal paparino).
maramaus | 12/05/2008 ore 09:46:55
Oggi è giornata di post divertenti: anzi, esilaranti!
Giuseppe: mi hai fatto scompisciare. Roberto: mi hai fatto scompisciare. Vi prego, continuate così.
maramaus | 12/05/2008 ore 09:43:20
Interessante il tuo repertorio, Luigi. Solo una notazione: nella mia città il claxon viene suonato dal secondo della fila non immediatamente dopo, ma piuttosto un po' prima che scatti il via libera. Il messaggio è: "Non vedi che c'è già arancione dall'altra parte? Vai tu che sei primo, fatti eventualmente investire, di modo che il verde sia ancora freschissimo quando toccherà di passare a me".
roberto alajmo | 12/05/2008 ore 09:37:00
Buon Luigi, posso aggiungere un mio "quelli che"? Quelli che quando gli parli sinceramente, di qualcosa che per te è importante, guardano a destra e a sinistra e si capisce subito che non gliene sta fottendo niente
Giuseppe | 12/05/2008 ore 09:30:10
@Ale: era un po' che mi ripromettevo di scrivere l'elenco di ciò che detesto nei miei simili; e l'ho scritto di getto, non questa mattina, ma tutto insieme, con lo stesso stato d'animo che avevo quando mio padre mi faceva ingollare il rosso d'uovo con il limone da piccolo.
Lu | 12/05/2008 ore 09:21:47
Ora vedremo se dopo il bellissimo e stimolantissimo post di Luigi , annoiated si trasforma in emicraned.
maramaus | 12/05/2008 ore 09:18:32
Solo una domanda Luigi: ma l'hai scritto tutto di botto oppure hai raccolto minuziosamente tutti i dettagli, mano mano e poi...
Mi hai fatto divertire... nonostante il mal di testa.
Ale | 12/05/2008 ore 09:16:39
Si, forse è meglio provare a cambiare argomenti. Mi vengono in mente alcuni esemplari di razza. Eccoli, tutti in pista, a seminare il proprio io negli altrui campi.
Penso a quelli che suonano il clacson appena spunta il verde, non dieci o cinque secondi dopo, ma immediatamente dopo, nell’arco di tempo che sta dentro un secondo e che non è quantificabile dagli umani.
E a quelli che le cose che devono fare loro sono degne di tutta l’importanza di questo mondo e le cose che devono fare gli altri sono cazzate. Quelli che la loro fretta è vera, reale, indiscutibile e che quella degli altri non è giustificabile. Quelli che prendono un normale sorpasso come un’offesa alla propria dignità personale.
Quelli che ti telefonano sempre mentre stai mangiando e ti dicono che sei rintracciabile solo a quell’ora. Quelli che stanno per entrare con te all’ufficio postale o in banca e che nel dubbio che tu possa superarlo nel turno accelerano l’andatura iniziando a camminare con quei passetti odiosi che stanno a metà tra il trotto ed il galoppo. Quelli che tu li saluti e non ti rispondono perché devono fare vedere a tutti che sono incazzati. Quelli che non ti salutano perché si sentono superiori a te, socialmente, lavorativamente, economicamente non importa e che, per fartelo capire, mezzo metro dopo aver ignorato la tua esistenza, ed il tuo saluto, salutano per primi molto affettuosamente chiunque ti segue, anche il ragazzo del bar.
A proposito di bar. E che dire di quelli che stanno dietro al bancone che gli chiedi un caffè e non si girano di mezzo millimetro come se non avesse parlato nessuno. Glielo richiedi e fanno finta di essere soli ed alla fine quando ti sei incazzato ti dicono che ti avevano sentito sin dall’inizio ed a quel punto ti sembra male riprenderti la mancia che hai messo insieme allo scontrino e te ne vai che ti rode ed il caffè faceva pure schifo.
Quelli che ti avvicinano ai semafori proponendoti l’acquisto della loro mercanzia e quando gli dici di no, iniziano a dirti che sono padri di famiglia ed hanno una caterva di figli da mantenere.
Le persone che devono parlarti solo di disgrazie e malattie. Quelle che guardano decine di minuti gli annunci mortuari per vedere “se conoscono qualcuno”. Quelli che si collegano in internet per vedere sul sito dell’Ansa se ci sono novità e te le vengono a dire. Quelli che sanno a memoria il televideo.
Quelli che dicono “no, grazie, non ne voglio, ne prendo un poco da te” e si prendono la parte migliore.
Gli edicolanti che lavorano fuori dalla zona dove abitualmente ti muovi che alle settemenounquarto del mattino hanno finito l’allegato gratuito del tuo quotidiano preferito perché quello “va conservato ai clienti abituali”.
Quelli che si avvicinano mentre lavori al computer e fanno finta di niente e lungi da loro la volontà di guardare cosa stai facendo ma incroci sempre il loro sguardo diretto verso il monitor.
Quelli che vanno a lasciare il bambino all’asilo con un automobile che somiglia ad carro armato e che hai visto solo nella trasmissione che si occupa di guinnes dei primati?
Il posteggiatore che ti chiede le chiavi pur avendo una faccia talmente brutta e costellata di cicatrici che ti viene di controllare se hai il portafoglio solo dopo avergli detto buongiorno.
I cantanti che fanno vomitare e che ritrovi ogni anno sul palco della festa del primo maggio a Roma, che tanto tutto è arte e tutti hanno il diritto di esprimersi.
Le signore con i capelli rosa. I signori con i capelli azzurrini.
I palestrati che ancora non è lontanamente arrivata la primavera ed indossano la canottiera in pieno centro perché non ce la facevano più e luglio è lontanissimo e l’esigenza di mostrarsi era compressa.
I librai che in base al titolo del libro che chiedi ti fanno la radiografia e son capaci di dirti com’è stata la tua infanzia, qual è il tuo reddito e con chi ti tradisce la persona con cui vivi.
Gli impiegati dei negozi di elettronica che non ci sono mai e che quando riesci a trovarne uno si capisce subito che ne sai molto più di lui e fai finta di accettare un consiglio perché non riesci a dire quello che pensi.
Quelli perennemente tristi, che devono farti capire che la loro vita è un inferno anche quando i tuoi guai sono ben più gravi e se glielo fai notare inizia la gara a chi ha più guai.
I colleghi di lavoro che prendono otto caffè al giorno ed hanno un colon perfetto.
Quelli che leggono i giornali scandalistici e sanno a memoria chi flirta con chi e perché.
Gli amici di Maria De Filippi. Gli amici di Maurizio Costanzo.
Le persone alle quali racconti un tuo viaggio e non vedono l’ora di interromperti immediatamente perché devono dirti che anche loro hanno viaggiato, citando un divertentissimo viaggio in una metà più lontana dalla tua.
I bambini che ti devono vendere le rose e non hai nemmeno la possibilità di picchiare chi li sfrutta. Che al decimo “no grazie” ti guardano cosa mangi con l’aria di chi non ha mai mangiato quello che tu stai mangiando, anzi con l’aria di chi non mangia da giorni, e capisci che devi fare qualcosa ed entri in crisi perché non sai se continuare a dirgli di no o acquistare quel cadaverino di fiore sperando che finisca presto e vada a casa a dormire.
Quelli che hai aspettato mezz’ora perché ti avevano bloccato l’uscita della tua auto dal posteggio e fanno un sorrisino timido senza dire una parola. Quelli che allo stesso modo ti dicono “mi spiace” e vedi che spostano la macchina tre metri avanti sempre in seconda fila.
I vigili che ti dicono che non è compito loro.
Quelli che hanno perso tragicamente un familiare e dichiarano alla stampa: “purché non succeda più a nessuno”.
I giornalisti che chiedono a chi soffre quanto sta soffrendo.
Quelli che gli crolla il mondo addosso però l’Inter è sempre l’Inter.
Quelli che prendono il telecomando in mano e non lo mollano neppure quando si alzano dalla poltrona.
L’attimino, l’omino, l’aiutino, tutto ciò che è ino.
Quelli che dicono le cose più terribili del prossimo specificando “esclusi i presenti” e tu stavi per andartene e ti chiedi cosa sarebbe successo se te ne fossi andato tre minuti prima.
I disordinati cronici. Quelli che dicono che alla propria età non si può più cambiare. Quelli che chiedono rispetto per le pensione anziane anche quando sono delle persone indegne da mandare in galera.
Quelli che la buttano sempre in politica anche quando il pane di casa è duro.
Chi ti guarda nel piatto mentre mangi. Il tuo interlocutore che ti guarda tra i capelli anziché negli occhi.
Quelli che ti trovano “con qualche chiletto in più”. Quelli che vogliono sapere i regali che hai ricevuto per il compleanno anche quando non ne hai ricevuto neppure uno. Quelli che “non cambierà mai niente”.
Coloro che non riescono a capire come si fa funzionare un registratore, qualsiasi cosa registri.
Quelli che ti mandano gli auguri tramite sms. Quelli che lo fanno con le mail. Quelli che ti mandano la mail di auguri e dimenticano di cancellare gli altri indirizzi a cui hanno spedito lo stesso testo.
Oddio che mal di testa.
Luigi | 12/05/2008 ore 09:03:03 | @
L'invito alla riflessione personale, voleva anche essere questo, annoiated.
A. | 12/05/2008 ore 08:52:45
Non si cambia più discorso qui.(?)
annoiated | 12/05/2008 ore 08:33:41
Confermo quanto detto ieri mattina in merito a "Signor B. e moralismo". Oggi aggiungo però che il fenomeno ancor prima che politico mi pare sociologico.
Penso ne valga la pena rifletterci, ognuno per conto proprio.
Ale | 12/05/2008 ore 08:25:39 | @
non ho capito l'ultimo commento di R.A.
chi è indulgente? quale carro?
valeria manieri | 12/05/2008 ore 00:46:01 | @
di pietro a mio parere è l'altra faccia di mastella...
uno di quelli che predica bene- si fa per dire, con il suo giustizialismo a oltranza- e razzola male...
valeria manieri | 12/05/2008 ore 00:44:05 | @
Ci sono un sacco di persone indulgenti, anche da queste parti, che hanno fretta di salire sul carro del vincitore.
roberto alajmo | 12/05/2008 ore 00:42:52
Hai mai letto cosa si dice su Mastella da queste parti?
Di Pietro non ho capito che c'entra invece...
Daniela | 11/05/2008 ore 23:03:51
beh anche mastella a quello precedente o di pietro non erano male...:-)
valeria manieri | 11/05/2008 ore 22:34:34 | @
Valeria,scusa, ma anche per definire il governo Berlusconi bastano i pochi nomi che ho fatto io. E, scusa se sono faziosa, sono 100 volte più agghiaccianti di quelli del governo ombra.
Daniela | 11/05/2008 ore 22:29:47
ecco appunto erano sufficienti già quelli che hai nominato tu:-)
comunque ogni tanto vi aspetto pure sul mio blog, così almeno facciamo un po' di concorrenza sleale a quello di alajmo:-)
piattaforma.ilcannocchiale.it
e vi giuro che non si parla - se non en passant- di radicali;-)
valeria manieri | 11/05/2008 ore 22:05:49 | @
Non parlavo di intelligenza, Valeria. E su Maroni buon ministro, non sono affatto d'accordo. Ma mi sa che sul lavoro io e te la vediamo in maniera molto diversa.
Sul governo ombra, ci sono nomi che non conosco, forse ti riferisci a quelli. Di quelli che conosco, avrei evitato Fassino, Minniti e Realacci.
Daniela | 11/05/2008 ore 20:25:49
Comunque Rotondi è un uomo intelligente così come Maroni che è stato uno dei migliori ministri del welfare che abbiamo mai avuto.
Dunque, insieme alla Prestigiacomo che non disdegno, mi pare che non sia peggio del precedente governo, detta francamente.
Ad ogni modo...il nostro governo ombra fa più schifo dell'orginale...e questo mi preoccupa non poco...
valeria manieri | 11/05/2008 ore 19:44:08 | @
Mi pare che, ultimamente, ci sia qualcuno da queste parti che si diverta a fare il polemista a tutti i costi e che offenda senza motivo gli altri partecipanti al forum. Non è nello stile di questo blog.
Daniela | 11/05/2008 ore 19:29:39
Ed ancora contrastare l'immigrazione clandestina, smantellare i campi rom abusivi, espellere i clandestini che non hanno fonti di reddito dimostrabili (se non provenienti da malaffare e taglieggiamenti assortiti) è una misura di destra?
Voglio dire: quel pezzo del tema sicurezza rappresentato dai clandestini( che, sia chiaro, è solo una parte del problema!) è un questione sociale cruciale, che uno Stato organizzato dovrebbe sforzarsi di affrontare oppure una categoria filosofico-politica dello spirito, sulla quale riversare le nostre passioni politiche?
Mi ritiro nella grotta dalla quale sono temporaneamente emerso chè altrimenti avrei da fare analoghe domande su centrali nucleari, tav, ponti e chi più ne ha...
autofocus | 11/05/2008 ore 18:50:23 | @
Ciao A. i tre puntini finali sono la cosa più bella che hai mai scritto in vita tua
giacomo | 11/05/2008 ore 18:06:47
Autofocus, a proposito di Tremonti, aspetto di vedere cosa significhi esattamente chiedere alle banche di fare sacrifici. Certo riconosco il merito di averlo detto ma da un po' di tempo a questa parte, mi sento piuttosto vicina a San Tommaso.
A. | 11/05/2008 ore 18:00:52
Scusa Giacomo, ma sul terreno di chi va d'accordo con chi, se fossi al posto tuo, non metterei un piede...
A. | 11/05/2008 ore 17:56:08
Daniela sei tremenda, vai d'accordo solo con chi è d'accordo con te.
giacomo | 11/05/2008 ore 17:50:21
Giuro che io ed autofocus non ci eravamo messi d'accordo...
Daniela | 11/05/2008 ore 17:29:54
Scusa, Valeria, ma a parte il tuo amico Sacconi che ascolto con interesse, chi sarebbero gli altri meno peggio?
Bossi? Calderoli? Scajola? Elio Vito? Bondi? Brunetta? Maroni? La Russa? Rotondi? Sono quanto peggio potevo aspettarmi da un governo di centro destra.
Tengo fuori da quest'elenco Tremonti perché ha detto che deve far fare sacrifici alle banche e ai petrolieri...
Grazie, Ale, per la segnalazione. Vado a vedere.
