CORNUTO-E-CRASTO

(Ancora una voce del Sillabario Siciliano che vado pubblicando man mano su Il Gattopardo)
CRASTO

Letteralmente sarebbe il montone, ossia il maschio adulto della pecora. La carne di crasto è ostica, per quanto saporita, e viene adoperata di preferenza nelle grigliate all’aperto. Ma la parola possiede una valenza ulteriore e complessa, a doppio taglio. Può significare disgraziato, malandrino in senso negativo: persona di cui diffidare. Ma assume pure il senso di fin troppo furbo, furbastro. La furbizia, nell’accezione tipicamente regionale di spertìzza, viene considerata un valore, forse soprattutto nei malandrini, che riescono a farsi strada senza troppi scrupoli. Il mascalzone che riesce a farla franca è oggetto di ammirazione sociale. Almeno fin quando non si faccia scoprire, nel qual caso il giudizio dell’opinione pubblica si ribalta nel suo opposto.
Nella stessa maniera si adopera la parola cornuto, che solo superficialmente indica il marito tradito e sbeffeggiato. In realtà si dice cornuto, nel senso di diabolico, anche di qualcuno capace di mettere nel sacco il mondo:
- Quello è un cornuto…
Detto in un certo modo, diventa un perverso complimento.



Roberto Alajmo | 16/10/2019 | Letto [3532] volte

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