Questo sito utilizza cookie personalizzare la tua esperienza di navigazione del sito.
Per maggiori informazioni su come utilizzare e gestire i cookie, consulta l'Informativa sui cookie.
Chiudendo questa notifica o interagendo con questo sito acconsenti all'utilizzo dei cookie.


OK  INFORMATIVA  



Vai ai COMMENTI...

Ultimi commenti

Grazie Barbara. Vengo poco su questo sito,...
.:Roberto Alajmo | @:.
.:25/08/2021 | 19:27:29:.

È così:
“prima o poi ci si addormenta...

.:Barbara | @:.
.:22/08/2021 | 21:45:51:.

Immaginando fortemente
ho chiesto e...

.:Rosi | @:.
.:22/12/2020 | 11:27:18:.

La paura si inerpica tra di noi, sotto le...
.:Guglielmo | @:.
.:27/10/2020 | 12:20:26:.

Si', oggi il mondo è pieno di poeti che scrivono....
.:Rosi | @:.
.:27/09/2020 | 18:52:51:.

Vai ai COMMENTI...



Menu riservato:

il forum di Roberto Alajmo, scrittore





REMIX: MI PARE CHE LE ESTATI SI VADANO ACCORCIANDO

Le estati infantili scorrevano nella noia felice.
Un ossimoro fatto quasi solo di partite a pallone senza margini di campo, tempo e punteggio. L'unico limite era la perdita del pallone oltre una cancellata insormontabile: “s’arroccò”, e in quel passato remoto c’era l’unica malinconia di quella stagione talmente noiosa e talmente felice da sembrare interminabile.
La scansione delle settimane era affidata all’uscita di Topolino e del Corriere dei Piccoli, rimpiazzati in età più avanzata da Monello e Intrepido.
Era proprio su quelle riviste che improvvisamente, quando l’estate pareva iniziata da un tempo brevissimo, compariva la prima pubblicità di una cartella o di un diario scolastico.
Un tuffo al cuore.
Voleva dire che presto sarebbe arrivato il momento di tornare a scuola.
Ecco la vera linea discriminante dei mesi estivi: dopo di essa ogni partita di pallone acquistava il sapore amarostico delle cose destinate a non durare più.
Per quanto fosse colorata e allegra, questa prima pagina pubblicitaria arrivava come una pugnalata a tradimento. Quel che in tempi molto diversi sarebbe stato scoprire il nome di un conoscente fra i necrologi del giornale.
Un memento mori che ci coglieva quando pensavamo che l’estate, e l’esistenza, fossero destinate a durare per sempre.

Condividi su:Condividi su: 
 Facebook  Twitter  Myspace  Google  Delicious  Digg  Linkedin  Reddit
Ok Notizie  Blinklist  Zic Zac  Technorati  Live  Yahoo  Segnalo  Up News

Roberto Alajmo | 08/08/2015

Letto [4724] volte | permaLINK | PENULTIM'ORA  



  << PEGGIO MI SENTO

RIACCENDETE IL WI FI >>