REMIX: LA FONDAMENTALE DISTINZIONE FRA VERO E VEROSIMILE
Forse non tutti sanno che per una complicata questione di diritti, il legittimo proprietario dello storico simbolo della Democrazia Cristiana è un signore calabrese che si chiamma Giuseppe Pizza.
In quanto proprietario del simbolo, a ogni elezione il signor Pizza viene aggregato dal maggiore offerente, indovinate chi.
Un po' come si faceva nei campetti dell'infanzia, dove il bambino che possedeva il pallone di cuoio veniva sempre invitato a giocare (e messo a fare il portiere).
Il fatto che il signor Pizza possa essere un tassello fondamentale del panorama politico italiano fa banalmente ridere.
Ma immaginate se uno scrittore, in un romanzo satirico decidesse di chiamare "Giuseppe Pizza" il proprietario calabrese del simbolo della fu Democrazia Cristiana. L'editor della casa editrice gli chiederebbe, per favore, di trovargli un nome meno smaccato: un romanzo, per quanto satirico, ha il dovere di essere credibile.
Ecco, forse: alla realtà italiana, per risultare almeno verosimile, manca un editor.
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Roberto Alajmo | 11/04/2015
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