L'ULTIMOMINUTISMO

Superata la prima fase del lutto per l’eliminazione dell’Italia dai mondiali di calcio, in attesa della seconda, quando vedremo gli altri che si divertono e noi niente, forse vale la pena di isolare uno spunto educativo che vale anche in ambito extracalcistico.
Quella della Nazionale di Ventura è stata la smentita più cocente della convinzione molto italiana che “tanto alla fine le cose si aggiustano”. Per la sicumera tricolore è inutile prepararsi in tempo. Inutile prevenire. Inutile affrettarsi e lavorare d’anticipo, perché in extremis c’è sempre qualche mano santa che ci toglie dai guai.
Se dovessimo isolare un carattere nazionale forse questo è il più significativo: l’ultimominutismo.
L’idea di riuscire a farla franca sempre e comunque per il rotto della cuffia.
Quindi forse un solo insegnamento si può trarre da questa eliminazione così imprevista e pure prevedibile, improvvisa eppure annunciata nel corso di lunghi mesi d’insipienza caratteriale.
L’insegnamento che no: non tutte le cose si aggiustano, alla fine.



Roberto Alajmo | 29/11/2017 | Letto [1664] volte

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