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anche tu però, Lorenzo! I ragazzi stavano giocando (lo dice la stessa Dora) sereni e tu che fai? li disturbi..... che cattivo che sei!! Ma non lo capisci che stavano socializzando?!? Funziona così: i figli giocano alla play e i genitori che devono fare? Mica possono andare a letto con la brutta sensazone di non aver infuso un insegnamento ai loro figli, di non aver tentato un'azione etica, allora giocano con il pc, o l'i.phone, o il blackberry... ma sempre gioco è! Si chiama "diario in rete" E che, non lo sai che Sciascia giocava pure?? Vabbé ha scritto cose come "Le favole della dittatura", "Il giorno della civetta", "Il consiglio d'Egitto", "La scomparsa di Ettore Majorana", "I pugnalatori", ma che c'entra? Loro a Sciascia si ispirano! A Marx, a Engels.... Ora che devono fare? devono chiudere la porta a chiave?... e poi, dico? Non l'avevi visto che già avevano cambiato gioco??? Che quella storia del Bartlecomesichiama era già acqua passata?! Siamo passati a un altro argomento, OH!

PS: Caro Lorenzo, mi sa che i contenuti del tuo intervento sono stati piuttosto fraintesi, almeno, a giudicare dalle repliche...

PS2: OH! Tu non ci crederai, ma mi è uscita la parola RASOIO. Sarà bilama???

ZETA la formica | 31/03/2010 ore 23:52:52 | @

 

ottimo fara.
Aggiungerei anche che l'intellettuale ha il dovere di fornire spunti di riflessione sul da farsi, indicare una via...marx ed engel erano intellettuali, hanno scritto mica sono stati "eroi"!

marco | 31/03/2010 ore 23:33:26

 

Ma di cosa state scrivendo o parlando?
Dovrei sentirmi in colpa perché gli aquilani, inculati di brutto da Bertolaso, Berlusconi e amici loro, alle urne li hanno premiati invece che punirli?
Lo avevo scritto tempo fa: le vecchine e i vecchini che hanno ricevuto la dentiera sono soddisfatti!
Cosa volete che importi se la Collegiata è pericolante, se la città è crollata e non viene ricostruita,se l'Università non esiste più e alcuni studenti sono morti per speculazione edilizia.
La cosa più importante è che la propria dentiera sia stata ricostruita, e questo basta per un baciamano al "benefattore".

In che cosa hanno mancato "gli intellettuali" e la "sinistra"? nel non essersi adeguati al minimo?
nell'aver detto la verità?

Certamente manchiamo di persone "carismatiche". Pare, come diceva anche la buon'anima di Mussolini, che siano le uniche capaci di farsi capire dagli ovini. Ma purtroppo, e questa si che è una carenza forte, a sinistra sopravvalutiamo sempre la "qualità" del gregge.

Gli intellettuali non servono se non vengono ammazzati o se non sono sotto scorta, dice qualcuno?

Probabilmente sono proprio costoro quelli che non servono!
Sono intellettuali che combattono contro una "mafia" armata e hanno tutto il mio appoggio e rispetto ma, se proprio volete saperlo, non è questa la mafia che mi fa paura. Quella che temo è la mafia che siede al parlamento e occupa i posti di potere e che non spara a lupara ma spara decreti legge.

L'intellettuale ha il dovere di farsi leggere e sentire non quello di farsi ammazzare.
Farsi ammazzare serve solo a fornire un alibi a tutti coloro che hanno paura, per continuare, con ottima scusa, a "calare la testa".

fara | 31/03/2010 ore 23:18:06

 

Vi sarà capitato ,da piccoli, di avere un amichetto 'sconzajocu',no?.Ce ne sono di vari tipi.Alcuni utili altri meno.Ci sono quelli che 'sconzano' perchè non li avete invitati o quelli,pur invitati, che vi smontano le regole per imporvene altre; quelli che con rabbia o con indifferenza vi buttavano giù il castello di Lego (quando avevate appena messo la bandierina !)e quelli che decidevano che il tuo cagnolino di pezza Fido si doveva chiamare Ursus (ma perchè?)...Degli sconzajocu però non se ne può fare a meno: grazie a loro a volte cambiavi in meglio il gioco ,a volte cambiavi amici, a volte imparavi a chiudere la porta a chiave...in ogni caso imparavi qualcosa! Alcuni poi lo facevano con tale metodo da trovare ,poi nel tempo, delle motivazioni intellettuali di ferro alla loro 'sconzojochità'. Come quelli che si incontravano in tempi di rivolte universitarie: appena si cercava di convogliare le forze o le idee verso qualcosa di più o meno costruttivo (magari sbagliato ma almeno ci si provava) arrivava l'intervento "ghigliottina" da qualche S.J. con gli occhialini, appollaiato in un angolo...e non se ne faceva più niente! Molti di loro oggi- vero!- sono impiegati alla Regione.Altri sono al WWF e vogliono che si tolgano le pale eoliche, altri ancora navigano nelle sinistra in cerca di un nuovo bersaglio.... Certo per carità, non tutti i giochi erano creativi, a volte si cadeva nella peggior retorica (il buono e puro sempre bello- e anche un pò naif!- e il cattivo brutto-bruttissimo), ma lo scopo primario(allora) era socializzare e quei giochi lo erano molto più della play di tanti figli di oggi. A volte mi sembra che a furia di 'distinguo' si perda il senso delle cose.Ok a non 'cantarcela e suonarcela'da soli ma spero che RA continui a rimuginare.Buona Pasqua a tutti.

DORA | 31/03/2010 ore 21:58:14 | @

 

Non è una bella Italia, questa. Non è il paese in cui vorremmo vivere e in cui presto sarà ancora più difficile vivere. I disoccupati aumentano, i disagi altrettanto e l'apparente felicità che alcuni provano di fronte alla TV e al suo padrone sfianca sempre di più il "paese stanco". Forse dalla totale stanchezza verrà fuori il desiderio di rimboccarsi le maniche seriamente e agire contro tanta superficialità politica, civile, sociale e culturale? Me lo chiedo ogni giorno.

mirella | 31/03/2010 ore 20:26:58

 

Perdonami Roberto, ma io "me la sono sentita". Solo che, preso atto dei miei limiti, vorrei tanto che qualcuno mi suggerisse cosa fare. Sarei la persona più felice del mondo se mi venisse un'idea di sciopero al contrario o di disobbedienza civile geniale...ma non sono così intelligente come speravo. Però sto studiando. E nel frattempo mi sento un pò inutile e patetica. E se qualcuno me lo fa notare non posso che rispondere: touché.
Ciò non toglie che se sapessi cosa e come scrivere, lo farei e forse mi sentirei un pò meno inutile.
Roberto, tu continua così che a me va bene.

Paola | 31/03/2010 ore 19:57:45

 

Dal blog stefanocatone.wordpress.com

e con questa dichiarazione del neo eletto presidente di regione Roberto Cota come la mettiamo:

«La Bresso ha isolato il Piemonte, ma noi sapremo sfruttare tutte le occasioni per non essere né subalterni né isolati, a incominciare da Tav e centrali nucleari»: il giorno dopo la vittoria al fotofinish in Piemonte, di misura, ma storica per la Lega, Roberto Cota è a Roma a fare il capogruppo del Carroccio.

Gianluca | 31/03/2010 ore 19:34:57

 

Lorenzo dice: un intellettuale o va in trincea e scrive come Saviano e Politkovskaia rischiando la vita o, per favore, stia zitto. Con tono ironico, un po' canzonatorio, critica severamente, direi quasi censura, quella scrittura che contro una politica avvilente e non degna di un paese civile adopera le armi proprie della letteratura. Con ciò, a mio avviso, cancella quell'enorme spazio che esiste, per chi usa la penna, tra il silenzio e la trincea. Leonardo Sciascia è forse andato in trincea? Eppure molto della sua opera è frutto del suo impegno civile, sapendo perfettamente che le cose non sarebbero cambiate. Schiere di scrittori hanno percorso e usato questo stesso spazio.


Antonio Carollo | 31/03/2010 ore 19:21:52

 

Lorenzo mi sembra piuttosto ottimista sull'effettivo ruolo dell'intellettuale nella società di oggi.
Vade retro, intellettuale, oppone la politica.

Antonio Carollo | 31/03/2010 ore 17:25:27

 

Tu quoque, Paola.

roberto alajmo | 31/03/2010 ore 16:39:15

 

@ Lorenzo: touché! (a me intendo)

Paola | 31/03/2010 ore 10:33:36 | @

 

@Alecu: in effetti, adesso mi sento ancora più sollevato

roberto alajmo | 31/03/2010 ore 10:17:25

 

Solo per rassicurare tutti quelli con affezione da pessimismo cronico al fegato: abbiamo l'ISMET a Palermo. Dunque fatevi pure, serenamente, con ottimismo, il fegato con marcio.

Ale Cu | 31/03/2010 ore 09:31:28

 

La figlia di Veltroni da New York City scrive sul suo blog di essere delusa e si chiede perché nessuno pensa a dimettersi. Cara compagna Veltroni, figlia di Walter Veltroni, ma perché tu hai votato? a parte fare la corrispondente dalla tua sede cosmopolita?

Gianluca | 31/03/2010 ore 08:32:32

 

Due ragazzine, quindici-sedici anni.
1. Ieri pomeriggio è stato terribile, ci siamo prese a legnate per un'ora, e non riuscivo a batterla.
2. Nemmeno con i trucchi?
1. Ma quando mai, l'afferravo per i capelli, e lei mi dava calci in pancia, poi le davo ginocchiate e rispondeva con i pugni.
2. E poi?
1. Niente, è entrata mia madre e ho dovuto spegnere la play

Dallautobus | 31/03/2010 ore 08:00:41

 

Benvenuti Peppino, Mario, Franca, Marco.
Ma non siate troppo pessimisti. Bisogna coltivare l'ottimismo del cuore e concentrarsi su Vendola.
Oltretutto, il pessimismo ha già da tempo abbandonato la sua abituale sede, nel cervello, per andarsi tutto a concentrare nel fegato.

roberto alajmo | 31/03/2010 ore 05:14:16

 

Se il maggior partito dell'opposizione continua a dare la colpa al "grillismo" o al "bossismo", difficilmente riuscirà a catturare il dissenso e i demotivati del voto. La credibilità, divenuta ormai optional della politica attuale, passa anche dalla voglia di scollarsi da una sedia che non ha nessun potere ma che offre solo una sterile visibilità. Una figura nuova, trova già il primo sbarramento nella classe dirigente, padrona delle tessere e del consenso. Nessuno dei "vecchi" si mette da parte e ciò vale in Lombardia come pure in Sicilia. Nessuno propone un'idea alternativa, anche di rottura, perchè se non hai il lasciapassare interno, non vai da nessuna parte. Ed allora, la gente comune, stanca di questo torpore che passa dalla mancanza di proposizione all'incapacità cronica di parlare ai singoli oppure alle singole categorie, si materializza rinunciando a vedere lo spettacolo circense, perchè alla fine, il domatore, è sempre lo stesso...

Mario Midulla | 30/03/2010 ore 22:24:37 | @

 

chi hanno votato le famiglie dei precari,dei giudici,dei disoccupati,di coloro che non trovano assistenza sanitaria e sociale adeguata,di chi non può pagare il mutuo,di ch è stato licenziato......???????
o non hanno votato????
sono ammutolita!!!!

franca | 30/03/2010 ore 22:22:42

 

La cosa più sconfortante è la consapevolezza che, qualsiasi sia il risultato, i dirigenti del Pd continueranno a perseverare.
La bella vittoria di Vendola è importantissima ma non basta a consolarci dal senso di vuoto generale.
Quanto a me, scrivo da Messina, città immobile.

Marco Olivieri | 30/03/2010 ore 22:11:49 | @

 

Benvenuto, Lorenzo.

roberto alajmo | 30/03/2010 ore 21:05:33

 

Ero certo che il buon Alajmo non avrebbe resistito di fronte all'immagine dell'azione bilama!! È proprio nelle sue corde. E scommetto che il prossimo Penultim'ora sarà accompagnato dalla celebre icona del Gilet, col pelo ingrandito che passa per le due fatali resezioni! Obietterà: uno scrittore ricorre per definizione al linguaggio figurato... mica vero, e ad ogni modo l'importante è non sguazzarci troppo dentro, non farne un puro esercizio di stile, piuttosto autocompiaciuto, siamo sinceri. Ma comprendo che un blog (blob?) ha anche questa funzione, è come un gioco di specchi, regala e raccoglie spunti, coltiva e rassicura, rinvia la confortevole immagine che vorremmo profilare per i nostri figli. Ho seguito divertito il vostro recente forum di Bartlebiana evocazione, abbastanza naif. Suvvia, lasciamoli stare quei dodici uomini dall'integrità elevata, asciutta (persino la parola "eroi", suona retorica in casi così "composti" come il loro); evitiamo di giocare a stilare il nostro personale (e un po' deboluccio) elenco delle buone azoni quotidiane... risulta un po' cattolico, se non fosse che gli ambienti cattolici, di questi tempi...! I nostri figli, poi, ci apprezzeranno lo stesso, se ce lo saremo meritati e se questa è la preoccupazione prima. Ma non avverrà certo perché ci siamo trastullati a sfoggiare - verbalmente - bei propositi o virtuose (e virtuali) iniziative di diniego, addiritura un movimento del "no", anzi, del "preferirei di no", perché fa più letterario. A proposito, dove sono finite le annunciate indicazioni per un nuovo, forte schieramento morale del 'no'? Alajmo è rimasto sprofondato nei suoi rimuginamenti senza venirne a capo? Senza trovare una via praticabile??... forse non occorre essere eroi, io ad esempio non lo sono, pur avendo un pungente e tormentoso senso dell'etica; forse le risposte davvero coraggiose sono un po' distanti dai nostri comodi intrattenimenti intelletual-borghesi e poi, il fine settimana nelle note mete sciistiche, le vacanze da diporto, l'abbigliamento "giusto" e via di seguito. E, ironia della sorte, i nostri figli che ci ricorderanno e ci saranno grati soprattutto per questo! forse il giornalismo - e la letteratura - di trincea sono altra cosa (Saviano, Politkovskaia, tanto per citare un connazionale, vivo e una straniera, morta)... Escludiamo dunque il caso di assumere i panni di Nando Orfei, ma insomma, cosa vogliamo fare, concederci lo svago/illusione di un gioco di ruolo? tonificarci con blandi surrogati? Sarebbe preferibile di no.

Lorenzo | 30/03/2010 ore 20:50:55 | @

 

Comunque la situazione politica è molto mobile. Verso dove, non l'ho capito bene, ma mobile è. Mettiamola così. Vediamo cosa succede a giugno, tra tre mesi.

Gianluca | 30/03/2010 ore 20:23:57

 

Non credo, Carmen: valuto la soglia della consapevolezza sotto il venti per cento.

roberto alajmo | 30/03/2010 ore 16:29:23

 

dal popolo sovrano al pubblico sovrano (?)

peppino | 30/03/2010 ore 16:15:45

 

Ho letto il tuo articolo sull'Unità qualche giorno fa e pur condividendone in pieno l'assunto speravo che ci fosse qualche falla nascosta nelle tue argomentazioni. Non è stato così. Berlusconi ancora una volta è caduto in piedi ed in un momento che sembrava palese la sua debolezza. Questo grazie alla Lega è vero ma anche grazie al P.D. la cui linea d'azione continua a non essere credibile. Non è ritenuto partito in grado di governare e non lo è in effetti. Io spero solo che la lezione sia servita a far cambiare radicalmente rotta a quello che è il più forte partito di opposizione (malgrado tutto) altrimenti rischiamo di prolungare l'era Berlusconiana all'infinito o sino a quando cause naturali non ce lo tolgano di torno

carmen vitanza | 30/03/2010 ore 15:52:18 | @

 

Ne sarei felice, RA!

yorick contour | 30/03/2010 ore 14:46:42

 

Yorick: posso rubarti e sviluppare l'idea dell'azione bilama? Mi pare un'immagine perfetta.

roberto alajmo | 30/03/2010 ore 12:44:58

 

e la pagina per lo spoglio di lecco: [LINK] in entrambi i comuni sono direttamente interessati due esponenti del governo...facciamo uno e mezzo ;-))

marco | 30/03/2010 ore 11:41:29

 

segnalo per gli amanti del genere, o per i curiosi, lo spoglio di Venezia: [LINK]

marco | 30/03/2010 ore 11:40:37

 

L'affermazione leghista, secondo me, è un effetto collaterale della fase uno del bilama. Non tutte le macine del mulinobianco riescono col buchino.

yorick | 30/03/2010 ore 09:16:21

 

Rimango convinto che fino a quando ci sarà un tizio padrone di cinque televisioni (no, non conto i giornali e le radio) non ci saranno possibilità di vittoria. Quello di Mr B è un lavoro quotidiano sulla gente. Doppia azione, come il bilama: con l'intrattenimento ti distraggo e ti appago, quando sei distratto e appagato ti do lo spot. Vale sia per i prodotti che mangi che per quelli che voti. Questa operazione diuturna altera il gusto: se anche arrivasse un biscotto più buono delle macine del mulino bianco non ce ne accorgeremmo.
Multum in parvo: l'azione bilama è visibilissima all'interno di un tg (chiamiamolo così per comodità) di Studio Aperto.

yorick | 30/03/2010 ore 09:04:28

 

Lo dico per la precisione e anche con un pizzico di malinconico orgoglio: il Penultim'Ora di oggi era uscito sull'Unità già la settimana scorsa...

roberto alajmo | 30/03/2010 ore 02:26:53

 

mi rimangio tutto quanto scritto fino a qualche ora fa...vado a farele valige per saturno!

marco | 29/03/2010 ore 23:54:58

 

@fara: tienimi il posto vicino al finestrino, al più grande piace tanto guardare fuori dall'oblò... il piccolo un po' lo tengo in braccio io e un po' mia moglie, sai se ci sono sconti comitive/weekend/delusi/illusi/sognatori....

CAPEZZALE...ma chi le ha trovate 'ste parole?????

marco | 29/03/2010 ore 23:08:03

 

Mi sento tanto Cassandra!

fara | 29/03/2010 ore 22:56:44

 

ciao gianluca sto seguendo dai due link postati a fara qualche ora fa l'andamento di piemonte e lazio...spero ancora per il lazio e cerco una qualche consolazione per il piemonte...l'ho trovata: è una vittoria di pirro per il sig b. che gli creerà più casini che altro da parte della lega, non trovi?

marco | 29/03/2010 ore 22:52:22

 

Lasciamo perdere....

Gianluca | 29/03/2010 ore 22:15:03

 

Diciamo che si prende il Lazio e si perde il Piemonte. La Lega vincitrice delle consultazioni. Il dato dell'affluenza alle urne penalizza Pdl e Cs.

Gianluca | 29/03/2010 ore 19:59:58

 

campania e calabria....meglio perderle che trovarle ;-))) scherzo, amaramente scherzo.

marco | 29/03/2010 ore 18:41:49

 

anche il lazio potrebbe riservare una bella sorpresa: bonino 50,04 - polverini 49,42 ... anche qui, vedere per credere [LINK]

marco | 29/03/2010 ore 18:41:09

 

ciao fara...io non dispero:
PIEMONTE 49,25 - 45,85 per bresso ....guarda con i tuoi occhi [LINK]

marco | 29/03/2010 ore 18:39:34

 

Mi pare che i sogni si siano ancora una volta rivelati fallaci. Stiamo perdendo il Piemonte, la calabria, la Campania, forse il Lazio... e chissà quant'altro!
Il PREMIER vince, e vince nelle regioni che più gli interessano.

Quando parte l'airbus per Saturno?

fara | 29/03/2010 ore 18:08:01

 

E' chiaro, il sindaco non guida la macchina (usa l'auto blu),non frequenta il consiglio comunale, non frequenta la legge, non frequenta chi gli vuol parlare della legge.
Il sindaco, come J.D.Salinger, ha capito tutto.
"ZTL,ZITTOLEI!"

Antonio Carollo | 29/03/2010 ore 14:45:13

 

@Gianluca: condivido quanto dici...spero da militante e, a volto, me ne dolgo.
Mi pare di aver letto un ragionamento simile al tuo da qualche parte, forse un giornale on-line, e spero, appunto, che l'astensionismo sia tutto dalla nostra parte.
Cmq, i bocca al lupo a tutti noi...vado a pranzo speranzoso...a dopo.

marco | 29/03/2010 ore 14:32:21

 

mi piacerebbe che qualcuno commentasse questa frase del nostro amatissimo sindaco a un giornalista di repubblica: nessuno mi ha informato che serviva un piano traffico per attivare le Ztl. Come potevo saperlo?
NB.la legge che istituisce l'obbligo della redazione di un piano urbano del traffico per i comuni con più di 30000 abitanti è del 1995.

federico | 29/03/2010 ore 14:03:15

 

Ve ne intendete di orologeria? Qualcuno, alla notizia dell'iscrizione di Raffaele Lombardo nel registro degli indagati, avrà già tirato fuori questo antico e nobile mestiere.

Antonio Carollo | 29/03/2010 ore 13:41:13

 

Sono appena tornato a Firenze da un fine settimana nel mio buen retiro della Sicilia orientale e ogni volta torno su con una perla.

In bus da Siracusa a Catania, quasi arrivati al terminal ci troviamo di fronte alla stazione ferroviaria. Improvvisamente (come nei migliori romanzi) il bus inchioda e l'autista comincia a vanniare contro un tizio che attraversa la strada fuori dalle strisce e poi si butta di fronte alle altre auto e ai bus quasi a sfidarli a prenderlo sotto. Clacson, confusione, nervosismo... Una passeggera con me fa all'autista: "Non chiama al 113?". L'autista ha già il cellulare in mano e dice:" Pronto, Polizia? sono l'autista dell'xxxxxx, sono di fronte alla stazione e ho quasi preso sotto un tizio con la barba incolta che si mette davanti alle macchine, intervenite....Come? no, locale è". La signora:"Ma che è, non le volevano credere?", "No, mi hanno chiesto se era un immigrato", "Aha...".

Gianluca (anch'io dall'autobus) | 29/03/2010 ore 13:30:38

 

@Marco

c'é da fare poi un ragionamento. Ammettiamo che le cose vadano circa così: lasciamo perdere le regioni date per certe al cs e cd, ok? Incerte: Liguria e Puglia al Cs., Piemonte, Calabria e Campania e Lazio al Cd.. Questo risultato, tenendo conto della bassa affluenza sarebbe una sconfitta cocente del cs. Però secondo me non finirà così: una regione tra Piemonte e Lazio andrà al Cs., poi si vede.

Certo se poi con un colpo di fortuna si perde solo Calabria e Campania questa diventa la sconfitta politica del Cd, ma non voglio crederci.

Parlo da militante e me ne scuso.

Comunque in sintesi: se con questo astensionismo il Cs. al risultato delle urne non è riuscito ad approfittarne sono dolori dolori dolori.

Gianluca | 29/03/2010 ore 13:22:50

 

A: E tuo nipote, che fa?
B: Ha trovato lavoro in provincia di ..., in una impresa che lavora per le raffinerie...
A: meno male
B: si, c'era uno a cui la ... doveva dei favori e lo ha fatto assumere. Però ora forse va a lavorare in ... che devono fare un coso in mezzo al mare, che ha a che fare col gas [rigassificatore, in Alto Adriatico, nda] e sono sempre imprese della famiglia della tizia...
A: ma quella non è ministro di qualche cosa?
B: boh

[Tag: ecologia, rigassificatori, ministero dell'ambiente, conflitto d'interessi]



A proposito di "dire no", politici, voti, corruzione ecc

Dall'autobus | 29/03/2010 ore 13:17:51

 

-2...secondo me il dato è tratto!
Fara e Maramaus, inguaribili sognatori!
@Gianluca: secondo me quanto dici rafforza la mia idea...speriamo di non aver preso una solenne cantonata!

marco | 29/03/2010 ore 13:14:02

 

Le elezioni regionali non sono amministrative (riferibili a comuni e province) ma politiche, sia per la loro natura (le regioni emanano leggi importantissime) che per l'iperpoliticizzazione che Mr B ne fa ( proprio perchè sono politiche, il napoleoncino delle antenne lo sa).
Questo dato non depone bene per il centrosinistra: il guadagno di una sola regione dall'arcorese sarà sbandierato come una vittoria (in un certo senso avrebbe ragione).
La reale situazione politica sarà data dall'arretramento o meno del centrodestra (e conseguente avanzata del centrosinistra rispetto alle politiche del 2008.

