Era-bello-III-parte

Non era facile per molte riuscire a cambiare nell’ambito della famiglia certi schemi collaudati e benedetti. Alcune lasciarono la famiglia, altre meno fortunate, interruppero gli studi. Una ragazza di Corleone, certa Lucia, fu portata dal padre dall’esorcista, non sto scherzando. Poi c’erano le notti. Si facevano i turni d’occupazione e i turni di guardia. Si provavano gli spinelli, si suonava, si cantava ma non c’era quell’amore libero di cui si parla tanto in Porci con le ali. Quell’amore si sognava solamente. Certo c’erano tante coppie ma niente di più e poi eravamo così presi dalla Politica. Stavamo fuori da tutto, anche dal PCI. Quando non eravamo di turno ad occupare ci davamo alle esplorazioni notturne, andavamo alla ricerca dei luoghi dei Beati Paoli. E’ allora che ho conosciuto Palermo di notte, non By Night , in giro c’erano solo quelli che avevano il banco ai mercati. Pulivano per terra, scaricavano e sistemavano la merce. Erano gentili con noi ci offrivano la frutta fresca appena arrivata e noi cercavamo di catechizzarli e di spiegare MAO. Era bello. Fara Misuraca


Daniela Vaccaro | 14/06/2008 | Letto [1205] volte

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