Questo sito utilizza cookie personalizzare la tua esperienza di navigazione del sito.
Per maggiori informazioni su come utilizzare e gestire i cookie, consulta l'Informativa sui cookie.
Chiudendo questa notifica o interagendo con questo sito acconsenti all'utilizzo dei cookie.


OK  INFORMATIVA  



Vai ai COMMENTI...

Ultimi commenti

Salve, mi domando come si sarebbe andato...
.:Jean-Marc | @:.
.:05/06/2023 | 09:46:02:.

Grazie Barbara. Vengo poco su questo sito,...
.:Roberto Alajmo | @:.
.:25/08/2021 | 19:27:29:.

Č cosě:
“prima o poi ci si addormenta...

.:Barbara | @:.
.:22/08/2021 | 21:45:51:.

Immaginando fortemente
ho chiesto e...

.:Rosi | @:.
.:22/12/2020 | 11:27:18:.

La paura si inerpica tra di noi, sotto le...
.:Guglielmo | @:.
.:27/10/2020 | 12:20:26:.

Vai ai COMMENTI...



Menu riservato:

il forum di Roberto Alajmo, scrittore



LE CENERI DI PIRANDELLO


REMIX: I GUASTI DELLA TIMIDEZZA

Estraggo dal 21 ottobre 2002 il ricordo di un incontro con Dario Fo. Soprattutto il timore reverenziale nei confronti dello Scrittore/Premio Nobel. Fo era venuto a Palermo per interpretare “Ubu Bas” e con l’occasione aveva destinato un pomeriggio alla presentazione del suo libro autobiografico “Il paese dei Mezarat”.
Che avessero chiesto a me di presentarlo era ovviamente un onore. Ma quel genere d’onore che si lascia facilmente schiacciare dall’apprensione. Ci tenevo prima di tutto a non apparire nei suoi confronti eccessivamente preoccupato per il carico di responsabilitŕ. Č un sentimento molto provinciale, che mette assieme orgoglio e timidezza, e consiste nell’ostentare distacco mettendo a tacere ogni palpito di cordialitŕ.
Il risultato fu che mentre lui, Dario Fo, era simpatico senza affettazioni, io restavo paralizzato dalla disinvoltura che mi ero autoimposto. Tutto sommato, devo essergli sembrato abbastanza stronzo.
Per l’occasione mi ero preparato delle domande molto intelligenti che furono neutralizzate dall’irruenza comunicativa di Fo, e il mio ruolo si ridusse ben presto a dirigere il traffico delle domande da parte del pubblico. Ma non mi dispiaceva quel ruolo pubblico da interpretare con leggerezza: consideravo che poi sarebbe stato naturale trovare un momento per entrare in confidenza. Noi due da soli.
Solo che poi, quando fině l’incontro e si trattň di squarciare il velo di pudore che io stesso avevo calato sulla nostra conoscenza, non ci fu modo: lui travolto dalle richieste d’autografo, io da un fiotto di timidezza ulteriore. Andai via quasi senza salutarlo, e il mio rapporto con Dario Fo si concluse lě: prima ancora di cominciare veramente.

Condividi su:Condividi su: 
 Facebook  Twitter  Myspace  Google  Delicious  Digg  Linkedin  Reddit
Ok Notizie  Blinklist  Zic Zac  Technorati  Live  Yahoo  Segnalo  Up News

Roberto Alajmo | 14/10/2016

Letto [5121] volte | permaLINK | PENULTIM'ORA  



  << CAPITOLO PRIMO

FORSE LA TERZA >>