SPORT ESTREMI: LAUTOBUS A PALERMO
(Da Repubblica)
Siccome bisogna vincere le proprie paure e la vita va vissuta in pienezza, una bel giorno decidi di prendere lautobus a Palermo. Convochi tuo figlio e dopo pochi preamboli esistenziali, gli comunichi la tua intenzione. Silenzio. Il ragazzo domanda:
- Sei sicuro?
Allora gli spieghi che prima di morire hai deciso provare tutto, compresi altri sport estremi come il bunjee jumping e il parapendio. Lazzardo semmai sta nel cominciare proprio dallautobus. Ma a ragion veduta: così le altre discipline al confronto ti sembreranno una fonte di spensieratezza.
Solo alla fine del tuo discorso gli riveli il peggio: lautobus hai deciso di prenderlo dopo il tramonto, in pieno inverno, a Mondello. A queste parole tuo figlio si fa il segno della croce. Lo abbracci stringendolo al petto un istante più del normale. Sapete entrambi che potrebbe essere lultima volta.
Prima di uscire, gli fai unultima carezza. Ti sembra che pianga, ma distogli lo sguardo ed esci.
Alla fermata sei solo, ovviamente: chi potrebbe osare tanto? Guardi lorologio. Sono le 20.30 del 10 marzo 2012 e ti senti ottimista. Basta coi soliti stereotipi. È diventato banale sostenere che a Palermo gli autobus non funzionano per cui risulta inutile farci affidamento. Che ne sai? Magari in questi anni lAmat ha cominciato a funzionare, e i palermitani, sempre abituati a prendere la macchina, nemmeno se ne sono accorti. Sei pronto a smentire tutte le dicerie sulle disfunzioni del trasporto pubblico. Hai sgomberato la mente dai pregiudizi. Il rischio cè, come in tutti gli sport estremi, ma bisogna tenerlo sotto controllo. Per loccasione hai stampato e portato con te gli orari. Un tuo amico ogni tanto va on line sul sito dellAmat a leggere gli orari degli autobus di Palermo con lo stesso spirito con cui si leggono le rubriche umoristiche della Settimana Enigmistica. Ma siccome tu non condividi il cinismo, ti sei presentato alla fermata in tempo per prendere l806 che parte proprio alle 20.30, e comunque ogni mezzora. Non spessissimo: ma questo è.
20.40: niente, la corsa devessere saltata. Pazienza. Può succedere. Probabilmente si tratta di orari indicativi, e la corsa verrà recuperata appena possibile. Non siamo mica a Zurigo. Né bisognerà aspettare le 21, quando sulla tabella dellAmat è prevista la successiva. Arriverà una vettura e partirà subito per recuperare il tempo perduto.
(Prima parte, segue...)

Roberto Alajmo | 15/03/2012
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