SUL PIANO DELLA CONVENIENZA
Siccome in tempi di integralismo bisogna sforzarsi di mantenere uno sguardo non targettizzato, ecco uno sforzo utile per evitare di gridare nel frastuono generale: cercare di capire come funziona il cervello del proprio avversario.
Parliamo della situazione nello stretto di Sicilia e al largo di Lampedusa. Il Ministro dellInterno si rivolge al suo elettorato e ne cavalca gli umori più sordidi. Ma non è solo questione di calcoli elettorali: cerca lo scontro, solleva il caso della Sea Watch e delle altre imbarcazioni delle ONG per ottenere cosa? Primo: scoraggiare i migranti in procinto di affrontare la traversata. Secondo: stimolare lattenzione degli altri paesi europei che se ne infischiano e lasciano lItalia a fare fronte da sola al confine più permeabile fra Sud e Nord del mondo.
Messa così la teoria potrebbe persino risultare convincente, ragionando in termini di puro tornaconto politico: lopinione pubblica interna è già fin troppo sensibile, quella estera va sensibilizzata.
Ma funziona? In pratica no, perché mentre i riflettori sono sulla Sea Watch, gli arrivi senza copertura umanitaria proseguono senza pause, alla spicciolata e nemmeno tanto, come testimonia lo stesso sindaco di Lampedusa. E sul fronte dellEuropa, invece? Qualcosa si muove fra coscienze civili e posizioni politiche? Tuttaltro, anzi: la Germania rimanda migranti in Italia con teutonica regolarità, mediante voli aerei.
Quindi se vogliamo convincere qualcuno che non sia già convinto di suo, lunica è metterla sul piano della pura convenienza, e con la massima semplicità. Ossia: il Metodo Salvini è disumano e contrario a ogni legge del mare. Ok. Ma perlomeno serve a bloccare limmigrazione? La risposta è no. E allora?

Roberto Alajmo | 27/06/2019
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