Questo sito utilizza cookie personalizzare la tua esperienza di navigazione del sito.
Per maggiori informazioni su come utilizzare e gestire i cookie, consulta l'Informativa sui cookie.
Chiudendo questa notifica o interagendo con questo sito acconsenti all'utilizzo dei cookie.


OK  INFORMATIVA  



Vai ai COMMENTI...

Ultimi commenti

Gentile Dottor Alajmo, avrei il piacere di...
.:GAETANO ROBERTO BUCCOLA | @:.
.:22/01/2025 | 11:32:09:.

Grazie Barbara. Vengo poco su questo sito,...
.:Roberto Alajmo | @:.
.:25/08/2021 | 19:27:29:.

È così:
“prima o poi ci si addormenta...

.:Barbara | @:.
.:22/08/2021 | 21:45:51:.

Immaginando fortemente
ho chiesto e...

.:Rosi | @:.
.:22/12/2020 | 11:27:18:.

La paura si inerpica tra di noi, sotto le...
.:Guglielmo | @:.
.:27/10/2020 | 12:20:26:.

Vai ai COMMENTI...



Menu riservato:

il forum di Roberto Alajmo, scrittore



Cuore di madre


SERVILISMI SEGRETI

Di tutte le pessime cose su cui riflettere a proposito del casino Kazako, una fa male almeno quanto il pensiero dei cinquanta energumeni scatenati contro una donna e una bambina di sei anni. Ed è qualcosa che ha a che vedere con l’amor di patria, un valore che normalmente dovrebbe essere appannaggio della Destra.
Si tratta di fare il raffronto col 2003, quando avvenne il rapimento di Abu Omar. In quel caso i servizi segreti italiani presero ordini dagli Stati Uniti, cosa che già apparve scandalosa.
Oggi, dieci anni dopo, a dare ordini all’Italia, direttamente dall’anticamera del Ministro degli Interni, sono stati gli emissari del Kazakistan.
2003, servi degli Stati Uniti per rapire un uomo.
2013, servi del Kazakistan per rapire una madre con la figlia.
In questo semplice raffronto si misura il degrado italiano degli ultimi dieci anni.

Condividi su:Condividi su: 
 Facebook  Twitter  Myspace  Google  Delicious  Digg  Linkedin  Reddit
Ok Notizie  Blinklist  Zic Zac  Technorati  Live  Yahoo  Segnalo  Up News

Roberto Alajmo | 21/07/2013

Letto [1956] volte | permaLINK | PENULTIM'ORA  



  << KAZACHI & CAZZARI

ERA UNA BELLA PERSONA >>