Daniela | 11/05/2008 ore 17:28:53
Mentre stiamo a disquisire sul lato B della Carfagna e sui capelli ignifughi del Berlusca, il neo ministro della Giustizia, Angelino Alfano, firma 5 nuovi provvedimenti di 41 bis ed il rinnovo di altri a carico di mafiosi detenuti.
Il primo provvedimento del "nostro" Guardasigilli fu quello sull'indulto!
Sarà immagine, saranno segnali di fumo, sarà quel che sarà, ma un motivo perchè la sinistra non esiste più e Berlusconi ha fatto il pieno di voti ci sarà.
E tralascio le morettiane parole che D'Alema non disse mai e che invece il ragioniere Tremonti ha pronunciato su banchieri e petrolieri...
autofocus | 11/05/2008 ore 17:24:23 | @
Cara Valeria in Italia è come israeliani contro palestinesi e viceversa, niente da fare. Uti contro Tutsi. L'unica soluzione la separazione del sud dal nord e poi diventare amici. Due popoli divisi da una lingua
giacomo | 11/05/2008 ore 13:20:45
In definitiva Valeria, condivido il tuo "what else? ", me gusta! Ma non per questo deve sembrarti che essere concentrati sul Signor B. sia un mero e puro giochino di perversione mentale da moralisti incalliti...
A. | 11/05/2008 ore 12:36:50
Beh, Valeria, povera la Carfagna, non mi sembra proprio...
E sull'etica berlusconiana niente da dire fino a quando, la sua filosofia di vita non lede la mia tasca, e la mia vita di cittadina italiana. Niente moralismi, pura e semplice convenienza.
Se ci pensi un attimo, forse essere concentrati su Berlusconi significa (anche) essere concentrati sul proprio c### e su come pararselo...
Scusate il gergo triviale, ma quando ci vuole, ci vuole.
A. | 11/05/2008 ore 12:27:25
ma povera Carfagna!:-)se ha un bel fisico meglio per lei e buon pro le faccia.
Siamo un po' troppo concentrati su una ministra senza portafoglio e su Berlusconi. In fondo sarà pure affare di Berlusconi a chi piace toccar il culo. Poi almeno c'è una certa trasparenza. Se le vedi in sardegna magari poi te le ritrovi da qualche altra parte.
Berlusconi ha una sua coerenza e trasparenza.Può non piacere o disgustare. Ha una sua etica non etica, però tutti la conosciamo.
Io temo più quelli che non conosco che quelli che conosco bene. Temo di più chi si sente depositario di onestà e trasparenza e poi magari fa cose peggiori di quel che fa Berlusconi, magari nel proprio piccolo ambito.
Però intanto la sua squadra di governo non è peggiore di altre.
E voi? E noi? E la sinistra?
Che fare? Dove andare?
Leggo, rileggo, ma siamo sempre sul filo della depressione post voto... what else?
valeria manieri | 11/05/2008 ore 11:51:27 | @
Daniela, Giuseppe, e tutti quelli interessati, ho appena letto un articolo sul quartiere di Ballarò, a Palermo, che racconta una versione dei fatti interessante, che in parte condivido.
Inserisco link: http://wozlab.blogspot.com/
Ale | 11/05/2008 ore 10:54:02 | @
Per completezza, aggiungo le fonti: torino.repubblica.it, a proposito della fiera del libro.
Ale | 11/05/2008 ore 08:46:47 | @
Io non capisco, e forse qualcuno di voi può darmi una mano...
Adesso anche Graziano Cecchini, diventato famoso per aver tinto di rosso l'acqua della fontana di Trevi e per aver buttato centinaia di migliaia di palline colorate giù dalla scalinata di piazza di Spagna, viene considerato e definito dai giornalisti, un artista...e non solo, le sue dichiarazioni in fatto di politica internazionale riportate sui giornali...
Magari Cecchini sarà anche un grande artista e noi non lo sappiamo...si, non lo sappiamo dal momento che non abbiamo ancora visto nulla che si avvicini, solo di poco, all'arte. Attendiamo speranzosi.
Giusto per non pensare male dei giornali e dei giornalisti.
Ale | 11/05/2008 ore 08:35:07 | @
meglio per te Giacomo se hai bel culo e belle gambe, ma io innamorata di te proprio non ci sono e soprattutto non ho bisogno di esserlo. Ciao
fara | 10/05/2008 ore 19:33:24
Sto soffrendo come una cerbiatta sanguinaria cara Fara.
Ma ti assicuro che ho un bellissimo culo e belle gambe.
finiscila di essere innamorata di me
giacomo | 10/05/2008 ore 19:13:55
Scusami RA, ti ho prevaricato
fara | 10/05/2008 ore 18:15:44
E pure tu "undefined"!
Definisciti e basta, non rompere!
Ci basta ro(m)p per questo, no?
fara | 10/05/2008 ore 18:07:05
sempre sulla Carfagna e su tante altre come lei: perchè queste ragazze per essere prese in considerazione hanno dovuto mostrare le loro "grazie" a tutti ?
Certamente sono colte e intelligenti ma l'immagine che vien fuori da loro è quella di un bel culo!
E' l'immagine che ne dà il padrone, il cavaliere, che questa estate aveva toccato il culo a tante ragazze in una delle sue ville sarde, con il permesso della sua legittima signora.
Signora Berlusconi, che storce il naso ma prende i soldi e finanzia Ferrara.
Non ci riesco a fare un racconto godibile, non sono RA né maramaus.
Ma loro lo hanno già fatto, e bene
fara | 10/05/2008 ore 17:49:35
Tutti lì a guardar la gamba,bella, della Carfagna. Cavolo, io mi preoccupo più di un Tremonti, che non ha proprio niente di bello ed è, e rimarrà, solo un primo della classe. Mai riuscirà ad essere un "professore". La Carfagna , ne sono certa, farà del suo meglio e non pretenderà di essere né un professore né un primo della classe, come Tremonti. Non so come è arrivata a questo punto. Ad essere ministro. Ma lei c'è riuscita e noi no.
Neanche Giacomo c'è riusciuto però...
fara | 10/05/2008 ore 16:48:21
ma cu cazz'è stu Nikerud?
fara | 10/05/2008 ore 16:32:49
Se la Carfagna un giorno volesse acquistare una mia tela, giuro solennemente, gliela venderei ad un prezzo onesto. Giacomo: non è una battuta. Se invece Carriglio volesse appendersi un mio quadro, dovrebbe sganciare un bel po' di euro. Ancghe questa non è una battuta, sia chiaro. Un giorno spiegherò... (Tra parentesi non vedrò mai uno spettacolo di Carriglio, sia chiaro anche questo).
maramaus | 10/05/2008 ore 13:46:30
Antonia, io non amo molto Severgnini, mi sembra un italiano dimezzato, al contrario dei cavalieri che rimangono interi, con buona pace di Calvino.
Ma fa delle giuste osservazioni, la gente "bene" continua a giocare a tennis e a bridge. Continuerà a farlo come in tutto il mondo, come ha continuato a farlo a Palermo o a Catania (mi riferisco a due citta a me vicine e che conosco, ma tu potresti farlo con Roma ed altri con Milano o Napoli). Quello che gli ineguali subiscono non è importante, basta non farglielo sapere che sono solo loro a subirlo
farascoglio*ata | 10/05/2008 ore 12:20:14 | @
undefined
undefined | 10/05/2008 ore 12:02:26 | @
Beppe Severgnini del Corriere era a Beirut per delmle conferenze. Vi segnalo le sue impressioni. Interessanti
http://www.corriere.it/esteri/08_maggio_10/beirut_severgnini_f64cd218-1e5c-11dd-8f64-00144f486ba6.shtml
antonia | 10/05/2008 ore 11:54:52
Lo sento, lo sento...
Mi consolo pensando che almeno per qualche ora, stamattina, mi sono sentita come quel ricercatore che coglie l'attimo per indagare i fenomeni naturali in condizioni privilegiate, tali da cogliere quello che normalmente non è dato cogliere. Faccio tesoro delle scoperte e traggo le dovute considerazioni.
Ale | 10/05/2008 ore 11:45:48
Maramaus hai fatto un "quadro" perfetto. Come è nel tuo stile e nelle tue capacità.
Mi piacerebbe far notare, inoltre, che in pochi anni siamo riusciti, a via di imitare gli altri, a distruggere quel bell'esempio di governo democratico rispettoso delle minoranze, escogitato dai tanto deprecati "padri costituenti". Anziché correggere le storture e mandare a casa chi "deviava", abbiamo legittimato questi ultimi e mandato a casa le minoranze.
ps
la Carfagna è la ministra che più mi piace: spero possa dare anche a me una "opportunità pari" alla sua.
Si chiama "sindrome di cenerentola" ed è endemica tra gli italiani
fara | 10/05/2008 ore 11:39:03
Alessandra stavo proprio per rispondere: aspetta qualche minuto e sentirai che pace, ma leggo che hai già sentito!
fara | 10/05/2008 ore 11:27:51
Scusa Roberto, puoi cortesemente distruggere il mio post precedente(?): da quando c'è nell'aria la vocina della gentile signorina che fa gli annunci pubblicitari, non riesco più a sentire un c####!
Grazie.
Alessandra | 10/05/2008 ore 11:04:42
Immagino che come me, oggi, alcuni di voi stiano dentro quel filo rosso che segna il limite alla circolazione, e che lascia campo libero al Giro d'Italia. Si, campo libero: è così che mi sento stamattina, in mezzo al campo! Tutto così diverso dal solito e così elettrizzante. C'è un particolare che più degli altri mi entusiasma: oggi il suono è lungo, senza ostacoli sul percorso. Si allunga, allunga, e allunga.
Oggi, anche lui ha campo libero e basta seguirlo con lo sguardo, allungare la mano (anche quella) e acchiappare, quanto più possibile.
Oggi, una grande giorno di rivendicazione soddisfatta: ascoltare la Città.
Peccato che come tutte le rivendicazioni, sia destinata a sciogliersi velocemente in bocca. Peccato sapere già, quale, il retrogusto.
Alessandra | 10/05/2008 ore 10:58:18 | @
errata corrige (che palle): "ora LA capisco" e non "LO". Nel post c'è pure un "governo governo": leggasi semplicemente "governo".
refusomaus | 10/05/2008 ore 10:42:51
Però una cosa che mi sfuggiva ora lo capisco.
Maquillage si è cucito addosso un governo monocratico che farà schiattare d'invidia finanche Sarkò. (La Carfagna è decisamente più simpatica e più bella della Bruni. Il talento non conta: la Bruni non ne ha). Sarà una legislatura senza sussulti e scossoni. Angelino Alfano guarderà i sigilli e sarà una giustizia strabica. Dall'altra parte Walter governerà nell'ombra in un modo democratico che più democratico non si può. Difatti D'Alema farà l'opposizione ombra al governo governo ombra. Un buon plot per una storia disneyana: un classico con Topolino, Macchia Nera e Gambadilegno. Nei momenti di maggior tensione Walter si opporrà fieramente ai provvedimenti della maggioranza: D'Alema in quel casi si opporrà all'opposizione e Maquillage potrà contare più sui voti dell'opposizioone all'opposizione ombra che non su Casini. Insomma, D'Alema, presto sarà in grado di spiegarci molto chiaramente e con i fatti quello che i laici e la destra (in questo blog germogliano e fioriscono)stanno cercando di dire alle nostre orecchie sorde. Disney era un maccartista: io mi schiero con Spielberg.
maramaus | 10/05/2008 ore 10:39:56
Però bello chiaro e colorato, per piacere.
Ro(m)p | 10/05/2008 ore 10:24:05 | @
La prossima volta ti faccio un disegnino, robe'.
roberto alajmo | 10/05/2008 ore 10:15:26
Sì, me lo sono chiesto. E, ovviamente, mi sono dato una risposta: apprezzo la filigrana dell'ironia, ma a margine di fatti così tragici è meglio essere chiari. Contento?
Ro(m)p | 10/05/2008 ore 00:21:20 | @
Il 16 Marzo studiavo Diritto Costituzionale.I° anno di Giurisprudenza.Accesi la TV per sentire il discorso di Moro in Parlamento, e quindi per "vedere" il Diritto Costituzionale in azione. Trovai invece i cadaveri della scorta. Del 9 Maggio ho ricordi vaghi.Io avevo una Renault4. E dopo il ritrovamento di Moro anche quella macchina (la mia per fortuna era celeste) cominciò ad essere guardata con sospetto.Questo per dirvi il clima.
Mingo | 09/05/2008 ore 23:12:05 | @
Cara Ale, la tua richiesta pudica di poter vedere quei disegni preistorici mi commuove e mi imbarazza. Da parte mia nessun problema (a parte i sentimenti appena descritti). Bisogna vedere se Antonia è in grado di poter far pervenire i materiali e se il padrone di casa è disponibile a ricevere questi reperti anni settanta: che per fortuna non furono solo di piombo. Ricordo di aver vissuto e non malissimo.
maramaus | 09/05/2008 ore 20:41:58
undefined
undefined | 09/05/2008 ore 20:27:23 | @
Ho letto tutti i vostri ricordi del 9 maggio '78. Io non ricordo se quello che ho raccontato sia avvenuto il giorno del rapimento o dell'omicidio, ricordo solo un clima di paura.
Gli anni '70 per me sono un po' come il programma di Zavoli, La notte della Repubblica: tristi, paurosi, in bianco e nero. Persino noiosi, come Jader Jacobelli.
Daniela | 09/05/2008 ore 20:21:02
Rop, non ti sei chiesto se nel passaggio indicato da RA, ci fosse un velo di ironica ironia? (E non mi riferisco certo al passaggio da solito stronzo a grande stratega di Aldo Moro)
IronicaMente | 09/05/2008 ore 19:09:32
undefined
undefined | 09/05/2008 ore 19:03:56 | @
Cara Antonia, qualche tempo fa esprimevo il desiderio di nuove immagini nel bolg... Adesso che leggo il tuo post, la tentazione di chiederti, con un pizzico di timidezza, di mandare a RA le bozze da te conservate...è troppo forte per resisterle. Così non resisto e sfacciatamente esprimo il desiderio di vedere pubblicati nella sezione disegni, quei disegni appunto...(Maramaus, sei d'accordo? Sostieni la causa?)