Antonio Carollo | 29/03/2010 ore 12:33:24

 

In Toscana pessimo dato di affluenza quello di ieri, l'Emilia era messa meglio se vogliamo parlare di regioni rosse. Che succede? scompare la destra o so' problemi? credo che molte persone da queste parti sia di destra che di sinistra non siano andate a votare perché l'esito è ultra-scontato. Vediamo un po', sono un po' nervoso lo confesso.


"ma cos'é la destra cos'é la sinistra".

E noi siciliani stiamo a guardare, il cambiamento non dipende da noi, al massimo lo annusiamo prima e ci adeguiamo.

Caro Roberto, ho cominciato a leggere il tuo ultimo libro da qualche giorno.

Gianluca | 29/03/2010 ore 11:40:50

 

@Dora:
l'altra sera, a seguire Santoro sul web, ho avuto proprio quella impressione.
Radio Londra...

Finchè c'è una Radio Londra saprò che qualcuno ancora resiste.
;-)

Tanus | 29/03/2010 ore 11:31:37

 

!3 a zero: questa è una vittoria. Bah, facciano anche 12 a 1.

maramaus | 29/03/2010 ore 11:11:21

 

Mi accusate sempre di essere pessimista e una volta tanto che cerco di essere ottimista vi tirate indietro voi!

fara | 29/03/2010 ore 11:06:25

 

il risultato del 2005 maturò in un altro contesto politico, e sociale mi viene da dire sebbene siano passati solo 5 anni. In questo momento vittoria è sicuramente vincere il lazio ma anche il piemonte e la liguria.
Diversi giornali hanno conteggiato che, dati delle europee alla mano, il risultato sarebbe 9 a 4 per loro, io, quindi, mi regolo così: 9 a 4 per noi è vittoria (do per perse calabria e campania).
Già eliana, -4....

marco | 29/03/2010 ore 11:01:01

 

Vittoria sarebbe vincere nel lazio, ad esempio. E non sono certa che mantenere il governo delle altre regioni non potrebbe essere considerato un pareggio. Se il berlusconismo dilagante oggi troverà degli argini, vecchi, certo, ma sempre argini, allora considererò anche quella una piccola vittoria.
PS: sapere che non sono la sola a fare il conto alla rovescia, mi consola...

Eliana | 29/03/2010 ore 10:25:39

 

Ricordiamoci che queste sono elezioni amministrative e che è il centro-cosiddetto-sinistra a governare la maggior parte delle regioni in questione. Vittoria sarebbe acquisire il Veneto e la Lombardia, non mantenere quelle che già sono governate dal centro sinistra

fara | 29/03/2010 ore 10:00:51

 

inizia ad esserci un atmosfera da Radio Londra nei vostri messaggi....

DORA | 29/03/2010 ore 09:10:20 | @

 

visti dati sull'affluenza c'è da sperare in una vittoria, caro Roberto. Ho qualche esperienza di seggio elettorale e, di solito, i referendum, le votazioni meno frequentate, mancano della parte più anziana del corpo elettorale, quelli accompagnati per votare tizio o caio. Beh i numeri usciti ieri sera assomigliano ai numeri dei referendum. Io spero in qualcosa di più che un pareggio: -6 ore...

marco | 29/03/2010 ore 08:58:31

 

...e però riflettete: da molte elezioni a questa parte è tornato un sentimento dimenticato. La speranza di poter, quantomeno, pareggiare.
E' già qualcosa.

roberto alajmo | 29/03/2010 ore 07:26:45

 

Tempo di attesa. Il più carico, il più difficile da accettare.

yorick | 29/03/2010 ore 07:19:52

 

E'la testimonianza dello squallore in cui versa certa politica e certi soggetti della fantapolitica. E ancora la prova della difficoltà forte che attraversa e teme S.B. Che il voto di oggi possa confermare tanti "preferirei di no"

mirella | 29/03/2010 ore 00:45:52 | @

 

Eh, Roberto... Secondo me certi problemi attraversano ogni età e tempo... Purtroppo! Certo, sarebbe meglio se avessero la stessa durata dello yogurt ma purtroppo non è così... Non scadono mai!

Eliana | 29/03/2010 ore 00:01:15

 

Bentornata, Eliana.
Mi chiedo solo come facesse Rostand ai suoi tempi a conoscere così bene i problemi che avrei avuto nella mia vita.

roberto alajmo | 28/03/2010 ore 20:40:38

 

A proposito della campagna "preferirei di no" evolutasi in "NO, GRAZIE!",
c'è un bellissimo passo del Cyrano de Bergerac che mi pare perfetto...
E' un bel libro, il Cyrano... La capacità del protagonista di tenere la schiena dritta davanti al potere dell' ignoranza e dei lustrini che chiede suadentemente di genuflettersi alle sue lusinghe, è ammirabile...

CARBONELLO DI CASTELGELOSO -Se solo foste meno superbo...-
CYRANO - "Orsù che dovrei fare? cercarmi un protettore, eleggermi un signore, e dell'edera a guisa, che dell'olmo tutore accarezza il gran tronco e ne lecca la scorza, arrampicarmi, invece di salire per forza?
NO GRAZIE!!!
Dedicare come usa ogni ghiottone, dei versi ai finanzieri. Far l'arte del buffone pur di vedere alfine le labbra di un potente atteggiarsi ad un sorriso benigno e promettente?
NO GRAZIE!!!
Saziarsi di rospi? Digerire lo stomaco per forza dell'andare e venire? Consumar le ginocchia? Misurar le altrui scale? Far continui prodigi di abilità dorsale?
NO GRAZIE!!!
Accarezzar con mano abile e scaltra la capra ed intanto il cavolo annaffiare con l'altra' E aver sempre il turibolo sotto dell'altrui mento per la divina gioia del mutuo incensamento?
NO GRAZIE!!!
Progredir di girone in girone, diventar un grand'uomo tra cinquanta persone, e navigar con remi di madrigali, e avere per buon vento i sospiri di vecchie fattucchiere?
NO GRAZIE!!!
Pubblicare presso un buon editore, pagando, i propri versi!
NO, GRAZIE DELL'ONORE!!!
Brigar per farsi eleggere papa nei concistori che per entro le bettole tengono i ciurmatori? Sudar per farsi un nome su di un picciol sonetto anzi che scriverne altri? Scoprire ingegno eletto agl'incapaci, ai grulli; alle talpe dare ali, lasciarsi sbigottire dal romor dei giornali? E sempre sospirare, pregare a mani tese: pur che il mio nome appaia nel Mercurio Francese?
NO GRAZIE!!!
Calcolare, tremate tutta la vita, far più tosto una visita che una strofa tornita, scriver suppliche, farsi qua e là presentare?
GRAZIE , NO! GRAZIE, NO!
Ma cantare, sognar sereno e gaio, libero, indipendente, aver l'occhio sicuro e la voce possente, mettersi quando piaccia il feltro di traverso, per un sì, per un no, battersi o fare un verso! lavorar, senza cura di gloria e di fortuna, a qual sia più gradito viaggio, nella luna! Nulla che sia farina d'altri scrivere, e poi modestamente dirsi: ragazzo mio, tu puoi tenerti pago al frutto, pago al fiore, alla foglia, pur che nel tuo giardino, nel tuo, tu li raccolga! Poi, se venga il trionfo, per fortuna o per arte, non doverne darne a Cesare la più piccola parte, aver tutta la palma della meta compita, e, disdegnando d'essere l'edera parassita, pur non la quercia essendo, o il gran tiglio fronzuto salir anche non alto, ma salir senza aiuto!"

Lo so, sono stata "lunghissima", ma non scrivevo da un po', e dovevo recuperare il tempo perso!
(Parola magica FARETTA...! ;) )

Eliana | 28/03/2010 ore 18:17:10

 

Non ho visto la foto sull'Unità.. Io comunque non mi riferivo tanto a come ci apparirà fisicamente. Pensavo a che idea avremo di lui quando ormai non conterà più niente. Se lo condanneremo, se lo riabiliteremo.

Stefano | 28/03/2010 ore 16:02:03

 

The Picture of Dorian Gray

fara | 28/03/2010 ore 14:11:00

 

Anch'io ho visto bene la prima pagina de L'Unità, in cui c'era un Silvio senza trucchi. Sarebbe così senza il maquillage al quale fa ricorso. l'ho visto in un TG recente, pieno di fondotinta, ridicolo e in difficoltà. Credo che in fondo tema che la verità che lui nasconde coi suoi trucchi politici le sbatterà in faccia. Il suo essere in difficoltà ultimamente fa sorridere di meno il giullare e gli fa fare più gaffe.

mirella | 28/03/2010 ore 12:38:12 | @

 

Qualche giorno fa, Stefano, l'Unità ha messo in prima pagina una ricostruizione del volto del signor B. come sarebbe senza la manutenzione chirurgica cui è stato sottoposto negli anni. Era una ipotesi del tipo: come sarebbe oggi Emanuela Orlandi, per capirci.
E anche con la tara che si deve alle ricostruzioni di parte: faceva paura. A saper guardare attraverso le cose c'è da aver paura.
E per quanto

roberto alajmo | 28/03/2010 ore 12:09:19

 

Mi domando come ci apparirà Silvio B. quando, ormai novantenne (e esule in Libia?), sarà solo un ricordo del passato. Su chi si pulirà le mani, lui?

Stefano | 28/03/2010 ore 11:30:56

 

Grazie a te Mirella!

Paola | 27/03/2010 ore 18:48:58

 

Grazie Paola!

mirella | 27/03/2010 ore 16:34:16

 

Premesso che il pensiero non è mio, ma lo sottoscrivo e condivido pienamente. Ogni uomo è la sua speranza, è definito dall'oggetto del suo sperare. La speranza di un uomo è la direzione verso la quale si muove e che indirizza (o dovrebbe farlo) ogni sua azione ogni sua scelta e decisione. E' la sua meta ed il suo metro di di interpretazione e di giudizio. Ed anche il criterio con cui può essere giudicato dagli altri: si può sperare di diventare ricchi o potenti, o si può sperare in un mondo meno ingiusto. Ed anche se la speranza può essere destinata a rimanere tale è lei che può dirci chi siamo.

Paola | 27/03/2010 ore 15:37:28

 

Ho ascoltato le parole del Maestro Monicelli a rai per una notte su fb. Parole forti che condivido con disincanto. A proposito della speranza dice che in sostanza ci trae in inganno. Che tristezza!

mirella | 27/03/2010 ore 15:06:40 | @

 

Periodo nero per la Chiesa: vuoto di vocazioni, tamponamenti avventurosi con preti tratti dall'America Latina o dall'africa. Non tutte le ciambelle riescono col buco. Un parroco e un cappellano vengono a sapere di un cadavere nella soffitta della Chiesa e stanno zitti! Sconvolgente.
Poi il buco nero dei preti pedofili e i tentativi di coprire tutto per paura degli scandali, pensando di difendere la Chiesa con una cortina di silenzio. Mi sembra ci sia un problema di adeguamento ai tempi (i preti si sono accorti che esiste, tra l'altro, Internet?) La dottrina, i dogmi, le scritture non si toccano, se no che religione sarebbe?, ma il modo di porsi e di agire della Chiesa come comunità terrena nella società contemporanea non mi pare sia un fatto immutabile.
Lo dico con spirito costruttivo, anche se sono un cattivo cattolico.

Antonio Carollo | 27/03/2010 ore 11:36:12

 

La piccola sudditanza è una condizione che permette di sopravvivere a chi è "debole per forza". Consente di affacciarsi ad un piccolo spazio che altrimenti viene precluso. Spesso crea la sola speranza di un qualcosa che, probabilmente, verrà un domani. E quel qualcosa può essere il "pezzo di pane" come pure il posto di primario. Allora, lo sforzo di dire no, va visto dalla necessità e dalla gradualità del bisogno. E' difficile preferire il no, è più facile continuare a sperare, perchè la mancanza di regole offre sempre opportunità...e non tutti sanno resistere alle "tentazioni"...

Mario Midulla | 27/03/2010 ore 11:21:36 | @

 

Volevo scrivere rabbrividisco....

Gianluca | 27/03/2010 ore 10:44:09

 

A Potenza qualcuno si è sempre preso in giro della sofferenza e dell'intelligenza di qualcun'altro. Il parroco se n'era dimenticato: ma andiamo...
e ancora: non l'avrà occultato lui il cadavere, ma se scopri un cadavere e non denunci il fatto commetti un reato, a parte il comportamento amorale? Ma che ci volete fare, io per primo che non sono anticlericale rabbrivido e penso: Omnia munda mundis.... povero parroco inesperto della vita...

Gianluca | 27/03/2010 ore 10:43:23

 

wuow! grazie per le pacche,per i complimenti e per la curiosità (mirella chiedimi l'amicizia su fb e puoi vedere i miei lavori;giuseppe sì, ricordi bene). Tornando al punto è vero che dire i nostri no non basta se rimangono isolati ma l'idea buona di RA è proprio quella di farli diventare il "Movimento dei NO",quello si che sarebbe forte perchè partirebbe da una vera rivoluzione morale e non un raggruppamento di facciata.

dora argento | 27/03/2010 ore 09:15:23 | @

 

"è arrivato il momento di dimostrare qualcosa in positivo".. io sto studiando: ho cominciato con "Ribellarsi è giusto" - Teorie e pratiche della disobbedienza civile: un'antologia".
Da "l'uomo in rivolta di A. Camus: "Che cosa è un uomo in rivolta? Un uomo che dice di no. Ma se rifiuta, non rinuncia tuttavia: è anche un uomo che dice di sì. (...)Qual è il contenuto di questo "no"? Significa, per esempio, "le cose hanno durato troppo", "fin qui sì, al di là no" e anche "c'è un limete oltre il quale non andrai".(...) Rifiuto, ma al tempo stesso creazione di qualcosa che ancora non esiste, da inventare".

Paola | 27/03/2010 ore 09:12:54

 

A quanto sembra il prete che sapeva del cadavere in chiesa non aveva chiamato la polizia perché se lo era [LINK] scordato.

roberto alajmo | 27/03/2010 ore 06:41:06

 

RA, grazie sempre per non aver trasformato il tuo forum in un blog a tema obbligato.

fara | 26/03/2010 ore 22:08:40

 

@ RA: continua così! non ti fermare.

Paola | 26/03/2010 ore 20:21:48

 

Il bipolarismo ciclotimico segna anche le mie giornate, ultimamente. Però ho un segreto: Emilio Fede per me è come la merendina Fiesta. Quando sono giù di morale, guardo il tg4 e riparto di slancio.
Fara, spero che la zia del cliente sia la campionessa mondiale di attasso.

yorick | 26/03/2010 ore 19:41:11

 

Questa mattina in via Archirafi, ho incontrato dopo tanti anni il mio vecchio fruttivendolo, ambulante con licenza. Calorosi saluti, breve resoconto degli anni passati e triste conclusione del mio ex fruttivendolo : "Un si campa cchiù!" "Stu Berlusconi cu nnu misi?"
Il popolo, gli spiego, il popolo che l'ha votato in massa! Specie in Sicilia!
Interviene un cliente "Ma chi dici, signora!, iddu ci l'aumentau a pensione a me zia e me zia c'augurau cent'anni i saluti!"
Vi risparmio il resto della conversazione

fara | 26/03/2010 ore 19:21:12

 

Io, sarà che non sono di Palermo, anche se ci ho visut tanto ela amo parecchio questa bella città dove ho studiato e anche lavorato, sempre da precaria, non conosco Dora. Magari poi ricorderò di conoscerla. Tuttavia mi è venuta curiosità, perchè mi fido delle parole di Roberto, e vorrei sapere meglio del suo talento. Oggi tutto il giorno non ho potuto visitare il blog. Ma da ieri penso che una cosa alla quale tutti dovremmo imparare a rinunciare è la televisione. Comincio a rinunciarci. Si potrebbero leggere più libri, pensare meglio, stare di più in silenzio. Parto con la mia rinuncia! Magari molti di voi mi diranno che già ci rinunciano da tempo. Sarà un piacere sentirlo. Ora comincio a farlo e a dirlo agli altri. Peccato che quest'anno la Maria Stella Gelmini mi ha lasciata semza supplenza! Farei una campagna a scuola, non facile, sicuramente. Che mi dite?

mirella | 26/03/2010 ore 18:52:12 | @

 

Una pacca sulla spalla a Dora, abbastanza retrodatata: mostra, allo Spasimo, sugli orologi da torre nel centro storico di Palermo, io ero l'autore delle fotografie, lei dell'allestimento, ricordo bene?

Giuseppe | 26/03/2010 ore 18:37:09

 

Certo!!!!!! Che ne ho sentito parlare di Dora! E prima ancora che diventasse una cara amica.

Ale Cu | 26/03/2010 ore 14:28:06

 

Intanto, se posso chiedervi uno sforzo: quelli di voi che bazzicano facebook potrebbero linkare queste pagine al loro profilo? Vorrei che attorno alla bozza di idea si sviluppasse una discussione estesa anche ad altri, oltre che a noi happy (?) few.

roberto alajmo | 26/03/2010 ore 13:40:15

 

Sto rimuginando. E appena la mia battaglia personale sarà finita, prometto di passare alla collettivizzazione della lotta (!).
Intanto, una pacca sulla spalla a Dora: la conosco personalmente come uno dei migliori talenti di questa città, nel suo campo. E ne avete mai sentito parlare?

roberto alajmo | 26/03/2010 ore 13:17:48

 

Che forza questo Santoro! Da semplice giornalista ieri sera ha dato al potere ed ha fatto agli italiani una splendida lezione di libertà.
Mi ha colpito Monicelli: "La speranza è una truffa".
Pd desaparecido. Ha detto bene Pansa, non si fa campagna elettorale solo ribattendo le frasi del napoleoncino arcorese.
Se vince la battaglia di Puglia, la palla a Vendola!

Antonio Carollo | 26/03/2010 ore 11:59:55

 

Scusa, Giuseppe, credevo volessi astenerti. Ed il mio discorso era diretto a tanti a cui ho sentito dire "non voto per protesta"

antonia | 26/03/2010 ore 11:59:40

 

e sono iscritto alla CGIL, seguo varie forme associative, mi occupo di tutela ambientale con incontri con gli studenti, scrivo dossier sugli scempi urbanistici, ecc

sempre io, avevo cliccato per sbaglio | 26/03/2010 ore 11:53:39

 

Antonia, guarda che io voto sempre, ormai da 32 anni. E sinora, pensando ai nomi che ho scritto sulle schede, credo di aver sbagliato (o di essermi illuso) soltanto due o tre volte

Giuseppe | 26/03/2010 ore 11:45:09

 

Un abbraccio a Daniela.
Tornando al discorso di Giuseppe e di tante altre persone. Noi, giustamente, ci lamentiamo dello scarso livello dei partiti politici attuali, dell'inconsistenza del PD, ecc. Ma, concretamente, quanti di noi fanno parte di associazioni o gruppi di discussione, quanti di noi hanno inviato mail o lettere di protesta al PD, quanti di noi hanno partecipato e/o partecipano attivamente perchè qualcosa cambi e questo non solo con il proprio esempio quaotidiano nella vita e sul lavoro?
Mi torna in mente una canzone di Gaber
[LINK]

Quindi, usiamo i nostri diritti e partecipiamo

antonia | 26/03/2010 ore 11:43:00

 

Il mio modo di dire "preferirei di no" è, già da molto tempo, buttare sangue gratis a scuola per gli alunni, inimicandomi in genere la dirigenza, visto la mia atavica incapacità di dire sissignore. Anche io - come Bartleby - sono gentile, ho persino molto rispetto per l'autorità e non mi sono mai rivolta ad un superiore (anche se, tecnicamente, come insegnante io non è che abbia proprio un superiore) in maniera irrispettosa. Ciononostante, non ho mai messo sotto i piedi quello in cui credo.
Detto questo, pare comunque di predicare nel deserto. Tutti si lamentano, ma al momento di scioperare, io sono una delle poche "perché sai, ti levano 70-100 euro dalla busta paga...". Fanno educazione alla legalità e poi non è nemmeno troppo nascosta una tendenza a spartire tutto con criteri che se non sono mafiosi, gli assomigliano molto.
Il mio ultimo "preferirei di no" si è concretizzato nel non chiedere trasferimento da questa realtà difficilissima in cui lavoro: nonostante siano più le cose che non mi piacciano di quelle che mi piacciono e pur giustificandomi con il sicilianissimo "megghiu 'u tintu canusciutu ca 'u bonu a canusciri", la verità sta nel rapporto che ho con il mio specchio. Se rimango, e provo a cambiare qualcosa, mi sento meglio. Dormo più tranquilla e mi sveglio più stanca. Chissà che poi non ci scappi la rivoluzione di cui parlava ieri monicelli a raiperunanotte...

Daniela | 26/03/2010 ore 11:32:39

 

Caro Giuseppe, mi ricordo che feci questo ragionamento già anni fa, per le politiche. Se il "no grazie" al momento del voto fosse distinguibile dal "che c..... me ne frega" allora sarei d'accordo con te. Sarei d'accordo anche se ci fosse una legge per cui quando si raggiunge il 30% delle astensioni il voto non è valido. Purtroppo però non è così. E quelli che avranno pacchi di pasta o ricariche telefoniche o soldi o promesse di posti per il loro voto andranno ai seggi. E poi si dirà che chi ha vinto ha avuto un plebiscito, che rappresenta la maggioranza degli italiani, ecc ecc. Vogliamo davvero questo? O vogliamo cominciare a chiedere il companatico e poi magare far sì che sia biologico, o vogliamo innanzitutto avere un muro pulito e poi discutere con gli altri di che colore lo vorremmo.
Purtroppo "chista è 'a zita", il PD continua a non dire niente, ecc ecc. ma vogliamo davvero che la situazione peggiori? Vogliamo davvero rileggere lunedì certi titoli sui giornali? Vogliamo contribuire anche noi a montare il personaggio?
Ci sono delle chine pericolose che ad un certo punto non ti consentono più di tornare indietro. Pensiamoci seriamente.
In fondo, rinunciare ad un diritto per me è sempre sbagliato

antonia | 26/03/2010 ore 11:05:14

 

A proposito di dire "no grazie", non si potrebbe cominciare dal dirlo a chi scrive quanto di seguito?

[LINK]

Don Diego | 26/03/2010 ore 10:45:27

 

Antonia, piccolo dubbio: il mio "no grazie" al momento del voto significa che, come De Andrè, voto sempre "in direzione ostinata e contraria"

Giuseppe | 26/03/2010 ore 10:42:01

 

Ieri sera, dopo aver seguito la trasmissione di Santoro, mi è venuta in mente una domanda. E' giusto parlare di calorie quando si ha solo pane da mangiare e ti vogliono togliere solo quello? E' giusto pensare e discutere della nouance di colore da dare alla parete quando la parete è ancora piena di muffa?
Secondo me, voi che potete farlo, dovreste andare a votare.

antonia | 26/03/2010 ore 10:31:39

 

come ha detto qualcuno anche per me è stato sempre automatico, nel mondo del mio lavoro, dire tanti piccoli no: dal Politico a cui avevo portato uno splendido progetto che però voleva darmi la possibilità di vedere le stelle dal balcone della sua camera da letto al Direttore di un Teatro che voleva un obbedienza acritica in cambio di posti di rilevanza...e tanto, tanto altro ancora.Ho sempre pagato di persona senza clamore e ,putroppo x lui, sto insegnando lo stesso a mio figlio. Il fatto è che non saprei fare diversamente, temo che così "fessi" ci si nasca non ci si diventi. Però amo sperare per cui se riusciamo a trovare una formula per "dilagare" questa forma mentis...forza Robi, l'intellettuale sei tu

dora argento | 26/03/2010 ore 10:26:51 | @

 

Anch'io, Giuseppe, dormo tranquilla da tanti anni ma è il risveglio che è ogni giorno più amaro

fara | 26/03/2010 ore 10:13:06

 

Dico "no, grazie" da tanti anni. Lo dico sul lavoro, con le relative conseguenze. L'ho detto e continuo a dirlo quando ho in mano la matita e la scheda elettorale. L'ho detto (ormai in passato, per fortuna) sui sentimenti, anche qui non senza conseguenze complicate.
Vado a dormire tranquillo, come ha già scritto qualcuno. Ma non è bastato.

