IL VINCITORE NON SA CHE SI PERDE
Č uscito giŕ da qualche settimana un nuovo romanzo di Tiziano Scarpa, vincitore l’anno scorso del premio Strega con “Stabat Mater”.
La prima notizia č che, secondo me, questo (“Le cose fondamentali”) č di gran lunga migliore di quello che ha vinto lo scorso anno. Ma qui saremmo all’ordinaria distribuzione random delle fortune letterarie.
Il fatto č che di quest’ultimo non si trovano al momento tracce nelle classifiche di vendita. Come se l’onda del successo che normalmente si accompagna al premio Strega si fosse esaurita nel giro un annetto.
Una nemesi che colpisce senza guardare in faccia nessuno: se il vincitore non risponde alle aspettative il lettore non perdona.
Il sottoscritto lo aveva giŕ sperimentato con “Cuore di Madre”, libro durissimo ma accompagnato da buone vendite proprio per la partecipazione allo Strega.
Al successivo romanzo, molto piů maturo e anche “commestibile”, arrivň un mezzo flop: la massa dei lettori non volle fidarsi.
Il pubblico non sa mai cosa si perde. Ma l’autore ancora di piů.

Roberto Alajmo | 18/07/2010
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