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Cuore di madre


NATURA MORTA

Quel che più mi impressiona delle immagini del terremoto non sono tanto le vedute aeree che rendono l'idea della devastazione in campo lungo. Piuttosto: i dettagli in primo e primissimo piano. E non i dettagli dei volti dei feriti, delle persone senza tetto.
Un colpo di stiletto per me è ogni interno domestico rimasto allo scoperto. L'intimità violata di un'abitazione che era stata felice, o comunque viva.
Un quadro rimasto appeso nel disastro circostante. Un frammento di volta affrescata. Una rivista, un giocattolo, la fotografia di una fotografia di famiglia in mezzo alle macerie.
Sono le nature morte che raccontano meglio qualsiasi immagine esplicita l'indotto di sofferenza umana che un minimo assestamento della faglia terrestre si porta dietro.

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Roberto Alajmo | 25/08/2016

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