Giuseppe | 26/03/2010 ore 09:14:54

 

E poi cosa? Cosa abbiamo di così irrinunciabile da perdere? Provate a fare un elenco e alla fine vi renderete conto che stavano per portarvi via anche quelle.

roberto alajmo | 26/03/2010 ore 06:01:41

 

Grande Roberto coi tuoi Dolci! Che dire? Prima di andare a dormire è proprio una bella proposta di riflessione. Cominciare a pensare di rinunciare a qualcosa di troppo potrebbe aiutarci a imparare a dire di no.

mirella | 26/03/2010 ore 00:44:32 | @

 

E' vero, saggio e non-violento! Il ferreo condizionale: preferirei di no.

mirella | 25/03/2010 ore 22:45:49 | @

 

Ma io non sottovaluto nemmeno la gentilezza non-violenta di quel ferreo condizionale: preferirei

roberto alajmo | 25/03/2010 ore 22:20:19

 

Non vedo l'ora di leggerlo questo libro. E continuare sempre fiera e forte a dire di no!

mirella | 25/03/2010 ore 22:09:56 | @

 

Sarebbe proprio ora che la chiesa si mettesse in discussione seria sulle tante contraddizioni al suo interno. Sarebbe ora che aprisse le sue porte e andasse davvero dentro la società senza ipocrisia e rompendo con gli ipocriti che stanno al suo interno!

mirella | 25/03/2010 ore 19:27:24 | @

 

Certo che questi preti devono avere sul serio dei problemi a relazionarsi col corpo dei minorenni... [LINK]

roberto alajmo | 25/03/2010 ore 18:16:49

 

Bel ricordo, mirella. Fra un paio di giorni parto per la Francia: sono curiosa di vedere che aria tira dopo la bastonata a Sarkò.
Io ne ho detti tanti di no, tout court, senza "preferirei". Ho perso un paio di volte il lavoro per questo ma andare a dormire con la coscienza libera e pulita non ha prezzo

antonia | 25/03/2010 ore 17:58:59

 

Grazie Roberto per il benvenuto. Sono felice di poter partecipare alle discussioni e riflettere insieme a voi su temi che mi stanno a cuore e per i quali combatto nel mio piccolo quotidiano della mia vita in provincia. Proprio oggi ricorre l'anniversario, quarant'anni(la mia età da compiere) dalla nascita della Radio libera Partinico ad opera di Danilo Dolci. Amico, suo figlio, mi ha mandato dei comunicati per tenere viva la memoria su quell'evento straordinario. Una radio che rompeva il silenzio e denunciava la mafia che aveva messo le mani sulla ricostruzione del dopo terremoto del Belìce. Da quella radio Danilo Dolci diede voce ai poveri cristi. Fu una rivoluzione culturale e politica!

mirella | 25/03/2010 ore 12:14:33 | @

 

Il mio sì all'idea di RA è, diciamo così, automatico.
Non è bello parlare di sè, però qualche volta bisogna vincersi e dirle certe cose. Per i miei tanti no ho pagato nella vita prezzi molto alti in termini di difficoltà nel lavoro, di inimicizie, di irritazioni, di isolamento, di disagio psicologico. Eravamo negli anni Ottanta e nei primi dei Novanta, vi lascio immaginare il dilagare di un certo modo di fare politica che non distingueva il lecito dall'illecito, la giusta ambizione dall'arrembaggio. Ero costretto a lavorare a fianco di politici che nulla più avevano di politico. I miei no stupivano e urtavano tanta gente. Ero continuamente nel mirino: guai a fare un errore, un passo falso. Però, bisogna dirlo, avevo la stima, la considerazione e il plauso di tante persone oneste che mi davano forza e che mi hanno aiutato a farcela.
Il mio caso è poca cosa, lo so, ma è stata una prova tremenda, che per fortuna sono riuscito a vincere.
La mia ricompensa: l'aver lasciato l'impiego con lo stesso animo e gli stessi principi del mio primo giorno di lavoro.
Scusate quel po' di retorica che ci frega sempre.

Antonio Carollo | 25/03/2010 ore 11:17:14

 

Questa campagna piace molto anche a me. Ho gradito la promozione sul campo di Bartleby: se sa dire no è scrittore, non più scrivano.
RA, mi piace molto anche L'Arte di Annacarsi. Lo sto leggendo saltando i capitoli: rileggo tappe e intermezzi, ricomincio daccapo, salto alle ultime pagine. So che non lo finirò mai.

yorick | 25/03/2010 ore 10:25:24

 

Bella, l'idea di una campagna "preferirei di no". Credo, come Fara, che ognuno di noi, nel suo piccolo, abbia già scelto di condurne una. Io, perlomeno, credo di starlo facendo. Ma, appunto, come dici tu, sarebbe necessario che tutte queste microcampagne non passassero sotto silenzio. Il punto è: come? Qui, non saprei. Prova tu, roberto, a darci qualche spunto. Magari insieme riusciamo ad arrivare più in là che da soli.
Lo dobbbiamo ai nostri figli, certo. Ma anche a noi stessi. Visto che ancora possiamo, noi, guardarci nello specchio senza rovinarci la giornata. Nonostante l'assenza di lifting e di cerone.

teresa de masi | 25/03/2010 ore 09:03:23

 

Servirebbe poi un'idea meno banale delle solite. Qualcosa che abbia la potenza anche mediatica degli scioperi al contrario di Danilo Dolci.
Io ci sto pensando. Si accettano contributi...

roberto alajmo | 25/03/2010 ore 05:41:18

 

Prima di tutto vorrei dare il benvenuto a Mirella e Mario: ogni nuova firma è un contributo prezioso per questo forum.
E poi, a proposito dei discorsi che stiamo facendo: forse è arrivato il momento di dimostrare qualcosa in positivo. Appunto: fare capire non al signor B. ma al nostro diretto superiore che noi, come cittadini, "preferiremmo di no". Facciamolo per noi stessi, per i nostri figli.

roberto alajmo | 25/03/2010 ore 05:39:30

 

La nuova mafia ha già da tempo iniziato la sua mutazione genetica. Inserisce insospettabili, disponibili a tutto, rendendoli manovrabili e pronti all'evenienza. Sono "ferventi cattolici" o "laici perbenisti", ma nell'illegalità si sono creati la loro piccola fortuna. Non sanno cosa siano le regole, quindi non hanno l'esigenza di rispettarle. Cavalcano il potere reale, ma stanno attenti a non compromettersi in maniera esagerata. E tu, che vuoi vivere nel rispetto delle norme, sembri quasi fuori posto oppure di un altro pianeta...

Mario Midulla | 25/03/2010 ore 02:29:30 | @

 

ps
comunque non è vero che non so sparare: so usare un fucile e so pure come si preparano le cartucce. I miei zii erano cacciatori e mi hanno insegnato...
All'occorrenza....
:-)

fara | 25/03/2010 ore 02:28:56

 

Scusatemi se vado un po' fuori le righe: la mafia è un grande, grandissimo problema. Vero.
Ma la deriva fascista-dittatoriale condita con legami mafiosi più o meno forti, è ancora più grave.
La mafia come fenomeno delinquenziale può essere sconfitta. Una "dittatura della maggioranza" avulsa da qualsiasi controllo e con legami mafiosi non può essere sconfitta.
E noi che possiamo fare? Per quanto mi riguarda so solo scrivere e parlare. Non so sparare e non voglio imparare.
Ognuno di noi, di chi frequenta questo forum almeno, credo faccia quel "poco" che hanno fatto i "dodici" professori "dodici" su 1250 che rifiutarono di giurare fedeltà al regime fascista

fara | 25/03/2010 ore 02:25:56

 

Mi viene un pensiero "strisciante": la mafia comincia a sembrarmi un danno minore rispetto alla pervicacia di questa maggioranza di popolo che aspira a distruggere questo paese mal cucito e rattoppato: un Arlecchino servo del padrone di turno

fara | 25/03/2010 ore 01:58:14

 

Furono S O L T A N T O dodici. La dice lunga sul popolo italiano!

fara | 25/03/2010 ore 01:51:35

 

Condivido la riflessione di Roberto sull'evoluzione della mafia e della gente di mafia che si fa latitante all'interno della società stessa e meglio della buona società borghese. Fa paura il tutto! Qualche volta insospettisce tanta bella gente che si riempie la bocca di legalità, di attivismo da parata sulla legalità e poi sotto sotto c'è il contrario della legalità o potrebbe esserci la mafia per intero!

mirella | 24/03/2010 ore 23:23:55 | @

 

Scampato pericolo allora. Ciao.

Gianluca | 24/03/2010 ore 18:06:28

 

Ah, ecco, Gianluca...ti aspettavo al varco. Se non facevi riferimento agli irlandesi, ti snocciolavo io un po' di dati sulla polizia e sul governo (peraltro anche quello di sinistra) inglesi...

daniela | 24/03/2010 ore 17:21:18

 

[LINK]

Paola | 24/03/2010 ore 13:51:41

 

La mia riflessione non coinvolgeva solo la dimensione della sicurezza, ma l'intero impianto democratico. Certo Non si può dimenticare la violenza perpetrata in Uk ai danni di molti cittadini irlandesi, che fossero patrioti, terroristi o comunque la vogliamo mettere....

Non toglie il fatto che se vince una parte l'altra non va a dire che c'é stato il golpe. Anche perché il golpe non c'é stato per niente....

Gianluca | 24/03/2010 ore 13:49:06

 

Nella metropolitana di Londra qualche anno fa la polizia uccise una persona di colore sospettata di essere un terrorista: era un turista brasiliano.
Era un errore. Tragico, ma errore. Qui sembra che siamo di fronte a un raptus collettivo ingiustificato: mica era un assassino, questo povero Uva.

roberto alajmo | 24/03/2010 ore 12:32:55

 

Il primo che mi chiama "architetto"...

Giuseppe | 24/03/2010 ore 11:03:35

 

Gianluca, sono d'accordo con te, però, per capirci meglio, dovresti dire in sintesi cosa fa l'UK per contenere e regolare le spinte irrazionali verso la violenza delle sue forze di polizia nei conflitti contro la malavita e in quelli per l'ordine pubblico.
Io so che a Londra la polizia usa il massimo rispetto per i cittadini, è gentile e disponbile, ma guai a infrangere la legge, a far un corteo non autorizzato. Anche a Londra però ci sono delle contraddizioni: nelle ultime fasce della città, la 5 e la 6, piene di immigrati,la polizia non ci mette piede; in questo non c'è tanta differenza rispetto alle grandi città italiane.

Antonio Carollo | 24/03/2010 ore 10:32:02

 

Una democrazia che ammiro sempre di più anno dopo anno è quella del Regno Unito. D'altro canto quella gente lì tanti anni fa si diede la Magna Charta Libertatum e l'Habeas Corpus. Noi eravamo all'Italia comunale, loro erano già nazione. D'altro canto noi stiamo tornando ai comuni per diventare frattaglia e loro restano sempre nazione. Mi sorge un dubbio: non è che sono loro a sbagliare? non è forse una cosa innaturale possedere un'ostinazione tale a continuare a essere nazione democratica? Non siamo tutti d'accordo che solo gli stolti non cambiano mai idea?

Gianluca | 23/03/2010 ore 22:59:40

 

a Uma :
1)[LINK]

2)http://www.youtube.com/watch?v=Xh8Uf79fW8Y&feature=related

vitalba | 23/03/2010 ore 22:32:35

 

Spesso la Polizia é fuori misura. Poco i Carabinieri, a parte l'episodio Giuliani, che credo sia stato scaturito da una paura reciproca, più che da una deliberata volontà di aggressione.
Il corpo di Polizia in Italia, ha sempre avuto forme 'rambesche', spesso estranee ai Carabinieri, che saranno obbedienti agli ordini verso le più alte sfere, ma almeno, hanno un codice etico di riferimento. Non facciamo di tutta un'erba un fascio mai.
Se no buttiamo via il bambino, con l'acqua sporca. E non credo serva a nessuno.

Uma | 23/03/2010 ore 21:50:52

 

Nel mio commento ho cercato di puntare l'obiettivo sulla violenza impiegata nella lotta contro il crimine in certi punti critici di grandi città. Ce ne sono altre, servizi segreti, intelligence, eccetera. Constatavo la necessità per lo Stato di dare una risposta adeguata alla violenza dei criminali. Un discorso analogo può farsi per la violenza che le forze dell'ordine sono costrette ad impiegare per il mantenimento dell'ordine pubblico in caso di rivolte di piazza con devastazioni, aggressioni, eccetera. In entrambi i casi la forza è d'obbligo, gli eccessi sono da condannare (esempio Genova 2001), la linea di demarcazione tra legalità e illegalità si fa molto sottile, cresce la zona grigia.
RA parlava di giustizia, sono totalmente d'accordo con lui nel giudicare la violenza sui fermati e i detenuti. Per fortuna abbiamo una magistratura indipendente, che funziona e che non fa sconti, perché consapevole che da qui passa il confine tra regimi democratici e regimi autoritari.
Le ombre purtroppo a volte lambiscono ambiti nei quali invece dovrebbe imperare il massimo di trasparenza, a difesa dei diritti e delle libertà dei cittadini.
Mi pare che esista una questione di misura, di mirata preparazione delle forze dell'ordine, di efficienza ed efficacia delle istituzioni di garanzia.

Antonio Carollo | 23/03/2010 ore 12:17:02

 

Comune di Palermo "Bilancio sospeso fino a Pasqua per impegni dell'Assessore Bavetta".

La notizia avrebbe (in un'altra città) dell'incredibile e dell'illegale: un assessore si assenta per tre settimane e quella che si automillanta essere la quinta città d'Italia paralizza il bilancio comunale.

Giuseppe | 23/03/2010 ore 08:29:28

 

Va bene, ammettiamo pure per assurdo che possiamo tollerare la zona grigia. Però anche questa legge deve valere per tutti: che ne so, magari possono pure andare a prendere un affarista brianzolo senza scrupoli e dargli una ripassata senza che nessuno abbia da ridire.

yorick | 23/03/2010 ore 07:06:31

 

Al tuo buon cuore, fara.
Benvenuta, ida.

RA | 23/03/2010 ore 04:27:14

 

Roberto, sto finendo di leggere il tuo ultimo libro. Non è malaccio! Anche questa volta hai realizzato qualcosa di godibile!
C'è qualcosa che non condivido, ma poche, proprio poche, quindi Complimenti, con la C maiuscola.
So bene che la mia opinione è ininfluente per il successo del libro, ma spero, mi auguro, se non altro per la lunga conoscenza mediatica ( e non solo) che ti faccia piacere conoscere la mia opinione.

ti dispiace se ne faccio una recensione nel sito mio?

fara | 23/03/2010 ore 00:49:48

 

Daniela, MA noi siamo nelle mani di cretini di potere! E' questo il problema grosso o grasso o grande, chiamalo come vuoi

fara | 23/03/2010 ore 00:40:44

 

Sei gradi di separazione ? A volte anche meno, specie se scopri che la figlia di un cugino di tua madre è felicemente sposata con il figlio di un capo mafia ancora attivo e in libertà!
Fortuna che non hai mai frequentato questi parenti per via di antiche storie riportate in tutti i giornali e nei pamphlet d'epoca risorgimentale

fara | 23/03/2010 ore 00:37:49

 

C'è una forte dose di imbecillità,in storie come questa. Dai un po'di potere ad un cretino e questo si crederà Dio. I cretini di potere sono una categoria pericolosissima.

Daniela | 23/03/2010 ore 00:07:43

 

Antonio, mi è capitato spesso di essere d'accordo con te ma questa volta NO.
I tutori dell'ordine non possono e non debbono mantenere l'ordine con metodi criminali.
Lo stato di diritto non è e non deve diventare uno stato di prepotenza e prevaricazione.
Non posso assecondare i desideri della zia o della nonna ottantenni che invocano la pena di morte per un ubriaco o un piccolo scippatore.
E te lo dice una che è stata derubata due volte e scippata una volta e non ha mai desiderato il linciaggio degli autori dei furti.
Figuriamoci se posso accettarlo per uno che si droga o si ubriaca senza portarmi nocumento personale alcuno ( in linguaggio legale)

fara | 22/03/2010 ore 23:51:29

 

"Dobbiamo accettare che ci sia una zona grigia di compromesso?" la mia risposta è : No!

Paola | 22/03/2010 ore 23:02:22

 

Una questione di misura??? Direi piuttosto che l'appellativo di 'forze dell'ordine' cede il posto al concetto di 'forza dell'ordine': Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri sono agenti di Polizia. Non sono stati espulsi dalla Polizia. Hanno ucciso un ragazzo di nome Federico (Aldrovandi) a manganellate. Il tribunale di Ferrara li ha condannati per eccesso colposo in omicidio colposo a 3 anni e 6 mesi (strazianti le deposizioni lucide e drammatiche dei genitori, trasmesse recentemente in tv nottetempo; disgustoso lo scenario di copertura da parte della centrale operativa coinvolta nel caso, emerso in sede processuale). L'omicidio di un diciottenne inerme, e per giunta ammanettato, se si indossa la divisa di "tutore della sicurezza", vale 3 anni e 6 mesi e non vieni neppure radiato. Equivale alla licenza di uccidere. Col beneficio dei 3 anni di indulto questi agenti non hanno trascorso nemmeno un minuto in carcere e non hanno interrotto il loro servizio. Se quattro ragazzi avessero ucciso un poliziotto a bastonate che pena avebbero avuto? E avrebbero mantenuto il loro impiego?

Ida | 22/03/2010 ore 23:01:09 | @

 

Io credo che sia tutta una questione di misura. Dobbiamo accettare che ci sia una zona grigia di compromesso? Ammettiamo che nella prassi sia così. Ma una cosa sono i compromessi per garantire la sicurezza dei cittadini (l'informatore nella mala, l'uso ragionato della maniera forte), un'altra è l'abuso di potere, un'altra l'omicidio, un'altra ancora l'orrore. Proprio il poliziotto che agisca nella famosa zona grigia dovrebbe avere per primo il ritegno e la paura. Dovrebbe muoversi senza dimenticare il valore di quella legge che lui, in quel momento, sta interpretando forse in modo imperfetto. Dovrebbe cioè - come su un campo minato - muoversi in fretta, non lasciare vittime e tornare nella zona di sicurezza il prima possibile. Altre volte lo sconfinamento viene interpretato, invece, come libertà sganciata dalla legge, ed è questo che produce il controsenso. La differenza tra l'accettabile e il ripugnante è data dall'eccesso.

Romp | 22/03/2010 ore 21:37:47 | @

 

antonio al g8 di genova alla diaz un poliziotto dopo che assieme ai colleghi avere massacrato di botte una ragazza fino a ridurla in coma si è messo davanti a lei poi ha poggiato le mani sopra le sue parti intime e ha simulato un' orgasmo. a bolzaneto (ma anche alla diaz sono entrati dicendo "ora vi ammazziamo tutti") le persone portate là erano minacciate di stupro un ragazzo dopo che l' hanno fatto spogliare e l' hanno fatto mettere con le mani e faccia davanti il muro un polizioto si è avvicinato con un manganello minacciandolo di infilarglielo nel' ano.a carlo giuliani dopo che gli hanno sparato e dopo che gli sono passati due volte di sopra con la cammionetta uno sbirro ha preso un sasso e lo ha colpito in testa (tipo lapidazione). a genova erano talmente strafatti che hanno arrestato e torturato pure un naziskin. questo è solo una minima parte di quello che è successo. a bernardo provenzano gli danno le pacche sulle spalle, a totò riina non gli perquisiscono la casa mentre a federico aldrovandi lo hanno amazzato di botte.


PS scusa Roberto per essere stata così cruda

vitalba | 22/03/2010 ore 21:20:31

 

Talmente diversa, Antonio, che non ha niente a che vedere col linciaggio di un ubriaco in una caserma dei carabinieri.

RA | 22/03/2010 ore 19:49:12

 

Roberto, però la sicurezza è cosa diversa dalla giustizia. Tu mi dirai: sicurezza nella legalità. Purtroppo anche nei regimi democratici i confini tra sicurezza e legalità non sono così rigidi. Esempi ne abbiamo a iosa.

Antonio Carollo | 22/03/2010 ore 18:02:00

 

Io, Antonio, continuo a credere a una giustizia che sappia usare le armi della giustizia, non quelle della criminalità.
In questo, non altro, consiste il vero garantismo.

roberto alajmo | 22/03/2010 ore 17:21:46

 

Sulla Penultim'ora.
La vita delle forze dell'ordine in continua lotta con la frangia violenta della società, la criminalità, è veramente aspra. Ai criminali non puoi contrapporre agenti con il codice in mano; per necessità spesso a violenza devi rispondere con altrettanta, e anche più, violenza. I duri li fronteggi con i duri. In certe grandi città le squadre di poliziotti e carabinieri che escono la sera per reprimere le attività criminose delle ore notturne sono formate da elementi (in borghese) che fanno paura solo a guardarli. Se l'incontri cerchi di svicolare. L'aspetto piuttosto truce, la muscolatura, la stazza, ogni sorta di arma che s'indovina sotto i giubbotti, gli sguardi come lame, sono l'armamentario necessario per chi si accinge ad ogni tipo di scontro con le forze del crimine. Ogni notte si svolge una guerra e le guerre non sono fatte da gentili signorine. Certi atti di violenza degli uomini della sicurezza sono il prezzo che lo Stato è costretto a pagare per avere il controllo delle città. Queste cose non le dice nessuno perché nessuno vuole assumere posizioni che cozzano con le esigenze di salvaguardia dello zoccolo duro della pubblica sicurezza. Nessun organo d'informazione fa mai la cronaca di quel che succede in certe zone critiche delle città..
Poi succede che un giovane, presunto criminale, in caserma non venga trattato proprio da gentiluomo, e qualche volta per cause e circostanze concomitanti ci può scappare il morto. La sollevazione è generale, si parla di metodi violenti e incivili, di sfoghi bestiali, di atti contrari ai diritti dell'uomo, i massmedia grondano di indignazione, fioccano le dichiarazioni di fuoco. Tutto questo mi sembra più che giusto. Le libertà e i diritti individuali sono conquiste miliari nell'avanzamento della civiltà. Le costituzioni delle nazioni democratiche ne sono le custodi. Però è facile pensare alle barriere dei silenzi solidali che si erigono intorno a episodi di ambigui trattamenti verso certi fermati. La parola bestialità, che qualche cronista usa, certo marchia di fuoco certi comportamenti, per fortuna molto rari. La magistratura non manca di trattare questi casi col giusto rigore: l'abbiamo constatato con la sentenza sui fatti di Genova del G8 2001.
Rimane però sul fondo una patina di ipocrisia; le contraddizioni nell'uso della forza pubblica rimangono nel profondo, intatte, forse ineliminabili.

Antonio Carollo | 22/03/2010 ore 16:59:22

 

“La mafia è entrata nei salotti buoni di Palermo”. Lo ha detto il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, commentando l’arresto del nuovo capo mafia del mandamento di Tommaso Natale-San Lorenzo, Giuseppe Liga, 60 anni, architetto ritenuto il successore dei boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo. L’arresto del professionista, che per anni ha ricevuto commesse pubbliche per lavori ed è stato direttore di numerosi cantieri per la realizzazione di complessi residenziali in città, secondo il pm è la prova che cosa nostra è si è ormai infiltrata nella cosiddetta buona borghesia palermitana. Liga, al quale gli inquirenti hanno sequestrato documenti e pc, era stato segretario del movimento Cristiano lavoratori.


Il pm antimafia, Antonio Ingroia
“Siamo in presenza di un processo di finanziarizzazione della mafia. Ne è prova il fatto che al comando, sempre più spesso, si trovano personaggi che un tempo erano ‘consulenti’ finanziari dei boss e ora li hanno sostituiti alla guida delle famiglie e nelle attività di controllo del territorio” ha aggiunto Ingroia. “Nel ‘98 i pentiti lo indicavano come consigliere finanziario dei Lo Piccolo. Ora ha preso il controllo del clan e gestisce anche le attivita’ di cassa della cosca come le estorsioni: ciò conferma il ruolo ormai direttivo della mafia finanziaria”. Secondo il pm è proprio quello della criminalità finanziaria il fronte di indagini su cui puntare.

Don Diego de La Vega | 22/03/2010 ore 13:15:15

 

aggiungo anche i nomi di Aldo Bianzino e Riccardo Rasman

vitalba | 22/03/2010 ore 01:36:55

 

:-)

vitalba | 22/03/2010 ore 01:21:21

 

Vitalba, per carità, non intendevo proprio questo, ci mancherebbe.

Antonio Carollo | 21/03/2010 ore 21:43:17

 

perchè? non intendo mica corteggiarlo :-)

vitalba | 21/03/2010 ore 21:03:17

 

Pardon, Antonia, volevo dire Vitalba.

Antonio Carollo | 21/03/2010 ore 20:47:58

 

Pardon, Antonia, volevo dire Vitalba.

Antonio Carollo | 21/03/2010 ore 20:47:31

 

Chris, purtroppo una parte dei preti conosce ben altro.
Il discorso non è così semplice come la mette Denys Arcand con la beata sicurezza dell'artista.
Antonia, attenta con quel diminutivo-vezzeggiativo!