Ale | 09/05/2008 ore 17:37:01 | @
Le Br non erano composte da grandi strateghi anche prima di Moro e penso che non ci sia stato nessun passaggio, nel senso detto da RA, sulla falsariga di una celebre definizione arbasiniana. Penso che questo furibondo abbattere simboli, dimenticando le persone che ci camminavano dentro e il concetto della risposta violenta a una violenza di regime fossero delle stro..ate in origine. Errori totali dal punto di vista strategico e orrori dal lato umano che io non considero mai marginale
Ro(m)p | 09/05/2008 ore 15:28:39 | @
Nel post di prima il dito si incastrato nella emme e poi nella esse e poi su invio... I miei refusi sono causati da polpastrelli impertinenti e ingordi.
maramaus | 09/05/2008 ore 15:18:25 | @
Per Giacomo: inserisco mail.
maramasumaramaus | 09/05/2008 ore 15:15:22 | @
A Milano presso la Spazio Tadini: è in permanenza "Madonna dei poeti corsari" (della serie Madonne on the road, che al momento è esposta a Scicli).
A Londra presso la Fiumano Fine Art (27 Connaught street, nei pressi di Hyde Park). Una selezione di dipinti non recentissimi (2000/2001: periodo "Scanazzati": per chi non conosce il palermitano, "Ragazzacci di strada").
Giacomo, non dovrai chiedere di Maramaus, ma del mio alter ego: Gianni Allegra.
Bye.
maramaus | 09/05/2008 ore 15:13:57
Milano dove? dove a londra ci vado la prossima settimana.
Giacomo | 09/05/2008 ore 13:52:33
Giacomo, sto prendendo nota.
I miei quadri, se vuoi, potrai vederli a London, Sevilla, Milano e Scicli. A Palermo no. Faccio faccio faccio eccetera.
maramaus | 09/05/2008 ore 13:48:56
MARAMAUS
JENNY SAVILLE, Marjetica Potrc hanno casa a Palermo, Saccardi e Domenico Mangano, Beninati fanno mostre nel mondo e ancora altri iniziano a prendere casa a Palermo. Alla Accademia di Belle Arti di Palermo stanno arrivando ottimi docenti d'Arte Contemporanea
Domani potreste vedere una bella mostra di Lilli Moro da Pantaleone. Rob Pruit e altri hanno fatto belle case da quelle parti, insomma, qualche cosa c'è.
In Sicilia ci sono state delle belle aperture.
però basta dibattidi sull'arte dove non c'è o tarda un po.
fare fare fare fare fare qualcuno prima o poi ci crede no?
Giacomo | 09/05/2008 ore 13:44:47
Eravamo amici con Giuseppe Impastato, diventato "Peppino" solo dopo, avevamo frequentato le stesse scuole e fatto gli stessi giochi. Io la mia infazia l'ho trascorsa a Cinisi. Della morte di Moro abbiamo parlato poco quel giorno
fara | 09/05/2008 ore 13:15:31
Vorrei avere più tempo per esprimere con cura, la contentezza di leggere i vostri ricordi, tutti, anche quelli più tristi. Mi accontento per il momento di dirvi che mi piace molto cogliere quel sapore in retrogusto delle vostre parole, Antonia, Gianni, Giuseppe, ...
Ale | 09/05/2008 ore 13:12:54
maramaus...le ho ancora le bozze...conservate gelosamente assieme ai tuoi disegni/caricatura del mio coniuge.
Radio Sud, una bella esperienza. eravamo giovani e pieni di voglia di fare tante cose. trasmettevamo musica molto "di nicchia", la sigla della mia trasmissione era degli Strawbs.
Avevamo lo spirito giusto per trasformare gli inconvenienti in cose positive. Ad esempio, una volta che c'era uno con un martello pneumatico che rompeva le scatole vicino alla nostra sede, mi ricordo che inventammo una trasmissione chiamata "Lavori in corso". Dato che c'era un baccano da morire, trasmettevamo musica intervallata dal rumore del martello pneumatico in diretta.
Fortunatamente un pò di quello spirito lo conservo ancora, an,che dopo tutti questi anni. E ieri, all'incontro con Gore, mi ha fatto piacere di vedere tanti altri 50enni con il cuore da giovani bloggers.
antonia | 09/05/2008 ore 12:59:32
undefined
undefined | 09/05/2008 ore 12:46:08 | @
Nel post di prima, i soliti refusi: "che poi ti raggiungono".
Pippo non realizzò solo logo e titolo del giornale di Radiocinema. Curò anche la grafica. Tutto rimase al palo, purtroppo.
maramaus | 09/05/2008 ore 12:15:27
Radio Cinema: 1978. Lancia un concorso: disegnate la radio. La disegno e vinco. Però non c'è premio e questo è un triste presagio per le frustrazioni che da lì seguiranno. Ma mi invitano a fare di più: una strip o un fumetto per il giornale che sta per uscire e che supporterà la mnia radio preferita (che nel frattempo cresce a dismisura in popolarità e pubblicità). Sono un generoso e propongo anche grafica e altre cose. Il logo e il titolo li fa Pippo (il marito di Antonia): bellissimi. Grandi wow e appplausi. Niente soldini tuttavia e poi niente giornale. Una radio bellissima che si dissolverà in una serie di flop molto prevedibili. Vent'anni dopo una delle conduttrici (voce rauca di rara sensualità) visita una mia mostra e si presenta. Ecco la radio libera per me è questo: un ricordo adolescenziale, ingenuità, pizze al volo, ragazze irragiungibili, che poi ti raggiungo e ti lasciano indifferente. Avevamo vent'anni: che sembran pochi. Poi ti volti a guardarli e non li trovi più.
maramaus | 09/05/2008 ore 11:51:06
Ale, rispondo oggi alla tua proposta (sabato e domenica uso il pc meno possibile). Un paio d'anni in una radio locale me li sono fatti anch'io, alla fine del liceo, la trasmissione si chiamava "Circuito alternativo", la sigla Interstellar overdrive dei Pink Floyd, tra Claudio Lolli e l'Alan Sorrenti di "Come un vecchio incensiere..." c'era il tempo di leggere qualcosa tratto dalla rivista Lato/side ecc. Ometto il nome della radio, era pessima. Contendevo le mie due ore settimanali alle dediche "a Concettina di Via Castro con tanto amore dal suo Benni", o alla pubblicità della sala trattenimenti di "Maniscalco Calogero e figli" (nomi inventati). Però davanti al microfono mi sentivo grande (avete presente Radiofreccia?)
Giuseppe | 09/05/2008 ore 11:38:34
Il murales antimafia può essere un buon veicolo pubblicitario, certo. Antimafia di facciata, da parete. Peccato che contestualemte è però una pessima reclamme sullo stato delle cose in fatto di arte (a Palermo city). Aprimao il dibattito?
maramaus | 09/05/2008 ore 11:33:00
Ai tempi ero solo una bambina purtroppo, ma quella delle radio indipendenti mi pare un'era leggendaria. Se qualcuno dei "grandi" a qualcosa da raccontare in proposito, magari non oggi, visto che stiamo ricordando altro, sarebbe interessante. Mi viene da pensare che un Forum o un Blog, che dir si voglia, possa, per certi versi, somigliare a quella stessa voglia di libertà d'espressione. (Mi riservo di rifletterci su, però, prima di arrivare ad una conclusione sensata)
(Grazie ad Antonia per l'ispirazione)
Ale | 09/05/2008 ore 11:26:10
Avete visto? Gli autori dei murales si sono palesati in prima pagina su Repubblica, come previsto.
Sciascia, sia pure maldestramente, l'aveva detto: l'antimafia può essere (anche) un ottimo veicolo pubblicitario.
roberto alajmo | 09/05/2008 ore 11:18:27
IO MI FARO' UNA CAPANNA DI GIUNCHI AL TUO CANCELLO
E CON L'ANIMA ENTRERO' NELLA TUA CASA.
COMPORRO' DEI MADRIGALI AL CONDANNATO AMORE
E TE LI CANTERO' AD ALTA VOCE TUTTE LE NOTTI.
ESALTERO' IL TUO NOME
ALLE RIECHEGGIANTI COLLINE
FINCHE' NON RISUONERA' IN TUTTO L'AERE UN GRIDO SOLO:
ARAS
Gustav | 09/05/2008 ore 11:16:36
Nel 78 di anni ne avevo quasi ventidue, collaboravo con RADIO SUD di Palermo (qualcuno di voi anziani la ricorda??) e non appena si è diffusa la notizia siamo andati tutti in radio per preparare qualcosa da mandare in onda. Cosa, sinceramente, non lo ricordo più. Ricordo piuttosto la concitazione, le opinioni diverse, gli interrogativi....
antonia | 09/05/2008 ore 11:02:31
a bassa voce...
A | 09/05/2008 ore 11:00:25
Per completezza:
Non fu l'unica volta che sentii parlare i miei genitori, in quello specifico modo di parlare a bassa, e tutte le volte avevo la stessa identica sensazione: capivo che non si trattava di un imminente divorzio o di un lutto nella ristretta cerchia di amici e parenti. Rimanevo perplessa e dubbiosa, però, chiedendomi di chi mai potesse trattarsi, se non di amici o parenti, per suscitare tanta inquietudine...
Alessandra | 09/05/2008 ore 10:58:58 | @
Avevo sei anni, e non ricordo nulla.
Ricordo però i miei genitori parlare a bassa voce, davanti a noi bambini, per non farci sentire... Io non capivo cosa si dicessero, ma capivo bene che doveva trattarsi certamente, di qualcosa di grave. I bambini, si sa, capiscono ben oltre le parole.
Alessandra | 09/05/2008 ore 10:43:48 | @
(Oggi sciopero dei trasporti: contro chi, il vecchio governo o quello maquillage? Si direbbe uno sciopero a cavallo tra il vecchio e il nuovo, nella terra di mezzo, res nullius. Uno sciopero, si driebbe, tutto italiano).
maramaus | 09/05/2008 ore 10:29:10
Non posso dimenticare dove fossi in quelle date. Il 16 marzo alla Stazione di Bologna, appena arrivato da Palermo per il viaggio d'istruzione dell'ultimo anno di liceo. Guardavamo l'edizione straordinaria del telegiornale proprio nella sala d'attesa dove il 2 agosto scoppiò la bomba. E il 9 maggio a scuola, con l'immediata assemblea appena giunta la notizia degli assassini di Moro e Impastato.
Giuseppe | 09/05/2008 ore 09:45:12
Il giorno del rapimento non me lo ricordo.
Mi ricordo che il preside della scuola media (facevo la seconda) sospese la proiezione di un film (al cinema) e, con voce rotta dall'emozione, disse che avevano ritrovato il corpo di Aldo Moro.
La proiezione non venne ripresa, con nostro grande sconforto, ma non ricordo quale fosse il film.
Nina | 09/05/2008 ore 09:41:03
Scusate il refuso, in via Fani è stato il rapimento e non il ritrovamento di Aldo Moro.
Luigi | 09/05/2008 ore 09:28:35
Non ricordo dove mi trovassi il giorno del rapimento di Aldo Moro e neppure il giorno del ritrovamento del suo corpo in via Fani.
Avevo venti anni. Forse ero in facoltà o forse a casa a studiare o in chiesa a pregare perché in quel periodo frequentavo il gruppo di Comunione e Liberazione.
Pur vivendo a Palermo non avevo idea di chi fosse Peppino Impastato, ma con certezza ricordò che mi colpì l'analogia motivazionale che diedero alla sua morte rispetto a quella di Feltrinelli, avvenuta sei anni prima: un traliccio ed un tentativo di attentato non riuscito. Il tempo ha motivato le giuste distinzioni tra le due storie. Ciò che li accomunava era la follia del gesto e della parola, collocata comunque agli estremi.
Oggi l'unica considerazione che mi sento di fare è che noi siamo vivi e loro no.
Luigi | 09/05/2008 ore 09:14:56 | @
Io non c'ero.
Sono nato cinque anni dopo. Ma ne pago ugualmente tutte le conseguenze.
Anzi forse si può dire che con il passare del tempo queste si fanno sempre più devastanti.
dario | 09/05/2008 ore 09:14:11 | @
Sto dattiloscrivendo una montagna di immondizia burocratica nel chiuso della saletta copie dell'amministrazione in cui presto servizio da due anni. La collega che sta di fronte più vecchia di me di un anno (poco più che una ragazzina) sbarra gli occhi e dice con uno strano sorriso che la radio ha appena comunicato che hanno rapito Moro. Sono state le bierre. Lei è eccitata, io sgomento. Mi porta un caffé e mi dice: hanno fatto bene. Comincia il mio tormento di uomo di sinistra. La ragazzetta ha fatto carriera. Io faccio l'artista quando e come posso.
maramaus | 09/05/2008 ore 08:59:41
Dedico un pensiero al 30 anniversario dell'omicidio di Peppino Impastato.
Avevo 8 anni nel 78 e mi ricordo tutto.
Cz | 09/05/2008 ore 08:56:43 | @
Specifico che il mio ricordo è relativo al giorno del rapimento di Moro. Mi piacerebbe se qualcuno di voi raccontasse dov'era quel giorno.
roberto alajmo | 09/05/2008 ore 08:52:54
Io ho un ricordo simile a quello di Roberto: una bidella allarmata che entra in classe, i genitori che vengono a prenderci. Già, perché io nel '78 avevo 6 anni..
Daniela | 09/05/2008 ore 08:34:29
L'Inquietudine Italiana è un gran bel titolo.
roberto alajmo | 09/05/2008 ore 01:58:12
Bulli(fasci)smo, forse questa la parola per mettere tutti d'accordo sulla questione che sembra essere diventata la priorità
di modo che, forse (ci si augura), si possa, finalmente, cominciare ad occuparci di quella grande unica priorità che qualcuno chiama: L'inquietudine italiana.
Un'italiana inquieta | 09/05/2008 ore 00:03:22
Oggi sono andata a sentire Al Gore che prsentava la nuova TV che ha creato insieme ad Hyatt ed altri benefattori americani. Si chiama current tv e la versione italiana (unica in europa non di lingua inglese) trasmette su Sky, canale 130. Tv prevalentemente rivolta ai giovani che si avvale per il 30% di contributi video girati direttamente dagli ascoltatori. Date un'occhiata. C'è anche un relativo sito internet.
