Questo sito utilizza cookie personalizzare la tua esperienza di navigazione del sito.
Per maggiori informazioni su come utilizzare e gestire i cookie, consulta l'Informativa sui cookie.
Chiudendo questa notifica o interagendo con questo sito acconsenti all'utilizzo dei cookie.


OK  INFORMATIVA  



Vai ai COMMENTI...

Ultimi commenti

Gentile Dottor Alajmo, avrei il piacere di...
.:GAETANO ROBERTO BUCCOLA | @:.
.:22/01/2025 | 11:32:09:.

Grazie Barbara. Vengo poco su questo sito,...
.:Roberto Alajmo | @:.
.:25/08/2021 | 19:27:29:.

È così:
“prima o poi ci si addormenta...

.:Barbara | @:.
.:22/08/2021 | 21:45:51:.

Immaginando fortemente
ho chiesto e...

.:Rosi | @:.
.:22/12/2020 | 11:27:18:.

La paura si inerpica tra di noi, sotto le...
.:Guglielmo | @:.
.:27/10/2020 | 12:20:26:.

Vai ai COMMENTI...



Menu riservato:

il forum di Roberto Alajmo, scrittore





SPORT ESTREMI: L’AUTOBUS A PALERMO

(Da Repubblica)
Siccome bisogna vincere le proprie paure e la vita va vissuta in pienezza, una bel giorno decidi di prendere l’autobus a Palermo. Convochi tuo figlio e dopo pochi preamboli esistenziali, gli comunichi la tua intenzione. Silenzio. Il ragazzo domanda:
- Sei sicuro?
Allora gli spieghi che prima di morire hai deciso provare tutto, compresi altri sport estremi come il bunjee jumping e il parapendio. L’azzardo semmai sta nel cominciare proprio dall’autobus. Ma a ragion veduta: così le altre discipline al confronto ti sembreranno una fonte di spensieratezza.
Solo alla fine del tuo discorso gli riveli il peggio: l’autobus hai deciso di prenderlo dopo il tramonto, in pieno inverno, a Mondello. A queste parole tuo figlio si fa il segno della croce. Lo abbracci stringendolo al petto un istante più del normale. Sapete entrambi che potrebbe essere l’ultima volta.
Prima di uscire, gli fai un’ultima carezza. Ti sembra che pianga, ma distogli lo sguardo ed esci.
Alla fermata sei solo, ovviamente: chi potrebbe osare tanto? Guardi l’orologio. Sono le 20.30 del 10 marzo 2012 e ti senti ottimista. Basta coi soliti stereotipi. È diventato banale sostenere che a Palermo gli autobus non funzionano per cui risulta inutile farci affidamento. Che ne sai? Magari in questi anni l’Amat ha cominciato a funzionare, e i palermitani, sempre abituati a prendere la macchina, nemmeno se ne sono accorti. Sei pronto a smentire tutte le dicerie sulle disfunzioni del trasporto pubblico. Hai sgomberato la mente dai pregiudizi. Il rischio c’è, come in tutti gli sport estremi, ma bisogna tenerlo sotto controllo. Per l’occasione hai stampato e portato con te gli orari. Un tuo amico ogni tanto va on line sul sito dell’Amat a leggere gli orari degli autobus di Palermo con lo stesso spirito con cui si leggono le rubriche umoristiche della Settimana Enigmistica. Ma siccome tu non condividi il cinismo, ti sei presentato alla fermata in tempo per prendere l’806 che parte proprio alle 20.30, e comunque ogni mezz’ora. Non spessissimo: ma questo è.
20.40: niente, la corsa dev’essere saltata. Pazienza. Può succedere. Probabilmente si tratta di orari indicativi, e la corsa verrà recuperata appena possibile. Non siamo mica a Zurigo. Né bisognerà aspettare le 21, quando sulla tabella dell’Amat è prevista la successiva. Arriverà una vettura e partirà subito per recuperare il tempo perduto.
(Prima parte, segue...)

Condividi su:Condividi su: 
 Facebook  Twitter  Myspace  Google  Delicious  Digg  Linkedin  Reddit
Ok Notizie  Blinklist  Zic Zac  Technorati  Live  Yahoo  Segnalo  Up News

Roberto Alajmo | 15/03/2012

Letto [2020] volte | permaLINK | PENULTIM'ORA  



  << APPELLIAMOCI ALLA CLEMENZA DELLA CORTE, CHE E' MEGLIO

SPORT ESTREMI: L’AUTOBUS A PALERMO (SECONDA PARTE) >>