Mr Reader I parte

Sul treno, un signore che legge. Guardo meglio. Sì, non ho dubbi: la copertina è quella del matto affogato. Mi avvicino meglio, e spingo la testa oltre la spalla del passeggero seduto al mio fianco, che finge di non notarmi ma si irrigidisce, tirando la schiena all'indietro, creando un varco ideale tra me e il misterioso-signore-che-legge-il-matto-affogato. Mi rilasso, soddisfatta di quella scoperta; e nel rilassare lo sguardo, incrocio gli occhi del mio vicino, sorridendogli innocua, quasi chiedendo perdono della mia invadenza nel suo spazio mentre rientro leggiadra nel mio; quello sorride, complice, facendo finta di capire, o forse pensando che non si può negare un sorriso a una ragazza carina. E infatti, dopo qualche minuto, rialzo lo sguardo in direzione di Mr Reader per controllare che stia ancora leggendo, e il vicino ha ancora stampato in faccia quel sorriso. Un sorriso ebete, nella fattispecie. Un sorriso parlante. Ehi, baby, te lo fai un giro sulla mia moto? Che ti ridi, idiota. Pensi di essere così figheiro che ti basta avere un sorriso stampato sulle labbra, e il balloon di paperino, e la bava alla bocca, per convincermi a rivolgerti la parola? E nel riflettere sulle miserie umane, e sul mio livello acquisito di intolleranza verso i maschietti - non esistono più gli uomini di una volta - e sull'acido muriatico in cui ho messo a friggere l'ironia e il sex appeal, mi ricordo di un fatto increscioso: ho le mestruazioni. Donna mestruata, donna stralunata. Alessandrabj
Daniela Vaccaro | 18/06/2008
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