REMIX: EGOCENTRISMO SCARAMANTICO
Forse è sempre successo, ma succede con sempre maggiore frequenza, quando muore qualcuno. Un amico, una persona pubblica. Le commemorazioni non è che non siano sincere, ma appaiono fuori fuoco. Il fuoco dovrebbe essere sul morto, no?
E invece sono quasi sempre i superstiti a spostare la messa a fuoco su se stessi. Ogni memoria pubblica è sempre idealmente intitolata IO e lui.
In forma orale, e molto più spesso scritta, lelogiatore funebre riesce a fare sempre una gran figura. Raccoglie il sospiro delle ultime parole, ne interpreta il senso, rievoca l'amicizia, spiega con un sorriso fra le lacrime la grandezza del defunto, ma sulla base di aneddoti di cui il narratore stesso è protagonista.
Questo è vero egocentrismo: affermare la prevalenza dellego sulla morte degli altri.
Quando scoppia lapplauso alla bara, fuori dalla chiesa, il popolo dei superstiti sposta idealmente la telecamera verso di sé, esprimendo oltre al lutto, un malcelato sollievo per averla scampata anche stavolta.