Antonio Carollo | 21/03/2010 ore 20:22:43

 

@Antonia: tipo Ferdy (Pessoa) o Marcy (Proust)

roberto alajmo | 21/03/2010 ore 18:56:35

 

ad antonia roby è il diminuitivo di roberto niente di più

vitalba | 21/03/2010 ore 18:37:13

 

Un arcivescovo ha spiegato cosa significa esser genitori? 
Oggi citerò un passaggio di un film straordinario scritto e diretto da un regista, mio concittadino :
Il Declino dell’Impero Americano (1986) di Denys Arcand.
È un film che fotografa l'edonismo della società moderna - possibile indicatore di un mondo in declino - tramite dialoghi serrati tra i protagonisti. Arcand, nel 2003, ci ha regalato la seconda parte delle sua trilogia con il film Le invasioni barbariche.
Alcune battute, alcune verità mai dette apertamente, hanno disturbato alcuni, fatto sorridere altri.
Hanno fatto riflettere tutti.

Dominique : “Talvolta mi dico che bisognerebbe fidarsi solo di chi parla di sé stesso. E nient’altro! I preti non dovrebbero avere il diritto di parlare d’altro che di masturbazione o disturbi alla prostata. Non conoscono nient’altro.”
Remy : “Conosco anche le banche, se è per questo”

Chris | 21/03/2010 ore 17:34:30

 

Roby??

antonia | 21/03/2010 ore 17:23:19

 

roby voglio le foto del libro :-)

vitalba | 21/03/2010 ore 16:52:40

 

Un magnifico paio di tettamanzi!

yorick | 21/03/2010 ore 15:19:23

 

Buona primavera al padrone di casa e a tutti i suoi ospiti!Lo posso dire, no? Spero di sì. Una volta si diceva: che la tua vita sia una primavera. Nell'era di Internet sarebbe una vera sdolcinatura, seppure sincera.
Il buon Abraham Yehoshua dice che mentre scrive gli capita di commuoversi e di piangere; a RA, autore del prossimo "Io e il mio magnifico paio di tette", auguro, oltre alla primavera, lacrime di felicità mentre vola su dolci colline tetteniche.

Antonio Carollo | 21/03/2010 ore 15:06:50

 

Si Roberto,proprio un bell'intervento,efficace.
Quando torno in Siclia,gia uscendo dall'areoporto mi guardo attorno e mi assale la voglia di tornare subito indietro,scappare ,perchè ogni volta è sempre peggio...immondizia,traffico,servizi che non funzionano,ecc,ecc.
E poi la mia Città,Messina,che pena vederla ridotta cosi .....,veramente sventurata.Colpita e risorta piu' volte dalla natura,con il terremoto,dalla guerra e adesso dall'incuria degli uomini e con l'incombenza del ....Ponte...La voglia di fuggire non è dettata dal disamore ma dal dolore .
Allora che fare per la nostra Isola?Siamo noi che l'amiamo,dovunque risediamo a doverci adoperare....come?
Iniziando da noi stessi,coltivando la cultura,le tradizioni,....dismettendo le cattive abitudini,tenendo comportamenti ESEMPLARI..
potrei continuare...ma mi piacerebbe sentire la vostra opinione
franca

Franca | 20/03/2010 ore 22:37:27

 

L'ho finito venti minuti fa e ora sto attaccando The Humbling che ho acquistato l'altro giorno, un po' sorpreso di trovarlo già nell'edizione italiana.

Gianluca | 20/03/2010 ore 22:10:50

 

"Indignazione" non è, certo, un capolavoro, ma ti dà l'idea della forza (e della ricchezza) della sua immaginazione, dell'assoluta padronanza dello spazio narrativo.

Antonio Carollo | 20/03/2010 ore 21:40:49

 

La Questura di Roma afferma che erano in 150.000 a Piazza San Giovanni. Molti, ma non il milione dichiarato. Ok, nessuna sorpresa, ma che sia stata la Questura di Roma a smentire il premier mi ha fatto sorridere.

Gianluca | 20/03/2010 ore 21:29:42

 

Complimenti Roberto per "L'occhio degli altri" Le tue osservazioni fanno male ma sono verissime... Siamo costretti a vergognarci della nostra bellissima isola mentre avremmo mille ragioni per provare una orgogliosa superiorità per tutto quello che natura e storia ci hanno regalato.

carmen vitanza | 20/03/2010 ore 20:40:51

 

@Antonio Carollo

Sto finendo Indignazione di Philip Roth e mi è molto piaciuta la parte dedicata al primo faccia a faccia tra Marcus e il Decano.

Gianluca | 20/03/2010 ore 20:38:22

 

Per Bertinotti nessun dramma, il tifo calcistico (Milan)coincide perfettamente con la missione politica tesa a far vincere il presidente del Milan, seppellendo il centrosinistra; nel 1998 centrò il bersaglio da protagonista, nel 2008 da comprimario.
Fulgido esempio di eroica coerenza politico-calcistica.

Antonio Carollo | 20/03/2010 ore 20:23:39

 

@RA: io scambierei lo scudetto del Milan con una secca sconfitta alle regionali. Ma non sono tifoso né del Milan né dell'Inter, al massimo in quanto sarausano sono gemellato col Palermo.

Gianluca | 20/03/2010 ore 19:14:01

 

Non sono d'accordo, stavolta (col penultim'ora).
Prova ne è, quello che qualche giorno fa mi ha detto l'allergologo: "Signora, lei è allergica all'inquinamento."
(sono spacciata, praticamente)

Ale Cu | 20/03/2010 ore 16:36:53

 

Gli sceneggiati americani sono migliori in tutto.

maramaus | 20/03/2010 ore 15:45:46

 

In estate ci provo: incolpo il caldo. Negli altri mesi non do nessuna spiegazione. Mi vergogno e basta.

Stefano | 20/03/2010 ore 15:16:19

 

Su repubblica di oggi c'è un articolo di Saviano che inizia riportando una riflessione di Corrado Alvaro: "La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile. E questa disperazione avvolge il mio paese da molto tempo." Da notare che Corrado alvaro è morto nel 1956

fara | 20/03/2010 ore 15:15:06

 

L'altro giorno notavo, vedendo Il mio amico Eric di Ken loach, che anche gli sgangheratissimi personaggi del film - i figliastri del protagonista non erano certo un esempio di cittadini-modello - anche nel momento di massimo panico (uno dei due ragazzi è scomparso ed è probabilmente coinvolto in un guaio più grosso di lui)indossano le cinture di sicurezza. Da noi manco Montalbano che è poliziotto se le mette...

Daniela | 20/03/2010 ore 15:04:43

 

Ma quale spiegazione dai, Stefano?

fara | 20/03/2010 ore 14:44:01

 

Anch'io ogni volta ho il mio bel daffare a spiegare ai visitatori perché a Siracusa nessuno indossa il casco, e i vigili si girano dall'altra parte.

Stefano | 20/03/2010 ore 14:26:21

 

Lette da lui, Yorick, le due ultime penultime sono anche state un vero spasso...

Daniela | 20/03/2010 ore 14:24:09

 

Ad esempio, le due ultime penultim'ore sono una miniera di intuizioni. Le chiamo così solo per non esagerare, ma mi piace davvero tantissimo l'idea della bolla che protegge ma si appanna.

yorick | 20/03/2010 ore 13:40:48

 

Solo ogni tanto. Non prenderci gusto

fara | 20/03/2010 ore 11:40:57

 

Ogni tanto, magari, fa piacere...

RA | 20/03/2010 ore 06:08:32

 

Penultim'ora:
Roberto è proprio necessario farti i complimenti? Lo sai che sei bravo a rendere vive certe evidenze non evidenti alla maggioranza degli elettori

Marco, come pm (parolina magica) mi suggerisce "pannolini" !

fara | 20/03/2010 ore 01:33:03

 

Comunque Antonio per non farti soffrire troppo d'astinenza ti "posto" un mio pensierino che ho già messo su Facebook. Eccotelo:
"Domani assisteremo ad un evento che ha dell'eccezionale: un partito di maggioranza e di governo che manifesta contro un partito di minoranza e di opposizione inerme. Inerme perché poco si può fare contro i decreti legge sfornati a raffica da una maggioranza che non si fida nemmeno di se stessa. Segnatevi la data a perenne memoria"

ps
sempre grazie Marco

fara | 19/03/2010 ore 23:41:23

 

Fara, grazie, hai detto bene; la mia zucca non c'è arrivata (secondo te). Io me la sono meritata, a te non si può che dire: onore al merito.

Antonio Carollo | 19/03/2010 ore 22:14:09

 

Non è che la conversazione langue, Antonio, è che ogni commento su una "notizia" qualsiasi, regionale o statale, sarebbe superfluo e ripetitivo.

fara | 19/03/2010 ore 21:52:00

 

Vedo che la conversazione langue un po'. Ne approfitto per propinarvi una piccola dose d'indignazione nel caso non l'aveste ricevuta leggendo i giornali.
Comunque, ecco, mi riferisco al dirigente della Regione Sicilia Felice Crosta a quale è stata assegnata una pensione di 496,139 euro, cioè 41.600
euro al mese, 1.369 euro al giorno (più del doppio dell'indennità del
Presidente della Repubblica). La prima cosa che mi è venuta in mente è
questa: sono state fatte decine di leggi ad personam?, l'ARS, l'Assemblea Regionale Siciliana, ne faccia una sola per cancellare questa che possiamo definire obbrobrio, beffa, insulto, vergogna, strafottenza, offesa per i milioni di siciliani che lavorano con stipendi da fame o che sono da anni in cerca di un lavoro o che sono
stati costretti ad emigrare. Purtroppo so bene che il parlamento siciliano non si scomoderà e che, passato qualche giorno di clamore,
tutto tornerà a tacere, mentre quel dirigente si godrà con
soddisfazione quei danari che è stato messo in condizione di poter sfilare ogni giorno dalle tasche dei contribuenti.

Antonio Carollo | 19/03/2010 ore 21:42:13

 

Un mio amico è andato a vivere per lavoro in un capoluogo calabrese. La prima cosa che lo ha colpito è stata la presenza di tanti cani randagi per le strade. Me ne parlava con calore al telefono: non riusciva a capacitarsene. Tra parentesi, ha affittato da due vecchi coniugi un appartamento; da quel momento il loro cane lupo non si stacca più da lui. Oltre a stare quasi sempre con lui la mattina lo accompagna all'ufficio e rimane lì vicino all'ingresso per tutte le ore di lavoro; all'uscita lo riaccompagna a casa. Evidentemente per far questo gode di una grande libertà di movimento. Per spiegare l'innamoramento del cane bisogna dire che il mio amico possiede come una calamita che attira qualsiasi animale: li tratta con affetto come se fossero propri figlioli. Adesso è preoccupato: ha paura che una macchina lo metta sotto. Ma sta pensando come proteggerlo.

Antonio Carollo | 19/03/2010 ore 12:00:13

 

... (maramaus, a buon roditore, ops, intenditore...)

Giuseppe | 19/03/2010 ore 11:50:10

 

Parlo per me. Il mio è un malo carattre: ma da qualche tempo, consapevole, mi defilo quando penso di poter risultare nocivo. Mi defilo, scompaio.

maramaus | 19/03/2010 ore 11:45:32

 

Scusate.. ma se si chiama MALOcarattere... ci sarà pure un perché...

Ale Cu | 19/03/2010 ore 11:23:28

 

Ehi, Maramaus, io non ho un malocarattere. Ca... ce l'avessi con me!

Romp | 19/03/2010 ore 11:07:53

 

Viva il malocarattere sublimato. Abbasso il malocarattre ostentato narcisisticamente.

maramaus | 19/03/2010 ore 09:11:57

 

W il malocarattere (sgrunt)

Romp | 19/03/2010 ore 07:29:12 | @

 

...ha colpito ancora: [LINK]

roberto alajmo | 18/03/2010 ore 22:09:37

 

La Centrale Smistamento Leggende Metropolitane di Caltanissetta [LINK] ...

roberto alajmo | 18/03/2010 ore 22:09:06

 

@Franca: Mi sa che questa tua citazione ci tornerà utile molto presto...

roberto alajmo | 18/03/2010 ore 20:26:39

 


Oggi leggendo l'unità ho visto una foto che ritraeva Nicolò Ghedini,in veste di avvocato e ho pensato che avvocato fortunato ha un sacco di cause da seguire,ma poi mi sono detta quando farà il deputato?
i Quello che sta accadendo nel nostro Paese mi ha ricordato le parole di Pietro Spina, personaggio dal romanzo di Ignazio Silone "Vino e pane" (il contesto è il regime fascista), che consiglio di leggere:

"La libertà non è una cosa che si possa ricevere in regalo" disse Pietro. "Si può vivere anche in paese di dittatura ed essere libero, a una semplice condizione, basta lottare contro la dittatura. L'uomo che pensa con la propria testa e conserva il suo cuore incorrotto, è libero. L'uomo che lotta per ciò che egli ritiene giusto, è libero. Per contro, si può vivere nel paese più democratico della terra, ma se si è interiormente pigri, ottusi, servili, non si è liberi: malgrado l'assenza di ogni coercizione violenta, si è schiavi. Questo è il male, non bisogna implorare la propria libertà dagli altri. La libertà bisogna prendersela, ognuno la porzione che può."

franca | 18/03/2010 ore 19:47:13

 

Yorick, questa è la seconda che azzecchi, di meravigliose...cox/cax...splendida!!!
Antonia, noi per malo carattere - intendo in siciliano, quando si dice "quello ha un malo carattere" intendiamo uno un po' scorbutico, ma che sta appunto dalla parte giusta della linea. Quella che descrivi tu è piuttosto pura e semplice maleducazione.
Quanto agli Oasis, sono praticamente insopportabili, ma hanno scritto alcune canzoni meravigliose, come Wonderwall e Don't look back in anger. Scopiazzandole, possibilmente, ma bisogna anche sapere copiare.
PS @Roberto: domani vengo a ricambiare il vaffanculo al Goethe...

Daniela | 18/03/2010 ore 18:53:40

 

Una linea d'ombra separa gli atteggiamenti di Cox dagli atteggiamenti del cax. I malocarattere ruvidi ma veri, quelli che stanno anche simpatici, sono quelli che stanno da dalla parte giusta della linea. Per gli altri l'unico rimedio è lasciarli perdere.

yorick | 18/03/2010 ore 15:20:25

 

Roberto, tu sicuramente sarai più informato di me; io non ho notizia che il Pd siciliano voglia confluire nel cosiddetto Partito del Sud; sarebbe una cosa dell'altro mondo; da quel che so, soltanto Cracolici e Lumia avrebbero mostrato un certo interesse.
Comunque il tuo articolo è un valido deterrente, peccato che viene pubblicato solo a Palermo.

Antonio Carollo | 18/03/2010 ore 14:17:12

 

Caro Giuseppe: hai visto oggi Repubblica sui musei siciliani? Benvenuto nel mazzo delle cassandre.

roberto alajmo | 18/03/2010 ore 11:53:50

 

Secondo me avere malocarattere non vuol dire essere rigorosi, piuttosto essere una specie di Doctor House, tanto per restare in ambito tv. Secondo me la persona con malocarattre è quella a cui ti avvicini con un sorriso e domandi "come va?" e che ti risponde, secco/a "Che vuoi?". Queste sono le persone che io mando a quel paese istantaneamente

antonia | 18/03/2010 ore 10:17:31

 

Qualcuno di voi ha seguito (è durato otto anni, ora va in replica) il serial americano "Scrubs" trasmesso da MTV?
Il mio malocarattere è (o almeno vorrebbe) essere identico a quello del Dottor Cox

Giuseppe | 18/03/2010 ore 09:14:55

 

Se malocarattere significa essere rigorosi,reagire ai soprusi,difendere quelli più deboli,indignarsi e reagire al mancato rispetto delle regole,alzare la voce per denuciare quello che non va......EVVIVA i malocarattere.

Franca | 17/03/2010 ore 21:04:46

 

Chissà perché ho acceso la tv prima delle 21 e ho trovato su Canale 5 intervista al responsabile elettorale Pdl in Lazio che denunciava gli ostacoli alla presentazione della sua lista, poi su Rai 2 intervista a Berlusconi con accanto il suo simbolo elettorale che convocava i suoi a Piazza San Giovanni il giorno 20 marzo.... Basta! è una cosa insopportabile...

Gianluca | 17/03/2010 ore 20:34:20

 

adoro i malocarattere, sempre meglio dei posapiano.

marina | 17/03/2010 ore 19:14:24

 

Penultim'ora
Ma se ne resta uno solo è un guaio: è il migliore e si riprodurrà agamicamente

fara | 17/03/2010 ore 19:09:04

 

Io intanto continuo a leggere...

fara | 17/03/2010 ore 18:42:00

 

Il celebre malocarattere katanese...

yorick | 17/03/2010 ore 17:19:38

 

Magari era una Katana e invece hanno gradito l'esibizione.
:D

Tanus | 17/03/2010 ore 16:50:33

 

Immagino l'espressione dei giapponesi davanti allo spettacolo dell'uomo che decapita la bottiglia a sciabolate!! Loro sono sempre così gentili, cerimoniosi, sorridenti....calmi

antonia | 17/03/2010 ore 16:32:20

 

Mi scuso con Daniela se è una fan degli Oasis. Ma questo è il mio pensiero e forse in quest'occasione ho avuto un po' di malocarattere.

Mi viene in mente una cosa: la persona con malocarattere non dice mai "per favore"

antonia | 17/03/2010 ore 15:50:03

 

I fratelli Gallagher sono geniali per finta e mascherano i vuoti con le scenate.
Nella società inglese il malocarattere, nel senso di maleducazione, non è per niente accettato.
Il nostro padrone di casa ha fatto bene in quell'occasione: non si trattava di malocarattere ma di reagire giustamente ad una maleducazione. Io avrei fatto lo stesso. Quante volte ho "fatto volare" persone alla posta o nei negozi che mi volevano passare davanti.... Il
malo carattere, per me, è quello delle persone che quando parlano, intervengono in una conversazione o devono avere a che fare con qualcuno, se ne fregano dell'altro, fanno come vogliono senza curarsi della sensibilità altrui. Io sto da 30 anni con una persona che un po' di malo carattere ce l'ha e che mi ha fatto fare certe figure in negozi o a cene.... Però devo dire che da quando è espatriato va molto meglio.

antonia | 17/03/2010 ore 15:47:40

 

Aggiungo pure: l'illustrazione del Penultim'Ora di ieri non è stata scelta a caso.
Un certo malocarattere non è incompatibile con la mitezza di fondo.
In questo periodo mi sento molto "Cane di Paglia". E sto per prendere fuoco...

roberto alajmo | 17/03/2010 ore 15:05:55

 

Vaffanculo, Daniela: hai proprio ragione!

roberto alajmo | 17/03/2010 ore 14:58:24

 

@Antonia: l'Inghilterra è la patria dei più evidenti esempi di malo carattere che la musica pop ricordi, i fratelli Gallagher degli Oasis. Rissosi, insopportabili, ma geniali e di grandissimo successo. Per non dimenticare Naomi Campbell: anche lei inglese, insopportabile, ma sempre cercata e ricercata. Non credo che questa storia della poca tolleranza del malo carattere nel mondo anglosassone corrisponda poi tanto al vero...
Quanto al malo carattere siculo: c'è malo carattere e malo carattere. Per esempio, il nostro padrone di casa ha quel genere di malo carattere che è una virtù per molti (purtroppo per lui per la parte sbagliata della società, quella che non conta un piffero): non la manda a dire, si indigna e si infuria quando ce n'è motivo, senza preoccuparsi che sia politically correct. Ricordo ancora il cazziatone che si prese una signora alla presentazione de I fantasmi di Porto Palo di Giovanni Maria Bellu quando, dopo aver fatto una domanda, si mise bellamente a parlare durante la risposta, preparandosi anzi ad abbandonare la sala. Conoscevo Roberto da poco e ricordo che misi un +10 punti ideale accanto al suo nome. Sicuramente la signora non la penserà come me e dirà di lui che è snob e un pallone gonfiato, giudizi che ho raccolto su di lui.
Anche io ho un malo carattere. la cosa non mi favorisce particolarmente nelle relazioni con le dirigenze scolastiche, garantendomi in genere il rispetto di colleghi ed alunni. A ciascuno quello che merita.

Daniela | 17/03/2010 ore 13:38:43

 

L'artista che preferisco è quello che fa dimenticare il suo talento quando è a tavola e conversa con i suoi amici, amabilmente. In quel caso prevale il talento della convivialità, il defilamento soft dell'artista superbo (è un'arte rimanere persone e non assurgere al ruolo stronzissimo di personaggio). Mi guardo bene dal frequentare troppi "artisti" perché troppi sono supremi rompicoglioni. Se il loro carburante è il malocarattere, non vedo alcun motivo per cui io debba beccarmi gli schizzi del carburante.

maramaus | 17/03/2010 ore 12:01:06

 

boh, secondo me c'è malocarattere e malocarattere. Non c'è da vantarsi se lo si ha, ma certe volte è utile se si riesce a indirizzare la rabbia contro un obiettivo esecrabile.
Io sono una che non riesce ad esprimere la propria rabbia, non sono capace di urlare o di litigare sul serio... e non mi piace per niente!

la_sirematta | 17/03/2010 ore 11:40:40

 

E' vero che in Sicilia il malocarattere non è considerato un disvalore, anzi. Nei Paesi anglosassoni invece le persone con malocarattere sono molto poco tollerate e prese molto poco in considerazione.
E questa è una delle cose che mi hanno spinto a partire.

antonia | 17/03/2010 ore 09:29:12

 

Nel malocarattere secondo me c'è sempre una componente di egocentrismo e di violenza, nonchè di poco rispetto per gli altri. Non mi piacciono le persone con malocarattere. Personalmente sono una che a volte sbotta e fa tragedie (mio padre mi chiamava Sara Ferrati)ma non mi piaccio quando sono così e cerco di controllarmi.
E poi temo che le persone con malocarattere siano molto sole. Temute e tenute a debita distanza dagli altri.
Non credo al connubbio malocarattere-artista, come non credo a chi per darsi arie da intellettuale o da persona colta usa un linguaggio difficile e contorto: tutta aria.

antonia | 17/03/2010 ore 09:21:48

 

Credo che la differenza sostanziale tra l'artista di malocarattere e quello meno nevrotico (se non addirittura "normale") risieda nel fatto che il primo è "personaggio" e il secondo persona". Io, per esempio, ho un'invincibile idiosincrasia per i personaggi e un'autentica passione per le persone. Faccio una altro esempio: adoro l'artista Picasso, detesto il personaggio omonimo.

maramaus | 17/03/2010 ore 09:01:53

 

Bisognerà avvertire i ragazzi, allora, che hanno realizzato il video della storia della Sicilia in 100 secondi...
:-)
(E comunque io sono per il salato, tipo la caponata)

Ale Cu | 16/03/2010 ore 23:27:29

 

Secondo me l'etimologia latina (da caseus) è quella più credibile. Che gli "arabi" abbiano gustato del latte cagliato dolcificandolo con lo zucchero di canna ( che loro avevano introdotto) invece che col miele (latino) è anche possibile .
Ma tutto questo non ha niente a che spartire con la "cassata" come la conosciamo oggi.
Gli arabi dell'anno 1000 non hanno inventato i canditi , forse si sono limitati a introdurre la coltivazione della canna da zucchero

fara | 16/03/2010 ore 19:28:54

 

Ho uno strano modo di leggere i giornali: comincio a leggere titoli, occhielli e sommari a partire dalla prima pagina. Mi riprometto di tornare sugli articoli irrinunciabili per leggerli tutti, ma poi finisce che mi faccio prendere dalle ultime pagine e non ho più il coraggio di tornare indietro. Chissà se anche le cassate si possono mangiare saltabeccando: ad esempio lasciando i canditi per ultimi ma poi sentirsi troppo saturi di zuccheri per mandarli giù.

yorick | 16/03/2010 ore 18:34:55

 

Se vuoi chiedo...lo sai che sono global! :)

Daniela | 16/03/2010 ore 15:56:05

 

Io conoscevo l'etimologia latina. Quella araba (bacinella?) a naso mi pare posticcia.

roberto alajmo | 16/03/2010 ore 15:51:33

 

[LINK]
Non che sia proprio attendibile, Wikipedia. Ma mi pare che in questo caso non sbagli poi tanto...dice che glia rabi avevano introdotto una serie di cose (non la ricotta), che la cassata tradizionale è quella al forno (e questo ormai lo sappiamo tutti) e cita l'ineguagliabile cav. Gulì.
Voglio sapere se Roberto dà la sua approvazione alla voce. Sennò, caro scrittore, sai di poterla modificare?

