LA SOLUZIONE DEFINITIVA PER LA SPAZZATURA A PALERMO
Esiste una variante palermitana della proverbiale primogenitura fra luovo e la gallina: è nato prima il sacchetto di spazzatura abbandonato o il cumulo di spazzatura non raccolto?
Ovvero: sono più sporcaccioni i cittadini o più inefficienti i netturbini?
Con certezza si può dire solo che il circolo vizioso si è consolidato al punto che non esiste modo di disinnescarlo se non con una cura traumatica.
Si può immaginare che unintera popolazione di zozzoni si converta spontaneamente? Lo escluderei. Si può rimpiazzare lintera cittadinanza di Palermo? Escluderei anche questo.
Forse lo sbaglio fu fatto cinque anni fa, quando lazienda per ligiene ambientale venne dichiarata fallita e se ne creò una nuova, con rinnovati propositi di efficienza: si vede adesso con che risultati.
Piuttosto che sostituire lazienda vecchia con quella nuova, sarebbe bastato semplicemente sopprimere la raccolta, ottenendo un risparmio economico immediato e risultati simili sul lungo periodo.
La storia però ha voluto essere benigna con Palermo, e forse presto loccasione si ripresenterà. Lazienda per ligiene ambientale è di nuovo sullorlo del fallimento. Non ripetiamo lo stesso errore, stavolta: aboliamo la raccolta dei rifiuti e lasciamoci soffocare dalla spazzatura che produciamo.
Nel giro di qualche settimana la città sarà sommersa integralmente, poi la spazzatura si sedimenterà e quando si sarà consolidata, sui libri di storia si parlerà con toni leggendari di questo insediamento nella zona settentrionale dellisola di Sicilia che volle a tutti i costi estinguersi.
A quel punto, fra qualche secolo, a occuparsi della raccolta differenziata saranno gli archeologi, e tutto a spese loro.

Roberto Alajmo | 15/01/2020
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