VOCE DEL VERBO SOPRASSEDERE
L'esistenza di un giornalista frustrato consiste nel prendere molti calci, e qualche volta, quando ci riesce, restituirne qualcuno.
Dalla personale esperienza riaffiora un ricordo dei primi anni novanta, quando fu inaugurato il museo islamico della Zisa.
Venne l'allora assessore alla cultura, socialista, e al momento dell'intervista l'uomo politico, che ne sapeva di comunicazione, fissò diritto l'obiettivo della telecamera e scandì:
- Oggi siamo qui per soprassedere all'apertura del museo islamico... eccetera.
Sul momento, la tentazione fu di fargli notare il refuso. Ma forse per timidezza, forse perché qualcosa mi era già balenato in mente: non gli feci notare nulla. Buona la prima.
Al momento di montare, lasciai tutto per com'era, e com'era andò in onda:
- Oggi siamo qui per soprassedere all'apertura del museo islamico... eccetera.
Il caporedattore mi cazziò e io mi presi la cazziata, obiettando solo che lui l'aveva detto, lui era l'assessore alla cultura. E chi ero io per contraddirlo?

Roberto Alajmo | 03/11/2014
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