OGGI NON SI FA RIVOLUZIONE, DOMANI SI'
Tu li vedi inferociti scendere in piazza, rovesciare i cassonetti, tagliare le gomme degli autobus, creare enormi disagi nella circolazione. È il popolo dei precari, dei senza tetto, dei disperati.
Li vedi, li scruti in volto e pensi che davvero la rivoluzione è vicina.
Poi però ti accorgi che dalle tasche dei manifestanti spuntano i telefoni cellulari, qualcuno li adopera, forse anche per dire alla moglie di calare la pasta.
Alluna al massimo la manifestazione si scioglie, difatti.
E tu capisci che la rivoluzione non si può fare a pancia piena: anche per oggi, tutto rinviato.

Roberto Alajmo | 22/11/2010
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