ISOLA VENDESI COME NUOVA
Tenera, intemerata e dal sapore d’altri tempi è l’indignazione suscitata per l’occupazione della Valle dei Templi da parte di Dolce e Gabbana. In effetti fa un certo effetto vedere il tempio di Giunone trasformato in un bordo piscina. D&G lavorano, guadagnano, pagano e pretendono.
Ma oltre a fare la faccia schifata, è giusto porsi una domanda: in Sicilia esiste più un’alternativa alla svendita dei gioielli di famiglia?
La lettura dei giornali è un calvario quotidiano di strade impercorribili, linee ferroviarie interrotte, discariche che straripano e vanno a fuoco, scuole mortificate, atenei retrocessi, emigrazione dell’intera futura classe dirigente. Meritocrazia zero. Prospettive zero.
Un panorama apocalittico edulcorato solo dalla sopravvivenza di alcune bellezze del passato che ancora non siamo riusciti a sabotare. Noi siamo quelli che hanno realizzato impianti petrolchimici e agglomerati industriali in riva al mare, però facciamo gli smorfiosi di fronte a qualsiasi ipotesi di balearizzazione, ci fanno orrore gli albergoni riminesi. Magari a Gela avessero costruito gli albergoni riminesi. Io li amo, gli albergoni riminesi, se li metto a confronto con quel che è stato fatto e si continua a fare.
Arrendiamoci all’evidenza della nostra inadeguatezza. Cos’altro ci resta se non venderci al maggiore offerente?