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Cuore di madre


CERTEZZE CHE A VOLTE SI INFRANGONO

Quando ero bambino aspettavo natale con trepidazione: le luci, i regali, la bontà elevata a sistema.
Dall'adolescenza in poi, ho aspettato natale con irritazione: le luci, i regali, la bontà elevata a sistema.
Poi si cresce, vengono i figli, poi i nipoti, si diventa più indulgenti con gli altri, e nei confronti di certe ricorrenze viene spontaneo smussare i propri spigoli.
Certe feste diventano una consuetudine cui sottostare con un sorriso di condiscendenza, sciogliendo il proprio ego nel susseguirsi delle generazioni. Invecchiando ci si ingentilisce.
Natale comunque no.
Natale resta depressivo fino a nuovo ordine.

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Roberto Alajmo | 24/12/2016

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