"- Ma secondo lei l'onorevole X è mafioso?
- No, è cretino"
(Leonardo Sciascia)
Conoscevo un politico locale che in ogni intervento pubblico adoperava lespressione piuttosto che in funzione disgiuntiva anziché avversativa, come sarebbe corretto (Diceva per esempio, facendo un elenco: Berlino piuttosto che Palermo piuttosto che New York). E nessuno, in quarantanni, ha mai avuto il coraggio di avvertirlo di questo reiterato errore.
In questo consiste la solitudine del potere.
Sono passate settimane da quando ha perso le elezioni, e Donald Trump somiglia sempre di più a Yosemite Sam, quel personaggio dei cartoni animati che sparacchiava in preda alla frenesia mentre il mondo continuava a girare per i fatti suoi.
Non è difficile immaginare le riunioni del suo staff, in questo periodo. Come Hitler nellestremo bunker, il Boss mette sul tavolo progetti di rivalsa che nessuno è in grado di realizzare. E mentre lui parla, anche i suoi accoliti più fidati si guardano di sottecchi, cercando ciascuno il conforto dellaltro, senza che nessuno abbia il coraggio di avvertirlo che ormai è tutto finito.
Qualcuno, forse la figlia, prima o poi dovrà portargli il soprabito e convincerlo a imboccare luscita. Ma anche per la povera Ivanka sarà difficile entrare in argomento.
Così funziona il potere: moltissimo si guadagna, ma alla fine qualcosa si perde anche. Il contatto con la realtà, per esempio.