VOCE-DEL-VERBO-ATTAMATICARE

(Sulla rivista Il Gattopardo vado man mano pubblicando le voci di un Dizionario Siciiano molto personale. Ecco un esempio).
ATTAMATICARE-ATTAMATICATO

Il verbo è di quelli che per essere tradotti in lingua italiana hanno bisogno di almeno quattro parole: insistere per avere ragione. Ma ancora non basta a rendere l’idea dell’ossessione martellante che si intuisce nell’onomatopea dell’espressione dialettale: insistere molto, insistere fino allo sfinimento del proprio interlocutore. Ci si può attamaticare con un videogioco, per esaurirne tutti i livelli. Con uno sport. Con una materia scolastica o universitaria.
Ma uno è veramente attamaticato quando con la sua insistenza crea una molestia a qualcuno. Oppure se un soggetto si sente molestato da una forma di attenzione maniacale da parte di qualcuno per qualcosa.
- Sei proprio attamaticato!
Si dice quando la soglia della semplice attenzione si ritiene superata, e si è sconfinato abbondantemente nel campo della fissazione patologica.
- Non ti ci attamaticare!
Si dice per scoraggiare determinate ossessioni, esortando a sorvolare e pensare ad altro, senza lasciarsi bloccare da un pensiero o ragionamento che finisce per divorare tutti gli altri.
Pirandello, per esempio, era molto attamaticato su certi ragionamenti. E il pirandellismo è una variante colta dell’attamaticamento.
Un ministro o sindaco o pubblico amministratore possono facilmente essere attamaticati con determinate tematiche che portano voti al loro partito o acqua al mulino del proprio ego.
Ma attamaticato è pure il coniuge che, approfittando della circoscrizione matrimoniale, tormenta il partner su una tematica come la cucina in generale o una pietanza in particolare, le vacanze in generale e una località in particolare, il sesso in generale o una pratica in particolare.



Roberto Alajmo | 13/10/2019 | Letto [4045] volte

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