I PISTOLEROS DI NATALE
Tu sei lì che ti fai i fatti tuoi. A una festa, per strada, al lavoro, in un posto qualsiasi. Dimprovviso un conoscente ti si avvicina. Sorride. E a pochi metri da te. Continua a sorridere.
Cosa vuole, perché sorride?
Ecco, fa un gesto: senza mai smettere di sorridere mette la mano in tasca e la tira fuori impugnando qualcosa. Tu ti guardi intorno per trovare un riparo, qualsiasi via di fuga. Ma non hai scampo: sei inchiodato. Allora decidi di affrontare a testa alta il tuo destino, qualunque esso sia.
Il tuo conoscente finisce di estrarre quel che teneva in tasca e lo punta verso di te.
E un pacchetto.
Un pacchetto con tanto di nastro e fiocco. Un pacchetto regalo.
E così che per molti arriva la consapevolezza di quanto brevi siano diventate le estati. Ieri era ferragosto e oggi è già Natale.
Guardati attorno. In questi giorni ci sono in giro veri e propri pistoleros, gente pronta in qualsiasi momento a estrarre un regalo destinato a te. Proprio per te, che mai ti saresti sognato di stanziare una cifra (oltre che una certa quantità di tempo) per comprare un regalo simmetrico destinato a lui.
I pistoleros natalizi sono gente crudele, che gode nel mettere a disagio il prossimo. Sarebbe spaventoso pensare allinfinita serie di persone più intime cui a rigor di logica avrebbero dovuto pensare prima di te. Meglio immaginare che facciano convergere le loro spese sui perfetti sconosciuti, in modo da essere sicuri di poter creare imbarazzo. Perché questo è il loro vero scopo: creare imbarazzo.
Lunica difesa possibile contro i pistoleri del regalo è girare armati, cioè tenere sempre in tasca una certa quantità di regalini impersonali pronti allutilizzo, in modo da rendere pan per focaccia agli sconosciuti che allimprovviso ci fanno regali. Lui sorride, estrae e dice:
- Questo è per te.
Tu estrai a tua volta e rispondi riuscendo a spegnere il suo sorriso:
- Anche io ti ho comprato una cosina.

Roberto Alajmo | 21/12/2010
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