ANNAMO-BENE,-ANNAMO

A distanza di quasi vent’anni si è scovato il colpevole perfetto per il delitto di via Poma: è stato il fidanzato. Alla luce delle nuove tecnologie sono state trovate tracce di dna che conducono a lui.
Del resto era un notorio farfallone, mentre Simonetta Cesaroni era così innamorata, poveraccia.
Oltretutto ‘sto ex-ragazzo non è in grado di riferire agli inquirenti cosa faceva a quella data ora del 7 agosto 1990.
La cosa che dovrebbe sorprendere non è che questo ormai signore di mezza età nel frattempo non si sia creato un alibi (dovrebbe funzionare al contrario, semmai: proprio perché non se lo ricorda, dopo diciannove anni, è segno che ha la coscienza a posto).
Né dovrebbe sorprendere che ci fosse il suo dna nelle adiacenze di quella che al tempo era la sua fidanzata.
Semmai sorprende, a posteriori, un dettaglio: nell’immediatezza del delitto, a quanto pare, malgrado fosse uno dei principali sospettati, nessuno si era preoccupato di chiederglielo, questo famoso alibi.
Sarebbe interessante sapere se tutta l’indagine, ieri e oggi, è stata condotta con questa stessa sagacia.

(Illustrazione di Gianni Allegra)



Roberto Alajmo | 18/11/2009 | Letto [2003] volte

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