PRIMA-ERA-INUTILE,-ORA-E'-IMPOSSIBILE

Sostiene Baricco che l’epoca della post verità è a sua volta una post verità.
E in effetti le bufale esistono almeno dai tempi della fialetta ostentata da Colin Powell davanti alle Nazioni Unite, finta prova delle armi chimiche di Saddam Hussein.
La differenza oggi sta nel fatto che la manipolazione della realtà non è più monopolio del potere, ma appannaggio di chiunque voglia dilettarsi nel ramo.
Non vorrei che questo però suonasse come un’attenuante. Quelle che prima si potevano tranquillamente catalogare come minchiate riconducibili a giochi di potere avevano in comune con le bufale diffuse in maniera incontrollata su internet il fatto che si rivolgono entrambe a un pubblico di predisposti alla credulità. Gente convinta di una teoria (armi chimiche o scie chimiche) a prescindere dai dati del reale.
Powell e l’ultimo dei fabbricanti di fake news si rivolgono tutti al loro pubblico, e potrebbero farlo nella maniera più strampalata, essendo comunque creduti dal loro target di riferimento.
Il problema non nasce tanto – secondo me, al contrario di quel che pensa Baricco – dal rodimento delle élites che hanno perso il monopolio delle bugie. Nasce dalla moltiplicazione delle fonti inaffidabili, che rendono le verifiche impossibili, prima ancora che inutili.



Roberto Alajmo | 04/05/2017 | Letto [2520] volte

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