LAVANDERIA-AUTOMATICA-DI-COSCIENZE

E comunque, tranquilli: il tassista romano che con un pugno ha rotto il naso a un cliente si è già pentito. Anche il tassista.
Mi pare che una già radicata tendenza italiana al pentitismo e al perdonismo si stia evolvendo per la velocità con cui trova applicazione. Fino a ieri la notizia del pugno (ma anche vilipendio, apologia del nazismo, uxoricidio, parricidio, strage, genocidio) si trovava sul giornale di oggi e il pentimento del colpevole su quello di domani. Adesso si consuma tutto nell’arco di poche ore, non c’è bisogno di tornare sulla notizia nei giorni successivi. Il perdono è quasi incorporato, come è giusto che sia in un paese cattolico, dove ogni peccato può essere emendato mediante semplice enunciazione di pentimento.
La novità consiste nella rapidità d'esecuzione della doppietta “cazzotto-mi scusi”, che quasi arrivano a sovrapporsi.
Del resto, l’università della strada insegna che porgere la mano è il miglior modo di tirare una testata sul naso: si tiene l’avversario a portata di cranio e lo si spiazza con un gesto che pare conciliante. Basta invertire di pochissimo la sequenza, e il problema è risolto.



Roberto Alajmo | 08/12/2019 | Letto [2039] volte

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