Gore oggi ha detto chiaramente che là dove i mezzi di informazione sono in mano ai potenti la democrazia è in pericolo. Lo so, non c'era bisogno che lo dicesse lui, ma almeno che non si pensi che questa è una idea fissa di noi poveri sfigati di sinistra che abbiamo perso.
antonia | 08/05/2008 ore 23:12:03
Condivido il pensiero random di Ale, cribbio!
maramaus | 08/05/2008 ore 13:58:34
Calderoli alle Semplificazioni: più che un ministero, un sinonimo.
maramaus | 08/05/2008 ore 13:26:06
Mi convinco sempre più che la scelta della Finocchiaro di non rimanere nel territorio, vada dritta verso quella stessa direzione sbagliata, già intrapresa prima delle elezioni (pensiero random delle 13:09)
A. | 08/05/2008 ore 13:18:18
undefined
undefined | 08/05/2008 ore 13:02:12 | @
Un po' troppo qualunquismo stamattina...
Alebj | 08/05/2008 ore 12:34:50
Hai ragione, la Sicilia ai siciliani. E che siete fatti così. La verità è un dolore troppo forte per voi.
Auguri
giacomo | 08/05/2008 ore 11:56:40
Giacomo, credo tu abbia davvero sbagliato Forum.
A.C. | 08/05/2008 ore 11:47:31
Vedi? il danaro Arricchisce, lei è cambiata ed ha cambiato tutto, anche l'ascensore. Tu vivi ancora la?
giacomo | 08/05/2008 ore 11:41:09
la carfagna la conosco perchè è di salerno ed era fidanzata in tempi non sospetti con uno che abitava nel mio palazzo e che era un fascio di muscoli e poc'altro ,proprietario di una super culturistica palestra dove la Mara insegnava danza..
la conosco perchè ci ho viaggiato in ascensore parecchie volte..
i maschietti mi invidieranno
lò | 08/05/2008 ore 11:37:18 | @
Ah dimenticavo, a NYC mi ha chiesto anche di alcuni artisti giovani siciliani, Domenico Mangano, palermitano e di Pietro Roccasalva di Noto, le ho detto che sono bravissimi. Ci conosciamo solo perchè sono anche io collezionista. Non sono il suo agente. E' una ragazza in Gamba sul serio. Come ministro non so, diamole tempo.
Giacomo | 08/05/2008 ore 11:35:57
Come già detto ieri con Fara, i neuroni deputati all'ironia cominciano ad incepparsi.
Ieri aiutavo un amico sedicenne a tradurre Catullo, ne riporto, a proposito, una frase che dice:
< sed obstinata mente perfer, obdura >
> resisti, tieni duro <
In verità l'argomento trattato da Catullo è di tutt'altra natura. Ma il momento di bilico esistenziale è lo stesso.
Come potrebbe non esserlo con Bossi alle Riforme? Pensate che quello che non è riuscito a fare nel 2001, riuscirà a farlo adesso?
Ale | 08/05/2008 ore 11:35:51 | @
"cribbio"? Maramaus, sei davvero un uomo d'altri tempi.
A.C. | 08/05/2008 ore 11:32:57 | @
Carfagna è ricca, e questo già determina gusto. Bella, e questo la fa intelligente. Anche ministro, cosa di poco interesse visto che governare gli Italiani è impossibile.
Però la vedo a Freeze London ogni anno, oppure a ArtBasel, fa parte degli amici del PS1 a New York City, è collezionista d'arte contemporanea e compra da 303 Gallery e Marion Godmann a NYC quando le capita, qualche volta va ad Artissima a Torino oppure Bologna ad arte fiera. Dimenticavo Arco di Madrid, e FIAC Parigi. Pensate vista anche li. Non vi dico la casa con opere di Bruce Neuman, Damien Hirst, e Tracy Moffat e Emin, Ha i giovani Turchi emergenti sulla scena Internazionale, insomma spende benissimo i suoi soldi. Ha un piccolo appartamento a NYC delizioso ed ha appena 32 anni.
giacomo | 08/05/2008 ore 11:24:53
Carfagna per tutti, cribbio!
maramaus | 08/05/2008 ore 11:24:26
Mannaggia a Freud! Naturalmente era: i fatti alle parole...
Ale | 08/05/2008 ore 10:40:13
Oggi mi trovo pienamente d'accordo con l'inutilità di certe discussioni, sull'opportunità di sostituire le parole ai fatti. In questo, la nostra nuova Ministra Carfagna, mi pare sia un modello da perseguire...
Ale | 08/05/2008 ore 10:37:47 | @
La Mediocrità va sempre in ombra, il suo destino è la
giacomo | 08/05/2008 ore 09:55:33
Dalemiani e veltroniani in lite per chi deve fare parte del governo ombra.
Siamo alle comiche finali, come diceva qualcuno.
dario | 08/05/2008 ore 09:51:53 | @
dopo aver dato uno sguardo alla penultima ora di RA mi pare fuor di dubbio che la Carfagna sia una molto in gamba
fara | 08/05/2008 ore 09:49:13 | @
Caro RA non dire mai a un cretino di fare un capolavoro, potrebbe farlo.
giacomo | 08/05/2008 ore 09:41:44
Discutere con certe persone è come governare gli italiani: più che difficile, inutile.
roberto alajmo | 08/05/2008 ore 09:27:56
veramente c'è sacconi al welfare! che le dessero le pari opportunità era scontato e anzi direi che è andata pure bene...
e poi non sarà peggio di tanti altri la carfagna.
ecco bondi direi che mi preoccupa di più!
valeria manieri | 08/05/2008 ore 09:15:36 | @
Per Fara
i meridionali occupano la maggior parte dei posti, Poste, Scuole; Tribunali; Polizia, Carabinieri etc...al sud chi li occupa quei posti? presumo i meridionali giusto? Difatti le Poste funzionano benissimo, la Scuola poi, la migliore del mondo, le Banche corrotte e mafiose, Poliziotti e Carabinieri chi li vede più? Fara, Fara ma queste son cosa da anni settanta su.
Poi abbiamo Uma che conosce benissimo il Nord, non sapendo che il 62% delle famiglie del nord manda i propri bimbi a studiare e laurearsi all'estero? non lo sa.
La favola che al sud ci sono più laureati è vecchia, in più è solo come parcheggio non interesse. Uma crede che l'iniziativa privata sia roba da ignoranti. Brava Uma.
Magari parli Inglese e Tedesco, o Spagnolo, in Campania il 70% della popolazione non parla neanche Italiano. Sapevi no?
giacomo | 08/05/2008 ore 08:27:09
"Questo Paese non si salverà se non nascerà una nuova stagione dei diritti e dei doveri". Aldo Moro, ultimo discorso alla Camera prima del rapimento. A proposito, cara Daniela, di "diritti" e "doveri". E a trent'anni esatti dall'omicidio Moro si insedia il nuovo governo
Giuseppe | 08/05/2008 ore 08:12:13
quanti però che ho messo:-)
un po' come i ma anche di veltroni...
autoironia su rieducational channel!:-)
valeria manieri | 08/05/2008 ore 01:20:32 | @
però scusate..in tutto questo ho vinto la mia scommessa: Sacconi al welfare...
però carfagna a pari opportunità:-)
scusate però la prestigiacomo è una in gamba checché se ne dica!
valeria manieri | 08/05/2008 ore 01:19:33 | @
Io l'etica del lavoro (pubblico) l'ho imparata da mio padre, funzionario e poi dirigente Inail: quando era direttore ci mancava poco che aprisse e chiudesse l'ufficio invece dei custodi.
Il problema è che in Italia la differenza la fa la persona, non la regola, la legge.
Daniela | 07/05/2008 ore 23:06:12
daniela, appunto la differenza fra chi nel lavoro pubblico ha la coscienza non solo dei propri diritti ma anche dei propri doveri.
E' dura avere solo 6 giorni di libertà annui, oltre le ferie, in cui non puoi fare niente di quello che devi fare.
Il mio giorno libero é la mia giornata di passione, così la chiamo, ormai.
Il giorno delle bollette, me la passo in giro a pagare le cose che non ho il tempo di pagare negli altri giorni.
Ma se uno ha un contratto pubblico che ti obbliga( eda maggio ragione nella scuola), ad esserci piuttosto che non esserci, devi avere l'obbligo morale dell'impegno pubblico che ti assumi.
Se no, fai l'insegnante assenteista, e gli alunni prenderanno esempio da te, come esempio di etica del lavoro.
Uma | 07/05/2008 ore 22:32:13 | @
Alfano, Schifani, Prestigiacomo, (Micciché), Jean Gabin, Alain Delon, Lino Ventura: messaggio criptico?
maramaus | 07/05/2008 ore 21:54:08
Maquillage ha molti difetti ma ha un gran senso dello humour: Bondi alla cultura.
maramaus | 07/05/2008 ore 21:50:27
Angelino Alfano ministro della Giustizia.
Una prece.
Daniela | 07/05/2008 ore 21:23:50
Mi sento chiamata in causa dal post di Uma e dico subito che sono d'accordo con lei.
Non so se sia di destra o di sinistra quello che sto per dire, ma io risolverei molti problemi dell'Italia licenziando qua e là. Bidelli, per esempio: moltissimi sono LSU (e mi viene in mente E' stato il figlio, ovviamente), spesso mancano lavano senza cambiare l'acqua, non lavano per niente. Io, invece di dargli un lavoro stabile, gli darei un calcio nel sedere.
False malattie, stesso discorso: se sei veramente malato, non puoi insegnare, e ti fai dare la pensione di invalidità. Non sono tanto le assenze di 20 giorni quelle che fanno danno, ma quelle di uno, due giorni ogni tirichitì. Io ho una collega che è allergica al giovedì. Lo sanno tutti che non sta male, ma di fronte al certificato medico (e ai medici fiscali, in genere, puoi dire di tutto: ho il cimurro, la scabbia e loro scrivono) la dirigenza può fare ben poco. Anche in questo caso, a casa. Un calcio nel sedere e via. E carriera per gli insegnanti non solo basata sull'anzianità di servizio,ma sui titoli, porca miseria.
Scusate, per un attimo ho pensato di non essere in Italia...(Valeria, non mi tirare fuori di nuovo la storia della Moratti, ti mangio :-)
Daniela | 07/05/2008 ore 20:34:38
Vi ricordate che avevo scritto, qui e da altre parti, internettiane e stampate, sull'area Quaroni? Avevo proposto il giardino, la "porta" d'accesso al mandamento Monte di Pietà, la fontana. L'inventiva palermitana mi ha superato: da due giorni vi pascola un pony. Di quelli che la domenica portano i bambini al Foro Italico o a Villa Sperlinga, penso. Non so se è piovuto dal cielo ("un pony caduto in volo, questo tu ora sei, in tutti i sogni miei", Lucio Battisti): boh.
Giuseppe bis | 07/05/2008 ore 20:04:20
Fara, però, ti faccio un racconto di vita vissuta, sull'idea del senso del dovere (e non solo del diritto), nel lavoro pubblico.
Insegno in una scuola superiore a Partinico. Oggi i ragazzi non sono voluti entrare in classe perché c'erano una puzza (per me sopportabile, ma sai per loro ogni scusa é buona, ma potevano avere le loro ragioni).
Motivo? il Bidello, assunto a T.I. pulisce un piano intero non cambiando mai l'acqua, ci pulisce dai bagni alle aule di un intero piano, senza risciaquare niente.
La puzza stamane era di palude, le mosche ronzavano (continuo a dire che per me era sopportabile, ma la cosa non é giustificabile, comunque).
Chi sono questi bidelli? Persone venute da altre attività che hanno trovato più comodo e remunerativo l'impiego pubblico, ma che seppure difendano a spada tratta i propri diritti sempre, se ne fregano dei propri doveri.. Dovere di rispettare gli orari di scuola, e non mettere avanti gli orologi, come succede qui, perché così si sbrigano prima (mettendo in difficoltà i docenti, che possono usare quei 15 min. utilmente; o comunque facendo uscire prima alunni che teoricamente entro quella certa ora sono sotto la responsabilità di docenti e/o dirigenti scolastici).
Dovere di garantire una pulizia decente in un'istituzione pubblica, che é fruita da moltissime persone.
E potrei osservare molte altre cose, in questo campo.
Sto insegnando adesso, per il primo anno alla scuola. Oltre le Ferie comuni ho solo 6 giorni di ferie possibili.
Ne ho impiegate 4 per esigenze di un corso sissis che stavo seguendo parallelamente.
Nessuna malattia, nient'altro.
Molti colleghi invece si prendono fino a 20 gg. di malattie presunte, con la complicità di medici della ausl che conoscono o della dirigenza scolastica connivente.
Vogliamo parlare del senso etico del lavoro pubblico, fara?
Uma | 07/05/2008 ore 20:00:54 | @
Vi leggo, anche se non intervengo. Gianni, perchè hai scritto che il decano Giacinto (non Facchetti purtroppo per gli interisti) vuol chiamare il nuovo soggetto politico col mio nome? Vado a controllare subito che nel certificato di battesimo mi siano stati "imposti", con l'imposuit del rituale latino, altri nomi
Giuseppe | 07/05/2008 ore 19:57:00
Fara, la questione del perché al Nord ci siano per la maggior parte meridionali nei posti pubblici e nelle scuole é presto detto. A chi sta al nord interessa poco l'impiego pubblico. Molti si impiegano in fabbrica, molti mettono su piccole aziende, molti si danno all'iniziativa privata.
Al Nord i Laureati sono pochi, al meridione tantissimi, perché la sola risorsa é il pubblico e per il pubblico servono i titoli di studio. Ti pare?
Uma | 07/05/2008 ore 19:46:32 | @
questa ve la devo raccontare. Ho parlato al telefono con l'ultima delle mie zie , ottantaduenne. La chiamo per non farla sentire sola.
Ha concluso la sua telefonata con una frase che potrebbe essere una massima se solo fosse stata detta da qualche persona conosciuta.
"Scunnissiamu e tiriamu avanti"
Chi capisce il siciliano potrà apprezzare
fara | 07/05/2008 ore 18:39:08
c'è una cosa che non ho mai capito. Il sud, in base alle statistiche è la parte più ignorante del paese. Ma com'è che sono proprio i meridionali (politici a parte) a occupare la maggior parte dei posti,rigorosamente disponibili al nord, nelle poste, nelle banche, nelle scuole, nei tribunali, nella polizia, nei carabinieri, ecc., ecc.
Ho la vaga impressione che le statistiche che ci presentano non siano sincere. La statistica è una scienza quasi perfetta e il quasi dipende tutto dalla scelta del campione
ps
fidatevi, ho studiato e insegnato statistica e so come si "può fare" un campionamento
fara | 07/05/2008 ore 18:03:07
Il decano Giacinto corteggia la sinistra estrema per fare con essa un nuovo soggetto (almeno fino a ieri): da qui, sinistra radicale.
maramaus | 07/05/2008 ore 17:50:41
a questo punto però dovremmo anche ammettere che metà degli insegnanti per dire poco sono de sinistra...dunque:-)
valeria manieri | 07/05/2008 ore 17:40:37 | @
Repubblica online: l'Istat dice che per la metà degli italiani il titolo di studio è la licenza media e che siamo in basso (quasi fondo) nelle classifiche per preparazione, ecc.
