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E' stato il figlio


I DANNI DELL'ESPOSIZIONE ALLE RADIAZIONI DEL POTERE

Una volta feci una battuta al mio amico F., che di mestiere fa l'attore. Era una battuta come gliene avevo fatte tante, nell'arco della nostra conoscenza. Solo che questa volta lui si offese. E io pensai:
- (Guarda che stronzo).
I rapporti si ruppero, e nei mesi successivi io ho avuto il tempo di riflettere sul motivo dell'inedita suscettibilità di F.
Finché a un certo punto ho capito.
La battuta che avevo fatto era uguale a tante altre, ma quella volta l'avevo pronunciata da una posizione di potere: lui era un attore e io dirigevo un teatro.
Realizzato questo, alla prima occasione ho cercato unilateralmente di chiedere scusa. Dopo mesi senza rivolgerci il saluto sono andato da lui e l'ho abbracciato, e anche lui mi ha abbracciato.
Fra tutte le cose che ho fatto in questi ultimi anni, questa è una di quelle di cui vado orgoglioso, perché lo stronzo non era lui: ero io.

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Roberto Alajmo | 07/02/2019

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