LA RIVOLTA REAZIONARIA
(Mi permetto di copiare e incollare due Penultim'Ora che risalgono al maggio del 2008. A me paiono scritte oggi per oggi)
A Parigi, i giovani delle periferie bruciavano le macchine dei loro vicini di casa, mica i suv del nono arrondissement.
Allo stesso modo a Johannesburg scoppia la rivolta dei perseguitati di ieri contro i perseguitati di domani, terzo mondo contro quarto mondo.
A Napoli a ribellarsi non sono le classi più agiate, ma il proletariato urbano contro il proletariato che prova a inurbarsi. Con buona pace di Bossi: non saranno i fucili della borghesia satolla del nordest a fare la rivoluzione reazionaria. Sono le molotov della plebe meridionale.
Da notare come le guerre civili si scatenino sempre ai pianerottoli più bassi della scala sociale. Non ricchi contro poveri, ma poveri contro un po' più poveri.
Come i capponi di Renzo, a beccarsi è sempre la carne da macello, e d'altronde le guerre si sono fatte da sempre per sfoltire il novero delle bocche da sfamare.
Mala tempora currunt, e currunt molto rapidamente.
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Roberto Alajmo | 20/01/2012
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