Secondo voi questo non ha nulla a che vedere con la situazione in cui siamo?
antonia | 07/05/2008 ore 17:01:07
Ale cara, il problema è proprio questo:riuscire a salvare quei quattro neuroni dell'ironia quando si è circondati da gente da trivio.
fara | 07/05/2008 ore 14:29:00
Valeria ma cosa pensi possa risolvere un ichino in mezzo a tanti bossi, calderoli, borghezi, maquillati, fini, la russe e alemanni? Meglio una carfagna, almeno è di bella presenza! E tanto basta ai non galileiani
fara | 07/05/2008 ore 14:20:12
Fara, scusa, non avevo colto... Anch'io comincio ad avere, evidentemente, qualche problema con i miei neuroni. Ma credo non sia un problema di quantità piuttosto di qualità: quelli deputati all'ironia e al dunque al buon umore, stanno per esaurirsi. Manca poco, lo sento.
Ale | 07/05/2008 ore 14:14:17 | @
Mh... credo che a questo punto, metà dei partecipanti al Forum, stiano per andare a rileggere il post della contesa...
Ale | 07/05/2008 ore 14:08:51
Non scherzo. Dico sul serio, purtroppo
fara | 07/05/2008 ore 14:07:54
guarda che ichino dovrebbe fare il presidente di commissione, almeno sembrava e questo se va è una gran cosa. risulta che lo avessero chiesto a ichino ma che lui abbia rifiutato. quindi ho ripiegato su sacconi, mentre tu rilanciavi carfagna
quindi la sfida era carfagna- sacconi.
non barare tu e rincolla i post:-)
carfagno che non sei altro!:-)
ti autorizzo a chiamarmi Ronchi o Ronchina - che è il politico che detesto di più, ma in realtà è un pregiudizio fondato sul fatto che ha la faccia da uno che faceva la spia in classe- se eleggono uno di An al welfare...
mi sembra tu ci possa stare! sarebbe molto più grave per me che essere chiamata ichina visto che ichino è cmq per me un mito.
valeria manieri | 07/05/2008 ore 13:47:57 | @
Non barare, Valeria: o devo copiare e incollare il post in cui si ponevano i termini della scommessa? Tu dici Ichino, Io dico Carfagna.
E visto che ci siamo, fissiamo la posta: se vinci tu potrai darmi della Carfagna, e tu sarai per sempre la mia Ichino.
E viceversa: se vinco io ti considererò una Carfagna vita natural durante.
roberto alajmo | 07/05/2008 ore 13:43:12
Tu ci scherzi Fara...
Ma dal livello d'istruzione dei nostri studenti nelle scuole...
Ale | 07/05/2008 ore 13:39:00
veramente dovrebbe farlo sacconi o la prestigiacomo. il primo rientrava nelle mie previsioni e nei miei auspici...
quindi preparati a perdere...
e la prestigiacomo sarebbe parimenti un buon ministro del welfare...
dunque il malefico ronchi perlomeno pare scongiurato...vediamo;-)
risparmia neuroni per cose più importanti:-)
valeria manieri | 07/05/2008 ore 13:37:13 | @
Da qualche parte, oggi, su Repubblica è riportato lo studio Istat secondo cui dal 2000 ad oggi la criminalità in Italia è diminuita dal 13 al 10 per milione di abitanti. Credo che non sia l'emergenza-sicurezza il cavallo di Troia della destra: io darei la colpa alla gran cassa di Troia.
maramaus | 07/05/2008 ore 13:36:20
RA, guarda che la concezione galileiana dell'universo è ancora oggi minoritaria e la prova scientifica della sua correttezza non è servita a renderla universalmente accettata
fara | 07/05/2008 ore 13:28:48
Vedi Valeria, a una certa età bisogna economizzare i neuroni. I miei tre superstiti sono per il momento impegnati a cercare di capire se vincerò la scommessa "Ichino ministro di Berlusconi".
Compulso i vari totoministri, e per il momento non faccio altro che ghignare. Ti avverto che non accetterò giustificazioni del tipo: "però la Brambilla è una donna e noi donne..."
roberto alajmo | 07/05/2008 ore 13:27:19
Scusa Roberto, perché da solo? Perché ci vuoi negare questo piacere?
Ale | 07/05/2008 ore 13:27:15 | @
Precisazione doverosa: quando dico che apprezzo gli interventi di Valeria, non dico però che li condivido, non pienamente. Non leggo in Roberto, nulla che abbia a che vedere con la deposizione di una verità vicina all'assoluto.
Ale | 07/05/2008 ore 13:22:40 | @
un abbraccio (ad Ale)
valeria manieri | 07/05/2008 ore 13:20:37 | @
veramente, pur apprezzando il consiglio, mi pare che in questo caso, riprendendo il post di alajmo, fosse più puntuale e argomentato. forse sono troppo lunga, ma c'è una spiegazione: non mi piace scrivere le cose spezzettate e quando intervengo preferisco farlo una volta per tutte,specie quando faccio riferimento a un post preciso, come in questo caso. poi gli altri interventi sono più di risposta ad altri e con battute e riferimenti vari.
valeria manieri | 07/05/2008 ore 13:19:01 | @
Caro Rop, prendo il tuo ultimo post come un invito a diventare juventino, invito che si commenta da solo.
roberto alajmo | 07/05/2008 ore 13:17:59
Caro Ro(m)p, ti leggo, e penso che non è questo il caso di dire: "Chi ben comincia è già a metà dell'opera".
Ale | 07/05/2008 ore 13:13:06 | @
Valeria, scusa se mi permetto ma, proprio tu che parli di metodo che da forma alle cose, perché non cominci col riflettere sul tuo di metodo di mettere in forma i tuoi post? Apprezzo i tuoi interventi ma come dire...a volte sono un po' un-metodisch...(ci sono casi in cui, la lingua tedesca è assolutamente insostituibile e fortemente metodica)
Un abbraccio (a Valeria)
Ale | 07/05/2008 ore 13:00:56 | @
Innanzitutto, condivido in pieno quello che scrive maramaus.
Ho fatto un rapido sondaggio fra i conoscenti che hanno votato Mr. Maquillage. Le risposte sono state
1) E' l'unico che capisce il problema delle tasse (soprattutto IRAP)
2) Finalmente buttano fuori tutti questi extracomunitari
3) Prodi, il PD, la Sinistra sono tristi e depressivi
Stamattina uno di loro, panzone, milanese, costruttore, si vantava di avere escogitato un trucchetto per non pagare certe tasse. Mi sono avvicinata e pacatamente gli ho detto: "La mia famiglia paga le tasse fino all'ultimo centesimo, ci sono famiglie che non arrivano a pagarsi da mangiare dopo la terza settimana del mese, abbiamo ospedali e mezzi pubblici che fanno schifo e Lei usa la sua INTELLIGENZA per ideare un escamotage per non pagare le tasse e farsi una vacanza in più. Ma non si vergogna neanche un pò?" E' sbiancato, ha abbassato gli occhi ed è sparito nel suo SUV nero. C'è poco da spiegarsi, da domandarsi: io con gente così non ho nulla a che vedere e a che fare. Sono con una minoranza di persone e mi sento in ottima compagnia. Se gli italiani hanno deciso di andare a rompersi le corna, che vadano. Se hanno voglia ancora di credere che si possa uscire dai casini senza sforzo nè sacrificio, magari aprendo un pacco o con un grattaevinci, che lo facciano.
Interverrò poco perchè la linea ancora funziona male. Cercherò di seguirvi
antonia | 07/05/2008 ore 12:20:12
"Lungi dal voler fare l’elogio della sconfitta, mi pare che alla sinistra si debba imputare la colpa non di avere sottovalutato la domanda, ma semmai di non aver abbastanza diversificato l’offerta. Su certi temi, come la sicurezza, nel PD circolavano soluzioni non solo raffazzonate, ma soprattutto: clonate. Fra l’originale e l’imitazione, potendoselo permettere, è ovvio scegliere l’originale."
Queste parole le sottoscrivo appieno, caro R.A.
Il punto però, leggendo l'incipit del tuo ultimo post, è che siamo ancora ancorati alla logica della "ragione" contro il torto e dei buoni e i cattivi. Ieri sera ascoltavo attentamente Eugenio Scalfari ad 8 e 1/2 che parlava appunto dell'inevitabile relativismo cui ognuno è costretto, nel raccontare, nel raccontarsi, nel valutare, nello scorgere e testimoniare una verità che però è solo propria e non assoluta.
Oggi si fa un gran parlare di relativismo etico e morale: la fa il Papa e lo fa Fini.Entrambi lo condannano, ammettendo che esista una sorta di bene assoluto cui tendere. In definitiva, senza voler filosofeggiare troppo, mi pare che parlando di "ragione", spesso a quel che si dice ospitate dalla minoranze ( e ti parla una che fa parte di un partito certamente minoritario), si incappi appunto nella stessa logica papale e finiana, ovvero l'avversione al relativismo morale ed etico.
la convinzione in buona sostanza che la ragione e la verità regnino in una parte specifica.
Personalmente, pure facendo parte di uno schieramento politico, non ho mai pensato di essere depositario di una ragione superiore o meritevole di maggior rispetto delle altri. Sono invece convinta di poter offrire una alternativa a qualcosa che io ritengo poco si avvicini alla concezione di libertà e democrazia che io vorrei per il mondo e il paese in cui abito.
Ma appunto, propongo un metodo attraverso cui ognuno riesca ad individuare una propria stada e una propria ragione, di vita, di speranza di libertà.
Che è molto lontana dalla concezione che perlomeno io tendo a leggere nelle tue righe, ovvero un'altra concezione di verità ( nel senso di opposta o aggiuntiva rispetto a quella maggioritaria) ma non una concezione altra, ovvero quella che individua nella responsabilità personale la via della libertà, che individua nel dialogo con tutti un modo di essere nonviolenti e "nell'ascolto" del mondo e di ciò che altro da noi un modo per costruire qualcosa che vada oltre le minoranze e le maggioranze, le verità assolute e relative, le depressioni o le euforie collettive di breve durata.
Il metodo dà forma alla cose. Il metodo è il mezzo e prelude al fine.
Il metodo che tu usi a mio parere individua un altro mondo possibile, ma non un mondo altro.
valeria manieri | 07/05/2008 ore 11:51:43 | @
"Se hai trovato una risposta a tutte le tue domande, vuol dire che le domande che ti sei posto non erano giuste."
Galimberti ricorda Oscar Wilde.
Nina | 07/05/2008 ore 11:32:58
Ma sai, Marameo, mi mancavi. E poi io sono un fanatico del detto: solo gli imbecilli (e gli interisti) non cambiano idea. Razzolando, razzolando - cara Ale - si può cominciare da un principio semplice: non è affatto scritto che l'elettore di destra sia per forza di cose un bifolco, idolatro di Mangano e dei cannoli, etc, etc... Potrebbe essere pure una persona normale, colta e intelligente. E allora perchè vota a destra? La madre di tutte le domande è un buon punto di partenza.
Ro(m)p | 07/05/2008 ore 11:17:02 | @
La richiesta di sorriso autocritico di Romp mi fa riflettere. Sono circondato da persone che hanno voluto come premier, Maquillage; come governatore, Ciclope e come sindaco, Racchetta. E si lamentano tutti e più di me. Di tutto: dai massimi sistemi alla zetatielle. In genere sono persone che hanno studiato male e pochino. Come posso entrare empaticamente nella loro orbita? Devo votare come loro e lamentarmi degli inutili palliativi emanati dalle autorità municipali? Cosa devo capire che non ho ancora caopito? E come posso incidere nella forma mentis perdente e supponente della minoranza politica a cui in qualche modo appartengo? Più che un sorriso, un ghigno amaro.
maramaus | 07/05/2008 ore 10:21:38
La richiesta di sorriso autocritico di Romp mi fa riflettere. Sono circondato da persone che hanno voluto come premier, Maquillage; come governatore, Ciclope e come sindaco, Racchetta. E si lamentano tutti e più di me. Di tutto: dai massimi sistemi alla zetatielle. In genere sono persone che hanno studiato male e pochino. Come posso entrare empaticamente nella loro orbita? Devo votare come loro e lamentarmi degli inutili palliativi emanati dalle autorità municipali? Cosa devo capire che non ho ancora caopito? E come posso incidere nella forma mentis perdente e supponente della minoranza politica a cui in qualche modo appartengo? Più che un sorriso, un ghigno amaro.
maramaus | 07/05/2008 ore 10:21:28
"Sa cosa stavo pensando? Io stavo pensando una cosa molto triste, cioè che io, anche in una società più decente di questa, mi troverò sempre con una minoranza di persone. Ma non nel senso di quei film dove c'è un uomo e una donna che si odiano, si sbranano su un'isola deserta perché il regista non crede nelle persone. Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza...e quindi..."
Caro diario, 1993
Sottoscrivo in pieno.
dario | 07/05/2008 ore 08:51:19 | @
ROP ma non siamo noi a rifiutare la realtà! Sono gli altri, troppi, ad essere pazzi e ad accettare "immagini" riflesse per la maggior parte e quindi distorte
dicette chillo: Ah, sì? E io songh' tutt'o cuntrarje 'e vuje ...!
Uhhh, e quanto mi dispiace ...
fara | 07/05/2008 ore 01:47:28 | @
Cara Valeria, mi ricordo che quando ero ragazzina ho incontrato Pannella. Il mito! L'ho abbracciato e anche lui mi ha abbracciato (niente di biblico, non pensare male), Lo adorai per molti mesi, per qualche anno...poi cominciò a digiunare troppo. Il ricatto, anche se autolesionista, non mi piace ed io, nel frattempo, ero cresciuta.
ps
io non ho risposto per "Vitti na crozza" per un motivo semplice: non è una canzone "tradizionale" siciliana ma appositamente scritta per il film "La terra trema" di Visconti.
Così come non mi piace essere chiamata "sicula". I siculi erano un popolo di conquistatori,provenienti dall'alto Lazio che hanno schiacciato gli Elimi, popolo gentile, e i Sicani, popolo forte ma buono.
