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LA PAROLA NAUFRAGO

In queste ore, da diversi giorni, c’è un mercantile che ha caricato per spirito umanitario centocinquantaquattro persone. Persone che erano alla deriva su due barconi da non si sa quanto tempo. Naufraghi. Ma siccome la parola “naufrago” è stata abolita dal vocabolario della pietà umana in quanto sinonimo della parola “clandestino”, il mercantile, assieme al suo equipaggio e agli esseri umani che ha salvato, è finito in un buco nero di ripicche diplomatiche fra Italia e Malta. Oltre che dozzinali a quanto pare bisogna rassegnarsi a essere anche banali, nella propria indignazione: mi vergogno di vivere in un paese che non pensa di dover soprassedere alla propria spocchia di fronte alla vita di centocinquantaquattro persone che hanno fatto naufragio.

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Roberto Alajmo | 19/04/2009

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