REMIX: FRONTE ANTI CAZZATE
(Dice che la storia si ripete. E la cronaca, allora? questo l'ho scritto dieci anni fa, e lo potrei ripubblicare mediamente ogni tre mesi).
Per dire: se un tizio scrive sul muro una cazzata, non c'è bisogno di metterlo in prima pagina. In considerazione anche del fatto che il gesto in sé non costa niente: per scarabocchiare la sua cazzata, il tizio è tenuto a possedere solo una bomboletta di vernice e una dose di pirlaggine sufficiente.
È un gesto gratuito nel senso più vero, che diventa pericoloso solo quando finisce come titolo di spalla nel telegiornale della sera. Perché il pirla si riconoscerà e scoprirà come è bello (e come è gratuito) conquistarsi cinque minuti di gloria televisiva.
Vedendo com'è facile, tutti gli scemi del Paese proveranno contemporaneamente l'impulso di comprare una bomboletta di vernice (la pirlaggine ce l'avevano già) e usarla su un muro qualsiasi per poi correre davanti al teleschermo a vedere l'ondata di indignazione che la propria opera suscita nell'intera nazione.
Può essere definito Effetto Jannacci, dal nome del suo scopritore: il fascino di commettere una scemenza "e vedere di nascosto l'effetto che fa".
Per questo sono in tanti a dire "vengo anch'io", quando una notizia del genere finisce in televisione. Almeno su questo, così come successe ai tempi dei comunicati delle Brigate Rosse, bisognerebbe concordare il silenzio stampa: da oggi in poi, le cazzate non fanno notizia.
Non è nemmeno censura: è constatazione di irrilevanza. Bisognerebbe andarci cauti, prima di mettere in onda le opinioni di chiunque. Per non dare l'impressione che il gesto di un cretino - qualsiasi gesto, di qualsiasi cretino - possa incidere sulla realtà.

Roberto Alajmo | 10/07/2017
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