LACRYMA CHRISTI
La prima notizia è che nellabside del duomo di Monreale ci piove dentro.
La seconda è che sono già stanziati i soldi che servirebbero a risolvere il problema.
In tempi di quaresima nazionale la disponibilità finanziaria è una formidabile eccezione.
Non lo è invece, linsipienza amministrativa che adesso mette a repentaglio il Cristo Pantocratore. Pare che per impiegare il milione e trecentomila euro resi disponibili dalla Regione, la prassi sia che il Comune indica una gara dappalto eccetera eccetera. Fra unadempienza e laltra non cè verso di iniziare i lavori di salvataggio dei mosaici prima della prossima primavera, se va bene.
Le motivazioni ufficiali, però, sono una pessima pubblicità per il Duomo, e le migliaia di turisti che ogni anno lo visitano potrebbero ricevere limpressione che in Sicilia le cose non funzionino.
Ragion per cui, nelle more, si potrebbe fare di necessità virtù e trasformare laccidente in un volano pubblicitario capace di intercettare quei flussi turistico-religiosi che si verificano ad ogni Madonnina che improvvisamente si mette a lacrimare.
In fondo chi lha detto che si tratta di banali infiltrazioni dacqua? Stabiliamo che sono le lacrime del Pantocratore, e risparmiamo pure questi soldi.