Popoli non di guerrieri ma di mercanti. Popolo di Ierodule.
I Siculi a loro volta, sono stati repressi dai greci, popolo che è riuscito a mettere insieme troppe cose, buone e cattive. Non era padano, ovviamente
fara | 07/05/2008 ore 01:29:31 | @
Scusa Ro(m)p, ma tu che sei così bravo a predicare, come proponi di razzolare?
Ale | 06/05/2008 ore 20:57:11
Ecco Valeria,perfetto,ogni tanto mi sento Trippy;
Un altro cult della violenza verbale, un vero reality, è questo:
http://it.youtube.com/watch?v=TWkg2o1AWRM
Mingo | 06/05/2008 ore 20:32:05 | @
a proposito di legnate e insulti
:-)))))
speciale regalo per mingo:-)
http://www.youtube.com/watch?v=MOgw32XJBxw
valeria manieri | 06/05/2008 ore 20:19:59 | @
Sinceramente mi sembra che in questo blog ci sia più autocritica (Tafazzi è un icona della sinistra) che deplorazione;
a cominciare dal padrone di casa, in tempi non sospetti,con pensieri,parole ed opere.Io non mi sento come il soldato giapponese che non sa che la guerra è finita.Nè mi sento in una caverna per scelta.Semmai in un bunker assediato in cui appena alzo la mano per parlare qualcuno mi dice:"vergogna! hai perso e non lo vuoi capire e ancora pensi di essere migliore degli altri, deficiente!". E tu cerchi di spiegare, e giù legnate...
Un incubo kafkiano.
Un sorriso a te,Rop
Mingo | 06/05/2008 ore 19:41:28 | @
Romp, ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?
maramaus | 06/05/2008 ore 19:37:09
Vi ritrovo dove vi avevo lasciati: nella caverna a caccia di ombre radical chic. Vi ritrovo nello schema che rifiuta la realtà, perchè non riesce a spiegarla. E così la definisce illegittima. Ma che gusto c'è a essere gli unici saggi su un'isola deserta circondata da pazzi e gente come Calderoli? Sapete la barzelletta: un tizio accende la radio mentre guida: attenzione, attenzione, c'è un matto contromano in autostrada. E lui: ma se ne ho incrociati almeno cento! Possiamo scornarci con un sorriso, senza sangue? Queste sassate non sono per voi singolarmente, che sarete - a parte un tale di cui ho scordato perfino il ribrezzo che mi ispira - persone belle. Belle, perchè dotate di cultura, di cuore e di intelligenza. Un talento che - a mio modesto modo di vedere - sprecate, narrandovi (ci) la favola consolante del mondo che non capisce la vostra rotta e vota a destra. Nemmeno a me piace questa Sicilia che vota a destra. Nemmeno a me piace che uno come Dell'Utri possa elogiare Mangano, senza essere colpito da un anatema perpetuo del resto del Paese. Allora, forse, dobbiamo interrogarci davvero sul perchè cio accada, che ci garbi o non. Domandarci perchè, evitando di deplorare e basta. Forse, dobbiamo uscire tutti dalla caverna.
Un sorriso
rop | 06/05/2008 ore 19:11:35 | @
Ora io non vorrei scuncicare Valeria-radio-radicale che tace addirittura da qualche ora, ma oggi ho letto a pag.12 di Repubblica l'intervista che Carmelo Lopapa ha fatto a Pannella. Il decano, in estrema sintesi, ha dichiarato che vuole costituire un nuovo soggetto politico (un altro???) con doppia tessera (sic!!!). Cioé se un fascista vuole aderire è libero di farlo (mantenendo il fascio littorio e il manganello in tasca) e lo stesso dicasi per uno stalinista (che porterà con sè una gigantografia dello zar Putin. Dice, Giacinto detto Marco, che il nuovo partito che però partito non è, potrebbe chiamarsi Giuseppe. Così, per chiarire. bello.
maramaus | 06/05/2008 ore 16:52:19
defined
defined | 06/05/2008 ore 15:05:58 | @
Gianni, mi hai messo in crisi. E' da ieri che cerco i tre nomi: ne trovassi uno! Ho fatto l'appello mentale, da Abate a Zummo, dei compagni della FGCI degli anni '80, dei sindacalisti, dei docenti universitari, ecc. Niente! Ora indosso il cappello pensatore di Archimede Pitagorico e mi metto a pensare ad altri. Speriamo
Giuseppe | 06/05/2008 ore 09:59:24
O meglio, può permetterselo, con conseguenze poco felici, per tutti.
Ale | 06/05/2008 ore 09:58:13
Scusa Valeria, se insisto, sulla differenza non da poco, tra "Annunziata" e "Giornale".
E' una differenza importante. E' quella differenza che chi fa politica non può permettersi di non cogliere. (Anche chi non la fa, in verità)
Ale | 06/05/2008 ore 09:52:53 | @
A me pare, che l'Annunziata abbia dato un quadro intelligente Maramaus, che appatta anche col tuo, che come sappiamo già, in fatto d'intelligenza è tutto tranne che carente.
Ale | 06/05/2008 ore 09:38:52 | @
Insomma, pare di capire che avendo perso le elezioni dobbiamo autoflagellarci al punto da dover abiurare ogni nostra idea, ogni nostro convincimento. I laici della destra vogliono la nostra resa dialettica. Loro dicono e noi discenti assuppiamo.
maramaus | 06/05/2008 ore 09:01:18
Valeria, passi radio radicale e va bene la meravigliosa creatura (Gianna Nannini): ma non ammannirci il Giornale. Abbimao lo stomaco deboluccio.
maramaus | 06/05/2008 ore 08:53:22
Se uno viene ucciso da cinque fascisti e non da cinque romeni o cinque extracomunitari o da cinque comunisti, non è omicidio politico: è solo una ragazzata. Il presidente della camera dixit.
Temo sia solo l'inizio.
maramaus | 06/05/2008 ore 08:51:07
beh, quello de Il Giornale dice cose estremizzandole, ma non è che dica fesserie.
Quello dell'Annunziata è effettivamente un bell'articolo.
Ma guardate che delineano più o meno le stesse tematiche e problematiche a sinistra.
e poi per il giornale lavora anche l'ottima laura cesaretti, che mi sta piuttosto simpatica.
valeria manieri | 06/05/2008 ore 08:49:15 | @
Uma, leggendo i tuoi post, già giorni fa (ma solo adesso lo scrivo) mi veniva in mente "Il pensatore" di Rodin: "Il pensatore" raffigura Dante davanti alle porte dell'Inferno, intento a meditare sulla sua grande opera.
In effetti, a guardarlo così potrebbe sembrare un po' snob.
(Tratto da Uma: ... credo che in tutto questo parlare di filosofia, che non fa parte della base della sx, ma solo di certi snobismi politici e pseudo-culturali di certa gente, che ha la possibilità di pensare, perché disobbligata dall'ansia del fare, ...)
Ale | 05/05/2008 ore 22:21:07 | @
Continuo a leggere, Valeria, e aggiungo che c'è una bella differenza tra l'Annunziata e Il Giornale...
Mi stupisco di te.
Ale | 05/05/2008 ore 22:08:47 | @
Valeria, solo ora leggo il bellissimo articolo dell'Annunziata.
Era proprio l'aggiunta che ci voleva, grazie.
Ale | 05/05/2008 ore 22:00:09 | @
Nel triste novero delle minchiate prevedo ora per allora quella della monnezza. Mi spiego: oggi su La Stampa Marcello Sorgi auspica un governo normale nel senso che preferirebbe un Berlusconi istituzionale e responsabile al lavoro nelle sedi deputate. Il cavalier Maquillage ha promesso che la prima seduta del consiglio dei ministri si farà a Napoli e che andrà a Napoli fintantoché la munnizza non sarà debellata: le minchiate in realtà sono due. Maquillage che non risolverà un emerito e Sorgi che che cerca di togliere la patata bollente dalle mani del magnate.
maramaus | 05/05/2008 ore 21:54:38
http://sdz.aiap.it/notizie/10220
A proposito di libertà d'espressione...
Ale | 05/05/2008 ore 21:37:58 | @
Und. lo sai che sei un pò ripetitivo?
A. | 05/05/2008 ore 21:33:16 | @
undefined
undefined | 05/05/2008 ore 21:26:49 | @
undefined
undefined | 05/05/2008 ore 21:21:55 | @
Hai ragione, vince che perde. E' davvero triste ma oggi la "politica" (anche se non può essere chiamata così)si basa su questo.Comunque il secondo goal è vicino, si perchè l'immondizia a Napoli è aumentata.
valentina | 05/05/2008 ore 21:10:46 | @
Intanto il ragazzo pestato a Verona è morto.Forse organizzeranno ronde anche contro gli squadroni di estrema destra...da queste parti.
Ninaadest | 05/05/2008 ore 20:51:15
"Questi genitori di buona famiglia. Ce l'hanno contro questa scuola senza voti. Contro i professori che non si fanno rispettare. Contro i maestri che non sanno comandare. Non sanno punire. Questi genitori. Non capiscono e non accettano: i professori che impongono rispetto, comandano e puniscono. E magari bocciano. I loro figli."
Anche Ilvio Diamanti risponde alla domanda di Daniela: ma non scrive cosa si può fare, ma cosa si fa.
Ninamamma | 05/05/2008 ore 20:49:48 | @
Io capisco e non confondo, ti pregherei.
Daniela | 05/05/2008 ore 20:39:01
Scusa, Uma, ma che c'entrano farina e forca con la sinistra? Posso essere d'accordo con te sulle feste, ma non capisco cosa c'entrino le altre due F: non hai appena detto che la la sinistra non soddisfa i reali bisogni della gente (quindi farina)?
Daniela | 05/05/2008 ore 20:36:57 | @
Daniela citavi un mio post. Ma devi capirlo.
C'é un momento in cui il pensiero indulge sul riflettere su stesso, ossia, sull'ozio, che produce il miglior pensiero; e c'é un momento in cui non devi elucubrare a lungo, ma sintetizzare le situazioni concrete e trovare risposte concrete, veloci e criticamente efficienti, in poco tempo. Una cosa é la politica, altra cosa é la scuola e la formazione. Non confondere i diversi livelli dell'attività umana, ti pregherei.
Uma | 05/05/2008 ore 20:22:19 | @
Cito un tuo post:
"C'è un tempo per il pensiero e c'è un tempo per i bisogni. Questo è tempo di bisogni, di essenziale pragmatismo. Il pensiero è un lusso, che si esercita avendo tempo."
A me pensiero e conoscenza sembrano strettamente collegati.
Daniela | 05/05/2008 ore 20:15:14 | @
Caro, o forse meno caro, RA.
Facevo una semplice analisi sui motivi che hanno condotto la sx italiana alla debacle.
L'incapacità di capire i reali bisogni del paese, che non sono il clientelismo. A parte che mi ritengo offesa da un commento così basso, da parte tua, davvero inaspettato.
Nel momento del benessere diffuso si possono spendere soldi per le notti bianche, per le mostre e per i concerti, in forma prioritaria. Nel momento della recessione, quando le emergenze non sono il di più ma l'essenziale, un governo deve rispondere ai bisogni essenziali e strutturali.
Le tre F, Feste Farina e Forca, in tempi di vacche magre, non trovano consensi, questo era il senso. Ci sono i tempi della programmazione ed i tempi dell'urgenza di un paese che deve uscire da una crisi che può diventare davvero pericolosa.
Uma | 05/05/2008 ore 20:14:42 | @
Daniela, quando mai avrei detto che la conoscenza non é fra i bisogni primari, dell'uomo?
E' talmente scontata la cosa, che non ho ritenuto utile dirlo.
E la conoscenza é fatta di curiosità per le cose che non si conoscono ancora, della volontà di conoscerle, perché si ritiene utile conoscerle, e della tenacia a sapere di più perché il tempo é poco e le opportunità che si hanno ancora meno.
Mai detto che la conoscenza non sia un valore.
Uma | 05/05/2008 ore 20:04:43 | @
Due giorni senza ADSL e seminate chiunque...
Innanzitutto, grazie Giuseppe. Per le tue testimonianze civili, per la risposta che mi hai dato. Io credo molto nel valore del mio lavoro.
A Fara che mi chiede se i ragazzi sono così ignoranti rispondo: dipende. Dipende dalla scuola, ma anche dagli stimoli esterni. Dalla famiglia. E' un insieme di fattori. L'anno scorso insegnavo in una scuola di un paesino di provincia, 4000 abitanti e niente da fare; quest'anno insegno in una scuola del centro città, a Palermo. Bene, il peggiore alunno di quest'anno è forse meglio del migliore dello scorso anno. Esagero, è un paradosso, ma è vero che l'ambiente - anche quello dei compagni di classe - fa molto. Qualche giorno fa leggevo (lo avevo dimenticato) che Scalfari andava a scuola con Calvino: Peppino De Filippo avrebbe commentato "Ho detto tutto".
Infine, ad Uma dico che tra i bisogni di un uomo c'è anche la conoscenza. La mia odiosissima professoressa di greco e latino del IV ginnasio diceva: "Si può campare anche solo sapendo fare l'uovo fritto, ma come si campa?"
Daniela | 05/05/2008 ore 19:56:13 | @
Roberto, oggi mi sembri più amareggiato del solito, o meglio, dopo il picco (bassissimissimo) post-elettorale, questo mi sembra il secondo picco (bassissimo). Non che non ti capisca, ma non posso fare a meno di notarlo e di scriverlo.
Ale | 05/05/2008 ore 19:45:44
Valeria, scusa ma per stare dietro alla quantità di imput da te proposti su unità di tempo, bisogna averne tante unità di tempo a disposizione. E noi qui oltre a frequentare il Forum, si lavora, si guida, si cucina, si pensa alla famiglia, si governa la casa, etc...
