Questo sito utilizza cookie personalizzare la tua esperienza di navigazione del sito.
Per maggiori informazioni su come utilizzare e gestire i cookie, consulta l'Informativa sui cookie.
Chiudendo questa notifica o interagendo con questo sito acconsenti all'utilizzo dei cookie.


OK  INFORMATIVA  



Vai ai COMMENTI...

Ultimi commenti

Grazie Barbara. Vengo poco su questo sito,...
.:Roberto Alajmo | @:.
.:25/08/2021 | 19:27:29:.

È così:
“prima o poi ci si addormenta...

.:Barbara | @:.
.:22/08/2021 | 21:45:51:.

Immaginando fortemente
ho chiesto e...

.:Rosi | @:.
.:22/12/2020 | 11:27:18:.

La paura si inerpica tra di noi, sotto le...
.:Guglielmo | @:.
.:27/10/2020 | 12:20:26:.

Si', oggi il mondo è pieno di poeti che scrivono....
.:Rosi | @:.
.:27/09/2020 | 18:52:51:.

Vai ai COMMENTI...



Menu riservato:

il forum di Roberto Alajmo, scrittore





BISOGNAVA CHIAMARLO VITTORIO

Capita camminando. Basta che ci sia una porta a vetri mezza aperta, o un gioco di riflessi su una vetrina.
Improvvisamente ti ritrovi davanti una persona che conosci: te stesso. Non ci dovresti essere, per cui rimani frastornato. È questione di un istante, e in quell’istante la prima impressione è di antipatia. Capisci chi sostiene che a prima vista sembri antipatico. Sembri antipatico persino a te stesso. E goffo.
Prima di realizzare che si tratta di un riflesso fai in tempo a provare pure un altro soprassalto, diverso e ancora più spiazzante. In quel mezzo istante pensi: che ci fa qui mio padre?
Perché a guardarti senza filtri, la somiglianza fa impressione. Identico ovale, identica camminata curva a piedi divaricati – la stessa che tuo figlio, povero lui, sta ereditando.
Basta quell’istante per archiviare una quarantina d’anni di dissenso integrale, durante i quali hai sempre pensato che più diversi non potevate essere.
Invece adesso scopri che invecchiando sei diventato uguale a lui, anche in quella degenerazione caratteriale che i siciliani chiamano grevianza.
Basti citare l’ultimo dissapore: per non aver trasmesso a tuo figlio il nome del nonno. Il nome della continuità fra le generazioni.
Oggi devi ammettere che – forse approssimandosi il tuo, di commiato - hai cambiato idea: e aveva ragione lui.

Condividi su:Condividi su: 
 Facebook  Twitter  Myspace  Google  Delicious  Digg  Linkedin  Reddit
Ok Notizie  Blinklist  Zic Zac  Technorati  Live  Yahoo  Segnalo  Up News

Roberto Alajmo | 16/10/2012

Letto [1949] volte | permaLINK | PENULTIM'ORA  



  << CONTRADDIZIONI DI UN ELETTORE DEPRESSO

L'APOCALISSE INDOLORE >>