Daniela | 16/03/2010 ore 15:35:17

 

Io sapevo che nella cassata di arabo c'è solo il nome del contenitore, della forma della torta, qasat o qualcosa del genere. Possibile?

antonia | 16/03/2010 ore 14:22:33

 

L'avevo notato anche io, Daniela... Quando mai gli arabi hanno fatto i dolci con la ricotta? Ma i pregiudizi sono duri a morire.

roberto alajmo | 16/03/2010 ore 14:01:50

 

Sempre fatto, e non solo con i quotidiani. L'Espresso, per esempio: preferisco sempre scoprire la bustina di Eco, ma se c'è Scalfari, pace, leggo anche quello. C'era un tempo in cui nei quotidiani cercavo per primi i necrologi, anche quando il quotidiano era pubblicato in una città che non conoscevo. Si imparano tante cose, dai necrologi.
Quanto al video linkato da Ale Cu, è molto carino, ma commette l'errore di attribuire l'invenzione della cassata agli arabi, a giudicare dalla collocazione cronologica. Mentre noi sappiamo benissimo che c'è di mezzo il pasticcere Gulì...

Daniela | 16/03/2010 ore 13:25:40

 

Anch'io leggo da molto tempo i quotidiani dall'ultima pagina alla prima. Ma per una questione fisica: mi viene più comodo.

antonia | 16/03/2010 ore 11:04:53

 

@Roberto
Alla fine muoiamo (si dice così?)sempre tutti. Non c'è scelta e io non sono così cinica come credi. Mi attengo ai fatti

fara | 16/03/2010 ore 00:03:32

 

Roberto... vi siete messi d'accordo sul finale, o cosa?
[LINK]

Ale Cu | 15/03/2010 ore 22:54:00

 

Guardo i miei zii invecchiare, e più li guardo più mi dico che questo non è il paese giusto per diventare vecchi...

Ale Cu | 15/03/2010 ore 22:47:19

 

Pensate che io sono tornata...raro caso di emigrato di ritorno. Non me ne sono mai pentita, era un atto individualmente indispensabile, ma ci sono volte - adesso - che me ne andrei nottetempo. In un altro paese, ovviamente, ché barattare la mafia con berlusconismo e lega non mi pare un affare...

Daniela | 15/03/2010 ore 19:51:25

 

@Fara: vedrai che ti piacerà: alla fine muoiono tutti, e la Sicilia viene inghiottita dal mare.

roberto alajmo | 15/03/2010 ore 19:09:46

 

La cricac è la cricca

antonia | 15/03/2010 ore 19:08:00

 

Penso sarò l'ultima della cricac a leggerlo :-(

antonia | 15/03/2010 ore 19:07:36

 

consentitemi un OT
Finalmente ho in mano "L'arte di annacarsi" . Sto cominciando a leggere.
Trema Roberto, Terma!
:-)
valgono le faccine ? spero di si

fara | 15/03/2010 ore 18:43:47

 

Tanti, tanti decenni sono trascorsi dalla mia partenza dalla Sicilia, ma ancora oggi non mi riesce di parlarne con la giusta freddezza.
Sono un emigrante di quelli forse più fortunati per avere avuto la possibilità di molti ritorni. Sarà per questo che in qualche modo fino a qualche tempo fa mi sentivo un uomo po' diviso?
Adesso le cose hanno acquistato più chiarezza.
No, la mia identità non ha corso mai dei veri pericoli.

Antonio Carollo | 15/03/2010 ore 17:57:06

 

[LINK]

io la cito sempre, sono ottimista e resto, a cambiare ciò che riesco a cambiare.

marina | 15/03/2010 ore 16:54:59

 

Io sono scappata perchè avevo voglia di farlo, ma non critico chi resta: solo che mi dispiace quando ascolto le cose allucinanti sul lavoro, sugli ospedali, sulla vita di ogni giorno che gli amici rimasti mi raccontano.
Andare lontano sembra facile, ma ci vogliono notevoli capacità di adattamento, di resistenza alla solitudine, di iniziativa, di mettersi in gioco ogni volta. Certo, posso dire di avere avuto fortuna nei luoghi in cui ho vissuto. E di avere fatto quasi sempre esperienze positive. Un esempio? Ho avuto un intervento un mese fa, in una struttura privata, eseguito da uno dei 5 medici specialisti migliori in Germania, tutto impeccabile, me ne è rimasta quasi un'impressione piacevole. costo: 2400 €. Lo stesso intervento, ad una conoscente, a Roma, non così impeccabile, con qualche problema di casini all'ultimo momento (come sempre), costo: 11500 €.
E lo specialista che mi ha seguito ha preso per 4 visite + ecografie l'equivalente che il mio specialista di Palermo ha preso, 18 anni fa, per 2 visite, ecografie escluse.
Un Paese che "gioca" così sulla salute della gente è o da abbandonare o da rivoltare.
Quindi vi esorto a partire o a scuotere il tappeto.

antonia | 15/03/2010 ore 16:28:07

 

Mentre mi preparo al viaggio: "Parto, raccolgo informazioni e torno".
Mentre mi preparo al viaggio: "Forse, con quelle strette in mano, dopo, potrò restare".
Mentre mi preparo al viaggio, alla fine decido che è meglio non pensare che al viaggio.

Ale Cu | 15/03/2010 ore 15:00:19 | @

 

Ottima similitudine, Stefano. Te la rubo.
Del resto, fra vecchie zitelle bisogna aiutarsi a vicenda.

roberto alajmo | 15/03/2010 ore 13:40:04

 

Partire o restare è davvero un gran dilemma. Se parti sei debole: è facile scappare. Ma anche difficile. In fondo in fondo, tutti vorrebbero restare. Però se rimani sei fesso. Mammone. Un fossile vivente. Ma anche un "eroe". O un raccomandato, se è per questo.
Io sono l'unico dei miei amici che sia rimasto in Sicilia. Gli altri dicono di invidiarmi, ma ho il sospetto che lo facciano allo stesso modo in cui alcune donne sposate con figli a volte lo dicono a certe zitelle senza speranza..

Stefano | 15/03/2010 ore 12:40:17

 

Non voglio entrare nel merito della questione se sia giusto o sbagliato, bene o male "emigrare". Mi chiedo tuttavia se un californiano che si trasferisce per lavoro nel North Carolina si sente un emigrante come si sente emigrante chi dalla Sicilia si trasferisce in Lombardia o addirittura chi da Palermo si trasferisce a Caltanissetta.
Io credo, ma è solo la mia opinione, che dipenda molto dalla radicatissima cultura contadina ( da servo della gleba, nel caso siciliano) che ci portiamo dentro. L'unica certezza che per secoli il siciliano ha avuto è stato l'ancoraggio alle terre del padrone o la certezza degli usi civici di quella stessa terra

ps
Invidiosi sono tutti quelli che non ne parlano.

fara | 15/03/2010 ore 10:36:46

 

P.S.
Non che oltre le Alpi o gli oceani non ci sia crisi. Però c'è un modo diverso di considerare l'individuo, c'è una sensazione di avere più prospettive e possibilità, che le cose si muovano, anche se ora più lentamente. ma non c'è la stagnazione fisica e mentale italiana

antonia | 15/03/2010 ore 09:59:23

 

Posso considerarmi sicilana di adozione e concordo pienamente sul fatto che per chi nasce o cresce in Sicilia tutto è molto più difficile, non foss'altro che per le distanze. Io ho pagato sulla mia pelle il fatto di vivere lontano dai circuiti musicali più vivaci, che allora non erano neanche a Roma ma a Milano: ed ogni volta che ero invitata per fare un concerto erano spese doppie e tempo doppio da perdere fra treni, ecc.
E' pure vero che oramai scappare al nord Italia non ha più senso: oramai a Milano, Torino, Treviso è dilagato il malcostume della raccomandazione, del lavoro sottopagato, ecc. Bisogna attraversare le Alpi o l'Oceano.
Io sono una "scappata senza rimpianti". Ma d'altra parte, io sono come un frullato di Regioni e se dovessi dire dov'è casa mia non saprei cosa rispondere.

antonia | 15/03/2010 ore 09:56:14

 

Roberto, se per caso il tuo editore tedesco ti farà fare un giro da queste parti, fammelo sapere un po' in anticipo, in modo che possa dirlo a quelle poche ma valide conoscenze che ho qua.

antonia | 15/03/2010 ore 09:48:50

 

Non posso ringraziarvi singolarmente per le gratificazioni di questi giorni. Pena: la stucchevolezza.
E tuttavia la controprova del successo di un libro non sta mai nelle manifestazioni di affetto degli amici, ma nell'invidia di tutti gli altri.
Se veramente mi volete bene, amici miei, riferitemi il veleno degli invidiosi.

roberto alajmo | 15/03/2010 ore 09:36:34

 

Bene Daniela, però ti devi dare da fare di più col tuo blog.

Antonio Carollo | 14/03/2010 ore 23:51:46

 

Recensisco anche io, senza vergogna per il paragone...
[LINK]

Daniela | 14/03/2010 ore 23:14:14

 

Io il fazzoletto l'ho preso davvero Roberto. L'articolo di G. Fofi è davvero bello e lui deve essere per forza una persona "speciale" se tu lo consideri come colui che ha preso il posto di un padre davvero "speciale" che tale non avrebbe più potuto essere. Sono commossa.

Carmen Vitanza | 14/03/2010 ore 22:20:47

 

Ciao a te, Gianluca! Sono arrivato a Piazza del Popolo un'ora dopo che era finito tutto: alla faccia del tempismo. Speravo che finisse più tardi perché volevo farne parte, anche se per poco.

yorick | 14/03/2010 ore 20:21:25

 

Caro Yorick, non sei più passato alla manifestazione? ciao

Gianluca | 14/03/2010 ore 20:15:16

 

Ma no, i Padri danno sempre il giusto. L'articolo di Fofi è bellissimo, ma è ispirato bene.

yorick | 14/03/2010 ore 20:07:51

 

In effetti, per la verità, siamo di fronte al caso di un Padre Prodigo...

roberto alajmo | 14/03/2010 ore 19:38:29

 

In effetti, per la verità, siamo di fronte al caso di un Padre Prodigo...

roberto alajmo | 14/03/2010 ore 19:37:43

 

Un motivo di commozione in più per chi bazzica le chiese: il vangelo di oggi è quello del figliol prodigo. Però tu, Ra, sei prodigo solo di talento.

yorick | 14/03/2010 ore 19:35:04

 

Grazie, Roberto. E' davvero un bell'articolo. Ora non vedo l'ora che il libro arrivi

antonia | 14/03/2010 ore 19:18:13

 

Belle, le storie così.

yorick | 14/03/2010 ore 19:17:14

 

Eccolo qui
[LINK]

roberto alajmo | 14/03/2010 ore 17:26:15

 

Lò, nel senso che... a Lipari non arriva L'Unità???

Ale Cu | 14/03/2010 ore 15:48:39

 

pure io voglio l'articolo scannerizzato...!!!

lò dei vulcani | 14/03/2010 ore 13:56:34 | @

 

Sul sito online dell'unità non c'è l'articolo di fofi. L'Unità cartacea non la trovo qui. Qualcuno potrebbe mandarmi un link o una scannerizzazione dell'articolo?
Grazie

antonia | 14/03/2010 ore 12:41:10

 

ma la smetti di scrivere cose così belle? le ultime due penultime mi hanno toccato il cuore..ora come faccio a leggere la recensione che sono a casa con il raffreddore? dovrò sguinzagliare qualcuno...

Daniela | 14/03/2010 ore 12:27:26

 

Antonia: ma la mia era proprio la confessione di un nevrotico. Io teorizzo il piacere di leggere, e butto via i libri senza rimpianti. Ma quelli si moltiplicano senza fine.
Quanto ai Centri Commerciali: quelli che intendo io sono cosa diversa dagli Ipermercati. Quelli sono un frutto intermedio della modernità che non rinnego affatto.

roberto alajmo | 13/03/2010 ore 17:17:26

 

Antonia: ma la mia era proprio la confessione di un nevrotico. Io teorizzo il piacere di leggere, e butto via i libri senza rimpianti. Ma quelli si moltiplicano senza fine.
Quanto ai Centri Commerciali: quelli che intendo io sono cosa diversa dagli Ipermercati. Quelli sono un frutto intermedio della modernità che non rinnego affatto.

roberto alajmo | 13/03/2010 ore 17:17:25

 

@ Roberto: quindi tu leggi "per dovere" verso te stesso. Come se io dovessi ascoltare subito tutti i dischi che compro per poi poterne sentire ancora altri....non c'è un po' di nevrosi in tutto ciò? Io tendo ad assaporare la lettura, l'ascolto, come anche le buone pietanze, i dolci. Altrimenti diventa un'abbuffata. Ma questa è la mia opinione, naturalmente.

Centri commerciali: avete ragione e fanno anche una concorrenza spietata ai negozianti. Però, dopo 7 anni e passa di vita in Francia (patria di Auchan, Carrefour, LeClerc, ecc)posso dirvi che sono estremamente comodi!! E quando non ne hai vicino a casa (es. a Roma o qui) ti mancano. Io ero abituata ad andare al centro commerciale e trovare tutto: alimenti, scope, pentole, mutande, calzini, terra per le piante, insetticidi....tutto sotto lo stesso tetto, quindi al coperto d'inverno e con l'aria condizionata d'estate: e senza problemi di parcheggio. Qui invece, gli alimentari qui, poi riprendi la macchina e riposteggia o cammina sotto la neve per andare dove vendono le scope. Poi stessa trafila per andare dove vendono le pentole...e così via....= ore perse e stress

antonia | 13/03/2010 ore 16:16:00

 

Le mie abitudini non sono così ambiziose: la mia pila di libri non sta accanto al comodino ma sopra. L'altezza ad occhio e croce arriverà a 60-70 centimetri. La moglie è piuttosto tollerante, mi lascia leggere senza proteste, ad una condizione però, che la lampada sia posta sul pavimento, nascosta ai suoi occhi. Io devo fare un po' di acrobazie ma leggo. Se fosse solo per la lettura a letto la pila potrebbe arrivare al tetto, con quali pericoli per la mia cucuzza ve li lascio immaginare. Io leggo fino alla chiusura degli occhi, la quale arriva in tempi direttamente proporzionali all'interesse che mi suscita il libro. Purtroppo questi tempi molto lunghi non sono perché prima di andare a letto faccio mezz'ora di ginnastica. E' un'abitudine strana, lo so, ma ormai, dopo decenni, non potrei rinunciarvi, non mi sentirei a posto. Questo fatto accorcia, immagino, la lettura. Allora mi tocca curare un'altra pila sul pianale di uno degli scaffali dello studio-biblioteca, spesso una seconda fila.
E' logico che il mio piacere per la lettura non può dipendere solo dal comodino, chiudermi nella mia tana e viaggiare con tanti valorosi amici alla ricerca di...non lo so, che si cerca nel sapere e nell'arte? è un tempo supplementare che supera abbondantemente quello notturno.

Antonio Carollo | 13/03/2010 ore 12:31:10

 

Io ho approntato un metodo per affrontare la pila sul comodino. Innanzitutto mi sono ricordato che leggere è prima di tutto un piacere. Poi mi sono imposto di dedicare a questo piacere almeno qualche ora al giorno (lo so: "piacere imposto" suona un po' come un ossimoro, ma non è stupendo DOVERE fare qualcosa di piacevole?) In questo modo "smaltisco" un sacco di libri al mese. Qualcuno lo "casso" dopo poche pagine, ma succede raramente.

Detto questo, "L'arte di annacarsi" è stupendo, un futuro classico. In libreria ne sono arrivate un sacco di copie, e sta andando via come il pane. La parte su Siracusa è bellissima. Quando l'ho letta sono rimasto basito. La barzelletta sulla madre ebrea sembra presa di peso dalla mia famiglia. Quando mette il cibo in tavola, mia madre aspetta che ci serviamo. E qualunque cosa prendiamo--per esempio, il primo--ogni volta puntualmente ci chiede delusa: "e il secondo non vi piace?"

(Scusate la prolissità...)

Stefano | 13/03/2010 ore 11:39:53

 

In un certo senso hai ragione, Paola.
Ma il mio ragionamento zen è un altro: riuscire a portare a termine tutto quel che devi fare. E' una forma di igiene mentale.
Se poi l'indomani mattina ti svegli ancora da questa parte del mondo, puoi sempre andare in libreria e ricominciare daccapo.

roberto alajmo | 13/03/2010 ore 10:02:45

 

"Spegnere un giorno la luce del comodino sapendo di non avere più niente da leggere " è un incubo!

parolina magica: LIBRAIO. Il mio sogno!

Paola | 13/03/2010 ore 09:46:33

 

Spegnere un giorno la luce del comodino sapendo di non avere più niente da leggere sarebbe l'ideale ma è più reale sperare di spegnere la luce sapendo di aver letto quanto più ci è stato possibile. E non solo letto

fara | 13/03/2010 ore 09:18:47

 

Aveva ragione Troisi: loro sono in tanti a scrivere, io sono solo a leggere.

yorick | 13/03/2010 ore 07:43:37

 

...e così mi hai fatto perdere una lettrice, però, Franca...

roberto alajmo | 12/03/2010 ore 23:09:35

 

Ciao Roberto, sono Franca da Biella. Sono andata in libreria a prenotare il tuo ultimo libro. Ho avuto qualche difficoltà con la commessa piemontese che non capiva il titolo. Le ho spiegato il significato come hai fatto tu con Augias. Ho parlato di te con mia figlia, architetto, che già ti conosceva perchè ha letto e molto apprezzato "Palermo è una cipolla", essendo nata a Palermo ma conoscendo poco la città. Io in cambio le ho fatto leggere quanto hai scritto sugli architetti...ci sentiamo non appena finisco il libro. ciao Franca

Franca | 12/03/2010 ore 21:44:59 | @

 

Bella e forte la campagna contro la violenza domestica sulle donne che ho trovato sui giornali in questi giorni (oggi l'Unità aveva ben 7-8 pagine occupate). Domani confermo che sarò a Roma. Buon viaggio a Eliana. Io molto più comodamente partirò domani mattina e neanche tanto presto. Bella e più partecipata delle nostre aspettative la manifestazione della Cgil a Firenze.

Gianluca | 12/03/2010 ore 18:36:05

 

Bravissimo Stefano, se fossi ancora a Siracusa ci farei una battaglia culturale e politica con quella scritta che ha sfigurato la vista del Porto Grande.

Gianluca | 12/03/2010 ore 18:30:51

 

Purtroppo hai descritto nei minimi particolari quello che sta succedendo anche a Siracusa. Ci sono già tre o quattro centri commerciali (ho perso il conto), un paio sono in crisi profonda, con metà degli stand sfitti, e nonostante questo un altro mostro è in arrivo. Che tutto questo avvenga con il beneplacito del Comune si capisce anche dal fatto che il porto grande, di notte, è letteralmente dominato dall'insegna luminosa del Carrefour, senza che nessuno dica niente.

Stefano | 12/03/2010 ore 14:57:58

 

Posso introdurre un argomento di attualità?
Eccolo:

Il tema delle violenze perpetrate dai preti nelle chiese e nelle sagrestie è tornato prepotentemente alla ribalta della cronaca dopo gli scandali e gli abusi sessuali scoperti in Germania. Gli osservatori indicano tra le cause dei reati in questione la cattiva educazione dei preti, gli strascichi della rivoluzione sessuale del '68, l'omertà maschile che fino a poco tempo fa non permetteva la denuncia dei misfatti, la quasi nulla presenza femminile, il celibato. La pedofilia dei preti è il reato più infamante e disgustoso. Il Governo di Berlino sta svolgendo una vigorosa opera di ricerca e di denuncia di questi reati. Gli studiosi sono concordi: in parte la pedofilia dipende dal celibato. La Chiesa sembra aver preso definitivamente la strada della repressione del fenomeno adottando la tolleranza zero e denunciando alle autorità civili i colpevoli, facendo così cadere il velo dei silenzi che spesso copriva i singoli episodi. L'arcivescovo di Vienna, Christoph Schoenborn dice che sul celibato ci vuole “un cambiamento di visione”. La Chiesa è preoccupata. Un convegno all'Università Lateranense affronterà il problema. Il prefetto Hummes della Congregazione per il clero ha detto che “il celibato non è un dogma”, ma nessuna pronuncia ufficiale è venuta fuori dal Vaticano. L'opinione pubblica è allarmata. In Germania molte madri non mandano più i bambini al catechismo. Gli scandali degli USA , dell'Austria dei Paesi Bassi, adesso questi della Germania, hanno messo a dura prova le gerarchie ecclesiastiche. Non è dato sapere se l'attuale linea conservatrice della Chiesa subirà una qualche incrinatura. Una cosa è certa: il degrado nel basso clero non riguarda pochi episodi, esso è un pericolo per la Chiesa da non sottovalutare.

Antonio Carollo | 12/03/2010 ore 14:39:38

 

Sparissero nel nulla i pesci siluro, piuttosto.

yorick | 12/03/2010 ore 13:13:38

 

Ma sai RA che quell'aforisma sulla sparizione colpisce eccome? Per ora meglio apparire, però, soprattutto perché si ha qualcosa da dire.

yorick | 12/03/2010 ore 13:11:33

 

confermo che mia nonna (messinese) diceva "reloggiu". Degli agrigentini non so, ma a me di Camilleri dà fastidio qesta specie di italianizzazione del dialetto. Secondo me o lo usi o non lo usi. Ecco.
Per quanto riguarda baget bozzo non ho idea di cosa abbia potuto scrivere, e sono contenta di non conoscere nessuno che conservi un suo "parto" nella propria libreria... e dire che di porcate la gente ne legge tante!
splash!

lasirematta | 12/03/2010 ore 12:48:49

 

Posso aggiungere una cosa che non mi torna? Conosco persone che hanno librerie intere di testi religiosi. Conosco gli autori che affollano quegli scaffali: Messori, Anselm Grun (con la dieresi, ma non la so fare), Nouwen, Robben, Ravasi, Olivero. Spunta qualche Socci. Ma non ho mai visto un Baget. E neanche un Bozzo. Neppure insieme.

yorick | 12/03/2010 ore 10:13:23

 

Detesto l'idea di sparire nel nulla.
Preferirei sparire in qualcosa.
Meglio: in qualcuno.

roberto alajmo | 12/03/2010 ore 10:01:07

 

Certo se tu sparissi nel nulla mentre piloti il tuo bimotore le vendite avrebbero un'impennata!

Paola | 12/03/2010 ore 09:50:06

 

@RA:
sappiamo bene che ti accontenteresti di guadagnare un po' meno di quel tale a patto di avere lettori più selezionati e intelligenti.

Tanus | 12/03/2010 ore 09:26:48

 

Mai letto Baget Bozzo. Nè sopportato. Ma non conosco nessuno che abbia letto un suo libro

antonia | 12/03/2010 ore 09:25:49

 

@RA:
ho ricordato che Baget Bozzo è morto solo dopo questo articolo. Figurati se mi sono mai soffermato su di un suo titolo. ;-)

@Fara:
forse ralogio non è inventato. Ho un suocero messinese e una suocera siracusana, e mi pare di averglielo sentito dire. E se non sbaglio anche ad agrigento si dice ralogio. C'è qualcuno dei luoghi citati che può dirimere il dubbio?
Comunque è vero, il linguaggio di Camilleri è nel suo insieme inventato, anche a beneficio della comprensione dei non siciliani. Per esempio la parola "identifico" per dire identico...

