Il colpo di genio dell'avvocato Giulia Bongiorno è stato, oltre la difesa di Andreotti, quella telefonata di esultanza fatta all'imputato, fatta davanti a giornalisti e telecamere. Il suo tono è diventato il sensl'interpretazione di una sentenza che in un paese normale avrebbe significato ignominia perpetua e cancellazione dall'elenco degli statisti. E invece. Lo stesso oggi: la soddisfazione del colpevole Cuffaro viene presa per buona dagli osservatori di superficie. Anche qui, bisogna aspettare la catastrofe prossima ventura, per ritrovare la misura delle cose e delle parole che corrispondono alle cose.
RA | 19/01/2008
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