A-CHI-SERVE-IL-BRUSIO

Da quando teatri, locali, ristoranti e spazi pubblici sono stati chiusi, il traffico artistico-culturale si è trasferito in blocco su internet.
Ogni artista (scrittore, attore, regista, influencer grande o piccolo) è stato chiamato alle armi se non altro per leggere una poesia o raccomandare un libro da leggere in tempi di clausura.
Il tutto si è trasformato in un brusio indistinto in cui è difficile scovare le voci più interessanti. A fare notizia è semmai chi si è sottratto a questo richiamo, in nome della discrezione e della voglia di fare silenzio: scelta almeno altrettanto comprensibile.
Ma anche quella di non sottrarsi è una scelta legittima, a titolo personale. Nessuno leggerà il libro che consiglio io, ma almeno mi servirà a sentirmi meno inutile. Guardo nello specchio e verifico di essere ancora vivo.
E poi c'è l'altra motivazione, quella che vale anche quando ti chiedono di firmare una petizione: fai prima a farlo, piuttosto che a spiegare che è tempo perso.



Roberto Alajmo | 16/04/2020 | Letto [1234] volte

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