I-GENEROSI-PERDENTI

Mariotto Segni, Corrado Passera, Alfio Marchini, Gianfranco Fini, Stefano Parisi.
Tutte queste persone (e almeno un altro mi viene in mente che si cimenterą alle prossime elezioni siciliane) hanno qualcosa in comune: il generoso fallimento. Periodicamente qualcuno, in Italia, immagina che dal nulla si sia creata una borghesia conservatrice dotata di un minimo di senso dello Stato. Sulla base di questa convinzione crea un partito, si presenta alle elezioni: e perde. Miseramente perde. Sanguinosamente perde.
Tutti questi Generosi Perdenti sono l'equivalente - in tempi moderni, per fortuna meno efferati - di Carlo Pisacane. Pisacane, coi suoi trecento giovani e forti, immaginava di essere accolto dai contadini del meridione con ghirlande di fiori, e quelli invece arrivarono coi forconi.
Allo stesso modo gli elettori accolgono ogni volta le proposte civili, onestamente conservatrici del Generoso Perdente di turno: senza forconi, ma con la peggiore delle risposte che si possano dare in politica: l'indifferenza.
Una classe contadina consapevole non esisteva nel meridione pre-unitario, cosģ come non esiste oggi una borghesia in Italia che non sia biecamente dedita solo al proprio tornaconto.
(Prendere nota, per favore, e ne riparliamo dopo le elezioni).



Roberto Alajmo | 22/09/2017 | Letto [2507] volte

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