"Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare,
che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare,
che io possa avere soprattutto lintelligenza di saperle distinguere.
"
(Tommaso Moro)
Alla fin fine, nel microcosmo politico siciliano il dilemma del Pd si riduce a questo: meglio allearsi con Cuffaro oppure con Lombardo?
Giustamente, a scuola gli hanno spiegato che una somma è una somma. E dunque per vincere, visto che da soli non ce la facciamo, bisogna allearsi con qualcun altro.
Il fatto è che anche i più giovani sembrano essere usciti da una provetta gigante, già fatti e formati, alletà di quarantanni. Non hanno idea della vita che esiste fuori dalla loro provetta. Credono che Cuffaro e Lombardo siano entità imprescindibili, che evocare il loro nome significhi di per sé rastrellare una caterva di voti. E quindi parlano con Cuffaro e Lombardo. Nemmeno li sfiora lidea di parlare direttamente al loro elettorato, e magari di sussurrare a questo elettorato qualcosa di originale.
Cè qualcosa di malinconico in questo scambiarsi le figurine dei politici come se poi le figurine servissero veramente a giocare e vincere una partita.
A una certa età, poi, tutto questo giochicchiare ha un nome tremendo: ritardo mentale.
(Illustrazione di Gianni Allegra)