"Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare,
che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare,
che io possa avere soprattutto lintelligenza di saperle distinguere.
"
(Tommaso Moro)
Siccome il ragionamento è astratto, astrattamente facciamo un esempio, così nessuno si scandalizza.
Prendiamo una notizia ricorrente: Travolto e Ucciso Mentre Cerca di Farsi un Selfie col Treno in Arrivo. Oppure: Per Sfidare gli Amici Precipita dal Sesto Piano. Oppure: Guida Ubriaco Senza Patente e Finisce Contro un Palo.
Leggendo notizie del genere la prima reazione, siccome siamo persone sensibili, è di compatimento per la famiglia. Ma poi scatta dentro di noi, inconfessabile, il pensiero: meglio lui. Meglio lui di chiunque altro, visto che è stato così cretino da farsi un selfie col treno in arrivo, eccetera.
Una forma di pudore quasi sempre ci impedisce di esprimere questo ignobile pensiero. Ma ammettiamolo: siamo diventati troppi, su questo pianeta. E se la scrematura avvenisse sempre sulla base della stupidità umana sarebbe un sordido sollievo. Sordido, ma sollievo.