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REMIX: L'APOSTOLATO DELLA SCEMENZA

Venti turisti italiani al ristorante, in Spagna.
Prendiamo una paella? Paella, sì, paella!
Arriva la paella e uno dei turisti, un signore sui sessanta che viaggia insieme alla moglie, storce il muso: Ci prendono in giro, questa non è vera paella.
Lo dice molto convinto, e spiega: Io la paella l’ho mangiata e non è così, questo è riso.
La guida spagnola fa notare che la paella è proprio questo: riso, eccetera eccetera.
Ma il signore non si fa fregare e spiega con molta competenza che in realtà la paella è diversa, ha i chicchi molto più piccoli.
La guida prova a indovinare: Forse quello era cuscus. Erano chicchi minuscoli, così e così?
Sì, risponde il signore esperto, e il fatto stesso che la guida abbia capito di cosa parlava diventa la prova della connivenza fra spagnoli in chiave anti-italiana. Ma a lui non la si fa.
La discussione dura un quarto d’ora, ma niente: il signore è molto sicuro, parla con la competenza di chi nella vita ha viaggiato molto. Gli altri commensali, con due sole eccezioni, si lasciano convincere dal suo convincimento.
La paella viene disprezzata e lasciata quasi per intero, con vivaci contestazioni al proprietario del ristorante. Non c’è verso di convincerli: gli italiani se ne vanno indignati. La guida, mortificata, si scusa col proprietario.
Morale della favola: un solo cretino, purché sia molto presuntuoso, basta a trascinarsi dietro la maggioranza delle persone.
Esercizio per casa: trovare le applicazioni della parabola nella politica italiana di questi anni.

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Roberto Alajmo | 20/12/2017

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