IL PARTITO DEI DEPRESSI
Propongo a statistici e promotori di sondaggi, in vista delle prossime elezioni, di inserire una nuova voce percentuale. Accanto ai diversi simboli di partito, accanto agli incerti, accanto agli astenuti, bisognerebbe aggiungere una nuova categoria, che si potrebbe denominare
- Depressi.
Servirebbe a rilevare un bacino di elettori progressisti che di fronte ai capricci e ai dispetti reciproci delle due o tre sinistre in competizione fra loro, sono in preda a una invincibile forma di demotivazione, che li porterà ad astenersi o a votare per il meno peggio degli schieramenti che hanno almeno la possibilità di giocarsela - quindi, escludendo le sinistre.
Il ragionamento è: visto che il risultato sarà comunque disastroso, tanto vale che mi astenga o che provi a indirizzare il disastro verso la dimensione meno dolorosa.
A naso direi che il peso elettorale dei Depressi si aggira attorno al 5 per cento.
Di sicuro, se mi dite dove fare la tessera, corro a iscrivermi.

Roberto Alajmo | 20/01/2018
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