Tanus | 12/03/2010 ore 09:20:24

 

Ma vi rendete conto? Un milione di euro! Solo coi libri! Non ci ho dormito, stanotte.
Facciamo un test: ditemi il titolo di un libro di Baget Bozzo Buonanima. Uno solo. Ma senza guardare Wikipedia, ché non vale.

roberto alajmo | 12/03/2010 ore 08:32:44

 

Tranquillo, Ra, farai i bozzi al budget di Baget Bozzo.

yorick | 12/03/2010 ore 07:27:07

 

@Carmen,
io credo che Augias abbia semplicemente rimosso dalla sua mente il greco che è invece parte integrante, assieme al latino e all'arabo medievale, della lingua parlata nel meridione.
Nake, culla sospesa (una sorta di amaca), da cui deriva anche Nico, Nicuzzu, nicareddu e annacarsi (come dondolio della culla sospesa o amaca).
E anche "amaca", parola estranea ma notissima ha una radice verbale assimilabile a Nake.
Comunque ritengo che Augias abbia voluto, prendere un po' le distanze dai "dialettismi" invocati dalle leghe (del nord e del sud)

ps
Camilleri, di cui si è parlato nell'intervista, non ha mai scritto nella serie di Montalbano in dialetto. In quella serie si è inventato un linguaggio. Sfido chiunque, ad esempio, a ricordare qualcuno che abbia sentito dire "ralogio" per indicare un comunissimo "roggiu" ( orologio, in italiano)

fara | 11/03/2010 ore 23:33:28

 

Oggi sono finalmente riuscita a seguire la tua intervista nel programma di Augias. Il titolo del libro lo ha destabilizzato credo... e non mi è sembrato disponibile a capirne il senso. Peccato! I tuoi interventi su i vari argomenti affrontati sono stati appropriati e non hai tergiversato sui più scottanti. Questo ti ha guadagnato l'ammirazione di noi tutti e soprattutto quella di Corrado Augias che è un personaggio tutt'altro che facile e accomodante. Bravo Roberto! La mia curiosità di leggere il tuo libro cresce di giorno in giorno...

carmen vitanza | 11/03/2010 ore 21:48:36

 

Non dipende da noi, lo sai. Le "tue" case editrici dovrebbero ristampare i tuoi libri e pubblicizzarli e invece continuano a ristampare "Il piccolo principe" e a spacciarlo come il più venduto senza specificare che è un testo quasi obbligato nelle scuole medie.
Anche questo conta!

ps
Marco sai qual'è la parolina? Scaffali! di libreria, ovviamente

fara | 11/03/2010 ore 20:36:09

 

Io ho ordinato DUE copie del tuo libro: una per me e una da regalare

antonia | 11/03/2010 ore 20:11:47

 

C'è una buona notizia per tutti gli scrittori [LINK]
Baget Bozzo aveva accumulato un milione di euro coi diritti dei suoi libri.
Datevi da fare, miei lettori: non fatemi fare brutte figure.

roberto alajmo | 11/03/2010 ore 19:54:19

 

Appunto Roberto, "qualsiasi" paese in cui vige una post-democrazia. Un paese dove la democrazia è stata superata e adeguata allo "spirito dei tempi".

ps
Tu intanto continua a scrivere, visto che lo sai fare abbastanza bene, che noi, almeno, avremo qualcosa da leggere e da commentare

fara | 11/03/2010 ore 19:17:56

 

@Paola: ne ho sentito parlare molto bene. Se posso, vado.
@Fara: volendo, si può provare a sostituire i nomi con i pari grado di qualsiasi altro paese del mondo.
Qualsiasi. Pensate qualsiasi paese. Anche la Russia di Putin. Anche La Birmania. Anche l'Iran. Qualsiasi.

roberto alajmo | 11/03/2010 ore 18:37:16

 

Penultim'ora
Ma la nostra, caro Roberto, è una post-democrazia!
Noi andiamo avanti, non ci fermiamo mai!

fara | 11/03/2010 ore 18:32:43

 

Con il permesso del padrone di casa:
domani pomeriggio, alle ore 16,00 presso il liceo scientifico S. Cannizzaro, verrà proiettato il film documentario "Come un uomo sulla terra". Sarà presente anche l'autore, Dagmawi Yimer.
Siete tutti invitati!

Paola | 11/03/2010 ore 17:30:35

 

Hai ragione, Antonio, ma considera che il libro si rivolge a un pubblico internazionale. Già ieri Augias quando ho cominciato a spiegargli la contraddittorietà di DUE significati, mi ha fermato accusandomi di pirandellismo...
E comunque più avanti nel libro torno ancora sul verbo annacarsi.

roberto alajmo | 11/03/2010 ore 14:21:49

 

Ho ascoltato l'intervista a radiotre, ho visto la trasmissione di Augias, sono arrivato ieri sera ad un terzo del libro: intrigano molto le acuminate osservazioni sui palermitani e i siciliani; quando avrò finito di leggerlo, azzarderò qualche altra parola.
Aggiungo: inoltrandomi nel libro m'è sembrato di visitare una casa di amici ben conosciuta. Sarà l'effetto di questo blog, immagino.
RA spiega il doppio significato di 'annacarsi'; se mi posso permettere io ne conosco un terzo: oltre a ' annacati, cioé fai presto, a 'un t'annacari' non perdere tempo, il terzo è questo: 'guarda comu s'annaca', cioé come si pavoneggia dondolando lievemente i fianchi e la figura, considerandosi importante o superiore o malandrino o mafioso o arrivato.

Antonio Carollo | 11/03/2010 ore 14:11:28

 

Mi sembra anche che questo fenomeno sia diffuso quasi esclusivamente fra i preti cattolici. Current TV ha trasmesso un documentario molto interessante poco tempo fa. Molti danno la colpa di questo al celibato imposto.

antonia | 11/03/2010 ore 13:46:53

 

da quello che mi dicevano alcune amiche belga, a quanto pare là il fenomeno è tanto diffuso che molti genitori rifiutano di mandare i figli al catechismo. E questo da anni

antonia | 11/03/2010 ore 10:11:59

 

@Teresa: vai su FB, io, fara ed altri lo abbiamo pubblicato

@ Roberto: orso. Però in TV sei molto "à l'aise". E mi è piaciuto come hai pronunciato "arrondissement". Ed ora aspetto che arrivi il libro

antonia | 11/03/2010 ore 10:06:02

 

O di quelli che fanno la cacca e lasciano la virgola nel water?
antispam Pannolini!

yorick | 11/03/2010 ore 09:47:07

 

Mammamia che primo della classe Augias con la storia degli arrondissements (giusto l'ho scritto?)...

Daniela | 11/03/2010 ore 09:44:00

 

Come avrebbe detto il rimpianto avvocato Messina-Fiorello: "E che dire allora di quelli che si soffiano il naso e poi guardano nel fazzoletto?"

roberto alajmo | 11/03/2010 ore 09:34:45

 

E' una nota di Padre Lombardi, portavoce vaticano. Parla di "altri ambienti", e fa un po' di statistiche prendendo ad esempio il caso austriaco:
"i casi accertati in istituzioni riconducibili alla Chiesa sono stati 17, mentre ve ne sono stati altri 510 in altri ambienti".
[LINK]

yorick | 11/03/2010 ore 09:14:41

 

@Rita: Benvenuta fra noi.
@Yorick. Ma poi, vorrei sapere: gli altri chi?

roberto alajmo | 11/03/2010 ore 09:01:59

 

Oggi arriva nella mia libreria "L'arte di annacarsi". Caro RA, è più bello non abituarsi mai e sentire sempre la strizza e l'emozione.

yorick | 11/03/2010 ore 08:28:52

 

le percentuali devono essere bassE. Ex abundantia cordis.

currenti yorick | 11/03/2010 ore 08:26:43

 

Da cattolico sono ferito da giustificazioni tipo "sì, però pure gli altri; sì, però le percentuali di casi nella chiesa sono più bassi...", giustificazioni buttate lì come un socialista anniottanta qualsiasi. Il numero della Chiesa in fatto di pedofili deve essere zero. Zero.

yorick | 11/03/2010 ore 08:25:27

 

Grazie, amici miei vecchi e nuovi.
Ne avevo bisogno.
Uno penserebbe che dopo aver publicato tutti i libri che ho pubblicato, l'abitudine possa prevalere. E con l'abitudine, l'indifferenza.
Invece non mi ci sono abituato per niente.

roberto alajmo | 11/03/2010 ore 04:53:19

 

Salve Roberto,questa è una pacca sulla spalla! Oggi l'ho vista da Augias( una delle poche cose che vale la pena di guardare in tv!)e sono stata orgogliosissima di ciò che ha detto sulla Sicilia; che campanilista poco originale!
E'servito a scoprire un libro, che comprerò sicuramente, nonostante il titolo.. ;)
Buon lavoro e complimenti!

Rita | 10/03/2010 ore 23:53:36 | @

 

Sono questi momenti che giustificano l'esistenza della televisione. Grazie, Roberto!

yorick | 10/03/2010 ore 23:50:39

 

Grazie per la bella figura che sei riuscito a far fare alla migliore Sicilia nel programma di Augias

federico | 10/03/2010 ore 23:42:29

 

Bravi Roberto e Augias. Bel pezzo di tv.

Gianluca | 10/03/2010 ore 22:29:57

 

"..io non tocco e non bacio...".

Gianluca | 10/03/2010 ore 22:27:44

 

"brutto titolo"...? Ma come si permette...? Glielo hai detto che lo abbiamo scelto NOI? :-D

teresa de masi | 10/03/2010 ore 22:26:03

 

>Oggi recordo assoluto di contatti... E ci fosse un cornuto che lascia un messaggio, una pacca sulla spalla...

plat plat... ma nonostante la pacca sulla spalla son gelosissima lo stesso. Devo solo capire di chi: se di te, roberto, o di augias.

/qualcuno mi passa il link che me lo son perso? :)

teresa de masi | 10/03/2010 ore 21:21:00

 

Carmeo, ti rispondo io, che sono in Toscana per lavoro.
Basta andare in Toscana per capire, ma le cose si stanno imbastardendo anche qui.
Qui esiste molto senso collettivo, si sta perdendo, anche qui, vistio che anche la sinistra ha molto governato con amici-amici, e quindi si é creato anche qui un sistema di privilegio, che forse prima non esisteva.
Ma il senso collettivo comunque permane abbastanza.
Da noi se tu hai un problema o sollevi una questione é solo tua. Non esiste supporto comune o condivisione. Esiste oggi é toccato a me domani a te.
il problema della sicilia é l'eccessivo individualismo. E l'idea che se uno si associa si prende i guai dell'altro.
Tutto qui.

Uma | 10/03/2010 ore 20:58:09 | @

 

Augias è un grande. Ne sono la prova gli ospiti che invita.

Paola | 10/03/2010 ore 20:42:26

 

@ Roberto, ma dai....
Ti ho visto lo stesso. Mi sei piaciuto, davvero. E c'era pure Danilo Sulis via telefono. Avvilente quello che è successo a radio 100 passi

antonia | 10/03/2010 ore 20:37:42

 

@Antonia: è difficile da spiegare. Un misto di timidezza e senso di superiorità.
Se però hai visto qualche volta Bruno Vespa in tournée promozionale televisiva puoi capirlo più facilmente, per contrasto...

roberto alajmo | 10/03/2010 ore 20:23:37

 

@ Roberto, ma perchè non avverti delle tue presenze in video??

antonia | 10/03/2010 ore 20:06:44

 

E bravo il nostro Alajmo! Solo ora, tornando a casa, ti ho visto e sentito ospite da Augias.
Almeno qualcuno avrà capito che qualche siciliano "diverso" c'è!

fara | 10/03/2010 ore 19:33:39

 

Grazie, Tosca. Ma stai attentissima, prima di accettare la convivenza con quest'Isola.

roberto alajmo | 10/03/2010 ore 19:32:42

 

Att.ne di Roberto
nonostante io vorrei proprio andare a vivere a Palermo !..
che ne dice ? l'ho sentita oggi da Augias penso che comprerò il suo ultimo libro, non la conoscevo per niente prima. Saluti (uan toscana innamorata della Sicilia e di Palermo)

Tosca | 10/03/2010 ore 18:55:36 | @

 

Oggi recordo assoluto di contatti... E ci fosse un cornuto che lascia un messaggio, una pacca sulla spalla...

roberto alajmo | 10/03/2010 ore 18:45:54

 

@Carmelo: dev'essere qualcosa che ha a che vedere con il proverbio latino "Senatores probi viri, senatus mala bestia".

roberto alajmo | 10/03/2010 ore 15:25:48

 

@roberto
c'e' una cosa alla quale non ho mai saputo dare una risposta definitiva a proposito dei siciliani:
perche' dico io un siciliano che va all'estero (se non viene seguito dal cancro mafiosocome negli usa) in germania si integra perfettamente, ooserva e rispetta le leggi, insomma si integra perfettamente e si sente parte dello stato?
perche' dico io, quando invece nella suan terra resta schiacciato da una diffidenza millenaria (per millenni siamo mstati invasi e colonizzati da popoli di ogni specie)che lo rende incapace di immaginare un sistema di regole e di legalita' regolato da un'autorita che gode la fiducia e il consenso dei suoi cittadini?
perche' questo individualismo estremo che caratterizza il comportamento del siciliano nella sua terra?
ùperche' tutti irapporti sociali sono regolati da favori cui corrispondono obblighi al di fuori e in deroga ad ogni senso etico?
perche' dico io?

carmelo | 10/03/2010 ore 14:57:03 | @

 

[LINK]

vitalba | 10/03/2010 ore 14:49:43

 

[LINK]
L'avevo detto, io...
http://www.robertoalajmo.it/index.asp?act=viewtxt&sez=1&id=871

roberto alajmo | 10/03/2010 ore 02:40:00

 

@Antonia: se l'editore organizzerà un giro, verrò volentieri. Cerco sempre pretesti per viaggiare.
@Carmelo: intanto, benvenuto. Sulla Sicilia circolano molte maldicenze, e purtroppo fondate.
Con la nostra rabbia possiamo stringere i pugni e roderci dentro. Ma anche sforzarci di trovare, nel nostro piccolo, una dose di contravveleno quotidiano.
Mica per cambiare le cose: magari. Per poter dire ai nostri figli che noi avevamo scritto, avevamo detto, avevamo testimoniato, avevamo fatto.
Abbiamo perso, ma avevamo combattuto.

roberto alajmo | 10/03/2010 ore 01:50:41

 

E hai fatto bene a non resistere!

fara | 09/03/2010 ore 23:13:32

 

L'intervista a Fahrenheit si può ascoltare anche in podcast:

[LINK]

yorick | 09/03/2010 ore 19:25:59

 

Curiosità: come si dice "annacarsi" in tedesco?

yorick | 09/03/2010 ore 19:18:49

 

@Roberto: a me va bene anche in italiano. Ma vieni qui in Germania??

antonia | 09/03/2010 ore 18:54:34

 

ho ascoltato la tua intervista su Fahrenheit - radio tre e l'ho trovata molto interessante.
E' ora che noi siciliani ci guardiamo dentro mettendo a nudo i nostri difetti e le nostre responsabilità sul degrado sociale e culturale della nostra isola. Sulla nostra millenaria diffidenza che e' alla base del nostro individualismo e che impedisce di coagulare la forze vive e le intelligenze attorno a una prospettiva di liberazione e di rinascita.
E' proprio il caso di dirlo che lo stato siamo noi.
E che sarebbe ora di rifiutare il sistema di favori attraverso il quale sono regolate le relazioni sociali ad ogni livello e a cui nessuno sembra sfuggire.
Oh, me ne sono andato via all'eta di 13 anni e ogni volta che torno, provo un sentimento di angoscia e rabbia, e impotenza e tristezza, nel vedere che non e' cambiato niente, proprio niente.
sulla princiale tortorici castell'umberto abbondano le frane, ma la provincia dice che non ci sono soldi (!!!) gli abitanti si incazzano e alzano la voce SOLO se sono colpiti personalmentge dalla frana, a nessuno viene in testa di organizzare una protesta collettiva a tutela di interessi collettivi, ognuno attiva le sue conoscenze per ottenere l'intervento della provincia. Se provi a denunciare gli enti responsabili, sulla base di perizie ti dicono: CHI TE LO FA FARE? -
la sicilia sta andando a pezzi e la colpa e' dei siciliani

carmelo | 09/03/2010 ore 18:37:07 | @

 

Arriva anche in tedesco, Antonia.

roberto alajmo | 09/03/2010 ore 16:53:46

 

Uffa uffa, chissà qui quando arriva.....

antonia | 09/03/2010 ore 15:43:43

 

Caro Roberto, allora ti dico che ho appena letto il capitolo dedicato a Palermo: di bellezza struggente. Mi hai strappato lacrime e sorrisi.

maramaus | 09/03/2010 ore 15:13:44

 

Ma certamente caro maramaus...

Don Diego de la Vega | 09/03/2010 ore 12:42:06

 

La sindrome Antonella Clerici? Ma sul serio, Zorro?

maramaus | 09/03/2010 ore 12:10:00

 

Piani alti di un prestigioso assessorato dell'ente dannoso regione. Il qualificato esponente (laureato, vestito elegante, cravatta costosa) dell'ufficio "di diretta collaborazione" dell'Assessore bussa alla porta di un ufficio: "La posso masturbare? Oh mi scusi, disturbare?"

Ah, ah, ah...

Don Diego de La Vega | 09/03/2010 ore 10:46:00

 

Tutti danno addosso a Di Pietro, il quale, in fondo, aveva ragione. Napolitano ha firmato un decreto praticamente inutile senza aspettare la decisione del TAR. Abbastanza grave da parte di colui che è il garante della Costituzione.
Ascoltavo stamattina De Magistris. Ha detto delle cose pacatissime, assolutamente condivisibili, chiare e nette. D'altra parte un partito che infastidisce così tanto Cicchitto ha già solo per questo meritato la mia attenzione

antonia | 09/03/2010 ore 09:53:49

 

Se penso alla storia di Salomone riadattata ai nostri giorni, immagino che "la falsa madre" (nata e cresciuta all'epoca del miglior training mediatico di tutti i tempi) avrebbe per prima ceduto "il falso figlio" alla vera madre, per passare poi, così, agli occhi di tutti i presenti, come la VERA madre.

Ale Cu | 09/03/2010 ore 09:06:52

 

Ora che ci penso, la storia di Salomone e delle due madri è una metafora si può estendere all'intero sistema-Sicilia...

roberto alajmo | 09/03/2010 ore 08:05:23

 

PS.Gianluca ha ragione,siamo in un bel pasticcio,ecco perchè non posso dormire!

Peppino | 09/03/2010 ore 02:04:17

 

grazie a Roberto Alajmo per il benvenuto,mi scuso del ritardo ma non mi collego spesso, un saluto a tutti e a Gianluca in particolare che mi ha citato. Non penso proprio che se avessero sbagliato a presentare le liste di Di Pietro o del PD ci sarebbe stato tutto questo,sarebbero stati esclusi e basta.Ma dato che si è scoperto che conta la sostanza e non la forma, vi scrivo un'altra piccola poesia:
"se non la forma val, ma la sostanza/perchè un fatto formal,la prescrizione/il dritto alla giustizia sopravanza/salvando i rei da giusta punizione?"

Peppino | 09/03/2010 ore 02:02:02

 

Peppino si è chiesto pochi post fa cosa avrebbe fatto Di Pietro se fosse stata la sua lista a non essere ammessa.

Ora mi chiedo cosa sarebbe accaduto se fosse stato il Pd a non essere ammesso. Ci sarebbe stato il sommovimento di piazza degli elettori del Pd che brandendo le forche avrebbero tentato di farsi giustizia da soli. Ma non con la destra, né coi giudici, ma proprio con i dirigenti politici del proprio partito al grido: cialtroni! cialtroni! Augh!

Gianluca Seduto | 08/03/2010 ore 20:13:07

 

Tar Lazio respinge il ricorso della Lista Pdl!!!! ragazzi miei, qui è difficile fare una predizione su tutto. Situazione assolutamente inedita nella storia di questo paese. Adesso che fanno? ricorso al Consiglio di Stato? slittamento delle elezioni? capiamoci: ora per il Pdl le cose si fanno veramente brutte e anche per noi, purtroppo.

Gianluca | 08/03/2010 ore 19:39:57

 

Confermo partecipazione manifestazione sabato prossimo. La "gloriosa" Cgil sta organizzando qualche pulmino di comodo. La gente qui a Firenze l'é incazzata....

Se qualcuno del forum (Eliana, Teresa, qualcun altro) si troverà alla manifestazione mi faccia un fischio via mail in questi giorni che invio il mio numero di telefono. Mi piacerebbe conoscervi e salutarvi.

Gianluca | 08/03/2010 ore 19:31:44 | @

 

Gli italiani, orbati del duce, stanno lì, pronti a resuscitarlo. Non possono vivere senza un padre-padrone.
Gli "italiani" hanno criminalizzato gli antifascisti. Mi pare sufficiente per capire chi sono "gli italiani"

fara | 08/03/2010 ore 19:00:07

 

In questo periodo la Cgil è a congresso e facendoci parte domani sarò a Montecatini a partecipare a quello della mia categoria regionale. Siccome si continua anche mercoledì dobbiamo rimanere a dormire domani sera e si è già costituito il coordinamento Viola. Si discute che ci fa bene, poi tutti a mangiare in un posto selezionato perché c'é il maxi schermo. Ha deciso tutto il segretario organizzativo, in democrazia. Che poi a me sarausano me ne freghi il giusto è un dettaglio, domani forza viola e basta!

Gianluca | 08/03/2010 ore 18:22:48

 

Antonio, non arrenderti. E' questione di allenamento! Un abbraccio e porta un mio bacione a Firenze (e a Viareggio: a Pietrasanta, o in quei pressi ho un amico giornalista).

maramaus | 08/03/2010 ore 18:00:43

 

Maramaus, battuta fulminante, in tre parole hai fotografato un campione, una squadra e i desideri e le fantasie dei loro tifosi.
Qualche altra battuta? Difficile fare meglio.
Io mi arrendo.

Antonio Carollo | 08/03/2010 ore 17:27:33

 

Dovremmo tifare per la Fiorentina, o meglio per i tifosi della Fiorentina: il popolo viola.

maramaus | 08/03/2010 ore 17:15:20

 

Non sono mai stato tifoso per una squadra, quindi, non mi sono preclusi le simpatie e i dispiaceri.
La mia debolezza per l'Inter risale all'epoca in cui il Milan vinceva tutto e l'Inter mangiava polvere; è proseguita poi con l'avvento della presidenza Moratti forse proprio perché la squadra, infarcita di grandi campioni e in mano ad allenatori di grido, continuava a mangiare polvere, per tanti anni. Con Mancini s'è svegliata, con Mourinho sta facendo scintille. Stranamente la simpatia mi è rimasta, anche con un'Inter vincente. Adesso sono ridotto ad ogni domenica a vedere i risultati perché mi preoccupo che venga raggiunta.
La Fiorentina un po' nel cuore ce l'ho. Che volete, bazzico a Firenze da una vita, c'è nato un mio figlio, l'altro poco lontano, dovrei essere uno snaturato a non interessarmi.

Antonio Carollo | 08/03/2010 ore 17:09:58

 

ODDIO maramaus, come si fa a non volerti bene?

fara | 08/03/2010 ore 17:01:09

 

Noi siamo miccoli ma cresceremo.

maramaus | 08/03/2010 ore 16:26:40

 

Interista da quando avevo 7 anni. Avevo tutte le figurine dei giocatori ed anche il pallone nerazzurro, visto che giocavo più a calcio che con le bambole.
Comunque, il Palermo sta facendo davvero un exploit incredibile. Simpatico Miccoli. Mio figlio ha la sua maglia ben messa su un "omino"

antonia | 08/03/2010 ore 16:22:37

 

Antonio, le simpatie nel calcio non esistono. Il fatto che mi stia simpatico Mourinho no significa che io sto per l'Inter.
Il "tifo" per una squadra , qualunque essa sia, preclude i dispiaceri e le simpatie.

fara | 08/03/2010 ore 15:08:10

 

Ho qualche simpatia per l'Inter, ma mi dispiace per la Fiorentina che ha l'allenatore più decantato d'Italia e sta precipitando verso la zona retrocessione. Facciamo le corna.

Antonio Carollo | 08/03/2010 ore 14:59:12

 

Non sono interista per caso, avessi avuto l'età giusta quando vinceva l'Inter sarei stata interista, ma quando ho cominciato a seguire le squadre vinceva la juve e come tutti i bambini stavo per il più forte. Il palermo non c'era proprio a quel tempo. Infatti il "tifo" per il palermo è per la mia, e per qualche altra generazione dopo la mia, un tifo di riporto.
Il milan comunque non mi è mai piaciuto, berlusconi a prescindere

fara | 08/03/2010 ore 14:21:49

 

@Fara: ora, per esempio, sono tutti in crisi di astinenza perché è in silenzio stampa.
Non la vogliono né cotta né cruda.

roberto alajmo | 08/03/2010 ore 11:08:42

 

Non sono interista ma Mourinho mi sta simpatico. Sono una eccezione? Non credo sono i giornalisti sportivi che sono un po' tocchi

fara | 08/03/2010 ore 10:46:51

 

Benvenuta, Carmen. Sono contento di leggerti qui.

RA | 07/03/2010 ore 17:32:04

 

Sarò idealmente con voi sabato prossimo. Bravi!

carmen vitanza | 07/03/2010 ore 16:27:19 | @

 

Confesso: sono stato un coppista; da bambino ad ogni elezione mia madre mi mandava al pastificio Messineo a ritirare il mio rituale coppo di pasta ('u copp'i pasta). Quella pasta era più gustosa perchè gratis. Sembrava naturale: c'erano le elezioni e arrivava il coppo; nessuno pensava al baratto, eravamo famiglie che votavano sempre spontaneamente Democrazia Cristiana, senza bisogno di contraccambio, semplicemente per paura dei comunisti.

