"Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare,
che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare,
che io possa avere soprattutto lintelligenza di saperle distinguere.
"
(Tommaso Moro)
Lo sconforto viene quando una persona vicina a te, una persona che ti pareva normale, comincia a fare discorsi strani. Rimane imbottigliata nel traffico attorno a un corteo di protesta, fa tardi alla riunione del club della canasta, e te la ritrovi che parla come una sciura della borghesia milanese: questi studenti, questi studenti. Adopera persino la parola chiave, che rivela lo stato avanzato di indottrinamento: facinorosi. Facinorosi, una parola che nessuno pronunciava più da trent'anni, sdoganata dal Maschio Alfa Nazionale, propagandata dai mezzi di comunicazione e adesso diventata parola d'ordine dei benpensanti, a prescindere da cosa voglia dire. Mi pare un incubo, come quello dei baccelloni nell'"Invasione degli ultracorpi". Ti hanno messo un grande baccello in casa, e lì dentro c'è una persona fisicamente in tutto e per tutto uguale a tuo fratello. Ti pare davvero lui: ma è un alieno.