Io sono qui, che aspetto il nome del candidato. E dopo che dal cielo risuonerà il suo nome, allargherò le braccia e solleverò il volto rivolgentolo al sole, in modo da fare antenna con tutto me stesso, in attesa che si compia il miracolo dell'entusiasmo... Il fatto è che io, con 'sto fatto di essere un intellettuale, certe cose le so, le capisco. Per esempio, se un candidato è espressione dell'apparato. La maggioranza dell'elettorato magari non lo sa, non lo capisce. Ma lo sente lo stesso, e si regola di conseguenza.
RA | 11/02/2008
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