Antonio Carollo | 07/03/2010 ore 15:20:55

 

Visto che ci sarà rappresentanza a roma di questo forum... ci sarò anche io! :)

teresa de masi | 07/03/2010 ore 12:06:14

 

Benvenuto, Peppino:
A Di Pietro? Non c'è dubbio:/ lui li metterebbe al gabbio

roberto alajmo | 07/03/2010 ore 06:35:37

 

Riflessione sul caso liste pdl:

"Davanti ad un pensier, turbato, arretro:/ se questo fosse successo a Di Pietro??"

peppino | 06/03/2010 ore 21:12:17

 

@Gianluca
Sabato, a quanto pare, ci sarà una rappresentanza del forum di Alajmo alla manifestazione di Roma... Ci "vediamo" là! :)

Eliana | 06/03/2010 ore 20:16:56

 

[LINK]

Il decreto è stato pubblicato oggi in G.U. e a leggerlo (cliccate sul link di sopra) fa ancora più rabbia

Gianluca | 06/03/2010 ore 16:02:48

 

antonio nel senso che travaglio è uno molto corteggiato dalle ragazze di qualsiasi età.
non so se sei mai andata alla presentazione di un suo libro ma se ci vai ti accorgi che la maggiorparte sono ragazzine che gli salterebbero volentieri addosso anche se è sposato con figli :-)

vitalba | 06/03/2010 ore 15:44:30

 

Roberto, mi stupiva il tuo ottimismo nel credere che stessimo precipitando verso il baratro: credevo che, come me, pensassi che c'eravamo già caduti...

Eliana | 06/03/2010 ore 15:22:50

 

Sabato a quanto pare vado a Roma a Piazza del Popolo.

Gianluca | 06/03/2010 ore 15:16:53

 

Vitalba, geloso io? Di chi? di Travagio? o delle fanciulle che gli danno, o vorrebbero dargli, calda accoglienza nella notte o anche nel pomeriggio, se necessario?
Non credo che potrei averne motivo perché Travaglio travagghia notte e giorno a fare il topo degli archivi giudiziari e non credo abbia altro tempo per altre evenienze.
Per me è quanto di più sgradevole possa concepire. Che si è costretti a fare per la fama e gli sgrei!
Sembra preso dalla tarantola: spara articoli e libri a getto continuo.
Intelligenza e talento spesi per che cosa? per fatti e misfati dei superfurbi d'Italia. Impresa nobile, non dico di no, ma uno che sa adoperare la penna piuttosto bene come lui potrebbe sperimentare altri campi.
No, ti dico di no, non ne sono nè geloso nè invidioso, non lo seguo granché nella sua compulsiva furia esploratrice e denunciatoria dei marciumi italiani.
Però tanto di cappello.

Antonio Carollo | 06/03/2010 ore 14:55:15

 

A Siracusa va molto di moda "il ritiro delle bollette". Il candidato si presenta a casa dell'elettore e si porta via tutte le bollette, con la promessa che ci penserà lui a pagarle. (Se alle poste vedete un tizio con un mazzo alto così di bollettini, e siamo sotto elezioni, facile che quel tizio sia il portaborse di qualcuno.)

[LINK]

Stefano | 06/03/2010 ore 14:28:23

 

Sapevo di poter contare su di te, Eliana...

roberto alajmo | 06/03/2010 ore 14:13:46

 

... Verso il baratro?

Eliana | 06/03/2010 ore 12:54:10

 

Dico solo questo: abbiamo fatto un passo avanti.

roberto alajmo | 06/03/2010 ore 12:02:40

 

Tutto va verso la direzione della democrazia autoritaria e plebiscitaria. Quando leggi e procedure vengono stravolte ad hoc da chi ha la maggioranza parlamentare, devi solo sperare di cambiare quella maggioranza parlamentare per far cambiare l'atteggiamento. E' quello che vuole Berlusconi: con il voto popolare sono autorizzato a fare tutto e voi non potete dire nulla. Ho sempre difeso in questo forum il presidente della repubblica, certo l'approvazione del decreto è una cosa che fa male. La valutazione di Napolitano immagino sarà stata di accettare il male minore,rispetto all'idea di una campagna elettorale al piombo fuso in mancanza del candidato Formigoni e della lista Pdl a Roma nella sfida elettorale. Siamo di certo a un punto di estrema debolezza delle nostre istituzioni e tocca a noi che abbiamo questa consapevolezza di parlarne con le persone intorno a noi. Detto questo si torna sempre al punto di partenza: dovrebbero essere gli italiani col voto a dimostrare la loro consapevolezza. E' iniziata la campagna elettorale. Buon lavoro.

Gianluca | 06/03/2010 ore 11:54:50

 

Penultim'ora che sento vicinissima. Era bello anche un commento di Antonia di qualche giorno fa, quello sul fruttivendolo di fiducia. Sì, forse l'humus del sistema che si regge sul favore è proprio quello. Arriveremo mai a capire che una cosa è un diritto e non un gesto di magnanimità altrui?

yorick | 06/03/2010 ore 10:20:03

 

Grazie, Presidente. :(

/toh, un paralume anche per me. Eppure di luce ne vedo davvero poca, ora...

teresa de masi | 06/03/2010 ore 00:27:58

 

Caro Marco, "giustizia" è fatta.

fara | 06/03/2010 ore 00:24:24

 

eh già fara, che tristezza!
Che brutti tempi, teniamoci saldi lo scolapasta in testa...mi sa che non manca molto :-(((

P.S.: mi è uscito PARALUME...spero possa andare bene lo stesso.

marco | 05/03/2010 ore 23:50:39

 

Napolitano ha firmato il decreto. fonte repubblica.it

Gianluca | 05/03/2010 ore 23:43:46

 

Credo che il sito sia super affollato, Marco. Non si riesce ad accedere.
Riuscirò a firmare prima o poi ma non ho alcuna fiducia in queste "petizioni". Ormai fanno quello che vogliono e il paese "inghiotte" tutto

fara | 05/03/2010 ore 23:41:55

 

@gianluca: non so se usi facebook, cmq ti suggerisco quanto ho scritto lì.

Scriviamo al Presidente Napolitano, una frase di getto, un'appello a non rendere più buia questa notte della Democrazia: [LINK]

marco | 05/03/2010 ore 23:28:51

 

Mi spiace dirlo perché cerco sempre di evitare dichiarazioni troppo roboanti, ma siamo veramente stasera a uno dei punti più bassi della storia democratica di questo paese.

Gianluca | 05/03/2010 ore 22:23:41

 

Già vedo la fila davanti alla sala Travaglio...

yorick | 05/03/2010 ore 20:09:02

 

antonio sei geloso?

vitalba | 05/03/2010 ore 19:59:31

 

Per far che? Il buio non vi fa paura?

Antonio Carollo | 05/03/2010 ore 19:33:29

 

tamara anche di giorno o di pomeriggio per me va bene :-)

vitalba | 05/03/2010 ore 19:00:48

 

Il candidato del Pd Vincenzo De Luca ha minacciato Travaglio. “Spero di incontrare quello sfessato di notte, al buio” ha detto il sindaco-sceriffo.

Anche a me piacerebbe incontrare Marco Travaglio.
Di notte.
Al buio
Ma non per fargli del male ;-)

tamara | 05/03/2010 ore 18:58:02

 

In Toscana si dice 'appattumati', forse in senso un tantino dispregiativo, penso io, perchè questa parola deriva etimologicamente da pattume, ossia munnizza.
Per carità, nessuna allusione. Metto la mano sul fuoco che il tuo libro sarà senz'altro diamante.
Sto per ordinarlo per via email.
Complimenti e ad maiora.

Antonio Carollo | 05/03/2010 ore 16:13:34

 

@Antonio: poi pare che siamo appattati!

roberto alajmo | 05/03/2010 ore 15:41:47

 

La frase completa è: -Sono sono andato sul sito del mio paese [LINK] e vi ho trovato l'annuncio e la scheda della pubblicazione del libro di RA. Con piacere copio e incollo -.

Antonio Carollo | 05/03/2010 ore 14:23:11

 

Sono andato sul sito del mio paese [LINK]
Con piacere lo copio e lo incollo quì. Io per leggerlo dovrò attendere che mi arrivi per posta.


L' arte di annacarsi. Un viaggio in Sicilia

Autore Alajmo Roberto
Prezzo € 16,00
Dati 2010, IX-274 p., ill., brossura
Editore Laterza (collana I Robinson. Letture)


Annacare/annacarsi è in dialetto siciliano un verbo insidioso, difficilmente traducibile in italiano. Quel che più si avvicina è cullare/cullarsi, ma non è proprio la stessa cosa. L'arte di annacarsi prevede il muoversi il massimo per spostarsi il minimo. Una immagine che descrive bene lo spirito dell'isola e più ancora la disposizione d'animo dei siciliani tessuta di diffidenza. Ogni viaggio in Sicilia, anche quello intrapreso in questo libro, diventa una specie di danza immobile attorno alla geografia e alla filosofia, alla storia, al folklore e alla gastronomia, scoprendo che fra le diverse discipline esistono continui rimandi a una trama inestricabile. "Pur restando immobile, l'Isola si muove. Non è uno di quei posti dove si va a cercare la conferma delle proprie conoscenze. È invece un teatro dove le cose succedono da un momento all'altro. È un susseguirsi di scatti prolungati, pause per rifiatare e ancora fughe in avanti". Come l'Isola, Alajmo procede a zig-zag in un itinerario non lineare, senza vincoli di percorso né di tempo, da un capo all'altro, sulla base di pure suggestioni, guidato dalla bellezza, accompagnato da un lucido pessimismo. Come un atto d'amore che non si nasconde nessuna vergogna dell'oggetto amato: capita di innamorarsi di una canaglia. E anche se lo sai, che puoi farci?

Antonio Carollo | 05/03/2010 ore 14:17:42

 

Lunedì alla libreria italiana a ordinare il nuovo pargolo di Mr RA

antonia | 05/03/2010 ore 12:55:02

 

“Se c’è una cosa che ho imparato in ventun’anni di vita, è che un nome non ha poi tutta questa importanza. Uno crede di sì, ma non è vero niente, fidatevi”
Il giovane Dino
[LINK]

(Mi piace questo giovane ventunenne, mi fa venire in mente di una volta, di molto tempo fa, che ho conosciuto un uomo che si credeva un libro, anzi molti libri, soprattutto quelli che scriveva lui)

Ale Cu | 05/03/2010 ore 12:52:38

 

E come contributo di ulteriore understatement, vi segnalo un libro che secondo me, se fosse stato scritto in angloamericano già sarebbe stato tradotto in italiano con la fascetta "Il nuovo Dave Eggers": "Le sirene di Rotterdam", di Stefano Amato, editore Transeuropa

roberto alajmo | 05/03/2010 ore 12:33:12

 

PS: Non era un plurale majestatis otelmico: penso semplicemente di interpretare il sentire comune!

yorick | 05/03/2010 ore 12:14:11

 

Ma non era necessario annacarsi: pure noi facevamo il conto alla rovescia!

yorick | 05/03/2010 ore 09:53:56

 

Vabbuò, domani in libreria...

Gianluca | 04/03/2010 ore 23:32:55

 

(Non so se avete apprezzato l'understatement: da ieri "L'arte di annacarsi" è in libreria e su queste pagine non mi sono annacato neanche un po')

roberto alajmo | 04/03/2010 ore 20:50:47

 

Grazie Daniela, siamo contenti!

yorick | 04/03/2010 ore 20:25:18

 

Yorick, la battuta sul mago Otelma è meravigliosa...degna di uno che ha per nick il nome yorick, appunto...

Daniela | 04/03/2010 ore 19:25:44

 

Imbecilli! A Roma , a Milano , a Palermo, ovunque! siamo governati da imbecilli!

fara | 04/03/2010 ore 18:00:57

 

Andate nel sito (internet) del Comune di Palermo, al centro trovate l'avviso urgente per l'avvio delle "Targhe alterne", cliccate sul link ORDINANZA IN VIGORE DAL 15 MARZO 2010 per verificare i percorsi e.... oplà: la risposta è: "Il file è danneggiato e non può essere riparato" (almeno adesso, 17.30 del 4 marzo).
Ne facessero una giusta...

Giuseppe | 04/03/2010 ore 17:32:05

 

Sempre meglio del mago Otelma, che intruppa sulla prima persona plurale!

yorick | 04/03/2010 ore 13:24:02

 

Infatti. Non vale la pena fare il broncio, per così poco, Roberto :-)

tamara | 04/03/2010 ore 13:15:01

 

Ahhh! Ero stato tratto in inganno dalla seconda persona singolare.

roberto alajmo | 04/03/2010 ore 12:11:02

 

Cronache dal futuro --->ricevo dal mio amico Marco Brando e ve ne rendo partecipi

Elezioni 2010. La chiusura dei seggi

(Ansa) Milano, 29 marzo 2010, ore 21,00 - Si concludono i due giorni elettorali più folli dell'Italia repubblicana. Dopo mesi di scandali, dopo la serie di false partenze nella presentazione delle liste, le persone sembravano insensibili. Invece qualcosa è cambiato. Ha votato il 100% degli aventi diritto. La gente ha fatto la fila e ha ritirato le schede. Le ha compilate: nei seggi, sui davanzali, sui cofani delle auto, nei prati, al bar. Poi c'è stato chi le imbucate nelle cassette delle lettere, chi le ha rollate e fumate, chi ha fatto aeroplanini di carta, chi le ha incollate ai muri, chi ci si è soffiato il naso. E i sergenti dei comitati elettorali, dei Tar, delle Consulte, dei sottosegretariati e sottocomitati li hanno inseguiti: hanno raccolto le schede per strada, sugli alberi, nei tram; hanno litigato sulla validità del voto. Ma la gente votava, camminava e sorrideva. E i sergenti sfogliavano schede ed erano costretti a leggere poesie. Forse tuto sarà come prima. Forse no. Ma qualcosa è cambiato. Intanto si attendono i primi exit poll. Si attendono si attendono si attendono. (Ansa)

fara | 04/03/2010 ore 12:04:22

 

Per amor della precisione: Con "noi due siamo d'accordo", intendevo tu ed io, Antonia, ovviamente.

tamara | 04/03/2010 ore 12:00:55

 

Roberto, guarda che se io dico che sei naif, non devi prenderlo come giudizio personale, perché il mio è un giudizio sulla TUA ANALISI POLITICA.

tamara | 04/03/2010 ore 11:34:56

 

Antonia, perché? Noi due siamo perfettamente d'accordo.

tamara | 04/03/2010 ore 11:29:14

 

Io sono naif? Tamara, ma perchè ogni tua opinione diventa subito un giudizio sul piano personale?

roberto alajmo | 04/03/2010 ore 11:23:25

 

Infatti, Tamara. Ed è per quello che è meglio che Santoro &co ci siano. Come ho scritto ieri, non sono d'accordo con Roberto ma mi sembrava che le sue motivazioni fossero diverse da quelle che hai scritto tu.

antonia | 04/03/2010 ore 11:21:36

 

No, Antonia, se toglieranno Santoro & Co. continueranno ugualmente a dire che la libertà c'è. E la gente che abboccherà, continuerà ad esserci. Anzi, aumenterà.

Anche ora dicono che non c'è nessun regime light in Italia. All'estero lo sanno tutti. Come mai la maggior parte degli italiani non lo capiscono? Perché scompaiono sempre più i fatti.
E così piano piano arriveremo alla dittatura assoluta, con la complicità della gente disinformata.

tamara | 04/03/2010 ore 10:54:39

 

E' difficile far crescere il ceto medio perché in Africa ci sono oligarchie che comandano su tutto; si impongono con una
propaganda spietata e si accaparrano tutte le ricchezze del Paese, costringendo gli altri, la maggioranza, ad accontentarsi delle briciole. Li convincono addirittura che è giusto così e li spingono a rassegnarsi. Questo accade in Africa.

yorick | 04/03/2010 ore 10:41:37 | @

 

Tamara, io ho criticato Roberto per la sua posizione ma non la vedo così. Se ho capito bene, Robrto sostiene che fino a che ci sarà la presenza di Santoro &co. in TV, i vari Belpietro, Lupi, Cicchitto ecc urleranno che la libertà di informazione c'è eccome perchè Annozero ecc vanno in onda. E fesso chi abbocca.
Il "tanto peggio tanto meglio" poi credo che, in fondo, voglia dire, peggio va e prima finisce l'incubo.
O no?

antonia | 04/03/2010 ore 10:40:28

 

P.S.:
/Fin quando c’è lui in onda, nessuno potrà dire che esiste una televisione da Repubblica delle Banane.

Se invece Santoro non andrà più in onda, ci lasceranno dire in santa pace che siamo in una Repubblica delle Banane, come no!
Sei naif, Roberto.


tamara | 04/03/2010 ore 10:38:08

 

E poi penso che la meraviglia di cui parli, Roberto, sia una cosa un po' italiana.
In Francia da tempo sono abituati a vedere famiglie borghesi di origine africana, ben integrate, si sa un po' di più sull'Africa, sulle sue città, sul modo di vita nelle ex colonie.

antonia | 04/03/2010 ore 10:37:01

 

Preferivo la teoria della sfiga, almeno faceva un po' ridere. Questa “del peggio è meglio” è solo acre demagogia.

Roberto, tu ti inventi di sana pianta una bizzarra “dottrina” in base a dei dati annuari(sic!) In poche parole, secondo te, noi ci troviamo Berlusconi al governo perché Santoro va ancora in onda. Santoro farebbe bene a sparire dalla televisione, perché per colpa SUA gli italiani non fanno la rivoluzione. E dulcis in fundo, da profeta modello, lanci la tua tuonante imprecazione agli italiani: “TANTO PEGGIO, TANTO MEGLIO!” Che in realtà suona bene, ma non dice un bel niente. Come la tua teoria, d’altronde, che trovo priva di "sostanza".

Ma in questo “PEGGIO” che auguri tanto agli italiani, ci sta tutto il ”MEGLIO” del fascismo oppure ti basta la guerra civile?

tamara | 04/03/2010 ore 10:33:16

 

Mio figlio ha molti amici africani ed ho conosciuto i loro genitori.

Funzionari FAO, professionisti, gente molto preparata ed in gamba che lavora molto ma sempre con quella calma africana nel fondo dello sguardo che comunica una pazienza infinita. Ed i figli sono educatissimi, nel loro modo di comportarsi, di presentarsi ed hanno un grande senso di rispetto verso la propria famiglia e gli altri.
Ho conosciuto una dottoressa dolcissima ed in gamba che ora è tornata in Gabon e sta facendo di tutto per mettere in piedi un programma di prevenzione dal cancro e di informazione per le donne.

antonia | 04/03/2010 ore 10:33:14

 

Caro Roberto, farò leggere la tua bella penultim'ora ad una persona che l'apprezzerà molto. Di tutte le cose che gli danno fastidio da quando è in Italia - mi dice - quella peggiore è l'atteggiamento pietistico. "Io non sono poverino".

Daniela | 04/03/2010 ore 10:18:48

 

Ti do una brutta notizia, Sara: l'età della dentiera si è molto abbassata, negli ultimi anni

roberto alajmo | 04/03/2010 ore 07:54:34

 

Il popolo delle dentiere, quello che vota Berlusconi a L'Aquila, mi terrorizza perché non so come affrontarlo

fara | 03/03/2010 ore 23:06:42

 

e se dopo un mese di disintossicazione da vespa qualche compatriota recuperasse il ben dell'intelletto? forse però un mese è davvero troppo poco.

federico | 03/03/2010 ore 23:03:09

 

E' proprio così Gianluca, Ridiamo per non piangere. Il paese, la nazione, l'Italia, è in mano a un pugno di cialtroni, democraticamente eletti da un popolo di cialtroni.
Cambierà qualcosa alle prossime elezioni? Non so, non credo.
Il cavaliere ha distribuito tante, troppe dentiere. E ogni dentiera è un voto


fara | 03/03/2010 ore 23:01:11

 

Ragazzi, quella delle liste in un primo momento mi ha anche fatto ridere, ora mi preoccupa non poco. E' una grana da qualunque punto di vista la vogliamo vedere. Certo è l'ennesima conferma che in questo paese la classe dirigente è a dir poco cialtrona e che delle regole non gliene può fregare di meno. E rinuncio in partenza a fare costruzioni mentali più complesse e dietrologiche.

Gianluca | 03/03/2010 ore 22:25:30

 

i fegati nostri sono scoppiati, Roberto, aspettiamo fiduciosi che scoppino i fegati altrui

ps
speriamo di godere lo spettacolo dalla "terrazza" come suggerisce la parolina di Marco

fara | 03/03/2010 ore 21:48:48

 

Cara Antonia, il problema è che i fegati non sono ancora scoppiati. Io questo aspetto: che scoppino sul serio.
Ripeto il titolo: tanto peggio, tanto meglio.

roberto alajmo | 03/03/2010 ore 18:59:03

 

Roberto, in questi ultimi giorni mi ricordi tanto un mio zio, scomparso da poco, ahimè, che aveva sempre atteggiamenti simili a quelli che hai tu recentemente e con il quale si finiva sempre a litigate e sbattute di porte (da parte mia).
Mi sembra che tu sia salito un po'su una collina, come un profeta, e che stia guardando dall'alto il caos che monta giù nella valle, facendo con calma&gesso le tue considerazioni mentre i nostri fegati scoppiano, le braccia cadono e verrebbe voglia di tirare via la tovaglia con uno strattone e fare volare tutte le stoviglie in aria.
Nei vari commenti dei lettori che ho letto sui giornali recentemente, sulle varie rubriche di Lettere al Direttore, sui blog ho trovato tante testimonianze di persone che si sono sempre considerate di destra e che proprio a causa dell'atteggiamento aggressivo, dell'arroganza che i rappresentanti della destra e i loro fidi giornalisti hanno mostrato in tv, ad Annozero ecc, hanno "aperto gli occhi" su coloro a cui avevano dato fiducia, rinnegandoli. Perchè queste persone non comprano mai nè Repubblica nè L'Espresso nè tantomeno L'Unità ma una guardatina alla TV la danno.Sarà una goccia nel mare, ma sempre goccia è. Se avessero potuto ascoltare solo Vespa o il TG1 avrebbero continuato a dormire sonni beati.
E poi, a Santoro va il merito di avere fatto trasmissioni interessanti anche per chi normalmente, come me, legge, si informa, cerca di capire le cose. Ed in ogni caso, la pluralità dell'informazione è sacrosanta. Certo, non è solo difendendo Santoro che si difende la libertà di stampa, ma un'azione eclatante come quella della Rai deve avere una risposta ferma, determinata ed arrabbiata.
Ed il Ministro della Difesa che minaccia di "non rispondere delle proprie azioni" nel caso in cui le cose non vadano come vuole lui, deve andare a casa, e subito.
Lo so, sono una "sfegatata" e pure abbastanza impulsiva, ma tu, Roberto, a volte mi sembri troppo "cool"

antonia | 03/03/2010 ore 18:34:02

 

/ Per me la sospensione dei talkshow politici è una specie di sollievo. (…) Mi limito a osservare che con Santoro in onda B. ha sempre vinto le elezioni. Il centrosinistra, viceversa, ha vinto quando Santoro non era in onda.

E che razza di "analisi" sarebbe questa?? Se Santoro va in onda la destra vince le elezioni???
Quando in un paese vengono soppressi dei programmi d’informazione, c'è da temere, altro che sollievo! Si vede che ognuno è fatto a modo suo ;-)

tamara | 03/03/2010 ore 18:22:36

 

Te lo dico con un grande sorriso: mi è piaciuto molto questo tuo ultimo intervento, Fara.

tamara | 03/03/2010 ore 18:02:51

 

Ancora con questa storia del portasfiga? Chi l'ha detto? Se rileggi il mio pezzo io spiego come le mie obiezioni siano estranee al contenuto delle trasmissioni di Santoro.
Il problema è che la battaglia sacrosanta dell'informazione non si combatte difendendo l'ultimo strapuntino.

roberto alajmo | 03/03/2010 ore 17:59:47

 

Roberto, io non difendo Santoro, Floris o Vespa.
Io dico solo che l'informazione, la stampa, la TV non devono essere governate dal governo, qualunque esso sia.
E anche io lo dico nella convinzione di restare su posizioni di sinistra.

