OLTRETUTTO SOMIGLIA A OBI WAN KENOBI
A Palermo si tramanda con qualche ironia la storia di un assessore tangentaro finito in carcere, le cui sorelle, per tirarlo fuori, si affidarono ai migliori avvocati e a Padre Pio, il più miracoloso dei santi.
Innalzarono nella loro casa un apposito altarino davanti al quale non mancavano mai ceri accesi. Fu da quei ceri che il fuoco partì per devastare lappartamento di famiglia.
Padre Pio ha sempre avuto fama di Santo eccentrico e suscettibile, col quale scherzare può essere pericoloso.
La Chiesa cattolica, con la canonizzazione, una dozzina di anni fa, ha tentato di annettersi il culto popolare di Padre Pio. Loperazione oggi può dirsi riuscita solo a metà, al di là del piano formale. Nel senso che la devozione dei fedeli continua a passare attraverso canali diversi, e certe volte neppure paralleli a quelli della Chiesa.
San Pio si ostina ancora oggi a essere, nella coscienza dei suoi devoti, Padre Pio. Nessuno sente il bisogno di chiamarlo Santo. Il tentativo di neutralizzazione mediante cooptazione operazione per la quale il cattolicesimo è famoso in tutto il mondo, dallamerica latina allestremo oriente - stavolta stenta a dare i suoi frutti.
Chi crede in lui continua a farlo in maniera esclusiva e mirata, prescindendo dalla fede nella Chiesa, dai suoi riti e dai suoi siti.
La prova provata si può riscontrare in tutti i paesi del sud Italia, dove le statue e gli altarini dedicati a padre Pio si trovano ad ogni angolo di strada, purché di suolo pubblico si tratti.
Di sicuro ovunque: tranne che nelle chiese.

Roberto Alajmo | 30/11/2014
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