A. | 05/05/2008 ore 19:38:28
veramente sponsorizzo anche gianna nannini che canta vitti 'na crozza ma nessuno mi si è cagato:-)
valeria manieri | 05/05/2008 ore 19:13:54 | @
Caro Roberto, grazie a te: io e Gianni ti faremo bene al cuore ma tu ci, o almeno, MI fai bene alla testa. Il che non è irrilevante di questi tempi.
antonia | 05/05/2008 ore 17:45:07
Valeria è una ragazza simpatica ed è parte integrante di questo forum. Questo è un dato di fatto. E' vero: sponsorizza compulsivamente il suo sponsor, e vabbé. Però, diamine, il Giornale può risparmiarcelo. Laici, sì. Lobotomizzati, no!
maramaus | 05/05/2008 ore 15:07:31
che si prenda come radio maria concordo:-)
sul catechismo no. vero è che ascolti spesso pannella, ma è vero pure che è l'unica senza censura e dove puoi ascoltare dal congresso di AN a quello di rifondazione comunista in integrale, oltre che alle sedute parlamentari, alle interviste per strada, ai fili diretti...
toccatemi tutto ma non radio radicale. c'è chi l'ha definita la vera università popolare...in effetti è così.
valeria manieri | 05/05/2008 ore 15:00:50 | @
Radio radicale è come Radio Maria. Si sente pure in galleria, e come quelli di radio maria hanno il vizio della catechizzazione e sono convinti di essere i depositari della "verità".
fara | 05/05/2008 ore 14:54:26
cioè del vero e unico servizio pubblico che esiste in Italia?
beh spero per voi di sì:-)
forse ascoltare di più radio radicale non credo che guasterebbe...
ci sono cose interessanti... e non lo dico pro domo mea...
e poi perché uno che scrive sul giornale non può parlare di democrazia?
non lo potrebbe fare neppure un giornalista della rai o collaboratore se dovessimo stare a questa logica.
valeria manieri | 05/05/2008 ore 14:15:23 | @
Mi viene il sospetto, certe volte.
E sentir dare lezioni di democrazia dal Giornale, poi...
roberto alajmo | 05/05/2008 ore 13:55:24
Ma siamo finiti dentro una dependence di radio radicale?
maramaus | 05/05/2008 ore 13:49:28
"La democrazia li manda in bestia. Ne parlano spesso, ma ogni volta che il popolo non vota dalla parte «giusta» diventa plebe. Ergo: i pavloviani cominciano a vedere camicie nere ovunque. Ormai sono rimasti solo loro ad avere nostalgia del saluto romano. Se non percepiscono qualche braccio alzato vanno in crisi d’identità. C’è da capirli. Tutte le loro roccheforti culturali, i loro miti, sono sprofondati sotto le macerie del Novecento. Da Mao a Fidel Castro, dal ’68 alla P38. Hanno cercato di riciclare tutto il riciclabile, compreso JFK e la resistenza vietnamita. Non sanno più chi sono e così si aggrappano al nemico. Noi siamo se lui è. Il fascismo è l’ultima prova dell’esistenza della sinistra."
sempre di Macioce da Il Giornale...
valeria manieri | 05/05/2008 ore 13:43:37 | @
e se è troppo di destra,
questo dell'Annunziata è forse più soft.
Piazze inquiete
• da La Stampa del 5 maggio 2008, pag. 1
di Lucia Annunziata
La tentazione è quasi inevitabile. Pare in effetti una perfetta sequela di eventi: nella stessa settimana in cui il centrodestra chiude il suo trionfo nazionale nelle urne con la conquista anche della Capitale, un gruppo di neofascisti riduce in fin di vita la notte del 1° Maggio il giovane Nicola Tomassoli.
Episodio gravissimo, e da condannare. Ma sarebbe uno sbaglio se il centrosinistra si facesse risucchiare dalla tentazione di usare l’episodio contro il governo.
La prima ragione di questo eventuale errore ha a che fare con il merito. Isolare l’episodio di Verona e attribuirlo al nuovo clima nel Paese significa perdere di vista una più ampia inquietudine che scuote le nostre piazze, da diverse posizioni e per diverse ragioni. Proprio oggi La Stampa riporta una notizia che di questi tempi è sia normale che eccezionale: due sere fa un gruppo di vigili urbani in piazza Vittorio Veneto, il salotto di Torino, è stato aggredito, accerchiato, insultato, e costretto infine a ritirarsi, sotto l’attacco di decine di giovani che lanciavano bottiglie, sputi e insulti. Una rivolta nata dal rifiuto di una multa; un generico ma chiaro disconoscimento di autorità. Ma chiunque conosce l’Italia sa bene che in tutto il Paese, da Roma, a Campo dè’ Fiori per esempio, a molte altre città, lo scontro con le autorità è una tensione che attraversa tutte le notti. Attori ne sono spesso giovani senza precise coloriture politiche, e non riconducibili a nessuna organizzazione.
Ci sono poi, ancora, le tensioni nel Sud: a Napoli, ad esempio, proprio due giorni fa sono ricominciate le azioni degli incendiari di spazzatura e le proteste degli abitanti dei paesi vicini alla nuova mega discarica. Non si tratta della stessa gente, né della stessa causa: coloro che incendiano i cassonetti sono dei «sabotatori» dell’intervento pubblico; i cittadini che protestano sono persone che difendono la loro sicurezza. Ma sono uniti nello scontro con le autorità.
Nessuno di questi episodi è dunque riconducibile a identiche radici. In comune c’è un solo filo: i protagonisti sono tutti italiani, a dispetto della cultura anti-straniero su cui ha battuto il Pdl nella sua vittoriosa campagna elettorale. L’inquietudine che percorre il nostro Paese al di sotto, o al di là, della pelle politica della nazione, è dunque un fenomeno autoctono, che proprio nella molteplicità delle sue forme appare un segno dei tempi molto più del ritorno di una specifica violenza «fascista».
Impossibile non vedere infatti in queste tensioni il nervosismo che ha venato tutta la vicenda pubblica di questi ultimi anni, il malumore che il Paese ha poi certamente sfogato anche nel voto al centrodestra. Ma ridurre questa cultura e insoddisfazione al frutto avvelenato del governo di centrodestra sarebbe sbagliato oggi da parte del centrosinistra, così come è stato sbagliato da parte del centrodestra attribuirlo negli anni scorsi al malcontento contro il governo Prodi. L’inquietudine italiana di oggi è una combinazione di sfiducia nelle istituzioni, rottura dell’affidamento ai partiti, un disfarsi che sotto il nome dell’anti-politica ha fatto emergere la rottura del patto di rappresentanza fra cittadini e Stato. È un fenomeno di lungo periodo, che per ora è andato a favore del centrodestra, ma domani gli si potrebbe rivoltare contro, per le stesse ragioni e con le stesse motivazioni.
Ridurre tutto ciò ad antifascismo sarebbe dunque un errore. Dire che con la destra al governo torna la violenza in piazza, è una posizione efficace, ma arretrata. Perché guarda al passato, perché riporta la lotta politica a una dimensione conosciuta e soddisfacente, ma non adeguata alle tensioni reali dei nostri tempi. Cavalcare l’antifascismo come strumento, in un momento in cui il centrosinistra non ha ancora deciso i suoi strumenti e i suoi percorsi, darebbe insomma all’opposizione un’identità soddisfacente, consolante, emotiva, ma semplificatoria.
Sarebbe invece una mossa molto più istituzionale ed efficace chiedere al nuovo governo una presa di posizione chiara sull’episodio di Verona e su tutti gli altri, esattamente come nel passato il centrodestra ha sempre chiesto al centrosinistra di prendere le distanze dalle sue frange estremiste.
Difende di più i cittadini, infatti, avere un governo che dica con chiarezza come analizza e come intende affrontare queste tensioni, piuttosto che avere una zuffa politica di condanne reciproche fra schieramenti.
valeria manieri | 05/05/2008 ore 13:32:49 | @
http://www.radicali.it/view.php?id=121687
questo articolo apparso su il giornale in effetti avrei potuto scriverlo io...:-)
valeria manieri | 05/05/2008 ore 13:29:08 | @
undefined
undefined | 05/05/2008 ore 13:27:52 | @
Bentornata, Antonia: scusa il disordine che ti abbiamo fatto trovare.
Grazie a te e a Gianni: mi fate bene al cuore.
roberto alajmo | 05/05/2008 ore 13:14:31
Buongiorno!!!!! Quasi buon pranzo. Sono tornata ieri, ho trovato Alemanno sindaco, una bella trasmissione di "Report" da fare venire i brividi, la linea telefonica che non funziona, naziskin all'attacco. Meglio di così!!
Durante le vacanze ho finito il libro di RA: il protagonista mi ha fatto incavolare da matti (per vari motivi), mi ha fatto riflettere, mi è rimasto in testa. Sono d'accordo con maramaus, la seconda parte è molto coinvolgente.
Non mi pronuncio per ora sul dibattito sulla sinistra: cerco di prendere le incavolature a dosi omeopatiche, per il momento
antonia | 05/05/2008 ore 12:52:34
l'avrei cantata anche a Pannella se non avesse fatto l'accordo col pd. ve lo giuro. ero pronta. invece mi stupì.
speriamo che si possa ricostruire qualcosa tutti insieme.
valeria manieri | 05/05/2008 ore 12:28:23 | @
http://www.youtube.com/watch?v=tp-oUTKu45U
a voi siculi farà piacere...
:-)
anche se è può essere l'inno del centrosinistra che non c'è...
chiamo la vita e morte mi risponde...
non è quel che accade anche qui?
vitti 'na crozza...
valeria manieri | 05/05/2008 ore 12:27:02 | @
Ho finito di leggere il matto affogato e mi è piaciuto: strepitosa la seconda parte. L'altra volta a cena lo commentavo con un carissimo e giovane amico. E' un bellissimo spaccato sui vizi della cultura palermitana, buona per tutte le stagioni. Io dicevo che chi fa cultura e illumina un'amministrazione che le somiglia (da cui ha ricevuto, per esempio, un finanziamento per un bel progetto)lascia un segno. Se lo fa con "cuegghié" depotenzia il messaggio spesso eversivo e non lascia nulla o poco. E spiazza quelle persone che identificano "a" comre una buona" amministrazione e "b" come un'amministrazione deplorevole. Il mio amico che è più a sinistra di me sostiene viceversa che la cultura che cerca sostentamenti da destra a sinistra lo fa per sopravvivere. Mica per compiacere i maggiorenti di un'amministrazione "ostile". E' un ragionamento pragmatico che non riesco a digerire e che non praticherò mai. Ma si sa, io sono un inguaribile bacchettone.
I tre nomi "belli" da citare per stilare una piccola classifica della sinistra residuale da salvare è solo in gioco. Un gioco serio.
maramaus | 05/05/2008 ore 11:12:35
Mi sono sforzato di trovare tre nomi, poi due, poi uno. Non me n'è venuto in mente nessuno. Ma è normale: il sistema-sinistra è fatto per sterminare in culla tutti i veri talenti.
I nomi dei dirigenti che potranno risollevare le sorti del centrosinistra noi non possiamo saperli.
roberto alajmo | 05/05/2008 ore 09:50:10
>Su questo fronte dell'intolleranza razziale, si assiste ad un fenomeno del tutto nuovo: gli slogan antisemiti sono di moda non solo fra i naziskin e gli ultrà, ma anche fra i movimenti antagonisti dell'estrema sinistra e in alcuni ambienti di studenti leghisti "antagonisti padani".
Da Repubblica.it di oggi.
Se qualcuno ha qualcosa da aggiungere...
Alessandra | 05/05/2008 ore 09:49:40 | @
La sinistra deve ricominciare dalle ceneri, da zero e da quelle persone (pochissime) che sicuramente sono autentiche risorse preziosissime. Mi vengono in mente solo tre nomi. Spero di incrementare presto la quantità. (Ognuno, con calma, faccia ginnastica mnemonica e poi dica in tutta coscienza. Ecco, di seguito, i miei nomi e relativi sinteticissimi profili. Consiglierei di non sindacare i nomi scelti da ognuno. Limitiamoci a dire chi ci piace ed evitiamo il tiro al bersaglio di chi non soffriamo: sarebbe un giochetto inutile, stucchevole, infantile).
1 - Rita Borsellino, stella luminosissima.
2 - Antonella Monastra, schiva (virtù rarissima) e attenta al sociale come pochissimi. Rispettata da tutti per l'efficacia della sua azione. Poche, pacate e ottime parole in un italiano lovedole, moltissimi fatti concreti. Le darei subito un assessorato.
3 - Alberto Mangano, ha perso tutte le elezioni da qualche anno a questa parte. Ma è tenace e serio e farebbe bene, come bene ha già fatto nell'era orlandiana.
Ora tocca a voi.
maramaus | 05/05/2008 ore 08:52:18
Giuseppe, hai ragione. Un sindaco ce l'abbiamo. Però, accidenti, non ricordo come si chiama e a quale schieramento politico appartiene. Vedi e sento un sacco di cittadini profondamente insoddisfatti. Se si votasse oggi penso che vincerebbe Cammarata.
maramaus | 05/05/2008 ore 08:32:09
Ale, hai ragione. Ci sono "oscenità" che, come un virus invisibile, troppo spesso sono nascoste sotto tante "amenità". Ci sono oscenità che sembrano appunto piccole, rare, e invece sono in grado di infettare a dismisura, formando metastasi psichiche oltre che fisiche. E le oscenità abbrutite (i pedofili di Ballarò o il padre incestuoso in Austria) non sono quelle che mi preoccupano di più (cos'hanno in comune appunto il misero quartiere palermitano e l'ubertosa campagna mitteleuropea?).
Gianni, ma le palline da tennis e le coppe di champagne vaganti sono proprio scomparse? (D'altronde non è che il tizio in questione si faccia notare molto)
Giuseppe | 05/05/2008 ore 07:43:34
...Che era un po' il pensiero di molti ebrei moderati prima dell'escalation di Hitler.
roberto alajmo | 04/05/2008 ore 22:59:29
appunto... se si delegitima da sola, non sottovalutiamo gli italiani.
applicherei su questo punto l'opportunità proposta da Pannella sull'argomento laicità e Papa: non c'è bisogno di parlare sempre di anticlericalismo e laicità e farne priorità politica poiché Ratzinger ci aiuterà molto in questo.
Direi ragionamento intelligente. A volte lasciar fare e pensare dal canto nostro di offrire di meglio é molto più efficace che sputare sentenze sull'avversario, che, appunto, a dimostrar ciò che è ci penserà benissimo da solo.
valeria manieri | 04/05/2008 ore 21:32:56 | @
Scusa Valeria, ma spesso questa destra si delegittima da sola con dichiarazioni di cui deve spesso giustificarsi.Ad es. Bossi non può dire quello che dice e poi giurare da Ministro. E ancora il Governo non è nato, figuriamoci dopo.Poi io sono il primo a ritenere che in questo momento il tanto peggio tanto meglio sia la soluzione peggiore.La sinistra in questo momento ha veramente ben poco da combinare.
Mingo | 04/05/2008 ore 21:21:15 | @
Giuseppe, ricordo anch'io don Rocco Rindone, una della grandi anime di questa città.
