L'ARTE-DI-SCARICARE-LA-RESPONSABILITA'

Mi pare di capire, leggendo le istruzioni per la riapertura dei locali pubblici, che da parte delle svariate commissioni governative si sia scelta una soluzione molto tipicamente italiana. Una soluzione che per amor di sintesi chiameremo: intanto io mi paro il culo, dopodiché sono cazzi tuoi.
Svolgimento: dare istruzioni di estrema e inapplicabile prudenza a barbieri, baristi, ristoratori, albergatori, e lasciare che se la sbrighino da soli. Persino il protocollo in vista della ripresa del campionato di calcio somiglia più che altro a una teglia da tirare fuori dal forno senza guanti.
Un po’ quel che da anni si fa in ambiti svariati – teatri e cinema, per esempio, che difatti saranno gli ultimi a riaprire, se e quando riapriranno.
L’importante è lo scarico delle responsabilità. Il legislatore e i suoi esecutori burocratici riservano per sé una prima fase di intransigenza e una terza fase di discrezionalità sanzionatoria. Tutto quel che c’è in mezzo – spazi, distanziamenti, presidi sanitari, plexiglas, termoscanner, eccetera – sono problemi che non li riguardano.



Roberto Alajmo | 15/05/2020 | Letto [1292] volte

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