Se Santoro porta male peggio per noi, ma almeno dice le cose per come le vede (giusto o sbagliato che sia il suo punto di vista) e non per come gli viene suggerito di vederle in margine ad un assegno o una promozione.
E poi perché porta male? Perché non porta voti alla sinistra visto che non promette evasioni fiscali e condoni edilizi?

Quanto prima la generazione delle pensionate aquilane che hanno ricevuto in regalo la dentiera da Berlusconi verrà a mancare, per motivi di ricambio generazionale.
Ho fiducia nei loro nipoti


fara | 03/03/2010 ore 17:42:00

 

Tamara, il problema è che a noi italiani (di più ai meridionali) piace spaccare il capello in quattro. Se tu fossi solo svizzera, e non anche italiana, forse mi avresti fermato dicendo: - ma di che cosa stiamo parlando?,- essendo d'accordo sulla questione di fondo.
Se insinuazione c'é stata, io non me ne sono accorto (vedi quanto sono accorto?), chiedo venia.
Ho passato i tuoi gentili saluti a Viareggio. Ti ringrazia e ricambia.

Antonio Carollo | 03/03/2010 ore 16:10:25

 

Scusate: sopruso non sorpruso.

Antonio Carollo | 03/03/2010 ore 15:27:08

 

Antonio, ti piace cambiare le carte in tavola, vero? Insinuare cosa che non ho detto, non è carino ;-)
Dai, rileggi quello che ho scritto. Questa volta meglio, però ;-)
Un abbraccio e salutami Viareggio (che mi piace molto)

tamara | 03/03/2010 ore 15:22:38

 

Tamara, e va bene, mi sono beccato due lezioncine sulla natura e l'efficacia della satira. Me la son cercata.
Però non credere che sia nato ieri.
Se allarghi il discorso ci può scappare pure un saggio sull'esigenza di dichiarare guerra al sistema a suon di satira.
Qui invece si discute di un atto autoritario deleterio per la democrazia, che va subito rintuzzato con i mezzi più efficaci. Forse ti sfuggono i metri di spessore del bronzo che copre la faccia di Mr B. Lo stesso esempio del Carnevale di Viareggio (per interposta persona) te ne dà un'idea.
Qui non stiamo disquisendo su ciò che chiamiamo satira, si parla di reagire in modo efficace e diretto, e con un'azione tempestiva, ad un sorpruso che mette a rischio i diritti dei cittadini. Almeno la penso così io.
Posso permettermi? Mi sembra che il tuo versante svizzero questa volta prevalga su quello italiano.
La disastrata Italia purtroppo vive in una maldestra democrazia dove gli strumenti di sopravvivenza sono parecchio diversi da quelli che occorrerebbero in Svizzera in un caso analogo, mi pare.

Antonio Carollo | 03/03/2010 ore 15:02:34

 

Sbraitando sbraitando, sta riuscendo persino ad articolare un pensiero:

"Non vorrei fare la parte dell'eversivo ma lo dico chiaro e tondo: noi attendiamo fiduciosi i verdetti sulle nostre liste, ma non accetteremo mai una sentenza che impedisca a centinaia di migliaia di nostri elettori di votarci alle regionali. Se ci impediscono di correre siamo pronti a tutto''.
(Ignazio La Russa)

teresa de masi | 03/03/2010 ore 14:20:49

 

@Antonio:
/Però, Tamara riconoscerai che cancellare quattro trasmissioni televisive, perché due di loro sono scomode, sia un fatto grave, io l'ho chiamato crimine contro la demcrazia. Su questo siamo d'accordo, no?

Certo che siamo d’accordo, Antonio. Scusa, ma il mio messaggio ironico (o satirico, come lo hai definito tu) era rivolto a Roberto proprio per questo motivo. Perché se lui dice che si sente meglio da quando hanno cancellato i talk-show (convincendosi che portan sfiga al centro-sinistra!) si "dimentica" del grave attacco alla democrazia ;-)
Discuti con Roberto, di questo crimine. Perché tu ed io la pensiamo uguale, Antonio :-)

/Ecco di fronte ad un crimine tu cosa fai? Satira? Il primo a ridersela sarà proprio l'autore dello stesso crimine, per conto mio.

È vero il contrario. La satira ha sempre preoccupato il potere, invece. Qualsiasi potere. Non è una mia opinione questa, ma un dato di fatto oramai acquisito e risaputo. Per il fatto che fa pensare. E il popolo non deve pensare, ma obbidire, sognare e lasciarsi incantare. Ti consiglio di leggere, o ascoltare, cosa dice il premio Nobel Dario Fo a proposito di satira: lo spiega egregiamente.
Tu vivi a Viareggio, giusto? Quindi, penso saprai meglio di me che il sindaco (lista civica appoggiata dal PdL) ha espressamente vietato i carri allegorici riguardanti il presidente del consiglio, quest’anno. Non è che mi racconti adesso che la censura è scattata perché c’era il rischio di far morir dal rider Berlusconi… dato che è un tipo così tanto spiritoso il nostro Premier ;-)
Ha rimediato alla grande la Germania: [LINK]

P.S.: Antonio, guarda che si può fare satira e allo stesso tempo anche scendere in piazza a manifestare: una cosa non esclude l’altra. E pratico anche altri modi diversi di opporsi al potere e all’arroganza, nella mia vita quotidiana. E pensa un po’ che il carico d’indignazione da sopportare, il mio è il doppio del tuo, dato che ho due cittadinanze! Ma se si pretende da me che io sfoghi la mia indignazione sbattendo il pugno sul tavolo e alzando la voce, bè allora io preferisco “cambiare canale”: non è il mio stile. In questo sono più svizzera che italiana, Antonio ;-)

tamara | 03/03/2010 ore 13:17:53

 

Infatti Paola, neanche io capisco dove sta la negazione del diritto di voto a migliaia di persone.
Le persone possono andare a votare sempre e comunque, almeno fino ad oggi.
Se non ci sono liste e candidati perché incapaci di proporsi non mi pare ci sia una "censura" come quella invece adottata per l'informazione e vilmente ripresa anche da reti televisive, apparentemente non asservite, come La7

fara | 03/03/2010 ore 11:55:12

 

I vari la russa sbraitano: "Così si nega il diritto di voto a migliaia di persone! si viola un diritto costituzionalmente garantito".
E allora anche la legge che imposto lo sbarramento al 4% è incostituzionale!

Paola | 03/03/2010 ore 09:02:01

 

Macché incapaci, io spero tanto che continuino così. Anzi no, spero solo che la gente se ne accorga.

yorick | 03/03/2010 ore 07:38:38

 

Hanno tanto la faccia come il culo da sbraitare, lo sta facendo larussa in questo momento, che c'erano i radicali sdraiati ad impedir l'accesso e un magistrato che ha impedito ai presentatori di entrare a presentare la lista.

Brutta aria. Un po' di anni fa sarebbe stata la situazione ideale per un po' di incidenti. E magari anche per un morto o due. E lo sto temendo ancora di più ora che sta urlando alla Berlinguer "non pensi che noi accetteremo nessun verdetto di esclusione".

/le due negazioni non sono mie. Ma del resto, uno che ripete "stia tranquillO" a bianca berlinguer, anche se Ministro della Repubblica, cosa ti puoi aspettare?

teresa de masi | 03/03/2010 ore 00:28:42

 

Io non sono serena Yorick, ma sono convinta, come te, che chi insegna, come alcuni di noi, o chi scrive o fa satira, deve continuare a stimolare i cervelli, a spingere al ragionamento. Questo credo che sia importantissimo.
Questo, forse, ci consentirà di uscire da questa fogna.
Le manifestazioni, i cortei, i sit-in, se non sono accompagnati da un cambiamento profondo nella mentalità della massa (è una brutta parola,lo so, ma suggeritemene voi un'altra) non servono a niente perché al momento del voto non cambierebbero il risultato. La massa continuerebbe a votare sempre le stesse persone.
I manifestanti sono e saranno sempre una minoranza già convinta. E' la testa del "resto" che bisogna far funzionare e questo, secondo me, si può fare solo con le parole, scritte o orali, e le immagini, ripetute fino allo sfinimento.
In fondo è questo il metodo usato dal cavaliere dall'alto dei suoi pulpiti televisivi e editoriali, solo che lui invece di stimolare i cervelli cerca di addormentarli

fara | 02/03/2010 ore 23:55:37

 

Qualcosa mi tiene sereno, nonostante tutto. E' la ginnastica neuronale di chi non si adatta alla marea dominante e cerca. Non sa neanche cosa, di preciso, così come non sa di essere da stimolo ad altri, che a loro volta incuriosiranno e sveglieranno altri. Così possono cambiare direzione pure le maree.

yorick | 02/03/2010 ore 22:26:46

 

Ciao Roberto,
scusa l'off topic, volevo segnalare questa mia iniziativa:

[LINK]

Grazie,
Stefano.

Stefano | 02/03/2010 ore 19:50:48 | @

 

Come dice sempre una mia amica avvocata: il rispetto della forma serve a tutelare dall'arbitrio.

Gianluca | 02/03/2010 ore 19:47:00

 

[LINK]

vitalba | 02/03/2010 ore 19:08:14

 

Mi occupo di satira (la disegno e la scrivo) da trent'anni circa: dico molto umilmente la mia. Essa serve solo a far fare ginnastica e jogging al cervello. Per mantenerlo in forma, scattante: anche nei momenti di depressione nera e profonda: siamo storicamente in uno di questi terribili lunghi scorci. Serve in primis a chi la realizza, e a cascata, a chi la consuma. Nel mio caso, non penso mai al destinatario (il lettore)perché quando fai ginnastica la fai in solitudine (non sempre sicuro che il proprio benessere possa essere quello altrui) e cerco di rimuovere (freudianamente) finanche il datore di lavoro (il direttore e il giornale che la pubblica). Onestamente non penso che una vignetta satirica o che la satira intesa come massimo sistema possa muovere di un millimetro il potere. Però è esercizio salubre: di democrazia, di libertà. Aerobica per i neuroni. Usarla in modo raffinato e acuminato (cosa assai ardua, riesce una volta ogni dieci) contro il potere e l'arroganza (specie in questo angoscioso momento) ti consente di dissentire in modo talvolta intelligente. Far sorridere o addirittura ridere delle cose che non amiamo è tra le soddisfazioni più grandi. E io non intendo privarmene.
p.s. Antispam: Insalatiera: "satira" da satura lanx: insalata, appunto.

maramaus | 02/03/2010 ore 18:51:44

 

Tamara, è solo un attacco un po' retorico per iniziare il mio pezzettino. Forse un pochino pesantuccio per chi fin qui ha espresso la sua indignazione con l'arma (alquanto spuntata, direi) della satira. Di questo mi scuso con te e con chi si è sentito toccato. Purtroppo sono così; quando mi sembra giusto parto in quarta, lancia in resta, i danni si contano dopo.
Però, Tamara riconoscerai che cancellare quattro trasmissioni televisive, perché due di loro sono scomode, sia un fatto grave, io l'ho chiamato crimine contro la demcrazia. Su questo siamo d'accordo, no?
Ecco di fronte ad un crimine tu cosa fai? Satira? Il primo a ridersela sarà proprio l'autore dello stesso crimine, per conto mio.
La satira, per me, va bene per altri comportamenti non per gli atti di governo che tagliano delle libertà ai cittadini. In questi casi io accuso.
Naturalmente rispetto le opinioni diverse, è naturale, ma posso criticarle?

Antonio Carollo | 02/03/2010 ore 18:33:08

 

Antonio, la pensi esattamente come me. Io mi sbilancio (ma sono cose che dico ormai da un decennio circa): Eastwood è il più grande regista vivente.
P.s. L'altro giorno ho fatto un ripasso: ho rivisto, dopo oltre vent'anni, "Bird". Godimento puro.

maramaus | 02/03/2010 ore 18:21:26

 

Ho visto "Invictus", se mi è permesso ne parlo brevemente qui.

Nelson Mandela, la fine dell'apartheid, la riconciliazione e la costruzione di un nuovo spirito nazionale nella Repubblica del Sudafrica sono temi alti ma insidiosi e facili a prestarsi a rovinose cadute agiografiche e retoriche. Clint Eastwood è riuscito ad evitare questi trabocchetti ed ha realizzato un film, “Invictus”, asciutto, e nel medesimo tempo spettacolare, tutto concentrando sulla preparazione e sullo svolgimento di una partita di coppa del mondo di rugby. Ci aveva abituato, negli ultimi tempi, ad angosciosi drammi personali, adesso applica il suo talento ad una narrazione di sapore epico, di raffinata qualità formale e di grande presa popolare. Morgan Freeman è perfetto nel ruolo di Mandela, intensa e controllata l'interpretazione di Matt Damon. L'introduzione alla mezz'ora finale (di straordinario impatto visivo) sconta qualche lentezza e sommarietà ma nel complesso il ritmo narrativo risulta accettabile per poi esplodere nella suspense della competizione sportiva e nel trionfo di quello spirito di unità nazionale per il quale Mandela aveva tanto lavorato. Il risultato è in linea con le migliori produzioni hollywoodiane (escludendo i polpettoni, naturalmente) dove non può mancare lo spettacolo.

Antonio Carollo | 02/03/2010 ore 17:23:59

 

@Antonio:
Non pretenderai mica che la satira smetta di esistere solo perché, SECONDO TE Antonio, quella non è la maniera "corretta" di indignarsi.
La satira nasce dall’indignazione. La satira *È* indignazione pura al 100 per cento, che ti piaccia o no, Antonio.

“La satira si occupa da sempre di temi rilevanti, principalmente la politica, la religione, il sesso e la morte, e su questi propone punti di vista alternativi, e attraverso la risata veicola delle piccole verità, semina dubbi, smaschera ipocrisie, attacca i pregiudizi e mette in discussione le convinzioni.”

N.B.: Antonio, non sono io il bastian contrario che si sente sollevato dal fatto che i talk show politici non andranno in onda prima delle votazioni. Io la penso in modo contrario a Roberto. Per favore, vai a rileggere quello che ho scritto, Antonio :-)

tamara | 02/03/2010 ore 15:58:54

 

Antonio, il "popolo viola" parteciperà alla manifestazione di stasera alle 20 in via Teulada, a Roma, sotto la sede RAI. Spero che con loro ci siano tante altre persone.

antonia | 02/03/2010 ore 15:37:18

 

Ecco perché gli altri andrebbero presi a calci in faccia, invece: perché hanno la faccia come il deretano.

yorick | 02/03/2010 ore 14:41:09

 

Siamo giovani, io sono il più giovane di tutti, va bene scherzare satireggiare, cazzeggiare, ma qui le cose sono molto serie, qui di punto in bianco, con la scusa delle elezioni, viene messa una museruola di ferro al giornalismo televisivo (quello scomodo per il governo). Peggior crimine contro la democrazia esiste?
Non capisco come mai nessuno si ribella, non vengono allestiti banchetti per la raccolta delle firme, non si fanno cortei, eccetera.
Possibile che un solo individuo (mimetizzandosi questa volta dietro la Commissione di vigilanza sulla Rai e del consiglio di amministrazione della stessa Rai) sol perché eletto, ma alquanto delegittimato per le accuse di reati gravi che gli pendono sulla testa, possa imbavagliare, con arroganza e tanta presa in giro, una parte delle libertà che gi italiani si sono conquistate col sangue?
Io non credo che ci sia qualcosa su cui sorridere, c'é da incanalare il fiume di rabbia che esiste nel Paese per delle azioni clamorose quanto lo sono i sorprusi di chi non ha rispetto e viola la Costituzione.

Antonio Carollo | 02/03/2010 ore 14:39:06

 

Fatevi un giretto dalle parti di Chi legge, chi scrive: ci siete tutti (o quasi), compreso lo scrittore...

Daniela | 02/03/2010 ore 13:58:17

 

Speriamo che nessuno decida che anche il forum di RA porta sfiga alla sinistra!
Io ogni lunedì sera guardo l'infedele, ogni martedì Ballarò, ogni giovedì annozero ed ogni domenica presa diretta (o report). E non ho mai votato la destra. E pago il canone. E adesso sono molto incazzata.

Paola | 02/03/2010 ore 13:22:05

 

Dunque, secondo l’assessore regionale Centorrino leggere Sciascia, Tomasi di Lampedusa e Camilleri porta sfiga alla Sicilia. E ora apprendo sul forum di Roberto Alajmo che guardare Annozero porta sfiga al centrosinistra alle elezioni… Santa Superstizione!
Vi suggerisco di fare una colletta per comprargliela questa “patente di menagramo” a Michele Santoro. E consegnatela mentre protesta contro la censura dei programmi d’informazione sotto la sede RAI, se ne avete il "coraggio".

P.S.: Prima di uscire, Roberto, mi raccomando, non dimenticate il cornetto rosso
;-)

[LINK]

tamara | 02/03/2010 ore 12:42:59

 

il problema non è tanto la mancanza dei talkshow politici. Concordo con te che è un sollievo non sentire le voci querule e isteriche dei pidiellini e che Santoro porta male. Il problema è non sono io a scegliere di cambiare canale o di uscire a farmi una pizza con birra, ma c'è qualcuno, al posto mia che non mi permette di scegliere

fara | 02/03/2010 ore 09:37:02

 

Stasera (dalle 21) all'Agricantus ci sarà una serata dedicata a Lucio Forte: ci saranno le sue fotografie, i suoi scritti, i suoi amici musicisti che suoneranno i suoi brani preferiti.
Chi volesse esserci è benvoluto

(Maledizione, perchè l'antispam per questo post è CAPEZZALE? Saremo lì con il suo sorriso, non tristi)

Giuseppe | 02/03/2010 ore 08:15:06 | @

 

concordo con roberto, con Santoro in onda B. vince sempre, questa legge finirà col favorire più la sinistra che il centrodestra

Biagio | 02/03/2010 ore 01:25:31 | @

 

Mi limito a osservare che con Santoro in onda B. ha sempre vinto le elezioni.
Il centrosinistra, viceversa, ha vinto quando Santoro non era in onda.
La prepotenza televisiva del centrodestra non si misura su questo piano. L'ammasso dei cervelli avviene a monte e a valle di Annozero.

roberto alajmo | 02/03/2010 ore 00:10:29

 

Oddio, roberto. Dal punto di vista soggettivo ti darei pure ragione, ma dal punto di vista oggettivo penso alle nostre menti "medie" - non mie e tue e quelle degli altri frequentatori di questo forum, cioè, ma quelli delle persone "medie" che altra informazione non la ricevono che dalla televisione. E le immagino inondate da informazione a senso unico, senza contraddittori, e dalla RAI che prende una decisione simile senza che altrettanto abbia fatto Mediaset. Sei sicuro che sia un bene?

/E poi, permettimi un affondo crudele, di quelli da colpito e affondato. Immagina un mese senza Concita... ;-)

teresa de masi | 01/03/2010 ore 23:43:21

 

Ok, Roberto, ma non pensi che valga la pena di protestare contro questa "tappata di bocca"? Poi, ognuno è libero di guardarli o no questi talk show, però è importante che ci siano: ultimamente Annozero ha avuto ascolti molto alti. Ed è una voce dissidente.
Fra l'altro, Il Caffè di Corradino Mineo da fine Aprile sarà visibile solo su satellite

antonia | 01/03/2010 ore 22:26:10

 

Giuro, non è per essere bastian contrario. Per me la sospensione dei talkshow politici è una specie di sollievo.

roberto alajmo | 01/03/2010 ore 17:32:38

 

Non ci riesco a considerare il senatore in questione una specie di Macbeth. Ha poco dell'eroe tragico, a parte la solitudine in cui l'hanno lasciato.

yorick | 01/03/2010 ore 15:56:30

 

Sospeso anche "L'Infedele" su La7.....

antonia | 01/03/2010 ore 15:40:21

 

Sospesi i talk show sulla RAI fino alle elezioni: E Matrix?

antonia | 01/03/2010 ore 15:37:00

 

La puzzetta sicuramente la sentivano ma hanno fatto finta di niente, come è nella migliore tradizione. Però bisogna dire che la reazione questa volta è stata pronta e tatticamente utile: dopo i pesanti sospetti sulla disinvolta gestione della Protezione civile, sui quali hanno dovuto tenere il colpo, in quest'altra occasione, anch'essa maleodorante, la reazione ci voleva, avendo tutto da guadagnare su un caso che alla fin fine non li coinvolgeva. Questione di tattica. E' evidente che siamo mille miglia da quel rigore morale che sarebbe lecito aspettarsi da una classe dirigente.
Si è aperta una finestrella, molto piccola, sul macro-problema dei rapporti mafie-politica che evidentemente rimane in piedi in tutta la sua imponenza.
Recentemente, vox populi, ad un incontro con un esponente politico di maggioranza di primissimo piano in una regione del Sud era presente il fior fiore della mafia del posto.
Che speranza ha l'Italia?

Antonio Carollo | 01/03/2010 ore 15:02:33

 

Scusa, hai ritrovato la lista che ho smarrito?
In un romanzo, caro RA, sarebbe situazione tacciata di irrealtà, eppure...

Gianluca | 01/03/2010 ore 14:52:55

 

Scusate, arrivo in ritardo sull'articolo pubblicato sul link del Goethe Inst., l'ho letto solo poco fa.

Da persona arrivata a Palermo a 7 anni, con una famiglia tutta del nord posso dire che quello che a noi ha fatto più impressione e che non abbiamo mai potuto accettare, tanto che sia io che i miei fratelli siamo andati via appena possibile, è questa mentalità che si trasmette inesorabilmente da genitori a figli per la quale nulla si può fare in modo "diretto" ma bisogna sempre cercare l'amicizia, l'aiutino, ecc. Ricordo mia suocera che mi diceva "vai dal fruttivedolo e digli che "appartieni" a me" per essere servita meglio (?). Questa è una cosa che è sempre stata inaccettabile per me ed è l'humus su cui si sviluppa tutta la rete di favori, imbrogli, scambi che è il cibo della mafia. Ricordate quando Falcone diceva che la mafia sarà sconfitta solo quando i siciliani cominceranno a riconoscere i propri diritti come tali e non come concessioni di un potente?

antonia | 01/03/2010 ore 11:09:03

 

@Giuseppe
Ti volevo chiedere, ma è un libro sulla Santanchè?
@Roberto
Quando si piace sempre a tutti bisogna preoccuparsi...

Lello | 01/03/2010 ore 10:04:33

 

Trascrivo da altri siti:

Esce "Buttana di lusso". Una città a luci rosse annidata tra le pieghe di un perbenismo di facciata. Palermo è anche questo. E a svelarne il suo lato oscuro è Chiara (o almeno così dice di farsi chiamare), una escort palermitana che da anni lavora proprio nella sua città. Sesso a pagamento, in casa o in trasferta, appartamenti di lusso come alcove, o hotel fuori porta. Tra i suoi clienti politici, avvocati, professionisti in genere, tutta gente della “Palermo bene”. Chiara ci racconta, senza falsi pudori, vizi e virtù di una città sommersa, conditi da particolari piccanti e non sempre prevedibili. Un libro/confessione che farà tremare i palazzi del potere…

Ne sentivate la mancanza?

Giuseppe | 01/03/2010 ore 08:13:02

 

Cominciavo a preoccuparmi di piacere a tutti.
Benvenuto, Lorenzo.

roberto alajmo | 01/03/2010 ore 03:32:00

 

Ho letto l'articolo per intero. Sarò sincero, Alajmo, l'ho trovato intriso di luoghi comuni "letterari", che in sé costituiscono una forma di retorica. Ma anche solcato da un vezzo narcisistico che ha i suoi referenti in una pubblicistica di tono nazional-popolare (De Crescenzo e la sua Napoli di Bellavista, tanto per fare un esempio). Fenomeni come la mafia, cui l'articolo allude, non sono propriamente una iattura tutta siciliana, lo sa chiunque abbia oculatezza, a meno che lei non si riferisca alla persistenza di certo retaggio folclorico, buono per l'immaginario (e il marketing) turistico... Certo che la mafia esiste, ed è pronunciabilissima (parola persino abusata), ma sia più sereno: dica pure di essere siciliano senza tema di ostilità, senza "invisibili aspettative". Mi creda, l'increscioso risiede altrove, a tutte le latitudini, ne abbiamo superbi esempi tra le alte cronache giudiziarie di questi giorni. Perché, in definitiva, dire "sono nato a Palermo e, malgrado tutto, ci rimango", dal punto di vista dell'analisi sociologica, equivale a una nota gag di Troisi che diceva: "Sono napoletano. No! Non emigrante!". Sono passati 30 anni e nemmeno il grande Massimo oggi farebbe appello a questo genere di esprit-Italia.

Lorenzo | 01/03/2010 ore 00:29:02 | @

 

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