Mingo | 04/05/2008 ore 21:14:59 | @
Dopo il "bellissimo" che mi ha regalato Roberto non posso che urlare (nel senso che sono salito su un piedistallo e quindi per chiamarmi devo gridare). Un peccatuccio di vanità, 'na vota tanto..
Giuseppeeeeeeeeeeee | 04/05/2008 ore 19:54:15
se sono eversivi e populisti lo saranno anche gli italiani che li hanno votati. ma putroppo e perfortuna in democrazia chi vince governa. ora si può legittimamente sperare che non "con- vincano" e che si cambi rapidamente pagina. ma la delegittimazione della destra non mi pare una buona via, ripeto.
valeria manieri | 04/05/2008 ore 19:27:37 | @
ah...no, gli appunti non li ha ritrovati mi pare... la bonino offre sempre simpatici siparietti... si dovrebbe fare una video conferenza incentrata solo sulle sue espressioni facciali. da quelle puoi capire chiaramente l'andamento congressuale...:-)
valeria manieri | 04/05/2008 ore 19:17:58 | @
guarda, pannella fa Noé e ora abbiamo anche il bue( del bue:-))
un dialogo a sinistra occorre, però mi interesserebbe più parlare con l'elettorato ferito a morte che recuperare le grazie francescato dei verdi o i dirigenti trombati...
i professionisti della politica per me possono restare dove sono...
però appunto, l'autocritica scarseggia alquanto e non vorrei rivedere dejà vu rosapugnanti...sono molto attenta a vedere cosa accadrà... e come staremo nel pd...
la polverini è davvero brava. sul merito non ha avuto tempo di approfondire ma ha capito che la scuola di classe è quella che esiste, ed è quella senza sistemi di valutazione.
e per una sindacalista è la rivoluzione liberale...
ci terremo in contatto credo. sarà spero un bel contaminarsi di idee e iniziative.
valeria manieri | 04/05/2008 ore 19:14:10 | @
Continui a parlare della destra italiana come se fossero i conservatori inglesi, o quelli di qualsiasi altro paese al mondo. Forse è questo il punto. Convinciti: non lo è. La destra italiana è eversiva e populista.
roberto alajmo | 04/05/2008 ore 19:10:46
ti sei fatta questa idea all'assemblea dei mille? ho ascoltato un po' alla radio (radicale), francamente gli interventi sinistrorsi mi sembravano un polpettone fritto. simpatica la tua amica dell'ugl, ma che il sistema scolastico non sia meritocratico me lo racconta pure mia nonna.
mi ha fatto ridere la bonino che perde gli appunti durante il convegno....ma li ha poi ritrovati?
alebj | 04/05/2008 ore 19:06:06
insomma direi che con questa sinistra forse non è un dramma che la destra ci dia 5 anni per rimettere in sesto l'altra faccia dell'italia e della politica...
valeria manieri | 04/05/2008 ore 19:03:29 | @
Ti faccio notare che da queste parti si è sempre discusso dell'inconsistenza della sinistra, soprattutto perchè fino a poco tempo fa eravamo tutti più o meno d'accordo, e si trattava di discussioni ad uso interno. Se guardi le discussioni ante-elettorali te ne renderai conto.
La penultim'ora di domani verterà proprio su questo.
roberto alajmo | 04/05/2008 ore 19:00:22
ogni tanto però occorre essere speranzosi. e non fasciarsi la testa prima di cadere...
piuttosto mi proccupererei anche di cosa combinano a sinistra...da quel che ho potuto constatare ti assicuro che non sembra che abbiano capito una mazza... brancolano nel buio...
valeria manieri | 04/05/2008 ore 18:50:52 | @
Valeria, io vorrei, e vorrei con tutto il cuore, che su Sacconi e Ichino tu avessi ragione. Io giuro che su questi nomi in un governo di vera destra ci metterei la firma.
Ma non hai, non abbiamo speranze. Ti ricordi Ruggiero ministro degli esteri? Quanto è durato?
roberto alajmo | 04/05/2008 ore 18:43:40
ah, e rivendico che sacconi è notevole. un vero liberal socialista. speriamo sia ministro. incrocio davvero le dita.
valeria manieri | 04/05/2008 ore 18:26:52 | @
mi sono persa qualche passaggio...comunque vi aggiorno su qualche pensierino fatto in questi giorni a chianciano, dove ho potuto testare qualche idea già espressa in questo forum.
in questo week end di assemblea dei mille a chianciano ho conosciuto una donna davvero in gamba, di un sindacato che batte una pista alla triplice cgl cisl uil così ammuffita: renata polverini ugl. lei sì che è una da tenere d'occhio.
ho sentito alcuni esponenti della sinistra arcobaleno, verdi e socialisti.
oh, spirito autocritico zero!...una cosa da non credere... però ora che strano...fanno tutti i grandi estimatori radicali...chissà perché:-)
piattaforma.ilcannocchiale.it
valeria manieri | 04/05/2008 ore 18:26:06 | @
Scusa, Uma, mi manca un elemento cruciale per valutare i tuoi interventi che considero molto stimolanti, specialmente in questo contesto: la politica che da una risposta ai bisogni è quella di chi distribuisce sacchetti della spesa a ridosso delle elezioni?
roberto alajmo | 04/05/2008 ore 18:23:34
Ogni tanto mi viene da pensare: "bellissimo, questo intervento". Ogni tanto, magari in modalità random, mi viene da metterlo nero su bianco.
Bellissimo, questo intervento di Giuseppe.
roberto alajmo | 04/05/2008 ore 18:18:46
Giuseppe, i tuoi racconti hanno spesso qualcosa di "osceno", come, a volte, soltanto le cose come stanno, hanno la prerogativa di esserlo.
Alessandra | 04/05/2008 ore 09:36:38 | @
A che serve Giuseppe continuare a insegnare, a lavorare, a dare tutto quanto possiamo per poi sentire (Matrix, Stella & C) statistiche che ti mettono davanti"asinerie" che neanche nel quarto mondo! Ma è veramente così basso il livello d'istruzione dei nostri ragazzi? Siamo veramente irrecuperabili allora? l'irredimibilità letteraria di Lampedusa e Sciascia è veramente tangibile?
Daniela, tu che dici? E' veramente così basso il livello d'istruzione nelle scuole medie?
fara | 03/05/2008 ore 23:05:52
C' un tempo per il pensiero e c'é un tempo per i bisogni. Questo é tempo di bisogni, di essenziale pragmatismo. Il pensiero é un lusso, che si esercita avendo tempo.
Uma | 03/05/2008 ore 22:30:23 | @
daniela, credo che in tutto questo parlare di filosofia, chenon fa parte della base della sx, ma solo di certi snobismi politici e pseudo-culturali di certa gente, che ha la possibilità di pensare, perché disobbligata dall'ansia del fare, la chiave della sostanziale sconfitta della sx in Italia.
I bisogni sono reali e concreti, non più ideologici. E chi fa ideologia sui problemi reali viene percepito come un inutile idiota. Per questo, i quartieri popolari, e non solo, hanno votato a dx, e la media-grande borghesia a sx.
Riflettete gente, e meditate.
Uma | 03/05/2008 ore 22:26:38 | @
"La condizione estremamente povera è d'un ostacolo indicibile alla formazione sociale della mente e de' sentimenti; toglie il coraggio alle radici, impicciolisce lo spirito, e lo rende pressocchè insensibile al dolce senso del dovere di uomo, di padre, di cittadino". Giovanni Agostino De Cosmi, in Ragionamento su la pubblica educazione in Sicilia, 1786.
Avete letto che alla cerimonia di insediamento del governatore Lombardo erano presenti i bambini immigrati del Centro salesiano Santa Chiara di Palermo?
Avete letto la lettera di Baldassare Meli ("Padre Meli", il salesiano già responsabile del Centro e poi allontanato per "volontà de' superiori" dopo che aveva denunziato i tanti pedofili di Ballarò (e avete letto dell'ennesima perversione e relativi arresti della settimana scorsa?
Su un muro in Via Generale Cadorna, sempre a Ballarò, qualcuno ha scritto un nome e sotto "il maniaco dei bambini") che protesta per l'uso di parata dei bambini, dicendo che da bravo ex studente dei salesiani Lombardo avrebbe potuto andare lui a Santa Chiara e non il contrario?
Avete letto la recensione (Repubblica, 9 aprile) del libro dedicato a Rocco Rindone, altro salesiano che del Centro Santa Chiara fu fondatore (e che era il mio insegnante di religione al liceo) che "girava per le strade con il megafono per amplificare la sua voce nel chiamare gli abitanti del quartiere a mobilitarsi per andare a protestare davanti al Palazzo delle Aquile, ora per la mancanza di acqua, ora per la penura di case". Io aggiungo il ricordo di quando portò un po' di gente a dormire in Cattedrale, facendo inorridire parroco e vescovo, dicendo che siccome i suoi parrocchiani non avevano "case da signori" li portava a dormire "nella Casa del Signore".
Perchè scrivo queste righe: perchè un po' di post or sono Daniela mi ha chiesto "che fare?". Non lo so, credo che gli episodi che riguardano Ballarò e Santa Chiara, a trent'anni di distanza, siano emblematici di come sia impossibile dare "una" risposta. Possiamo "continuare", a insegnare come fa Daniela, a lavorare il più onestamente possibile come facciamo in tanti, a scrivere e disegnare, come Gianni e Roberto, a educare i figli come meglio possiamo
Giuseppe, buon fine settimana | 03/05/2008 ore 20:02:58
Scrive RA citando qualcuno che non ricorda "Non c'e` soluzione perche' non c'e' problema, e non c'e` problema perche` non c'e` soluzione".
E' proprio così , i problemi ci sono solo se li ti poni, come quello del "famoso contadino" che perdeva un chilo di fagioli al km andando al mercato. Bastava tappare i buchi e il problema non si poneva!
Adesso i buchi si tapperanno subito e i problemi resteranno dentro il carro. Nessuno li vede. Anche io faccio un fine settimana. Ci sentiamo dopo.
fara | 03/05/2008 ore 19:30:35
Daniela, leggere il tuo post mi ricorda (e io a voi) come alcuni (e non pochi) dei miei amici siano prima emigrati (Francia, Germania) e poco dopo abbiano fatto (finalmente) un figlio, che non crescerà in Italia. Alla Domanda: "Ma dove lo farete crescere il bambino?". La Risposta: "A tornare in Italia, con un figlio, non ci pensiamo neanche".
Alessandra | 02/05/2008 ore 10:07:12 | @
Senza contare il fattore stampa, appunto...
roberto alajmo | 02/05/2008 ore 08:31:19
Non ci vuole molto ad essere un buon sindaco RA: basta che i media, e si può fare, non parlino più di scippi, non parlino più di violenze, basta togliere una tassa secca e spalmarla sulle addizionali dei dipendenti pubblici.Così senza dirlo a nessuno. Il POPOLO, si rassicura. E tutto andrà bene. O meglio tutto sembrerà più roseo. Basta non far vedere il nero. E' così facile!
fara | 01/05/2008 ore 20:56:30
vai su equiparare.it
noi abbiamo a dare qualche risposta per un nuovo welfare, assistenza e servizi...
sarebbe già molto...
bacio
valeria manieri | 01/05/2008 ore 12:39:33 | @
Sono d'accordissimo su quel che dici sulla famiglia, Valeria, e molti qui la pensano come te, a partire dal padrone della baracca. Nella pratica quotidiana a scuola mi accorgo che anche i piccoli disastri - il bimbo che va male a scuola, che ha difficoltà a socializzare - sono spesso, quasi sempre nati in famiglia. Ma a volte, di questi disastri, la famiglia non è direttamente, completamente responsabile
Esempio concreto: nella mia classe c'è un ragazzino che - diciamo noi professori - "non è scolarizzato": non sa neanche cosa serva per venire a scuola, sembra catapultato da Marte. Bene, i suoi genitori sono persone molto giovani, semplici, grandi lavoratori e il bambino è un po' abbandonato a se stesso. Insomma, i suoi genitori non hanno gli strumenti emotivi e culturali per aiutarlo. E non hanno nessuno che li aiuti ad aiutarlo.
La mia scuola organizza corsi di recupero, attività di tutti i generi per i ragazzi, non mi si venga a dire che non si impegna. Ma il senso di inadeguatezza è terribile: non basta, ad aiutare una famiglia che è sinceramente preoccupata per il figlio, ma che non sa che pesci prendere.
Qualche tempo fa Giuseppe diceva che ha dovuto mandare i figli alla scuola privata per l'inadeguatezza dei servizi. Ecco, io credo che in questo paese si sia investito solo sulla famiglia, per cui chi non ha nonni lucidi e disponibili non può che, a seconda delle possibilità economiche, arrendersi a pagare o a trascurare i figli.
Ma il problema è - Giuseppe e Valeria, e tutti - che fare?
Daniela | 01/05/2008 ore 11:56:35
infatti parlare di marxismo non serve a nulla. parlare della praticità radicale forse servirebbe al paese e anche a questi problemi che si vivono ogni giorno.
stiamo qui a parlare di bene e di male e di ideologie... è davvero utile?
le persone si sono stufate...preferiscono risposte e non filosofia.
mi hai fatto venire in mente una cosa giuseppe...
ricordo a proposito di pedofilia che qualche anno fa proprio il partito radicale promosse un convegno sulla pedofilia e le violenze mettendo a nudo una verità scomoda che spesso nel nostro cattolico e familistico paese si tace: la maggior parte delle violenze sessuali avviene in famiglia e affini e nel mondo ecclesiastico. l'immigrato o il signore con l'impermeabile nel parco sono in basso alle classifiche. non c'è stato nessuno che abbia proseguito su questa linea a destra e a sinistra o che si sia esposto sul tema a parte noi.
alla fine "la famiglia" come fortino di cosiddetta sicurezza sociale fa comodo a tutti.chissà per quale motivo.
come vedi la politica può essere anche molto pratica, specie quando si basa su dati, ricerche ed esperienza sul campo.
ma forse la differenza tra noi e gli altri è che a noi ci avete visto spesso a qualche banchetto per strada, gli altri li vedete nei saloni di porta a porta...
valeria manieri | 01/05/2008 ore 10:43:44 | @
undefined
undefined | 01/05/2008 ore 07:10:35 | @
Giuseppe, ci hai zittiti tutti.
O forse è l'ora tarda?
No, non lo è.
A. | 01/05/2008 ore 00:33:16
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