INCONCLUDENZA E CONNIVENZA
Il Comune di Palermo è decaduto dal ruolo di parte civile al più rilevante processo antiracket degli ultimi ventanni, cioè di sempre. Pare che i suoi legali non si siano mai presentati in aula. È vero che queste potrebbero sembrare occasioni retoriche, ma se fossi un negoziante che si ribella alle estorsioni mi farebbe piacere sapere che la città è simbolicamente dalla mia parte. Viceversa, solo noi siciliani sappiamo come questi segnali apparentemente casuali vengano recepiti in certi ambienti. Io però non credo che ci sia dolo nel comportamento del Comune. Semmai si saldano inconcludenza e connivenza: in certi casi basta non fare niente per ottenere il risultato. Sulla connivenza ognuno è libero di farsi le proprie opinioni. È linconcludenza elevata a sistema che però crea il maggiore scoramento. È come se il corpaccione dellamministrazione comunale fosse afflitto da un morbo micidiale, di quelli che paralizzano procedendo dagli arti periferici fino al centro. Le dita, le mani non rispondono più da tempo. Resta da stabilire quanto sarà ancora lungo il decorso della malattia, prima che la paralisi raggiunga il cuore e questa città venga dichiarata clinicamente morta. (La foto è di Gigliola Siragusa)

Roberto Alajmo | 05/05/2009
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