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PD

Ho fatto di tutto, giuro. Mi sono informato, mi sono sforzato: niente. Non ce la faccio, è più forte di me. Strizzo gli occhi, stringo i pugni: niente. Questo Partito Democratico non riesce a entusiasmarmi. Eppure credevo di rispondere al profilo ideale dell'elettore di un partito più o meno unitario collocato a sinistra. Invece, devo fare pubblica ammenda: agli scrutini del 14 ottobre non penso di potermi presentare. Colpa mia, sicuramente. Con l'aggravante che non vorrei affatto apparire disfattista. Io sono contro il disfattismo autolesionista caratteristico della sinistra italiana. Ma non c'entra questo. Stavolta si vede che l'età è avanzata, e l'entusiasmo non mi sorregge più. Ho provato di tutto. Ho provato perfino a fare un mantra propiziatorio, ripetendo in maniera ossessiva la parola "francantoniogenovese" nella speranza di lasciarmene ipnotizzare. Ma niente. Ripeto: mancanza mia. A un certo punto devo essermi distratto, ed è successo tutto lì. Forse è successo mentre ero in viaggio, fra luglio e agosto: devo aver perso qualche passaggio cruciale e adesso mi trovo in difficoltà. Magari il giorno in cui hanno spiegato tutto ad uso di quelli zucconi come me, io il giornale non l'ho comprato, e ora mi ritrovo ad arrancare come un alunno che ha fatto troppe assenze a scuola. Per cui, da alunno zuccone ma volenteroso, per iniziare a colmare le mie lacune ho provato a fare l'elenco delle cose che non riesco a capire. Così se magari becco uno di quei professori generosi, disposti ad aiutare gli allievi più svantaggiati, lui me le spiega, io rimuovo il blocco, e da domani posso seguire il dibattito anch'io. ELENCO DELLE COSE CHE NON CAPISCO, MATERIA PER MATERIA: MATEMATICA: Perché la pura sommatoria di due apparati di partito dovrebbe portare a una moltiplicazione di voti? I numeri non sono il mio forte, ma stavolta giurerei che, se le premesse ideali sono queste, uno più uno darà come risultato un numero inferiore a due. RELIGIONE: Io mi ero fatto esentare. Ragioni personali, sono nel mio diritto. Perché vogliono costringermi a seguire le lezioni del prete? GEOGRAFIA: Perché il Partito Democratico è così schifiltoso all'idea di entrare a far parte della famiglia dei Partiti Socialisti Europei? CONDOTTA: Perché il livello di litigiosità risulta tanto efferato, fra diversi candidati che in futuro dovrebbero collaborare? E già che ci siamo, visto che a livello nazionale i contendenti sono così diversi, perché i profili dei candidati siciliani risultano invece intercambiabili fra loro e appartengono tutti alla stessa parrocchia? STORIA: E intendo storia recente. Domanda ingenua, da scolaro sprovveduto: come mai Rita Borsellino non è fra i candidati alla guida del partito in Sicilia? ITALIANO: Perché i candidati stentano a esprimersi compiutamente, e balbettano di fronte a certi problemi? Perché esitano a pronunciare anche il più timido dei NO? Ripeto: dev'essere un problema mio. Ma resta il fatto che per tutta questa serie di lacune e impreparazioni, dubito che il 14 ottobre io sarò in grado di presentarmi all'esame di Partito Democratico. Piuttosto che fare una cattiva figura all'interrogazione, preferisco entrare a seconda ora, dopo aver visto che aria tira. Sperando che vinca il migliore e che, una volta promosso, il nuovo leader prenda a calci nel sedere un sistema scolastico così scombinato. È l'ultima lussuosa speranza che riesco a concedermi.

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Roberto Alajmo | 26/09/2007

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